Leggenda di Colapesce: differenze tra le versioni
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La '''leggenda di Colapesce''' è una
[[File:Tritone fountain (detail).png|thumb|Scultura di essere acquatico.<ref>Dettaglio dalla [[Fontana dei Tritoni]].</ref>]]
▲La '''leggenda di Colapesce''' è una [[leggenda]] diffusa nell'[[Italia meridionale]], [[tradizione orale|tramandata]] in molte varianti, le cui origini risalgono al [[XII secolo]].
== Le prime attestazioni letterarie ==
Le prime attestazioni della [[leggenda]] sono nel [[XII secolo]], quando il [[Letteratura
Tra il XII e il XIII secolo, il canonico inglese [[Walter Map]] riferisce di "Nicolaus", soprannominato "Pipe", che viveva nel mare riuscendo a restarci senza respirare. Andava alla ricerca di cose preziose nei fondali. Quando il re [[Guglielmo II di Sicilia]] volle conoscerlo, attirato fuori dal mare, morì tra le braccia di chi lo voleva portare dal re.
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Un altro frate, [[Salimbene de Adam]] da [[Parma]], nel XIII secolo narrava la leggenda del re di Sicilia [[Federico II di Svevia]] che ordinava a Nicola, nuotatore messinese, di riportargli una coppa d'oro che scagliava sempre più in profondità finché Nicola scomparve negli abissi. In questa versione compare per la prima volta il personaggio della madre di Nicola che maledice il figlio.
Miguel de Cervantes lo cita nel secondo libro del “Don Chisciotte della Mancia” (cap. XVIII) ”….dico anche che deve saper nuotare come raccontano che nuotasse il Pesce-Cola;”(Oscar Mondadori).
== La
[[File:Flag-map of Sicily.svg|thumb|[[Triscele]] corrispondente ai tre angoli della Sicilia, su cui poggerebbero le tre colonne della leggenda.]]
Nella sua versione più conosciuta, quella
La sua fama arrivò al re di Sicilia
▲Nella sua versione più conosciuta, quella palermitana, si narra di un certo Nicola (Cola di Messina), figlio di un pescatore, soprannominato Colapesce per la sua abilità nel muoversi in acqua; di ritorno dalle sue numerose immersioni in mare si soffermava a raccontare le meraviglie viste e, talvolta, a riportare tesori.
▲La sua fama arrivò al re di Sicilia ed imperatore Federico II di Svevia che decise di metterlo alla prova: il re e la sua corte si recarono pertanto al largo a bordo di un'imbarcazione e buttarono in acqua una coppa che venne subito recuperata da Colapesce. Il re gettò allora la sua corona in un luogo più profondo e Colapesce riuscì nuovamente nell'impresa. La terza volta il re mise alla prova Cola gettando un anello in un posto ancora più profondo ed in quell'occasione Colapesce non riemerse più.
Secondo la leggenda più diffusa, scendendo ancora più in profondità Colapesce vide che la Sicilia posava su 3 colonne delle quali una piena di vistose crepe e segnata dal tempo, secondo un'altra versione essa era consumata dal fuoco dell'Etna, ma in entrambe le storie decise di restare sott'acqua, sorreggendo la colonna per evitare che l'isola sprofondasse. Ancora oggi si troverebbe quindi a reggere l'isola e ogni 100 anni riemerge per rivedere la sua amata Sicilia.▼
Una versione catanese della leggenda vuole che il sovrano, interessato alla conoscenza del mondo e delle curiosità fenomeniche, chiedesse a Colapesce di andare a vedere cosa vi fosse al di sotto dell'Etna e farne testimonianza. Colapesce scese e raccontò di aver visto che sotto l'Isola vi fosse il fuoco e che esso alimentava il gigantesco vulcano. Federico ne chiese una prova tangibile, così il giovane disse che avrebbe fatto giungere al suo re la prova che desiderava, ma che sarebbe morto nel fargliela pervenire. Colapesce si tuffò con un pezzo di legno per non fare più ritorno, mentre il legno - che notoriamente galleggia - tornò in superficie bruciato.▼
▲Secondo la leggenda più diffusa, scendendo ancora più in profondità Colapesce vide che la [[Sicilia]] posava su 3 colonne delle quali una piena di vistose crepe e segnata dal tempo, secondo un'altra versione essa era consumata dal fuoco dell'[[Etna]], ma in entrambe le storie decise di restare sott'acqua, sorreggendo la colonna per evitare che l'isola sprofondasse. Ancora oggi si troverebbe quindi a reggere l'isola e ogni 100 anni riemerge per rivedere la sua amata Sicilia.
== La leggenda napoletana ==▼
Nella tradizione napoletana, Cola (Nicola) Pesce, o Pesce Nicolò, è un ragazzo maledetto dalla madre per le sue continue immersioni. Finisce per diventare esso stesso pesce e squamarsi. Cola cercava rifugio nel mare, usando il corpo di grossi pesci dai quali si faceva inghiottire, per uscire all'arrivo tagliandone il ventre.▼
▲Una versione [[storia di Catania|catanese]] della leggenda vuole che il sovrano, interessato alla conoscenza del mondo e delle curiosità fenomeniche, chiedesse a Colapesce di andare a vedere cosa vi fosse al di sotto dell'Etna e farne testimonianza. Colapesce scese e raccontò di aver visto che sotto l'Isola vi fosse il fuoco e che esso alimentava il gigantesco vulcano. Federico ne chiese una prova tangibile, così il giovane disse che avrebbe fatto giungere al suo re la prova che desiderava, ma che sarebbe morto nel fargliela pervenire. Colapesce si tuffò con un pezzo di legno per non fare più ritorno, mentre il legno - che notoriamente galleggia - tornò in superficie bruciato.
La leggenda trae origine dal culto tardo pagano dei figli di [[Nettuno (divinità)|Nettuno]], ossia dei sommozzatori dotati di poteri magici, in grado di trattenere il respiro in [[apnea]] per poterne carpire i tesori e i segreti. Essi acquistavano tali poteri magici accoppiandosi con misteriosi esseri marini (probabilmente le [[foche monache]]) e con l'aiuto della [[sirene (religione greca)|sirena]] [[Partenope (mitologia)|Partenope]].▼
▲Nella tradizione napoletana, Cola (Nicola) Pesce, o Pesce Nicolò, è un [[ragazzo]] maledetto dalla madre per le sue continue immersioni. Finisce per diventare esso stesso pesce e
▲La leggenda trae origine dal culto tardo pagano dei figli di [[Nettuno (divinità)|Nettuno]], ossia dei sommozzatori dotati di poteri magici, in grado di trattenere il respiro in [[apnea]] per poterne carpire i tesori e i segreti. Essi acquistavano tali poteri magici accoppiandosi con misteriosi esseri marini (probabilmente le [[Monachus monachus|foche monache]]) e con l'aiuto della [[
L'origine tardo-pagana della leggenda è sostenuta da [[Benedetto Croce]] in ''[[Storie e leggende napoletane]]''. Era documentata dalla presenza di un [[bassorilievo]] di epoca classica rappresentante [[Orione (mitologia)|Orione]], venuto alla luce durante gli scavi per le fondazioni del [[Sedili di Napoli|Sedile]] di [[Porto (Napoli)|Porto]] e murato nel settecento. Il bassorilievo rappresenta un uomo coperto da quello che sembra una pelle con un coltello in mano, l'arma usata per fuoriuscire dal ventre del pesce trasportatore.
Nel 1936 [[Raffaele Viviani]]
[[Raffaele La Capria]] scrisse un racconto lungo intitolato
== La versione adriatica ==
"Cola Pesce piangeva, laggiù, in fondo al mare siciliano. La madre l'aveva maledetto per la sua passione del nuoto e un re lo aveva costretto a scendere sempre più in profondità. Aveva per fortuna un'amica tartaruga, chiamata Carretta, gentile e benedetta, ma che comunque non riusciva a rincuorarlo. Un giorno incontrò un giovane delfino, chiamato Stenella, guizzante e biricchino. Gli parlò di un mare lontano, lontano, dove viveva ancora un popolo che mangiava un pane sottile, sottile e beveva un vino rosso, rosso". È questo un frammento di una nuova versione d'ambientazione adriatica, scritta da Fabio Fiori, illustrata da Gabriele Geminiani,<ref>{{Cita libro|nome=Fabio <1967->|cognome=Fiori|titolo=Cola pesce e burdela turchina|url=https://scoprirete.bibliotecheromagna.it/opac/resource/cola-pesce-e-burdela-turchina/RAV2923439|accesso=20 ottobre 2024|data=2023|lingua=it|ISBN=978-88-6726-385-1}}</ref> pubblicata nel 2023. Una rivisitazione contemporanea ed ecologica, dove appare anche una nuova creatura marina femminile, l'amica Burdela Turchina.<ref>{{Cita web|url=https://nfcedizioni.com/products/cola-pesce-e-burdela-turchina?srsltid=AfmBOop996b5RWNkbu2wyps4modGqyK3ewLTfV4mQwlYrF5OMHAqjsl9|titolo=Cola Pesce e Burdela Turchina|sito=Agenzia NFC - NFC Edizioni|accesso=20 ottobre 2024}}</ref>
== Riferimenti nella cultura di massa ==
La [[fontana delle 99 cannelle]] nella città
A [[Catania]], uno dei quattro candelabri di [[Piazza dell'Università|Piazza Università]], realizzati da [[Mimì Maria Lazzaro]] e dallo scultore [[Domenico Tudisco]], è ispirato alla versione catanese della leggenda di Colapesce.<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.catania.it/la-citta/turismo/miti-leggende-curiosit/documenti/i-quattro-candelabri-di-piazza-universita.pdf|titolo=I quattro candelabri di Piazza Università}}</ref>
===Musica===▼
[[Friedrich Schiller]] riprese la leggenda di Colapesce nella poesia ''Il tuffatore'' (''Der Taucher'', 1797).
▲=== Musica e spettacolo ===
Molti cantanti e [[cantastorie]] hanno dedicato loro opere a questo personaggio. Fra questi vi sono [[Otello Profazio]], cantante [[folclore|folcloristico]] [[Calabria|calabrese]], autore della canzone ''Colapesce''; il gruppo vocale campano dei [[Baraonna]], autore della canzone ''Cola''.
Inoltre, alla leggenda di Colapesce si ispira anche l'[[Colapesce (cantante)|omonimo progetto musicale solista]] del cantautore siciliano [[Colapesce (cantante)|Lorenzo Urciullo]]<ref>[http://www.rockit.it/colapesce Colapesce - musica, video, foto, bio, recensioni<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.▼
Una versione in chiave moderna è presente nel cortometraggio del regista Antonello Irrera ''Feedback–Flusso Luminoso'', del 2013.<ref>{{Cita news|url=https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/catania/notizie/spettacoli/2014/20-gennaio-2014/feedback-–-flusso-luminoso-il-mito-colapesce-chiave-moderna-2223949057472.shtml |titolo=Il mito di Colapesce in chiave moderna |pubblicazione=[[Corriere del Mezzogiorno]] |data=20 gennaio 2014 |accesso=10 dicembre 2019}}</ref>
▲
La leggenda ha ispirato il soggetto del film d'animazione [[Disney Pixar]] ''[[Luca (film 2021)|Luca]]'' (2021), ambientato nella [[riviera ligure]].<ref>{{cita web|url=https://www.brainstormingculturale.it/luca/#:~:text=Supportato%20dalla%20sceneggiatura%20di%20Mike,per%20raggiungere%20i%20propri%20desideri.|titolo=Luca: una continua scoperta di se stessi per varcare nuovi confini|data=30 settembre 2021}}</ref>
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro |
* {{Cita libro |autore=[[Italo Calvino]]
▲* {{Cita libro|nome=Benedetto|cognome=Croce|wkautore=Benedetto Croce|curatore=Giuseppe Galasso|titolo=Storie e leggende napoletane|ed=8|annooriginale=1919|data=2010|editore=Adelphi|città=Milano|lingua=it|pp=298-305|ISBN=9788845914874|p=}}
* {{Cita libro |autore=[[Leonardo Sciascia]]
▲* [[Italo Calvino]], ''Fiabe italiane''; raccolte dalla tradizione popolare durante gli ultimi cento anni e trascritte in lingua dai vari dialetti da Italo Calvino, Torino: Einaudi, 1956
*
▲* [[Leonardo Sciascia]], ''Il fuoco nel mare''; illustrato da Simon Sautier, Milano: Emme, 1975
* {{Cita libro |autore=[[Raffaele La Capria]]
▲*[[Giuseppe Cavarra]] ''La leggenda di Colapesce'', Intilla, Messina, 1998
== Voci correlate ==
* [[Atlante (mitologia)]]
* [[Tritone (mitologia)]]
* [[Federico II di Svevia]]
* [[Fontana delle 99 cannelle]]
* [[Ventimila leghe sotto i mari]]
* [[Otello Profazio]]
* [[Colapesce (cantante)]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|etichetta=Colapesce}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web |url=http://colapesce.xoom.it/Cola-Dicono/ColaLettItaliana.htm |titolo=La leggenda di Colapesce nella tradizione letteraria |accesso=25 febbraio 2022 |urlarchivio=https://archive.is/20130413120332/http://colapesce.xoom.it/Cola-Dicono/ColaLettItaliana.htm }}
* {{cita web |url=http://digilander.libero.it/iniziazioneantica/NAPOLIESOT/pesce.html |titolo=Il Pesce
* {{cita web |url=http://www.webalice.it/colapisci/Cola-Dicono/7itisna.htm |
* {{cita web |
* {{cita web |
* {{cita web |url=http://www.maridelsud.com/leggende/colapesce.htm |titolo=Leggenda di Colapesce |accesso=15 giugno 2005 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060512010118/http://www.maridelsud.com/leggende/colapesce.htm }}
* {{Cita web |autore=Federico Quagliuolo |url=https://storienapoli.it/2020/10/25/storia-di-colapesce-leggenda-napoli/ |titolo=Storia di Colapesce, a Napoli e nel Mediterraneo la leggenda di un antichissimo dio fluviale |data=25 ottobre 2020 |accesso=30 maggio 2023}}
* {{Cita web |autore=Fabrizio Manco |url=https://www.ilpensieromediterraneo.it/la-leggenda-di-colapesce-mito-storia-alchimia-e-scienza-di-un-mito-universale/ |titolo=La leggenda di Colapesce: mito, storia, alchimia e scienza di un mito universale |accesso=30 maggio 2023}}
* {{Cita web |url=https://www.edizionikalos.com/la-leggenda-di-colapesce |titolo=La leggenda di Colapesce {{!}} La versione messinese {{!}} La versione catanese {{!}} La versione napoletana |accesso=30 maggio 2023}}
* {{Cita web |url=https://www.sicilias.it/la-leggenda-colapesce-colui-porta-sulle-spalle-la-sicilia/ |titolo=La leggenda di Colapesce: colui che porta sulle spalle la Sicilia |accesso=30 maggio 2023}}
* {{Cita web |url=https://thesicilianway.it/storie-tradizioni/leggenda-colapesce-mito-tradizioni-sicilia/ |titolo=La leggenda di Colapesce, l'uomo che regge la Sicilia |accesso=30 maggio 2023}}
* {{Cita web |url=https://www.tradizionisicilia.it/lantica-leggenda-colapesce-luomo-sostiene-la-sicilia/ |titolo=L'antica leggenda di Colapesce, l'uomo che sostiene la Sicilia |accesso=30 maggio 2023}}
* {{Cita web |url=https://www.palermoviva.it/la-leggenda-di-cola-pesce/ |titolo=La leggenda di Cola Pesce |accesso=30 maggio 2023}}
* {{Cita web |url=http://www.palermoalcentro.com/colapesce/ |titolo=Colapesce e la Sicilia. Una delle più belle storie che raccontano l'isola |accesso=30 maggio 2023}}
{{Folclore italiano}}
{{Portale|Sicilia|mitologia}}
[[Categoria:Leggende della Sicilia|Colapesce]]
[[Categoria:Leggende medievali|Colapesce]]
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