Gianni Minà: differenze tra le versioni
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|GiornoMeseNascita = 17 maggio
|AnnoNascita = 1938
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 27 marzo
|AnnoMorte = 2023
|NoteMorte = <ref>{{Cita news |url=https://www.ilmattino.it/cultura/libri/gianni_mina_morto_ultima_ora-7314141.html |titolo=Morto Gianni Minà, il giornalista e conduttore televisivo aveva 84 anni |pubblicazione=[[Il Mattino (quotidiano)|Il Mattino]] |data=27 marzo 2023 |accesso=27 marzo 2023}}</ref>
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
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}}
Minà
Nel
== Biografia ==
Iniziò la carriera giornalistica in ambito sportivo nel 1959 a ''[[Tuttosport]]'', di cui fu poi direttore dal 1996 al 1998. Nel 1960 esordì alla [[RAI Radiotelevisione Italiana|Rai]] come collaboratore dei servizi sportivi per le [[Giochi della XVII Olimpiade|Olimpiadi di Roma]]. Nel 1965, dopo aver collaborato al [[rotocalco televisivo]] di genere sportivo ''[[Sprint (programma televisivo)|Sprint]]'', diretto da [[Maurizio Barendson]], iniziò a realizzare ''reportage'' e documentari per rubriche che hanno evoluto il linguaggio giornalistico della televisione, come ''[[TV7 (programma televisivo)|TV7]]'', ''[[AZ, un fatto come e perché]]'', i ''Servizi speciali'' del TG, ''[[Dribbling (programma televisivo)|Dribbling]]'', ''[[Odeon. Tutto quanto fa spettacolo]]'', ''Gulliver''. Scrisse anche alcune canzoni: ''Stasera ho vinto'' per [[Edoardo Vianello]] e ''Mirella'' per [[Al Bano]].
Minà seguì otto [[mondiali di calcio]] e sette [[Giochi olimpici|olimpiadi]], oltre a decine di campionati mondiali di [[pugilato]], fra cui quelli, diventati storici, dell'epoca di Muhammad Ali. Realizzò una ''Storia del Jazz'' in quattro puntate, programmi sulla musica popolare centro e sudamericana (come per esempio ''Caccia al bisonte'' con [[Gianni Morandi]]) e una storia sociologica e tecnica della boxe in 14 puntate, intitolata ''Facce piene di pugni''.
Fu tra gli ideatori del programma ''[[L'altra domenica]]'' con Maurizio Barendson e [[Renzo Arbore]]. Nel 1976, dopo 17 anni di precariato, venne assunto al [[TG2]], diretto da [[Andrea Barbato]], e iniziò a raccontare la grande boxe e l'America dello show-business, ma anche i conflitti sociali delle minoranze. In quegli stessi anni ebbero inizio i reportage dall'America Latina che hanno caratterizzato la sua carriera. Nel 1978, mentre seguiva come cronista il [[campionato mondiale di calcio 1978|campionato mondiale di calcio]], venne ammonito e poi espulso dall'[[Argentina]] per aver fatto domande sui ''[[desaparecidos]]'' al capitano di vascello [[Carlos Alberto Lacoste]] (capo dell'ente per l'organizzazione dell'evento) durante una conferenza stampa, e aver cercato anche di raccogliere informazioni.<ref>{{Cita web|url=https://www.spazionapoli.it/2012/02/27/gli-scomparsi/|titolo=Gli scomparsi|autore=redazione|sito=Spazio Napoli - News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli|data=2012-02-27|lingua=it-IT|accesso=2023-03-27}}</ref>
Dopo aver collaborato a due cicli di [[Mixer (programma televisivo)|''Mixer'']] di [[Giovanni Minoli]], dal 1981 al 1984 fu autore e conduttore di ''[[Blitz (programma televisivo)|Blitz]]'', un programma innovativo di [[Rai 2]] che occupava tutta la domenica pomeriggio e nel quale intervennero fra gli altri [[Federico Fellini]], [[Giulietta Masina]], [[Sergio Leone]], [[Eduardo De Filippo]], [[Robert De Niro]], [[Jane Fonda]], [[Betty Faria]], [[Gabriel García Márquez]], [[Enzo Ferrari]], [[Fabrizio De André]], [[Giorgio Gaber]], [[Léo Ferré]], [[Tito Schipa Jr.]] e Muhammad Ali, che Minà seguì in tutta la sua carriera e al quale avrebbe poi dedicato un lungometraggio intitolato ''Cassius Clay, una storia americana''.
Nel 1983 recitò il ruolo di se stesso nel film ''[[Sing Sing (film 1983)|Sing Sing]]'' di [[Sergio Corbucci]], accanto a [[Enrico Montesano]] e [[Vanessa Redgrave]]. Nel 1987 intervistò una prima volta per 16 ore il [[presidenti di Cuba|presidente cubano]] Fidel Castro, in un documentario dal quale fu tratto un libro pubblicato in tutto il mondo. Da quello stesso incontro fu ricavato ''Fidel racconta il Che'', un reportage nel quale il leader cubano per la prima e unica volta raccontò l'epopea di Ernesto Che Guevara. L'intervista fu ripetuta nel 1990, dopo il tramonto del comunismo. I due incontri furono riuniti nel libro ''Fidel''. Il prologo alla prima intervista con Fidel Castro fu scritto da [[Gabriel García Márquez]]; quello alla seconda, dallo scrittore brasiliano [[Jorge Amado]].
Nel 1992 incominciò un ciclo di opere rivolte all'[[America Latina]]:
* ''Storia di Rigoberta'', sul Nobel per la pace [[Rigoberta Menchú]] (premiato a [[Vienna]] in occasione del summit per i diritti umani organizzato dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]]);
* ''Immagini dal Chiapas'' (Marcos e l'insurrezione zapatista) presentato al [[Festival di Venezia]] del 1996;
* ''Marcos: aquí estamos'' (un reportage in due puntate sulla marcia degli indigeni [[Maya]] dal [[Chiapas]] a [[Città del Messico]] con un'intervista esclusiva con il subcomandante Marcos realizzata insieme allo scrittore Manuel Vázquez Montalbán);
* ''Il Che quarant'anni dopo'', ispirato alla vicenda politica e umana di Ernesto Che Guevara.
Alle elezioni politiche del 1994 fu candidato per i [[Progressisti]], in quota [[La Rete (partito politico)|La Rete]], nel collegio uninominale della Camera di Palermo-Capaci, con capolista [[Antonino Caponnetto]]: ottenne il 33.01% dei voti, senza essere eletto.
Collaboratore per anni dei quotidiani ''[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]'', ''[[l'Unità]]'', ''[[Corriere della Sera]]'' e ''[[il manifesto|il Manifesto]]'', Minà realizzò dal 1996 al 1998 il programma televisivo ''Storie'', dove intervistò tra gli altri il [[Dalai Lama]], [[Jorge Amado]], [[Luis Sepúlveda]], [[Martin Scorsese]], [[Naomi Campbell]], [[John John Kennedy]], [[Pietro Ingrao]]; programma dal quale furono tratti due libri. Un suo saggio, ''Continente desaparecido'', realizzato con interviste a [[Gabriel García Márquez]], [[Jorge Amado]], [[Eduardo Galeano]], Rigoberta Menchú, mons. [[Samuel Ruiz García]], [[Frei Betto]] e [[Harry Villegas|Pombo]] e Urbano, compagni sopravvissuti a Che Guevara in [[Bolivia]], ha dato il titolo a una collana di opere sull'America Latina edita dalla [[Sperling & Kupfer]].
Nel 2001 Minà firmò ''Maradona: non sarò mai un uomo comune'', un reportage-confessione di 70 minuti con Diego Maradona alla fine dell'anno più sofferto per l'ex calciatore. Nel 2004 realizzò un progetto inseguito per otto anni e basato sui diari giovanili di [[Ernesto Guevara]] e del suo amico [[Alberto Granado]] quando, nel 1952, attraversarono in [[Norton 500 M18|motocicletta]] l'America Latina, partendo dall'[[Argentina]] e proseguendo per il Sud del [[Cile]], il [[deserto di Atacama]], le miniere di [[Chuquicamata]], l'[[Amazzonia]] peruviana, la [[Colombia]] e il [[Venezuela]]. Dopo aver collaborato al film tratto da questa avventura e intitolato ''[[I diari della motocicletta]]'' (diretto da [[Walter Salles]] e prodotto da [[Robert Redford]] e [[Michael Nozik]]), Minà diresse il lungometraggio ''In viaggio con Che Guevara'', ripercorrendo con l'ottantenne Alberto Granado quell'avventura mitica. L'opera, oltre a essere invitata al [[Sundance Festival]], alla [[Berlinale]] e ai Festival di [[Annecy]], di [[Morelia]] ([[Messico]]), di [[Valladolid]] e di [[Belgrado]], vinse il Festival di [[Montréal]] e in Italia il [[Nastro d'argento]] (il premio della critica).
Nel 2003 Minà scrisse ''Un mondo migliore è possibile'', un saggio sulle idee germogliate al [[Forum sociale mondiale]] di [[Porto Alegre]] che hanno cambiato l'America Latina. L'opera fu tradotta in [[lingua spagnola]], [[lingua portoghese|portoghese]] e [[lingua francese|francese]]. Per la [[Sperling & Kupfer]] diede alle stampe ''Politicamente scorretto, un giornalista fuori dal coro'', raccolta di suoi articoli e saggi pubblicati tra il 1990 e il 2007 su ''la Repubblica'', ''l'Unità'', ''il Manifesto'', ''Latinoamerica'', costituenti un autentico esercizio di controinformazione sugli avvenimenti più diversi e controversi dei primi anni del terzo millennio. Nel 2007 Minà, per la GME Produzioni S.r.l., [[Rai Trade]] e ''[[La Gazzetta dello Sport]]'', fece uscire ''[[Maradona, non sarò mai un uomo comune]]'', la storia del calciatore argentino in 10 DVD. L'opera, con {{formatnum:1200000}} copie vendute, si è rivelata record di vendite nei successivi dieci anni.
Nel 2008 produsse il film documentario ''Cuba nell'epoca di Obama'', un viaggio nella [[Cuba]] del passato con interviste a personaggi come lo scrittore [[Roberto Fernández Retamar]] o la ballerina classica [[Alicia Alonso]], e in quella del futuro, con interviste alle nuove generazioni nelle scuole d'avanguardia. Questo documentario fece vincere a Minà il suo secondo Nastro d'argento nel 2012. Sempre nel 2008
Dal 2000 al 2015 Minà diresse con [[Alessandra Riccio]] la rivista letteraria ''Latinoamerica e tutti i sud del mondo'', un trimestrale di geopolitica dove hanno scritto gli intellettuali più prestigiosi del continente americano. Nel 2015 Minà produsse ''Papa Francesco, Cuba e Fidel'', un reportage sulla storica visita del Pontefice argentino avvenuta a Cuba nel settembre del 2015, con il quale vinse, nel 2016, l'Award of Excellence all'ICFF di Toronto, Canada. Sempre nel 2016, Minà produsse ''L'ultima intervista a Fidel Castro'', della durata di 40 minuti, effettuata alcuni mesi prima della scomparsa dello storico leader cubano.
Nel 2017 uscì il libro-intervista ''Così va il mondo'', con Giuseppe De Marzo, dove Minà raccontò cinquant'anni di giornalismo con un'attenzione particolare ai diritti dei più deboli e a chi si ribella alle ingiustizie in Italia, negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], in America Latina, ovunque. Nel 2020 Minà pubblicò l'autobiografia ''Storia di un boxeur latino'', edito da [[Minimum fax]], e nel 2021 il libro ''Maradona non sarò mai un uomo comune'', per la stessa casa editrice. Nel 2022, per la regia di Loredana Macchietti e con la collaborazione di Minà stesso, uscì il documentario ''Gianni Minà una vita da giornalista'', prodotto da Format e Rai Cinema.
Morì dopo una breve malattia cardiaca a [[Roma]], il 27 marzo 2023, presso la clinica Villa del Rosario. Il 29 marzo alla camera ardente aperta al [[Palazzo Senatorio]], presso la sala della [[Protomoteca]] in [[Campidoglio]], gli resero omaggio tanti esponenti del giornalismo e artisti, insieme a gente comune. Il funerale si svolse a Roma in forma privata il giorno seguente, officiato da fra Francesco Brasa guardiano del [[santuario della Verna]].<ref>{{Cita news|autore=Luca Cirillo|titolo="Ca..o Minà, quanto ci manchi", Bartoletti riporta le parole di Fra' Francesco ai funerali.|pubblicazione=areanapoli|data=30 marzo 2023}}</ref> Riposa nel [[cimitero del Verano]].
Prima della sua scomparsa volle istituire la "Fondazione Gianni Minà", che ha come scopo la valorizzazione del suo patrimonio editoriale e documentaristico. Minà inoltre ha lasciato un libro fotografico sulla sua vita professionale dal titolo ''Fame di storie'', edito dalla Roberto Nicolucci Editore e dedicato alle nuove generazioni. [[RaiPlay]] ha trasmesso la serie ''[https://www.raiplay.it/programmi/gianniminacercatoredistorie Gianni Minà cercatore di storie]'', curata da Loredana Macchietti, che vuole essere una scelta ragionata sul patrimonio che Minà ha lasciato a [[Rai Teche]], dagli anni 1960 a fine anni 1990. Sempre su Rai Play è a disposizione il documentario sulla sua vita professionale dal titolo "[https://www.raiplay.it/programmi/giannimina-unavitadagiornalista Gianni Minà, una vita da giornalista]".
== Vita privata ==
Ha avuto tre figlie: la maggiore, Marianna, nacque dal primo matrimonio con Georgina Menocal. In seconde nozze Minà ha sposato Loredana Macchietti, e hanno avuto Francesca Emilia e Paola Emilia.
Era tifoso del {{Calcio Torino|N}}.<ref>{{Cita web|url=https://www.rainews.it/tgr/piemonte/photogallery/2023/03/gianni-min-sul-feretro-la-maglia-del-toro-b4b82a0b-ee3d-402f-af34-4421f407c411.html|titolo=Gianni Minà, sul feretro la maglia del Toro|autore=TgR Piemonte|sito=RaiNews|data=2023-03-29|accesso=2024-04-16}}</ref>
== Opere ==
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* ''Politicamente scorretto. Riflessioni di un giornalista fuori dal coro'', Milano, Sperling & Kupfer, 2007. ISBN 978-88-200-4203-5
* ''Il mio Alì'', Roma, Rai Eri, RCS, 2014, ISBN 978-88-17-08096-5
* ''Così va il mondo'', con Giuseppe De Marzo, Torino 2017, ISBN 9788865791271
*''Storia di un boxeur latino'', Minimum Fax, Roma 2020, ISBN 9788833891651
*''Maradona, non sarò mai un uomo comune'', Roma, minimum fax 2021, ISBN 9788833892504
*''Fame di storie'', Roberto Nicolucci Editore, Napoli, 2023, ISBN 9791255420057
*''Fidel, un dialogo lungo trent'anni'', minimum fax, Roma 2022, ISBN 978-88-3389-529-1
== Programmi TV ==
*''[[Blitz (programma televisivo)|Blitz]]'' ([[Rai 2|Rete 2]], 1981)
*''[[Facce piene di pugni]]'' ([[Rai 1]], 1984)
*''XXV anniversario delle Olimpiadi di Roma''
*''Concerto per Stava'' (Rai 1, [[Rai 3]], 1985)
*''[[Una vita da goal]]''
*''Atleta d'oro 1986'' (Rai 1, 1987)
*''Notte per uno scudetto'' (Rai 1, 1987)
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*''Momenti di gloria'' (Rai 1, 1990)
*''[[Io e il mondiale]]'' (Rai 1, 1990)
*''[[
*''Io e le Olimpiadi'' (Rai 1, 1990)
*''[[Gorni Kramer|Merci beaucoup Gorni Kramer]]'' (Rai 2, 1991)
*''[[Alta classe (programma televisivo)|Alta classe]]'' (Rai 1, 1991-1992)
*''[[La Domenica Sportiva]]'' (Rai 1, 1991-1992)
*''[[Zona Cesarini (programma televisivo)|Zona Cesarini]]'' (Rai 1, 1991-1992)
*''[[Tortuga (programma televisivo)|Tortuga]]'' (Rai 3, 1992)
*''Noi maggiorenni'' (Rai 1, 1993)
*''[[Ieri, oggi e... domani?]]'' (Rai 3, 1993)
*''[[Il mondiale americano]]'' (Rai, 1994)
*''[[
*''[[Storie (programma televisivo)|Storie]]'' (Rai 2, 1997-1998)
==Filmografia==
*''[[Sing Sing (film 1983)|Sing Sing]]'', regia di [[Sergio Corbucci]] (1983) – se stesso nel primo episodio
*''[[In viaggio con Che Guevara]]'', regia di Gianni Minà – documentario (2003)
*''Gianni Minà. Una vita da giornalista'' – docufilm (2022)
== Riconoscimenti ==
* Nel 1981 il presidente [[Sandro Pertini]] gli consegnò il [[Premio Saint-Vincent per il giornalismo|premio Saint-Vincent]] come miglior giornalista televisivo dell'anno.
* Nel 2004 ha vinto, per il film documentario ''[[In viaggio con Che Guevara]]'', il primo premio nel settore documentari al Festival di Montréal, il [[Nastro d'argento]] in Italia.
* Nello stesso anno gli sono stati assegnati il [[premio Flaiano]] e il premio Vittorini per il giornalismo televisivo.
* Nel 2007 ha vinto per la collezione di documentari ''Cuban Memories'' il premio Berlinale Kamera alla carriera al [[Festival di Berlino]] e il premio alla carriera al Festival di Siviglia.
* Il 28 luglio 2009 il comune di [[Castelbuono]], paese d'origine del nonno paterno, gli ha conferito la cittadinanza onoraria.
* Nel 2010 al [[Giffoni Film Festival]] gli è stato conferito il "premio speciale [[Vittorio Mezzogiorno]]" da [[Giovanna Mezzogiorno]].
* Nel 2012 ha vinto la targa Nastri d'argento, settore documentari, per l'opera ''Cuba nell'epoca di Obama'' («Per l'infaticabile, enciclopedica, unica capacità di raccontare controcorrente nel giornalismo mondiale la realtà sociale e politica di Cuba con un'appassionante ricerca, anche cinematografica.»).
* Sempre nello stesso anno, il 15 luglio, gli è stato conferito il "premio Trabucchi d'Illasi alla Passione Civile", 6ª edizione.<ref>{{cita web|url=http://www.premiotrabucchi.it/|titolo=Sito del Premio Trabucchi|lingua=|data=|accesso=|6=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150410142425/http://www.premiotrabucchi.it/|dataarchivio=10 aprile 2015|urlmorto=sì}}</ref>
* Nel 2016 per il documentario ''Papa Francesco, Cuba e Fidel'' ha vinto all'ICFF di Toronto, Canada, l'Award of Excellence.
* Nel 2017 ha vinto il 3° Nastro d'argento alla carriera.
* L'8 giugno 2019 il sindaco di Napoli [[Luigi de Magistris]] gli ha conferito la cittadinanza onoraria napoletana.<ref>{{Cita web|url=https://multimediale.comune.napoli.it/index.php?n=8506|titolo=Gianni Minà, cittadino napoletano|autore=Comune di Napoli|sito=multimediale.comune.napoli.it|lingua=it|accesso=2023-03-27}}</ref>
* Il 12 luglio dello stesso anno ha ricevuto la [[laurea honoris causa]] dal [[Centro sperimentale di cinematografia]] di Roma.
== Onorificenze ==
{{cn|* [[Commendatore della Repubblica Italiana]], conferitagli dal [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] [[Giorgio Napolitano]].}}
== Note ==
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* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web |1=http://www.giannimina-latinoamerica.it/index.php |2=Rivista Latinoamerica on-line |accesso=12 ottobre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120503234516/http://www.giannimina-latinoamerica.it/index.php |dataarchivio=3 maggio 2012 |urlmorto=sì }}
{{Box successione
|carica = Direttore di [[Tuttosport]]
|immagine =
|periodo = [[1996]]-[[1998]]
|precedente = [[Franco Colombo]]
|successivo = [[Xavier Jacobelli]]
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