Franjo Tuđman: differenze tra le versioni

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{{P|Tutta la voce è non neutrale: chi l'ha scritta ha spacciato le proprie opinioni personali per fatti. Nel testo sono massivamente sciorinati parecchi giudizi totalmente arbitrari così come vengono derivate delle conclusioni gratuite e tendenziose; in secondo luogo, viene dato risalto eccessivo a certi aspetti e deliberatamente sminuita l'importanza di altri.<br />Gli autori inoltre si sono lasciati ingenuamente andare a considerazioni generali - anche discutibili o grossolane - che esulano dall'ambito della voce e non corrispondono agli standard minimi di Wikipedia; ma personalmente ritengo il problema della neutralità più urgente di attenzioni di quello dell'enciclopedicità.|storia|luglio 2008}}
{{F|politici croati|arg2=militari|dicembre 2017|Ampie parti di testo sono contrassegnate come senza fonti}}
{{P|Tutta la voce è non neutrale: chi l'ha scritta ha spacciato le proprie opinioni personali per fatti. Nel testo sono massivamente sciorinati parecchi giudizi totalmente arbitrari così come vengono derivate delle conclusioni gratuite e tendenziose; in secondo luogo, viene dato risalto eccessivo a certi aspetti e deliberatamente sminuita l'importanza di altri.<br />
Gli autori inoltre si sono lasciati ingenuamente andare a considerazioni generali - anche discutibili o grossolane - che esulano dall'ambito della voce e non corrispondono agli standard minimi di Wikipedia; ma personalmente ritengo il problema della neutralità più urgente di attenzioni di quello dell'enciclopedicità. | storia | luglio 2008 }}
 
{{Carica pubblica
|carica = [[Presidenti della Croazia|Presidente della Croazia]]
|nome = Franjo Tuđman
|immagine = FranjoTudmanFranjotudjman.JPGjpg
|didascalia = Franjo Tuđman nel 1995
|carica = 1º [[Presidenti della Croazia|Presidente della Croazia]]
|partito = [[Unione Democratica Croata]]<br />Precedenti:<br />''[[Lega dei Comunisti di Jugoslavia]]<br />(1942-1967)''
|mandatoinizio = 22 dicembre [[1990]]
|coalizione =
|mandatomandatofine = 30 maggio [[1990]] - 10 dicembre [[1999]]
|primoministro = [[Josip Manolić]]<br/>[[Franjo Gregurić]]<br/>[[Hrvoje Šarinić]]<br/>[[Nikica Valentić]]<br/>[[Zlatko Mateša]]
|titolo di studio = Dottorato di ricerca (storia)
|predecessore = se stesso come Presidente della Presidenza della Repubblica di Croazia
|professione = politico e militare
|successore = [[Vlatko Pavletić]] <br/> (ad interim) <br/> [[Zlatko Tomčić]] <br/> (ad interim) <br/> [[Stjepan Mesić]]
|predecessore = [[Ivo Latin]] (''a capo della presidenza della [[Repubblica Socialista di Croazia]]'')
|carica2 = [[Presidenti della Croazia|Presidente della Presidenza della Repubblica di Croazia]]
|successore = [[Stjepan Mesić]]<br />
|mandatoinizio2 = 25 luglio [[1990]]
preceduto dai presidenti ''ad interim'' [[Vlatko Pavletić]] (10-12-1999 – 2-2-2000) e [[Zlatko Tomčić]] (2-2-2000 – 18-2-2000)
|mandatofine2 = 22 dicembre [[1990]]
|carica2 = Presidente dell'[[Unione Democratica Croata]]
|predecessore2 = se stesso come Presidente della Presidenza della Repubblica Socialista di Croazia
|mandatoinizio2 = [[1989]]
|successore2 = se stesso come Presidente della Croazia
|mandatofine2 = [[1999]]
|carica3 = [[Presidenti della Croazia|Presidente della Presidenza della Repubblica Socialista di Croazia]]
|predecessore2 = carica istituita
|mandatoinizio3 = 30 maggio [[1990]]
|successore2 = [[Vladimir Šeks]]
|mandatofine3 = 25 luglio [[1990]]
|predecessore3 = [[Ivo Latin]]
|successore3 = se stesso come Presidente della Presidenza della Repubblica di Croazia
|carica4 = [[Unione Democratica Croata#Presidenti del partito|Presidente dell'Unione Democratica Croata]]
|mandatoinizio4 = 17 giugno [[1989]]
|mandatofine4 = 10 dicembre [[1999]]
|predecessore4 = carica istituita
|successore4 = [[Vladimir Šeks]] <br/> (ad interim) <br/> [[Ivo Sanader]]
|partito = [[Lega dei Comunisti di Jugoslavia]] <br/> (1942-1967) <br/> [[Unione Democratica Croata]] <br/> (1989-1999)
|titolo di studio = Dottorato di ricerca
|alma mater = [[Accademia militare di Belgrado]] <br/> [[Università di Zara]]
|professione = Militare
|firma = Signature of Franjo Tuđman.png
}}
{{Infobox militare
|Nome =
|Immagine = Franjo_Tudjman.jpg
|Didascalia = Tuđman coi gradi di [[maggior generale]] jugoslavo ([[1960]])
|Didascalia =
|Soprannome = "Francek"
|Data_di_nascita = 14 maggio [[1922]]
|Nato_a = [[Veliko Trgovišće]]
|Data_di_morte = 10 dicembre [[1999]] (77 anni)
|Morto_a = [[Zagabria]]
|Cause_della_morte = [[Neoplasia|Cancro]]
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|Etnia =
|Religione =
|Nazione_servita = [[File:Flag of Yugoslavia (1943–1946).svg|21px]] [[AVNOJ]] <br/> [[File:Flag of Yugoslavia (1946-1992).svg|21px]] [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia]] <br/> {{Bandiera|HRV}} [[Croazia]]
|Nazione_servita = {{JUG}}<br>{{HRV}}
|Forza_armata = [[File:Yugoslav Partisans flag (1942-1945).svg|21px]] [[Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia]] <br/> {{simbolo|KoV JNA.JPG}} [[KopnenaFile:Logo Vojskaof the JNA.svg|Forze21px]] di[[Armata terraPopolare jugoslaveJugoslava]] <br/> {{simbolo|[[File:Seal of Croatianthe Armed Forces of ArmyCroatia.png}}|21px]] [[HrvatskaForze kopnenaarmate vojska|Esercitodella Repubblica di croatoCroazia]]
|Arma =
|Corpo =
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|Unità = 10º Corpo di Zagabria
|Reparto =
|Anni_di_servizio = [[1942]]-[[1961]] <br/> [[1995]]-[[1999]]
|Grado = [[Maggiore generale]] <br/>(ForzeArmata dipopolare terra jugoslavejugoslava) <br/> [[ComandanteVrhovnik supremo]]<br/> (EsercitoForze armate della Repubblica di croatoCroazia)
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre = [[FronteSeconda jugoslavoguerra (1941-1945)|Campagna di jugoslaviamondiale]] <br/> [[Guerra d'indipendenza croata]] <br/> [[Guerra in Bosnia ed Erzegovina]]
|Campagne = [[Fronte jugoslavo (1941-1945)]]
|Battaglie =
|Comandante_di = [[HrvatskaForze kopnenaarmate vojska|Esercitodella croatoRepubblica di Croazia]]
|Decorazioni =
|Studi_militari =
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|Attività2 = militare
|Nazionalità = croato
|Punto = no
}}
Fu il primo}}, presidente della [[Repubblica Socialista di Croazia|Repubblica socialista di Croazia]] indipendentedal negli1990 al 1991 e primo presidente della [[anni 1990Croazia]], eindipendente. Fu uno degli artefici della dissoluzione della ex- [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia]] e della conseguente [[Guerra d'indipendenza croata|guerra civile che portò all'indipendenza croata]]. Il partito politico di Tuđman, l'[[Unione Democratica Croata]] (''Hrvatska demokratska zajednica'' - HDZ), vinse le prime elezioni multipartitiche dopo la riforma elettorale per il sistema democratico a più partiti. Tuđman venne eletto a presidente del Paese. Un anno dopo proclamò la dichiarazione d'indipendenza croata. Fu rieletto due volte e rimase al potere fino alla sua morte, avvenuta alla fine del [[1999]].
 
È stato riconosciuto post mortem dal [[Tribunale penale internazionale per l'ex-Jugoslavia|Tribunale internazionale per l'ex Jugoslavia]] membro chiave di un gruppo criminale che intendeva conquistare con la violenza una parte del paese confinante della Bosnia ed Erzegovina, in particolare eliminandone la popolazione musulmana attraverso la commissione di crimini di guerra e contro l'umanità. Inoltre, lo stesso propugnava l'eliminazione di ogni presenza serba nella [[Repubblica Serba di Krajina|regione della Krajina]]<ref>[http://www.icty.org/en/press/tribunal-convicts-gotovina-and-markač-acquits-čermak Tribunal Convicts Gotovina and Markač, Acquits Čermak]</ref><ref name=icty17>[http://www.icty.org/en/press/statement-of-the-office-of-the-prosecutor-in-relation-to-the-judgement-in-the-case-prosecutor Statement of the Office of the Prosecutor in relation to the judgement in the case Prosecutor vs. Jadranko Prlić et al.]</ref> così commettendo atti considerati [[crimini di guerra]].<ref name=icty17 /><ref>{{Cita web |url=http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Croazia-lAja-condanna-Gotovina-per-i-massacri-in-Krajina-Zagabria-Vergogna_311908070253.html |titolo=Croazia, l'Aja condanna Gotovina per i massacri in Krajina. Zagabria: "Vergogna" - Adnkronos Esteri |accesso=17 aprile 2011 |dataarchivio=31 maggio 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110531003544/http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Croazia-lAja-condanna-Gotovina-per-i-massacri-in-Krajina-Zagabria-Vergogna_311908070253.html |urlmorto=sì }}</ref>
 
Diverse fonti hanno definito il suo governo [[Nazionalismo|nazionalista]] ed [[Stato autoritario|autoritario]].<ref>{{Cita web|url=https://www.britannica.com/biography/Franjo-Tudjman|titolo=Franjo Tudjman|lingua=en|citazione=Although he signed the 1995 Dayton Peace Agreement on Bosnia, his authoritarian style, along with his refusal to cooperate with the International Criminal Tribunal for the Former Yugoslavia, led to the international isolation of Croatia.|accesso=24 novembre 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.theguardian.com/news/1999/dec/13/guardianobituaries.iantraynor|titolo=Franjo Tudjman
Il partito politico di Tuđman, l'[[Unione Democratica Croata]] (''Hrvatska demokratska zajednica'' - HDZ), vinse le prime elezioni multipartitiche dopo la riforma elettorale per il sistema democratico a più partiti. Tuđman venne eletto a presidente del Paese. Un anno dopo proclamò la dichiarazione d'indipendenza croata. Fu rieletto due volte e rimase al potere fino alla sua morte, alla fine del [[1999]].
Authoritarian leader whose communist past and nationalist obsessions fuelled his ruthless pursuit of an independent Croatia|lingua=en|accesso=24 novembre 2020|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.theguardian.com/news/1999/dec/13/guardianobituaries.iantraynor|titolo=Franjo Tudjman|sito=the Guardian|data=1999-12-13|lingua=en|accesso=2022-06-04}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|nome=David|cognome=Binder|url=https://www.nytimes.com/1999/12/11/world/tudjman-is-dead-croat-led-country-out-of-yugoslavia.html|titolo=Tudjman Is Dead; Croat Led Country Out of Yugoslavia|pubblicazione=The New York Times|data=1999-12-11|accesso=2022-06-05|citazione=Mr. Tudjman's governance of Croatia came under extremely harsh criticism by the Organization for Security and Cooperation in Europe, which accused him in a detailed report of harsh treatment of the remaining Serbian minority, suppression of the press and failure to cooperate with the international war crimes tribunal in The Hague.}}</ref>
 
== Biografia ==
==Tuđman e il comunismo==
Franjo Tuđman nacque il 14 maggio 1922 a [[Veliko Trgovišće]], allora parte del [[Regno dei Serbi, Croati e Sloveni]], da Stjepan Tuđman e Justina Gmaz<ref>{{Cita web|url=http://www.moljac.hr/biografije/tudjman.htm|titolo=Franjo Tuđman|data=|lingua=hr|accesso=2022-06-04|dataarchivio=8 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130508152706/http://www.moljac.hr/biografije/tudjman.htm|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.predsjednik.hr/bivsi-predsjednici/franjo-tudman/|titolo=Franjo Tuđman|sito=Predsjednik Republike Hrvatske - Zoran Milanović|lingua=hr|accesso=2022-06-04}}</ref>. Il padre era un membro attivo del [[Partito Contadino Croato|partito contadino croato]]. Nel [[1940]], mentre frequentava la scuola superiore a [[Zagabria]], venne arrestato dalle autorità jugoslave per il suo appoggio al movimento nazionalista croato<ref>{{Cita web|url=https://www.rferl.org/a/1092876.html|titolo=Croatia: President Tudjman Died At Age 77|sito=RadioFreeEurope/RadioLiberty|lingua=en|accesso=2022-06-05}}</ref>.
 
=== Tuđman e il comunismo ===
Durante la [[seconda guerra mondiale]] Tuđman combatté nelle file dei [[resistenza iugoslava|partigiani jugoslavi]] di [[Josip Broz Tito|Tito]], insieme con il fratello Stjepan che cadde in azione nel [[1943]]. In questo periodo conobbe la futura moglie, Ankica.
 
Divenne uno dei più giovani generali dell'esercito popolare jugoslavo negli [[Annianni 1960|anni sessanta]] — un fatto che alcuni osservatori hanno collegato al fatto che proveniva da Zagorje, una regione che aveva portato pochi partigiani comunisti.<ref>{{Cita newsweb|url=https://archive.nytimes.com/www.nytimes.com/library/world/europe/121199tudjman-obit.html|titolo=Franjo Tudjman, Ex-Communist General Who Led Croatia's Secession, Is Dead at 77|pubblicazionesito=[[The New York Times]]archive.nytimes.com|accesso=10 maggio 2019}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en-GB|autorenome=Ian |cognome=Traynor|url=https://www.theguardian.com/news/1999/dec/13/guardianobituaries.iantraynor|titolo=Franjo Tudjman|pubblicazione=[[The Guardian]]|data=13 dicembre 1999|accesso=10 maggio 2019}}</ref>.
 
Tuđman smise di prestare servizio militare nel [[1961]] per fondare l{{'}}''Istituto per la storia dei movimenti dei lavoratori'', di cui rimase direttore fino al [[1967]].
{{citazione necessaria|Altri hanno osservato che Tuđman fu uno dei più istruiti tra i generali di Tito (per quanto riguarda la storia militare, la [[strategia]] e le relazioni tra politica e guerra)}} — questa osservazione è supportata dal fatto che generazioni di futuri generali jugoslavi hanno basato le loro tesi per gli esami sui suoi temi sulla guerriglia attraverso la storia: ''Rat protiv rata'' (''Guerra contro la guerra''), [[1957]], che copre argomenti differenti come l'attraversamento delle [[Alpi]] di [[Annibale]], la guerra spagnola contro [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] e la guerra partigiana in [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia]].
 
=== Il dissidente ===
Tuđman smise di prestare servizio militare nel [[1961]] per fondare l'Istituto per la storia dei movimenti dei lavoratori, di cui rimase direttore fino al [[1967]].
Oltre al libro sulla guerriglia, Tuđman scrisse una serie di articoli attaccando il regime [[Comunismo|comunista]] jugoslavo, e per questo fu espulso dal partito. Il più importante dei suoi libri scritti in quel periodo è ''Velike ideje i mali narodi'', (''Grandi idee e piccoli popoli''), una monografia sulla storia politica che si contrappose ai dogmi fondamentali della élite comunista jugoslava, riguardo al collegamento tra elementi sociali e nazionali nella guerra rivoluzionaria jugoslava (durante la [[seconda guerra mondiale]]).<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.eastjournal.net/archives/82559|titolo=CROAZIA: Il nazionalismo di Franjo Tudjman, ecco come si diventa "padri della patria"|autore=Pierluca Merola|sito=East Journal|data=7 aprile 2017|accesso=10 maggio 2019}}</ref>
 
Nel [[1971]] fu condannato a due anni di carcere per attività sovversive durante il periodo del movimento politico della ''[[Primavera croata]]''.<ref name=":0" />
==Il dissidente==
Oltre al libro sulla guerriglia, Tuđman scrisse una serie di articoli attaccando il regime [[Comunismo|comunista]] jugoslavo, e per questo fu espulso dal partito. Il più importante dei suoi libri scritti in quel periodo è ''Velike ideje i mali narodi'', (''Grandi idee e piccoli popoli''), una monografia sulla storia politica che si contrappose ai dogmi fondamentali della élite comunista jugoslava, riguardo al collegamento tra elementi sociali e nazionali nella guerra rivoluzionaria jugoslava (durante la [[seconda guerra mondiale]]).
 
Nel [[1971]] fu condannato a due anni di carcere per attività sovversive durante il periodo del movimento politico della ''[[Primavera croata]]''.
 
La Primavera croata fu un movimento [[Riformismo|riformista]] nato nel clima di crescente liberalismo alla fine degli anni sessanta. Si trattò inizialmente di un liberalismo moderato e ideologicamente controllato dal partito, ma ben presto sfociò in manifestazioni di massa di insoddisfazione riguardo alla posizione del popolo croato nella [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia]], e iniziò a minacciare il monopolio politico del partito. Assieme alle idee riformiste, presero sempre più piede istanze di natura puramente nazionale, che sfociarono in fortissime tensioni fra croati e serbi, nel solco della pluridecennale storia jugoslava e come presagio di ciò che sarebbe accaduto vent'anni dopo. Di tutto ciò fece le spese anche la [[Unione Italiana|minoranza italiana]], accusata dai croati di irredentismo e pesantemente colpita nelle sue strutture. Il risultato fu una ferma e immediata soppressione da parte di [[Josip Broz Tito|Tito]], che usò l'esercito e la polizia per distruggere quello che vide come una minaccia al sistema comunista e alla stessa integrità della Jugoslavia. Ci furono tentativi di mediazione andati a vuoto.
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{{Citazione|Il genocidio è un fenomeno naturale, in armonia con la natura mitologicamente divina della società. Il genocidio non è solo permesso, è raccomandato, perfino ordinato dalla parola dell'Onnipotente, tutte le volte che sia utile per la sopravvivenza o il ripristino del dominio della nazione prescelta, oppure per la conservazione o la diffusione della sua unica e giusta fede.}}
[[File:Franjo Tuđman i Joža Horvat 1945.jpg|sinistra|miniatura|Tuđman, assieme a [[Joža Horvat]] nel febbraio 1945]]
{{Senza fonte|Gli storici serbi più politicizzati hanno sostenuto che il numero di serbi uccisi a [[Jasenovac]] fu compreso tra 500.000 e 1.000.000. Secondo uno storico straniero, [[Josip Broz Tito|Tito]] (che era croato, ma si dichiarava jugoslavo) diceva che erano morti un milione e settecentomila in Jugoslavia durante la seconda guerra mondiale e a scuola si insegnava che un milione erano morti a Jasenovac}}. Queste cifre erano grossolanamente inaccurate, come la maggior parte delle stime sui morti della seconda guerra mondiale, gonfiate o sgonfiate in base a chi scrive la storia; erano intenzionalmente messe in circolazione, abilmente manipolate e gonfiate per ragioni puramente politiche: gli [[Ustascia]] erano un nemico sconfitto della [[seconda guerra mondiale]], che doveva essere raffigurato come estremamente negativo, come realmente era stato. {{Senza fonte|Alcuni si spinsero fino a criminalizzare tutti i croati per estensione, e a vittimizzare tutti i serbi, creando dunque un'immagine di popolo vittimizzato dai croati, indicati come fanatici e diabolici «serbicidi»}}.
 
Ciò, a sua volta, portò ad atteggiamenti che facevano ricorso alla paura, all'ostilità e alla sete di vendetta sia da una parte sia dall'altra. {{Senza fonte|Il fatto che tali pretese venissero promosse dai membri dell{{'}}''intellighenzia'' serba, li fece apparire come un fatto scientifico ai serbi, più che come un'opinione. Era ferma opinione di Franjo Tuđman che tutto ciò venisse fatto nel tentativo di creare e rafforzare il dominio della [[Grande Serbia]] sulle rovine della Jugoslavia del dopo Tito}}.
{{citazione necessaria|Gli storici serbi più politicizzati hanno sostenuto che il numero di serbi uccisi a [[Jasenovac]] fu compreso tra 500.000 e 1.000.000. Secondo uno storico straniero, [[Josip Broz Tito|Tito]] (che era croato, ma si dichiarava jugoslavo) diceva che erano morti un milione e settecentomila in Jugoslavia durante la seconda guerra mondiale e a scuola si insegnava che un milione erano morti a Jasenovac}}. Queste cifre erano grossolanamente inaccurate, come la maggior parte delle stime sui morti della seconda guerra mondiale, gonfiate o sgonfiate in base a chi scrive la storia; erano intenzionalmente messe in circolazione, abilmente manipolate e gonfiate per ragioni puramente politiche: gli [[Ustascia]] erano un nemico sconfitto della [[seconda guerra mondiale]], che doveva essere raffigurato come estremamente negativo, come realmente era stato. {{citazione necessaria|Alcuni si spinsero fino a criminalizzare tutti i croati per estensione, e a vittimizzare tutti i serbi, creando dunque un'immagine di popolo vittimizzato dai croati, indicati come fanatici e diabolici «serbicidi»}}.
 
Ciò, a sua volta, portò ad atteggiamenti che facevano ricorso alla paura, all'ostilità e alla sete di vendetta sia da una parte sia dall'altra. {{citazione necessaria|Il fatto che tali pretese venissero promosse dai membri dell'''intellighenzia'' serba, li fece apparire come un fatto scientifico ai serbi, più che come un'opinione. Era ferma opinione di Franjo Tuđman che tutto ciò venisse fatto nel tentativo di creare e rafforzare il dominio della [[Grande Serbia]] sulle rovine della Jugoslavia del dopo Tito}}.
 
Tuđman, basandosi su ricerche precedenti commissionate da lui stesso, affermò che il numero di tutte le vittime del campo di [[Jasenovac]] (serbi, ebrei, rom, croati e altri) fu tra i 30.000 e i 60.000: un'opinione messa in discussione da molti storici.
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Un'altra controversia scatenata da ''Gli orrori della Guerra'' fu quella relativa al presunto [[antisemitismo]] di Tuđman, che verrebbe fuori da questo libro: egli citò diverse fonti ebraiche che dimostrano come sia difficile stimare il numero delle vittime - gli storici hanno stabilito tra 4 e 6 milioni il numero degli ebrei uccisi dal genocidio [[Nazismo|nazista]]. L'incertezza su queste cifre ([[margine di errore]] oscillante intorno ai due milioni di persone) spinse Tuđman ad equiparare queste stime a quelle sui serbi.
 
Anche lo stile di Tuđman era tutt'altro che sfumato: ciò diede adito a tensioni tra una parte delle comunità ebraiche (specialmente negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e in [[Israele]]) e confuse Tuđman - {{citazioneSenza necessariafonte|una tensione che fu presto fatta svanire da eminenti figure ebraiche come gli scrittori e pubblicisti [[Alain Finkielkraut]] e [[Philip Cohen]], o [[Tommy Baer]] del [[Congresso Mondiale Ebraico]]}}.
 
Al di là di questi dissidi, {{citazioneSenza necessariafonte|''Gli orrori della Guerra'', il libro più famoso di Tuđman, rimane vicino ad una visione del mondo di sinistra e socialista, senza interrogarsi sull'ideologia marxista in quanto tale}}.
 
===Lavori pubblicati===
Riguardo alla considerazione scientifica delle opere di Tuđman, è da notare che:
* {{citazioneSenza necessariafonte|il suo testo ''Hrvatska u monarhistickoj Jugoslaviji'' (''La Croazia nella Jugoslavia monarchica'', di oltre 2000 pagine) è diventato il più diffuso libro di testo universitario per l'analisi di questo periodo della storia croata}};
* {{citazioneSenza necessariafonte|i suoi (più brevi) trattati sui problemi nazionali (''Nacionalno pitanje u suvremenoj Europi''/''La questione nazionale nell'Europa contemporanea'' e ''Usudbene povijestice''/''I destini della storia'') sono considerati ancora degni di nota su questo particolare problema}};
* {{citazioneSenza necessariafonte|il suo lavoro più celebre (''Bespuća povijesne zbiljnosti''/''Gli orrori della guerra''), con ogni probabilità sarà considerato solo come testimonianza di un periodo storico}}.
 
In genere, {{citazioneSenza necessariafonte|i lavori storici di Tuđman sono ormai considerati in Croazia come aventi lo status di indispensabili indagini sintetiche sulla storia croata del [[XX secolo]], mentre le sue brevi analisi politico-culturali e geopolitiche appartengono al patrimonio del pensiero politico croato classico. Comunque, i trattati eccessivamente marxisti e le invettive polemiche di Tuđman sono legate al momento storico e, con ogni probabilità, finiranno nel dimenticatoio}}.
 
Questa interpretazione però non è condivisa da una gran parte degli studiosi: secondo lo storico [[Luciano Canfora]] «''"Tuđman non è soltanto "revisionista" sul piano "storiografico", è anche un antisemita in servizio permanente. [(...] ). Tuđman, che esalta Pavelić e condanna il cosiddetto "giudaismo internazionale" passa per il "moderato" della nuova Croazia. La Croazia [(...]) è ormai a tutti gli effetti una nuova "Croazia fascista", come ha efficacemente argomentato [[Simon Wiesenthal]] in un'intervista apparsa su questo giornale il primo aprile» [1993]"''<ref>{{Cita news|autore=Luciano Canfora|url=[http://archiviostorico.corriere.it/1993/aprile/15/repubblica_antisemita_Croazia_co_0_930415956.shtml|titolo= repubblica antisemita di Croazia|pubblicazione=[[] ''Repubblica antisemita di Croazia'', in ''Corriere della Sera]]|data='', 15 aprile 1993|accesso=4 dicembre 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140226203819/http://archiviostorico.corriere.it/1993/aprile/15/repubblica_antisemita_Croazia_co_0_930415956.shtml|dataarchivio=26 febbraio 2014}}</ref>.
 
La storiografia internazionale quindi considera gli scritti di Tuđman come delle fonti per approfondire lo studio sul personaggio storico, ma non li si trova citati fra le opere scientificamente probanti.
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* L'obiettivo principale era l'instaurazione dello Stato nazionale croato: perciò, tutte le dispute ideologiche del passato dovrebbero essere messe da parte. In pratica, ciò significò un forte supporto dalla diaspora croata anticomunista (in buona parte legata all'ideologia ustascia), specialmente dal punto di vista finanziario.
* I risentimenti e l'opposizione delle nazioni dell'[[Europa occidentale]] devono essere messi in conto, in particolare obiezioni del tipo: «Noi stiamo intraprendendo un processo di integrazione e voi croati volete distruggere un esempio riuscito di Stato multietnico, come la Jugoslavia». La risposta a questo era, secondo Tuđman: «La vostra cara Jugoslavia non è un paradiso multietnico, ma una tirannide comunista serba. Voi volete un'"integrazione" basata sull'oppressione?». Detto in termini più raffinati: «Le nazioni stanno attraversando processi simultanei di individualismo su base nazionale e di integrazione internazionale».
* Anche se l'obiettivo ultimo di Tuđman era una Croazia indipendente, egli era conscio della realtà della politica interna ed estera. Così, inizialmente, {{citazioneSenza necessariafonte|la sua proposta principale non fu di una Croazia completamente indipendente, ma di una Jugoslavia confederale con tendenza a decentramento e democratizzazione crescenti. Egli riteneva che questo processo avrebbe alla fine reso impossibili tutti i progetti di [[Grande Serbia]], ma solo se fosse stato realizzato pacificamente}}.
* {{citazioneSenza necessariafonte|Tuđman prefigurò la Croazia futura come un capitalismo accompagnato da uno stato sociale, cosa che avrebbe inevitabilmente portato il Paese verso l'[[Europa centrale]] e lontano dai [[Penisola balcanica|Balcani]]}}.
* Riguardo agli scottanti problemi dei conflitti nazionali, almeno all'inizio la sua visione era questa: egli sapeva che il nazionalismo serbo avrebbe potuto causare devastazioni sul suolo croato e bosniaco, poiché i serbi di fatto controllavano il JNA ([[Esercito Popolare Jugoslavo]]). In effetti i serbi, pur essendo meno del 40% della popolazione della Jugoslavia, costituivano circa l'80% degli ufficiali dell'esercito. {{citazioneSenza necessariafonte|Secondo alcune stime il JNA era il quarto esercito europeo quanto a potenza di fuoco. In meno di quattro anni, questo esercito fu «colonizzato» ideologicamente ed etnicamente dai serbi.}} La proposta di Tuđman era che i serbi residenti in Croazia, circa l'11% della popolazione croata, potessero acquisire un'autonomia culturale e, per certi versi, anche politica. Questa posizione di Tuđman non soddisfaceva i desideri dei serbi, che si muovevano su più livelli: essi consideravano d'avere - in quanto popolo costitutivo della Jugoslavia - lo stesso diritto di [[Indipendentismo|secessione]] che i croati stessi desideravano esercitare nei confronti della Federazione. La risposta croata fu chiarissima: nella nuova Costituzione croata si affermò che ''"il Parlamento Croato non sanzionò mai la decisione del Consiglio Nazionale dello Stato degli Sloveni, Croati e Serbi di unirsi alla Serbia e al Montenegro nel Regno dei Serbi, Croati e Sloveni (1º dicembre 1918)"'' (con ciò negando la legittimità dell'unione originaria della Croazia alla prima [[Regno dei Serbi, Croati e Sloveni|Jugoslavia]]), ma soprattutto che ''"La Repubblica di Croazia è stabilita come lo stato nazionale della Nazione Croata e lo stato delle minoranze nazionali autoctone: Serbi, Cechi, Slovacchi, Italiani, Ungheresi, Ebrei, Tedeschi, Austriaci, Ucraini e Ruteni"''<ref>[http://www.servat.unibe.ch/icl/hr00000_.html ICL - Croatia Constitution] La costituzione croata (testo in inglese)</ref>: da "popolo costitutivo" della Jugoslavia, i serbi della Croazia venivano quindi inseriti all'interno di uno Stato autodichiaratosi "nazionale", nel quale essi erano una minoranza assimilata a tutte le altre.
* Per quello che riguardava la [[Bosnia ed Erzegovina]], Tuđman pensava (come molti croati del nord-est) che i musulmani di Bosnia (o [[bosgnacchi]]) fossero essenzialmente croati di fede musulmana e, liberati dalla censura comunista, si sarebbero dichiarati etnicamente croati, rendendo così la Bosnia uno Stato a prevalenza croata (essendo i bosgnacchi il 44% della popolazione, i serbi il 33% e i croati il 17%). È da notare che i serbi a loro volta consideravano che i bosgnacchi fossero dei serbi di fede musulmana, e proponevano gli stessi concetti croati, capovolti. Conseguentemente, sia i croati sia i serbi maturarono idee di annessione di grandi parti del territorio bosniaco.
 
=== Presidente della Croazia ===
{{Vedi anche|Guerre jugoslave|Storia della Croazia|Storia della Bosnia ed Erzegovina}}
 
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L'HDZ è un partito conservatore di destra. In particolare, agli inizi era molto nazionalista e predicava valori basati sul [[cattolicesimo]] mescolati con tradizioni storiche e culturali, che nella Jugoslavia comunista non si potevano esprimere (molti ex comunisti passarono all'HDZ piuttosto che al partito erede del partito comunista che alle prime elezioni democratiche in Croazia cambiò il nome in Partito dei Cambiamenti Democratici, considerando che la Lega dei Comunisti Croati aveva deciso di passare al sistema democratico di propria volontà senza che vi fossero state forti pressioni di piazza). Lo scopo era di conseguire l'indipendenza dello Stato croato. La costituzione jugoslava del 1974 sanciva già la sovranità della Croazia prevedendo anche il diritto, come per tutte le altre repubbliche federate, di secedere dalla Federazione della Jugoslavia. L'HDZ trionfò alle elezioni, svolte con un sistema maggioritario che favoriva in modo esponenziale il partito che prendeva più voti: con circa un terzo delle preferenze, il partito di Tuđman ottenne circa il 60% dei seggi nel [[Parlamento Croato]].
 
La strategia di Tuđman di prendere tempo contro l'esercito jugoslavo nel [[1991]], siglando frequenti tregue attraverso la mediazione di diplomatici stranieri, fu efficace: quando fu siglata la prima tregua, il nascente esercito croato disponeva solo di sette brigate:; all'ultima tregua, la ventesima, l'esercito croato poteva contare su 64 brigate. Si ritiene anche che Tuđman abbia siglato un accordo segreto con Milošević nel marzo [[1991]], con la mediazione di [[Richard Holbrooke]], per la spartizione della [[Bosnia ed Erzegovina]].
 
All'infuori della guerra, altri cambiamenti significativi hanno modificato la società croata nell'''era di Tuđman'' (che ha coperto l'ultimo decennio del [[XX secolo]]). Probabilmente, la maggior parte di questi cambiamenti sarebbe comunque avvenuta durante la transizione dal comunismo al [[capitalismo]] e da una dittatura monopartitica ad una [[democrazia]] di tipo occidentale. Indiscutibilmente, Tuđman accelerò o rallentò alcuni di questi processi.
 
È certo che non poche figure dubbie, vicine a Tuđman (che era il centro del potere nella società croata), abbiano tratto enormi guadagni da questa situazione, ammassando ricchezze con rapidità (attraverso privatizzazioni personalistiche e lobbistiche)<ref name="Bettiza">{{Cita news|autore=Enzo Bettiza|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0399_01_2000_0025_0057_4059491/|titolo=La terza rivoluzione croata|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=26 gennaio 2000|accesso=11 giugno 2019}}</ref>: ciò avvenne poiché la democrazia croata degenerò in «democratura» nazionalista, diventando monocrazia partitica, corruttela organizzata di governo e di famiglia<ref name="Bettiza"/>. Questo fenomeno è comune alle riforme caotiche in tutte le società post-comuniste (l'esempio più noto è la [[Russia]], con i suoi oligarchi)<ref name="Bettiza"/>, ma in Croazia fu aggravato dallo stato di guerra.
 
L'accusa più frequente formulata nei confronti di Tuđman è quella di comportamento autoritarioautocratico e di [[Tiranno|dispotismo]]<ref name="Bettiza"/>. In realtà, Tuđman fu un leader potente e autoritario, ma era stato eletto democraticamente, e dopo la sua elezione lo Stato croato fu subito costretto a confrontarsi con un aggressore militarmente superiore, situazione che non favorisce il funzionamento di una democrazia.
 
Tuđman fu eletto presidente della Croazia per tre volte. Si ammalò di cancro nel [[1993]]. La malattia non gli impedì di svolgere il suo ruolo di leader, ma la sua salute peggiorò nel [[1999]] e il 10 dicembre di quell'anno Tuđman morì per un'emorragia interna. La salma è sepolta nel cimitero ''Mirogoj'' di Zagabria.
 
==Controversie==
==="Adriatic Connection"===
Negli anni ottanta, la [[Mala del Brenta]], e in particolare il suo boss [[Felice Maniero]], erano riusciti a comprare società immobiliari a [[Zagabria]] e nell'[[Istria]], che coprivano gli affari illeciti come [[gioco d'azzardo]], [[traffico di droga]] e [[traffico di armi|di armi]] già ai tempi della [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia]], grazie alla corruzione di membri del Governo locale e funzionari statali. Dopo la nascita della Repubblica Croata, gli affari illeciti continuarono e crebbero grazie all'amicizia tra Maniero e [[Miroslav Tuđman]], figlio di Franjo e suo delegato. Infatti, Franjo Tuđman avrebbe avuto "partecipazioni" nei traffici e grosse somme di denaro dalla Mala del Brenta in cambio di protezione.<ref>[http{{Cita web|url=https://www.eastjournal.net/croazia-adriatic-connection-la-mala-del-brenta-e-franjo-tudjmanarchives/2525 |titolo=CROAZIA: Adriatic Connection. La Mala del Brenta e Franjo Tudjman | sito=East Journal | Pagina 2525<!data=2010-09- Titolo generato automaticamente 15|accesso=2022-06->]06}}</ref><ref>[{{Cita web|url=http://www.venetouno.it/notizia/26982/zornetta-racconta-maniero|titolo=ZORNETTA ZornettaRACCONTA Racconta Maniero<!MANIERO|sito=www.venetouno.it|lingua=it|accesso=2022-06- Titolo generato automaticamente -->]06}}</ref>
=== La pulizia etnica ===
Quando Tuđman era presidente, si è reso responsabile, assieme a [[Slobodan Milošević]], della [[pulizia etnica]] nei confronti dei [[Bosgnacchi|musulmani bosniaci]] durante la [[Guerra in Bosnia ed Erzegovina]].<ref>{{Cita web|url=https://www.eastjournal.net/archives/8716|titolo=CROAZIA: A Spalato una statua gigante per Tudjman, l'ideatore della pulizia etnica|sito=East Journal|data=2011-07-25|accesso=2022-05-20}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/10/28/la-pulizia-etnica-del-leader-croato.html|titolo=LA PULIZIA ETNICA DEL LEADER CROATO - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-05-20}}</ref>
 
== Onorificenze<ref>{{Cita web|url=http://www.hrt.hr/arhiv/99/12/12/HRT0076.html|titolo=Decorations and Medals Awarded to President Dr. Franjo Tuđman|editore=www.hrt.hr|data=|accesso=31 luglio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924031754/http://www.hrt.hr/arhiv/99/12/12/HRT0076.html}}</ref> ==
===Accuse di pulizia etnica===
Nel [[2011]] Franjo Tuđman è stato riconosciuto post mortem, dal [[Tribunale penale internazionale per l'ex-Jugoslavia]], membro chiave di un gruppo criminale che intendeva eliminare ogni presenza serba nella regione della [[Krajina]]<ref>[http://www.icty.org/en/press/tribunal-convicts-gotovina-and-markač-acquits-čermak Tribunal Convicts Gotovina and Markač, Acquits Čermak]</ref> così commettendo atti considerati [[crimini di guerra]]<ref>[http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Croazia-lAja-condanna-Gotovina-per-i-massacri-in-Krajina-Zagabria-Vergogna_311908070253.html Croazia, l'Aja condanna Gotovina per i massacri in Krajina. Zagabria: "Vergogna" - Adnkronos Esteri]</ref>. Per quei fatti furono condannati i generali [[Ante Gotovina]] e [[Mladen Markac]], rispettivamente a 24 e 18 anni di carcere. Il 16 novembre 2012 la sentenza d'appello ha assolto i due generali<ref>{{Cita news|autore=Renato Aprile|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/11/17/assolti-due-ex-generali-croati-lira-della.html?ref=search|titolo=Assolti due ex generali croati l'ira della Serbia contro l'Aja|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=17 novembre 2012|accesso=11 giugno 2019}}</ref> e, di conseguenza, ha scagionato anche l'ex Presidente croato dall'accusa di crimini di guerra.
 
Quando Tuđman era presidente, sarebbe stato responsabile, assieme a [[Slobodan Milošević]], della [[pulizia etnica]] nei confronti dei [[Bosgnacchi|musulmani bosniaci]] durante la [[Guerra in Bosnia ed Erzegovina]]<ref>[http://www.eastjournal.net/croazia-a-spalato-una-statua-gigante-per-tudjman-lideatore-della-pulizia-etnica/8716 CROAZIA: A Spalato una statua gigante per Tudjman, l'ideatore della pulizia etnica | East Journal | Pagina 8716<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/10/28/la-pulizia-etnica-del-leader-croato.html LA PULIZIA ETNICA DEL LEADER CROATO - la Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
== Onorificenze<ref>{{Cita web|url=http://www.hrt.hr/arhiv/99/12/12/HRT0076.html|titolo=Decorations and Medals Awarded to President Dr. Franjo Tuđman|editore=www.hrt.hr|data=|accesso=31 luglio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924031754/http://www.hrt.hr/arhiv/99/12/12/HRT0076.html|dataarchivio=24 settembre 2015}}</ref> ==
=== Onorificenze croate ===
{{Onorificenze
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|collegamento_onorificenza=Grand'Ordine della Regina Jelena
|motivazione=
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}}
{{Onorificenze
Riga 197 ⟶ 205:
|collegamento_onorificenza=Grand'Ordine del Re Dmitar Zvonimir
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}}
{{Onorificenze
Riga 204 ⟶ 211:
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{{Onorificenze
Riga 211 ⟶ 217:
|collegamento_onorificenza=Ordine del Duca Branimir
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}}
{{Onorificenze
Riga 225 ⟶ 230:
|collegamento_onorificenza=Ordine di Nikola Šubić Zrinski
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}}
{{Onorificenze
Riga 232 ⟶ 236:
|collegamento_onorificenza=Ordine di Ban Jelačić
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}}
{{Onorificenze
Riga 239 ⟶ 242:
|collegamento_onorificenza=Ordine di Petar Zrinski e Fran Krsto Frankopan
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}}
{{Onorificenze
Riga 267 ⟶ 269:
|collegamento_onorificenza=Ordine della croce croata
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|luogo=
}}
{{Onorificenze
Riga 281 ⟶ 282:
|collegamento_onorificenza=Ordine del canneto croato
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine = Ribbon of a Commemorative Medal of the Homeland War.png
|nome_onorificenza = Medaglia commemorativa della Guerra di liberazione della patriapatriottica
|collegamento_onorificenza = Medaglia commemorativa della Guerra di liberazione della patriapatriottica (Croazia)
|motivazione = Per la piena partecipazione alla generale resistenza croata all'aggressore.
|luogo = [[Zagabria]], 29 maggio [[1995]]<ref name=onorificenza />
}}
{{Onorificenze
Riga 303:
|collegamento_onorificenza=Operazione Lampo
|motivazione=
|luogo=[[Zagabria]], 16 maggio [[1996]]<ref name="HRT">{{hr}} {{Cita web|url = http://www.hrt.hr/arhiv/99/12/12/HRT0057.html|titolo = Odlikovanja predsjednika hrvatske Dr. Franje Tuđmana|accesso = 7 novembre 2010|editore = [[Hrvatska Radiotelevizija]]|data = 16 maggio 1996|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100419143648/http://www.hrt.hr/arhiv/99/12/12/HRT0057.html|dataarchivio = 19 aprile 2010}}</ref>
}}
{{Onorificenze
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==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|1=http://www.hrt.hr/tudjman/index_eng.html|2=Dr. Franjo Tuđman, storico e statista (Radio Televisione croata)|lingua=en|accesso=26 giugno 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050307123653/http://www.hrt.hr/tudjman/index_eng.html|dataarchivio=7 marzo 2005|urlmorto=sì}}
* {{cita web|http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/europe/294990.stm|Franjo Tuđman: Padre della Croazia (BBC)|lingua=en}}
* {{cita web|url=http://www.youtube.com/watch?v=VaCBAbBQAJw&feature=related|titolo=Prof. Canfora su Tuđman e secessione croata}}
 
{{Box successione
|carica = [[Capi di StatoPresidenti della Croazia|Presidente della Croazia]]
|immagine = Flag of Croatia.svg
|periodo = 30 maggio [[1990]] - 10 dicembre [[1999]]
|precedente = '' carica istituita''<br/> in precedenza [[Ivo Latin]]<br /><small>(a capo della presidenza della [[Repubblica Socialista di Croazia]])</small>
|successivo = [[Stjepan Mesić]]
|successivo = [[Stjepan Mesić]]<br /><small>(preceduto dai presidenti ''ad interim'' [[Vlatko Pavletić]], 10 dicembre 1999 - 2 febbraio 2000, e [[Zlatko Tomčić]], 2-18 febbraio 2000)</small>
}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|storia|politica|guerra}}
 
[[Categoria:Cavalieri di gran croce OMRI]]
[[Categoria:Personalità croate della seconda guerra mondiale]]
[[Categoria:Storia della Croazia]]
[[Categoria:Storia della Jugoslavia]]
[[Categoria:Generali jugoslavi]]
[[Categoria:Croati della seconda guerra mondiale]]
[[Categoria:Politici dell'Unione Democratica Croata]]
[[Categoria:Presidenti della Croazia]]
[[Categoria:Presidenti dell'Unione Democratica Croata]]
[[Categoria:Storia della Jugoslavia]]
[[Categoria:Storia della Croazia]]
[[Categoria:Cavalieri di gran croce OMRI]]
[[Categoria:Sepolti nel cimitero Mirogoj]]