Vercelli: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua}}
{{nd|il movimento peronista|Montoneros|Montonero}}
{{Divisione amministrativa
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|Voce bandiera = Croce di San Giorgio
|Bandiera = Flag_of_Alessandria.svg
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|Partito = [[Indipendente (politica)|Ind.]] di [[Centro-destra in Italia|centro-destra]]
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|Sottodivisioni = Bivio Sesia, Brarola, Larizzate, Carengo, Cascine Strà, Montonero
|Divisioni confinanti = [[Asigliano Vercellese]], [[Borgo Vercelli]], [[Caresanablot]], [[Desana]], [[Lignana]], [[Olcenengo]], [[Palestro]] ([[Provincia di Pavia|PV]]), [[Prarolo]], [[Salasco]], [[Sali Vercellese]], [[San Germano Vercellese]], [[Villata]], [[Vinzaglio]] ([[Provincia di Novara|NO]])
|Zona sismica = 4
|Gradi giorno = 2571
|Nome abitanti = vercellesi
|Patrono = [[eusebio di Vercelli|sant'Eusebio]]
|Festivo = 1º agosto
|PIL =
|PIL procapite =
|Motto = {{maiuscoletto|Potius mori quam foedari}}
|Mappa = Map of comune of Vercelli (province of Vercelli, region Piedmont, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Vercelli all'interno dell'omonima provincia
}}
'''Vercelli''' l
({{audio|It-Vercelli.ogg}}, <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/verˈʧɛlli/|it}}<ref>{{DOP|id=1095092}}</ref><ref>{{Dipi|Vercelli}}</ref>; ''Vërsèj'' in [[lingua piemontese|piemontese]], <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/vəɾˈsɛj/|pms}}; pronunciato <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/vɐɾˈsej/}} in [[dialetto vercellese]]<ref>{{Cita|Dizionario vercellese|p. 413}}.</ref>; ''Wertschaal'' in [[lingua walser|walser]]<ref>Sergio Gilardino, ''I Walser e la loro lingua dal grande nord alle Alpi. Dizionario della lingua walser di Alagna Valsesia'', Magenta, Centro Studi Zeisciu, 2008</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, capoluogo dell'[[provincia di Vercelli|omonima provincia,]] posto sulla sponda destra del fiume [[Sesia]], nella parte orientale del [[Piemonte]].
Importante nodo stradale, in epoca romana fu conosciuto con il nome di "''Vercellae''" e venne descritto da [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]] come uno dei "''firmissima Municipia"''<ref>{{Cita libro|autore=Publio Cornelio Tacito|titolo=Storie|edizione=|anno=1996|editore=BUR-Classici. Biblioteca Universale Rizzoli|posizione=Libro I, 70}}</ref> della [[Regio XI Transpadana|Transpadana]]. Dal IV secolo divenne prima [[Arcidiocesi di Vercelli|diocesi]] nonché centro di propagazione del cristianesimo in tutta la regione su impulso di [[Eusebio di Vercelli|Eusebio]]. Libero [[Età comunale|comune]] nel medioevo, fu questo un periodo di grande splendore artistico e culturale per la città<ref>{{Cita news|autore=Alessandro Barbero|url=https://www.lastampa.it/cultura/2017/02/07/news/quando-vercelli-era-piu-grande-di-torino-1.34675283|titolo=Quando Vercelli era più grande di Torino|pubblicazione=La Stampa|data=21 giugno 2019|accesso=17 agosto 2020}}</ref>, tanto che vi sorse nel 1228 lo ''Studium''<ref>{{Cita libro|autore=Hilde de Ridder-Symoens|titolo=A History of the University in Europe: Volume 1, Universities in the Middle Ages|anno=2003|editore=Cambridge University Press|lingua=en|ISBN=0-521-54113-1}}</ref>, la prima università subalpina.
In epoca moderna iniziò la coltivazione del [[Riso (pianta)|riso]] nel suo territorio: le attività concernenti la coltura, la sperimentazione e il [[commercio del riso]] rappresentano ancora oggi la base dell'economia locale tanto da valere l'appellativo di capitale italiana ed europea<ref>{{Cita web|url=http://enterisi.it/upload/enterisi/documentiallegati/La%20risicoltura%20e%20la%20filiera%20risicola%20in%20Italia%202014_13660_369.pdf|titolo=La risicoltura in Italia|sito=enterisi.it|formato=PDF|accesso=16 agosto 2020}}</ref> di tale cereale<ref>{{Cita web|url=http://www.colturaecultura.it/content/risicoltura-vercellese|titolo=Il riso - La coltivazione del riso nella zona di Vercelli. Coltura & Cultura|accesso=16 agosto 2020|dataarchivio=27 luglio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210727184305/https://www.colturaecultura.it/content/risicoltura-vercellese|urlmorto=sì}}</ref>.
Sul finire del XX secolo, con la crisi dell'industria, il terziario<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.lastampa.it/2016/10/26/edizioni/vercelli/il-settore-pi-accogliente-resta-quello-del-terziario-5milAYLNOEhtVEm813mWCJ/pagina.html|titolo=Il settore più “accogliente” resta quello del terziario|pubblicazione=La Stampa|data=26 ottobre 2016|accesso=17 agosto 2020}}</ref> è diventato il principale settore economico, forte sviluppo ha avuto anche la [[logistica]]<ref>{{Cita news|autore=|url=http://torino.repubblica.it/cronaca/2017/09/25/news/amazon_spedito_il_primo_articolo_da_vercelli_festa_con_il_sindaco_nel_nuovo_stabilimento-176493814/|titolo=Amazon: spedito il primo articolo da Vercelli, festa con il sindaco nel nuovo polo logistico|pubblicazione=Repubblica.it|data=25 settembre 2017|accesso=17 agosto 2020}}</ref>. In lenta ma costante espansione è anche il turismo, sia come tappa della [[Via Francigena]]<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.lastampa.it/2016/07/15/edizioni/vercelli/via-francigena-ostello-invaso-dai-pellegrini-TBHIKgzvuSZYLcsxhd1D4O/pagina.html|titolo=Via Francigena ostello “invaso” dai pellegrini|pubblicazione=La Stampa|data=15 luglio 2016|accesso=17 agosto 2020}}</ref>, sia come turismo storico-artistico<ref>{{Cita web|url=http://images.vc.camcom.it/f/studiestatistica/68/6851_CCIAAVC_1662016.pdf|titolo=Turismo Biellese e Vercellese 2015|sito=vc.camcom.gov.it|data=2016|formato=PDF|accesso=17 agosto 2020|dataarchivio=19 ottobre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211019043658/http://images.vc.camcom.it/f/studiestatistica/68/6851_CCIAAVC_1662016.pdf|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.lastampa.it/2017/04/06/edizioni/vercelli/in-aumento-i-visitatori-ma-solo-per-il-turismo-mordi-e-fuggi-IhfqxCrEuDST3rOsDbONwM/pagina.html|titolo=In aumento i visitatori, ma solo per il turismo “mordi e fuggi”|pubblicazione=La Stampa|data=15 luglio 2016|accesso=17 agosto 2020}}</ref> grazie alla presenza di alcuni monumenti come la [[Basilica di Sant'Andrea (Vercelli)|Basilica di Sant'Andrea]], il [[Duomo di Vercelli|Duomo]], [[Chiesa di San Cristoforo (Vercelli)|San Cristoforo]], [[Chiesa di San Marco (Vercelli)|ARCA]]<ref>{{Cita web|url=https://www.exibart.com/museo-galleria-arte/arca-ex-chiesa-di-san-marco/|titolo=ARCA – EX CHIESA DI SAN MARCO|accesso=17 agosto 2020}}</ref> o di eventi come il Concorso Viotti<ref>{{cita testo|url=http://www.concorsoviotti.it/|titolo=Concorso Viotti}}</ref>. Tra il patrimonio librario conservato sono da segnalare il [[Libro di Vercelli|Vercelli Book]]<ref>{{Cita web|url=https://www.bl.uk/collection-items/vercelli-book|titolo=Vercelli Book|sito=The British Library|accesso=17 agosto 2020|dataarchivio=21 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200721201745/https://www.bl.uk/collection-items/vercelli-book|urlmorto=sì}}</ref>, uno dei più antichi testi scritti in [[antico inglese]] e il [[Codex Vercellensis]]<ref>{{Cita web|url=http://www.katapi.org.uk/BibleMSS/Vercellensis.htm|titolo=Four Gospels - Old Latin - 4th century|lingua=en|accesso=17 agosto 2020}}</ref>.
A Vercelli ha sede il Rettorato dell'[[Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro|Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro"]]<ref>{{Cita web|url:https://www.uniupo.it/it/rettorato|titolo=Rettorato UPO|accesso=9 novembre 2023}}</ref>, struttura tripolare condivisa con [[Alessandria]] e [[Novara]].
{{TOClimit|3}}
== Geografia fisica ==
{{Immagine grande|Wv Vercelli banner.jpg|1300px|Veduta panoramica di Vercelli}}
===Territorio===
[[File:(Vercelli) Italian Alps and plains (41587684585) (cropped).jpg|miniatura|Vista da [[Sentinel-2]] dell'[[Agenzia spaziale europea]]]]
La città di Vercelli è situata nella [[pianura padana]], alla quota di 130 metri sul [[livello del mare]], a nord-est del [[Po]] e sulle rive del [[Sesia]]. L'intera zona che circonda la città è pianeggiante ed è ricca di corsi d'acqua e canali, tra cui il [[canale Cavour]], che permettono un'abbondante irrigazione del territorio fondamentale per la [[risicoltura|coltivazione del riso]]. La città si trova a metà strada tra le città di [[Milano]] e [[Torino]]. La città si trova su un territorio con [[rischio sismico]] quasi nullo; la pianura circostante è coltivata quasi interamente a [[risaia|risaie]].
===Clima===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Vercelli}}
{{ClimaAnnuale
| nome =
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 4.6
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== Origini del nome ==
Ci sono varie teorie sull'origine del [[toponimo]] ''Vercelli''. Per un'attendibile ricostruzione bisognerebbe risalire il corso della storia ricercando i vocaboli delle popolazioni che hanno segnato la lingua locale, della quale troviamo tutt'oggi tracce nel [[dialetto vercellese]]. Dai Liguri, la prima popolazione indigena stanziatasi in loco ([[età del bronzo]], [[
{{Senza fonte|Così, secondo la teoria di una struttura etnica celto-ligure, Vercelli sarebbe la coniazione del vocabolo ''Verk'' con il suffisso ''elle''. Un'altra teoria basata su parole prettamente celtiche vorrebbe che Vercelli fosse la giunzione ''Wehr-Celt''. Terza teoria, questa volta sulla binata celto-latino di ''ver-cellae'', dove ''cellae'' significa luogo di dimora, mentre il prefisso ''ver'' è particella intensiva per indicarne la maggiore importanza; quindi con un riscontro nella stessa regione geografica troveremmo anche ''bu-cellae'' (in seguito Bugella, poi Bigella ovvero [[Biella]]) a indicare un centro di importanza minore.}}
{{Senza fonte|Diversi sono anche i significati
{{Senza fonte|Si narra pure che Vercelli nacque
== Storia ==
[[File:Cavour neve.JPG|thumb|Piazza Cavour durante una
=== Età antica ===
Le origini di Vercelli ci sono sconosciute: alcuni storici però credono sia stata fondata dai [[Celti]]. ''Wehr-Celt'' ossia Rocca dei Celti è la denominazione che induce ad ascrivere ai [[Galli]] la fondazione dell'antica città. Situata lungo un importante asse viario dell'economia, la città di Vercelli, ribattezzata dai Romani ''Vercellae'' si sviluppò come centro urbano da un preesistente abitato celto-[[liguri|ligure]] in seguito all'occupazione romana risalente ai primi decenni del [[II secolo a.C.]]
Nel [[49 a.C.]] i vercellesi ottennero la piena [[cittadinanza romana]] e il centro, divenuto [[municipio (storia romana)|municipium]], si arricchì di strade, monumenti, bagni pubblici, acquedotto, teatro e anfiteatro. Tra il I e il II secolo d.C. la fioritura del centro urbano proseguì senza sosta. Successivamente però, nei secoli III e IV l'importanza acquisita andò decadendo e le fortune legate a Vercelli declinarono in concomitanza con quelle dell'[[Impero romano|Impero Romano]].
===
La religione [[Cristianesimo|cristiana]] giunse in [[
=== Medioevo ===
Del periodo [[tarda antichità|tardo antico]] e [[alto Medioevo|alto medioevale]] si hanno poche e incerte notizie. Dal [[VII secolo|VI]] all'[[VIII secolo]] la città rimase sotto il [[Regno longobardo|dominio longobardo]] e successivamente passò sotto la guida dei [[Franchi]]. Vercelli divenne allora contea e di fatto venne amministrata dai suoi [[arcidiocesi di Vercelli#Cronotassi dei vescovi|vescovi]]. Dopo anni di incertezze, Vercelli si alleò con i [[Storia di Milano#Milano comunale|milanesi]] e partecipò alle vicende della [[Lega Lombarda]] fino alla vittoriosa [[Battaglia di Legnano]].
Nel [[XIII secolo]] si affermò progressivamente il [[Comune medievale|regime comunale]] che diede il via al periodo più prospero di tutta la storia della città che aveva ottenuto il controllo sul territorio compreso tra le [[Alpi]], il [[Po]], la [[Sesia]] e la [[Dora Baltea]], grazie anche all'atto del 24 aprile [[1243]] con il quale il [[cardinale]] [[Gregorio da
A seguito delle lunghe lotte tra [[Guelfi e ghibellini|Guelfi e Ghibellini]], capeggiati rispettivamente dagli [[Avogadro (famiglia vercellese)|Avogadro]] e dai Bicheri-[[Tizzoni (famiglia)|Tizzoni]], il comune passò al dominio straniero e nel [[1335]] Vercelli perse per sempre la sua autonomia politica.
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[[File:Theatrum Sabaudiae.jpg|thumb|[[Theatrum Sabaudiae]]: Vercelli nel 1682]]
Sotto il dominio dei [[Visconti]] si registrò un periodo di relativa tranquillità finché nel [[1427]] la città andò sotto al [[ducato di Savoia]] e si
Nel '600 le guerre, le pestilenze e il dominio degli spagnoli non danno respiro alla città.
Nel 1704 si verificò l'ultimo [[assedio di Vercelli]] con la distruzione delle mura e della cittadella da parte dell'esercito del [[conti e duchi di Vendôme|duca di Vendôme]] durante la [[guerra di successione spagnola]] ma il [[trattato di Utrecht]] del [[1713]] segnò il ritorno ai Savoia. Durante il [[età napoleonica|periodo napoleonico]] Vercelli conquistò il titolo di capoluogo del [[Dipartimento del Sesia]] e fu unita allo Stato francese.
Nella seconda metà del Settecento cominciano a delinearsi piazze e viali che ancora oggi danno unità organica alla città, vengono eretti palazzi di notevole bellezza. Il 27 maggio [[1800]], durante la [[Campagna d'Italia (1800)|seconda campagna d'Italia]] di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], [[Presa di Vercelli (1800)|la città venne presa]] dalle truppe del generale [[Gioacchino Murat]].
=== Età contemporanea ===
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All'inizio del Novecento la città conobbe un'espansione notevole. Con la rinascita degli [[anni 1950|anni cinquanta]] e le vicissitudini più recenti, Vercelli tornò alla tranquillità e l'agricoltura risorsa portante del territorio si trasformò grazie alla crescente meccanizzazione dei mezzi di lavorazione. Tutt'oggi, per la provincia delle terre d'acqua, la [[risicoltura]] rappresenta una vera e propria ricchezza che caratterizza il paesaggio rurale, tipico per le [[risaia|risaie]], e si pone come fattore trainante dell'economia della zona. Tuttavia, proprio a causa della meccanizzazione, l'agricoltura non offre più grandi opportunità di lavoro. Inoltre la città ha risentito della recente crisi del [[industria tessile|settore tessile]], con la conseguente chiusura di alcuni importanti siti industriali. La carenza di grandi opportunità lavorative ha spinto molti vercellesi al [[pendolarismo]] verso le vicine [[Torino]] e [[Milano]].
===
[[File:Vercelli-
[[File:Vercelli-Gonfalone.png|thumb|upright=0.5|Il gonfalone
Lo stemma è
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine = Ribbon for the Calabrian-Sicilian earthquake - 2nd type.png
|nome_onorificenza = Grande medaglia d'argento di benemerenza per il terremoto calabro-siculo (1908)
|collegamento_onorificenza = Medaglie per il terremoto calabro-siculo
|motivazione = Alla Città di Vercelli
|data = Elenco delle ricompense conferite ai benemeriti in occasione del terremoto calabro-siculo 28 dicembre 1908 con RR. decreti 7 e 21 luglio, 9 agosto, 23 settembre 1910; 23 febbraio, 16 marzo, 27 maggio 1911, in Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 130 del 30 giugno 1911 <ref>''Elenco delle ricompense conferite ai benemeriti in occasione del terremoto calabro-siculo del 28 dicembre 1908'', pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia [https://www.gazzettaufficiale.it/do/gazzetta/foglio_ordinario1/1/pdfPaginato?dataPubblicazioneGazzetta=19110603&numeroGazzetta=130&tipoSerie=FO&tipoSupplemento=GU&numeroSupplemento=0&progressivo=0&numPagina=1&edizione=0&rangeAnni= n. 130 del 3 giugno 1911].</ref> (già di Bronzo, Regio Decreto 5 giugno 1910 <ref>Regio decreto del 5 giugno 1910 ''che approva gli annessi elenchi degli enti e delle persone ai quali vennero conferite medaglie ed attestazioni di menzione onorevole per l'opera da essi data in occasione del terremoto del 28 dicembre 1908'', pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia [https://www.gazzettaufficiale.it/do/gazzetta/foglio_ordinario1/1/pdfPaginato?dataPubblicazioneGazzetta=19100605&numeroGazzetta=131&tipoSerie=FO&tipoSupplemento=GU&numeroSupplemento=0&progressivo=0&edizione=0&elenco30giorni=&home=&numPagina=1 n. 131 (straordinario) del 5 giugno 1910]</ref>)
}}La città di Vercelli è la 22ª tra le 27 [[città decorate di medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale"|città decorate con Medaglia d'Oro come "Benemerite del Risorgimento nazionale"]] per le azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo del [[Risorgimento]], periodo compreso tra i moti insurrezionali del [[1848]] e la fine della prima Guerra Mondiale nel [[1918]].
{{Onorificenze
|immagine = Benemerito del Risorgimento BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale
|collegamento_onorificenza = Città decorate con medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale"
|motivazione = Per ricompensa della opera patriottica prestata dalle popolazioni di quel territorio nell'esecuzione del progetto d'inondazione artificiale eseguito durante la campagna del 1859. Durante la seconda guerra di indipendenza, Vercelli fu occupata dalle truppe austriache, che entrarono in città il 2 maggio suonando provocatoriamente [[La bella Gigogin]]. Fin dal 25 marzo, frattanto, l'agro vercellese era stato allagato per impedire una eventuale avanzata asburgica a Torino. L'operazione, certamente non facile, durò cinque giorni, durante i quali defluirono in un'area di 450 [[chilometro quadrato|km²]] almeno 39 milioni di metri cubi di acqua. Gli austriaci dovettero poi ritirarsi da Vercelli, che subì danni economici altissimi
|data = Regio Decreto 21 settembre 1909<ref>{{Cita web|url=https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/17988|titolo=Vercelli, Medaglia alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Corona
|nome_onorificenza=Titolo
|collegamento_onorificenza=Titolo
}}
==
[[File:Basilica S. Andrea.jpg|thumb|La [[Basilica di Sant'Andrea (Vercelli)|Basilica di Sant'Andrea]].]]
[[File:Duomo nuovo.jpg|upright=0.8|thumb|Il [[Duomo di Vercelli|Duomo]].]]
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;[[Duomo di Vercelli|Duomo (Basilica Cattedrale Metropolitana di Sant'Eusebio)]]
L'imponente Cattedrale neoclassica che si può ammirare oggi è il risultato finale di vicissitudini architettoniche che incominciarono a partire
;[[Chiesa di San Cristoforo (Vercelli)|Chiesa di San Cristoforo]]
Costruita nel 1515, questa chiesa vanta splendidi capolavori di [[Gaudenzio Ferrari]], il più illustre esponente della pittura rinascimentale piemontese. Oltre alla pala d'altare della ''Madonna degli Aranci'', l'artista valsesiano ha realizzato un vasto ciclo di affreschi rappresentanti le ''Storie di Maria Maddalena'', le ''Storie di Maria Vergine'', la ''Crocifissione'', ''l'Assunzione della Vergine'' nonché un elegante fregio a [[Grottesca|grottesche]]. Nella pala d'altare vi è dipinta una delle prime rappresentazioni pittoriche del violino.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Emilia Campagna|url=http://www.theresia-project.eu/2016/07/archetto-una-storia-da-scoprire/|titolo=L'archetto, una storia da scoprire - Theresia Project|pubblicazione=Theresia Project|data=28 luglio 2016|accesso=8 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180119001143/http://www.theresia-project.eu/2016/07/archetto-una-storia-da-scoprire/|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Flaminia Giurato|url=http://www.turismo.it/cultura/articolo/art/vercelli-la-chiesa-capolavoro-di-gaudenzio-ferrari-id-7442/|titolo=Vercelli, la chiesa capolavoro di Gaudenzio Ferrari
; [[Chiesa di San Giuliano (Vercelli)|Chiesa di San Giuliano]]
La tradizione vuole che
; [[Chiesa di Santa Maria Maggiore (Vercelli)|Basilica Concattedrale di Santa Maria Maggiore]]
Sotto lo stesso titolo sita circa a 100 metri di distanza sorgeva la prima chiesa cristiana della città (IV sec.) nonché prima cattedrale. Ricostruita nel XII
[[File:Vercelli, san paolo, esterno 01.jpg|thumb|Facciata della chiesa dei ''Santi Tommaso e Teonesto'' in San Paolo]]
; Chiesa di San Paolo
La costruzione della chiesa è incominciata nel 1260 per volere dei padri domenicani. Del primitivo edificio rimangono la facciata a capanna in laterizio con rosone e le prime tre campate di forme gotiche. Nel XVIII secolo le restanti due campate e l'abside sono state ricostruite in forme tardobarocche.
[[File:Chiesa di San Paolo Vercelli.jpg|thumb|L'interno della chiesa dei ''Santi Tommaso e Teonesto'' in San Paolo; sopra: visto dall'ingresso, sotto: la grotta dedicata alla Madonna di [[Lourdes]] vicino all'altare]] Nell'interno si conservano due opere di [[Bernardino Lanino]], una '' [[File:Chiesa di San Bernardo Vercelli.jpg|thumb|upright|Chiesa di San Bernardo.]]
; [[Chiesa di San Bernardo (Vercelli)|Chiesa di San Bernardo]]
La chiesa è il più antico monumento ecclesiastico esistente in Vercelli, eretto in forme romaniche tra il 1151 e il 1168. La caratteristica facciata a capanna in laterizio, le sculture della stessa e i capitelli interni costituiscono un'importante testimonianza della scultura locale del XII secolo. È sede di un importante centro di devozione popolare mariana, il Santuario Diocesano della Madonna degli Infermi che secondo la tradizione avrebbe liberato nel 1630 la popolazione dalla peste. Per contenere il crescente flusso di fedeli venne ampliata nel corso del XIX secolo demolendone purtroppo il tiburio e l'abside. Infine nel 1896 ci fu un secondo ben più ampio ampliamento su progetto di [[Giuseppe Locarni]] in stile [[architettura neoromanica|neoromanico]].<ref>
; Chiesa di Santa Chiara
[[File:Arca.jpg|thumb|upright|ex [[Chiesa di San Marco (Vercelli)|Chiesa di San Marco]].]]
Progettata da [[Bernardo Antonio Vittone]] nel 1754 in puro stile barocco ora è adibita a spazio espositivo. La facciata elegante e slanciata presenta raffinati motivi curvilinei che rendono all'esterno i movimenti interni della pianta. L'interno è estremamente luminoso con armonico sviluppo verticale. L'impianto è esagonale con angoli convessi smussati, la decorano vivaci affreschi e stucchi. Il complesso monastico fatto costruire dalle Clarisse si compone di un cortile dove si può ammirare l'ambulacro absidale progettato da [[Ignazio Galletti]], il monastero ora sede della ''Scuola Comunale di Musica Vallotti'' e la manica medioevale ora sede del [[
; Ex [[Chiesa di San Marco (Vercelli)|Chiesa di San Marco]] Polo Espositivo ARCA
Un tempo una della chiese più importanti e vaste della città, sede delle sepolture della famiglie più illustri dopo enormi rimaneggiamenti ora è sede di un importante spazio espositivo. Iniziatasi nel 1266 presenta un interno a tre navate sorrette da pilastri cilindrici. Con la soppressione napoleonica degli ordini monastici conobbe vari usi sino a diventare mercato coperto, per questa sua destinazione fu snaturata la facciata e rialzato il pavimento. Negli anni 2000 è incominciato il recupero dell'edificio che ha comportato la scoperta di un vasto ciclo di affreschi che si stanno restaurando. Va segnalato il grande affresco gotico rappresentante l'albero di Jesse posto all'ingresso del complesso.
==== Seminario arcivescovile ====
[[File:Seminario Vercelli.jpg|upright=0.7|thumb|Seminario Arcivescovile.]]
Fondato nel 1572-87 per volontà del vescovo [[Giovanni Francesco Bonomigni|Francesco Bonomi]], è costituito da una serie di edifici, la cui parte più antica è stata progettata da [[Filippo Juvarra]]
====
==== Sinagoga ====
Riga 273 ⟶ 293:
[[File:Dugentesco vercelli.jpg|upright=0.7|thumb|Salone Dugentesco.]]
; Palazzo Centori
Realizzato nel XV secolo è considerato il più bel monumento laico del Rinascimento vercellese.
;Salone Dugentesco
Preceduto da un porticato ad archi ogivali, il Dugentesco fu fondato nel 1223. In origine era ''l'[[
L'ingresso è sormontato da una lunetta dipinta del '200. La sala ampia, divisa longitudinalmente in tre navi con volte tardogotiche e pilastri cruciformi, conserva un affresco del XVI secolo. Oggi il salone è utilizzato per eventi culturali e musicali.
Riga 284 ⟶ 304:
La nascita del teatro è da collegarsi alla nascita di una società di nobili cittadini vercellesi che affidò all'architetto Nicola Nervi la progettazione di quello che costituirà il teatro in uso fino agli anni venti.
L'apertura nel 1872 di un altro teatro cittadino, il Fachinetti (futuro Teatro Verdi) provoca un progressivo declino dell'attività del Teatro Civico sino alla sua distruzione nel 1923 causata da un incendio doloso<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.vercelli.it/cultura/teatro-civico|titolo=Teatro Civico|data=22 febbraio 2017|accesso=13 febbraio 2018}}</ref>.
Si decise allora di ricostruirlo sullo stesso luogo, in via Monte di Pietà. L'attuale teatro progettato da Guido Allorio, Paolo Verzone e Giuseppe Rosso è un teatro all'italiana con vasta platea e un solo ordine di palchi sovrastato dalla galleria per un totale di circa 800 posti di capienza. Fu inaugurato i 28 ottobre 1931 con ''L'Aida'' di Giuseppe Verdi<ref>{{Cita|Vecchia Vercelli|p. 235}}.</ref>.
Per quanto riguarda l'offerta musicale è da sottolineare il famoso Concorso Internazionale G. B. Viotti<ref>{{Cita web|url=http://www.concorsoviotti.it/page.php?id=ec2b7f2bb21cff8951709a27b1941de0&page_id=02cb12619259223df186587ea143e1e7|titolo=Informazioni Generali|
;Palazzo Avogadro della Motta
Accanto a Palazzo Mella sorge il palazzo Avogadro della Motta fatto costruire nelle forme attuali dal conte Eusebio nel 1781 su progetto del torinese Michele Richiardi<ref>{{Cita|Vecchia Vercelli|p. 426}}.</ref>. Sul frontone centrale campeggia lo stemma degli Avogadro, una delle più illustri famiglie locali. In questo palazzo soggiornarono diversi personaggi illustri tra i quali [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] nel 1800 e nel 1805, re [[Carlo Felice di Savoia|Carlo Felice]] nel 1828 e nel 1831, [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele II]] nel 1859 e il [[Vittorio Emanuele di Savoia-Aosta|Conte di Torino]] nel 1902<ref name="
;Palazzo Bartolomeo di Gattinara
Il Palazzo, sito in via Camillo Leone, conserva una facciata dalla pure linee rinascimentali. Al primo piano si aprono sette finestroni incorniciati e spartiti da croce guelfa<ref>{{Cita|Brizio|p. 183}}.</ref> mentre sul portale si legge che Bartolomeo da Gattinara lo fece costruire per sé, per i suoi amici e i posteri nel 1541<ref>{{Cita|Bo e Guilla|p. 39}}.</ref>. Bartolomeo (1480-1544)
;Palazzo Murazzano
In piazza D'Angennes, sul luogo ove sorgeva l'ospedale medioevale di Santa Brigida degli Scoti, istituzione sorta per accogliere i pellegrini in cammino sulla [[Via Francigena]] provenienti dalle Isole Britanniche, sorge ora il Palazzo Murazzano<ref name="
;Palazzo Montanaro di Viancino
Sorge nella centrale via Verdi ed è un elegante esempio di [[barocco piemontese]], fatto costruire nel 1753 presenta la facciata a mattoni a vista. Alcuni critici ne hanno attribuito il disegno a [[Benedetto Alfieri]]<ref>{{Cita|Bo e Guilla|p. 48}}.</ref>.
=== Le torri ===
[[File:Torre dell' angelo.jpg|upright=0.5|thumb|Torre dell'Angelo.]]
[[File:Torre di città.jpg|70 px|thumb|Torre Comunale.]]
[[File:Torre Comunale originaria.jpg|
[[File:Campanile di San Marco (Vercelli).jpg|90 px|thumb|Torre di San Marco.]]
[[File:Torre Vialardi.jpg|90 px|thumb|Torre Vialardi.]]
;Torre dell'Angelo
Sorge nella centrale
;Torre dei Centori
La torretta semplice, di forma ottagonale, con festonature in mattoni, è visibile solo da Volto dei Centori, caratteristica vietta medioevale in parte coperta che attraversa l'isolato appartenuto all'omonima famiglia gentilizia. Ha caratteri tardo gotici che la fanno datare al XV secolo mentre il cortiletto dove sorge ha seppur murate, porzioni di porticati e loggiati del XVI secolo<ref>{{Cita|Brizio|p. 168}}.</ref>.
;Torre Comunale
Costruita nel XII secolo<ref>{{Cita|Ordano|p. 30|titolo=Castelli e torri}}.</ref>, si è ipotizzato appartenesse alla nobile famiglia dei [[Vialardi (famiglia)|Vialardi]] e venne nel XIII secolo acquistata dal Comune. Da quel momento divenne la Torre di Città, sede dell'Archivio Comunale e parte integrante del complesso del Broletto. Alta 38 metri, la più alta tra le torri gentilizie, ha un aspetto disadorno, severo e austero evocante il passato glorioso del Libero Comune.
;Torre di San Marco
A lungo ritenuta la torre superstite di un castello della famiglia Avogadro<ref>{{Cita|Brizio|p. 176}}.</ref>, è il campanile della ex chiesa di San Marco, con la cui abside gotica forma un suggestivo scorcio su via Verdi. Databile al XIII secolo è di forma ottagonale e non ha subito rimaneggiamenti. Decorata da una sola fila di archetti pensili intrecciati e da una semplice lesena di rinforzo agli angoli, termina in tronco, incompleta<ref>{{Cita|Brizio|p. 175}}.</ref>. La critica più recente ha evidenziato analogie con il campanile dell'[[Abbazia di Santa Maria di Lucedio|Abbazia di Lucedio]]<ref>{{Cita|Natale|titolo=Arti figurative. Il Duecento e il Trecento}}.</ref>.
;Torre dell'Orologio
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;Torre dei Tizzoni
Risalente al [[XV secolo]], prende il nome dalla [[Tizzoni (famiglia)|famiglia Tizzoni]] e forma con il palazzo attiguo un unico complesso. La torre ha base quadrata e sviluppo ottagonale, con piombatoie e un piano sovrastante con bifore decorate da archi in cotto. Due pesanti restauri del 1874 e del 1935 ne hanno alterato l'aspetto originario<ref>{{Cita|Bo e Guilla|p. 75}}.</ref>. Il palazzo presenta grandi porzioni di finestre e decorazioni in cotto nonché un cortile con porticato e loggiato del XVI secolo<ref>{{Cita|Brizio|pp. 173-174}}.</ref>. Nell'ampio salone al piano inferiore è presente un ciclo di affreschi realizzati intorno al 1605 attribuiti a [[Guglielmo Caccia
;Torre dei Vialardi
La torre della famiglia [[Vialardi (famiglia)|Vialardi]], famiglia patrizia che si trasferì nella località dove sorge dopo il 1204, presenta delle forti analogie con le altre torri ottagonali cittadine<ref>{{Cita|Bo e Guilla|p. 74}}.</ref>. In laterizio a pianta ottagona si chiude in alto con piombatoie poco sporgenti sulle quali si innesta un piano caratterizzato dalle finestre ogivali con archi in cotto<ref>{{Cita|Brizio|p. 177}}.</ref> Elegante e semplice, è quella che conserva maggiormente i caratteri originari della costruzione non essendo stata manomessa posteriormente. Il cortile interno sottostante dell'omonimo palazzo custodisce evidenti tracce di un porticato rinascimentale con affreschi deteriorati<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.infovercelli24.it/2016/03/21/leggi-notizia/argomenti/politica-10/articolo/vercelli-decadente-palazzo-vialardi.html|titolo=Vercelli (de)cadente: palazzo Vialardi|pubblicazione=InfoVercelli24|data=21 marzo 2016|accesso=10 febbraio 2018}}</ref>.
===Architetture militari===
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{{vedi anche|Castello Visconteo (Vercelli)}}
[[File:Castello Vercelli del sudest.jpg|thumb|upright=0.7|left|[[Castello Visconteo (Vercelli)|Castello Visconteo]].]]
Il Castello, a pianta quadrangolare, fu edificato nel 1290 per volontà di [[Matteo I Visconti]]<ref>{{Cita|Ordano|p. 19|titolo=Castelli e torri}}.</ref> e divenne successivamente residenza sabauda. Nel 1472 vi morì nella torre sinistra della facciata il beato [[Amedeo IX di Savoia|Amedeo IX]] che venne poi seppellito nell'omonima cappella del [[Duomo di Vercelli|Duomo]]. In un secondo tempo vi risiedette il Governatore militare della città e fu gravemente danneggiato nell'assedio spagnolo del 1638. Fu adattato nel corso del XIX secolo a sede delle carceri e dal 1838 del tribunale che ancora oggi è ospitato tra le sue mura.
===Vie e piazze===
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[[File:Vercelli PiazzaCavour.jpg|thumb|upright|Piazza Cavour.]]
[[File:Pesci due.jpg|thumb|upright|Piazza Palazzo Vecchio.]]
[[File:Piazza S.Eusebio.jpg|upright=0.9|thumb|Piazza S. Eusebio.]]
[[File:Piazza pajetta.jpg|upright|thumb|Piazza Pajetta.]]
;
{{Vedi anche|piazza Cavour (Vercelli)}}
L'antica Piazza Maggiore, sita nel cuore del centro storico è la piazza più importante di Vercelli. Da almeno otto secoli ne rappresenta il principale luogo di incontro dove si svolgono i più rilevanti momenti della vita cittadina<ref>{{Cita|Vecchia Vercelli|p. 104}}.</ref>. Tra gli eventi più considerevoli che vi si svolsero, vi fu una solenne Ostensione della [[Sindone di Torino|Sindone]] nel 1560<ref>{{Cita|Vecchia Vercelli|p. 164}}.</ref><ref>{{Cita|Sindone|p. 1}}.</ref><ref>In occasione della venuta a Vercelli di Emanuele Filiberto e Margherita di Francia, novelli sposi. La coppia ducale si trasferì in città nel Palazzo Vescovile.</ref>. Pavimentata con il ciottolato, è cinta da portici in tutti quattro i lati e ha una caratteristica forma trapezoidale, conserva inoltre apprezzabili vestigia storiche tra le quali spicca la [[Torre dell'Angelo]], uno degli emblemi della città<ref>{{Cita|Bo e Guilla|pp.41-42-43}}.</ref>. Questa torre, forma uno scorcio caratteristico con il sottostante porticato, le cui eleganti decorazioni in cotto suscitarono l'attenzione di [[John Ruskin]]<ref>{{Cita|Bo e Guilla|p. 43}}.</ref><ref>{{Cita|Ruskin}}.</ref>. L'aspetto attuale, pur con successivi rimaneggiamenti data al 1496, quando la duchessa Bianca di Savoia fece a sue spese abbellire e rinnovare la piazza. Nel 1864 prese l'odierna denominazione e venne innalzato il monumento a Camillo Cavour, statista molto legato alla città. Egli stesso infatti fu impegnato nella coltivazione del riso, promosse la risicoltura del vercellese tramite la realizzazione del [[Canale Cavour]] e l'istituzione dell'[[Associazione d'Irrigazione Ovest Sesia|Ovest Sesia]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ovestsesia.it/storia/|titolo=Storia {{!}}|accesso=8 febbraio 2018}}</ref>. Posta su un alto basamento la statua del conte è opera di Ercole Villa, mentre le allegorie dell'Agricoltura e del Commercio sottostanti sono opera di Giuseppe Argenti. Altri due personalità sono state ricordate con dei monumenti: il Sodoma, pittore manierista che nacque e si formò in città e poi intraprese un'importante carriera a Siena e Roma è ricordato con il busto in pietra opera di Francesco Porzio; Vibio Crispo, vercellese famoso nel I secolo per la sua eloquenza e le sue ricchezze con un bassorilievo. Sede del mercato bisettimanale, la piazza è zona a traffico limitato.
; Piazza Palazzo Vecchio
Popolarmente nota come ''Piazza dei Pesci,'' dal nome del mercato che vi aveva sede, è una piazza chiusa a forma trapezoidale, cortile dell'antico Palazzo Comunale o [[Broletto]]<ref>{{Cita|Bo e Guilla|p. 174}}.</ref>. Qui ebbe sede dal XIII secolo sino al 1801 il Comune, ma della primitiva sede comunale non rimangono che il fabbricato porticato con archi ogivali risalente al
; Piazza S. Eusebio
Comunemente chiamata ''Piazza del Duomo''<ref>{{Cita|Vecchia Vercelli|pp. 623-631}}.</ref> è a forma rettangolare circondata da piante secolari e spazi verdi. La piazza costituisce una stupenda introduzione, per l'uso sapiente degli spazi, al scenografico atrio del Duomo, opera dell'[[Benedetto Alfieri|Alfieri]]. La cingono alla destra guardando la Cattedrale la facciata neoclassica del seminario e alla sinistra il [[Architettura neoromanica|neoromanico]] ex Collegio degli Orfanelli<ref>{{Cita|Bo e Guilla}}.</ref>, ora adibito a sede universitaria<ref>{{Cita web|url=https://www.uniupo.it/il-multicampus/dove-siamo/vercelli|titolo=A Vercelli
; Piazza Pietro Pajetta
Un tempo ''Piazza Torino'',
;Piazza [[Alessandro d'Angennes|Alessandro D'Angennes]]
Questa piazzetta fascinosa sorge accanto al fianco destro del [[Duomo di Vercelli|Duomo]], del quale si erge la possente mole del campanile romanico (XII sec.) affiancato dalla cappella barocca del Beato [[Amedeo IX di Savoia|Amedeo IX]], opera del [[Michelangelo Garove|Garove]]<ref>{{Cita|Vecchia Vercelli|p. 433}}.</ref>. Fanno da cornice il [[Palazzo Arcivescovile di Vercelli|Palazzo arcivescovile]], sede [[Museo del Tesoro del Duomo di Vercelli|museale]] e della [[Biblioteca capitolare di Vercelli|Biblioteca Capitolare]], e il seicentesco palazzo Berzetti di Murazzano.
; Piazza Roma
La vasta piazza, comunemente chiamata ''Piazza della Stazione'' per via della stazione ferroviaria che vi sorge dal 1855, è stata sistemata così come è attualmente nel 1937 da [[Giuseppe Momo]]<ref name="
'''Piazza Ernesto Zumaglini'''
La piazza è stata ricavata dallo sventramento dell'antico Rione Furia<ref>{{Cita|Vecchia Vercelli|p. 265}}.</ref>, quartiere medioevale dominato dalla chiesa gotica del Carmine, demolita nel 1921<ref>{{Cita|Vecchia Vercelli|p. 271}}.</ref> seppur già dichiarata monumento nazionale<ref>{{Cita libro|titolo=Elenco degli edifizi monumentali in Italia|url=https://archive.org/details/elencodegliedifi00ital|accesso=26 febbraio 2018|anno=1902|editore=Ministero della Pubblica Istruzione|città=Roma|
=== Siti archeologici ===
==== L'anfiteatro romano ====
Risalente al I-II secolo d.C., e in parte demolito a causa dell'urbanizzazione, si trova tra viale Rimembranza e Corso de Rege.<ref>{{Cita web|url=https://catalogo.beniculturali.it/detail/ArchaeologicalProperty/0100122012|titolo=RESTI DELL'ANFITEATRO ROMANO (anfiteatro, luogo ad uso pubblico) VERCELLI, ETA' ROMANA IMPERIALE PRIMA METÀ|autore=catalogo.beniculturali.it|data=2024|accesso=26 maggio 2025}}</ref> A pianta ellittica con diametro maggiore di 120-130 metri, è tornato parzialmente alla luce già nel 1565 durante i lavori di ampliamento della Cittadella voluti da [[Emanuele Filiberto di Savoia|Emanuele Filiberto]].<ref>{{Cita web|url=http://vercellae.altervista.org/joomla/storie/29-l-anfiteatro-romano-di-vercellae|titolo=L'Anfiteatro romano di Vercellae
|autore=Centro Studi, Ricerche Storiche e Archeologiche Vercellae|data=|accesso=26 maggio 2025}}</ref>
Dalle stime sulle porzioni ancora integre sarebbe stato uno degli anfiteatri più grandi del mondo: il suo ellisse supererebbe di 50 metri [[Arena di Verona|quello di Verona]].<ref>{{Cita web|url=http://www.archeovercelli.it/anfiteatro.html#anchor32555|titolo=Dopo le terme ora l'anfiteatro, o meglio, quanto ne resta dopo gli scempi edilizi degli ultimi trent'anni|autore=Giovanni Sommo|data=1º agosto 2016|accesso=8 febbraio 2018}}</ref>
==Società==
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===Etnie e minoranze straniere===
Al 31 dicembre 2023 gli stranieri residenti nel comune erano 6 463, ovvero il 14,16% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Popolazione residente per cittadinanza o paese di nascita|accesso=13 luglio 2025}}</ref>
* [[Pakistan]] 330
* [[Cina]] 325
* [[Repubblica Dominicana]] 277
* [[Senegal]] 253
===Tradizioni e folclore===
;La Processione delle Macchine.
Attestata almeno dal XVII secolo<ref>{{Cita|Bo e Guilla|p. 106}}.</ref> e con caratteristiche che l'accomuna a riti analoghi tipici della religione spagnola, la Processione delle Macchine rappresenta il culmine delle celebrazioni della [[Settimana santa|Settimana Santa]] in città. Il venerdì santo vengono portate in processione lungo un percorso che parte e termina presso la Basilica di Sant'Andrea, le «macchine», vale a dire gruppi plastici di notevoli dimensioni realizzati con legno, gesso e cartapesta. Nel corso dei secoli le varie [[Confraternita (Chiesa cattolica)|Confraternite]] adottarono la propria macchina, rappresentante una tappa della [[Via Crucis]], ma fu solo nel 1833 l'arcivescovo [[Alessandro d'Angennes|D'Angennes]]<ref>{{Cita|Vecchia Vercelli|p. 695}}.</ref> istituzionalizzò la processione come ancora oggi viene effettuata vale a dire con otto macchine portate in spalla dai membri delle confraternite o altre istituzioni civiche. Il giorno precedente invece si svolge la tradizionale visita serale ai sepolcri nelle antiche chiese del centro. Tra gli altri riti pasquali ancora oggi<ref>{{Cita news|autore=François Dellarole|url=http://vercellioggi.it/dett_news.asp?id=33241|titolo=PASQUA - Lo scoprimento del grande Crocifisso del Duomo alle prime luci dell’ alba|pubblicazione=VercelliOggi|data=8 aprile 2012|accesso=19 febbraio 2018|dataarchivio=8 agosto 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170808153647/http://vercellioggi.it/dett_news.asp?id=33241|urlmorto=sì}}</ref> si svolge un rito molto antico, attestato dal 1372 ma probabilmente più antico: lo «Squarciè ël Crist», in italiano lo scoprimento del crocifisso. L'arcivescovo con i Canonici celebra il rito che prevede il lento scoprimento, accompagnato da canti, del [[Crocifisso ottoniano di Vercelli|monumentale crocifisso]] del X secolo in lamina d'argento nella cattedrale. La croce, coperta il giovedì santo a simboleggiare la morte del Cristo viene all'alba di Pasqua scoperto a celebrarne la Resurrezione. Ripetuta solo più sporadicamente invece è la «Sacra Funzione dell'Entierro»<ref>{{Cita web|url=http://www.atlantefestepiemonte.it/t_identview.php?IdFesta=609&CodiceFesta=00215802|titolo=Descrizione festa|accesso=19 febbraio 2018}}</ref>, una drammatica rappresentazione della sepoltura del Cristo, di cui rimangono molte partiture originali.
;Il Carnevale benefico
[[File:Maschere di Vercelli.jpg|miniatura|90x90px|Bicciolano e Bela Majin]]
Le maschere di Vercelli sono Bicciolano e Bela Majin. L'origine del ''Bicciolano'' si fa risalire a un personaggio leggendario che sarebbe vissuto a Vercelli a cavallo tra il 1700 e il 1800 e che con rabbia si scagliava contro le prepotenze, i soprusi e le angherie dei governanti mentre la sua fedele compagna è la Bela Majin. Il tradizionale carnevale ha visto a partire dagli anni '60 una rinascita con la comparsa della maschere di ogni rione cittadino e la ripresa delle sfilate con i carri allegorici. Oggi, accanto all'aspetto goliardico, è presente in maniera preponderante l'aspetto benefico, con le visite da parte del Bicciolano e delle altre maschere rionali e del circondario a oltre 180 istituzioni tra scuole, ospedali, case di riposo della provincia.
;Il mercato e il Barlafüs
Il mercato ambulante si svolge nel centro storico le mattine del martedì e venerdì sin dal medioevo e rimane una delle tradizioni più sentite dalla popolazione. Si svolge tra [[Piazza Cavour (Vercelli)|Piazza Cavour]] e le vie limitrofe ed è costituito da circa 130 banchi<ref>{{Cita web|url=http://www.regione.piemonte.it/archivio/commercio/osservatorio/datistat08/tavole/pdf/mercati-ambulanti/mercati-vercelli.pdf|titolo=ELENCO MERCATI AMBULANTI E POSTEGGI ISOLATI DELLA PROVINCIA DI VERCELLI. DATI ISTAT|
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
In città ha sede dal 2016<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.ansa.it/piemonte/notizie/2016/11/04/esercito-voloire-debuttano-a-vercelli_b0c15949-cb82-4a4e-84f4-43fc6602ade2.html|titolo=Esercito, Voloire debuttano a Vercelli|pubblicazione=[[ANSA]]|data=4 novembre 2016|accesso=19 febbraio 2016
== Cultura ==
=== Archivi e biblioteche ===
; Archivio Storico del Comune
Fondato nel XII secolo con l'affermarsi del Libero Comune annovera documenti anteriori a tale epoca e per la loro consistenza è considerato uno degli
;Archivio di Stato
L'Archivio di Stato di Vercelli, che conta anche
; Biblioteca Agnesiana e Diocesana
Fondata nel 1746 per opera del sacerdote G.B. Morosone, parroco della chiesa di Sant'Agnese (da cui prese il nome la biblioteca stessa), conta circa 60.000 volumi con testi di carattere prevalentemente ecclesiale e storico. Sono presenti inoltre 400 pergamene molte delle quali riguardanti l'abbazia di S. Andrea.
La Biblioteca Diocesana fondata invece nel 1804 conserva i volumi usati in seminario dal XVI secolo a oggi. Tra le numerose opere in ebraico presenti rimane un prezioso codice del XV secolo. Entrambe hanno sede, insieme con l'Archivio Storico dell'Arcidiocesi, nel [[Seminario arcivescovile di Vercelli|seminario arcivescovile]].<ref>{{Cita web|url=http://www.anagrafebbcc.chiesacattolica.it/anagraficaCEIBib/public/VisualizzaScheda.do?codice_cei=CEI511B00002|titolo=Anagrafe delle biblioteche ecclesiastiche - Biblioteca agnesiana e diocesana - Vercelli
; Biblioteca e Archivio Capitolare
La [[Biblioteca capitolare di Vercelli|Biblioteca capitolare]] che ha sede nel [[Palazzo Arcivescovile di Vercelli|palazzo arcivescovile]] custodisce una ricchissima e preziosa raccolta di codici manoscritti, pergamene, incunaboli, cinquecentine relativi alle discipline bibliche, giuridiche, teologiche e storiche che testimoniano la vita della Chiesa vercellese dal IV secolo in poi. Tra i codici spiccano il famoso [[Libro di Vercelli|Vercelli Book]] del X secolo in antica lingua anglosassone, che attira studiosi da tutto il mondo e il [[Codex Vercellensis|Codex Vercellensis Evangeliorum]] che si ritiene la più antica traduzione in lingua latina dei Vangeli databile al IV secolo. Annessi vi sono l'Archivio Capitolare e l'Archivio Arcivescovile.<ref>{{Cita news|url=http://tesorodelduomovc.it/biblioteca-archivio-capitolare/|titolo=Biblioteca e Archivio Capitolare - Museo del Tesoro del Duomo di Vercelli|pubblicazione=Museo del Tesoro del Duomo di Vercelli|accesso=8 febbraio 2018}}</ref>
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Fondata nel 1875 per volere di importanti personalità della cultura dell'epoca nel tempo si è arricchita di numerosi e preziosi lasciti tanto che oggi conta circa 200.000 volumi e opuscoli, oltre 19.000 volumi di periodici, circa 50 incunaboli, 986 edizioni del XVI secolo e 624 manoscritti.<ref>https://www.comune.vercelli.it/node/440</ref> Conserva inoltre tra i suoi fondi [[Giambattista Bodoni|edizioni bodoniane]] e di [[tipografi vercellesi]].
;Biblioteca universitaria
La Biblioteca del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università del Piemonte Orientale, sorta a supporto dell'attività didattica e di ricerca, conta circa 50.500 libri e 7.300 annate di periodici. Gli abbonamenti correnti a riviste accademiche sono circa 200 e si sviluppano su una media di 10 anni a partire dalla data di costituzione della Biblioteca.<ref>{{Cita news |
=== Scuole ===
A Vercelli vi sono 18 [[scuole dell'infanzia]], 11 [[scuole primarie]] tra statali e paritarie, 5 [[scuola secondaria di primo grado|scuole secondarie di primo grado]]<ref name="comuni-italiani.it">{{Cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/002/158/scuole/|titolo=Scuole Vercelli pubbliche e private
* Liceo Classico "Luigi Lagrangia"
*Liceo Linguistico "Luigi Lagrangia"
* Liceo Scientifico "Amedeo Avogadro"
* Liceo Artistico "Ambrogio Alciati"
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=== Università ===
[[File:Logo Università del Piemonte Orientale.png|miniatura]]
A Vercelli nel 1228 sorse per volere del Comune lo [[Studium Vercellensis]]<ref>{{Cita libro|autore=Hilde de Ridder-Symoens|titolo=A History of the University in Europe: Volume 1, Universities in the Middle Ages|anno=2003|editore=Cambridge University Press|città=|lingua=en|ISBN=0-521-54113-1}}</ref>, la prima università del Piemonte. Dopo circa un secolo di attività a fasi alterne lo Studium cessò di esistere. Nel corso del XX secolo vennero istituiti corsi in città da parte dell'[[Università di Torino]] e del [[Politecnico di Torino]] ma è dal 1998 che Insieme con [[Alessandria]] e [[Novara]], Vercelli ospita l'[[Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro|Università del Piemonte Orientale:]] qui sono infatti ubicati il Rettorato, il Dipartimento di Studi Umanistici ed il Dipartimento per lo Sviluppo Sostenibile e la Transizione Ecologica<ref>{{cita web|url=https://www.uniupo.it/it/ateneo/come-siamo-strutturati/i-dipartimenti|titolo=Come siamo strutturati|accesso=10 ottobre 2023}}</ref>. Oltre ai corsi erogati dai suddetti dipartimenti, vi si svolgono anche i corsi di laurea in scienze infermieristiche<ref>{{Cita news |autore=valter.rolando |url=https://www.scuolamed.uniupo.it/tutto-studenti/professioni-sanitarie/infermieristica-triennale/poli-formativi/polo-formativo-di-4|titolo=Polo formativo di Vercelli|pubblicazione=Scuola di Medicina {{!}} Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro|data=29 luglio 2017|accesso=8 febbraio 2018|dataarchivio=15 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180115001925/https://www.scuolamed.uniupo.it/tutto-studenti/professioni-sanitarie/infermieristica-triennale/poli-formativi/polo-formativo-di-4|urlmorto=sì}}</ref>, in scienze dei materiali, in informatica ed in scienze biologiche<ref>{{Cita web|url=https://www.uniupo.it/tuttostudenti/lofferta-formativa-colpo-docchio/i-corsi-di-laurea-triennale/informatica|titolo=Informatica {{!}} Università degli Studi del Piemonte Orientale - Amedeo Avogadro|autore=Anonimo|sito=Università degli Studi del Piemonte Orientale - Amedeo Avogadro|accesso=8 febbraio 2018}}</ref>. Inoltre, dall'anno 2018/19, è stato attivato ed ha sede a Vercelli un International Master Degree in Food, Health and Environment, appartenente alla classe di laurea LM-6, che vanta collaborazioni e docenze con università internazionali. Sono presenti inoltre due residenze universitarie gestite da EDISU: Dal Pozzo e Quintino Sella<ref>{{Cita web|url=https://www.edisu.piemonte.it/it/servizi/abitare/residenze-universitarie/residenza-universitaria-quintino-sella|titolo=Residenza universitaria Quintino Sella {{!}} EDISU|accesso=8 febbraio 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.edisu.piemonte.it/it/servizi/abitare/residenze-universitarie/residenza-universitaria-dal-pozzo|titolo=Residenza universitaria Dal Pozzo {{!}} EDISU|accesso=8 febbraio 2018}}</ref>.
[[File:Museo Borgogna.jpg|upright=0.8|thumb|Museo Borgogna
=== Musei ===
==== Museo Borgogna ====
Il [[Museo Francesco Borgogna]] ospita una vasta collezione di pittura, scultura, arti decorative, lastre fotografiche. La sua collezione di pittura, rappresenta per importanza, qualità e quantità di opere la seconda [[pinacoteca]] del Piemonte dopo la [[Galleria Sabauda|Galleria Sabauda di Torino]].<ref>{{cita web |url=http://www.piemonteitalia.eu/gestoredati/dettaglio/1/musei/168/museo-borgogna-vercelli.html |titolo=Copia archiviata |accesso=11 maggio 2017 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170912215131/http://www.piemonteitalia.eu/gestoredati/dettaglio/1/musei/168/museo-borgogna-vercelli.html
Le opere coprono un arco cronologico che spazia dal [[XV secolo|XV]] al [[XXI secolo]]. Oltre alle prestigiose testimonianze rinascimentali della [[scuola vercellese]], vi sono opere di
[[File:Museo leone due.jpg|upright=0.8|thumb|[[Museo Leone]]
==== Museo Leone ====
Il [[Museo Leone]] ospita una importante collezione di reperti archeologici, cimeli, arti decorative, mobili, armi nonché una pregiata raccolta di cinquecentine e libri antichi. Fu inaugurato nel 1910 presso il barocco [[Palazzo Langosco]] per volontà testamentaria di Camillo Leone, notaio, collezionista e profondo conoscitore di storia locale con l'intento di custodire e tramandare le memorie storiche vercellesi insieme con quello di raccontare la storia umana e i suoi sviluppi. Sotto la direzione di [[Vittorio Viale]] il museo incominciò ad assumere la conformazione attuale ma fu solo nel 1939 che su progetto di Augusto Cavallari Murat fu raccordato palazzo Langosco con la cinquecentesca Casa Alciati. Tale manica di raccordo rappresenta un pregevole esempio di architettura museale razionalista. Tra i tanti oggetti esposti spiccano il medioevale cofanetto appartenuto al cardinal [[Guala Bicheri]], i mosaici e il calco del portale provenienti dall'antica Cattedrale di S. Maria Maggiore e la famosa [[Stele di Vercelli|stele celto-latina]] custodita nell'imponente Sala Romana. Tale stele ha aperto la mostra sui [[Celti]] a Palazzo Grassi di [[Venezia]] del 1991.<ref>
==== Museo del tesoro del duomo ====
[[File:Vercelli book.jpg|upright=0.8|thumb|[[Libro di Vercelli|Vercelli book]]
Il [[Museo del Tesoro del Duomo di Vercelli|Museo del tesoro del duomo]] ospitato nel [[Palazzo Arcivescovile di Vercelli|palazzo arcivescovile]] raccoglie una serie di opere d’arte orafa, tessile, pittorica e scultorea provenienti dal patrimonio della [[Duomo di Vercelli|cattedrale di Vercelli]], nonché una collezione di reliquiari tra le più importanti del nord d'Italia. È condotto dalla Fondazione Museo del Tesoro del Duomo ed Archivio Capitolare che gestisce anche l'attigua [[Biblioteca capitolare di Vercelli|Biblioteca capitolare]] che custodisce tra i suoi numerosi manoscritti il [[Vercelli Book]]. Tra i tanti preziosi oggetti spiccano il riempimento originale del [[crocifisso ottoniano di Vercelli|crocifisso ottoniano]], le antiche legature dei [[Codex Vercellensis|Codici]] denominati A e C, una pianeta e altri paramenti donati alla chiesa vercellese da [[Giulio II]]. Nella pinacoteca del palazzo sono inoltre visibili importanti tavole pittoriche di [[scuola vercellese]], come ad esempio dipinti di [[Bernardino Lanino]] o della bottega dei [[Giovenone]] o ancora opere di [[Francesco Antonio Mayerle]].
====
Il
====Museo della Farmacia Picciòla====
[[File:Vercelli, museo della farmacia.jpg|thumb|Museo della farmacia in via Galileo Ferraris, 22-24<ref>{{cita web|url=https://www.ordinefarmacistivcbi.it/museo-della-farmacia/|titolo=Museo della farmacia, Vercelli}}</ref>]]
Il museo, dal 2014, racconta l'evoluzione della Farmacia in duecento anni di storia. La raccolta che oggi consta di circa 2000 oggetti ed è esposta in un percorso di sei sale arredate con mobili d'epoca, incominciò nel 1799, anno della fondazione della Farmacia Picciòla di [[Trieste]]. Tale raccolta è confluita per iniziativa privata a Vercelli.<ref>{{Cita web|url=http://www.atlvalsesiavercelli.it/vercelli_museo_farmacia_ita.php|titolo=ATL ValSesia Vercelli|sito=ATL ValSesia Vercelli|accesso=8 febbraio 2018|dataarchivio=19 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180119235212/http://www.atlvalsesiavercelli.it/vercelli_museo_farmacia_ita.php|urlmorto=sì}}</ref>
====Museo del Teatro Civico====
Ospitato al primo piano accanto al Ridotto del [[Teatro Civico di Vercelli|Teatro Civico]], espone un'ampia collezione di manifesti, locandine, costumi di scena, spartiti, incisioni che raccontano la vita del teatro dagli anni '50 a oggi. In particolare modo vita legata al [[Concorso
Inaugurato nel 2014, contiene numerosi reperti della musica, della lirica e della danza vercellese, messi a disposizione dalla Società del Quartetto, dall'Accademia di Danza Città di Vercelli<ref>{{Cita web|url=http://www.accademiadidanzacittadivercelli.it/|titolo=Accademia di Danza Città di Vercelli {{!}} una scuola per ballare il nuovo di una storia|lingua=it
====ARCA-Arte Vercelli====
Realizzato nel 2007, è un innovativo polo espositivo progettato da Ferdinando Fagnola e collocato nella navata centrale della ex [[Chiesa di San Marco (Vercelli)|chiesa di San Marco]]. La struttura moderna "dialoga" con il restante spazio medioevale tramite sia la sua copertura in vetro che consente la visione delle volte a crociera, sia tramite gli spazi laterali, lasciati vuoti dove si possono ammirare gli affreschi recentemente recuperati. Tra le mostre di importanza internazionale, ha ospitato in collaborazione con la Fondazione [[Peggy Guggenheim Collection|Peggy Guggenheim]] un ciclo di sei mostre.<ref>{{Cita web|url=http://www.atlvalsesiavercelli.it/polo_espositivo_arca__vercelli_ted.php|titolo=ATL ValSesia Vercelli|sito=ATL ValSesia Vercelli|accesso=8 febbraio 2018|dataarchivio=20 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180120065822/http://www.atlvalsesiavercelli.it/polo_espositivo_arca__vercelli_ted.php|urlmorto=sì}}</ref>
====Museo metrico====
Ospitato all'interno della sede della Camera di Commercio, interessante edificio moderno progettato dall'architetto Enrico Villani nel 1972, espone una serie di oggetti di pregio utilizzati dall'ente per la misurazione. Oggetti di grande valore storico che raccontano non solo la storia dell'ente ma anche la storia economica del territorio.<ref>{{Cita web|url=http://www.atlvalsesiavercelli.it/vercelli_museo_metrico.php|titolo=ATL ValSesia Vercelli|sito=ATL ValSesia Vercelli|accesso=8 febbraio 2018|dataarchivio=20 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180120065706/http://www.atlvalsesiavercelli.it/vercelli_museo_metrico.php|urlmorto=sì}}</ref>
=== Stampa ===
* ''Corriere Eusebiano'', settimanale cattolico di informazione cittadina e provinciale<ref>{{Cita web|url=http://eusebiano.it/|titolo=Corriere Eusebiano|accesso=15 febbraio 2018}}</ref>
* ''La Sesia'', bisettimanale di informazione cittadina, provinciale e della Lomellina<ref>{{Cita web|url=http://www.lasesia.vercelli.it/publisher/chi_siamo/section/|titolo=La Sesia. Chi siamo|accesso=15 febbraio 2018|dataarchivio=13 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180213193921/http://www.lasesia.vercelli.it/publisher/chi_siamo/section/|urlmorto=sì}}</ref>
* ''La Stampa. Vercelli'', la redazione locale del quotidiano nazionale ''[[La Stampa]]''<ref>{{Cita web|url=http://www.lastampa.it/servizi/sede/sede.jpp|titolo=La Stampa. Sedi|accesso=15 febbraio 2018|dataarchivio=14 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180214145753/http://www.lastampa.it/servizi/sede/sede.jpp|urlmorto=sì}}</ref>
* ''Magica PRO,'' [[Periodico|magazine]] ufficiale della [[Football Club Pro Vercelli 1892|F.C. Pro Vercelli 1892]]<ref>{{Cita web|url=http://www.magicapro.it/chi-siamo/|titolo=Magica Pro. Chi siamo|accesso=15 febbraio 2018}}</ref>
* ''Notizia Oggi Vercelli'', settimanale di informazione cittadina e provinciale<ref>{{Cita web|url=http://notiziaoggivercelli.it/|titolo=Notizia Oggi Vercelli|accesso=15 febbraio 2018}}</ref>
=== Televisione ===
* VideoNord<ref>{{Cita web|url=http://www.videonord.it/ita/dovesiamo.asp|titolo=VideoNord, dove siamo|accesso=15 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160515155456/http://www.videonord.it/ita/dovesiamo.asp|urlmorto=sì}}</ref>
=== Radio ===
* [[Radio City (Vercelli)|Radio City]] ({{cita testo|url=http://www.radio-city.it/
*
*
=== Cinema ===
Il film [[Riso Amaro]], la celebre pellicola di [[Giuseppe De Santis]] del 1949, che ha fissato nella memoria collettiva l'immagine della [[mondina]] e della dura vita in risaia, è ambientato tra le risaie del vercellese. Mentre una pellicola a lungo discussa, [[Tiro al piccione (film)|Tiro al piccione]] di [[Giuliano Montaldo]] (1961) è ambientata per la prima metà a Vercelli e sono riconoscibili molti scorci, in particolare del centro storico.
===Cucina===
[[File:Panissa.jpg|95 px|left| thumb|Panissa
* [[Panissa (gastronomia piemontese)|Panissa]]
È il piatto vercellese per eccellenza, un risotto che utilizza i prodotti tipici della zona: riso, [[salame della duia|salam dla doja]] (sotto grasso), fagioli di Saluggia o di Villata, lardo, Barbera del Monferrato.
[[File:Bicciolani.jpg|upright=0.5|left|thumb|Bicciolani
[[File:Tartufata.jpg|upright=0.5|thumb|Tartufata
* [[Bicciolano|Bicciolani]]
Questi biscotti nascono nel 1803, quando Carlo Provinciale, ispirandosi probabilmente alla fastosa tradizione rinascimentale e dai dolci sapori austroungarici, ideò dei biscotti in cui una ricca pasta frolla si univa agli aromi di una segreta miscela di spezie (cannella, garofano, vaniglia, macis, zenzero, coriandolo.). La ricetta originale passò nella prima metà del XX secolo da Margherita Flecchia (pronipote del Provinciale) a Vittorio Rosso, che per parecchi anni continuò a produrre questa prelibatezza nel suo piccolo laboratorio artigianale. Oggi le migliori pasticcerie vercellesi propongono i Bicciolani secondo la loro ricetta.
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=== Eventi ===
;Concorso Internazionale di Musica "Giovan Battista Viotti"
Posto sotto l'Alto Patronato della [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidenza della Repubblica]]<ref>{{cita web|url=https://www.quirinale.it/page/patronati#p2|titolo=sito Presidenza della Repubblica - patronati}}</ref> ha visto partecipare e spesso trionfare artisti che hanno segnato la storia della musica internazionale come ad esempio [[Luciana Savignano]], [[Joaquín Achúcarro]], [[Daniel Barenboim]], [[Claudio Abbado]], [[François-Joël Thiollier]], [[Salvatore Accardo]], [[Luciano Pavarotti]], o giurati come [[Carlo Maria Giulini]], [[Arturo Benedetti Michelangeli]], [[Franco Corelli]], [[Birgit Nilsson]], [[Carl Orff]], [[Elisabeth Schwarzkopf]]<ref>{{Cita web|url=http://www.concorsoviotti.it/page.php?id=7212cbff543b4ac4992116fa97bfeaca&page_id=372d6d2c29449068f2e87f97ce0230fc|titolo=Storia del Concorso|accesso=22 febbraio 2018|urlmorto=sì}}</ref>. Oggi è posto sotto la direzione artistica di [[Pietro Borgonovo]] e vede una presenza internazionale sempre più consistente (24 nazionalità concorrenti nel 2017)<ref>{{Cita news|autore=Roberta Martini|url=http://www.lastampa.it/2017/08/22/edizioni/vercelli/concorso-viotti-oltre-pianisti-superano-la-preselezione-destate-ajbLwuhkzzJII8hgaZ69rI/pagina.html|titolo=Concorso Viotti, oltre 50 pianisti superano la preselezione|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=22 agosto 2017|accesso=22 febbraio 2018}}</ref>. La locale Società del Quartetto<ref>{{cita web|url=http://www.cidim.it/cidim/content/314627?id=241899|titolo=Società del Quartetto VC}}</ref> che lo organizza promuove anche l'annuale stagione concertistica e il premio "Viotti d'oro"<ref>{{Cita web|url=http://www.concorsoviotti.it/page.php?id=8ea45443d9b829761fe39f69a2f27155|titolo=Storia|accesso=22 febbraio 2018|dataarchivio=23 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180223050714/http://www.concorsoviotti.it/page.php?id=8ea45443d9b829761fe39f69a2f27155|urlmorto=sì}}</ref>.
;Viotti Festival
Il [[Viotti Festival]] è
;Fiera in Campo
Sorta nel 1977, la «Fiera in Campo» è una fiera agricola, specialmente rivolta ai [[Risicoltura|risicoltori]], in cui sono esposte macchine e attrezzature per la coltivazione. La principale caratteristica è che sin dall'origine, prima in Italia<ref>{{Cita web|url=http://www.fieraincampo.it/la-fiera/|titolo=La Fiera in campo
;La Fattoria in città
La fattoria in città è un evento che si tiene dal 2005 nel mese di maggio nell'area compresa tra l'abbazia di Sant'Andrea e Parco Kennedy dedicato alla conoscenza e promozione della campagna e dei suoi animali. Nella settimana della kermesse sono allestiti circa un centinaio di stands<ref>{{Cita web|url=http://www.regione.piemonte.it/pinforma/agricoltura/440-la-fattoria-in-citta-a-vercelli-2.html|titolo=A Vercelli la Fattoria in città|autore=Alessandra Quaglia
=== Via Francigena ===
Vercelli è una delle tappe importanti della [[Via Francigena]], cammino di pellegrinaggio per Roma, in quanto punto di incontro del percorso proveniente dal [[Monginevro]] e da [[Torino]] e di quello proveniente dal [[Gran San Bernardo]] e da [[Aosta]] e [[Ivrea]].<ref>{{cita web |url=http://www.turismotorino.org/viafrancigena/testi/IT/A1562/vie_francigene/via_francigena_torino_-_vercelli/da_torino_a_vercelli_(km_84_8) |titolo=Copia archiviata |accesso=13 novembre 2014 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141129074626/http://www.turismotorino.org/viafrancigena/testi/IT/A1562/vie_francigene/via_francigena_torino_-_vercelli/da_torino_a_vercelli_(km_84_8)
La città mantiene vivo il ruolo centrale che la sua posizione storica le ha attribuito lungo la Via Francigena, essendo membro dell'Ufficio di presidenza dell'Associazione Europea delle Vie Francigene.
=== Vercelli e la Divina Commedia ===
[[File:Citazione Inferno.jpg|upright=0.8|thumb|Citazione
Vercelli è la città piemontese e una delle città dell'Italia nord-occidentale cui [[Dante Alighieri|Dante]] ha riservato la maggiore attenzione, e ciò rende più plausibile una sua permanenza a Vercelli.
Dante ha ricordato Vercelli non per un'astratta notazione geografica, ma per delineare un paesaggio naturale armoniosamente composto, capace di suscitare sentimenti intensi.
La citazione di Vercelli nella [[Divina Commedia]] è di tale natura, che lascia supporre che il poeta abbia percorso la terra vercellese, e abbia osservato il suo digradare dalle Alpi da occidente e il suo estendersi a oriente, dando principio alla pianura padana:
''O tu cui colpa non condanna e cu'io vidi su in terra latina, se troppa simiglianza non m'inganna, rimembriti di Pier da Medicina. Se mai torni a veder lo dolce piano che da Vercelli a Marcabò dichina.'' Inf. XXVIII, 70 - 75.
==Economia e industria risiera==
===Agricoltura===
[[File:Vercelli risaie.jpg|miniatura|verticale|Scorcio di risaia<ref>{{cita web|url =https://www.stradadelrisopiemontese.it/sai-di-riso/lingegneria-della-risaia.html|titolo=L'ingegneria della risaia}}</ref> allagata, paesaggio tipico del Vercellese.]]
Conosciuta come ''Capitale Europea del [[Riso (alimento)|Riso]]'' sin dal XIV secolo nelle sue campagne è incominciata la coltivazione
a pochi passi da Amazon: il borgo di Larizzate sogna di rinascere con riso e vetri d'arte|data=1 marzo 2018}}</ref> nacquero le ''[[Grangia|grange]]'' (granai), null'altro che le antiche unità abitative e centri agricoli ove i ''[[Frate converso|conversi]]'' attuavano opere di bonifica su un'area coperta da boschi (esempio il ''[[Parco naturale del Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino]]'') al fine di renderla adatta all'agricoltura. Le ''grange'' avevano il fulcro nell'[[abbazia di Santa Maria di Lucedio]].<ref>''"Sulle strade del riso"'', fonte: "https://Turismovalsesiavercelli.it" (visitvalsesiavercelli.it), edito da Regione Piemonte e Provincia di Vercelli.</ref>
[[File:Vercelli agricoltura.jpg|thumb|Campi di [[Zea mays|mais]] e [[Risaia|risaie]] a giugno nella zona accanto l'area cimiteriale di Billiemme]]
Oggigiorno il 50% della produzione europea del riso avviene in Italia e di questa oltre la metà avviene tra le province di Vercelli e [[Novara]].<ref>{{Cita web|url=http://enterisi.it/upload/enterisi/documentiallegati/La%20risicoltura%20e%20la%20filiera%20risicola%20in%20Italia%202014_13660_369.pdf|titolo=La risicoltura in Italia|sito=enterisi.it|formato=PDF|accesso=8 febbraio 2017}}</ref> Le grandi quantità d'acqua richieste per [[Oryza sativa|il riso]] ha fatto sì che nel corso dei secoli sia stata progettata e realizzata una fittissima rete d'irrigazione. Lo studio e la selezione delle varietà è svolto nella locale ''Stazione sperimentale di risicoltura'' mentre la locale Borsa Merci è la principale in riferimento al settore risicolo.<ref>{{Cita web|url=http://www.enterisi.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=17505&idArea=17548&idCat=17551&ID=17551&TipoElemento=categoria|titolo=Prezzi e mercati - Ente Nazionale Risi|accesso=8 febbraio 2018}}</ref><ref>{{cita web|url=https://ricetteracconti.com/2020/11/14/riso-italiano-dove-si-coltiva/#:~:text=Il%20Piemonte%20%C3%A8%20la%20regione,provincia%20di%20Cuneo%20e%20Torino.|titolo=Riso italiano, dove si coltiva}}</ref>
Il [[Piemonte]] è riconosciuto per essere la regione più risicola d’Italia con ben 114.000 [[Ettaro|ettari]] dedicati [[Cultivar del riso#Varietà italiane|alla coltivazione]], dei quali 71.000 ettari appartengono alla [[Provincia di Vercelli]] forte del 70% della produzione e della superficie piemontese a dimostrazione della preziosità che questo cereale rappresenta per il sostentamento
e la crescita dell'economia locale, soprattutto per quello che riguarda l'esportazione. In passato, giungevano in Piemonte le "''[[Mondina|mondine]]''", donne, così
chiamate (da "mondare", ripulire) provenienti da altre regioni, che venivano impiegate come lavoratrici stagionali nei campi allo scopo di tutelare la crescita sana delle piantine del riso liberandole dalle erbacce infestanti. Figure non più esistenti soppiantate dalla moderna tecnica agricola.<ref>{{cita web|url=https://www.piemonteexpo.it/2023/09/il-piemonte-la-regione-italiana-con-il-miglior-riso-le-risaie-un-ecosistema-da-difendere/|titolo=Piemonte, il riso}}</ref>
[[File:Mietitrebbiatrice.jpg|thumb|Vista dalla cabina di una [[mietitrebbiatrice]] nei campi attorno ad [[Asigliano Vercellese|Asigliano]] nel periodo del raccolto (metà settembre sino ai primi di novembre). La semina, a secondo del tipo di riso, si fa da fine aprile sino a metà maggio]]
'''Dalla sagra del riso a "''Risò''"'''
Dal 30 settembre [[1962]] in città si organizzò per la prima volta una [[fiera]] a cui fu dato
il nome di "''Giornata mondiale del Riso e prodotti tipici del vercellese''", dal [[1971]] sarà denominata più concretamente "''Sagra del Riso''".<ref>{{cita web|url=https://primavercelli.it/cultura/sagra-del-riso-storia-della-mitica-fiera-ideata-dalla-famija-varsleisa/|titolo=Sagra del riso: storia della mitica fiera ideata dalla "Famija Varsleisa".
Nata negli anni '60, l'ultima edizione fu nel 2003|autore=Gian Piero Prassi|data=28 novembre 2024}}</ref> In seguito, spostandosi per ogni edizione in altre parti - per la mancanza in città di un vero e proprio spazio espositivo - l'edizione del [[1978]] rappresentò una svolta: fu allestita in tendopoli chiuse appoggiate sul prato e pietrisco, dalle parti dell'ex ospedale maggiore, all'epoca non ancora ristrutturato, neppure parzialmente. Oggigiorno esiste un parcheggio con giardino all'aperto (via Viotti, a fianco di corso [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]]). Fu fatta per volontà del comitato organizzatore insieme al presidente della "''Famija Varsleisa''" e patron delle sagra, Carlo Ranghino,<ref>{{cita web|url=https://www.vercelliweb.tv/video-vercelli-vercelli-20a-edizione-della-sagra-del-riso/|titolo=Video Vercelli: Vercelli, 20ª edizione della "Sagra del Riso", anno 1978, intervista a Carlo Ranghino|data=4 aprile 2022}}</ref> assicuratore. Con questa squadra venne dato un carattere nazionale facendo esporre imprenditori di diverse [[Merceologia|categorie merceologiche]] ("''mostra delle attività economiche''") provenienti anche da altre [[regioni d'Italia]] con ospiti i vercellesi emigrati, in passato, in [[Argentina]]. Su 6000 [[Metro quadro|mq]] di area coperta venne allestita una parte scoperta portando il tutto a 250 stand.
L'ultima fu allestita nel [[1989]], venendo montata ogni edizione in zone diverse l'una dall'altra. Poi, dopo una lunga sosta, nel [[1993]] fu fatta nella nuova zona fiera allestita dal confinante comune di [[Caresanablot]], interrotta poi per ben dieci anni e ripresa per l'ultima volta nel [[2003]], con il ritorno nella città di Vercelli. Da quella data non si fece più, sia per motivi economici che per sopraggiunte nuove e stringenti norme organizzative alle quali si aggiunsero problemi di [[sponsor]] e crisi del tessuto economico locale.
Nel [[1925]], inventore il professor [[Giovanni Sampietro]]<ref>{{cita web|url =https://www.rainews.it/tgr/piemonte/video/2025/02/tgr-piemonte-web-marchetti--100-anni-selezione-riso--sr-tgp-itinerante--1502-1200-logomp4-2fc0f58d-9e2f-4924-a66e-cf163deeace8.html|titolo=Un secolo di incroci artificiali nelle risaie italiane|autore=Simona Marchetti |data=15 febbraio 2025}}</ref>, nella [[Stazione sperimentale della risicoltura di Vercelli|Stazione sperimentale di risicoltura e delle colture irrigue di Vercelli]], per la prima volta in Italia e in Europa, inventava la tecnica dell’incrocio tra le molteplici varietà di riso. Nel [[1945]] attraverso la tecnica dell’[[Ibrido#Flora|ibridazione]], in una cascina della lombarda [[Paullo]], nasceva la varietà di riso italiana più rinomata e apprezzata nel mondo, il [[Carnaroli]].
Il mese di settembre del [[2025]] è da considerarsi come l'anno della svolta e della ripresa con il ritorno della manifestazione, svoltasi in quattro giorni (11~14 del mese)<ref>{{cita web|url=https://www.lastampa.it/vercelli/2024/12/30/news/riso_carnaroli_vercelli_fiera-14911150/|titolo=Un 2025 di celebrazioni per il riso piemontese: a Vercelli arriva “Risò”|autore=Roberto Maggio|data=30 dicembre 2024}}</ref>, battezzata con l'inedito
nome di "''Risò''"<ref>{{cita web|url=https://primavercelli.it/tempo-libero/eventi/riso-2025-il-village-apre-le-sue-porte-tra-stand-ed-eccellenze-la-gallery-fotografica/|titolo="Risò 2025": il Village apre le sue porte tra stand ed eccellenze. (gallery fotografica)|data=12 settembre 2025}}</ref>, propriamente una nuova fiera in epoca [[Digitale (informatica)|digitale]], dedicata al mondo del riso con ospiti ed espositori internazionali, annoverando la città piemontese fra [[Risicoltura|le capitali mondiali]] di questo prezioso [[Riso (alimento)|cereale]].<ref>{{cita web|url=https://www.comune.vercelli.it/articolo/pubblicato-lavviso-pubblico-partecipare-come-sponsor-riso-festival-internazionale-del-riso|titolo=Pubblicato l’avviso pubblico per partecipare come sponsor a Riso’ - Il festival internazionale del riso, che si terrà a Vercelli a settembre 2025|data=12 febbraio 2025}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.regione.piemonte.it/web/pinforma/notizie/riso-confermato-vercelli-dall11-al-14-settembre-2025|titolo=Confermato "Risò" a Vercelli, dall'11 al 14 settembre 2025|data=14 Novembre 2024}}</ref> La manifestazione inaugurata dal [[Francesco Lollobrigida|ministro Lollobrigida]]<ref>{{cita web|url=https://www.regione.piemonte.it/web/pinforma/notizie/vercelli-grande-successo-riso#|titolo=A Vercelli il grande successo di "Risò"|autore=Gianni Gennaro|data=15 settembre 2025}}</ref> si è conclusa con un grande successo di pubblico e ha prodotto i primi frutti: la conferma della città e della sua zona come primo produttore europeo e la sua possibile [[Business-to-business|espansione sui mercati internazionali]], con contatti anche verso il Giappone.<ref>{{cita web|url=https://lasesia.vercelli.it/home/2025/09/11/news/entra-nel-vivo-riso-b2b-meeting-per-creare-nuovi-rapporti-commerciali-124960/|titolo=Entra nel vivo "Risò - B2B Meeting" per creare nuovi rapporti commerciali.
Oltre 25 risicoltori hanno già in programma circa 500 incontri con buyer esteri|autore=Andrea Munaretto|data=11 Settembre 2025}}</ref>
===Industria e artigianato===
Il settore meccanico e tessile sono state le forze trainanti dell'industria vercellese per tutto il XX secolo, verso la fine del quale l'industria ha conosciuto un costante e inesorabile declino. Tra le aziende
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Milano, 1973) - BEIC 6348485.jpg|thumb|Showroom di Sambonet: mobili, posate e servizi da tavola in esposizione. Milano, 1973. Foto di [[Paolo Monti]].]]
Dal punto di vista artigianale la lavorazione orafa e dell'argento è stata un'attività attestata in città fin dal Medioevo: sono infatti visibili alcuni reliquiari d'argento, specialmente nel Tesoro della Cattedrale, realizzate da botteghe di argentieri locali. Una raccolta di gioielli realizzati in ambito locale che testimoniano l'ampia diffusione di tali lavorazioni, sono custodite al [[Museo Leone]] e sono note come le "Filigrane Vercellesi".<ref>{{Cita news|url=https://www.comune.vercelli.it/evento/preziose-filigrane-palazzo-langosco|titolo=Le preziose filigrane di Palazzo Langosco|pubblicazione=Città di Vercelli|data=9 ottobre 2017|accesso=8 febbraio 2018}}</ref> Si distinse in tale settore sino a divenire una vera e propria industria l'argenteria fondata nel 1856 da [[Sambonet (azienda)|Giuseppe Sambonet]] che ben presto divenne fornitrice della Real Casa. Negli [[anni 1930|anni trenta]] Sambonet emerge nel mercato della produzione di [[posateria]] in [[acciaio inossidabile]] ed è la prima in Europa a mettere a punto un sistema per l'argentatura dell'acciaio<ref>{{Cita web|url=https://sambonet.it/it/storia|titolo=La storia di Sambonet {{!}} Sambonet - Official Website and Store|sito=sambonet.it|accesso=8 febbraio 2018}}</ref>. Nel [[1956]] si aggiudica la commessa presso l'Hotel [[Hilton Worldwide|Hilton]] al [[Cairo]]<ref>Claude Feninger, ''SaNGFROID'', Xlibris Corporation, 2006 - pp. 93-106</ref>, incominciando a rifornire alberghi in tutto il mondo espandendo le proprie attività in USA e ricevendo svariati riconoscimenti come due premi [[Premio Compasso d'Oro|Compasso oro]], avendo tra i collaboratori numerosi designer, tra cui [[Roberto Sambonet]] per la ''Pesciera'', ''Center line'' e i vassoi ''Elite'' della ''Linea 50'', oggi in esposizione al [[MoMa]] di [[New York]]<ref>
Un altro settore artigianale è quello della produzione della [[fisarmonica]], essendo con [[Stradella]] e [[Castelfidardo]] uno dei tre principali poli [[Aziende produttrici di fisarmoniche in Italia|italiani di produzione]]. Tante furono le ditte che si sono distinte nel tempo come la Gallo, la Cavagnolo o altre in attività come la Ranco, la Bertone-Locatelli, la Teknofisa e la [[Cooperfisa]]. Esse esportano prevalentemente verso mercati esteri dove i loro strumenti sono molto apprezzati.<ref name=Strologo>{{cita libro|autore=Sandro Strologo|titolo=Per una storia della Farfisa|editore=Comune di Camerano, Comune di Numana, Comune di Castelfidardo, Provincia di Ancona|città=Camerano |anno= 2009}}</ref>.
===Servizi===
La maggior parte della forza lavoro impiegata a Vercelli lavora nel settore dei servizi.<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.lastampa.it/2016/10/26/edizioni/vercelli/il-settore-pi-accogliente-resta-quello-del-terziario-5milAYLNOEhtVEm813mWCJ/pagina.html|titolo=Il settore più “accogliente” resta quello del terziario|pubblicazione=LaStampa.it|data=26 ottobre 2016|accesso=8 febbraio 2018}}</ref> Otre agli uffici pubblici, alle scuole, all'università, all'ASL e al settore bancario la posizione strategica e i buoni collegamenti autostradali e ferroviari hanno favorito lo sviluppo del settore logistico. Accanto al Casello autostradale ''Vercelli Ovest'', in frazione Larizzate sono sorti molti centri di logistica tra cui la sede e i magazzini di [[Nova Coop]] per l'area Nord Ovest, la sede e i magazzini di Dimo Spa, socio piemontese del gruppo Euronics<ref>{{Cita news
===Turismo===
Analizzando i dati sulle presenze turistiche in provincia emerge che negli ultimi venti anni vi è stato un costante aumento degli afflussi turistici verso Vercelli e il suo circondario.<ref name="ReferenceA">{{Cita news|url=https://www.comune.vercelli.it/sala-stampa/turismo-vercelli-nel-2017|titolo=Il turismo a Vercelli nel 2017|pubblicazione=Città di Vercelli|accesso=8 febbraio 2018}}</ref> Il cospicuo patrimonio storico-artistico e museale e il caratteristico paesaggio di risaia, specialmente nel periodo primaverile degli allagamenti per l'irrigazione, costituisce una risorsa importante seppure le sue potenzialità siano ancora sottoutilizzate e i soggiorni avvengano per periodi brevissimi di tempo.<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.lastampa.it/2017/04/06/edizioni/vercelli/in-aumento-i-visitatori-ma-solo-per-il-turismo-mordi-e-fuggi-IhfqxCrEuDST3rOsDbONwM/pagina.html|titolo=In aumento i visitatori, ma solo per il turismo “mordi e fuggi”|pubblicazione=LaStampa.it|data=15 luglio 2016|accesso=8 febbraio 2018}}</ref> Per esempio relativamente al biennio 2013/15 riguardo a soli tre musei (Borgogna, Leone, Tesoro del Duomo), i visitatori sono saliti da 13.695 a 19.602<ref>{{Cita web|url=http://images.vc.camcom.it/f/studiestatistica/68/6851_CCIAAVC_1662016.pdf|titolo=Turismo Biellese e Vercellese 2015|sito=
Un'altra voce importante del turismo in costante crescita è quella riguardante il percorso della [[Via Francigena|Via Francigena o Romea]]. Tappa menzionata già nel 990 nell'[[Itinerario di Sigerico]] attualmente ospita due ostelli e segnaletica dedicata per i viandanti. Il numero dei pellegrini ospitati presso il solo Hospitale Sancti Eusebi nel 2017 (943 presenze) è a oggi già superiore rispetto al dato di tutto l’anno 2016 (864 presenze).<ref name="ReferenceA"/><ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.lastampa.it/2016/07/15/edizioni/vercelli/via-francigena-ostello-invaso-dai-pellegrini-TBHIKgzvuSZYLcsxhd1D4O/pagina.html|titolo=Via Francigena ostello “invaso” dai pellegrini|pubblicazione=LaStampa.it|data=15 luglio 2016|accesso=8 febbraio 2018}}</ref>
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Posta a metà strada tra Torino e Milano la città è servita dalla ex [[Strada statale 11 Padana Superiore]], ed è punto di partenza di numerose arterie. In direzione Casale Monferrato e Alessandria si diparte la [[Strada statale 31 del Monferrato|ex SS31]], in direzione Biella la [[Strada statale 230 di Massazza|ex SS230]] mentre per Pontestura verso Asti la [[Strada statale 455 di Pontestura|ex SS455]]. Le strade convergenti sul centro abitato sono raccordate dalle [[Tangenziale|tangenziali]] Ovest e Sud che formano così un semianello (essendone interrotto il lato est).
La città è servita altresì da due caselli autostradali. Uno, ''Vercelli Est'', è posto sull'[[Autostrada A26 (Italia)|autostrada A26]] (Genova - Gravellona Toce) nel territorio comunale di [[Borgo Vercelli]] collocato circa 8 km a nord-est dal capoluogo. L'altro, Vercelli Ovest, sorge nella frazione Larizzate in prossimità dell'area industriale ed è posto sulla
=== Ferrovie e tranvie ===
La [[stazione di Vercelli]], posta lungo la [[ferrovia Torino-Milano]], è servita da treni regionali svolti da [[Trenitalia]] e [[Trenord]] nell'ambito del contratto di servizio stipulato con le Regioni [[Regione Piemonte|Piemonte]] e [[Regione Lombardia|Lombardia]], nonché da collegamenti a lunga percorrenza operati anch'essi da Trenitalia e [[SNCF Voyages Italia|SNCF]].
La stazione funge altresì da capolinea per le ferrovie [[Ferrovia Vercelli-Pavia|Vercelli-Pavia]] e [[Ferrovia Vercelli-Casale Monferrato]], quest'ultima priva di traffico dal
In passato Vercelli risultava capolinea di una vasta rete di tranvie extraurbane che comprendeva le seguenti linee:
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=== Aeroporti ===
L'[[aeroporto di Vercelli]] "Carlo del Prete" è situato a sud della città ed è dotato di una pista in [[erba]] lunga 560 [[Metro|m]]. Non effettua servizi passeggeri di linea. L'aeroporto è operato da Aero Club Vercelli "Marilla Rigazio"<ref>{{Cita web|url=http://www.aeroclubvercelli.it|titolo=Aero Club Vercelli {{!}} Voglia di volare!
=== Mobilità urbana ===
La città è servita da una rete di autolinee urbane (
== Amministrazione ==
{{vedi anche|Sindaci di Vercelli}}
[[File:Vercelli municipio.jpg|thumb|Il palazzo comunale
=== Gemellaggi ===
Vercelli è [[Gemellaggio|gemellata]] con:
* {{Gemellaggio|Francia|Arles}} dal 1970.<ref name="comune.vercelli.it">{{collegamento interrotto|1=[http://www.comune.vercelli.it/cms/it/comitato-per-i-gemellaggi.html?Itemid=342.html] |
* {{Gemellaggio|ESP|Tortosa}} dal 2003.<ref name="comune.vercelli.it" />
* {{Gemellaggio|Italia|Cetraro|2023}}
== Sport ==
{{Vedi anche|Sport a Vercelli|}}
[[File:Sport in Vercelli, collage (Italy, 2024).png|thumb|upright=1.4|Collage di immagini riguardanti lo sport a Vercelli: lo stadio calcistico "[[Stadio Silvio Piola (Vercelli)|Silvio Piola]]", lo schermidore campione olimpico vercellese [[Marcello Bertinetti]], la pluridecorata squadra di hockey su pista [[Hockey Club Amatori Vercelli|Amatori Vercelli]] e il palazzetto dello sport "[[PalaPregnolato|Massimo pregnolato]]"]]
Vercelli vanta una antica tradizione sportiva potendo annoverare società e sportivi vincitori di diversi premi in molte discipline sportive. La società sportiva più nota è certamente la compagine calcistica, la [[Football Club Pro Vercelli 1892|FC Pro Vercelli 1892]] è una delle più antiche, celebri e titolate società calcistiche d'Italia. Club di grande tradizione, vinse sette [[Scudetto (sport)|scudetti]] tra il [[1908]] e [[1922]]. In città sono presenti altre due squadre: l'''U.S.D. Virtus Vercelli 2011'' e il ''G.S.D. Canadà Vercelli'', che militano nei campionati dilettantistici. <br>Grande tradizione anche nella scherma, presente sin dal 1895, le scuole di Vercelli hanno dato a questo sport numerosi campioni olimpici, campioni del mondo, maestri e innovatori di questo sport, tra cui il campione olimpico [[Marcello Bertinetti]].<br>Vercelli si è distinta anche nell'[[hockey su pista]] con la prima squadra cittadina, l'[[Hockey Club Amatori Vercelli|Amatori Vercelli]], club che ha conquistato tre [[Scudetto (sport)|scudetti]], una [[Coppa Italia di hockey su pista|Coppa Italia]] e due [[Coppa CERS]]. Presente anche il pattinaggio artistico a rotelle, sport nel quale la [[A.S.D. Skating Vercelli]] ha conquistato nel 2011 la [[Stella al merito sportivo|Stella di bronzo al Merito sportivo]] dal C.O.N.I., a riconoscenza dalla lunga tradizione che ha saputo coltivare.<br>Altro sport praticato sin dalla fine del XIX secolo e che ha dato alla città diversi vincitori di premi prestigiosi sono gli [[Tiro ai Giochi olimpici|sport da tiro]]. Il [[tiro a segno]] ha avuto massimo splendore negli [[anni 1960|anni sessanta del novecento]], quando il palmarès della sezione locale si arricchì di una lunga serie di titoli. Per quanto riguarda il [[tiro a volo]], invece, massimo lustro è stato dato dal vercellese [[Giovanni Pellielo]], vincitore di tre medaglie olimpiche individuali, 10 titoli mondiali (3 individuali) e 10 titoli europei (2 individuali).<br>Presenti squadre locali di medio o buon livello nell'ambito della [[pallavolo]] ([[Olimpia VBC Vercelli|Libertas Olimpia]]), il rugby ([[Rugby Vercelli]]), la [[pallacanestro]] ([[Vercelli Rices]]).
== Note ==
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==Bibliografia==
* {{Cita libro|
* {{Cita libro|
* {{Cita libro|autore=Giuseppe Chicco
* {{Cita libro|autore=Flavio Conti|titolo=Cattedrali d'Italia|anno=1999|editore=Touring Club Italiano|città=Milano|
* {{Cita libro|curatore=Vittorio Natale|titolo=Arti figurative a Biella e Vercelli. Il Duecento e il Trecento|anno=2007|editore=Eventi & Progetti|città=Biella|
* {{Cita libro|curatore=Vittorio Natale|titolo=Arti figurative a Biella e Vercelli: Il Quattrocento|anno=2005|editore=Eventi & Progetti|città=Biella|
* {{Cita libro|curatore=Vittorio Natale|titolo=Arti figurative a Biella e Vercelli. Il Cinquecento|anno=2003|editore=Eventi & Progetto|città=Biella|
* {{Cita libro|
* {{cita libro|
* {{Cita libro|curatore=Paolo Pomati|titolo=I 50 anni del Concorso Viotti|edizione=VercelliViva|anno=2000|editore=|città=Vercelli|
* {{Cita libro|
* {{Cita libro|curatore=[[Giovanni Romano (storico dell'arte)|Giovanni Romano]]|titolo=Bernardino Lanino e il Cinquecento a Vercelli|anno=1986|editore=Cassa di Risparmio di Torino|città=Torino|
* {{Cita libro|autore=Dino Serazzi|autore2=Nino Carlone|titolo=Vocabolario vercellese|editore=Gallo|città=Vercelli|
== Voci correlate ==
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|successivo = ''Mansio XLIV – Sca Agath'' ([[Santhià]])
}}
{{Comuni della provincia di Vercelli}}
{{Capoluoghi di provincia italiani}}
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[[Categoria:Vercelli| ]]
[[Categoria:Città romane del Piemonte]]
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