Odilon Redon: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Bertrand-Jean
|Cognome = Redon
|PostCognomeVirgola = meglio conosciuto come '''Odilon Redon'''
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|Attività2 = incisore
|Nazionalità = francese
|Immagine = 095 Odilon Redon Mon portrait.jpg
|Didascalia = Odilon Redon<br>''Autoritratto''
}}
È considerato il maggiore rappresentante del [[simbolismo]] in pittura.<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/odilon-redon/|titolo=Odilon Redon nell'Enciclopedia Treccani}}</ref>
== Biografia ==
=== Infanzia e gioventù ===
Bertrand-Jean Redon, chiamato Odilon dal nome della madre, nacque in una famiglia benestante il 20 aprile 1840 a Bordeaux, da Bertrand Redon e Marie-Odile Guérin, secondogenito di cinque figli: Ernest, Odilon, Marie, Leo e Gaston. Ernest di pochi anni più grande, musicista e bambino prodigio che Odilon sentiva suonare dalla culla, Gaston, nato nel 1853, in un primo tempo si dedicò alla pittura, poi diventò architetto del [[Louvre]] e delle [[Giardino delle Tuileries|Tuileries]].<ref>{{Cita web|url=https://www.musee-orsay.fr/it/collezioni/opere-commentate/cerca/commentaire_id/la-strada-di-peyrelebade-18147.html?no_cache=1&tx_commentaire_pi1%5Bsword%5D=Odilon%20redon&tx_commentaire_pi1%5BpidLi%5D=509%2C842%2C846%2C847%2C848%2C850&tx_commentaire_pi1%5Bfrom%5D=851&cHash=b40e46c0af|titolo=Odilon Redon La strada di Peyrelebade|urlmorto=sì}}</ref> A causa della sua costituzione gracile Odilon, ad appena due giorni di vita, venne affidato alle cure di una nutrice e del suo zio nella proprietà familiare di Peyrelebade, nella campagna del [[Médoc]], dove trascorse la maggior parte della sua infanzia, lontano dai suoi genitori.
Nel 1846, dopo più di un anno di una grave malattia che gli provocava crisi di tipo epilettico, venne portato in pellegrinaggio alla [[Basilica di Notre-Dame de Verdelais|Madonna di Verdelais]], dove verrà condotto altre due volte, fino ai dieci anni e il suo caso rientra tra le 133 guarigioni miracolose avvenute in quel luogo tra il 1819 e il 1883.<ref>{{Cita web|url=https://www.settemuse.it/pittori_scultori_europei/odilon_redon.htm|titolo=Biografia e vita di Odilon Redon}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://books.google.it/books?id=v7fgpBJM_nQC&pg=PA259&lpg=PA259&dq=Verdelais+redon&source=bl&ots=0YJs28keNc&sig=ACfU3U1Pklan_29VL7BRQqMMYXTmHdGc-Q&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjH0LjB9ZvjAhVBbVAKHZvaAYAQ6AEwBXoECAkQAQ#v=onepage&q=Verdelais%20&f=false|titolo=Potential Images: Ambiguity and Indeterminacy in Modern Art|lingua=Inglese|pagina=69 e 269}}</ref> Questo fatto venne annotato nell'apposito registro della basilica, pertanto possiamo sapere che Odilon aveva "una malattia molto grave che provocava nel cervello del bambino numerose crisi quotidiane di tipo epilettico, che lasciavano momenti di assenza morale" e che nel 1850 fu ancora a Notre Dame di Verdelais per ringraziare la Madonna e attestare la guarigione. Redon dal 1851 iniziò a vivere con la sua famiglia.<ref>{{Cita web|url=https://books.google.it/books?id=45TrZxnvOmsC&pg=PA110&lpg=PA110&dq=basilica+pellegrinaggio+verdelais&source=bl&ots=7Kpv4VHMDC&sig=ACfU3U1YZOxpFEAUxs4X8Bl0m8TL7F8vzg&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwji3PepoZ7jAhWQJVAKHdHLDuI4ChDoATADegQICRAB#v=onepage&q=20pellegrinaggio%20verdelais&f=false|titolo=L'avventura estetica: prospettive sull'arte|p=110}}</ref>
[[File:Peyrelebade-landscape.1868 Redon.jpg|thumb|Odilon Redon, ''Paesaggio di Peyrelebade'', 1868, olio su tela, [[Parigi]], [[Museo d'Orsay]]]]
I medici, a causa della sua fragilità fisica e psicologica, sconsigliarono per Odilon qualsiasi "sforzo cerebrale"; perciò non verrà mandato a scuola e inizierà gli studi più tardi. Oltre ai problemi di salute a segnarlo furono il tempo che trascorse libero nella campagna, tra la solitudine di boschi e lande, come anche le musiche di [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]], [[Johann Sebastian Bach|Bach]] e, più tardi, [[Hector Berlioz|Berlioz]], [[Robert Schumann|Schumann]] e [[Fryderyk Chopin|Chopin]].<ref name=":0" /> Nel 1862 la famiglia lo spinse a provare gli studi in architettura all'Ecole des Beaux-Arts di Parigi, ma non riuscì a superare l'esame per accedervi. A quindici anni iniziò a studiare disegno come allievo del paesaggista romantico Stanislas Gorin, che gli fece conoscere le opere di [[Eugène Delacroix|Delacroix]], [[Jean-Baptiste Camille Corot|Corot]] e [[Gustave Moreau|Moreau]]<ref>{{Cita libro|cognome=Clair, Jean, (1940- ...)|cognome2=Palazzo Grassi. Centro di cultura.|titolo=Cosmos: da Goya a De Chirico, da Friedrich a Kiefer: l'arte alla scoperta dell'infinito|url=https://www.worldcat.org/oclc/496219722|accesso=2019-06-28|data=2000|editore=Bompiani|OCLC=496219722|ISBN=8845244970}}</ref>, però a causa delle difficoltà relazionali con il maestro, Odilon abbandonò la frequentazione del suo atelier.
Tornò a [[Bordeaux]] e nel 1860 cominciò a esporre al ''Salon des Amis des Arts'', ma determinante per la sua formazione fu l'incontro con l'incisore [[Rodolphe Bresdin]], che gli fece conoscere la grandezza dell'opera di [[Albrecht Dürer|Dürer]] e [[Rembrandt]].<ref>{{Cita libro|cognome=Fugazza, Stefano.|titolo=Simbolismo|url=https://www.worldcat.org/oclc/27032557|accesso=2019-06-28|data=1991|editore=Arnoldo Mondadori arte|OCLC=27032557|ISBN=8824200427}}</ref> L'amico e botanico Armand Clavaud trasmise invece a Odilon la passione per i fiori, per la fisiologia vegetale, gli fece scoprire il mondo visionario che emerge dal microscopio. Inoltre lo iniziò alle teorie di [[Charles Darwin]] e all'opera di Baudelaire, Poe e Flaubert, ai quali l'artista dedicherà successivamente delle raccolte litografiche. Dal 1864 si recò saltuariamente a [[Parigi]] e in questo periodo dipinse, incise, copiò dall'antico. Passò l'estate del 1868 a [[Scuola di Barbizon|Barbizon]], dove conobbe Corot<ref>{{Cita libro|cognome=Gibson, Michael, 1929-2017,|cognome2=Miller, Chris,|titolo=Odilon Redon, 1840-1916 : the prince of dreams|url=https://www.worldcat.org/oclc/1004235972|accesso=2019-07-05|edizione=English edition|OCLC=1004235972|ISBN=9783836553216}}</ref>.
=== Periodo dei ''noirs'' ===
[[File:To Edgar Poe (The Eye, Like a Strange Balloon, Mounts toward Infinity) (A Edgar Poe (L'oeil, comme un ballon bizarre se dirige vers l'infini)) LACMA AC1997.14.1.1.jpg|thumb|left|Odilon Redon, ''L'occhio, come un pallone bizzarro, si dirige verso l'infinito'', litografia per la raccola ''A Edgar Poe'', [[Los Angeles County Museum of Art]]]]
[[File:Armor MET DP139626.jpg|thumb|left|Odilon Redon, ''Armatura'', 1891, carboncino e matita, 50,7 x 36,8 cm. Metropolitan Museum of Art, Manhattan]]
La sua originalità emerse dopo i trent'anni, ovvero dopo la partecipazione volontaria alla [[guerra franco-prussiana]] nel 1870.
Prese un piccolo studio a Parigi, eseguì copie dal Louvre e si interessò di [[osteologia]] e botanica, indagando la correlazione tra le strutture di ogni creatura, per poi rielaborarle con la fantasia in disegni a matita o carboncino.
{{Citazione|Intorno al 1875 usavo sempre la matita o il carboncino, polvere volatile, impalpabile, fuggevole sotto la mano. Ed è allora che questa tecnica, che mi esprimeva meglio, divenne mia. Questa materia, che non ha alcuna bellezza in sé, assecondava le mie ricerche del chiaroscuro e dell'invisibile. [...] È per moltiplicare, diffondere questi disegni che ebbi l'idea della litografia.|O. Redon, Lettera a Edmond Picard, 15 giugno 1894}}
Entrò in contatto con [[Gustave Moreau]]: fu in questo periodo che Redon si avvicinò alle tematiche simboliste, arrivando alla conclusione che la vera dimensione dell'[[arte]] è il sogno, che permette all'artista l'esplorazione di un fantastico mondo interiore. In contrapposizione al contemporaneo [[impressionismo]], Redon rifiutò, nelle sue prime creazioni, l'uso del colore, privilegiando i disegni e le [[Litografia|litografie]], che espose al Salon dal [[1867]] al [[1889]].
Le opere in bianco e nero di questo periodo, che ci parlano di un mondo inquietante in cui affiorano mostri, demoni, figure alate e teste mozzate, sono chiamate ''noirs''.
Il suo primo album di litografie, intitolato ''Nel sogno'' (1879), inaugurò la serie detta appunto dei ''noirs'', cui seguiranno ''A Edgar Poe'' (1882), ''Le origini'' (1883), ''Omaggio a Goya'' (1885), ''La notte'' (1886), le tre serie per ''La tentazione di sant’Antonio'' di Flaubert (1888, 1889, 1896), ''L'Apocalisse di san Giovanni'' (1899, commissionatogli da [[Ambroise Vollard]]), ''I fiori del male'' (1890), ''Sogni'' (1890, dedicato all’amico e maestro Armand Clavaud, suicidatosi quell'anno).<ref>{{Cita web|url=http://www.artedossier.it/it/art-history/artist/redon-odilon/|titolo=Odilon Redon - Art e Dossier}}</ref>
I suoi artisti preferiti ([[Francisco Goya]], [[Edgar Allan Poe]], [[Charles Baudelaire]]) e le sue amicizie ([[Paul Gauguin]], [[Stéphane Mallarmé]], [[André Gide]]) collocano Redon nell'ambito di quel [[simbolismo]] del quale fu un precursore e uno dei più autentici rappresentanti in campo figurativo. Nella sua produzione s'intrecciano miti classici e orientali a temi tipici del suo tempo, pieni di ambiguità basata sullo strano, sul bizzarro, sul chimerico e sul grottesco che non mancò di suscitare l'interesse dei [[surrealismo|surrealisti]]; ma fu soprattutto l'amicizia con il [[poesia|poeta]] Stéphane Mallarmé che permise a Redon di ampliare e approfondire in chiave decadente i temi dei suoi dipinti.
Il 1º maggio [[1880]], a 40 anni, sposò Camille Falte, una creola originaria dell'Ile-Bourbon (in seguito sarà ribattezzata isola di Réunion), alla quale fu estremamente legato e che lo aiuterà curando i rapporti con la stampa e i mercanti d'arte. Ebbero due figli: il primo, Jean, nel 1886, morì pochi mesi dopo la nascita, e il secondo, Arï, nacque nel 1889.
Nel [[1886]] espose all'ultima mostra degli impressionisti, ormai tale solo di nome.
Nel [[1889]] conobbe il gruppo dei pittori [[Nabis]]: dopo la partenza di [[Paul Gauguin]] per la [[Polinesia]], i Nabis cercarono il loro nuovo maestro in Redon, considerandolo uno dei precursori del [[simbolismo]].
=== Periodo del colore ===
[[File:Muse of Pegasus - Odilon Redon.jpg|thumb|Odilon Redon, ''Pegaso e le Muse'', 1900, olio su tela, Parigi, Collezione privata]]
{{Citazione|Redon, tuttavia, si stancò presto di questa sorta di inferno spiralante e nero in cui era imprigionato e di cui aveva percorso i cicli danteschi: avvertì la necessità della luce e salì verso il colore come verso un paradiso.|Marius-Ary Leblond, "Odilon Redon. Il meraviglioso nella pittura", ''La Revue Illustrée'', 20 febbraio 1907, n°5 <ref>{{Cita web|url=https://www.musee-orsay.fr/it/collezioni/a-proposito-di-redon.html#c52117|titolo=A proposito di Redon}}</ref>}}
A partire dal [[1889]] mise in secondo piano i disegni e le litografie per dedicarsi maggiormente alla [[pittura]], usando gli olî, i [[pastello|pastelli]] e gli [[acquerello|acquerelli]], per fare scaturire l'irrazionale e il mistero dai più semplici soggetti, spesso da un semplice mazzo di fiori. Legato a questo tema vi fu la profonda amicizia con il botanico Armand Clavaud e con il pittore [[Henri Fantin-Latour]]; ma mentre l'approccio di quest'ultimo è fondamentalmente realistico, Redon filtra la realtà attraverso la memoria e l'immaginazione, dando alla sua composizione una valenza evocatrice che va al di là dell'aspetto esteriore dei fiori.
Negli anni successivi Redon ritornò regolarmente su questo tema e dal [[1900]] inserì le nature morte floreali, da sole o sullo sfondo di altri quadri, in tutte le esposizioni a cui prese parte. Questi dipinti, che testimoniano la sua predilezione per il sogno e la fantasia, furono i primi ad avere una certa popolarità al di fuori degli ambienti delle avanguardie simboliste.
È stato scritto che con Odilon Redon il sogno diventa il l'oggetto dell'arte, oltre [[Paul Cézanne|Cezanne]] che, nella stessa epoca, aveva ridefinito la realtà. «La pittura non sarà più unicamente ciò che si vede, bensì ciò che si pensa, ciò che si immagina, ciò che l'intelletto e il sogno inventano».<ref>{{cita pubblicazione |nome=Maria José Ragué |titolo=Intervista a Jean Cassou |rivista=La pittura oggi |editore=Istituto Geografico De Agostini |città=Novara |volume=GT Grandi Temi |numero=Catalogo 28309 |anno=1976|p=15}}</ref>
In questi anni partecipò alle mostre del gruppo di artisti noto come ''[[Les XX]]'' - che si era formato a [[Bruxelles]], dopo la dissoluzione del gruppo di artisti d'avanguardia ''[[La Chrysalide]]'' - e a numerose esposizioni in [[Francia]] e all'estero, tra cui l'importante retrospettiva del [[1904]] al Salon d'Automne, dove gli venne interamente dedicata una sala, con sessantadue sue opere.
====Le decorazioni====
[[File:WLANL - andrevanb - Panneau Décoratif, Odilon Redon, 1902.jpg|thumb|left|Odilon Redon, Pannello decorativo, 1902. [[Rijksmuseum (Amsterdam)]]]]
Dal 1900 Redon affrontò le grandi superfici, realizzando dei pannelli per il castello nella [[Yonne]] del barone Robert de Domecy. Redon scrisse in proposito, all'amico Albert Bonger «Rivesto le pareti di una sala da pranzo con fiori, fiori da sogno, fauna immaginaria; tutto questo in grandi pannelli, lavorati con po' di tutto, la tempera, l'aoline, l'olio e perfino il pastello da cui ho ottenuto, in questo momento, un ottimo risultato, un pastello gigante.»
Nel 1902 progettò la decorazione per la sala da musica della dimora parigina della vedova del compositore [[Ernest Chausson]], nel 1908 ebbe commissioni da parte della [[Manifattura dei Gobelins]], per la realizzare cartoni preparatori alla tappezzeria.<ref>{{Cita web|url=https://www.musee-orsay.fr/it/collezioni/a-proposito-di-redon.html|titolo=A proposito di Odilon Redon}}</ref>
Tra le commissioni pubbliche vi fu nel 1910 la decorazione della biblioteca dell'abbazia cistercense di Fontfroide, non distante da [[Montpellier]], dove Redon realizzò per Gustave Fayet la sua più grande decorazione, con i temi della notte e del giorno dipinti su due pareti opposte, riepilogo del proprio percorso tra sogno e rivelazione.<ref>{{Cita libro|cognome=Di Stefano, Eva.|titolo=Redon|url=https://www.worldcat.org/oclc/799414464|accesso=2019-06-28|data=2005|editore=Giunti|OCLC=799414464|ISBN=8809040910}}</ref>
Redon morì a [[Parigi]] il 6 luglio [[1916]].
Nel 1922 venne pubblicata a Parigi da Henri Floury ''A se stesso'' (''À soi-même''), una raccolta di scritti autobiografici di Redon, composti dal 1867 al 1915.
==Stile e contenuti==
[[File:Redon Il y eut peut-etre une vision premiere essayee dans la fleur.jpg|thumb|left|Odilon Redon, ''Potrebbe esserci stata una prima visione sperimentata nel fiore'', litografia, 1883, da ''Le origini''. [[National Gallery of Art]], Washington D.C.]]
[[File:Odilon Redon - The Trees - Google Art Project.jpg|thumb|left|Odilon Redon, ''Gli alberi'', 1890, carboncino su carta. [[Houston Museum of Fine Arts]]]]
===Il sogno===
Nel [[simbolismo]] vi è una parola-chiave, che compare insistentemente: sogno. Per Redon esso è l'intima realtà, che come un sogno appare confusa, ma solo perché non ancora espressa: ed è proprio l'esprimerla che la definirà.
{{citazione|Ho creato un'arte secondo il mio parere, con gli occhi aperti sulle meraviglie del mondo visibile [...]. È la natura che ci impone di obbedire ai doni che ci ha dato. I miei mi hanno indotto al sogno. Ho subito i tormenti dell'immaginazione e le sorprese che essa dava sotto la matita; ma queste sorprese le ho condotte e guidate secondo le leggi organiche dell'arte che conosco e sento, con il solo scopo di ottenere nello spettatore, per subitanea fascinazione, ogni possibile richiamo dell'incerto e ogni evocazione, ai confini del pensiero.|O. Redon, ''A se stesso''}}
Il suo primo album litografico, ''Nel sogno (Dans le rêve)'', del 1879, tirato in venticinque esemplari,<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Odilon Redon|titolo=A se stesso|collana=Carte d'artisti|annooriginale=2004|editore=Abscondita|città=Milano}}</ref> comprende una serie di immagini fantastiche e ispirate alle opere di Moreau, con l'influenza di [[Edgar Allan Poe|Poe]] e [[Charles Baudelaire|Baudelaire]] ed esplicitamente antirealista.
===L'angoscia===
Il lavoro artistico di Redon nel periodo dei ''Noirs'' è intriso da un umore melanconico, triste e angoscioso, che emerge sia dalle tematiche affrontate che dalla resa in suggestive e indeterminate immagini antinaturalistiche. Queste sue opere echeggiano un'oscurità interiore memore di Baudelaire e del macabro di Poe.
La notorietà giunse a Redon grazie allo scrittore [[Joris-Karl Huysmans]], che nel suo romanzo ''[[Controcorrente (Huysmans)|Controcorrente]] (À rebours)'' annovera le sue opere nella raffinata collezione del protagonista Des Esseintes, assurgendole, insieme a quelle di Moreau e di [[Rodolphe Bresdin|Bresdin]], all'Olimpo dell'estetismo intellettuale della sensibilità decadente. Nell'abitazione dell'eccentrico e solitario Des Esseintes, dove può trovarvi posto, come scrive Huysmans «una pittura sottile, squisita, immersa in un sogno remoto, in una corruzione antica» i carboncini di Redon sono opere «al di fuori di tutto, che oltrepassano i limiti della pittura, rinnovando un fantastico del tutto speciale, un fantastico di malattia e di delirio».<ref>{{cita|Odilon Redon, 2004|pp. 210-211}}.</ref>
===La gioia===
[[File:Odilon Redon 006.jpg|thumb|Odilon Redon, ''Farfalle'', 1910, olio su tela. [[Museum of Modern Art]], New York]]
[[File:OdilonRedon-The Chariot of Apollo.png|thumb|Odilon Redon, ''[[Il Carro di Apollo]]'', 1909, olio su cartone. [[Musée des Beaux-Arts (Bordeaux)]]]]
Dopo un cambiamento psicologico legato alla nascita del suo secondo figlio, Redon scoprì le infinite suggestioni del colore e non riuscirà a tornare al carboncino:
Mentre il colore comincia a fare la sua apparizione nei dipinti, anche i temi iconografici si rinnovano, in un tripudio di fiori, farfalle, barche, motivi mitologici e letterari.
Le sue opere continueranno a sprigionare un'atmosfera di mistero e i suoi fiori a fluttuare in un'atmosfera irreale.<ref>{{Cita libro|cognome=Lacambre, Geneviève.|cognome2=Capodieci, Luisa.|cognome3=Lobstein, Dominique.|titolo=Il simbolismo da Moreau a Gauguin a Klimt|url=https://www.worldcat.org/oclc/164437694|accesso=2019-06-20|data=[©2007]|editore=Ferrara arte|OCLC=164437694|ISBN=8889793066}}</ref>
== Considerazioni di Redon sulla propria arte ==
''A se stesso'' si conclude con uno scritto in cui l'artista si spiega e riassume, indicando le «tre fonti, tre cause» dell'opera d'arte:
*La tradizione
Gli uomini di genio ci hanno lasciato opere d'arte, vita morale e intellettuale dell'umanità, attraverso cui riconosciamo la nostra nobiltà e grandezza, perciò gli insegnanti, esigenti alleati della bellezza e dell'ideale, hanno la missione di conservare questa sacra eredità.
*La realtà
La natura è un mezzo per esprimere e comunicare sentimenti, che senza di essa non potrebbero apparire nella luce pura della sua più alta espressione, ma astratti.
*L'invenzione personale
L'intuizione originale cerca sostegno nel passato e nel presente, per dare all'opera un temperamento in evoluzione, che si rinnovi con i nuovi mezzi espressivi che scaturiscono dal progresso.
Un'opera d'arte per essere compresa necessita del giusto tempo ed «è raro che la gloria si sviluppi liberamente attorno al genio, soprattutto nella nostra epoca, in cui ogni artista cerca in solitudine la propria strada, senza altro iniziatore al proprio sogno che se stesso.» (1887)<ref name=":0" />
== Omaggi ==
* Redon viene citato da [[Leonardo Sciascia]] nel romanzo ''[[Todo modo (romanzo)|Todo modo]]''.
* Redon viene citato da [[Joris-Karl Huysmans]] nel romanzo ''[[Controcorrente (Huysmans)|Controcorrente]]''.
* Redon viene citato da [[Gilly Macmillan]] nel romanzo thriller "9 giorni"
* Redon viene citato da [[Roberto Bolaño|Roberto Bolano]] nel romanzo "2666".
* Redon viene citato da [[Georges Simenon]] nel romanzo "L'angioletto".
== Opere ==
{{vedi anche|Opere di Odilon Redon}}
== Musei ==
Elenco dei [[museo|musei]] che espongono opere dell'artista:
* Gifu museo della Prefettura, Giappone (collezione permanente e esibizione temporanea monografica su Redon nell'anno 2022).
* [[
* [[
* [[
* [[National Gallery of Art]] di [[Washington]]
* [[Museo d'Orsay]] di [[Parigi]]
* [[Musée des Beaux-Arts (Bordeaux)|Museo di Belle Arti di Bordeaux]]
* [[Rijksmuseum (Amsterdam)|Rijksmuseum (Museo Statale di Amsterdam)]]
* Schlossmuseum Linz, Austria
* [[Biblioteca nazionale di Francia]], Parigi, Francia
* [[Metropolitan Museum of Art]], New York, Stati Uniti
* [[National Gallery of Art]], Washington, D.C., Stati Uniti
* [[Houston Museum of Fine Arts]], Huston, Stati Uniti
* Museum of Art, Hakone, Giappone
* [[Fitzwilliam Museum]], Cambridge, Regno Unito
* Villa Flora Winterthur, Winterthur, Svizzera
* [[Cleveland Museum of Art]], Cleveland, Ohio, Stati Uniti
==Galleria d'immagini==
<gallery class="center" widths="180" heights="240">
File:Pilgrim from a sublunar world MET DP824900.jpg|''Pellegrino del mondo sublunare'', 1891
File:Apocalypse de Saint-Jean by Odilon Redon 08.jpg|''Poi vidi discendere dal cielo un angelo con la chiave dell'abisso e una grande catena in mano''. Apocalisse di san Giovanni, 1899
File:I saw a flash of light, large and pale MET DP824909.jpg|''Vidi un bagliore di luce'', 1896
File:Day (Le Jour), from the series, Dreams (Songes), plate VI MET DP824896.jpg|''Il giorno'', 1891
</gallery>
<gallery class="center" widths="180" heights="220">
File:Redon-Closed-eyes-1894.jpg|''[[Gli occhi chiusi (Redon)|Gli occhi chiusi]]'', 1894
File:Redon.beatrice.jpg|''Beatrice'', 1855
File:Pandora by Odilon Redon.JPG|''Pandora'', 1911
File:Redon Flowers in a black vase DMA.jpg|''Fiori in un vaso nero'', 1910
</gallery>
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita testo |autore=Marco Valsecchi |titolo=I paesaggisti dell'800 |data=1972, p. 328, tav. 117 |editore=Electa-Bompiani |città=Milano |cid=Marco Valsecchi |SBN =
* {{Cita libro|autore=Odilon Redon|titolo=A se stesso (a cura di Stefano Chiodi)|collana=Carte d'artisti|annooriginale=2004|editore=Abscondita|città=Milano}}
* {{fr}}{{cita web|https://archive.org/details/soimmejourna00redouoft|Odilon Redon, ''A soi-même'', 1922, H. Fleury, Paris}}
* {{Cita libro|autore=Eva Di Stefano|titolo=Odilon Redon|collana=Art e Dossier|annooriginale=2005|editore=Giunti|città=Firenze-Milano}}
* {{Cita libro|autore=Michael Gibson|titolo=Odilon Redon|url=https://archive.org/details/odilonredon184010000gibs|collana=Basic Art|annooriginale=1996|editore=Taschen|città=}}
== Voci correlate ==
* [[Gli occhi chiusi (Redon)]]
* [[Il carro di Apollo]]
* [[Il ciclope (Redon)]]
* [[Opere di Odilon Redon]]
* [[Simbolismo]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|https://www.wikiart.org/en/odilon-redon|Wikiart}}
* {{cita web|https://www.musee-orsay.fr/it/collezioni/a-proposito-di-redon.html}}
* {{cita web|https://www.fitzmuseum.cam.ac.uk/gallery/redon/gallery/6/index.html|Serie litografiche presso il Museo Fitzwilliam}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|pittura}}
[[Categoria:Odilon Redon| ]]
[[Categoria:Pittori simbolisti]]
[[Categoria:Litografi francesi]]
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