Calcocite: differenze tra le versioni
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|formula = Cu<sub>2</sub>S<ref name = "Webmineral">[http://webmineral.com/data/Chalcocite.shtml Scheda tecnica del minerale su webmineral.com]</ref><ref name = "mindat">[http://www.mindat.org/min-962.html Scheda tecnica del minerale su mindat.org]</ref><ref name = "Peruzzo">
{{cita libro
|autore-capitolo-cognome= Gramaccioli
|autore-capitolo-nome= Carlo Maria
|titolo= Come collezionare i minerali dalla A alla Z volume I
|dataoriginale= 1988
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|tiposfaldatura = indistinta secondo {110}<ref name = "Webmineral"/>, imperfetta
|tipofrattura = concoide<ref name = "Webmineral"/><ref name = "mindat"/>, irregolare
|coloreminerale = grigio blu<ref name = "Webmineral"/><ref name = "mindat"/>, grigio<ref name = "Webmineral"/><ref name = "mindat"/>, nero<ref name = "Webmineral"/><ref name = "mindat"/>, grigio nero<ref name = "Webmineral"/><ref name = "Treccani"/><ref name = "Hoepli">[https://dizionari.hoepli.it/Dizionario_Italiano/parola/calcocite.aspx?idD=1&Query=calcocite Definizione su dizionari.hoepli.it]</ref><ref name = "sapere">[http://www.sapere.it/enciclopedia/calcosina.html Definizione su sapere.it]</ref> con iridescenze<ref name = "Peruzzo"/><ref name = "Treccani"/><ref name = "Hoepli"/> blu<ref name = "Treccani"/> o bluastre<ref name = "Peruzzo"/> superficiali<ref name = "Peruzzo"/><ref name = "Treccani"/>, grigio acciaio<ref name = "Webmineral"/><ref name = "mindat"/>,
|tipolucentezza = metallica<ref name = "Webmineral"/><ref name = "mindat"/><ref name = "Peruzzo"/><ref name = "Treccani"/> su frattura fresca
|tipoopacita = opaca<ref name = "Webmineral"/><ref name = "mindat"/>
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}}
La '''calcocite''' (dal greco χαλκός = rame<ref name = "mindat"/>) è un minerale, un [[solfuro]] di [[rame]].
== Abito cristallino ==
I cristalli spesso sono tabulari frequentemente geminati in varie forme.<ref name = "Peruzzo"/> o masse compatte granulari con abito pseudoesagonali<ref name = "Treccani"/> È dimorfo: monoclino o pseudo-ortorombico al di sotto dei 105 °C, diventa esagonale sopra i 105 °C (in quest'ultimo casi si parla di calcocite-alta)<ref name = "mindat"/>. Al di sotto dei 105 °C la struttura è basata su di un impaccamento esagonale compatto di atomi di [[zolfo]] con [[gruppo spaziale]] monoclino. Sopra i 105 °C si trasforma in calcocite ad alta temperatura o gamma-calcosina con gruppo spaziale P6<sub>3</sub>/mmc.
== Origine e giacitura ==
La genesi è idrotermale<ref name = "sapere"/>. Si trova in giacimenti filoniani<ref name = "Peruzzo"/><ref name = "sapere"/> assieme ad altri [[solfuri]] di rame ove si forma per parziale ossidazione dei minerali di ferro e di rame<ref name = "Peruzzo"/> o in giacimenti cupriferi italiani<ref name = "Treccani"/> o associati a rocce eruttive. La sua giacitura primaria è come [[processo supergenico|minerale supergenico]] nelle zone arricchite dei depositi di solfuri di origine idrotermale. In pratica in condizioni superficiali i solfuri primari di [[rame]] sono soggetti ad ossidazione; i solfati solubili che si formano si muovono verso il basso e reagiscono con i minerali primari per formare calcocite arricchendo il minerale in [[rame]]. È secondaria nei ''cappellacci di ferro''. Ha [[paragenesi]] con [[rame]], [[calcopirite]], [[bornite]], [[covellite]].
Si trova a volte associato alla [[bayankhanite]] (nelle miniere di [[fluoro]]), tecnicamente un'unione di [[rame]], [[cinabro]] e [[zolfo]].
== Forma in cui si presenta in natura ==
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== Caratteristiche fisico-chimiche ==
A volte settile (facilmente tagliabile in sottili lamine)<ref name = "mindat"/>. Solubile in [[acido nitrico]]<ref name = "Peruzzo"/>; il minerale, alterandosi si trasforma in [[rame nativo]], [[covellite]], [[malachite]] e [[azzurrite]]<ref name = "Treccani"/>, inoltre all'aria si altera facilmente in carbonati basici di [[rame]], perché contiene questo elemento allo stato di ossidazione ''+1'' e quindi in condizioni in cui esso è facilmente ossidabile; al cannello ferruminatorio schizza; fonde su carbone di legna in fiamma riducente e dà origine a gocce di rame, che, bagnate con un po' d'acqua, colorano la fiamma da verde ad azzurra.
*[[Peso molecolare]]: 159,16 [[grammomolecola|grammomolecole]]<ref name = "Webmineral"/>
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== Località di ritrovamento ==
Le località di ritrovamento sono, forse le miniere della [[Cornovaglia]] che, specialmente nel [[XIX secolo]] e nei primi anni del [[XX secolo]] hanno portato alla luce dei gruppi cristallizzati eccezionali, alcune miniere della Cornovaglia che hanno fornito dei campioni di calcocite sono: St. Just, Camborne, Redruth. Altri campioni interessanti di calcocite sono stati trovati a [[Bristol]] nel [[Connecticut]] ([[Stati Uniti d'America|USA]]). In Italia, invece, dei minerali di calcocite sono stati trovati nelle [[miniera di Montecatini|miniere di Montecatini]] ed a [[Miniera di Gambatesa|Gambatesa]] in [[Liguria]], in quest'ultimo caso è stato trovato insieme a minerali di [[manganese]].<ref name = "Peruzzo"/> inoltre, assieme al [[granato]], ad [[Ala di Stura]], in [[provincia di Torino]] e a [[Saint-Vincent (Italia)|Saint-Vincent]], in [[Val d'Aosta]]. Associata a [[calcopirite]] ed in forma compatta nella Serpentina a [[Rocca Bruna]], nel comune di [[Traves (Italia)|Traves]], nelle [[Valli di Lanzo]]. In piccole quantità compatte nella [[miniera di Gambatesa]], a [[Ne (Italia)|Ne]], in [[provincia di Genova]]; ed alla [[miniera Monte Nero]], a [[Rocchetta di Vara]], in [[provincia della Spezia]].<br />
Altre miniere sono:<br />
[[Gezkazgan]], nel [[Kazakistan]]; a [[Nižnij Tagil]], nei [[Monti Urali]], come minerale primario. A [[Butte]] e [[Bisbee (Arizona)|Bisbee]], nel [[Colorado]] e negli scisti di [[Mansfeld]], in [[Germania]], come minerale secondario.
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|titolo= Mineralogia |autore= Cornelis Klein |editore= Zanichelli |anno= 2004 }}
* {{cita libro|titolo= Le rocce e i loro costituenti |autore= Lucio Morbidelli
* {{cita libro|titolo= Minerali e rocce |editore= De Agostini |città= Novara |anno= 1962 }}
* {{cita libro|titolo= Guida al riconoscimento dei minerali |autore= Alessandro Borelli |autore2= Nicola Cipriani |editore= Mondadori |anno= 1987}}
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sulla}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://webmineral.com/data/Chalcocite.shtml|
{{Portale|mineralogia}}
[[Categoria:Minerali del rame]]▼
[[Categoria:Solfuri e sali dello zolfo (minerali)]]
▲[[Categoria:Minerali del rame]]
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