Partito Tory: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|altri significati|Tory (disambigua)|Tory}}
{{S|partiti politici britannici}}
{{Partito politico
|nome = Tory
|colore=#3333CC
|nomenome2 = (IT) Partito Tory
|logo = Arthur Wellesley and reforms.jpg
|leader = [[Giacomo II d'Inghilterra]]<br/>[[James Butler, I duca di Ormonde|James Butler]]<br/>[[William Pitt il Giovane]]<br/>[[Robert Banks Jenkinson, II conte di Liverpool|Robert Jenkinson]]<br/>[[Arthur Wellesley, I duca di Wellington|Arthur Wellesley]]<br/>[[Robert Peel]]
|stato = GBR
|fondazione =1678
|ideologia=[[Conservatorismo]]<br>Correnti interne:<br>{{cn|{{•}} [[Conservatorismo liberale]]<br>{{•}} [[Giacobitismo]]<br>{{•}} [[Liberismo]]<br>{{•}} [[Protezionismo]]<br>{{•}} [[Nazionalismo]]}}
|confluito in = [[Partito Conservatore (Regno Unito)|Partito Conservatore]]
|collocazione=[[Destra (politica)|Destra]]
|abbreviazione =
|colori={{color box|#3333CC}} [[Blu]]
|ideologia = [[Conservatorismo]]<ref name="consoff">{{Cita news|url=http://www.conservatives.com/tile.do?def=party.history.page|editore=Conservatives|titolo=A Brief History of the Conservative Party|data=24 ottobre 2007|urlmorto=si|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080313085926/http://www.conservatives.com/tile.do?def=party.history.page}}</ref><br/>[[Colonialismo]]<ref>{{Cita web|url=https://www.laterza.it/indici/9788842112785_capitolo.pdf|titolo=I Mondi della Stroria |autore=Andrea Giardina - Giovanni Sabbatucci - Vittorio Vidotto|accesso=9 maggio 2023}}</ref>
Correnti interne:<br/>{{Senza fonte|{{•}} [[Conservatorismo liberale]]<br/>{{•}} [[Giacobitismo]]<br/>{{•}} [[Liberismo]]<br/>{{•}} [[Protezionismo]]<br/>{{•}} [[Nazionalismo]]}}<br/>{{•}} [[Tradizionalismo (politica)|Toryismo]]<ref>Holmes, Geoffrey (1983). "Eighteenth-Century Toryism". The Historical Journal. 26 (3): 755–760. doi:10.1017/S0018246X00021178. JSTOR 2639092. S2CID 162328892.</ref>
|collocazione = [[Centro-destra]]<ref>{{Cita libro|curatore=Andrew Whittaker |titolo=Britain: Be Fluent in British Life and Culture |data=2009 |editore=Thorogood Publishing}}</ref>/[[Destra (politica)|Destra]]<ref>{{Cita libro|curatore=James Frey |titolo=The Indian Rebellion, 1857–1859: A Short History with Documents |url=https://books.google.com/books?id=EXP6DwAAQBAJ&dq=leftist+%22Radicals%22+Britain+1859&pg=PR30 |citazione=British politics of the first half of the nineteenth century was an ideological spectrum, with the Tories, or Conservative Party, on the right, the Whigs as liberal-centrists, and the radicals on the left. |data=2020 |p=XXX |editore=Hackett Publishing|isbn=978-1-6246-6905-7}}</ref>
|colori = {{color box|#3333CC0000FF}} [[Blu]]
}}
[[File:Royal Oak.png|thumb|Simbolo della Royal Oak ("quercia reale"), associata all'ideologia Tory]]
Il partito '''Tory''' è stato uno dei principali [[Partito politico|partiti politici]] (opposto aia [[Whigquello (Regnodei Unito)|Whig[[Whigs]]) cheattivi sitra venneil atardo creareSeicento nele diciassettesimola secolometà dell'Ottocento in [[Inghilterra]] e successivamente [[Regno di Gran Bretagna]] in seguito alla fine della [[Commonwealth of England|Repubblica di Cromwell]] durante il regno di [[Carlo II d'Inghilterra|Carlo II]].
 
Chiamati ironicamente «banditi {{Senza fonte|cattolici}}<!-- poco più avanti "sostenendo che l'unica religione praticabile fosse l'[[anglicanesimo]]" , perché mai dovrebbero essere chiamati "cattolici"?!? -->», sostenevano che il potere [[Parlamento|parlamentare]] (seppur presente nello [[Regno d'Inghilterra|Stato inglese]]) dovesse comunque essere meno forte rispetto al potere regio.
Chiamati ironicamente «banditi cattolici», sostenevano che il potere [[Parlamento|parlamentare]] (seppur presente nello [[Regno d'Inghilterra|Stato inglese]]) dovesse comunque essere meno forte rispetto al potere regio. Inoltre erano assolutamente contrari alla tolleranza [[Religione|religiosa]], sostenendo che l'unica religione praticabile fosse l'[[anglicanesimo]]. Dopo la [[gloriosa rivoluzione]] del 1688 andò incontro a un rapido declino, sciogliendosi definitivamente nel 1760. Tuttavia alcuni scrittori politici continuarono a usare il termine e alcuni decenni dopo si formò un nuovo partito che controllò il governo tra il 1783 e il 1830, per poi sciogliersi definitivamente nel 1834, anno della fondazione del [[Partito Conservatore (Regno Unito)|Partito Conservatore]], formato dall'unione dei Tory con il [[Partito Liberale Unionista]]. Il termine venne usato da alcuni Whig [[Conservatorismo|conservatori]] guidati da [[Edmund Burke]] che alla fine del Settecento presero posizione contro la [[rivoluzione francese]].
 
Come sostenitori del potere del monarca, durante il regno di [[Giacomo II Stuart]] furono favorevoli al [[cattolicesimo]] del re, ma in seguito alla [[Gloriosa rivoluzione]] in cui il protestantesimo fu stabilito come unica religione di Stato diventarono assolutamente contrari alla [[tolleranza religiosa]], sostenendo che l'unica religione praticabile fosse l'[[anglicanesimo]], pur essendo ciò contrario al [[Bill of Rights]]; furono favorevoli alla politica espansionistica d'oltreoceano specialmente territoriale del [[colonialismo]]. Il partito ha tratto la sua forza principalmente dalla [[Gentry (classe sociale)|nobiltà rurale]], piuttosto che dalla grande [[Nobiltà britannica|aristocrazia inglese]] ([[Paria britannica|peerage]]) e dalla [[borghesia]].
Il termine «Tory» è ancora usato per riferirsi ai membri del moderno Partito Conservatore, eredi dal 1834 dei nuovi Tory di Burke.
 
Chiamati ironicamente «banditi cattolici», sostenevano che il potere [[Parlamento|parlamentare]] (seppur presente nello [[Regno d'Inghilterra|Stato inglese]]) dovesse comunque essere meno forte rispetto al potere regio. Inoltre erano assolutamente contrari alla tolleranza [[Religione|religiosa]], sostenendo che l'unica religione praticabile fosse l'[[anglicanesimo]]. Dopo la [[gloriosa rivoluzione]] del 1688 andò incontro a un rapido declino, sciogliendosi definitivamente nel 1760. Tuttavia alcuni scrittori politici continuarono a usare il termine e alcuni decenni dopo si formò un nuovo partito che controllò il governo tra il 1783 e il 1830, per poi sciogliersi definitivamente nel 1834, anno della fondazione del [[Partito Conservatore (Regno Unito)|Partito Conservatore]], formato dall'unione dei Torytory con il [[Partito Liberale Unionista]]. Il termine venne usato da alcuni Whig [[Conservatorismo|conservatori]] guidati da [[Edmund Burke]] che alla fine del Settecento presero posizione contro la [[rivoluzione francese]].
 
Il termine venne usato da alcuni Whig [[Conservatorismo|conservatori]] (Old Whig, che unirono la filosofia Tory con la tolleranza religiosa) guidati da [[Edmund Burke]] che alla fine del Settecento presero posizione contro la [[rivoluzione francese]].
 
Il termine «Torytory» è ancora oggi usato per riferirsi ai membri del moderno [[Partito Conservatore (Regno Unito)|Partito Conservatore]], eredi dal 1834 dei nuovi Torytory di Burke.
 
== Origine e significato del nome ==
Come termine politico ''Tory'' era un insulto (derivato dalla parola [[Lingua irlandese|irlandese]] medio ''tóraidhe'', irlandese moderno ''tóraí'', che significa "fuorilegge", "ladro", dalla parola irlandese ''tóir'' , che significa "inseguimento" poiché i fuorilegge erano "uomini perseguitati") che entrò nella politica inglese durante la crisi dell'[[Exclusion Bill]] del 1678-1681.<ref>{{Cita libro|autore=Webster|titolo="Tory", New World Dictionary & Thesaurus (2.0 per PC ed.)|anno=1998}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.answers.com/main/ntquery?s=Tory&gwp=16|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150923174521/http://www.answers.com/main/ntquery?s=Tory&gwp=16|urlmorto=sì|titolo=Tory: Web Search Results from Answers.com|data=23 settembre 2015|accesso=8 aprile 2025}}</ref>
 
== Storia ==
 
=== Guerra civile inglese ===
Il partito Tory fa risalire i suoi principi e la sua politica alla [[guerra civile inglese]] che divise l'Inghilterra tra i [[Cavalier (realista)|''Cavalier'']] (sostenitori del re [[Carlo I d'Inghilterra|Carlo I]]) e i [[Teste rotonde|''Roundhead'']] (sostenitori del Long Parliament a cui il re aveva dichiarato guerra). Questa azione derivò dal fatto che il Parlamento non gli consentì di imporre tasse senza cedere ai suoi termini. All'inizio del Long Parliament (1641), i sostenitori del re perseguirono un percorso di riforma degli abusi precedenti. Il crescente radicalismo della maggioranza parlamentare, tuttavia, allontanò molti riformatori persino nel Parlamento stesso e li spinse a fare causa comune con il re. Il partito era quindi diviso dai sostenitori dell'autocrazia reale e di quei parlamentari che ritenevano che il Long Parliament fosse andato troppo oltre nel tentativo di tenere il potere esecutivo per sé e, più specificamente, nel minare il governo episcopale della [[Chiesa anglicana|Chiesa d'Inghilterra]], che era ritenuto il principale sostenitore del governo reale. Verso la fine degli anni '40 del Seicento, il programma radicale del Parlamento era diventato chiaro: riduzione del potere del Re e sostituzione dell'episcopato anglicano con una forma di [[presbiterianesimo]].
 
Questa possibile forma di insediamento fu impedita da un [[Colpo di Stato|colpo di stato]] che spostò il potere dal Parlamento stesso al Parliamentary [[New Model Army]], controllato da [[Oliver Cromwell]]. L'esercito fece giustiziare Carlo I e per i successivi 11 anni i regni britannici operarono sotto una [[dittatura militare]]. La [[Restaurazione inglese|restaurazione]] del re [[Carlo II d'Inghilterra|Carlo II]] produsse una reazione in cui il re riacquistò gran parte del potere detenuto da suo padre. Tuttavia, i ministri e i sostenitori di Carlo in Inghilterra accettarono un ruolo sostanziale per il Parlamento nel governo dei regni. Nessun monarca britannico successivo avrebbe tentato di governare senza il Parlamento e, dopo la [[gloriosa rivoluzione]] del 1688, le controversie politiche sarebbero state risolte tramite elezioni e manovre parlamentari, piuttosto che con la forza. Carlo II ripristinò anche l'[[episcopato]] nella Chiesa d'Inghilterra. Il suo primo ''Cavalier Parliament'' iniziò come un organismo fortemente monarchico e approvò una serie di atti che ristabilivano la Chiesa per legge e punivano severamente il dissenso sia dei [[cattolici romani]] che dei [[Protestantesimo|protestanti]] non anglicani. Questi atti non riflettevano le opinioni personali del re e dimostravano l'esistenza di un'ideologia realista che andava oltre la mera sottomissione alla corte.
 
Una serie di disastri tra la fine degli anni '60 e gli anni '70 del Seicento screditarono i governi di Carlo II e potenti interessi politici (tra cui alcuni che erano stati identificati con la parte parlamentare nella guerra civile) iniziarono a fare pressione per un ruolo maggiore del Parlamento nel governo, unito a una maggiore tolleranza per i dissidenti protestanti. Questi interessi si sarebbero presto fusi con i Whig. Poiché gli attacchi diretti al re erano politicamente impossibili e potevano portare all'esecuzione per tradimento, gli oppositori del potere della Corte impegnarono i loro sforzi nel perseguire sinistri e sovversivi [[Complotto papista|complotti cattolici]]. Sebbene la questione di questi complotti fosse fittizia, riflettevano due scomode realtà politiche: in primo luogo, che Carlo II aveva (in modo un po' ingannevole) intrapreso misure per convertire il regno al cattolicesimo (in un trattato del 1670 con [[Luigi XIV di Francia]]); in secondo luogo, che suo fratello minore e presunto erede, [[Giacomo II d'Inghilterra|Giacomo]] [[duca di York]], si era in effetti convertito al cattolicesimo, un atto che molti protestanti inglesi negli anni '70 del Seicento consideravano quasi al pari dell'[[alto tradimento]].
 
I Whig cercarono di arruolare il [[Lord luogotenente d'Irlanda|Lord Luogotenente d'Irlanda]], [[James Butler, I duca di Ormonde|James Butler]] [[Conte di Ormond|duca di Ormonde]], con il più importante tory irlandese, Redmond O'Hanlon, in un presunto complotto per assassinare [[Titus Oates]]. Il vescovo Whig di Meath, Henry Jones, offrì a O'Hanlon la [[Grazia (diritto)|grazia]] e una tangente se avesse testimoniato al Parlamento che Ormonde stava tramando un'invasione francese. Nel dicembre 1680, il governo sequestrò queste lettere e il piano fallì. Nel gennaio 1681, i Whig iniziarono a chiamare i presunti cospiratori irlandesi Tory, e il 15 febbraio 1681 è registrata la prima lamentela di un realista inglese sull'epiteto Tory da parte del giornale avversso all'Exclusion Bill ''Heraclitus Ridens'': ''«Mi chiamano con nomi vili, gesuita, papista, tory; e mi rinfacciano con la bocca che sono gli unici veri protestanti»''.<ref>{{Cita libro|autore=Robert Willman|titolo=Le origini di 'Whig' e 'Tory' nel linguaggio politico inglese', The Historical Journal, Vol.17, n. 2, p. 259|anno=1974}}</ref>
 
== Note ==
<references />
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|etichetta=torismo|wikt=torismo}}
 
== Collegamenti esterni ==