Utente:Fonte Gaia/Sandbox2: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→Collegamenti esterni: nascosti link |
|||
(11 versioni intermedie di 3 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{P|Citazioni tratte da pubblicazioni non attendibili|storia|febbraio 2019}}
{{
|Nome = Adriano Adami
|Immagine =
Riga 61:
== L'attività di controbanda in Val Varaita ==
Adami arrivò in [[Piemonte]] in seguito al trasferimento della 4ª Divisione alpina "Monterosa" per assicurare le retrovie; il 16 novembre 1944 fu assegnato a questo compito di presidio in [[Val Varaita]], alle dipendenze dirette del maggiore Mario Molinari, comandante del [[battaglione Bassano]]. Alla testa di un'unità esigua e ben equipaggiata, si occupava di un ampio territorio del cuneese comprendente i comuni di [[Sampeyre]], [[Pontechianale]], [[Costigliole Saluzzo]], [[Brossasco]], [[Venasca]] e [[Casteldelfino]] dove ebbe anche la sua sede. Il suo compito era perlustrare ed assicurare le retrovie, sbarrando le azioni dei [[partigiani]] locali che si spingevano fin nei centri abitati. La sua attività consisteva nel cercare principalmente di catturare i capi partigiani<ref>Marco Ruzzi, ''op. cit.'', p. 49 e p. 154; Liliana Peirano, ''op. cit.'', p. 314</ref> attraverso azioni di controbanda: in pratica, soprattutto all'inizio quando ancora non era un viso noto a partigiani e civili, Adami smetteva la divisa ed indossava panni borghesi per cogliere impreparati i partigiani medesimi<ref>si veda Marco Ruzzi, ''op. cit.'', pp . 49-50</ref>. La tecnica risultava remunerativa in quanto non procurava quasi vittime agli attaccanti ma, in compenso, teneva costantemente i partigiani sotto tensione, costretti com'erano a moltiplicare i servizi di guardia e a cambiare spesso le loro posizioni, tanto che furono anche obbligati ad abbandonare temporaneamente la Val Varaita<ref>Si veda Giorgio Bocca, ''Storia dell'Italia partigiana'', Milano, Oscar Mondadori, 1995,
Le operazioni che coinvolsero Adami iniziarono tra il 18 e il 20 novembre 1944 e si caratterizzarono per un tasso di violenza molto alto sia nei confronti dei partigiani presi prigionieri sia dei civili considerati complici della [[Resistenza italiana|Resistenza]] e dei renitenti alla leva. Le azioni di Adami consistettero in numerosi assalti ad automezzi e cariaggi, attività di sminamento dei ponti, rastrellamenti nei territori delle valli Maira e Varaita<ref>Per una ricostruzione delle prime azioni della "banda" Adami contro la Resistenza fino a dicembre 1944, si veda Marco Ruzzi, ''op. cit.'', pp. 49-58. Per le operazioni nel marzo-aprile 1945, prima dello sbandamento finale delle truppe fasciste, si veda sempre Marco Ruzzi, ''op. cit.'', pp. 75-82. Ruzzi afferma anche che "''L’impianto antipartigiano dell’Adami è efficace, ma il metodo è spregiudicato perché egli non distingue tra partigiani e civili, fra prigionieri e ostaggi e non rispetta nessuno: tutti i ‘non fascisti’ sono nemici, compresi alcuni suoi sottoposti, arrestati per sospetta collusione con la Resistenza"'' (''op. cit.,'' p. 154)''.''</ref>.
Riga 89:
Il Tribunale di Saluzzo, però, il 29 settembre [[1950]] dichiarò il non luogo a procedere con la motivazione che "''Dalle indagini esperite era emerso inequivocabile che si trattava di un'azione di guerra per necessità di lotta contro il tedesco invasore"''<ref>Si veda Marco Ruzzi, ''op.cit.'' p. 162n e Liliana Peirano, ''op.cit''., pp. 330-333. La tesi sostenuta da Andrea Mitolo è stata in seguito riproposta da Carlo Cornia, ''Monterosa. Storia della Divisione Alpina Monterosa della RSI,'' Udine, Dal Bianco, 1971 e Giorgio Pisanò, ''Storia delle Forze Armate della Repubblica Sociale Italiana'', Milano, Edizioni Visto, 1982. </ref>''.''
* Michele Calandri, Q''uale "onore e fedeltà" della divisione Monterosa della RSI? Il battaglione Bassano nella valli Maira e Varaita'', in Notiziario istituto storico resistenza in cuneo e provincia, 2 semestre 1988 direttore pag. 141▼
== Note ==
<references/>
Riga 135 ⟶ 95:
*
* Don Antonio Salomone, ''Ricordi dell'emergenza 1943/45 a Sampeyre,'' Busca, Tipolitografia L.C.L., 1981
▲*
*Giorgio Bocca, ''Storia dell'Italia partigiana'', Milano, Oscar Mondadori, 1995,
* Marco Ruzzi, ''Garibaldini in Val Varaita 1943-1945. Tra valori e contraddizioni'', Cuneo, ANPI Verzuolo - Istituto Storico della Resistenza e della Società contemporanea in Provincia di Cuneo, 1997
*Riccardo Assom, ''Giovani tra le montagne. Testimonianze dei protagonisti della guerra 1939-'45 in val Varaita'', Cuneo, L'Arciere, 1999
Riga 148 ⟶ 109:
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web | 1 = http://www.divisionealpinamonterosa.org | 2 = Sito ufficiale della Divisione Alpina Monterosa | accesso = 11 agosto 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120401094310/http://www.divisionealpinamonterosa.org/ | dataarchivio = 1 aprile 2012 | urlmorto = sì }}
<nowiki>
{{alpini}}
{{Portale|biografie|fascismo|storia}}
{{Categorie bozza|
[[Categoria:Ufficiali del Regio Esercito]]
[[Categoria:Persone legate agli alpini]]
Riga 158 ⟶ 119:
[[Categoria:Croci di guerra al valor militare]]
[[Categoria:Medaglie d'argento al valor militare della Repubblica Sociale Italiana]]
}}</nowiki>
|