Museo del Risorgimento e istituto mazziniano: differenze tra le versioni

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{{monumento ita}}
{{Museo
|NomeMuseoNome = Museo del Risorgimento <br />Istituto Mazziniano<br />[[Immagine:DSCF8143.JPG|center|300px|Casa di Mazzini - Museo del Risorgimento - Istituto Mazziniano]]<!-- Nome del museo -->
|Tipologia =storico <!-- tipo di materiale raccolto, con eventuali link -->
|Indirizzo= Via Lomellini 11<!-- Indirizzo completo del Museo -->
|TipologiaImmagine =19092015-DSC Museo2848-2.JPG storico<!-- Tiposolo dinome materialedel raccoltofile -->
|Didascalia =La Casa di [[Giuseppe Mazzini]], sede del Museo del Risorgimento - Istituto Mazzianiano<!-- per l'immagine -->
|Orari= <!-- Orario di apertura al pubblico -->
|Data di apertura =5 maggio 1915 (museo)<br>22 giugno 1934 (casa di Mazzini)
|Biglietti= <!-- Costo dei biglietti/riduzioni -->
|Data di chiusura =
|Telefono= <!-- Numero di telefono -->
| Periodo storico = dalla [[guerra di successione austriaca]] (1740-1748) alla [[spedizione dei Mille]] (1860)
|Sito= [http://www.istitutomazziniano.it/ Sito ufficiale]<!-- Sito internet -->
|Direttore =
|Mezzi= [[centro storico di Genova|centro storico]], linee bus da stazioni FF.SS di [[Genova Brignole]] e Porta Principe<!-- Come arrivarci con mezzi pubblici -->
|Visitatori = <!-- numero di visitatori, con fonte in nota -->
|Anno visitatori = <!-- anno a cui si riferisce Visitatori, senza link; obbligatorio se c'è Visitatori -->
}}
Il '''Museo del Risorgimento - Istituto MazzianianoMazziniano''' è un polo museale di [[Genova]], istituito nel 1934, interamente dedicato agli eventi del [[Risorgimento]] [[italia]]no e, in particolare, ad alcune figure di spicco di quello specifico momento della [[:categoria:storia d'Italia|storia italiana]] strettamente legate al capoluogo ligure, quali [[Giuseppe Mazzini]], [[Giuseppe Garibaldi]] e [[Goffredo Mameli]], autore del ''[[Canto degli Italiani]]'', l'inno nazionale italiano.
 
Situato in via Lomellini 11, è ospitato nell'antico Palazzo Adorno ([[XV secolo]]), in quella che fu la casa natale di Mazzini; è stato restaurato nel [[2005]] e riaperto al pubblico in coincidenza con il bicentenario della nascita del grande pensatore.
 
== Il percorso tematico ==
[[File:Museo del Risorgimento.JPG|thumb|upright=0.8|left|Bandiera garibaldina con la scritta "libertà o morte", che è conservata nel museo]]
Il museo-sacrario conserva documenti e cimeli che illustrano - sia in senso cronologico che tematico - un percorso storico che va dalla rivolta popolare generata dal ''Che l'inse?'' (''Chi ha ad iniziare?'') del [[Giovan Battista Perasso|giovane ''Balilla'']] all'era giacobina di inizio [[XIX secolo]], dalla [[Forme di governo nella Repubblica di Genova|Repubblica Ligure]], ai primi fermenti della [[Giovine Italia]], dallo statuto firmato da [[Carlo Alberto di Savoia]] nel [[1848]], alle [[guerre di indipendenza italiane|guerre di indipendenza]], dall'[[spedizione dei Mille|impresa dei Mille]], a [[Repubblica Romana (Risorgimento)|Roma Capitale]] nel [[1849]] con la reggenza del triumvirato Mazzini-[[Aurelio Saffi|Saffi]]-[[Carlo Cattaneo (patriota)|Cattaneo]]Armellini.
 
In precedenza, la struttura era ospitata all'ultimo piano del [[Galleria di Palazzo Bianco di Genova|Palazzo Bianco]], nell'attuale [[via Garibaldi (Genova)|Via Garibaldi]], un tempo la ''Via Aurea'', dove ha sede il Comune e dove sono ubicati i più bei palazzi genovesi.
Il museo-sacrario conserva documenti e cimeli che illustrano - sia in senso cronologico che tematico - un percorso storico che va dalla rivolta popolare generata dal ''Che l'inse?'' (''Chi ha ad iniziare?'') del [[Giovan Battista Perasso|giovane ''Balilla'']] all'era giacobina di inizio [[XIX secolo]], dalla [[Forme di governo nella Repubblica di Genova|Repubblica Ligure]], ai primi fermenti della [[Giovine Italia]], dallo statuto firmato da [[Carlo Alberto di Savoia]] nel [[1848]], alle [[guerre di indipendenza italiane|guerre di indipendenza]], dall'[[spedizione dei Mille|impresa dei Mille]], a [[Repubblica Romana (Risorgimento)|Roma Capitale]] nel [[1849]] con la reggenza del triumvirato Mazzini-[[Aurelio Saffi|Saffi]]-[[Carlo Cattaneo (patriota)|Cattaneo]].
[[Immagine:Genova-Staglieno-Tomba_di_Mazzini-DSCF8993.JPG|thumb|left|225px|<center>La tomba di Mazzini al [[cimitero monumentale di Staglieno]]</center>]]
In precedenza, la struttura era ospitata all'ultimo piano del [[Galleria di Palazzo Bianco di Genova|Palazzo Bianco]], nell'attuale [[via Garibaldi (Genova)|Via Garibaldi]], un tempo la ''Via Aurea'', dove ha sede il Comune e dove sono ubicati i più bei palazzi genovesi.
 
L'antica sede venne inaugurata il [[5 maggio]] [[1915]] in occasione del cinquantacinquesimo anniversario della [[spedizione dei Mille]]. <br />
Nello stesso giorno il poeta [[Gabriele D'Annunzio]] rivolse dallo scoglio di Quarto un appassionato discorso alla folla accorsa per i festeggiamenti (e due settimane dopo l'[[Italia]] sarebbe stata coinvolta nell'inizio della [[prima guerra mondiale]]).
 
Nello stesso giorno il poeta [[Gabriele D'Annunzio]] rivolse dallo scoglio di Quarto un appassionato discorso alla folla accorsa per i festeggiamenti (e due settimane dopo l'[[Italia]] sarebbe stata coinvolta nell'inizio della [[prima guerra mondiale]]).
Nella casa natale di Mazzini era già esistente una sorta di ''sacrario'', adornato con cimeli e documenti relativi al grande pensatore ed esule; il Museo risorgimentale - il cui allestimento fu curato da Achille Neri che ne aveva compilato un catalogo in due volumi, unendo alle opere esposte anche le raccolte bibliografiche e archivistiche del periodo risorgimentale conservate nei depositi del vicino [[Galleria di Palazzo Rosso di Genova|Palazzo Rosso]] - vi fu trasferito soltanto nel [[1934]], con l'arricchimento dell'archivio e della biblioteca che costituiscono tutt'oggi una fondamentale componente dell'annesso Istituto Mazziniano.
 
Nella casa natale di Mazzini era già esistente una sorta di ''sacrario'', adornato con cimeli e documenti relativi al grande pensatore ed esule; il Museo risorgimentale - il cui allestimento fu curato da Achille Neri che ne aveva compilato un catalogo in due volumi, unendo alle opere esposte anche le raccolte bibliografiche e archivistiche del periodo risorgimentale conservate nei depositi del vicino [[Galleria di Palazzo Rosso di Genova|Palazzo Rosso]] - vi fu trasferito soltanto nel [[1934]], con l'arricchimento dell'archivio e della biblioteca che costituiscono tutt'oggi una fondamentale componente dell'annesso Istituto Mazziniano.
 
== Personaggi ed eventi storici ==
[[ImmagineFile:Mazzini.jpg|left|thumb|100pxupright=0.8|<center>[[Giuseppe Mazzini]] nacque in via Lomellini nella casa oggi Museo risorgimentale</center>]]
{{Approfondimento
{{nota
|titolo=La sede
|contenuto=
Lo storico Palazzo Adorno, sede del Museo del Risorgimento - Istituto Mazziniano, subì già alla fine del [[XVIII secolo]] profonde trasformazioni, in coincidenza con il passaggio della borghesia emergente al prestigioso e vicino quartiere di ''Via Aurea''.<br />
Giacomo e Maria Mazzini, genitori di colui che diventerà uno dei massimi pensatori e patrioti dell'Italia avviata all'unificazione, vi abitarono dal [[1794]] al [[1809]] prima di trasferirsi in Salita dei Forni. Qui nacquero i loro figli: Rosa, Maria Antonietta, Giuseppe (nel [[1805]]) e Francesca.
 
Quando il [[10 marzo]] [[1872]] il grande esule morì - trovando sepoltura nel [[Cimitero monumentale di Staglieno]] - gli operai genovesi organizzarono una sottoscrizione per acquistare tre piccole stanze dell'appartamento abitato dai Mazzini, tra cui quella in cui il pensatore fondatore dei moti carbonari e della [[Giovine Italia]] vide la luce, per realizzarvi un sacrario-museo. <br />
La struttura venne poi donata nel [[1875]] al Comune di Genova che ne garantì l'apertura al pubblico.
 
Dichiarato monumento nazionale nel [[1925]], fu quindi acquistato dal governo per raccogliere in un ''unicum'' le testimonianze storiche del periodo risorgimentale. <br />
Il [[22 giugno]] [[1934]], infine, si inaugurò l'Istituto Mazziniano che completava la sede museale con una biblioteca ed un archivio storico-risorgimentale.
}}
In quattordici sale disposte su più piani tra di loro collegate e supportate da moderne tecnologie multimediali, sono testimoniati - con bandiere ed alabarde, quadri, stampe, fotografie, libri, gessi, armi, uniformi garibaldine e dei [[Carabinieri Genovesigenovesi]], vari oggetti, come la chitarra di Mazzini creata dal liutaio [[Gennaro Fabbricatore]] e mobìliamobilia d'epoca - oltre cento anni di storia di Genova e dell'[[Unità d'Italia|unificazione d'Italia]], dalla metà del XVIII alla metà del XIX secolo.
 
Viene dato conto - oltre che dei protagonisti delle lotte, delle sconfitte ma soprattutto del sogno della [[Giovine Italia]] (con in testa [[Carlo Pisacane]]) - di episodi per certi versi misconosciuti dalla storiografia ufficiale, come la rivolta di Genova del [[1849]].
 
In particolare, nell'archivio del museo sono conservati oltre 60.000 manoscritti su personaggi ed associazioni rappresentativi del movimento democratico mazziniano, le carte di di Jacopo Ruffini e dei suoi fratelli Agostino e Giovanni, quelle di Goffredo Mameli e della Confederazione Operaia attiva dal [[1854]] al [[1925]]. Tra gli scritti di Mazzini figurano gli ''Zibaldoni giovanili'' e alcuni capitoli dei ''Doveri dell'uomo''. <br />
La biblioteca ospita invece oltre 40.000 tra libri, opuscoli storici, giornali, oltre a 35.000 unità provenienti dalla raccolta della Biblioteca popolare Giuseppe Mazzini, giunta integra dalla sua fondazione, avvenuta nel [[1905]].
 
La biblioteca ospita invece oltre 40.000 tra libri, opuscoli storici, giornali, oltre a 35.000 unità provenienti dalla raccolta della Biblioteca popolare Giuseppe Mazzini, giunta integra dalla sua fondazione, avvenuta nel [[1905]].
Di particolare rilievo - oltre naturalmente a quelle dedicate a [[Giuseppe Mazzini]] e a [[Giuseppe Garibaldi]] - sono le sezioni che riguardano [[Goffredo Mameli]] e il suo inno ''dedicato agli italiani'' - musicato sul testo di [[Michele Novaro]] - di cui è esposto l'autografo; ugualmente l'epopea garibaldina in tutto il suo svolgersi è doviziosamente illustrata.
 
Di particolare rilievo - oltre naturalmente a quelle dedicate a [[Giuseppe Mazzini]] e a [[Giuseppe Garibaldi]] - sono le sezioni che riguardano [[Goffredo Mameli]] e il suo inno ''dedicato agli italiani'' - musicato sul testo di [[Michele Novaro]] - di cui è esposto l'autografo; ugualmente l'epopea garibaldina in tutto il suo svolgersi è doviziosamente illustrata.
Il percorso cronologico va ad intrecciarsi con momenti di approfondimento su particolari temi e personaggi, come nel caso - di particolare suggestione e ricchezza informativa - del quadro di Tetar van Elven che illustra i momenti immediatamente precedenti la partenza della spedizione dei Mille dallo scoglio di [[Quarto dei Mille (quartiere di Genova)|Quarto]] nella notte fra il [[5 maggio|5]] ed il [[6 maggio]] del [[1860]].
 
Il percorso cronologico va ad intrecciarsi con momenti di approfondimento su particolari temi e personaggi, come nel caso - di particolare suggestione e ricchezza informativa - del quadro di Tetar van Elven che illustra i momenti immediatamente precedenti la partenza della spedizione dei Mille dallo scoglio di [[Quarto dei Mille (quartiere di Genova)|Quarto]] nella notte fra il [[5 maggio|5]] ed il [[6 maggio]] del [[1860]].
==Galleria==
<p align=center>La Casa natale di Giuseppe Mazzini, oggi sede dell'Istituto Mazzianiano e del Museo del Risorgimento e un suo busto, visibile all'entrata del museo.</p>
 
== Voci correlate ==
{| align=center
* [[Giuseppe Mazzini]]
| <gallery>
* [[Domus Mazziniana]]
Image:DSCF8144.JPG|
* [[Associazione Mazziniana Italiana]]
Image:DSCF8145.JPG|/2
* [[Risorgimento]]
Image:DSCF8146.JPG|/3
* [[Guerre di indipendenza italiane]]
Immagine:Mazzinibusto.JPG
</gallery>
|}
 
== Altri progetti ==
==Bibliografia==
{{interprogetto|preposizione=sul}}
{{Vedi anche|Bibliografia su Genova}}
 
== VociCollegamenti correlateesterni ==
*{{cita web|http://www.museidigenova.it/it/content/museo-del-risorgimento-0|Museo del Risorgimento}}
*[[Risorgimento]]
*{{cita web|http://www.guidadigenova.it/cultura-genova/museo-del-risorgimento-mazzinii/|Museo del Risorgimento - Istituto Mazziniano}}
*[[Guerre di indipendenza italiane]]
*{{cita web|http://www.arte.it/guida-arte/genova/da-vedere/museo/museo-del-risorgimento-724|Museo del Risorgimento}}
*{{cita web|url=http://www.culturainliguria.it/cultura/it/Temi/Luoghivisita/museiRaccolte.do;jsessionid=929DD6198E0ADF6C08BE5BBA6CCE42B7.node0?contentId=29416&localita=2080&area=209|titolo=Museo del Risorgimento - Istituto Mazziniano|accesso=11 marzo 2016|dataarchivio=12 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160312013723/http://www.culturainliguria.it/cultura/it/Temi/Luoghivisita/museiRaccolte.do;jsessionid=929DD6198E0ADF6C08BE5BBA6CCE42B7.node0?contentId=29416&localita=2080&area=209|urlmorto=sì}}
 
{{Musei del Risorgimento}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Genova|musei|Risorgimento}}
 
[[Categoria:Musei del Risorgimento|Genova]]
{{Portale|Genova}}
[[Categoria:Case museo della Liguria|Risorgimento]]
{{musei}}
[[categoriaCategoria:museiMusei storicidi Genova]]
[[Categoria:Giuseppe Mazzini]]
[[categoria:case museo]]
[[categoriaCategoria:Musei diMaddalena (Genova)]]
[[categoria:storia di Genova]]