Solstizio: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
ora italiana Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
|||
(86 versioni intermedie di 56 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{|class="wikitable" style="float:right; margin-left:15px; font-size:85%"
! colspan=3 | Date dei solstizi ([[Tempo coordinato universale|tempo universale]])
! colspan="2" |[[Ora legale in Italia|Ora italiana]]
|-
! Anno !! Solstizio di giugno !! Solstizio di dicembre
!Solstizio di giugno
!Solstizio di dicembre
|-
!2000
|21 giugno 01:48
|21 dicembre 13:37
| rowspan="32" | + 2 ore
| rowspan="32" | + 1 ora
|-
!2001
Riga 79 ⟶ 84:
|21 giugno 10:07
|21 dicembre 22:22
|-▼
!2019
|21 giugno 15:54
Riga 103 ⟶ 108:
|20 giugno 20:51
|21 dicembre 09:20
|-style="background:gold"
▲|-
!2025
|21 giugno 02:42
Riga 127 ⟶ 132:
|21 giugno 07:31
|21 dicembre 20:09
|-
!2031
|21 giugno 13:17
|22 dicembre 01:56
|}
Il '''solstizio''' (
Il fenomeno è dovuto all'[[Inclinazione assiale|inclinazione]]<ref>{{Cita web|url=https://spiegato.com/che-cose-uninclinazione-assiale|titolo=Che cos'è un'inclinazione assiale? - Spiegato|autore=|data=23 giugno 2021|lingua=it|accesso=1º febbraio 2022}}</ref><ref>{{Cita libro|autore1=U.S. Naval Observatory Nautical Almanac Office |autore2=U.K. Hydrographic Office |autore3=H.M. Nautical Almanac Office |data=2008 |titolo=The Astronomical Almanac for the Year 2010 |p=M11 |editore=US Government Printing Office |isbn=978-0-7077-4082-9}}</ref> dell'[[Asse terrestre|asse di rotazione terrestre]] rispetto all'[[eclittica]]; il valore di declinazione raggiunta coincide con l'angolo di inclinazione terrestre e varia con un periodo di {{formatnum:41000}} anni tra 22°6′ e 24°30′.
Nel corso di un anno il solstizio ricorre due volte: il Sole raggiunge il valore massimo di declinazione positiva nel mese di [[giugno]] (segnando l'inizio dell'[[estate]] [[emisfero boreale|boreale]] e dell'[[inverno]] [[emisfero australe|australe]]) e il valore massimo di declinazione negativa in [[dicembre]] (marcando l'inizio dell'inverno boreale e dell'estate australe).<ref>{{Cita web|url = http://www.lastampa.it/2015/12/22/scienza/tuttoscienze/il-dicembre-il-giorno-del-solstizio-dinverno-ecco-cosa-significa-gQJlFPPd8cPAAZk6W0nBrJ/pagina.html|titolo = Il 22 dicembre è il giorno del solstizio d'inverno: ecco cosa significa|accesso=20 marzo 2019|sito = LaStampa.it}}</ref>▼
Attualmente l′angolo è di 23°26′10.5″ in diminuzione.
▲Nel corso di un anno il solstizio ricorre due volte: il Sole raggiunge il valore massimo di declinazione positiva nel mese di [[giugno]] (segnando l'inizio dell'[[estate]] [[emisfero boreale|boreale]] e dell'[[inverno]] [[emisfero australe|australe]]) e
Il solstizio ritarda ogni anno di circa 6 ore rispetto all'anno precedente<ref>{{Cita web | lingua = en | url = http://aa.usno.navy.mil/data/docs/EarthSeasons.php | sito = navy.mil | titolo = Earth's Seasons: Equinoxes, Solstices, Perihelion, and Aphelion | editore = U.S. Naval Observatory | accesso = 20 marzo 2019 }}</ref> (più precisamente 5[[Ora|h]] 48[[Minuto|min]] 46[[Secondo|s]]) e si riallinea forzosamente ogni quattro anni in corrispondenza dell'[[anno bisestile]], introdotto proprio per evitare la progressiva divergenza delle [[stagione|stagioni]] con il [[calendario]]. A causa di tali variazioni può capitare che i solstizi cadano il 20 o il 21 giugno oppure il 21 o il 22 dicembre.▼
▲Il solstizio ritarda ogni anno di circa 6 ore rispetto all'anno precedente<ref>{{Cita web | lingua = en | url = http://aa.usno.navy.mil/data/docs/EarthSeasons.php | sito = navy.mil | titolo = Earth's Seasons: Equinoxes, Solstices, Perihelion, and Aphelion | editore = U.S. Naval Observatory | accesso =
== Posizione del Sole ==▼
A causa di tali variazioni può capitare che i solstizi cadano il 20 o il 21 o il 22 giugno oppure il 21 o 22 o 23 dicembre.<ref>Nell’attuale [[XXI secolo]] valgono le prime due date di ciascun terzetto. Nel XX e XXII, e in generale in tutti quelli che seguono il salto di bisestilità tipica del calendario gregoriano, valgono le ultime due.</ref>
Sulla verticale di ogni punto tra le [[Latitudine|latitudini]] 23° 26' 14,44<nowiki>''</nowiki> [[Nord]] ([[tropico del Cancro]]) e [[Sud]] ([[tropico del Capricorno]]) il Sole raggiunge lo [[zenit]] due volte l'anno: ciò significa che su ogni luogo tra i due tropici, due giorni all'anno, il Sole è a [[perpendicolarità|perpendicolo]] al mezzogiorno locale; nel caso particolare in cui il Sole sia allo zenit all'[[equatore]] si parla di [[equinozio]] (in quanto i raggi solari giungono perpendicolari all'asse terrestre e la durata del periodo di luce è uguale a quella notturna). I punti sui tropici, altresì, sperimentano il sole al proprio zenit una sola volta l'anno, in corrispondenza dei solstizi (al [[tropico del Cancro]] per il solstizio di giugno, a quello del [[tropico del Capricorno|Capricorno]] per quello di dicembre).▼
== Storia ==
[[File:Seasonearth.png|thumb|352x352px|La differenza tra il giorno e la notte dipende dalla stagione.]]
[[File:Earth-lighting-
[[File:Earth-lighting-winter-solstice EN.png|thumb|352x352px|Illuminazione solare durante il solstizio d'inverno boreale (solstizio di dicembre)]]
[[File:north season.jpg|thumb|352x352px|Schema delle stagioni viste da nord.]]
[[File:south season.jpg|thumb|352x352px|Schema delle stagioni viste da sud]]
Il solstizio d'inverno rappresentava occasione di festività di vario genere: il ''[[Sol Invictus]]''
Nell'emisfero boreale, al mezzogiorno locale del solstizio di giugno il Sole raggiunge l'altezza massima possibile sull'[[orizzonte]] per quella latitudine, mentre in quello di dicembre raggiunge l'altezza minima.<ref>L'altezza massima del Sole è data dalla formula (90º-latitudine locale+latitudine del tropico), quella minima dalla formula (90º-latitudine locale-latitudine del tropico).</ref>▼
In [[Gran Bretagna]], a [[Stonehenge]], sopravvivono imponenti ruderi: due cerchi concentrici di [[monoliti]] che raggiungono le 50 tonnellate. L'asse del monumento è orientato astronomicamente, con un viale di accesso al cui centro si erge un macigno detto "pietra del calcagno" (''Heel Stone'', detta anche ''
A [[Nabta Playa]] vi è un circolo calendariale, dove due monoliti hanno allineamento Nord-Est in direzione del sorgere del sole il 21 giugno e risulta essere più antico di Stonehenge di almeno mille anni<ref>{{Cita|Barca|pag. 59}}.</ref>. Tracce di culti solari s'incontrano in tutto il mondo, dalla [[Polinesia]] all'[[Africa]] alle [[Americhe]] e giungono fino ai nostri giorni: per gli [[eschimesi]] il sole è la vita mentre la [[luna]] la morte, in [[Indonesia]] il sole s'identifica con un uccello e con il potere del volo, tra le popolazioni africane primitive la pioggia è il seme fecondatore del dio Amma, il sole, creatore della [[terra]].▼
Nell'emisfero australe invece, al mezzogiorno locale del solstizio di giugno il Sole raggiunge l'altezza minima possibile sull'[[orizzonte]] per quella latitudine, mentre in quello di dicembre raggiunge l'altezza massima.▼
Per gli [[Inca]], la cui massima fioritura si ha intorno al [[XV secolo]], la divinità Inti è il sole, sovrano della terra, figlio di Viracocha, il creatore, e padre della sua personificazione umana, l'imperatore. Attorno a [[Cusco]], capitale dell'impero, sorgono i ''Mojones'', torri usate come "mire" per stabilire i giorni degli [[equinozi]] e dei solstizi. A [[
Tra gli [[indiani d'America]] il sole è simbolo della potenza e della provvidenza divine. Presso gli [[Aztechi]] è assimilato a un giovane guerriero che muore ogni sera e ogni mattina risorge, sconfiggendo la luna e le [[Stella|stelle]]: per nutrirlo il popolo azteco gli offriva in [[sacrificio]] vittime umane. Leggende analoghe, anche se fortunatamente meno feroci, si trovano ancora tra le popolazioni primitive nostre contemporanee. Gli stessi [[Inuit]] (eschimesi) ritenevano fino a poco tempo fa che il sole, durante la notte, rotolasse sotto l'orizzonte verso nord e di qui diffondesse la pallida luce delle aurore boreali: convinzione ingenua, ma non del tutto errata, visto che è stato studiato come le aurore polari siano proprio causate da sciami di particelle nucleari proiettate nello spazio ad altissima energia dalle regioni di attività solare.▼
=== Il Sole di mezzanotte ===▼
Tutto il culto degli antichi [[Egizi]] è dominato dal sole, chiamato [[Horus]] o Kheper al mattino quando si leva, [[Ra]] quando è nel fulgore del mezzogiorno e [[Atum]] quando tramonta. [[Eliopoli]], la città del Sole, era il luogo sacro all'astro del giorno, il tempio di [[Abu Simbel]], fatto costruire da [[Ramses II]] nel [[XIII secolo a.C.]]
{{Vedi anche|Sole di mezzanotte}}▼
Nelle località comprese tra i [[Circolo polare|circoli polari]] e i [[Polo geografico|poli]], alternatamente nell'emisfero nord o in quello sud, durante il periodo in luce del relativo emisfero il Sole arriva a rimanere sopra l'[[orizzonte]] anche per più di 24 ore consecutive, fino a diversi mesi in prossimità dei poli: questo avviene nel periodo compreso tra l'equinozio di marzo e quello di settembre nell'[[emisfero boreale]], e al contrario tra l'equinozio di settembre e quello di marzo nell'[[emisfero australe]].▼
Secondo la [[cosmologia (filosofia)|cosmologia]] egizia il [[Nilo]] era il tratto meridionale di un grande fiume che circondava la Terra e che, verso nord, scorreva nella valle di Dait, che raffigurava la notte; su esso viaggiava un'imbarcazione che trasportava il Sole (raffigurato come un disco di fuoco e impersonato nella figura del dio Ra) che nasceva ogni mattino, aveva il culmine a mezzogiorno e al tramonto viaggiava su un'altra imbarcazione che lo riportava a est<ref>{{Cita|Dreyer}}.</ref>Si devono agli Egizi alcune delle prime precise osservazioni astronomiche solari, in base alle quali i sacerdoti del [[faraone]] prevedevano le piene del Nilo e programmavano i lavori agricoli. Le [[Piramide|piramidi]] sono disposte secondo orientamenti astronomici, stellari e solari. Gli [[obelischi]] erano essenzialmente degli gnomoni, che con la loro ombra scandivano le [[Ora|ore]] e le [[stagione|stagioni]]. Gli [[Meridiana|orologi solari]] erano ben noti e ne esistevano diversi tipi, alcuni dei quali portatili, a forma di T o di L, chiamati ''merket'': il faraone Thutmosis III, vissuto dal 1501 al 1448 a.C., viaggiava sempre con la sua piccola meridiana, come noi con il nostro orologio da polso. La prima comparsa di [[Sirio]], la stella più luminosa del cielo, all'alba, in estate, era per gli Egizi il punto di riferimento fondamentale del calendario. Il loro [[anno]] era di 365 [[Giorno|giorni]] esatti, ma sapevano già che in realtà la sua durata è maggiore di circa sei ore, per cui avevano calcolato che nel corso di {{formatnum:1460}} anni la data delle inondazioni del Nilo faceva una completa rotazione del calendario.▼
La durata del fenomeno varia in base alla latitudine: esattamente ai poli (90° di latitudine) il Sole non tramonta per metà dell'anno, a 80° (sia nord sia sud) per 140 giorni consecutivi, a 70° per 70 giorni.▼
Il solstizio d'estate, rappresentando l'inizio dell'omonima stagione, è sempre stato nella storia occasione di feste, come i [[Litha]] nel neopaganesimo o la natività cristiana di [[Giovanni Battista]], cosiddetta "Notte di San Giovanni" o "Notte di mezza estate"<ref name="Heinberg105">{{Cita|Heinberg|pag. 105}}.</ref> Talvolta nelle zone di cultura celtico-germanica la "Festa del sole di mezza estate" era associata anche alla celebrazione della mascolinità e della sua funzione sociale. Tra gli esempi di questo binomio si può osservare, in [[Italia]], l'usanza della ''Festa dal suu / Festa di Òman'' a [[Canzo]], in [[provincia di Como]]. Nel tardo [[Impero romano]], proprio riferendosi al solstizio d'inverno, si parlava di ''[[Sol Invictus]]'' (Sole invitto) per celebrare il giorno in cui il Sole smetteva di calare sull'orizzonte.
Il solstizio d'estate è l'unico giorno in cui il Sole non tramonta per le località poste sui [[circolo polare|circoli polari]] (66° 33' 38" N e S di [[latitudine]]), latitudine inferiore limite di visibilità del fenomeno.▼
Il solstizio di estate e il solstizio di inverno rappresentano rispettivamente il [[dì]] più lungo e il più corto dell'anno. L'impressione del "fermarsi" del sole è dovuta al fatto che in corrispondenza dei solstizi la variazione della [[Declinazione (astronomia)|declinazione]] è molto lenta (lo si vede bene nell'[[analemma]]), a differenza degli [[equinozio|equinozi]] in cui la variazione della declinazione è più significativa.
▲Il solstizio d'inverno rappresentava occasione di festività di vario genere: il ''[[Sol Invictus]]'' per i pagani; i [[Saturnali]]a nell'antica Roma (dal 17 al 23); il [[Natale]] per il [[cristianesimo]]<ref>{{Cita web | lingua = en | url = https://www.britannica.com/EBchecked/topic/115686/Christmas | titolo = Christmas | editore = [[Enciclopedia Britannica]] | accesso = 20 marzo 2019 }}</ref>; [[Yule]] nel [[neopaganesimo]].
▲[[File:Earth-lighting-winter-solstice EN.png|thumb|352x352px|Illuminazione solare durante il solstizio d'inverno boreale (solstizio di dicembre)]]
▲In [[Gran Bretagna]], a [[Stonehenge]], sopravvivono imponenti ruderi: due cerchi concentrici di [[monoliti]] che raggiungono le 50 tonnellate. L'asse del monumento è orientato astronomicamente, con un viale di accesso al cui centro si erge un macigno detto "pietra del calcagno" (''Heel Stone'', detta anche ''Fryar's Heel'', cioè "Tallone del frate").
▲Sulla verticale di ogni punto tra le [[Latitudine|latitudini]] 23° 26'
▲Le latitudini comprese tra ciascun tropico e il relativo [[Polo geografico|polo]] non hanno mai il Sole allo [[zenit]]. Nell'emisfero boreale, al mezzogiorno locale del solstizio di giugno il Sole raggiunge l'altezza massima possibile sull'[[orizzonte]] per quella latitudine, mentre in quello di dicembre raggiunge l'altezza minima.<ref>L'altezza massima del Sole è data dalla formula (90º-latitudine locale+latitudine del tropico), quella minima dalla formula (90º-latitudine locale-latitudine del tropico).</ref>
▲Tracce di culti solari s'incontrano in tutto il mondo, dalla [[Polinesia]] all'[[Africa]] alle [[Americhe]] e giungono fino ai nostri giorni: per gli [[eschimesi]] il sole è la vita mentre la [[luna]] la morte, in [[Indonesia]] il sole s'identifica con un uccello e con il potere del volo, tra le popolazioni africane primitive la pioggia è il seme fecondatore del dio Amma, il sole, creatore della [[terra]].
▲Nell'emisfero australe invece, al mezzogiorno locale del solstizio di giugno il Sole raggiunge l'altezza minima possibile sull'[[orizzonte]] per quella latitudine, mentre in quello di dicembre raggiunge l'altezza massima.
▲Per gli [[Inca]], la cui massima fioritura si ha intorno al [[XV secolo]], la divinità Inti è il sole, sovrano della terra, figlio di Viracocha, il creatore, e padre della sua personificazione umana, l'imperatore. Attorno a [[Cusco]], capitale dell'impero, sorgono i ''Mojones'', torri usate come "mire" per stabilire i giorni degli [[equinozi]] e dei solstizi. A [[Macchu Picchu]], luogo sacro degli Inca, si può ancora vedere il ''Torreon'', una pietra semicircolare incisa per osservazioni astronomiche, e l'"Intihuatana", un orologio solare ricavato nella roccia.
▲{{Vedi anche|Sole di mezzanotte}}
▲Nelle località comprese tra i [[Circolo polare|circoli polari]] e i [[Polo geografico|poli]], alternatamente nell'emisfero nord o in quello sud, durante il periodo in luce del relativo emisfero il Sole arriva a rimanere sopra l'[[orizzonte]] anche per più di 24 ore consecutive, fino a diversi mesi in prossimità dei poli: questo avviene nel periodo compreso tra l'equinozio di marzo e quello di settembre nell'[[emisfero boreale]], e al contrario tra l'equinozio di settembre e quello di marzo nell'[[emisfero australe]].
▲La durata del fenomeno varia in base alla latitudine: esattamente ai poli (90° di latitudine) il Sole non tramonta per metà dell'anno, a 80° (sia nord sia sud) per 140 giorni consecutivi, a 70° per 70 giorni.
▲Tra gli [[indiani d'America]] il sole è simbolo della potenza e della provvidenza divine. Presso gli [[Aztechi]] è assimilato a un giovane guerriero che muore ogni sera e ogni mattina risorge, sconfiggendo la luna e le [[Stella|stelle]]: per nutrirlo il popolo azteco gli offriva in [[sacrificio]] vittime umane. Leggende analoghe, anche se fortunatamente meno feroci, si trovano ancora tra le popolazioni primitive nostre contemporanee. Gli stessi [[Inuit]] (eschimesi) ritenevano fino a poco tempo fa che il sole, durante la notte, rotolasse sotto l'orizzonte verso nord e di qui diffondesse la pallida luce delle aurore boreali: convinzione ingenua, ma non del tutto errata, visto che è stato studiato come le aurore polari siano proprio causate da sciami di particelle nucleari proiettate nello spazio ad altissima energia dalle regioni di attività solare.
▲Tutto il culto degli antichi [[Egizi]] è dominato dal sole, chiamato [[Horus]] o Kheper al mattino quando si leva, [[Ra]] quando è nel fulgore del mezzogiorno e [[Atum]] quando tramonta. [[Eliopoli]], la città del Sole, era il luogo sacro all'astro del giorno, il tempio di [[Abu Simbel]], fatto costruire da [[Ramses II]] nel [[XIII secolo a.C.]] avanti Cristo, era dedicato al [[culto del Sole]].
▲Si devono agli Egizi alcune delle prime precise osservazioni astronomiche solari, in base alle quali i sacerdoti del [[faraone]] prevedevano le piene del Nilo e programmavano i lavori agricoli. Le [[Piramide|piramidi]] sono disposte secondo orientamenti astronomici, stellari e solari. Gli [[obelischi]] erano essenzialmente degli gnomoni, che con la loro ombra scandivano le [[Ora|ore]] e le [[stagione|stagioni]]. Gli [[Meridiana|orologi solari]] erano ben noti e ne esistevano diversi tipi, alcuni dei quali portatili, a forma di T o di L, chiamati ''merket'': il faraone Thutmosis III, vissuto dal 1501 al 1448 a.C., viaggiava sempre con la sua piccola meridiana, come noi con il nostro orologio da polso. La prima comparsa di [[Sirio]], la stella più luminosa del cielo, all'alba, in estate, era per gli Egizi il punto di riferimento fondamentale del calendario. Il loro [[anno]] era di 365 [[Giorno|giorni]] esatti, ma sapevano già che in realtà la sua durata è maggiore di circa sei ore, per cui avevano calcolato che nel corso di 1460 anni la data delle inondazioni del Nilo faceva una completa rotazione del calendario.
▲Il solstizio d'estate è l'unico giorno in cui il Sole non tramonta per le località poste sui [[circolo polare|circoli polari]] (66° 33'
== Note ==
Riga 187 ⟶ 195:
== Voci correlate ==
* [[Declinazione (astronomia)]]
* [[Eclittica]]
* [[Equinozio]]
* [[Sole di mezzanotte]]
* [[Notte polare]]
* [[Ruota dell'Anno]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
|