Piombino: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua
{{Divisione amministrativa
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|Didascalia = Veduta
|Bandiera = Piombino-Bandiera.svg
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Toscana
|Divisione amm grado 2 = Livorno
|Amministratore locale = Francesco Ferrari
|Partito = [[Fratelli d'Italia (partito politico)|FdI]]
|Data elezione = 24-6-2024
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni = [[Baratti (Piombino)|Baratti]], Colmata, [[Fiorentina (Piombino)|Fiorentina]], [[Populonia]], [[Populonia Stazione]], La Sdriscia, [[Riotorto (Piombino)|Riotorto]]<ref>{{cita web|url=https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-li-piombino.pdf|titolo=Statuto del Comune di Piombino|p=5|formato=pdf}}</ref>
|Divisioni confinanti = [[Campiglia Marittima]], [[San Vincenzo (Italia)|San Vincenzo]], [[Suvereto]], [[Follonica]] ([[provincia di Grosseto|GR]])
|Zona sismica = 4
|Gradi giorno = 1245
|Diffusività = <!--alta-->
|Nome abitanti = piombinese, piombinesi;<ref name=etnici>Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, ''Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani'', Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 414.</ref> piombinate, piombinati (aulico)<ref name=etnici/>
|Patrono = [[Anastasia (martire 287)|santa Anastasia]]
|Festivo = 8 maggio
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Piombino (province of Livorno, region Tuscany, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Piombino all'interno della provincia di Livorno
}}
'''Piombìno''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[pjomˈbino]}}<ref>{{cita web|url=http://www.dipionline.it/dizionario/|titolo=DiPI Online - Dizionario di Pronuncia Italiana|accesso=19 luglio 2016|dataarchivio=9 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181009051700/http://www.dipionline.it/dizionario/|urlmorto=sì}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Livorno]] in [[Toscana]].
Centro principale della [[Val di Cornia]]<ref>[http://www.circondariovaldicornia.it/index1.htm Info su circondariovaldicornia.it] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070509175300/http://www.circondariovaldicornia.it/index1.htm |data=9 maggio 2007 }}</ref> e principale polo dell'industria siderurgica della regione, è tra i più importanti porti italiani per traffico passeggeri.
La città conserva testimonianze del suo passato, dalle origini [[Etruschi|etrusche]] al [[Principato di Piombino]] di cui era la capitale; la sua lunga storia è sintetizzabile nei monumenti architettonici e nelle opere d'arte che si conservano nel centro storico, alla cui realizzazione contribuirono anche [[Leonardo da Vinci]] e [[Andrea Guardi]].
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
{{vedi anche|Promontorio di Piombino}}
[[File:View_on_Piombino.jpg|thumb|Veduta aerea della città di Piombino]]
La città è posta nel tratto di costa sud della Toscana, all'estremità meridionale sull'[[Promontorio di Piombino|omonimo promontorio]] ({{M|21|u=m}}), a sud del [[monte Massoncello]] ({{M|286|u=m}}) e chiusa ad est dal monte Vento; è separata dall'[[isola d'Elba]] dal [[canale di Piombino]], largo {{M|10|u=km}}, che costituisce il tratto di mare che segna il confine orientale tra [[mar Ligure]] e [[mar Tirreno]]; il litorale all'estremità settentrionale del territorio comunale, che coincide col [[golfo di Baratti]], si affaccia sul mar Ligure, mentre il litorale sud-orientale si affaccia sul mar Tirreno e coincide col tratto nord-occidentale del [[golfo di Follonica]]. Nelle vicinanze del golfo era presente il [[Lago di Piombino]] o Padùle di Piombino, in seguito prosciugato. A livello litoraneo, la città si trova lungo la [[costa degli Etruschi]], corrispondente all'incirca alla provincia di Livorno; il suo territorio fa parte storicamente dell'antica [[Maremma Pisana]], oggi denominata anche [[Maremma Livornese]].
Il [[promontorio di Piombino]], che è situato sul lembo di terra a nord dell'ampio golfo di Follonica, segna il confine geografico-morfologico orientale tra mar Ligure, a nord, e mar Tirreno, a sud, anche se nella comune percezione il confine tra i due mari viene spesso posto molto più a nord, tra Toscana e Liguria. La cima meridionale del promontorio è occupata da
* [[Classificazione sismica dell'Italia|Classificazione sismica]]: zona 4<ref>{{cita web|autore=rete.toscana.it|url=http://www.rete.toscana.it/sett/pta/sismica/03normativa/classificazione/classificazione_toscana/img_classificazione/class_elenco2012.pdf|titolo=Classificazione sismica in Toscana (pdf)|accesso=17 agosto 2013|urlmorto=sì}}</ref>
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Piombino}}
Presso il dismesso [[semaforo di Piombino]] era attiva fino al 31 maggio [[1959]] la [[stazione meteorologica di Piombino]] del [[Servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare]], che era gestita dal personale della [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]].
In base alle medie climatiche calcolate per il decennio [[1946]]-[[1955]], la [[temperatura]] media annua si attesta a {{M|16|u=°C}}, con la temperatura media di gennaio di {{M|8.8|u=°C}} e con la temperatura media di luglio di quasi {{M|24|u=°C}}.
Le [[precipitazioni]] medie annue risultano piuttosto scarse, raggiungendo un valore medio annuo di {{M|494.1|u=mm}} ed essendo distribuite in 62,3 [[giorni di pioggia]] medi annui; gran parte degli accumuli pluviometrici si verificano in [[autunno]], mentre tra il periodo tardo invernale e le intere stagioni della [[primavera]] e dell'[[estate]] possono verificarsi periodi di [[siccità]].
L'[[umidità relativa]] media annua si presenta piuttosto elevata per la componente marittima mediterranea che influenza il clima.
I venti prevalenti sono di [[grecale]] nel periodo compreso tra ottobre e marzo, di [[ostro (vento)|ostro]] nei mesi di aprile, maggio, agosto e settembre e di [[ponente]] a giugno e a luglio.<ref>Ministero della Difesa – Aeronautica, Ispettorato delle telecomunicazioni e dell'assistenza al volo (Servizio meteorologico). Fisionomia climatica delle principali località italiane (decennio 1946-1955). Roma, 1961.</ref>
* [[Classificazione climatica]]: zona C, {{M|1245|u=GR/G}}
* [[Diffusività atmosferica]]: alta, Ibimet CNR 2002
==
=== Età antica ===
[[File:Populonia_Necropoli_di_San_Cerbone_Tomba.jpg|thumb|left|La tomba del bronzetto di offerente nella [[necropoli di Populonia|necropoli di San Cerbone]]]]
I primi insediamenti nel territorio risalgono almeno ai tempi degli [[Etruschi]], quando, sul versante nord del [[monte Massoncello]] sul [[promontorio di Piombino]], dove si trovava l'antico Porto Falesia, venne fondata [[Populonia]]<ref>del sito resta l'importante [[necropoli di Populonia]].</ref>, la città portuale più importante della [[Dodecapoli etrusca]]. Successivamente la zona fu romanizzata e per secoli seguì le sorti dell'Etruria romana. Nel [[417]] circa [[Rutilio Namaziano]] testimoniò la decadenza della zona nel ''[[De reditu suo]]'', dove cita Populonia come città «morta», abbandonata dopo le [[invasioni barbariche del IV secolo]]. Il poeta descrisse anche il [[porto Falesia]], citando per la prima volta il nucleo originario di Piombino, oggi Portovecchio.
==
Sembra ormai accettato che il nome ''Piombino'' derivi da ''Populino'', cioè ''piccola Populonia''. Infatti Populonia è profondamente legata alla nascita di Piombino; durante il medioevo Populonia fu spesso attaccata e depredata. Populonia venne saccheggiata nel [[546]] da [[Totila]], capo dei [[Goti]]; nel [[573]] la città subì l'ennesimo saccheggio, questa volta ad opera dei [[Longobardi]], assalto che costrinse il vescovo Cerbone ([[San Cerbone]]) a rifugiarsi all'[[isola d'Elba]]. Infatti nonostante Populonia fosse ormai ridotta a piccolo centro e non fosse più l'antica gloriosa città etrusca, era la sede della [[diocesi]]. L'ultimo saccheggio subito dall'abitato è registrato nell'anno [[809]] ad opera degli orobiti, pirati di origine slava che vivevano sui monti del Peloponneso<ref>Chronicon Reginone di Prüm (identico presso la Cronaca Imperiale dell'Annalista Sassone) per l'anno 809: "In Tuscia Populonium, ciuitas maritima, a Graecis qui Orobitae uocantur, depredata est"
</ref>. Fu allora che i pochi abitanti fuggiaschi si spostarono presso il porto Falesia mettendo le basi a quella che sarebbe divenuta Piombino.
I secoli IX e X hanno lasciato scarse e frammentarie testimonianze.
Sulla base della toponomastica locale è stato suggerito che i profughi di Populonia abbiano trovato nella zona tarde sopravvivenze germaniche e precisamente [[Goti]]. Ciò spiegherebbe, ad esempio, il toponimo [[Lingua gotica|gotico]] ''Tolla''<ref>Alla forma [[lingua gotica|gotica]] si contrappone il differente consonantismo del [[Lingua longobarda|longobardo]] ''Zoll'' (massa compatta di terra o di ghiaccio), passato poi all'italiano come ''zolla''.</ref>, una collina nei pressi del [[porto di Piombino]].
=== L'egemonia della Repubblica di Pisa ===
[[File:Piombino - Casa delle Bifore - 2024-09-01 21-05-35 003.jpg|thumb|[[Casa delle Bifore]]]]
Nel [[1022]] venne fondato il [[monastero di San Giustiniano di Falesia]] nei pressi dell'omonimo porto Falesia, ad opera di sei monaci dell'ordine [[Ordine di San Benedetto|benedettino]], figli del conte Tedice della nobile famiglia che successivamente verrà conosciuta come [[Della Gherardesca]], dotandolo di cospicue rendite fondiarie; è da notare che la presenza del monastero favorì intorno ad esso l'attività di pescatori, naviganti e lavoratori, qua possiamo scorgere l'embrione di quella comunità che diverrà Piombino.
Nell'XI secolo, sul promontorio di Piombino erano presenti nella parte a nord i resti della città di Populonia e il ricco [[Monastero di San Quirico]] appartenente all'ordine benedettino; a sud il [[Monastero di San Giustiniano di Falesia]], anch'esso benedettino e forse localizzato presso lo scomparso oratorio di Santa Maria di Faliegi, la [[Rocchetta di Piombino|Rocchetta]] e lo scalo del porto Falesia.
Uberto, [[abate]] del monastero di San Giustiniano, cedette in seguito parte dei beni del monastero all'[[Opera della Primaziale Pisana]] retta da [[Ildebrando degli Orlandi]] e da quel momento la città divenne soggetta alla [[repubblica pisana]], ricoprendo il ruolo di secondo porto: si trattava del porto di Falesia, che prese successivamente il nome di Portovecchio nel [[1466]], quando fu costruito il [[porto Antico di Piombino|Porticciolo della Marina]].
L'abitato nato in prossimità del monastero, ormai città, divenne un porto fortificato strategico per gli interessi di [[Pisa]], soprattutto come scalo nei traffici con le miniere dell'[[Isola d'Elba]].
[[File:Chiesa dei Faliegi (Piombino).jpg|miniatura|L'oratorio di Santa Maria di Faliegi alla fine del [[XIX secolo]]]]
Il nome ''Piombino'' è attestato nel [[1114]] nella forma ''Plumbinum'' e questo ha dato origine alla leggenda secondo la quale il nome deriva dal peso in piombo (in [[lingua latina|latino]] ''plumbum'') da pagarsi come dazio portuale, leggenda che però non sembra avere fondamento storico. La città era cinta da mura, dove si aprivano due porte: la Porta a Mare (distrutta) e la [[Torrione e Rivellino|Porta a Terra]], tutt'oggi esistente.
Alla metà del secolo XII la cittadina dominata dall'abbazia si trasformò in libero [[comune]] con proprie istituzioni e regolamentazioni. Le rivalità tra la Repubblica di Pisa e quella di [[Genova]] portarono tra l'XI ed il XII secolo a conflitti che videro Piombino presa e saccheggiata dai Genovesi.
In questo periodo la città fu sotto l'amministrazione di un governatore civile e militare della [[Repubblica di Pisa]], che portava il titolo di Capitano.
Nel [[1248]], durante il governo di uno di questi Capitani, Ugolino Arsopachi, vennero costruiti i Canali di marina. Nel [[1376]] [[Papa Gregorio XI]] visitò Piombino, nel suo viaggio da [[Avignone]] a [[Roma]].
=== Dalla Signoria al Principato di Piombino ===
{{Vedi anche|Signoria di Piombino|Principato di Piombino}}
[[File:Piombino incisione.jpg|upright=1.5|thumb|left|Incisione raffigurante il Principato di Piombino, [[XVII secolo]]. Si noti la [[Rocchetta di Piombino|Rocchetta]] sul promontorio che diverrà [[piazza Bovio]]]]
Nel [[1399]] [[Gherardo Leonardo Appiano]], ceduta [[Pisa]] che la famiglia possedeva dal [[1392]] ai [[Visconti]] di [[Milano]] per {{TA|200 000}} [[Fiorino|fiorini]], riservò per sé e i suoi successori Piombino, che il 19 febbraio del [[1399]] diveniva Signoria indipendente. Gherardo Appiano divenne anche signore di [[Populonia]], [[Scarlino]], [[Suvereto]], [[Buriano (Castiglione della Pescaia)|Buriano]], [[Badia al Fango]] e delle isole di [[Isola di Pianosa (Toscana)|Pianosa]], [[isola di Montecristo|Montecristo]] ed [[isola d'Elba|Elba]] ed edificò la propria residenza a Piombino nella Piazzerella (attuale [[piazza Bovio]]).
Erede ne fu il figlio [[Jacopo II Appiano]], minorenne e quindi sotto tutela della madre, donna [[Paola Colonna]]: in questo periodo lo stato fu sotto la protezione di [[Firenze]] prima, di [[Siena]] poi, e infine nuovamente di Firenze.
Morti Jacopo e Paola, nel [[1445]] governò il principato la sorella [[Caterina Appiano]] sposata a [[Rinaldo Orsini (1402-1450)|Rinaldo Orsini]], che divenne cosignore di Piombino fino alla morte nel [[1450]]. Dopo questi seguì [[Emanuele Appiano]] (figlio di [[Jacopo I Appiano|Jacopo I]] e fratellastro di Gherardo Leonardo Appiano), che lasciò poi al figlio [[Jacopo III Appiano|Jacopo III]], il quale incentivò nuove costruzioni militari.
A Jacopo III successe il figlio [[Jacopo IV Appiano|Jacopo IV]], durante il cui governo (tra il [[1501]] e il [[1503]]) [[Cesare Borgia]] occupò Piombino divenendone Signore; alla morte di [[Alessandro VI]] tutto tornò nelle mani dell'Appiano. Dopo questi furono signori [[Jacopo V Appiano|Jacopo V]] e suo figlio [[Jacopo VI Appiano|Jacopo VI]]: tra il [[1548]] e il [[1557]] [[Cosimo I de' Medici]] Granduca di Toscana si impossessò dello Stato di Piombino, cedutogli dall'imperatore [[Carlo V]].
Il figlio di Jacopo VI, [[Alessandro Appiano]] mantenne il potere per poco, ucciso in una congiura, e gli successe il figlio [[Jacopo VII Appiano|Jacopo VII]], che nel [[1594]] ottenne il titolo di Principe dall'imperatore [[Rodolfo II d'Asburgo]]. Alla sua morte si aprì un periodo trentennale estremamente confuso, eccetto che durante il governo della principessa [[Isabella Appiano]]; dopo alterne vicende il principato nel [[1634]] venne ufficialmente concesso dall'imperatore [[Ferdinando II d'Asburgo]] e da [[Filippo IV di Spagna]] a Niccolò [[Ludovisi (famiglia)|Ludovisi]].
Nel [[1706]] il principato passò in via ereditaria ai [[Boncompagni (famiglia)|Boncompagni]].
Nel [[1799]] le truppe Francesi penetrano in Italia e nel [[1805]] [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], assegnò il Principato, insieme a [[Lucca]], alla sorella [[Elisa Bonaparte|Elisa Bonaparte Baciocchi]]: nacque così il [[Principato di Lucca e Piombino]].
Dopo la definitiva disfatta di [[battaglia di Waterloo|Waterloo]] nel [[1815]], nonostante le richieste del principe Luigi I Boncompagni-Ludovisi di riavere la sovranità sullo stato, venne sancita l'annessione del territorio dell'ex-principato al [[Granducato di Toscana]] degli [[lorena (dinastia)|Asburgo-Lorena]] retto da [[Ferdinando III di Lorena|Ferdinando III]].
=== Dal Congresso di Vienna al XX secolo ===
[[File:Plan_de_la_ville_et_des_fortifications_de_Piombino,_XVIIIe_siècle.jpg|upright=1.5|thumb|La città e le fortificazioni di Piombino nel XVIII secolo]]
Dopo la fine del Principato e l'annessione al Granducato, il territorio di Piombino fu inserito nel ''compartimento granducale'' di [[Pisa]] (i compartimenti granducali corrispondevano all'incirca alle odierne province toscane) per poi passare nel [[1834]] al compartimento di [[Grosseto]].
Nel periodo tra il [[1831]]-[[1832]] iniziò la bonifica del padule di Piombino ([[lago di Piombino]]), voluta da [[Leopoldo II di Lorena]].
Nel [[1860]] il [[Granducato di Toscana]], e quindi anche il territorio dell'antico stato di Piombino, si unirono al [[regno d'Italia]]. Lo stesso anno la nuova [[provincia di Grosseto]] cedette Piombino e i comuni della [[Val di Cornia]] alla [[provincia di Pisa]].
La [[rivoluzione industriale]] italiana mosse i suoi primi passi anche a Piombino. I primi insediamenti industriali si ebbero tra il [[1860]] e il [[1870]] e nel [[1891]], per iniziativa degli inglesi R. W. Spranger e J. H. Ramsay, venne impiantata la fabbrica [[Magona d'Italia]]. Nello stesso periodo si sviluppò la Società Anonima Alti Forni e Fonderie di Piombino, che qualche anno dopo si fuse con la Società Elba formando un potente trust siderurgico, che assunse dal [[1918]] la denominazione di [[Ilva]]. Piombino si avviava così a diventare uno dei maggiori centri industriali italiani<ref>''Toscana'', Guida d'Italia, Touring Club, pag. 430.</ref>.
Nel frattempo le mura vennero quasi totalmente demolite ([[1903]]) e la città si espanse oltre il nucleo del centro, verso la zona industriale, l'entroterra, e la zona marina di [[Salivoli|Salìvoli]].
Con l'avvento del [[Fascismo]] tutte le funzioni in precedenza svolte dal sindaco, dalla giunta e dal consiglio comunale vennero trasferite ad un [[podestà (fascismo)|podestà]]. Nell'ottica fascista di un riordinamento amministrativo, nel [[1925]], per interessamento personale del gerarca [[Costanzo Ciano]], nativo di Livorno, Piombino e molte altre località limitrofe della [[Val di Cornia]] e delle zone vicino [[Cecina (Italia)|Cecina]] vennero inserite nella [[Provincia di Livorno]], ampliandola considerevolmente<ref>R.D.L. 15 novembre 1925, n. 2011, art. 1 [[s:R.D.L. 15 novembre 1925, n. 2011]]</ref>. In tale occasione Piombino divenne capoluogo del nuovo [[Circondario di Piombino|circondario omonimo]]<ref>R.D.L. 15 novembre 1925, n. 2011, art. 3 [[s:R.D.L. 15 novembre 1925, n. 2011]]</ref>.
=== Seconda guerra mondiale ===
{{vedi anche|Battaglia di Piombino|Movimento operaio a Piombino}}
Piombino durante la seconda guerra mondiale subì pesanti bombardamenti essendo sede di importanti industrie siderurgiche. La [[Battaglia di Piombino]], del 10 settembre [[1943]], è ritenuta dagli storici una delle prime pagine della [[Resistenza italiana]].
I bombardamenti segnarono profondamente la città, obbligando la cittadinanza a trovare rifugio nelle campagne della [[Val di Cornia]]. Si salvarono alcune parti delle fortificazioni medievali e alcuni monumenti di valore ambientale e architettonico nei quartieri affacciati sul mare.
[[File:Piombino0002.jpg|thumb|center|upright=3.6|Centro storico visto da piazza Bovio. L'edificio più alto sulla destra è il [[Castello di Piombino]]]]
=== Simboli ===
[[File:Piombino-Stemma.svg|130px|right|Stemma del comune]]
La testimonianza pittorica più antica che si conosca risale al [[XV secolo]] e riporta i colori argento-bianco e rosso, colori della famiglia [[Appiano (famiglia)|Appiani]]; nell'Ottocento si aggiunsero il verde e l'oro.
Nello scudo sono raffigurati un [[fortilizio]] con tre torri e una chiesa simbolo della città; ai lati appaiono due ramoscelli, uno di alloro e l'altro di quercia, uniti alla base. Sopra lo scudo si trova la corona, che indica in araldica il titolo di città, conferitole con [[Regio Decreto]] nel [[1927]]. Lo scoglio in basso e il mare simboleggiano l'identità di città marinara.
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine = Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Città dell'Italia
|motivazione = Regio decreto
|data = 4 settembre 1927
}}
Il 28 luglio [[2000]] la Città di Piombino è stata insignita dal [[Presidente della repubblica]] [[Carlo Azeglio Ciampi]] della [[Medaglia d'Oro al Valor Militare]]<ref>{{cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/Onorificenze.aspx?pag=0&qIdOnorificenza=20|titolo=Medaglia d'Oro al Valor Militare - Elenco dei decorati|editore=Quirinale.it|accesso=19 luglio 2016}}</ref> per la [[Battaglia di Piombino]]; Piombino fa parte delle [[Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione]]. In Toscana, solo la città di [[Firenze]] e le province di [[provincia di Massa Carrara|Massa Carrara]] e [[provincia di Arezzo|Arezzo]] condividono questa decorazione. In precedenza, Piombino era stata insignita della medaglia d'argento il 23 marzo [[1978]]<ref name="oro">{{cita web|url=http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2000/09/29/00A12527/sg;jsessionid=NCRUfGCc94UJwxZYpqLlfw__.ntc-as4-guri2a|titolo=Concessione della "Medaglia d'oro al valor militare" alla città di Piombino (GU Serie Generale n.228 del 29-9-2000)|editore=[[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana]]|data=28 luglio 2000}}</ref>.
{{Onorificenze
|immagine= Valor militare gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza= Medaglia d'oro al valor militare
|collegamento_onorificenza= Medaglia d'oro al valor militare
|motivazione = Sorretta da profondo sentimento patriottico e da antico desiderio di libertà e di giustizia, la città di Piombino sopportò, con esemplare fermezza, dall'8 settembre 1943 alla liberazione, sacrifici, deportazione e distruzioni, offrendo alla causa della Resistenza e della democrazia un elevato tributo di eroismo e di vite umane. Il 10 settembre 1943, i suoi cittadini, consapevoli che dalla riscossa dipendevano le sorti della Patria, animosamente incitarono i militari, in difficili momenti di incertezza e di disorientamento, ad opporsi all'oppressione nazifascista e, dopo aver cooperato, con un ruolo decisivo, all'apprestamento della difesa della Città, allorché cruenta divampò la lotta contro unità tedesche proditoriamente sbarcate nel porto, si unirono a valorosi reparti della Marina e dell'Esercito, contribuendo efficacemente al brillante esito del combattimento ed al ritiro delle truppe nemiche, infliggendo loro grandissime perdite. Quando vana risultò ogni resistenza in campo aperto, i piombinesi organizzarono agguerrite formazioni partigiane che operarono arditamente in Maremma e liberarono la Città e vari paesi della zona, ancor prima dell'arrivo degli Eserciti Alleati. Piombino, 10 settembre 1943 - 26 giugno 1944.
|data = 28 luglio 2000<ref name="oro"/>
}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Nel centro storico della città sono presenti numerose testimonianze architettoniche del passato.
=== Architetture religiose ===
[[File:Santantimo piombino.JPG|thumb|Concattedrale di Sant'Antimo]]
[[File:Piombino - Cappella della Cittadella.JPG|thumb|Cappella della Cittadella]]
[[File:Piombino Immacolata.jpg|thumb|Chiesa dell'Immacolata]]
[[File:Baratti_Cappella_di_San_Cerbone_2012-08-26.jpg|thumb|Cappella di San Cerbone]]
;[[Concattedrale di Sant'Antimo]]: Edificata nel duecento come luogo di culto di San Michele, fu ampliata ad opera del maestro pisano [[Piero del Grillo]]. La facciata in mattoni rossi è sormontata da una serie di [[archetti pensili]] che spezzano la severità della costruzione; più in basso un oculo. Il portone è sormontato da una lunetta contenente un [[mosaico]] raffigurante l'[[arcangelo Michele]]. La tettoia è un manufatto degli anni Trenta, eretto a protezione del mosaico stesso. L'interno della chiesa, originariamente ad una sola navata, è stato oggetto di molti interventi nel corso dei secoli; la [[navata]] laterale si è ricavata negli anni Trenta unificando due antiche cappelle. L'altare, del XVII-XVIII secolo, in [[stile barocco]], è sormontato da candelieri portaceri del XVI secolo con in mezzo un crocifisso ligneo della stessa epoca. Il tutto è incorniciato dall'arcone in laterizio a sesto acuto che delimita la cappella maggiore e dove si aprono anche due nicchie che oggi ospitano statue di santi moderne. Molti sono i reperti conservati nell'aula ecclesiale; nella navata uno splendido fonte battesimale marmoreo attribuito ada [[Andrea Guardi]] del [[1470]] circa; a questo artista si devono anche incisioni, stemmi e due acquasantiere, una di esse eretta su un cippo etrusco. Molti quadri raffigurano scene religiose adornano le pareti e sono databili ai secoli dal XVI al XIX. Il chiostro venne eretto intorno al [[1470]] da [[Andrea Guardi]] ed è un classico esempio di chiostro rinascimentale toscano; di grande eleganza, le colonne marmoree sono sormontate da capitelli con motivi floreali l'uno diverso dall'altro; all'interno del chiostro si trova una cisterna costruita in epoca più recente (si pensa nel XVII secolo) e vari stemmi adornano le pareti del chiostro. A completare il complesso ecclesiale del Duomo di Piombino fu eretto il convento nel XV secolo, in sostituzione del precedente, di dimensioni più contenute. Nel 1502 la chiesa fu riconsacrata e dedicata a Sant'Agostino con nuovo ampliamento del convento retto da frati Agostinoani: il convento aveva un porticato, oggi tamponato ma comunque ancora visibile nell'omonima piazza Sant'Agostino.
;[[Chiesa della Misericordia (Piombino)|Chiesa della Misericordia]]: È uno dei più antichi monumenti religiosi ancora esistenti in città; dedicata inizialmente a [[san Giovanni Battista]], la sua costruzione risale alla prima metà del XIII secolo; si tratta di una chiesa con una sola navata con abside, in [[architettura romanica in Italia|stile romanico]]. Nel corso dei secoli ha subito numerosi interventi come ad esempio l'apertura delle cappelle sulla destra. Cambiò anche varie denominazioni ed ordini religiosi essendo anche per un periodo sede dei [[frati francescani]]. Di epoche successivi i due palazzi (guardando la chiesa) sulla destra e sulle sinistra; il primo, l'antico convento si pensa risalire al XIV secolo e conserva al suo interno un tipico portico in stile tardo romanico e vari stemmi, sia interni che in facciata; l'edificio sulla destra del XVI secolo costruito per volontà di [[Jacopo VI Appiano]] fu il principale ospedale cittadino nel Rinascimento, dedicato alla Santissima Trinità e [[San Giovanni di Dio]].
;[[Cappella della Cittadella]]: Venne realizzata intorno al [[1465]] su commissione di [[Jacopo III Appiano]] da [[Andrea Guardi]], che si ispirò al [[Tempio malatestiano]] di [[Rimini]] di [[Leon Battista Alberti]]. Del Guardi è anche la lunetta del portale con la ''Madonna con il Bambino'' e, all'interno, i [[pluteo|plutei]] in [[marmo]] bianco, decorati con stemmi degli [[Appiano (famiglia)|Appiani]]. Sull'altare del [[XVIII secolo]] è conservata una ''Madonna con il Bambino'' in [[terracotta]] policroma di [[Andrea della Robbia]].
;[[Cappella della Madonna della Neve (Piombino)|Cappella della Madonna della Neve]]: Denominata anche cappella della Madonna del Desco, risale al [[1499]], con annesso convento del XVII secolo. Era anticamente posta fuori dalle mura urbane, in aperta campagna, ed era sede di un ospedale o lazzaretto resosi protagonista nel corso della grande peste del [[1630]]. Oggi vi si trovano le suore dell'[[Ordine di Madre Teresa|ordine di Santa Madre Teresa di Calcutta]].
;[[Chiesa dell'Immacolata (Piombino)|Chiesa dell'Immacolata]]: Sede dei frati [[Francescani]], venne edificata nel [[1899]] con il convento annesso.
;[[Chiesa di Sant'Antimo sopra i Canali]]: Detta "la Tarsinata", è un antico edificio religioso, risalente al XIII secolo, fu fatto erigere dalla ricca Corporazione dei Marinai. Costruita in [[pietra alberese]], lo stesso materiale di altri monumenti piombinesi dell'epoca, presenta una zona absidale quadrata con monofora a sesto acuto. La torre campanaria, detta torre della Tarsinata, ha mantenuto il suo originale aspetto, salvo la [[merlatura]] ghibellina che originariamente doveva essere stata guelfa; sotto di essa, pochi anni fa sono state rinvenute delle antiche ceramiche policrome. Nel XVII secolo vi fu annesso un grande convento intitolato a sant'Anastasia; di esso si conserva ancora il chiostro e alcune epigrafi all'interno. Nel [[1805]] la Principessa di Piombino [[Elisa Bonaparte Baciocchi]], avendo emesso un decreto sulla sanità, fece sconsacrare chiesa e convento, modificando la struttura fino alla forma e ai volumi attuali, impiantandovi un moderno ospedale. Oggi ciò che resta della chiesa è stato ristrutturato e le altre parti del complesso sono sede di un residence.
;[[Cappella di San Cerbone (Piombino)|Cappella di San Cerbone]]: La cappella si trova in località [[Baratti (Piombino)|Baratti]] e sorge nel luogo della prima sepoltura di [[Cerbone di Populonia|San Cerbone]], vescovo di Populonia.
;[[Chiesa di Santa Croce (Populonia)|Chiesa di Santa Croce]]: La chiesa, edificata nel XV secolo, si trova a Populonia e al suo interno si conserva un frammento di [[affresco]] che si ritiene possa essere opera del [[Il Sodoma|Sodoma]].
;[[Monastero di San Quirico]]: Il monastero di San Quirico era un complesso ecclesiastico benedettino situato alle pendici del Poggio Tondo sul promontorio di Piombino, non distante dalla cala omonima e da Populonia. L'attività di questo monastero durò fino agli ultimi anni del Cinquecento, dopodiché fu abbandonato dai monaci e fu adibito a stalla.
=== Architetture civili ===
[[File:Piombino - Palazzo Comunale - 2024-09-01 21-02-01 001.jpg|thumb|Palazzo Comunale di Piombino]]
[[File:Piombino - Piazza Bovio - 2024-09-01 21-27-15 001.jpeg|thumb|Veduta di piazza Bovio]]
;[[Palazzo Comunale (Piombino)|Palazzo Comunale]]: In antico "palazzo dei Priori" o "della Comunità", fu eretto nel [[1444]] da [[Nanni di Magio]] per volontà degli Anziani piombinesi che fino a quell'anno si riunivano nell'antico ''Palazzaccio'', costruzione a noi non pervenuta situata probabilmente all'angolo con via "Trapalazzi", attuale via Giuseppe Garibaldi. Nella parete destra dell'atrio è incassata una colonna di epoca romanica, mentre nella volta affrescata si trovano gli stemmi del Comune, degli [[Appiano (famiglia)|Appiani]], del [[Ludovisi (famiglia)|Ludovisi]] e dei Buoncompagni-Ludovisi. La sala consiliare contiene un affresco nella lunetta sopra la porta d'ingresso raffigurante la ''Madonna con Bambino ''o ''Madonna del Latte'', datata [[1575]] e attribuita al pittore senese [[Giovanni Maria Tacci]]. Alla sinistra dell'ingresso, una statua in marmo del XV secolo, opera dei maestri [[Ciolo da Siena|Ciolo]] e [[Marco da Siena]], della scuola di [[Giovanni Pisano]], raffigura sempre una ''Madonna con Bambino''. Inoltre nella sala si trovano vari quadri raffiguranti i [[principi di Piombino]] e i [[Granduchi di Toscana]], inseriti in una serie storica che va dal XVII al XIX secolo. Infine, completano la collezione della sala uno stemma degli Appiani e una testa leonina risalente probabilmente al XII secolo. La Torre dell'Orologio risale al [[1598]]; il 20 gennaio di quell'anno infatti i Priori di Piombino ne affidarono al Maestro [[Francesco di Leone]] la costruzione. L'orologio e la campana bronzea risalgono agli inizi del XVII secolo; nella nicchia si trova una ''Madonna con Bambino''. Il palazzo, così come la torre, fu soggetto ad un pesante e contestato intervento di restauro nel [[1935]] diretto dall'architetto senese [[Giovanni Bellini (architetto)|Giovanni Bellini]].
;[[Casa delle Bifore]]: Detta anche palazzo di Martino di Brancaccio o Casa Minelli, è l'unica testimonianza in Piombino di architettura civile [[XIII secolo|duecentesca]]. Edificata presumibilmente tra il [[1284]] ed il [[1289]], forse da un cittadino guelfo, risente delle influenze dell'arte pisana. Originariamente era [[merlatura|merlata]]. Acquistata negli anni ’80 del Novecento dal Comune di Piombino, fu oggetto di un accurato restauro ad opera dall’architetto [[Italo Insolera]]. Dal 1990 è sede dell'[[Archivio storico del Comune di Piombino]].
;[[Piazza Bovio]]: La scenografica piazza è posta sulla punta del promontorio di Piombino, con una terrazza pedonale, dotata di balaustra con panchine. Dalla piazza la vista spazia su tutto l'[[Arcipelago toscano]] e nelle giornate limpide si può arrivare a scorgere la [[Corsica]]. All'estremità della piazza si trova un piccolo faro, in stile neomedievale, mentre fino agli anni Venti vi aveva sede una fortificazione detta la [[Rocchetta di Piombino|Rocchetta]], come documentano le vecchie cartoline d'epoca.
;[[Palazzo Appiani]]: Fu la prima residenza della famiglia Appiani. Databile alla metà del Trecento, detto anche Palazzo Vecchio o Palazzo Vecchio di Piazza, attualmente ospita la sede dell'Istituto di Biologia ed Ecologia Marina e del [[Museo del mare (Piombino)|Museo del mare]]. Le segrete, perfettamente conservate, sono databili al XIII secolo. Nei saloni al piano terreno spesso si tengono anche delle mostre.
;[[Piazzetta del Mare]]: L'antico [[bastione]] di [[San Bartolomeo]] fu edificato nel [[1212]]; da esso si può godere un'ampia vista sul [[canale di Piombino]] e sull'antico [[Porto Antico di Piombino|porticciolo di Marina]].
;[[Fonti di Marina]]: Si trovano in prossimità dell'antico porticciolo di Marina, al di fuori della perduta Porta a Mare, e furono realizzate nel [[1248]]. Si tratta di una sorgente naturale e l'acqua sgorga attraverso teste marmoree di animali (tre draghi ed un cavallo, con la quinta andata perduta alla fine del XIX secolo), forse opera giovanile di [[Nicola Pisano]]. anticamente la fontana era detta anche delle "serpi in amore", per un bassorilievo raffigurante due serpenti. La fonte è sormontata da una grande volta a tutto sesto. Adiacenti ad essa, nella metà del XV secolo la comunità fece edificare i Lavatoi Pubblici, demoliti negli anni Trenta del XX secolo.
A [[Baratti (Piombino)|Baratti]] si trova anche la [[Casa Saldarini]].
=== Architetture militari ===
[[File:Piombino - Torrione e Rivellino - 2024-09-01 21-16-59 002.jpeg|thumb|Il Torrione]]
[[File:Castello_di_piombino_10.JPG|thumb|Il Castello]]
;[[Torrione e Rivellino|Torrione]]: Risalente al [[1212]], era la porta principale di accesso alla città verso terra, unica testimonianza dell'età comunale di Piombino. Detta anche di Sant'Antonio o porta Inferi, era probabilmente dotata nella parte più alta, nell'arco, di una o più campane, utilizzate in caso di ricorrenze particolari o pericoli.
;[[Torrione e Rivellino|Rivellino]]: Edificato nel [[1447]], venne aggiunto al Torrione come fortificazione di forma semicircolare, per una migliore difesa dalle artiglierie. Eretto sotto la Signoria di [[Rinaldo Orsini (1402-1450)|Rinaldo Orsini]], marito di Caterina Appiani, rappresenta il simbolo della resistenza piombinese nel lungo ma vano assedio posto alla città nello stesso anno di costruzione del fortilizio ad opera di [[Alfonso V d'Aragona]]. Un tempo doveva essere circondato da un fossato e munito di ponte levatoio.
;[[Cittadella di Piombino|Cittadella]]: Il complesso architettonico era come una vera e propria "città nella città", che creava una corte signorile rinascimentale, con il palazzo, la chiesa, il pozzo e altri edifici adibiti alla corte; fu edificato dall'architetto fiorentino [[Andrea Guardi]] dal [[1465]] al [[1470]], per volontà del principe piombinese [[Jacopo III Appiano]]. Originariamente fortificata e munita di porta (oggi scomparsa), comprendeva la residenza dei principi (Palazzo Appiani), una cappella gentilizia dedicata a Sant'Anna, una cisterna e le strutture adibite alla corte e ai servitori. Il Palazzo Principesco ha subito il più grande scempio che la storia locale abbia potuto narrare: fu infatti indegnamente ed inspiegabilmente demolito nel [[1959]] per far posto alla villa del direttore dell'[[Ilva]], la grande industria siderurgica cittadina. Mario Bucci, [[Critica artistica|critico]] e [[Storia dell'arte|storico dell'arte]], scrisse a tal proposito: «È andato distrutto di recente e non si rimpiangerà mai abbastanza di non averlo avallato, o di non averlo comunque impedito».<ref>{{cita libro|titolo=Piombino. Città e Stato dell'Italia moderna nella storia e nell'arte|autore=Ivan Tognarini|autore2= Mario Bucci|editore=Acciaierie di Piombino|città=Piombino|anno=1978}}</ref> La [[Cappella della Cittadella]], o di Sant'Anna, è un piccolo tesoro rinescimentale, costruita tra il [[1465]] e il [[1470]] sotto la direzione ai lavori di Andrea Guardi, con una facciata interamente in marmo. Si trova dietro alla chiesa un edificio usato nei secoli per vari funzioni, fra tutti quello di dépendance del palazzo principesco, che è oggi una villa privata. Completano la piazza una cisterna e il Palazzo dei Servitori e dei Cortigiani. La cisterna, in marmo bianco, è opera del Guardi ed ha sui lati i volti del principe Jacopo III, di sua moglie Battistina di Campo Fregoso, di suo figlio, [[Jacopo IV Appiano|Jacopo IV]], oltre allo stemma del casato. Il palazzo della Corte, restaurato e modificato nel [[1805]] da [[Elisa Bonaparte]], ospitava i servizi, i servitori e tutto il personale che operava a palazzo. Ospita oggi il [[Museo archeologico del territorio di Populonia|Museo Archeologico]]. La Cittadella era anticamente fortificata; adesso sono visibili soltanto le mura perimetrali alla città, ovvero quelle che davano sulle campagne e sul lato-mare; perduti sono invece la porta e i bastione rivolti verso la città, demoliti nel [[1805]] da Elisa.
;[[Castello di Piombino]]: Trae origine dalla iniziale struttura del "Cassero pisano" del XIII secolo, costruito ad est della città e successivamente ritoccato da [[Leonardo da Vinci]] durante il riordinamento delle difese cittadine. In seguito divenne fortezza Medicea a pianta stellare tra il [[1552]] e il [[1557]], per volere di [[Cosimo I de' Medici]]. Di notevoli dimensioni, è oggi oggetto di scavi archeologici e vi ha sede il museo della Città.
;[[Mura Leonardesche]]: Gli interventi che [[Leonardo da Vinci]] aveva progettato per Piombino erano molto più importanti di quelli che vennero realizzati; i disegni e progetti sono oggi conservati nella Biblioteca Nazionale di Madrid; comunque sono rimasti ancora visibili i suoi interventi nella realizzazione delle mura: in via della Fortezza appena dietro il [[Museo archeologico del territorio di Populonia]] e nell'omonima e limitrofa via Leonardo da Vinci.
;[[Semaforo di Piombino]]: Edificato dalla [[Regia Marina]] e dismesso nella seconda metà del Novecento, si conserva sotto forma di ruderi sulle prime propaggini sud-orientali del promontorio, in posizione dominante rispetto al porto.
==== Torri costiere ====
[[File:Torre-Mozza Toscana.jpg|thumb|[[Torre Mozza (Piombino)|Torre Mozza]], nel Parco costiero della Sterpaia]]
* [[Torre del Sale]]
* [[Torre Mozza (Piombino)|Torre Mozza]]
* [[Torre di Rio Fanale]]
* [[Rocca degli Appiani]] a [[Populonia]]
* [[Torre di Baratti]] a [[Baratti (Piombino)|Baratti]]
* [[Torre Nuova (Piombino)|Torre Nuova]] in località Stellino
=== Siti archeologici ===
[[File:Populonia_grotte.jpg|thumb|left|La necropoli delle Grotte]]
Si trovano nel comune di Piombino i siti archeologici della [[necropoli di Populonia|necropoli di Baratti e Populonia]], che insieme formano il [[Parco archeologico di Baratti e Populonia]].
* Nei pressi di [[Riotorto (Piombino)]] in località Vignale è presente uno scavo archeologico, dove sono stati portati alla luce i resti di una [[villa romana]] con vari ambienti tra cui una grande sala decorata con un mosaico policromo figurato e un complesso termale.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Elisabetta Giorgi|autore2=Enrico Zanini|anno=2018|mese=maggio/giugno|titolo=Vignale in Maremma. Quindici anni di scavi e dieci secoli di storie|rivista=[[Archeologia Viva]]|numero=189|url=https://www.archeologiaviva.it/9052/vignale-in-maremma-quindici-anni-di-scavi-e-dieci-secoli-di-storie/}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Elisabetta Giorgi|autore2=Enrico Zanini|anno=2014|titolo=Dieci anni di ricerche archeologiche sulla mansio romana e tardoantica di Vignale: valutazioni, questioni aperte, prospettive|rivista=RASSEGNA DI ARCHEOLOGIA CLASSICA E POSTCLASSICA|numero=24|pp=23-42}}</ref> Su questo sito archeologico è attivo un progetto di archeologia sperimentale condivisa<ref>{{Cita web|url=https://www.uominiecoseavignale.it/|titolo=Uomini e cose a Vignale|sito=uominiecoseavignale.it/|accesso=04/01/2024}}</ref> che coinvolge il Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali dell'Università di Siena, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Comune di Piombino.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Elisabetta Giorgi|autore2=Enrico Zanini|anno=2019|titolo=Uomini e Cose a Vignale: un progetto di archeologia pubblica|rivista=GRADUS|volume=14|numero=1|pp=21-34|url=https://www.navidipisa.it/wp-content/uploads/2020/04/GRADUS%202019_14.1_compressed.pdf}}</ref>
=== Aree naturali ===
Fanno parte del circuito dei [[parchi della Val di Cornia]]:
* [[Area naturale protetta di interesse locale Sterpaia|Parco costiero della Sterpaia]]
* [[Parco archeologico di Baratti e Populonia]]
* [[Parco interprovinciale di Montioni|Parco di Montioni]] (parco intercomunale interprovinciale)
Altri parchi:
* Parco comunale di Punta Falcone
* [[Riserva naturale provinciale Padule Orti Bottagone]]
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Colonne}}
{{Demografia/Piombino}}
{{Colonne spezza}}
{{Colonne fine}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2023 la popolazione di Piombino è per circa l'88,46% di cittadinanza [[italia]]na. La popolazione straniera residente ammontava a {{formatnum:3751}} persone, l'11,54% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?l=it&a=2023&i=P03|titolo=Istat - Bilancio demografico popolazione straniera|sito=demo.istat.it|accesso=2025-03-29}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Istat - Popolazione residente per cittadinanza o paese di nascita|sito=demo.istat.it|accesso=2025-03-29}}</ref>
{{div col}}
# [[Marocco]], 683
# [[Ucraina]], 645
# [[Romania]], 567
# [[Senegal]], 498
# [[Albania]], 179
# [[Pakistan]], 142
# [[Bangladesh]], 114
{{div col end}}
==
La maggioranza della popolazione<ref>{{cita web|url=http://www.diocesimassamarittima.it/|titolo=Diocesi di Massa Marittima e Piombino}}</ref> è di religione [[Cristianesimo|cristiana]] di rito [[Chiesa cattolica|cattolico]], [[Diocesi di Massa Marittima-Piombino]].
== Cultura ==
=== Biblioteche e archivi ===
* Biblioteca Civica Falesiana<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.piombino.li.it/pagina18170_biblioteche.html|titolo=Biblioteche Comune di Piombino}}</ref>
*BidibiBook Biblioteca di Riotorto
* [[Archivio storico del Comune di Piombino]] "Ivan Tognarini"<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.piombino.li.it/pagina667_archivio-storico.html|titolo=Archivio Storico Comune di Piombino}}</ref>: situato nella [[Casa delle Bifore]], conserva e valorizza il patrimonio documentario relativo alla storia della città di Piombino e di tutto il suo territorio; organizza visite guidate e attività didattiche; fornisce assistenza e consulenza per le ricerche e mette a disposizione gli inventari e i cataloghi cartacei e informatici; garantisce la consultabilità degli atti. Oltre al fondo comunale (dal 1441 al 1923, le deliberazioni fino al 1960), l’archivio storico conserva anche archivi di enti, di impresa, archivi di famiglia e di persona, fondi iconografici e fotografici, pervenuti in seguito a versamenti e donazioni:<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.piombino.li.it/pagina1725_patrimonio-documentario.html|titolo=Patrimonio documentario Archivio storico Comune di Piombino}}</ref>
** Archivio del Comune di Piombino e fondo aggregato dell'Ente Comunale di Assistenza
** Archivio dell'Ospedale Civile di Piombino
** Archivio della Camera del Lavoro di Piombino
** Fondo della sezione locale del P.C.I.
** Fondo manoscritto e biblioteca di Romualdo Cardarelli
** Archivio e biblioteca di [[Ezio Bartalini|E. Bartalini]] – E. Zannellini – [[Andrea Gaggero|A. Gaggero]]
** Fondo di Amulio e Ivan Tognarini
** Fondo documentario e librario di Michele Lungonelli
** Fondo fotografico di [[Lando Civilini]], in particolare quale testimone sulla ricostruzione industriale del secondo dopoguerra
** Collezione fotografica di Luigi Magnani
** Collezione di cartoline di Valerio Guerrieri
** Fondo fotografico di Pino Bertelli
** Archivio fotografico e documentario delle [[Stabilimento siderurgico di Piombino|Acciaierie di Piombino]]
=== Musei ===
[[File:AmphoreBaratti.jpg|thumb|L'anfora di Baratti]]
* [[Museo archeologico del territorio di Populonia]], situato nel Palazzo Nuovo (antiche stalle e alloggi della corte degli Appiani) all'interno della [[cittadella di Piombino|cittadella]], è collegato al [[Parco archeologico di Baratti e Populonia]] e ha come scopo di illustrare la storia del territorio e dell'utilizzo delle sue risorse, tra cui in particolare quelle [[Miniera|minerarie]]. I materiali sono databili dall'epoca [[Preistoria|preistorica]] a quella [[Etruschi|etrusca]] (corredi tombali dalle [[necropoli di Populonia]]) e [[Roma (città antica)|romana]]. Vi sono esposti modelli di impianti produttivi (forni protostorici ed etruschi), di una tomba e del carico di una nave. Tra gli oggetti di maggior pregio si citano l'incisione su pietra di un [[bisonte]] di epoca preistorica e la nota [[anfora di Baratti]], in [[argento]], datata presumibilmente intorno alla fine del [[IV secolo]]. Essa venne rinvenuta accidentalmente tra le reti di un peschereccio nelle acque del [[golfo di Baratti]] nel [[1968]]. L'anfora presenta 134 applicazioni ovali con figure, legate al culto della dea [[Cibele]]. Presso il museo è attivo un centro di [[archeologia sperimentale]], riguardante la lavorazione della ceramica e della pietra.
* Museo del Castello e della Città di Piombino, ha sede nel [[castello di Piombino|Castello]] e ricostruisce la storia dell'edificio nel contesto delle vicende cittadine. Vi sono esposti alcuni degli oggetti del [[XIII secolo]] rinvenuti durante gli scavi effettuati in concomitanza con un recente restauro.
[[File:Sant'Antimo, chiostro 01.JPG|thumb|Il chiostro dove ha sede il museo diocesano d'arte sacra]]
* [[Museo diocesano d'arte sacra Andrea Guardi]], si trova nel convento di Sant'Agostino che è attiguo alla [[concattedrale di Sant'Antimo]], forse proprio dove si trovava la Sala Capitolare. Il grosso del museo è costituito dalle opere di [[Andrea Guardi]] artista fiorentino quattrocentesco, molto attivo a Piombino, ma non mancano oggetti da altri luoghi di culto del Piombinese ([[Val di Cornia]]) come da [[Suvereto]] e altri luoghi limitrofi, e opere ed arredi provenienti dalla Concattedrale stessa. Nel museo son conservati dipinti (pale provenienti da [[Populonia]]), sculture lignee ed in marmo e gli oggetti di uso liturgico (calici, paramenti, ecc.) e antichi ostensori.
* [[Museo del mare (Piombino)|Museo del Mare e Acquario Città di Piombino]], è ospitato nelle sale di [[palazzo Appiani]], ex residenza dei Signori di Piombino. Fondato nel [[1985]] su iniziativa del Comune e dell'Istituto di Biologia ed Ecologia Marina di Piombino, è un centro per lo studio e la conoscenza dell'ambiente marino del [[Mediterraneo]], dotato di un Centro Polivalente di Educazione Ambientale, con sezioni di didattica e di ricerca, una biblioteca specializzata e un [[acquario (museo vivente)|acquario]] costituito da 15 vasche, collegate al mare tramite un sistema di pompaggio. Nelle sale dell'acquario si trova anche un piccolo museo naturalistico del mondo marino, dove spiccano la collezione [[malacologia|malacologica]] e quella di conchiglie, iniziata nel [[1980]].
* [[Museo di entomologia]], possiede una raccolta che comprende la quasi totalità degli [[ordine (tassonomia)|ordini tassonomici]] degli ''[[insecta]]'', chiaramente esposti in una serie di vetrine didattiche. Tra le attrezzature sono disponibili una sala per la proiezione di macrodiapositive e una con microscopi stereoscopici e a riflessione. Numerosi sono i pannelli esplicativi, mentre gli esemplari vivi sono osservabili, con l'assistenza di un esperto, in terrari ed acquari. Il museo è gestito dall'associazione Microcosmo, che organizza anche visite guidate nel [[Parco di Punta Falcone]]. Opera nella stessa struttura anche il Fotoclub "Il Rivellino", che si occupa di organizzare mostre fotografiche sul territorio e sui suoi monumenti.
* [[Collezione privata Gasparri]], situato a [[Populonia]], conserva i reperti [[villanoviani]], [[etruschi]] e [[Civiltà romana|romani]] delle necropoli del territorio.
=== Scienza ===
In località Punta Falcone è in funzione dal [[1975]] l'osservatorio astronomico gestito dalla Associazione Astrofili di Piombino. Costruito nel [[1976]] sui ruderi della batteria navale "Sommi Picenardi", fu allestito nei locali che ospitavano il "telemetro". Attualmente è costituito da una cupola dotata di un [[telescopio]] Schimdt-Cassegrain da {{M|36|u=cm}}, da una sala in cui si trovano numerosi telescopi di ultima generazione tra questi un Ritchey-Crétien anch'esso da {{M|36|u=cm}} e da una sala sotterranea ricavata dai locali di servizio dell'antica batteria.
=== Media ===
==== Stampa ====
* A Piombino è presente la redazione locale de ''[[Il Tirreno]]''<ref>[http://www.iltirreno.quotidianiespresso.it Il Tirreno | Homepage<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, quotidiano molto diffuso in buona parte della Toscana con molte redazioni locali.
==
* Radio Piombino Centrale.<ref>[http://www.radiopiombino.it Radio Piombino:: FM 98,50 - 91,40 - 91,60 - 91,70 per il Monte Amiata 94,00 - 100,50 - Radio OnLine<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Attualmente chiusa.
* Radio Piombino. Attualmente chiusa e incorporata da Radio Stop
==== Televisione ====
A Piombino è nata una delle primissime reti televisive private italiane, [[Telepiombino]], nel [[1973]]. Dopo aver iniziato come [[televisione via cavo]], passò successivamente alla [[Occupazione dell'etere|trasmissione via etere]], restando attiva fino ai primi anni Ottanta.
=== Teatro ===
* [[Cinema teatro Metropolitan]] è un teatro di Piombino, adibito anche a sala cinematografica. Attualmente è chiuso per ristrutturazioni e non è ancora prevista una data di riapertura.
;Film girati a Piombino
* ''[[Città-fabbrica]]'', lungometraggio degli anni Cinquanta.
* ''[[L'età del ferro]]'' di [[Roberto Rossellini]] (1964).
* ''[[Oh, mia bella matrigna]]'' di [[Guido Leoni]], girato in alcune scene sul litorale del [[Golfo di Baratti]] (1976).
* ''[[La bella vita]]'' di [[Paolo Virzì]], dove si ritrova il clima particolare della Piombino del periodo di crisi dell'acciaio agli inizi degli [[anni 1990|anni novanta]].
* ''[[OcchioPinocchio]]'' di [[Francesco Nuti]] (1995).
* ''[[La guerra è finita (film 2002)|La guerra è finita]]'' di [[Lodovico Gasparini]] (2002).
* ''[[N (Io e Napoleone)|N]]'' di [[Paolo Virzì]], dove è filmato il vecchio Porticciolo della Marina, 2006.
* ''[[Io & Marilyn]]'' di [[Leonardo Pieraccioni]], 2009.
* ''[[Manuale d'amore 3]]'' di [[Giovanni Veronesi]], 2010.
* ''[[Acciaio (film 2012)|Acciaio]] ''di [[Stefano Mordini]], 2012.
*[[Sole a catinelle]] di [[Gennaro Nunziante]], 2013.
*[[Notti magiche (film 2018)]] di [[Paolo Virzì]], 2018.
*[[I delitti del BarLume]] ([[Fiction televisiva]]) di [[Roan Johnson]], 2023 - in corso.
*Erica ([[Fiction televisiva]]) di [[Ciro D'Emilio]] con [[Vanessa Incontrada]], 2025 - in corso.
=== Letteratura ===
A Piombino è ambientato [[Acciaio (romanzo)|Acciaio]], primo [[romanzo]] della scrittrice italiana [[Silvia Avallone]], che narra delle vicende di due ragazze adolescenti che vivono e crescono all'interno della realtà operaia metallurgica piombinese.
=== Cucina ===
I piatti principali della cucina della città e del suo comprensorio sono naturalmente a base di [[pesce]], infatti la cucina piombinese è conosciuta per il ricco pescato dai fondali della costa e dell'[[Arcipelago Toscano]] e in città è presente un mercato-asta del pesce. Le specie presenti son [[crostacei]] e [[molluschi]], pesce pregiato e [[pesce azzurro]]; tra i piatti tipici ci sono il polpo lesso, lo [[stoccafisso]] con patate, il [[baccalà alla livornese]], le [[acciughe alla povera]], le [[triglie alla livornese]] e il [[cacciucco]].
Per quanto riguarda la cucina di terra, sono tipiche le zuppe, le ricette a base di selvaggina (come il [[cinghiale]]) e le verdure come il [[carciofo|carciofo violetto]], a cui viene dedicata la "sagra del Carciofo" a [[Riotorto]].
Vi sono però anche piatti tipici che naturalmente risentono della tradizione gastronomica di altre parti della Toscana come:
i tortelli,''[[Farinata di ceci#La torta di ceci|torta di ceci]]'', carciofi fritti, pasta e ceci, [[panzanella]].
Nelle campagne e colline di Piombino sono presenti molte aziende vinicole che producono vini e oli extravergine di oliva. La città di Piombino fa parte del circuito città del Vino<ref>[http://www.cittadelvino.it/ctdv/index.bfr Storia e Mission | Terre del Vino<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070929070451/http://www.cittadelvino.it/ctdv/index.bfr |data=29 settembre 2007 }}</ref>, disponendo nel suo territorio comunale molte aziende vinicole che negli ultimi anni hanno ricevuto importanti riconoscimenti nazionali e internazionali. Tra i [[vini della Toscana]] si producono vini [[Indicazione geografica tipica|IGT]] e [[Denominazione di origine controllata|DOC]] [[Val di Cornia Piombino bianco]], [[Val di Cornia Piombino riserva|riserva]], [[Val di Cornia Piombino rosato|rosato]] e [[Val di Cornia Piombino rosso|rosso]].
Fra i dolci si ricordano anche la [[schiaccia campigliese]], i frati, il [[castagnaccio]], i [[Frappe|cenci]] (durante il periodo del [[Carnevale]]), la [[schiaccia di Pasqua]] durante il periodo pasquale.
=== Eventi ===
* Concorso nazionale di esecuzione musicale Riviera Etrusca:<ref>{{Cita libro|autore=Franco Cambi|autore2=[[Fabio Tamburini]]|titolo=Educazione e musica in Toscana|anno=2006|editore=[[Armando Editore]]|p=114|ISBN=9788860810465}}</ref> il concorso prevede varie sezioni strumentali (archi-fiati-chitarra-pianoforte-pianoforte a 4 mani-cori-orchestre-musica da camera) con categorie suddivise per età, tre premi di esecuzione (Premio pianistico "Giannoni", Premio violinistico "Scandola" e Premio lirico "Masini"). Le audizioni musicali si svolgono a primavera nell'arco di due settimane e sono aperte al pubblico e gratuite. Il concorso si conclude con un concerto finale dei vincitori.<ref>{{Cita news|url=https://www.iltirreno.it/piombino/cronaca/2013/04/26/news/i-primi-vincitori-del-concorso-riviera-etrusca-1.6956916|titolo=I primi vincitori del concorso “Riviera Etrusca”|pubblicazione=Il Tirreno|data=26 aprile 2013}}</ref> Oltre a premi in denaro, i concorrenti possono vincere alcuni concerti premio e un violino di liuteria.<ref>{{Cita web|url=http://www.edumus.com/it/annuncio/18__concorso_nazionale_di_esecuzione_musicale_riviera_etrusca_127075.html|titolo=18° Concorso nazionale di esecuzione musicale "Riviera Etrusca"|sito=Edumus.com|accesso=04/01/2025}}</ref> Il concorso Riviera Etrusca, nato nel 2000 per volontà dei Comuni della Val di Cornia, dal 2004 si svolge interamente nella città di Piombino.<ref>{{Cita web|url=https://www.etruriaclassica.it/concorso-riviera-etrusca-la-storia/|titolo=Concorso Riviera Etrusca, la storia|sito=etruriaclassica.it|accesso=04/01/2025}}</ref> È organizzato dall'associazione culturale "Etruria Classica" con il patrocinio e il sostegno del Comune di Piombino, gode del patrocinio della Regione Toscana. Al concorso partecipano anche studenti stranieri.
* Festival estivo - Tuscany International Festival: Concorso canoro di rilevanza nazionale. La finale si tenne ogni anno a Piombino ad inizio luglio. Gli artisti che si esibirono dal vivo con brani inediti vennero valutati da una prestigiosa giuria, negli ultimi anni presieduta da [[Dario Salvatori]], alla presenza di importanti ospiti. Nel 2011 fu inserita la sezione dedicata under 16<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.musicflash.it/2014/07/al-via-il-festival-di-piombino/|titolo=Al via il festival di Piombino|pubblicazione=|giorno1|mese=7|anno=2014|accesso=3 febbraio 2017|cid=}}</ref><ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.tuttorock.net/news/festival-estivo-2015-13-edizione-piombino-li|titolo=Festival estivo|pubblicazione=|giorno28|mese=2|anno=2015|accesso=3 febbraio 2017|cid=}}</ref>. La fase concorsuale termina a ridosso del Covid 19, secondo quanto scrivono sul sito web del Festival, per riprendere successivamente come Galà musicale.
* [[Visionaria]] International Film Festival. Nato a [[Siena]] nel 1991, il festival si è tenuto a Piombino dal 2005 al 2013<ref>
{{Cita news|autore=|url=http://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2013/08/31/news/il-regista-cipri-al-rivellino-presenta-e-stato-il-figlio-1.7665113|titolo=Il regista Ciprì al Rivellino presenta "È stato il figlio"|pubblicazione=Il Tirreno|accesso=27 giugno 2024|cid=|giorno=31|mese=08|anno=2013}}</ref>. Tra gli ospiti e giurati si ricordano: [[Roberto Andò]], [[Pupi Avati]], [[Isa Barzizza]], [[Alessandro Benvenuti]], [[Daniele Ciprì]], [[Luciano Tovoli]], [[Daniele Vicari]] e molti altri. Nel 2006 si è tenuta la proiezione del film documentario ''Liberate Silvia'' di Giuliano Bugani e l'incontro con [[Silvia Baraldini]], prima uscita pubblica dopo l'indulto e la scarcerazione. Particolare rilievo nell'ambito delle attività del festival è stata la creazione della sezione Vision Art, dedicata alla videoarte, curata dall'artista [[Pino Modica]].
* Altro: Piombino ha ospitato le edizioni [[2002]], [[2004]] e [[2006]] del ''Dice Workshop''<ref>[https://mail.df.unipi.it/~elze/DICE2006.html MIME Attachment workshop DICE2002<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060509133237/http://mail.df.unipi.it/~elze/DICE2006.html |data=9 maggio 2006 }}</ref>, conferenza internazionale di [[Fisica]].
== Economia ==
=== Industria metallurgica ===
L'importanza della zona è data dalla presenza di giacimenti di minerali ferrosi ([[Isola d'Elba|Elba]]); ciò ha portato ad uno sviluppo precocissimo delle attività metallurgiche che sono proseguite nel corso dei millenni, a partire dai periodi etrusco e romano e a seguire fino ad oggi. La zona è sede di importanti siti [[industria]]li:
[[File:Stabilimento Lucchini.JPG|thumb|Lo stabilimento JSW Steel Italy]]
[[File:Piombino - Vista Aerea - agosto 2018.jpg|thumb|Vista aerea di Piombino con il suo porto]]
* La JSW Steel Italy è la maggiore azienda del territorio piombinese e di tutta la [[Provincia di Livorno]]. Ha un personale occupato di circa {{formatnum:2500}} dipendenti {{senza fonte|(che oltrepassano i {{formatnum:5000}} considerando l'indotto)}}. Ha un [[Stabilimento siderurgico di Piombino|centro siderurgico]] che si estende per oltre {{M|12|ul=km2}} e che fa di essa il secondo stabilimento siderurgico nazionale (secondo all'[[ArcelorMittal Italia]] di [[Taranto]]).
Le acciaierie nacquero intorno al [[1860]], favorite dallo sfruttamento dei giacimenti di ferro dell'[[Isola d'Elba|Elba]] e delle miniere calcaree di [[Campiglia Marittima|Campiglia]], seguendo la tradizione metallurgica storicamente sempre presente fin dal tempo dagli Etruschi in questo territorio. La presenza dello stabilimento è stato il principale motore della grande immigrazione verso la città di Piombino per tutto il XX secolo fino agli anni '70. Ha cambiato vari nomi (Alti Forni e Fonderie di Piombino, [[Ilva]], [[Italsider]], [[Finsider]], [[Deltasider S.p.A.|Deltasider]], [[Acciaierie di Piombino S.p.A.|Acciaierie di Piombino]], AFERPI) ma è rimasta sempre statale e controllata dal [[Gruppo IRI]] fino al [[1992]]; negli anni Ottanta è arrivata ad avere anche oltre {{formatnum:10000}} dipendenti, poi con la grande crisi metallurgica culminata nel 1992 con la privatizzazione, lo scorporo dal Gruppo IRI e l'acquisto di Lucchini c'è stato un grande ridimensionamento di occupati, fino alla ripresa nel [[2005]] con la cessione di Lucchini a favore del colosso russo [[Severstal']].
* La [[Liberty Magona]] è il secondo stabilimento piombinese, con circa 800 dipendenti. È stata fondata agli inizi del Novecento e fino alla Seconda Guerra Mondiale era uno stabilimento a ciclo continuo, ma poi fu privata dell'acciaieria, per rimanere uno stabilimento di sola [[zincatura]] del semilavorato. Fino al [[2005]] si è chiamata "La Magona d'Italia".
* La [[Dalmine (azienda)|Tenaris Dalmine]] è un tubificio sito nella periferia est di Piombino, confinante con la JSW Steel Italy, che conta circa 200 dipendenti. Produce tubi d'acciaio di vari diametri. Ha aperto i battenti negli anni '60.
Questi grandi siti industriali hanno contribuito in maniera radicale alla crescita demografica nella città e nel territorio (Val di Cornia) fin dagli inizi del Novecento.
{{...|centri abitati d'Italia}}
=== Aziende ===
Tra le altre medie-grandi aziende presenti nel comune di Piombino spiccano:
* [[Unicoop Etruria]]: cooperativa di consumatori del sistema [[Coop Italia]], tra le prime nate in Italia; fu fondata infatti a Piombino nel primo dopoguerra con il nome "La Proletaria", embrione di quello che diventerà una delle più grandi cooperative italiane dei nostri giorni. A Piombino, precisamente nella frazione [[Riotorto]] (lungo la [[SS1 Aurelia]]) si trova la sede centrale, che controlla tutto il territorio costiero tirrenico.
* [[Enel]]: esisteva a [[Torre del Sale]] una centrale Enel da {{M|1280|u=MW}} costruita negli anni '70, che forniva energia elettrica l'elettricità alla [[trasmissione di energia elettrica|rete di trasmissione]] nazionale. Fuori servizio dal 2015, dal 2021 è in corso di demolizione<ref>{{Cita web|url = https://www.ilgiunco.net/2021/11/10/tor-del-sale-iniziata-la-demolizione-dellex-centrale-enel-ci-vorranno-tre-anni/|titolo = Tor del Sale: iniziata la demolizione dell’ex centrale Enel. Ci vorranno tre anni|autore = IL GIUNCO.NET- Il quotidiano della Maremma|sito = ilgiunco.net|data = 10 novembre 2021|accesso = 5 novembre 2023|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20220824101127/https://www.ilgiunco.net/2021/11/10/tor-del-sale-iniziata-la-demolizione-dellex-centrale-enel-ci-vorranno-tre-anni/|urlmorto = no|postscript = no}}</ref><ref>{{Cita web|url = https://www.toscana-notizie.it/-/ex-centrale-enel-tor-del-sale-sopralluogo-per-assessora-monni-e-sindaco-ferrari%C2%A0|titolo = Ex centrale Enel Tor del Sale: sopralluogo per assessora Monni e sindaco Ferrari|autore = Toscana Notizie - Giunta regionale Toscana|sito = toscana-notizie.it|data = 20 giugno 2022|citazione = Proseguono i lavori di smantellamento e bonifica dell’area che sarà interamente riqualificata|accesso = 5 novembre 2023|urlmorto = no|postscript = no}}</ref>.
* [[Edison]]: centrale termoelettrica all'interno del Centro Siderurgico Lucchini e inaugurata nel [[1999]]. Fornisce energia elettrica allo stabilimento e alla [[trasmissione di energia elettrica|rete di trasmissione]] nazionale.
=== Turismo ===
L'economia si basa essenzialmente sulle attività turistiche, sviluppate lungo tutta la costa. Alle normali attività alberghiere e ristorative, si aggiungono quelle derivanti dal turismo culturale-archeologico e naturalistico.
Dal [[2008]] al [[2017]] la città è stata insignita della [[Bandiera Blu]] limitatamente alle spiagge ubicate nel Parco naturale della Sterpaia, sulla costa est del territorio comunale<ref>{{cita web|url=http://www.comune.piombino.li.it/pagina932_bandiera-blu.html|titolo=La spiaggia del Parco Naturale della Sterpaia - Bandiera Blu 2008-2017|editore=comune.piombino.li.it}}</ref>.
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
* [[Strada statale 1 Via Aurelia|SS1 Via Aurelia]] (Vecchia Aurelia a 2 corsie e Superstrada a 4 corsie) collegata all'abitato mediante 3 tracciati:
* [[Strada Provinciale 23 Della Principessa]] (da nord, 2 corsie)
* [[Strada statale 398 Via Val di Cornia]] (da est. Asse viario principale, parzialmente a 4 corsie in attesa di completamento)
* Via della Base Geodetica (da sud, 2 corsie)
=== Ferrovie ===
A Piombino passa la [[ferrovia Campiglia Marittima-Piombino Marittima]]. In totale la città è servita da ben 4 stazioni aperte al traffico passeggeri oltre a 2 destinate al traffico merci, nel dettaglio:
* [[Stazione di Piombino]]
* [[Piombino Marittima|Stazione di Piombino Marittima]]
* [[Stazione di Populonia]]
* Ex [[Stazione di Fiorentina di Piombino]]
* [[Stazione di Portovecchio di Piombino]] (solo traffico merci)
* [[Stazione di Vignale-Riotorto]] sulla [[ferrovia Tirrenica]].
=== Porti ===
[[File:Piombino's industrial harbour.jpg|thumb|Il [[Porto di Piombino|porto industriale]]]]
[[File:Stazione ferroviaria di piombino.JPG|thumb|[[Stazione di Piombino]] in piazza Niccolini]]
Piombino dispone di una vasta gamma di porti e approdi:
* [[Porto di Piombino]]: è il [[Porti d'Italia per flusso di passeggeri|terzo porto italiano per traffico passeggeri]] (dati 2016). Consente i collegamenti tramite traghetto verso l'isola d'Elba, la Sardegna, la Corsica e [[Isola di Pianosa (Toscana)|Pianosa]].
* [[Porto di Marina di Salivoli]]
*
* [[Porto di Baratti|Porto turistico di Baratti]].
*
* [[Porto di Carbonifera|Porto turistico di Carbonifera]]
=== Mobilità urbana ===
I trasporti urbani e interurbani di Piombino vengono svolti con autoservizi dall'azienda [[Autolinee Toscane]].
== Amministrazione ==
I [[sindaco (Italia)|sindaci]] della città dal [[1944]] ad oggi sono i seguenti<ref>{{cita web|url=http://www.stileliberonews.org/wp-content/uploads/2016/04/OpuscoloGallSindaciinternet.pdf|titolo=Sindaci di Piombino}}</ref>:
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
| 25 luglio [[1944]]
| 8 aprile [[1946]]
| Luigi Terrosi Vagnoli
|
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref>Nominato dall'[[Allied Military Government of Occupied Territories]]</ref>}}
{{ComuniAmminPrec
| 8 aprile [[1946]]
| 17 marzo [[1951]]
| Luciano Villani
|[[Partito Comunista Italiano]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 17 marzo [[1951]]
| 10 giugno [[1951]]
| Liberto Londi
|[[Partito Comunista Italiano]]
|''[[Sindaco (Italia)|Sindaco]] pro tempore''
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 10 giugno [[1951]]
| 27 novembre [[1960]]
| Ivo Mancini
|[[Partito Comunista Italiano]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 27 novembre [[1960]]
| 19 dicembre [[1970]]
| Rodolfo Giovannelli
|[[Partito Comunista Italiano]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 19 dicembre [[1970]]
| 7 maggio [[1976]]
| [[Rolando Tamburini]]
|[[Partito Comunista Italiano]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 7 maggio [[1976]]
| 12 maggio [[1983]]
| [[Enzo Polidori]]
|[[Partito Comunista Italiano]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 12 maggio [[1983]]
| 15 giugno [[1990]]
| Paolo Benesperi
|[[Partito Comunista Italiano]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
|15 giugno [[1990]]
|22 aprile [[1995]]
|[[Fabio Baldassarri]]
|[[Partito Comunista Italiano]]<br />[[Partito Democratico della Sinistra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
|23 aprile [[1995]]
|12 giugno [[2004]]
|Luciano Guerrieri
|[[Partito Democratico della Sinistra]]<br />[[Democratici di Sinistra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=23/04/1995&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=420120&levsut3=3&lev3=120&lev2=42&ne2=42&es2=S&levsut2=2&lev1=9&ne1=9&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni Risultato delle elezioni amministrative del 23 aprile 1995, ''Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno'']</ref><ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=13/06/1999&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=420120&levsut3=3&lev3=120&lev2=42&ne2=42&es2=S&levsut2=2&lev1=9&ne1=9&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni Risultato delle elezioni amministrative del 13 giugno 1999, ''Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno'']</ref>}}
{{ComuniAmminPrec
|13 giugno [[2004]]
|24 maggio [[2014]]
|Gianni Anselmi
|[[Democratici di Sinistra]]<br />[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=12/06/2004&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=420120&levsut3=3&lev3=120&lev2=42&ne2=42&es2=S&levsut2=2&lev1=9&ne1=9&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni Risultato delle elezioni amministrative del 12 giugno 2004, ''Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno'']</ref><ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=07/06/2009&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=420120&levsut3=3&lev3=120&lev2=42&ne2=42&es2=S&levsut2=2&lev1=9&ne1=9&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni Risultato delle elezioni amministrative del 7 giugno 2009, ''Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno'']</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|25 maggio [[2014]]
|8 giugno [[2019]]
|Massimo Giuliani
|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=25/05/2014&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=420120&levsut3=3&lev3=120&lev2=42&ne2=42&es2=S&levsut2=2&lev1=9&ne1=9&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni Risultato delle elezioni amministrative del 25 maggio 2014, ''Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno'']</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|9 giugno [[2019]]
|''in carica''
|Francesco Ferrari
|[[Fratelli d'Italia (partito politico)|Fratelli d'Italia]]<ref>''Ferrari Sindaco'', [[Lega Nord|Lega]], [[Forza Italia (2013)|FI]]-[[Unione di Centro (2002)|UDC]], ''Ascolta Piombino'', ''Lavoro & Ambiente''; in quota [[Fratelli d'Italia (partito politico)|FdI]]</ref>|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>{{cita web|url=https://elezioni.interno.gov.it/comunali/scrutini/20190526/scrutiniGB090420120|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 26 maggio 2019 - II turno del 9 giugno 2019|sito=elezioni.interno.gov.it|data=9 giugno 2019|accesso=11 giugno 2019|dataarchivio=18 luglio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190718040311/https://elezioni.interno.gov.it/comunali/scrutini/20190526/scrutiniGB090420120|urlmorto=sì}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
==
* {{Gemellaggio|Belgio|Flémalle|1971}}<ref>{{cita web|url=http://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2011/07/03/news/flemalle-e-piombino-celebrano-i-40-anni-del-loro-gemellaggio-1.2569015|titolo=Flémalle e Piombino celebrano i 40 anni del loro gemellaggio|editore=iltirreno.it|data=3 luglio 2011}}</ref>
==
{{F|centri abitati della Toscana|maggio 2020}}
;Calcio:
* [[Atletico Piombino Società Sportiva Dilettantistica|Atletico Piombino S.S.D]]
* A.S.D. Salivoli - Seconda categoria
* A.S.D. Riotorto Calcio - Seconda categoria
;Pallavolo:
* Volley Piombino
* Volley Riotorto
;Tennis:
A Piombino sono presenti quattro circoli di tennis:<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.piombino.li.it/pagina169_impianti-sportivi.html|titolo=Impianti sportivi del Comune di Piombino|accesso=8 settembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170909010230/http://www.comune.piombino.li.it/pagina169_impianti-sportivi.html|dataarchivio=9 settembre 2017|urlmorto=sì}}</ref>
* Impianto Tennistico Comunale (Associazione Tennistica Piombinese)
* Impianto Tennistico Ex Circolo ILVA
* Impianto Tennistico "La Magona d'Italia"
* Impianto Tennistico Riotorto
Nel mese di Settembre in città viene svolto il torneo future "Città di Piombino".
;Rugby:
L'Etruria Rugby Piombino, Fondata nel [[1969]], milita in serie C.
;Basket
* Basket Golfo Piombino militante nel campionato di serie B Nazionale;
* Pallacanestro Piombino, fondata nel 1985 e organizzatrice ormai da 32 anni del torneo giovanile denominato "coppa carnevale" vera e propria vetrina internazionale di basket giovanile.
;Nuoto e Pallanuoto:
* Società Sortiva Nuoto Piombino.
A Piombino si svolgono due manifestazioni estive:
* la Maratona degli Etruschi che si svolge negli specchi acquei dinanzi alle coste urbane
* il Trofeo [[Golfo di Baratti]] con un percorso nella baia dinanzi alla necropoli Etrusca.
La città di Piombino è stata sede dei [[Campionati europei di nuoto di fondo 2012]], svoltisi dal 12 al 16 settembre [[2012]]. La località fu scelta nella riunione del bureau della [[Ligue Européenne de Natation|LEN]] tenutasi a [[Stettino]] nel dicembre [[2011]].<ref>{{cita web|url=http://www.piombino2012.it/file/piombinosarlasededeicampionatieuropeidifondo2012.pdf|titolo=Piombino sarà la sede degli Europei di nuoto in acque libere nel 2012|data=12 dicembre 2011|urlmorto=sì}}</ref> Le gare si sono disputate nel tratto di [[mar Tirreno]] prospiciente a [[piazza Bovio]], con arrivo e partenza nella stessa, che è stata anche sede della cerimonia di apertura.<ref>{{cita news|url = http://www.corriereetrusco.it/2011/12/20/piombino-sede-dei-campionati-europei-di-nuoto-2012-disciplina-fondo/|pubblicazione = Corriereetrusco.it|titolo = Piombino sede dei Campionati europei di nuoto 2012 (disciplina Fondo)|data = 20 dicembre 2011|accesso= 8 marzo 2012}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.piombino2012.it/pagine.php?pagina=1|titolo=Percorso|editore=Piombino2012.it|accesso=12 settembre 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120903234401/http://www.piombino2012.it/pagine.php?pagina=1|dataarchivio=3 settembre 2012}}</ref>
'''Karate'''
* A.S.D. Sakura Piombino
;Ciclismo:
Piombino è stata sede della partenza della 5ª tappa del [[Giro d'Italia 2011]] con arrivo a [[Orvieto]].<ref>{{cita news|url=http://www.corriereetrusco.it/2011/01/13/piombino-la-carovana-rosa-sbarca-in-citta/|titolo=Piombino: la carovana rosa sbarca in città|editore=Corriere Etrusco|data=13 gennaio 2011}}</ref>
;Scherma:
Ha luogo nel comune la Coppa Perone, campionato regionale di scherma giovanile.
;Vela:
Sono diverse le gare veliche che nel corso dell'anno vengono organizzate a Piombino. Al [[porto di Marina di Salivoli]] si trova lo Y.C.M.S che comprende una scuola di vela e organizza campionati di vela di altura. A [[Baratti (Piombino)|Baratti]] è presente una sede della [[Lega navale italiana]].
[[File:Campo atletica Simeone.JPG|thumb|Campo d'atletica ''Luciano Simeone'']]
;Scacchi:
Il Circolo Piombinese Dama e Scacchi è stato campione italiano assoluto UISP nel 1990.
=== Impianti sportivi ===
[[File:Vista d'insieme.JPG|thumb|Lo [[Stadio Magona d'Italia]]]]
Di seguito sono elencati i principali impianti sportivi della città:<ref>{{cita web|url=http://www.comune.piombino.li.it/pagina169_impianti-sportivi.html|titolo=Impianti sportivi|editore=comune.piombino.li.it|accesso=8 settembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170909010230/http://www.comune.piombino.li.it/pagina169_impianti-sportivi.html|dataarchivio=9 settembre 2017|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Stadio Magona d'Italia]], sede degli incontri casalinghi dell'Atletico Piombino, edificato negli anni Trenta per volere dell'Azienda siderurgica piombinese [[La Magona d'Italia]], disponeva in origine di una tribuna coperta, una gradinata (sul lato opposto) e una curva (definita Curva Tolla per la locazione sotto l'omonimo rione). L'impianto poteva contenere circa {{formatnum:12000}} spettatori. Con il passare degli anni, il tempo, l'oblio, la trascuratezza e soprattutto lo spegnersi della passione piombinese verso la propria squadra di calcio (che dagli anni '70 si era indirizzata verso un lungo e inesorabile declino) hanno fatto sì che le condizioni strutturali del glorioso "Magona" si facessero sempre più fatiscenti tanto da portare alla demolizione per inagibilità della tribuna coperta e alla chiusura della curva, quest'ultima riaperta nella stagione 2014-2015;
* Campo sportivo comunale R. Marianelli (calcio);
* Campo sportivo comunale Tre Pini (calcio);
* Campo sportivo comunale Fiorentina (calcio) - CHIUSO,
* Campo sportivo comunale di Montemazzano (Calcio);
* Campo Giuseppe Venturelli (rugby);
* Campo di atletica leggera Luciano Simeone;
* Palasport Tenda (basket);
* Palazzetto Mario Falci (pallavolo);
* Palazzetto Mecatti Riotorto (pallavolo);
* Piscina comunale Marchino Balestri.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Ivano Tognarini, Mario Bucci, ''Piombino. Città e Stato dell'Italia moderna nella storia e nell'arte'', Acciaierie di Piombino, 1978
* [[Giulio Giannelli]], ''Trattato di Storia Romana - L'Italia antica e la repubblica romana'', Pàtron Editore, Bologna, 1983
* Giulio Cesare Lensi Orlandi Cardini, ''Erano le Maremme'', Vallecchi editore, Firenze, 1984
* Gordiano Lupi, Franco Micheletti, Elena Migliorini, ''Piombino tra storia e leggenda'', Il Foglio editore, 2004 - ISBN 978-8876060496
* Patrizia Meli, Sergio Tognetti, ''Il principe e il mercante nella Toscana del Quattrocento, il Magnifico Signore di Piombino Jacopo III Appiani e le aziende Maschiani di Pisa'', Olschki, Firenze, 2006 - ISBN 978-8822255907
* Gordiano Lupi, ''Piombino leggendaria. Storia e miti della val di Cornia'', Il Foglio editore, 2010 - ISBN 978-8876062889
* Gordiano Lupi, ''Piombino a tavola. Racconti e ricette'', Il Foglio editore, 2011 - ISBN 978-8876063435
* Angelo Nesti, ''La siderurgia a Piombino. Impianti, politiche industriali e territorio dall’Unità alla seconda guerra mondiale nel contesto della siderurgia italiana'', Crace, Perugia, 2012 - ISBN 978-8863790344
* Gordiano Lupi, ''Alla ricerca della Piombino perduta'', Il Foglio editore, 2012 - ISBN 978-8876063794
* Licurgo Cappelletti, ''Storia Della Città E Stato Di Piombino Dalle Origini Fino All'anno 1814...'', Livorno, Giusti, 1897, poi in ristampa anastatica, Legare Street Press, 2022 - ISBN 978-1016877756
* Gordiano Lupi, ''Calcio e acciaio: dimenticare Piombino'' (con le illustrazioni di Sacha Naspini), Edizioni Baleares, 2013 - ISBN 978-8864900926 (finalista al [[Premio Strega]] 2014)
* Gordiano Lupi, ''Storia popolare di Piombino. Dagli etruschi ai giorni nostri'', Il Foglio editore, 2015 - ISBN 978-8876065712
== Voci correlate ==
* [[
* [[Movimento operaio a Piombino]]
* [[Acquedotto di Piombino]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
{{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.comune.piombino.li.it/|Sito del Comune}}
* {{cita web|https://www.flickr.com/groups/piombino|Piombino su Flickr}}
* {{cita web|http://www.parchivaldicornia.it|Parchi della Val di Cornia}}
* {{cita web | 1 = http://www.anpi.it/piombino.htm | 2 = Piombino Medaglia d'Oro della Resistenza | accesso = 4 aprile 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20060502151756/http://www.anpi.it/piombino.htm | dataarchivio = 2 maggio 2006 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.hfinster.de/StahlArt2/archive-lucchini_piombino-en.html|Piombino acciaierie}}
* {{cita web|http://www.festivalestivo.org/|Festival Estivo}}
* {{cita web | 1 = http://www.prolocopiombino.it/ | 2 = Pro Loco della città di Piombino | accesso = 16 settembre 2008 | dataarchivio = 18 giugno 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080618085654/http://www.prolocopiombino.it/ | urlmorto = sì }}
* [https://web.archive.org/web/20141219052551/http://www.panoramio.com/map#lt=42.925851&ln=10.525432&z=4&k=2 Piombino su Panoramio]
* {{cita web|http://www.bellezzedellatoscana.it/Webcams/Toscana/Piombino/Webcam_da_Piombino_verso_l_Isola_d_Elba_ed_il_mare_del_canale.htm|Webcam in diretta da Piombino}}
* {{cita web|https://www.villaggioorizzonte.it/villaggio-con-spiaggia-privata-in-toscana.html#webcam-spiaggia|Webcam in diretta da Piombino - Spiaggia, Località Perelli}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Maremma|Provincia di Livorno|Toscana}}
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