Trattato di Uccialli: differenze tra le versioni

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|Didascalia =
|Data firma =2 maggio [[1889]]
|Luogo =[[Uccialli]] (Wichale, Wuchale)
|Contesto =[[Guerra di Abissinia]]
|Condizioni di ratifica =Riconoscimento dell'del protettorato del [[EtiopiaRegno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] come sull'[[protettoratoImpero italianod'Etiopia]], secondo la versione italiana
|Parte1 ={{ITA 1861-1946}}
|Parte2 ={{ETH 1897-1974}}
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|Firmatario2 =[[Menelik II]]
}}
Il '''trattato di Uccialli''' fu un [[trattato internazionale]] stipulato fra il [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] e l'[[Impero d'Etiopia]] il 2 maggio [[1889]] nell'accampamento del [[negus]] [[Menelik II]], [[imperatore d'Etiopia]], ada [[Uccialli]].
 
Il trattato era volto a regolare i rapporti reciproci tra i due Stati, oltre che a riconoscere le recenti acquisizioni territoriali italiane in [[Eritrea]], che il sovrano etiope riconosceva come [[Colonialismo italiano|colonia italiana]].
== Stipula e seguito ==
Il trattato venne firmato per l'Etiopia dallo stesso Menelik e per l'Italia dall'[[ambasciatore]] italiano ad [[Addis Abeba]], conte [[Pietro Antonelli]]. Dopo la firma, il 20 agosto [[1889]] una delegazione etiope guidata dal cugino del [[negus]], [[Maconnèn Uoldemicaèl|ras Mekonnen]], padre del futuro negus negehstineghesti [[Hailé Selassié]], si recò a [[Roma]],<ref>[[Angelo Del Boca]], ''Gli italiani in Africa orientale, Vol. 1'', Milano 1992, ppp. 343-357.</ref>, dove venne convinta a stipulare un protocollo economico addizionale che tra le altre cose concesse all'Etiopia un prestito di 4 milioni di [[lira italiana|lire]] da parte del governo italiano, con l'interesse del 6%. Questa convenzione aggiuntiva venne firmata a [[Napoli]] il 1º ottobre [[1889]].
 
== Controversie ==
Il punto più controverso riguardava l'articolo 17 del trattato: come da tradizione, il trattato era stato redatto in due versioni nelle lingue dei due contraenti, [[lingua italiana|italiano]] e [[Lingua amarica|amarico]]; la stesura dell'articolo 17 tuttavia era differente nelle due versioni<ref>[[Indro Montanelli]], ''Storia d'Italia'', vol. 6, ''1861-1919'', RCS Libri S.p.A., 2006, ISBN non disponibile, p. 221.</ref><ref>Indro Montanelli, ''Storia d'Italia: L'Italia dei Notabili 1861-1900'', CDE su Licenza Rizzoli 1973, ISBN Non disponibile, p. 310.</ref>. La versione in italiano infatti recitava:
{{Citazione|Sua Maestà il Re dei Re d’Etiopia consente di servirsi del Governo di Sua Maestà il Re d’Italia per tutte le trattazioni di affari che avesse con altre potenze o governi.}}
mentre la versione in amarico recitava:
{{Citazione|Sua Maestà il Re dei Re d'Etiopia può<ref>amarico ''icciolaccioàl'' = italiano ''gli è possibile''; vedi Angelo Del Boca, op. cit., p. 349.</ref> trattare tutti gli affari che desidera con altre potenze o governi mediante l'aiuto del Governo di Sua Maestà il Re d’Italia<ref>[[Indro Montanelli]], ''Storia d'Italia'', vol. 6 ''1861 - 1919'', RCS Libri S.p.A., 2006, ISBN Non disponibile, pag. 221</ref>}}
 
In base alla versione in italiano, il negus delegava al governo italiano tutte le sue attività di politica estera, rendendo di fatto l'Etiopia un [[protettorato]] dell'Italia; in base alla versione in amarico, invece, la delega era solo facoltativa, e il negus vi poteva ricorrere solo quando ciò gli fosse convenuto. Non venne mai chiarito se la differenza fosse dovuta ada un semplice errore di traduzione, o ada una deliberata mossa di una delle parti per indurre l'altra a firmare.
 
In aggiunta a ciò, [[Francesco Crispi]] notificavanotificò questo articolo 17 l'11 ottobre [[1889]] (quindi pochi giorni dopo la firma dell'accordo aggiuntivo) alle potenze firmatarie dell'[[Conferenza di Berlino (1884)|atto di Berlino]], cioè a [[Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda|Gran Bretagna]], [[Terza Repubblica francese(Francia)|Francia]], [[Impero tedesco|Impero Tedesco]], [[Belgio]], [[Paesi Bassi]], [[Impero austro-ungarico|Austria-Ungheria]], [[Impero russo|Impero Russo]], [[Spagna]], [[Impero portoghese|Portogallo]], [[Danimarca]], [[Svezia-Norvegia]], [[Impero ottomano|Impero Ottomano]] e [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. Tale notifica venne accolta malissimo dalla delegazione etiopica, che era ancora presente in Italia (ripartirà il 4 dicembre [[1889]]).
 
La discrepanza di interpretazione da dare all'articolo 17 divenne palese nell'agosto del [[1890]]<ref>Un primo segnale si era avuto nel febbraio precedente, quando Menelik aveva dato diretta comunicazione alle potenze dei festeggiamenti per la sua ascesa al trono (Montanelli, op. cit.; Storia d'Italia, De Agostini Compact, p. 226).</ref>, quando il negus allacciò relazioni diplomatiche con l'[[Impero russo]] e con la Francia in maniera autonoma e senza darne preavviso all'Italia; alle proteste del governo italiano, Menelik replicò chiedendo una revisione del trattato prima dei tempi stabiliti, richiesta respinta dagli italiani. Le controversie sul trattato di Uccialli furono una delle cause della successiva [[Guerraguerra di Abissinia]] tra l'Italia e l'Etiopia, conclusasi con una netta sconfitta italiana. Il successivo trattato di [[Trattato di Addis Abeba|pace di Addis Abeba del 1896]] abrogò definitivamente il trattato di Uccialli.
 
== Note ==