Utente:GuroneseDoc/Sandbox23: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua}}
{{Personaggio
|medium = mitologia
|saga = [[Ciclo troiano]]
|nome italiano = DioscuriIole (Càstore e Pollùce)
|nome = Ἰόλη
|nome = Διόσκουροι (Κάστωρ e Πολυδεύκης)
|immagine = CastorGemmae et Poluxsculpturae porcelaineantiquae de(1694) Sèvres(14577090698).jpg
|didascalia = IIole Diòscurinelle (Càstore[[Leone edi Pollùce)Nemea|vesti]] di [[Eracle]]
|epiteto =
|sesso = MaschiFemmina
|luogo di nascita = [[SpartaEcalia]]
|prima apparizione =
|professione = PrincipiPrincipessa did'Ecalia Sparta
}}
'''Iole''' ({{lang-grc|Ἰόλη|Ióli}}) è un personaggio della [[mitologia greca]]. Fu una principessa d'[[Ecalia]]<ref name=" Apol2.6.1 "/>.
I '''Dioscuri''' ({{lang-grc|Διόσκουροι|Dióskouroi}} - {{latino|Dioscuri}}) ovvero '''Càstore''' ({{lang-grc|Κάστωρ, -ορος}} - ''Kástōr'', {{latino|Castōr, -ŏris}}) e '''Pollùce''' o '''Polideuce''' ({{lang-grc|Πολυδεύκης, -ους}} - ''Polydéukēs'', {{latino|Pollūx, -ūcis}}), sono due personaggi della [[mitologia greca]], [[mitologia etrusca|etrusca]] e [[Mitologia romana|romana]].
 
Conosciuti soprattutto come i ''Diòscuri''<ref>Fonti per la pronuncia sdrucciola: [http://www.garzantilinguistica.it/ricerca/?q=dioscuro ''Garzanti'' online]; [http://www.etimo.it/?term=dioscuri etimo.it]; ''Devoto-Oli'' 2013 s.v. "dioscuri", p. 845; ''loZingarelli'' 2013 s.v. "dioscuri", p. 685.</ref> ossia "''figli di Zeus''", ma anche come '''Càstori''', '''Gemini''' e '''Tindaridi'''.
 
Principi di [[Sparta]], furono [[Argonauti]]<ref name="Apol1.9.16">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/Apollodorus1.html#9|titolo= Apollodoro, Biblioteca, I, 9.16|lingua=en|accesso= 17 giugno 2019}}</ref> parteciparono alla caccia del [[cinghiale calidonio]]<ref name="Apol1.8.2">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/Apollodorus1.html#8|titolo= Apollodoro, Biblioteca I, 8.2|lingua=en|accesso= 17 giugno 2019}}</ref>, alla ricerca di [[Elena (mitologia)|Elena]] ed al rapimento delle ''Leucippidi''<ref name="igino80">Igino, ''Fabulae'', 80</ref><ref name="teocrito">[[Teocrito]], Idilli, XXII</ref>.
 
== Genealogia ==
Figlia di [[Eurito]]<ref name=" Diod4.31.1 "/><ref name=" Apol2.6.1 ">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/Apollodorus2.html#7|titolo= Apollodoro, Biblioteca II, 6.1|lingua=en|accesso= 20 agosto 2019}}</ref> e di Antiope (chiamata anche Antioche)<ref ="sofocle266">[[Sofocle]], ''[[Le Trachinie]]'', 266</ref>, sposò [[Illo (figlio di Eracle)|Illo]]<ref name=" Apol2.8.1e2 ">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/Apollodorus2.html#7|titolo= Apollodoro, Biblioteca II, 8.1 e seguenti |lingua=en|accesso= 21 agosto 2019}}</ref><ref name=" Apol2.7.7 "/> e divenne madre di [[Cleodeo]]<ref name=" Apol2.8.1e2 "/><ref name=" Erodoto6 ">{{cita web|url= http://classics.mit.edu/Herodotus/history.6.vi.html|titolo= Erodoto, Storie, libro 6|lingua=en|accesso= 20 agosto 2019}}</ref> e delle figlie [[Evaechme]]<ref name=" Paus4.2.1 ">{{cita web|url= http://www.theoi.com/Text/Pausanias4A.html|titolo= Pausania il Periegeta, Periegesi della Grecia, IV. 2. 1|lingua=en|accesso= 20 agosto 2019}}</ref>, Aristaechme<ref>[[Esiodo]], frammento 251a</ref> ed Hyllis<ref name="ibicus">Ibycus frammento 282a.41</ref>.
 
Figli di [[Tindaro]]<ref name="Omer11.299"/> e di [[Leda]]<ref name="Omer11.299">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/HomerOdyssey11.html|titolo= Omero, ''Odissea'', XI, 299|lingua=en|accesso= 21 giugno 2019}}</ref> (quando le leggende li considerano nati da mortali) o di [[Zeus]]<ref name="Apo3.10.7"/> e Leda <ref name="Apo3.10.7">{{cita web|url=http://www.theoi.com/Text/Apollodorus3.html#10|titolo= Apollodoro, ''Biblioteca'', III, 10, 7|lingua=en|accesso= 22 giugno 2019}}</ref> (quando gli assegnano una discendenza divina).
 
Castore avrebbe sposato [[Ileria (figlia di Leucippo)|Ileria]]???
 
Polluce sposò [[Febe (figlia di Leucippo)|Febe]]<ref name="apol3.11.2">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/Apollodorus3.html#11|titolo= Apollodoro, Biblioteca, III, 11.2|lingua=en|accesso= 18 giugno 2019}}</ref> e divenne padre di Mnesileo<ref name="apol3.11.2"/> (o Mnasinous<ref name="Pau2.22.5">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/Pausanias2B.html#6|titolo= Pausania il Periegeta, Periegesi della Grecia II, 22.5|lingua=en|accesso= 17 giugno 2019}}</ref>).
 
 
 
 
 
 
 
 
<ref name="Igin14"/><ref name="Pau3.13.8">{{cita web|url=http://www.theoi.com/Text/Pausanias3A.html|titolo= Pausania il Periegeta, ''Periegesi della Grecia'', libro III, 13, 8|lingua=en|accesso= 17 giugno 2019}}</ref> e di [[Euritemi]] <ref name="ApoI1.7.10">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/Apollodorus1.html#7|titolo= Apollodoro, Biblioteca, I, 7.10|lingua=en|accesso= 17 giugno 2019}}</ref> (citata anche come Leucippe<ref name="Igin14">[[Igino]], ''[[Fabulae]]'' 14</ref>) o Deidamia (figlia di [[Periere (figlio di Eolo)|Periere]]<ref>[[Scholia|Scholi]] a [[Apollonio Rodio]], ''[[Le Argonautiche]]'', 201</ref>), sposò [[Tindaro]]<ref name="ApoIII"/> e fu madre dei [[Dioscuri]]<ref name="apol3.11.2">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/Apollodorus3.html#11|titolo= Apollodoro, Biblioteca, III, 11.2|lingua=en|accesso= 18 giugno 2019}}</ref><ref name="Igin14"/> (Castore e Polluce), [[Elena (mitologia)|Elena]]<ref name="ApoIII"/>, [[Clitennestra]]<ref name="ApoIII"/>, [[Timandra (mitologia)|Timandra]]<ref name="ApoIII"/>, Filonoe<ref name="ApoIII"/> e Febe<ref name="ovid8.77">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/OvidHeroides2.html#8|titolo= Ovidio, Eroidi III, 77|lingua=en|accesso= 21 giugno 2019}}</ref>.
 
Le tradizioni ed alcuni mitografi sostengono che alcuni dei suoi figli siano stati concepiti con [[Zeus]] anziché dal marito.
 
== Mitologia ==
[[File:Hercules and Iole - Annibale Carracci - 1597 - Farnese Gallery, Rome.jpg|thumb|right|Eracle e Iole, di [[Annibale Carracci]] 1597]]
 
=== L'amore di Eracle ===
La leggenda narra che Zeus, innamoratosi di Leda, si trasformò in un [[Cygnus (zoologia)|cigno]] per accoppiarsi con lei sulle rive del fiume [[Eurota]] e che nella stessa notte lei poi giacque anche con il marito Tindaro. <br />
Bellissima donna, fu promessa in sposa a chiunque avesse battuto il padre ed i suoi fratelli in una gara di tiro con l'arco e nessuno all'infuori di [[Eracle]] fu in grado di batterli, così Eurito (consapevole del fatto che Eracle in precedenza aveva già riservato un triste destino all'ex moglie [[Megara (mitologia)|Megara]]<ref name=" Diod4.31.1 ">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/DiodorusSiculus4B.html#18|titolo= Diodoro Siculo, Biblioteca Historica, IV 8.1 e 2 |lingua=en|accesso= 21 agosto 2019}}</ref>) chiuse la gara e gli negò la mano di Iole<ref name=" Apol2.6.1 "/>.
Dopo queste unioni e tramite delle uova nacquero i [[Dioscuri]] (Castore e Polluce<ref name="Igin14"/>), [[Elena (mitologia)|Elena]] e [[Clitennestra]].
 
La tradizione mitica è però discordante su quale fosse la progenie divina e nonostante alcuni affermino che tutte le creature uscite dall'uovo fossero figlie di Zeus (e talvolta però citano solo i nomi di Castore e Polluce), secondo alcune versioni i figli immortali di Zeus non sarebbero stati i Dioscuri, ma solo Polluce ed Elena, mentre gli altri due (Castore e Clitennestra) sarebbero figli del mortale Tindaro<ref name="ApoIII"/><ref>[[Pindaro]], ''Nemee'', X, 55</ref>.
 
[[Image:Leda Melzi Uffizi.jpg|thumb|right|''Leda, il cigno, le due uova ed i quattro figli'', dipinto di [[Francesco Melzi]], 1505 circa esposto nella [[Galleria degli Uffizi]] di [[Firenze]].]]
 
In seguito, per sfuggire al saccheggio della città messo in atto da Eracle deciso a vendicarsi<ref name=" Apol2.7.7 ">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/Apollodorus2.html#7|titolo= Apollodoro, Biblioteca II, 7.7|lingua=en|accesso= 20 agosto 2019}}</ref> Iole si gettò dalle mura e nel volo il vestito le si aprì come un paracadute permettendole di non sfracellarsi a terra<ref name="plutarch1">[[Pseudo-Plutarco]], Iole e Clusia</ref> ma finì per essere catturata e posta nelle mani di Eracle che la tenne come concubina.</br>
Secondo un'altra versione del mito, Zeus, in veste di cigno inseguito da un'aquila, si rifugiò nel grembo di [[Nemesi]] e in seguito all'amplesso Nemesi depose un uovo che [[Ermes]] mise tra le cosce di Leda, mentre era seduta su uno [[sgabello]] a gambe divaricate. A tempo debito la donna diede alla luce Elena e Zeus immortalò l'immagine del Cigno e dell'Aquila nel cielo a memoria della sua avventura, mentre Leda fu divinizzata in seguito col nome di dea Nemesi.
Per questo gesto però, Eracle fu avvelenato dalla moglie [[Deianira]] e lui, come sua ultima volontà, ordinò al figlio maggiore (Illo) di sposarla<ref name=" Apol2.7.7 "/>.
 
=== Eracle in balia di Iole ===
Si pensa anche che per probabile assonanza dei nomi, Leda fosse la dea Leto ([[Latona]]), che generò [[Apollo]] ed [[Artemide]] a [[Delo]]. Il mito dell'uovo color giacinto ricorda quello dell'uovo rosso pasquale chiamato ''glain'' che i [[Druidi]] cercavano ogni anno sulla riva del mare. Secondo il mito celtico l'uovo veniva emesso dalla dea nella sua metamorfosi in serpente marino e la leggenda di Leda con l'uovo posto tra le cosce è forse scaturita da una raffigurazione della dea accovacciata su uno sgabello da partoriente ed in procinto di partorire Apollo con la testa del dio che le usciva dal grembo.
[[Ovidio]] racconta che durante la prigionia, Iole ebbe il controllo su Eracle poiché lo costrinse a vestire abiti femminili mentre lei vestiva i suoi (la [[leone di Nemea|pelle di leone]] e la mazza) e che lui così vestito si vantava delle sue azioni eroiche.
Questa versione mostra la vendetta di Iole verso Eracle reo di averle ucciso il padre<ref name=" OvidEroid9 ">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/OvidHeroides2.html#9|titolo= Ovidio, Eriodi IX|lingua=en|accesso= 20 agosto 2019}}</ref>.
 
== Note ==
<references />
 
{{Portale|mitologia greca}}
 
[[:Categoria:Re della mitologia greca]]