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{{A|non sono state inserite fonti attendibili che possano veramente verificare la fama del soggetto in questione, inoltre appare come un forbito elenco di opere e pubblicazioni, sembra quasi promozionale.|biografie|giugno 2019}}
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{{W|psicologi|giugno 2019}}
{{Bio
|Nome = Carlo
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|PostNazionalità = , esperto nel campo della [[Salute e sicurezza sul lavoro|sicurezza e salute sul lavoro]] che applica la psicologia sociale e l’ergonomia principalmente ai fattori psicosociali di rischio
}}
 
== Biografia ==
Ha ottenuto la Laurea in [[Psicologia_del_lavoroPsicologia del lavoro|Psicologia del Lavoro]] e delle Organizzazioni presso l’[[Università di Padova]], formandosi alla scuola di Vincenzo Majer con il quale si è laureato nel 1995.
 
Ha sempre affiancato all’attivitàall'attività intellettuale esperienze di conoscenza diretta del mondo delle organizzazioni e della tecnica applicata, lavorando dapprima come Capo Tecnico Geometra nel settore della manutenzione, e poi come formatore e consulente.
 
Ha collaborato come docente a contratto presso l’[[Università degli Studi di Milano Bicocca]] a partire dal 2001 fino al 2011, e presso l’[[Università Statale di Milano]] (2002-2003); ha partecipato come docente in master universitari presso l’Università del Molise e l’Università di Firenze.
 
NelHa suo sforzo di sempre maggior raccordo fra le competenze psicologiche e quelle tecniche e organizzative ha proseguito i suoi studi acquisendoottenuto il Master universitario di secondo livello in [[Ergonomia]] presso il [[CNAM]] di Parigi nel 2014 (laureandosi con Pierre Falzon, che dal 2003 al 2006 era stato Presidente della [[International Ergonomics Association]]), e il NEBOSH International Diploma in Occupational Health and Safety (una delle più alte e complete qualificazioni internazionali nel campo della sicurezza e salute sul lavoro) nel 2017.
È stato finora autore o curatore di circa 45 pubblicazioni.
 
Ha fatto parte della Società Italiana di Ergonomia e Fattori Umani (SIE) rivestendo la carica di Presidente della sezione Lombardia-Liguria (2016-2018)<ref>{{Cita web|url=http://www.societadiergonomia.it/lombardia-liguria/|titolo=Lombardia-Liguria|autore=Author: Webmaster SIE|sito=Societa Italiana di Ergonomia|data=22 aprile 2010-04-22|lingua=it-IT|accesso=22 giugno 2019-06-22}}</ref>. Fa parte dell’Associazione Professionale Italiana Ambiente e Sicurezza (AIAS) nella quale ha rivestito cariche sociali. È Graduate Member del Institution of Occupational Health and Safety (IOSH). Membro dell'European Network Education and Training in Occupational Safety and Health (ENETOSH)<ref>{{Cita web|url=http://enetosh.net/webcom/show_whoiswho.php/_c-82/type-showdetail/uid-carlobisio/i.html|titolo=ENETOSH - European Network Education and Training in Occupational Safety and Health -|sito=enetosh.net|accesso=19 giugno 2019|dataarchivio=19 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190619192316/http://enetosh.net/webcom/show_whoiswho.php/_c-0682/type-19showdetail/uid-carlobisio/i.html|urlmorto=sì}}</ref>.
Nel suo sforzo di sempre maggior raccordo fra le competenze psicologiche e quelle tecniche e organizzative ha proseguito i suoi studi acquisendo il Master universitario di secondo livello in [[Ergonomia]] presso il [[CNAM]] di Parigi nel 2014 (laureandosi con Pierre Falzon, che dal 2003 al 2006 era stato Presidente della [[International Ergonomics Association]]), e il NEBOSH International Diploma in Occupational Health and Safety (una delle più alte e complete qualificazioni internazionali nel campo della sicurezza e salute sul lavoro) nel 2017.
 
== Attività ==
Ha fatto parte della Società Italiana di Ergonomia e Fattori Umani (SIE) rivestendo la carica di Presidente della sezione Lombardia-Liguria (2016-2018)<ref>{{Cita web|url=http://www.societadiergonomia.it/lombardia-liguria/|titolo=Lombardia-Liguria|autore=Author: Webmaster SIE|sito=Societa Italiana di Ergonomia|data=2010-04-22|lingua=it-IT|accesso=2019-06-22}}</ref>. Fa parte dell’Associazione Professionale Italiana Ambiente e Sicurezza (AIAS) nella quale ha rivestito cariche sociali. È Graduate Member del Institution of Occupational Health and Safety (IOSH). Membro dell'European Network Education and Training in Occupational Safety and Health (ENETOSH)<ref>{{Cita web|url=http://enetosh.net/webcom/show_whoiswho.php/_c-82/type-showdetail/uid-carlobisio/i.html|titolo=ENETOSH - European Network Education and Training in Occupational Safety and Health -|sito=enetosh.net|accesso=2019-06-19}}</ref>.
 
== Pensiero ==
 
=== Formazione degli adulti ===
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In questo periodo si è interessato prevalentemente di dinamiche dei gruppi in apprendimento, supportando una lettura psicosociale e sistemica dei gruppi di adulti in formazione, e suggerendo che i concetti di [[autopoiesi]] e di complessità possano essere d'aiuto al progettista didattico e al formatore per la comprensione del funzionamento dei gruppi in formazione<ref>{{Cita libro|autore=Carlo Bisio|titolo=Costruzione della realtà e formazione. Prospettiva psicosociale e sistemica sui processi d'apprendimento|anno=1998|editore=Franco Angeli|ISBN=9788846407153}}</ref>.
 
I suoi lavori di questo periodo sono ripresi nella letteratura sulla formazione degli adulti e degli insegnanti (si veda ad es. Cecotti M., 2010)<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Manuela Cecotti|autore2=|autore3=|anno=2011|titolo=La Formazione di base degli insegnanti: presentazione di un modello per realizzare una co-costruzione di professionisti riflessivi in gruppo|rivista=Metodički obzori|volume=6|numero=13}}</ref>
Il suo principale contributo è stato nell'ambito della valutazione delle attività formative, in particolare nella valutazione degli aspetti soggettivi del processo di formazione<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|nome=Carlo|cognome=Bisio|data=2004|titolo=Uno strumento per la misurazione dei costrutti di qualità; percepita nella formazione degli adulti. Caratteristiche metriche e norme|rivista=RISORSA UOMO|volume=|numero=|lingua=italiano|accesso=2019-06-22|url=http://www.francoangeli.it/Riviste/SchedaRivista.aspx?IDarticolo=24201&amp;lingua=IT}}</ref> e della sistematizzazione del concetto di valutazione e dei suoi significati in formazione<ref>{{Cita libro|autore=Bisio C. (a cura di)|titolo=Valutare in formazione. Azioni, significati, valori|anno=2002|editore=Franco Angeli|città=Milano|ISBN=9788846432919}}</ref>.
 
Il suo principale contributo è stato nell'ambito della valutazione delle attività formative, in particolare nella valutazione degli aspetti soggettivi del processo di formazione<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|nome=Carlo|cognome=Bisio|data=2004|titolo=Uno strumento per la misurazione dei costrutti di qualità; percepita nella formazione degli adulti. Caratteristiche metriche e norme|rivista=RISORSA UOMO|volume=|numero=|lingua=italiano|accesso=2019-06-22 giugno 2019|url=http://www.francoangeli.it/Riviste/SchedaRivista.aspx?IDarticolo=24201&amp;lingua=IT}}</ref> e della sistematizzazione del concetto di valutazione e dei suoi significati in formazione<ref>{{Cita libro|autore=Bisio C. (a cura di)|titolo=Valutare in formazione. Azioni, significati, valori|anno=2002|editore=Franco Angeli|città=Milano|ISBN=9788846432919}}</ref>.
Claudio Bezzi, autorevole studioso italiano di valutazione, commenta il punto di vista di Bisio in questo ambito:
 
=== Psicologia del lavoro e fattori di rischio psicosociale ===
« Dopo avere inizialmente argomentato contro il termine ‘valut-azione’, che sarebbe epistemologicamete errato e da sostituire con ‘valut-ologia’ (probabilmente anche corretto, ma non all’ordine del giorno delle questioni urgenti), e avere asserito che la valutazione è una disciplina autonoma, l’Autore discute approfonditamente la questione dei ‘valori’, centrali in valutazione, per concludere in merito al fatto che “la valutazione attribuisce un giudizio di valore – etico e/o economico –, ma attraverso l’incremento di valore d’uso alla conoscenza umana; quest’ultima è la specificità della valutazione”. Questa posizione, interessante e ben argomentata, lo porta ad asserire che “la funzione valutativa della conoscenza entra in gioco […] intervenendo per supportare la scelta su quale tipo di ristrutturazione conduca ad un maggior valore della rete di significati” ». <ref>{{Cita libro|autore=Claudio Bezzi|titolo=Bibliografia generale commentata sulla valutazione|url=http://www.chersi.it/listing/master2008/4_mod_valutazione/bezzi/Bibliografia%20generale%20commentata%20sulla%20valutazione.pdf|formato=PDF|anno=2008|pp=25-26}}</ref>
Vincenzo Majer, curatore della rivista Risorsa Uomo (rivista di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni edita allora da Franco Angeli) gli propose di curare un numero monografico della rivista sul tema della psicologia della sicurezza sul lavoro, numero che vide la luce nel 2005<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|nome=Carlo|cognome=Bisio|data=|titolo=|rivista=RISORSA UOMO|editore=Franco Angeli|volume=n. 3/2005|numero=|lingua=Italiano|accesso=|url=}}</ref>.
 
In un'opera successiva egli ha sistematizzato il proprio punto di vista sugli approcci psicologici nel campo della sicurezza e dei fattori psicosociali di rischio<ref>{{Cita libro|autore=Carlo Bisio|titolo=Psicologia per la sicurezza sul lavoro|anno=2009|editore=Giunti Editore|ISBN=9788809743076}}</ref>, contribuendo alla definizione e allo studio dei rischi psicosociali nell'ambito della salute e sicurezza sul lavoro.
Lo stesso Bezzi lo cita nel suo glossario sulla definizione di due diversi lemmi, uno sui Criteri di valutazione<ref>{{Cita web|url=https://valutazione.blog/criteri-di-valutazione/|titolo=Criteri di valutazione|sito=Le parole della valutazione|data=2017-08-06|lingua=it-IT|accesso=2019-06-20}}</ref> e uno sull'Etereogeneità<ref>{{Cita web|url=https://valutazione.blog/eterogeneita/|titolo=Eterogeneità|sito=Le parole della valutazione|data=2017-11-04|lingua=it-IT|accesso=2019-06-20}}</ref>.
 
Il suo interesse è stato in gran parte nella messa a punto di protocolli per la valutazione di fattori psicosociali di rischio<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Bisio C., Campanini P., Sala G.|anno=2016|titolo=Definizione del metodo Cesvor per la valutazione dei rischi derivanti dalle diversità1|rivista=Rivista Italiana di Ergonomia|volume=|numero=1/2016|pp=159-164|url=https://www.cesvor.com/wp-content/uploads/2017/06/Journal_4-2016-cesvor-diversit%c3%a0-1.pdf}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Bisio C., Sala G.|anno=2016|titolo=La valutazione dei rischi da diversità:
La posizione di Bisio sul tema dei valori nella valutazione della formazione è ripresa anche da un altro studioso italiano di valutazione, Alberto Vergani<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Alberto Vergani|anno=2005|mese=Luglio-Settembre|titolo=Valutazione e sociologia: qualche nota introduttiva|rivista=Studi di Sociologia|editore=Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore|volume=43|numero=3|p=223|url=https://www.jstor.org/stable/23005118?seq=1#page_scan_tab_contents}}</ref>.
una proposta metodologica|rivista=Rivista italiana di Ergonomia|volume=|numero=1/2016|pp=142-146|url=https://www.cesvor.com/wp-content/uploads/2017/06/Bisio-Sala-Valutazione-rischi-diversit%c3%a0-Convegno-SIE.pdf}}</ref>.
 
Brondino e Pasini (2012) nella loro analisi finalizzata alla costruzione e validazione di un questionario sul clima di sicurezza nella realtà italiana, riconoscono il contributo di Bisio (2009) come uno dei pochi studi italiani che si sono occupati del costrutto di ''safety climate''.<ref>{{Cita libro|autore=Brondino M.|autore2=Pasini M.|curatore=Sónia P. Gonçalves e José G. Neves|titolo=Occupational Health Psychology: From burnout to well-being|anno=2012|editore=Scientific and Academic Publishing|capitolo=Factorial structure of safety climate scales: A pilot study in Italian metal-mechanic sector|ISBN=978-0-9838996-7-9}}</ref>
<br />
=== Psicologia del Lavoro ===
Vincenzo Majer, curatore della rivista Risorsa Uomo (rivista di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni edita allora da Franco Angeli) gli propose di curare un numero monografico della rivista sul tema della psicologia della sicurezza sul lavoro, numero che vide la luce nel 2005<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|nome=Carlo|cognome=Bisio|data=|titolo=|rivista=RISORSA UOMO|volume=3/2005|numero=|lingua=Italiano|accesso=|url=}}</ref>.
 
La raccolta di dati riguardanti il Metodo Cesvor per la valutazione del rischio stress lavoro-correlato è stata citata nel libro Book of Proceeding a cura di Sergio Iavicoli et al. (2010).<ref>{{Cita libro|cognome=Iavicoli, Sergio.|cognome2=European Academy of Occupational Health Psychology.|cognome3=European Academy of Occupational Health Psychology. Conference (2010 : Roma)|titolo=Book of proceedings : 9th conference of the European Academy of Occupational Health Psychology : [Pontificial Urbaniana University, Rome, 29-31 march 2010]|url=https://www.worldcat.org/oclc/747526715|accesso=2021-02-04|data=2011|editore=University Press|OCLC=747526715|ISBN=978-1-907284-46-5}}</ref>
In un'opera successiva egli ha sistematizzato il proprio punto di vista sugli approcci psicologici nel campo della sicurezza e dei fattori psicosociali di rischio<ref>{{Cita libro|autore=Carlo Bisio|titolo=Psicologia per la sicurezza sul lavoro|anno=2009|editore=Giunti Editore|ISBN=9788809743076}}</ref>, contribuendo alla definizione e allo studio dei rischi psicosociali nell'ambito della salute e sicurezza sul lavoro.
 
Carlo Bisio ha contribuito anche a studi sulla formazione nelle tematiche ergonomiche<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=Federico Ricci|nome=|cognome=|autore2=Andrea Chiesi, Carlo Bisio, Chiara Panari|autore3=Annalisa Pelosi|nome2=|cognome2=|nome3=|cognome3=|data=8 agosto 2016|titolo=Effectiveness of occupational health and safety training: A systematic review with meta-analysis|rivista=Journal of Workplace Learning|volume=28|numero=6|pp=355-377|accesso=19 giugno 2019|doi=10.1108/JWL-11-2015-0087|url=https://www.emeraldinsight.com/doi/abs/10.1108/JWL-11-2015-0087}}</ref>. Studi che sono stati ripresi da diversi autori, come Peiro, J.M., Nielsen, K., Latorre, F. et al. (2020) sul ''Journal of Occupational Health Psychology'':
Converso (2012) descrive così il contributo di Bisio:
 
«Similarly, a meta-analysis by Ricci, Chiesi, Bisio, Panari, and Pelosi (2016) found occupational health and safety (OHS) training had a strong effect on workers’ OHS attitudes, beliefs and knowledge.»<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Peiró J. M., Nielsen K.,|autore2=Latorre F., Shepherd R.,|autore3=Vignoli, M.|anno=2020|titolo=Safety training for migrant workers in the construction industry: A systematic review and future research agenda|rivista=Journal of Occupational Health Psychology|volume=|numero=25(4)|pp=275-295|url=http://eprints.whiterose.ac.uk/155736/}}</ref>
« Nel panorama italiano si può ricordare la definizione proposta da Bisio (2009) che descrive tali rischi [psicosociali] come il potenziale che le caratteristiche della comunicazione sociale e organizzativa hanno di produrre una diminuzione o di impedire l’aumento del benessere, della salute e della incolumità delle persone. Tale definizione ha il pregio di mettere in luce come non solo disfunzioni legate alle caratteristiche progettuali dell’organizzazione in senso stretto, ma anche ai processi sociali di comunicazione e partecipazione favoriscano l’insorgenza di stress, [[Sindrome da burnout|burnout]], mobbing, ma anche altri comportamenti negativi quali molestie di diverso tipo. Bisio propone inoltre una focalizzazione su una concezione di salute che, a differenza di quella implicita nelle definizioni precedenti, richiama oltre all'idea di riduzione del disagio quella di «aumento del benessere» quale esito di una situazione sociale che consente di cogliere opportunità di crescita e di sviluppo delle persone in organizzazione. Questa interpretazione dei rischi psicosociali consente altresì di evidenziare l’effetto duplice e per certi versi paradossale dei fattori di rischio psicosociale che, se gestiti adeguatamente, possono rappresentare allo stesso tempo anche fattori di protezione e promozione della salute dei lavoratori. In tal senso viene ribadito il ruolo centrale delle scelte che l’organizzazione compie in materia di politiche gestionali e, parimenti, dalle modalità con cui esse vengono comunicate, implementate e condivise a tutti i livelli dell’organizzazione. »<ref>{{Cita web|url=https://www.researchgate.net/publication/296333090_Benessere_e_qualita_della_vita_organizzativa_in_Sanita|titolo=Daniela Converso, Benessere e qualità della vita organizzativa in Sanità, Espress Edizioni, 2012|p=33}}</ref>
 
=== Sicurezza nei sistemi sociotecnici ===
Avallone (2011), autorevole studioso italiano di Psicologia del Lavoro, riprende la distinzione fra sicurezza oggettiva e soggettiva come sistematizzata da Bisio:
Nel 2019 ha pubblicato un volume che contiene sia una revisione della principale letteratura internazionale nel campo dell'affidabilità dei sistemi sociotecnici, sia un modello innovativo per comprendere i cambiamenti nel funzionamento e nei risultati di sicurezza dei sistemi.
Il modello proposto, denominato semiofisico, cerca di integrare diversi contributi quali la [[teoria delle catastrofi]] ([[René Thom|Thom]]), l'approccio della complessità, il modello epidemiologico dell'[[Martingala (matematica)#Martingale note|Urna di Polya]], l'approccio dell'azione come testo e del [[Habitus (sociologia)|habitus]] ([[Pierre Bourdieu|Burdieu]]), l'approccio delle reti neurali, l'[[autopoiesi]] dei sistemi viventi e sociali (Maturana e Varela), e integra le più recenti acquisizioni nel campo della sicurezza dei sistemi, sia dal punto di vista sociale e umano che dal punto di vista organizzativo e tecnico.
 
Le conclusioni sono che i sistemi riescono in una buona prestazione di sicurezza nella misura in cui riescono a collimare le esigenze dei vari sottosistemi:
« Per un lungo periodo di tempo gli studi e gli interventi sulla sicurezza lavorativa si sono fondati sulla distinzione fra sicurezza oggettiva e sicurezza soggettiva. Per dimensioni relative alla sicurezza oggettiva si intendevano gli aspetti impiantistici, il layout, i dispositivi di protezione, gli aspetti di processo e procedurali e così via. Per le dimensioni relative alla sicurezza soggettiva si intendevano i comportamenti, la comunicazione, i nuclei culturali che caratterizzano un'organizzazione. Le dimensioni oggettive si proponevano di limitare il rischio presente; quelle soggettive di aumentare la sicurezza, la capacità di gestire il rischio presente e di migliorare la qualità della vita (Bisio, 2009) »<ref>{{Cita libro|autore=Avallone Francesco|titolo=Psicologia del lavoro e delle organizzazioni. Costruire e gestire relazioni nei contesti professionali e sociali|anno=2011|editore=Carocci editore|città=Roma|p=642|ISBN=9788843057771}}</ref>
 
«Il sottosistema tecnico obbedisce alle leggi delle scienze naturali, e cerca equilibri nel senso fisico del termine; è quindi guidato da un principio di economia delle energie.
Bonomo e altri (vedi nota) riprendono da Bisio la descrizione del rapporto fra clima e sicurezza:
 
Il sottosistema biologico obbedisce alle leggi della fisiologia, della biochimica, ecc. e per il suo funzionamento si basa spesso su equilibri omeostatici.
« Il concetto di clima di sicurezza descrive il punto fondamentale di intreccio tra processi organizzativi e psicologici, analizzati in rapporto alla sicurezza lavorativa (Bisio, 2009) »<ref>Bonomo Annalisa, Ghini Paolo, Sarchielli Guido, Toderi Stefano, Veneri Lamberto, "Validazione italiana di una scala breve per la misura del Clima di sicurezza lavorativa", in Cipolla Costantino, Mazzetti Maurizio, Veneri Lamberto, "Sicurezza e salute sul lavoro. Quale cultura e quali prassi?", Franco Angeli, 2015, p. 203, <nowiki>ISBN 9788891711199</nowiki> </ref>
 
Il sottosistema organizzativo, secondo la visione della resilienza, si basa sulla creazione di flessibilità finalizzata a fronteggiare gli eventi inaspettati, previsti e imprevisti.
Altre fonti riprendono il suo punto di vista, ad esempio:
 
Il sottosistema sociale si basa sull'autopoiesi, cioè sulla compensazione di perturbazioni nell'accoppiamento con l'ambiente, che portano all'attribuzione di significati (...)»<ref>{{Cita libro|autore=Carlo Bisio|titolo=Gestione della sicurezza nei sistemi sociotecnici|anno=2019|editore=EPC Editore|pp=287-288}}</ref>
« Bisio (2009) definisce il rischio psicosociale come il potenziale che le caratteristiche della situazione sociale e organizzativa hanno di produrre una diminuzione o di impedire l’aumento del benessere, della salute o dell’incolumità delle persone; in una successiva pubblicazione lo stesso autore affermerà che i rischi psicosociali sono quelli che “come dice la parola, derivano da fenomeni psicosociali, vale a dire fenomeni che esistono quando un insieme di persone interagisce ».<ref>{{Cita web|url=https://www.rassegna.it/articoli/rischi-psicosociali-come-riconoscerli-come-prevenirli|titolo=Rischi psicosociali: come riconoscerli, come prevenirli|sito=www.rassegna.it|lingua=it|accesso=2019-06-20}}</ref>
 
Il suo interesse è stato in gran parte nella messa a punto di protocolli per la valutazione di fattori psicosociali di rischio<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Bisio C., Campanini P., Sala G.|anno=2016|titolo=Definizione del metodo Cesvor per la valutazione dei rischi derivanti dalle diversità1|rivista=Rivista Italiana di Ergonomia|volume=|numero=1/2016|pp=159-164|url=https://www.cesvor.com/wp-content/uploads/2017/06/Journal_4-2016-cesvor-diversit%c3%a0-1.pdf}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Bisio C., Sala G.|anno=2016|titolo=La valutazione dei rischi da diversità:
una proposta metodologica|rivista=Rivista italiana di Ergonomia|volume=|numero=1/2016|pp=142-146|url=https://www.cesvor.com/wp-content/uploads/2017/06/Bisio-Sala-Valutazione-rischi-diversit%c3%a0-Convegno-SIE.pdf}}</ref>.
 
Trasversalmente ai suoi interessi, il pensiero che traspare dai suoi scritti si contraddistingue per:
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== Pubblicazioni ==
Pubblicate dopo revisione di un Comitato scientifico o referee anonimo:
 
* Bisio C., Valutazione della qualità della formazione e costrutti di qualità percepita<ref>{{Cita web|url=https://carlobisio.com/wp-content/uploads/2016/08/bisio-valutazione-formazione.pdf.pdf|titolo=Valutazione della qualità della formazione e costrutti di qualità percepita}}</ref>, ''Risorsa Uomo'', Franco Angeli, Milano, 3/1996 ed 1/1997
* Bisio C., Uno strumento per la misurazione della qualità percepita nella formazione degli adulti: il Group Learning Assessment Monitor, relazione al ''III Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana di Valutazione “Verso la costruzione dell’identità professionale dei valutatori nel pluralismo disciplinare e metodologico”'' - Torino, 23-25 marzo 2000
* Bisio C. (a cura di), ''Valutare in formazione. Azioni, significati, valori,'' Franco Angeli, Milano, 2002
* Bisio C., Restringere il campo ma allargare gli interessi, in Bisio C. (a cura di), ''Valutare in formazione. Azioni, significati, valori'', Franco Angeli, Milano, 2002
* Bisio C., Valutologia: un'economia di significati<ref>{{Cita web|url=http://oseegenius1.urbe.it/aux/resource?uri=138709&l=en|titolo=Valutologia : un'economia dei significati / Carlo Bisio|sito=oseegenius1.urbe.it|accesso=2019-06-19}}</ref>, in Bisio C. (a cura di), ''Valutare in formazione. Azioni, significati, valori'', Franco Angeli, Milano, 2002
* Bisio C., Alcune tematiche aperte nella valutologia della formazione, in Bisio C. (a cura di), ''Valutare in formazione. Azioni, significati, valori'', Franco Angeli, Milano, 2002
* Bisio C., Valutazione della formazione e costrutti di qualità percepita, in Bisio C. (a cura di), ''Valutare in formazione. Azioni, significati, valori'', Franco Angeli, Milano, 2002
* Bisio C., Uno strumento per la misurazione dei costrutti di qualità percepita nella formazione degli adulti. Caratteristiche metriche e norme, Risorsa Uomo, 4/2004
* Bisio C., Il contributo della psicologia del lavoro e dell’organizzazione agli interventi nella prevenzione degli incidenti sul lavoro, ''Risorsa Uomo'', 3/2005
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* Bisio C., Nocera A., Piazza A., Mobbing: quali azioni preventive in azienda? Il punto di vista dei professionisti, ''Risorsa Uomo'', 2/08
* Bisio C., ''Psicologia per la sicurezza sul lavoro. Rischio, benessere e ricerca del significato'', Giunti Organizzazioni Speciali, 2009
* Bisio C., Interventi per le organizzazioni stressate, in Magnani M., Majer V. (a cura), ''Rischio stress lavoro-correlato'', Raffaello Cortina Editore, 2011
* Di Ricci F., Chiesi A., Bisio C., Panari C., Pelosi A., Effectiveness of occupational health and safety training: A systematic review with meta-analysis<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Annalisa|cognome=Pelosi|data=2016-08-08|titolo=Effectiveness of occupational health and safety training: A systematic review with meta-analysis|rivista=Journal of Workplace Learning|volume=28|numero=6|pp=355–377|accesso=2019-06-19|doi=10.1108/JWL-11-2015-0087|url=https://www.emeraldinsight.com/doi/abs/10.1108/JWL-11-2015-0087|nome2=Chiara|cognome2=Panari|nome3=Carlo|cognome3=Bisio}}</ref>, in ''Journal of Workplace Learning,'' Vol. 28 Iss: 6, pp.355 - 377, Emerald Group Publishing Limited, 2016
* Bisio C., Campanini P., Sala G., Definizione del metodo Cesvor basato sull’analisi ergonomica per la valutazione del rischio stress lavoro-correlato, in ''Rivista Italiana di Ergonomia'', n. 1/2016, p. 159-164
* Bisio C., Sala G., La valutazione dei rischi da diversità: una proposta metodologica, in ''Rivista Italiana di Ergonomia'', n. 1/2016, p. 142-146
* Bisio C., Ferracane L., Un’esperienza di valutazione del rischio di scivolamento e inciampo in un’industria chimica, in ''Rivista Italiana di Ergonomia'', n. 1/2016, p. 283-287
 
=== Pubblicazioni di interesse professionale o divulgativo ===
=== Principali pubblicazioni divulgative ===
 
* Bisio C., ''Costruzione della realtà e formazione,'' Franco Angeli, Milano, 1998.
* Bisio C. (cur.), ''Fattore umano e sicurezza sul lavoro'', Unicopli, Milano, 2003
* Bisio C, L’intervista nei processi formativi, in Zucchi E., ''Il colloquio e l’intervista. Parlare con le persone nelle organizzazioni'', Angeli, 2004
* Bisio C., ''Comunicare in azienda'', Angeli, settembre 2004
* Bisio C., Borgato R., ''La forza della melagrana. Riflessioni per conoscere il gruppo ed esercitazioni per usarlo al meglio'', Franco Angeli, 2011
*Bisio C., ''Gestione della sicurezza nei sistemi sociotecnici. Resilienza, incidenti e complessità nella sicurezza industriale'', EPC Editore, 2019, ISBN 978-88-6310932-0
* Bisio C., L’ergonomia al servizio della progettazione in sicurezza, ''Ambiente e sicurezza sul lavoro'', EPC Periodici, 10/2013
*Bisio C., ''Sicurezza, formazione e altre vicissitudini: Racconti autobiografici di un consulente'', EPC Editore, 2021, ISBN 978-88-9288-104-4<ref>{{Cita web|url=https://carlobisio.com/pubblicazioni|titolo=Carlo Bisio {{!}} Pubblicazioni|accesso=20 giugno 2019}}</ref>
* Bisio C., Oltre la BBS. Costruire comportamenti sicuri in azienda, ''Ambiente e sicurezza sul lavoro'', EPC Periodici, 7-8/ 2014
* Bisio C., Guardavilla A. (curatori), ''Dossier Ambiente'' (ISSN 1825-5396), numero monotematico “Stress lavoro correlato e benessere organizzativo”, Anno XXVII n. 106, 2014
* Bisio C. (curatore), ''Dossier Ambiente'' (ISSN 1825-5396), numero monotematico “Ergonomia per la salute e la sicurezza sul lavoro”, Anno XXIX n. 115, 2016
* Bisio C., Sala G., Definizione del metodo Cesvor per la valutazione dei rischi derivanti dalle diversità, ''Medico Competente Journal'', 4/2016
* Bisio C., Campanini P., Sala G., Il metodo Cesvor per la valutazione preliminare del rischio stress lavoro-correlato, ''Medico Competente Journal,'' 4/2016
 
Una lista completa delle pubblicazioni divulgative si trova sul sito ufficiale di Carlo Bisio<ref>{{Cita web|url=https://carlobisio.com/pubblicazioni|titolo=Carlo Bisio {{!}} Pubblicazioni|lingua=it-IT|accesso=2019-06-20}}</ref>.
 
== Note ==
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* {{cita web|url=https://www.nebosh.org.uk/home//|titolo=Sito ufficiale NEBOSH}}
* {{cita web|url=https://www.iosh.co.uk//|titolo=Sito ufficiale IOSH}}
* {{YouTube
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|titolo = Ergonomia per la salute e la sicurezza sul lavoro - introduzione di Carlo Bisio
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