Pozzilli: differenze tra le versioni
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|Panorama =
|Didascalia =
|Bandiera = Pozzilli-Bandiera.png
|Voce bandiera =
|Stemma =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
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|Divisione amm grado 1 = Molise
|Divisione amm grado 2 = Isernia
|Amministratore locale =
|Partito = [[lista civica|
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = Camerelle, Collegrotte, Leone, [[Santa Maria Oliveto]], Triverno
|Divisioni confinanti = [[Acquafondata]] (FR), [[Capriati a Volturno]] (CE), [[Conca Casale]], [[Filignano]], [[Montaquila]], [[Monteroduni]], [[Venafro]], [[Viticuso]] (FR)
|Zona sismica = 1
|Gradi giorno = 1513
|Nome abitanti = pozzillesi (pozzigliari)
|Patrono = [[Anna (madre di Maria)|sant'Anna]]
|Festivo = 26 luglio
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|Mappa = Map of comune of Pozzilli (province of Isernia, region Molise, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Pozzilli nella provincia di Isernia
}}
'''Pozzilli''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di
Fino al 1810 fu una [[Frazione (geografia)|frazione]] di [[Venafro]].
Il nucleo industriale di Venafro-Pozzilli è uno dei principali della provincia.
== Geografia fisica ==
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== Storia ==
Fino al 1810 la sua storia rientra in quella di Venafro
I resti rinvenuti testimoniano la frequentazione umana in epoca [[Preistoria|preistorica]].
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In località Camerelle, presso il passaggio a livello ferroviario, venne rinvenuta negli [[Anni 1970|anni settanta]] una [[necropoli]] [[sanniti]]ca.
In epoca [[Roma antica|romana]] il territorio era attraversato dall'[[acquedotto romano di Venafro]]. Alla fine del [[XVIII secolo]] vi venne rinvenuta nella località Triverno la "Tavola acquaria", un'[[epigrafe]] datata al [[26 a.C.]] sotto [[Gaio Giulio Cesare Ottaviano|Augusto]], che riportava le regole per la manutenzione dell'acquedotto e la distribuzione delle sue acque.
Resti dell'acquedotto (rivus venafranus) sono stati rinvenuti e fotografati:
-sotto Santa Maria Oliveto in località "Santa Lucia"
-alle pendici del monte"stingone"in località "arcora";
-presso la "chiesa vecchia" di Pozzilli in località "fontana vecchia";
-nell'orto di zia Lina Fabrizio in Via Garibaldi di Pozzilli.
Il territorio comunale appartenne al [[Longobardi|longobardo]] [[ducato di Benevento]] (571-1077). La frazione di Santa Maria Oliveto sarebbe stato fondata nell'[[839]] ad opera di coloni provenienti dalla zona di [[Sulmona]] che vi furono insediati dall'[[Monastero di San Vincenzo al Volturno|abbazia di San Vincenzo al Volturno]] intorno ad una chiesa dedicata a San Lorenzo<ref>La notizia è riportata nel ''Chronicon volturnensis'' redatto nell'abbazia di San Vincenzo al Volturno nel [[1130]]. Nella frazione si conservano i resti di un castello.</ref>.
In
Il territorio comunale apparteneva nel [[1234]] al [[Feudalesimo|feudatario]] Ruggiero Galluccio al quale venne successivamente usurpato da un certo Gualtiero D'Aversa. Nel [[XVI secolo]] fu in possesso della famiglia dei Pandone di Venafro, e passò quindi ai Gaetani. Nel XVII secolo il suo nome entra nella storia vera e propria in quanto una bolla pontificia
Nel 1811 venne istituito il distretto di Piedimonte d'Alife, nel quale andavano a ricadere il circondario di Venafro ed il territorio di Colli distaccati dal distretto di Sora.
Fino a questa data Pozzilli è stata una frazione del comune di Venafro (che era anche sede di circondario) insieme a Filignano, Conca Casale, Ceppagna e Sesto Campano (Venafro e riuniti).
Con l'occupazione garibaldina e l'annessione al Regno di Sardegna del 1860 il distretto di Piedimonte ed il circondario di Venafro furono soppressi. Santa Maria Oliveto invece era a sé stante, "possedimento" di Montecassino, e passò al comune di Pozzilli come frazione solo poco prima dell'unità d'Italia con regio decreto di Ferdinando II di Napoli, Re delle Due Sicilie.
Per un breve periodo, tra gli anni '20 e '30, il Comune ritornò ad essere una frazione di Venafro a seguito della riforma del sistema degli enti locali operata dal Fascismo.
Durante la [[seconda guerra mondiale]]
Dopo la ricostruzione postbellica, negli [[Anni 1960|anni sessanta]] e [[Anni 1970|settanta]] subì un notevole decremento di popolazione a causa dell'[[emigrazione]] all'estero e in Nord Italia. Il fenomeno si è invertito a partire dagli [[Anni 1980|anni ottanta]] a seguito dell'installazione di [[Industria|industrie]] nel territorio ("Nucleo industriale di Pozzilli e Venafro", che comprende tra le altre un ramo non alimentare della [[Unilever]] e la [[Luigi Lavazza (azienda)|Lavazza]]<ref>{{Cita web|url=https://www.lavazza.it/it/chi-siamo/company/stabilimenti.html|titolo=Lo stabilimento di Pozzilli nel sistema produttivo del caffè Lavazza}}</ref>) o a breve distanza ([[Cassino]]). Nella primavera del [[1984]] ha subito i danni del [[terremoto dell'Italia centro-meridionale del 1984|terremoto dell'Italia centro-meridionale]] con [[epicentro]] nella [[Valle di Comino]] ([[Provincia di Frosinone|FR]]).▼
Grande importanza nell'economia comunale a partire dal [[1991]] ha l'
▲Durante la [[seconda guerra mondiale]], tra l'autunno del [[1943]] e la primavera del [[1944]] il territorio di Pozzilli fu teatro di aspri combattimenti fra i [[Germania|Tedeschi]] asserragliati sui monti a nord-ovest del fiume Volturno e gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] schierati a sud-est, lungo la riva sinistra del fiume.Particolarmente il centro abitato subì grossi danni anche per le rappresaglie tedesche. Fu sede del feld maresciallo tedesco Keserling in piazza G. Pepe,
▲Dopo la ricostruzione postbellica, negli [[Anni 1960|anni sessanta]] e [[Anni 1970|settanta]] subì un notevole decremento di popolazione a causa dell'[[emigrazione]] all'estero e in Nord Italia. Il fenomeno si è invertito a partire dagli [[Anni 1980|anni ottanta]] a seguito dell'installazione di [[Industria|industrie]] nel territorio ("Nucleo industriale di Pozzilli e Venafro", che comprende tra le altre un ramo non alimentare della [[Unilever]] e la [[Luigi Lavazza (azienda)|Lavazza]]<ref>{{Cita web|url=https://www.lavazza.it/it/chi-siamo/company/stabilimenti.html|titolo=Lo stabilimento di Pozzilli nel sistema produttivo del caffè Lavazza}}</ref>) o a breve distanza ([[Cassino]]). Nella primavera del [[1984]] ha subito i danni del [[terremoto]] con [[epicentro]] nella [[Valle di Comino]] ([[Provincia di Frosinone|FR]]).
▲Grande importanza nell'economia comunale a partire dal [[1991]] ha l'IRCCS NEUROMED col polo ospedaliero in Pozzilli centro e il centro di ricerca medica nella frazione Camerelle),
Dal [[1994]], insieme ad altri 338 soci, fa parte dell'[[Associazione nazionale città dell'olio]].
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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Borgo medievale di Santa Maria Oliveto ===
Questa frazione è situara su un colle ad est di Pozzilli, poco distante dal centro. Risulta essere di origini molto antiche e la sua costruzione si fa risalite intorno all'anno mille. A testimonianza di ciò è possibile notare come il borgo antico sia cinto da mura e da tredici torri difensive. Ancora oggi è visibile ciò che rimane del piccolo castello e ad oriente è presente la piccola porta urbana denominata dagli abitanti "Portella". In località Santa Lucia sono tuttora presenti resti dell'acquedotto augusteo che dalle sorgenti del Volturno presso Rocchetta incanalava l'acqua per Venafro. All'interno del borgo in piazza Seggio si trova la piccola chiesa di San Lorenzo Martire, patrono del paese. Nella chiesa è possibile visitare l'abside medioevale rappresentante i dodici apostoli con Gesù, alcuni affreschi di poco pregio e la pregiata statua lignea di San Lorenzo ricavata da legno di noce.
=== Chiesa parrocchiale di Santa Caterina d'Alessandria ===
La chiesa, situata al centro di Pozzilli, fu costruita nel XV secolo ma rimodellata nel XVI. La facciata barocca è in intonaco rosato con alcune cornici. Il campanile benedettino è a torre alta una ventina di metri
La santa è posta sulla sinistra e riceve una corona di alloro dalla Madonna troneggiante.
===Solfatara di Pozzilli===
Situata sulla riva destra del fiume Volturno (a
===Cappella del
I suoi resti in rovina
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Pozzilli}}
=== Lingue e dialetti ===
Il dialetto di Pozzilli si avvicina molto a quello campano (una via di mezzo tra il [[Dialetti campani|campano]] e il [[Dialetti molisani|molisano]], in realtà). Fino all'unità d'Italia, questo centro e quelli di Venafro, di Conca Casale e di Sesto Campano facevano parte della provincia di [[Terra di Lavoro]]. Per questo motivo il loro dialetto, le loro tradizioni ed i loro usi e costumi sono molto più vicini alla Campania che al Molise. Esplorando il lessico troviamo elementi linguistici che riconducono inequivocabilmente al dialetto campano: ''ngòppa'' = sopra, ''iàmm' ''= andiamo, ''n'sciun'''= nessuno, ''cìènt' ''= cento, ''viènt' ''= vento, eccetera. Cambiamenti ci sono invece per quanto riguarda gli articoli: a Venafro si usa "i" (ad es. ''i cuan' ''= il cane, ''i scium' '' = il fiume), a Pozzilli "gl'" (''gl'cuan' ''= il cane, ''gl'scium' ''= il fiume). I dialetti dei paesi sulla riva destra del fiume Volturno (come Pozzilli, Santa Maria Oliveto, Roccaravindola) assomigliano molto più tra loro che non a quelli sulla riva sinistra (come Monteroduni e Macchia D'Isernia): qui (inoltre) "i" e "gl'" diventano "ru" (''ru can' '', ''ru scium' ''). Sesto Campano, come evidenziato nell'aggettivo, si accosta ancora di più alla confinante Campania per gli usi e costumi e per le inflessioni dialettali.
=== Cucina ===
"Polenta
Bollire le verdure (solo foglie tenere) in una pentola con abbondante acqua e sale. Le verdure devono essere ben cotte, quasi scotte. Di solito si usano i broccoli di natale da soli ma si possono aggiungere cime di rape, rapestre ed altre verdure. Quindi - poco alla volta - aggiungere nell’acqua e verdure cotte la farina di granturco, girando costantemente al fine di evitare i grumi. Condire ogni piatto a volontà con olio fritto insieme a peperoncino piccante ed aglio molto rosolato preparato in una pentola a parte.
== Geografia antropica ==
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Collegrotte (circa 15 abitanti), verso sud ovest, si trova a 460 m [[s.l.m.]] e Leone (poche decine di abitanti), verso ovest, sulla sponda sinistra della Val di Rava, su un poggio a 500 m [[s.l.m.]] al confine con [[Casalcassinese]] nel [[Lazio]].
===
[[Santa Maria Oliveto]] si trova a circa 5 km ad est dal centro di Pozzilli, a 378 m [[s.l.m.]] affacciata sulla piana di [[Venafro]] a sud. Il paese soffre oggi di un modesto quanto continuo spopolamento, tanto che la popolazione residente oggi si attesta intorno alle 200 unità. Le prime notizie certe del paese e della sua costruzione risalgono all'XI secolo, periodo in cui si costruisce un borgo fortificato cinto da mura e da tredici torri. Ancora oggi è chiaramente visibile ciò che rimane del piccolo castello, delle mura e delle torri e ad oriente. Ad oriente è presente la porta urbana "Saracena" denominata dagli abitanti "Portella". In località Santa Lucia sono tuttora presenti resti dell'acquedotto augusteo che dalle sorgenti del Volturno presso Rocchetta incanalava l'acqua per Venafro. All'interno del borgo in piazza Seggio si trova la piccola chiesa di [[San Lorenzo Martire]], patrono del paese. Nella chiesa è possibile visitare l'abside medioevale rappresentante i dodici [[apostoli]] con [[Gesù]], alcuni affreschi di poco pregio e la pregiata statua lignea di San Lorenzo ricavata da legno di noce. Fuori dall'antico borgo è presente la chiesetta di [[Madonna delle Grazie|Santa Maria delle Grazie]] dove è conservata la statua della Vergine. Il paese è circondato da boschi e oliveti. Presenta un clima gradevole ed è piacevole trascorrervi le giornate soprattutto in estate.
La principale festa del paese si svolge il 9 e il 10 agosto quando si festeggiano [[Sant'Antonio di Padova]] e il patrono [[San Lorenzo Martire]] con messe e processioni accompagnate dalla banda musicale, oltre che i classici spettacoli ludici serali.
== Amministrazione ==
[[File:Pozzilli-Gonfalone.png|border|right|100px]]
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
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{{ComuniAmminPrec
|31 maggio [[2015]]
|11 ottobre [[2023]]
|in carica▼
|Stefania Passarelli
|[[Lista civica]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
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{{ComuniAmminPrec
|11 ottobre [[2023]]
|10 giugno [[2024]]
|Giacomo Del Corpo
|[[Lista civica]]
|Vicesindaco f.f.
|<ref>Con D.P.R. del 11 ottobre 2023, pubblicato sulla G.U. n.250 del 25/10/2023, il consiglio comunale è stato sciolto per la decadenza dalla carica di sindaco di Stefania Passerelli, a seguito della sopravvenuta nomina a consigliere regionale.</ref>
{{ComuniAmminPrec
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▲|''in carica''
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