132ª Divisione corazzata "Ariete": differenze tra le versioni
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|Nome=132ª Divisione corazzata "Ariete"
|Immagine=132a Divisione Corazzata Ariete.png
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|Ruolo=
|Dimensione=
|Struttura_di_comando= '''1939-1941''': [[Corpo d'armata corazzato]]<br />'''1941''': [[Comando superiore FF.AA. "A.S.I."]]<br />'''1942''': [[XX Corpo d'armata (Regio Esercito)|XX Corpo d'armata]]<br />'''ott. 1942''': [[X Corpo d'armata|Riserva del X Corpo d'armata]]
|Guarnigione=
|Descrizione_guarnigione= Comando
|Reparti_dipendenti=
'''ott. 1942''': <br />[[132º Reggimento carri|132º Rgt. fanteria carrista]] <br />[[8º Reggimento bersaglieri|8º Rgt. bersaglieri]]<br />[[132º Reggimento artiglieria corazzata "Ariete"|132º Rgt. artiglieria corazzata]]<br />CCCXXXII Gr. artiglieria motorizzata<br />XXXI Gr. artiglieria controaerea pesante<br />DI Gr. artiglieria controaerea mista<br />XXXII Btg. misto genio motorizzato<br />132ª Sez. sanità motorizzata<br />132ª Sez. sussistenza<br />LXXXII Autogruppo<br />40ª Officina mobile<br />42ª Officina mobile
|Equipaggiamento=Inizialmente carri [[CV35]], successivamente carri [[M13/40]] e derivati.
|Descrizione_equipaggiamento=
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L'"Ariete" fu la prima Divisione corazzata costituita per il Regio Esercito in data 1º febbraio [[1939]] per trasformazione della ''2ª Brigata corazzata''.<br />Nel corso della [[seconda guerra mondiale]] fu impiegata in [[Nordafrica]], in cui operò fiancheggiata delle unità corazzate del ''[[Deutsches Afrikakorps]]'' (DAK) e della divisione motorizzata ''[[101ª Divisione motorizzata "Trieste"|Trieste]]'' fino alla sua distruzione nella [[Seconda battaglia di El Alamein]], guadagnando diverse volte la citazione sia nei bollettini italiani sia in quelli tedeschi. I resti della divisione operarono nel ''Raggruppamento Cantaluppi'', finché questo non fu assorbito dalla ''[[131ª Divisione corazzata "Centauro"|Divisione Centauro]]''.
L
== Organico divisionale al 1º febbraio 1939 ==
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* 132ª Sezione Sussistenza
* 132º Autoreparto
* 70ª Sezione
* 672ª Sezione
== La vita operativa ==
Fino allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] l'unità era nella zona di [[Brescia]], allo scoppio della guerra si trasferì a [[Fossano]] in [[Piemonte]], inquadrata nella ''[[
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-784-0209-15, Nordafrika, italienische Soldaten, Panzer M13-40.jpg|thumb|upright=1.2| Carri [[M13/40]] in Nord Africa]]
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=== Bir el Gobi ===
{{Vedi anche|Prima battaglia di Bir el Gobi}}
Nel mese di settembre (istituito il comando della 2ª brigata corazzata ed affidatolo al generale di brigata spe [[Ismaele Di Nisio|Ismaele di Nisio]]) nell'organico della divisione fu inserito [[132º Reggimento carri|''132º Reggimento Carristi'']], costituito sul comando del disciolto [[4º Reggimento carri|''4º Reggimento Carristi'']] (che aveva perso tutti i suoi battaglioni a [[Battaglia di Beda Fomm|Beda Fomm]]) e dal VII, VIII e IX Battaglione Carri M. Il 32º rimase in organico alla divisione con i battaglioni di carri L (I, II e III Battaglione Carri L) ad organico ridotto, finché non fu rimpatriato (gennaio [[1942]]).
Nel mese di novembre i britannici lanciavano l'offensiva [[Operazione Crusader|Crusader]], che prevedeva un aggiramento delle posizioni italo tedesche da sud, passando per Bir el Gobi, località in cui era schierata a difesa proprio l′''Ariete''. L'unità che doveva superare le posizioni dell′''Ariete'' era la ''[[7th Armoured Division|7ª Divisione corazzata]]'', la divisione veterana della guerra del deserto (i ''[[Desert Rats]]''). Il 19 novembre 156 carri Crusader britannici attaccarono un centinaio di carri dell′''Ariete'', che aveva praticamente l'ala sinistra completamente scoperta. Inizialmente la ''22nd Armoured Brigade'' (l'unità che fronteggiava direttamente l′''Ariete'') riuscì a superare l'ala sinistra dei bersaglieri schierati a difesa, ma, appena intervennero i carri, i britannici furono respinti sull'ala destra e distrutti dai bersaglieri rimasti sulla linea. Dopo due giorni di feroci combattimenti la massa attaccante britannica era respinta (con circa 40 carri immobilizzati), sia pure a costo di gravi perdite nei carri e nei bersaglieri dell′''Ariete''. I carri italiani distrutti furono 34, principalmente del ''VII'' e dell′''VIII Battaglione Carristi'', che registrarono complessivamente morti o feriti sul 40% dei mezzi.
Spostata nella zona di [[Sollum]] subì ulteriori perdite negli scontri di Bir Cremisa (23 novembre) contro la 1ª Divisione sudafricana e Sidi Rezegh (30 novembre), tanto che l'8 dicembre le rimaneva solo il ''IX Battaglione Carristi'' e pochi bersaglieri. A quella data ricevette l'ordine di ripiegare su [[El-Agheila]] con il resto dell'armata italo-tedesca. Il giorno 13 dicembre, a Quota 204 (nei pressi di [[Ain el-Gazala]]), venne bloccata da una forza mobile britannica e riuscì a riprendere la ritirata solo il giorno successivo, coperta da un attacco di [[Junkers Ju 87|Stuka]]. Quando, dopo altri scontri minori, la divisione raggiunse [[Agedabia]] (26 dicembre) aveva solo 6 carri, 11 pezzi da 75/27, 2 pezzi da 105/28 non più di un battaglione di bersaglieri. L'ultima azione del ciclo operativo avvenne all'inizio di gennaio, quando operò con la [[101ª Divisione motorizzata "Trieste"|''Trieste'']] e la ''[[90. leichte Infanterie-Division (Wehrmacht)|90.
=== La riorganizzazione ===
Dopo questo ciclo operativo l′''Ariete'' ricevette rinforzi sufficienti a riportare l'VIII ed il IX battaglione all'organico previsto e le venne assegnato il X Battaglione Carristi (fino a quel momento in organico alla ''[[133ª Divisione corazzata "Littorio"|Littorio]]'') in sostituzione del VII, ormai sciolto. In seguito all'assegnazione in organico di reparti di autoblindo e semoventi, dopo la riorganizzazione l'organico divisionale era il seguente:<ref>Ricavato da: Tullio Marcon. ''L'Ariete nel deserto'' - Storia Militare N° 61, ottobre 1998, pagg. 4-16. Altre fonti, in particolare Francesco Fatutta e Luciano Covelli. ''Divisioni corazzate italiane nella II G.M.'' - Eserciti e Armi
* Vicecomandante Gen. B. [[Francesco Antonio Arena]] ''dal 1º gennaio 1942''
* RECO ''Ariete'' (Reparto Esplorante Corazzato) su:
** LII Battaglione Carri M
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=== La seconda battaglia di El Alamein ===
La Divisione ''Ariete'' occupa con la ''21ª Panzerdivision'' la posizione all'estremo sud dello schieramento italo- tedesco, sempre inquadrata nel ''XX Corpo''. Il ''132º Reggimento Carristi'' nel corso di settembre ricevette il ''XIII Battaglione Carri M'' (anche l'VIII era stato sciolto). All'inizio della battaglia l′''Ariete'' aveva solo un centinaio di carri (in gran parte M 14/41) e 16 semoventi 75/18, i battaglioni bersaglieri avevano l'organico di una compagnia. La [[seconda battaglia di El Alamein]] iniziò il 23 ottobre, l′''Ariete'' fu tenuta inizialmente in riserva, a protezione delle retrovie della ''[[27ª Divisione fanteria "Brescia"|Brescia]]'' e della ''[[Brigata Paracadutisti Folgore|Folgore]]''. Il 26 ottobre fu spostata a nord nella zona di Deyr el-Murra, dove, assunta la formazione da combattimento, puntò da sud su Tel el-Aqqir, mentre la ''Littorio'' e la ''[[15. Panzer-Division|15ª Panzerdivision]]'' convergevano da nord, ma la violenta reazione britannica costrinse le divisioni dell'Asse a ritirarsi. Il 2 novembre fallì l'ultimo tentativo di contrattacco delle forze corazzate italo tedesche. All'alba del 3 novembre l′''Ariete'', tornata a nord, si preparò a chiudere il varco aperto nella linea italo-tedesca, ma il 4 novembre alle 8 del mattino gli attacchi delle forze corazzate britanniche presenti nella zona (tutta la ''7ª Brigata Corazzata'' ed aliquote della ''10ª Brigata Corazzata'') iniziarono ad investire le forze rimaste alla Divisione. Nel pomeriggio la posizione dell′''Ariete'' fu aggirata e alle 15.30 il [[Francesco Antonio Arena|generale Arena]], comandante della divisione, lanciò questo messaggio ai comandi superiori:
{{Citazione|"Carri armati nemici fatta irruzione a sud. Con ciò Ariete accerchiata. Trovasi circa cinque chilometri a nord ovest Bir el Abd. Carri Ariete combattono."|Ultimo comunicato radio dell'Ariete, El Alamein, 4 novembre 1942, intorno alle ore 15.30<ref>Citato da Arrigo Petacco. ''L'armata nel deserto'' Oscar Mondadori pag 211.</ref>}}
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== I comandanti della 132ª Divisione corazzata (1939/42) ==
* Gen. [[Carlo Vecchiarelli]] dalla costituzione (1º febbraio 1939)
* Gen. [[Ettore Baldassarre]]
* Gen. [[Mario Balotta]] dal 21 luglio [[1941]] al 19 gennaio [[1942]]
* Gen. [[Giuseppe De Stefanis]] dal 20 gennaio al 27 giugno [[1942]] (dal 20 gennaio arriva anche il nuovo capo di sm, proveniente dalla ''Littorio'', il ten.col. Alessandro Scala)
* Gen. [[Francesco Antonio Arena]], ''interinale'', 28 giugno- 25 luglio [[1942]]
* Gen. [[Adolfo Infante]] dal 26 luglio al 16 settembre [[1942]]
* Gen. [[Francesco Antonio Arena]] ''interinale'', 17 settembre - 25 novembre [[1942]]
== 135ª Divisione
{{Vedi anche|135ª Divisione cavalleria corazzata "Ariete
L'"Ariete" venne ricostituita nell'aprile [[1943]] in patria con la denominazione [[135ª Divisione cavalleria corazzata "Ariete
== La ricostituzione dell'"Ariete" nel secondo dopoguerra ==
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Il 1º ottobre [[1952]] la Brigata corazzata "Ariete" venne riconfigurata nella [[Divisione corazzata "Ariete"]].
A seguito della ristrutturazione dell'[[Esercito Italiano]] del [[1975]], i reparti della [[Divisione (unità militare)|Divisione]], eccetto i reparti di supporto divisionale e di supporto logistico, passarono alle dipendenze di tre brigate autonome: [[32ª Brigata corazzata "Mameli"]], [[132ª Brigata corazzata "Manin"]] e [[8ª Brigata bersaglieri "Garibaldi"|8ª Brigata meccanizzata "Garibaldi"]].
Il 1º ottobre 1986, a seguito dell'abolizione del livello divisionale nell'[[Esercito Italiano]], l'Unità viene sciolta per rinascere immediatamente a livello di brigata come [[132ª Brigata corazzata "Ariete"]] con comando in [[Pordenone]] per trasformazione della [[132ª Brigata corazzata "Manin"]].
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