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|medium = mitologia
|saga =
|nome italiano = EratoAltea
|nome = ἘρατώἈλθαία
|immagine = Althaea baur.jpg
|didascalia = ''Il tizzone di Altea'', illustrazione di [[Johann Wilhelm Baur]] 1659, </br> tratto da ''[[Le metamorfosi (Ovidio)|Le metamorfosi]]'' di [[Publio Ovidio Nasone|Ovidio]].
|didascalia =
|epiteto =
|sesso = Femmina
|luogo di nascita = [[Elis]]
|prima apparizione =
|professione = Regina di [[Calidone]]
|razza = [[ninfe|Ninfa]] [[driadi|driade]]
}}
'''EratoAltea''' ({{lang-grc|ἘρατώἈλθαία|EratóAlthaía}}) è un personaggio della [[mitologia greca]]. ÈFu una [[ninfe|Ninfa]]regina di [[driadi|driadeCalidone]].
 
== Genealogia ==
 
SposòFiglia di [[Arcade (mitologia)|ArcadeTestio]]<ref name="Pau8Pau3.413.28">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/Pausanias8APausanias3A.html|titolo= Pausania il Periegeta, Periegesi della Grecia, VIIIIII, 413.28|lingua=en|accesso= 2810 giugnoluglio 2019}}</ref><ref edname="apol1.8.1">{{cita ebbeweb|url= ihttp://www.theoi.com/Text/Apollodorus1.html#7|titolo= figliApollodoro, Biblioteca, I, 7.10 - I, 8.1 e seguenti|lingua=en|accesso= 10 luglio 2019}}</ref> e di [[AzanoEuritemi]]<ref name="apol1.8.1"/>, sposò [[Oineo (mitologiafiglio di Portaone)|AzanoOineo]], dal quale ebbe le figlie [[Deianira]]<ref name="Pau8 apol1.48.21 "/>,<ref name=" EsiCatFr98 "/> e [[ElatoGorga (figliofiglia di ArcadeOineo)|ElatoGorga]]<ref name="Pau8 apol1.48.21 "/><ref name=" EsiCatFr98 "/> ed i maschi [[AfeidaTosseo (figlio di ArcadeOineo)|AfeidaTosseo]]<ref name="Pau8 apol1.48.21 "/><ref name=" EsiCatFr98 "/>, [[Tireo]]<ref name=" apol1.8.1 "/>, Climeno<ref name=" apol1.8.1 "/><ref name=" EsiCatFr98 "/>, [[Meleagro]]<ref name=" apol1.8.1 "/>, Agelao<ref name=" EsiCatFr98 ">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/HesiodCatalogues.html|titolo= Esiodo, Catalogo delle donne, frammento 98|lingua=en|accesso= 10 luglio 2019}}</ref>, Fere<ref name=" EsiCatFr98 "/> e Perifante<ref name=" EsiCatFr98 "/><ref name="AntoLib2">[[Antonino Liberale]], ''Metamorfosi'' II</ref>.
 
== Mitologia ==
 
SuoDi lei, si dice che il padre di Meleagro non fu suo marito bensì [[Ares]] e che sette giorni dopo il tutoreparto<ref diname=" apol1.8.1 "/> le fu predetto dalle [[AtenaMoire]] che il figlio sarebbe morto quando il ciocco di legno che stava bruciando nel focolare si fosse consumato<ref name="dionPau10.31.4">{{cita web|url= httphttps://penelopewww.uchicagotheoi.educom/ThayerText/E/Roman/Texts/Dionysius_of_Halicarnassus/1B*Pausanias10B.html#333|titolo= DionigiPausania diil AlicarnassoPeriegeta, AntichitàPeriegesi romanedella Grecia, IX, 3331.4|lingua=en|accesso= 2010 maggioluglio 2019}}</ref> ede entròcosì, ilper possessosalvaguardare la vita del [[Palladiofiglio, (mitologia)|Palladio]]Altea cheprese leil diedeciocco indal dotefuoco nele matrimoniolo condepositò Dardano.in una cassa<ref name=" apol1.8.1 "/br>.
Dopo il loro viaggio verso la [[Samotracia]] e dopo la sua morte (avvenuta in [[Troade]]), il Palladio fu custodito a [[Troia]] dal marito, fino a quando non fu preso da [[Enea]] per essere portato in [[Italia]]<ref name="dion1.68">{{cita web|url= http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Dionysius_of_Halicarnassus/1C*.html#68
|titolo= Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane I, 68 e 69|lingua=en|accesso= 8 giugno 2019}}</ref>.
 
Quel figlio, divenuto grande organizzò la caccia al [[cinghiale calidonio]] ed un volta uccisa la bestia ne regalò la pelle ad [[Atalanta (mitologia)|Atalanta]] ma, a causa di questo gesto, entrò in contrasto con i figli di Testio (i suoi zii Tosseo e Plesippo<ref name="ovid8.300-445eSeg"/>, o Ideo, Linceo e Plessippo<ref>[[Igino (astronomo)|Igino]], ''[[Fabulae]]'' 174</ref>) e li uccise<ref name=" apol1.8.1 "/>.
Dopo la loro partenza dall'Arcadia lasciarono il trono al figlio Deimas<ref name="dion1.61 e 62"/>.
 
Così, alla notizia dell'assassinio dei suoi fratelli, Altea gettò nel fuoco il ceppo che aveva conservato e lo lasciò bruciare e quando si fu esaurito Meleagro morì immediatamente<ref name=" apol1.8.1 "/><ref name="ovid8.300-445eSeg">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/Pausanias10B.html#3|titolo= Ovidio, ''Metamorfosi'', VIII, 300 - 445 e seguenti|lingua=en|accesso= 10 luglio 2019}}</ref>. </br>
Solo a quel punto Altea si rese conto del gesto compiuto e pentita si tolse la vita<ref name="ovid8.300-445eSeg"/><ref name="apol1.8.1"/>.
 
== Opere ispirate ==
 
* ''Il figlio''. Testo teatrale di Maura Del Serra ispirato al mito di Altea, in "Oggi e domani", 10, 1992, pp.&nbsp;79–88 (Premio internazionale "Flaiano" 1992)
 
== Note ==