Eusebio di Cesarea: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
|||
(47 versioni intermedie di 30 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{Vescovo
|
|nome = Eusebio
|immagine = Eusebius of Caesarea.jpg
|didascalia = Ritratto apocrifo di Eusebio
|stemma =
|ruoliattuali =
|ruoliricoperti = Vescovo di [[Arcidiocesi di Cesarea di Palestina|Cesarea]]
|nato = [[
|nomvescovo = [[313]] circa
|deceduto = [[
}}
{{Bio
Riga 18 ⟶ 17:
|LuogoNascita = Cesarea marittima
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita =
|LuogoMorte =
|LuogoMorteLink =
|LuogoMorteAlt =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 200
|Epoca2 = 300
Riga 29 ⟶ 28:
|Attività2 = scrittore
|Nazionalità = greco antico
}} Fu consigliere<ref>Paolo Carrara, «Introduzione» a Eusebio di Cesarea, ''Dimostrazione evangelica'', Milano, Edizioni Paoline, 2000, pp. 11-12: «Il concilio di Nicea gli permette di entrare in stretto contatto con gli ambienti di corte, consentendogli così di avere un'influenza determinante quale consigliere di Costantino in materia di politica religiosa».</ref> e biografo dell'[[imperatore romano]] [[Costantino I]].
È venerato come santo dalla [[Chiesa ortodossa siriaca]].
== Biografia ==
Eusebio nacque intorno al 260, probabilmente a [[Cesarea marittima]], dove poi visse per gran parte della sua vita. Studiò sotto l'erudito [[Panfilo di Cesarea|Panfilo]]; nelle sue opere si firma infatti «Eusebio di Panfilo» (Εὐσέβιος τοῦ Παμφίλου, ''Eusèbios toû Pamphìlou''), a indicare un profondo legame di affetto oppure un'[[adozione]]. Panfilo aveva studiato l'opera di [[Origene|Origene di Alessandria]], il quale aveva vissuto circa vent'anni di esilio a Cesarea e vi aveva fondato una scuola teologica e aperto una biblioteca. Panfilo aveva curato e ampliato l'una e l'altra. Tramite Panfilo, quindi, Eusebio conobbe e studiò l'opera di Origene<ref>{{Cita|Franco|pp. 5-6}}.</ref>.
Eusebio redigette in collaborazione con Panfilo i primi cinque libri dell<nowiki>'</nowiki>''[[Apologia]] di [[Origene]]''. Eusebio scriverà poi un sesto libro dopo la morte del maestro. Sfuggì alla persecuzione anticristiana di [[Diocleziano]] e nel [[313]] fu eletto [[vescovo di Cesarea]]. Abbracciò una concezione della [[Trinità (cristianesimo)|Trinità]], diffusa in Siria, secondo cui il [[Figlio di Dio|Figlio]] era subordinato al Padre. Il suo approccio lo portò a simpatizzare con [[Ario]], predicatore alessandrino di formazione [[Antiochia di Siria|antiochena]] che, nella sua dottrina, aveva accentuato la posizione subordinata del Figlio, sino a considerarlo non co-eterno rispetto al Padre.▼
Nel corso delle [[Persecuzione dei cristiani sotto Diocleziano|persecuzioni di Diocleziano]] Panfilo fu arrestato; trascorse tre anni in carcere prima di essere messo a morte, nel 310. Eusebio, che aveva assistito in carcere il proprio maestro e aveva collaborato con lui nella stesura dell{{'}}''Apologia di Origene'', dovette fuggire dopo la sua morte. Trascorse alcuni anni a [[Tiro (città antica)|Tiro]] e in [[Egitto (provincia romana)|Egitto]], dove compose una biografia del suo maestro in tre libri, andata perduta. Terminate le persecuzioni, nel [[313]] Eusebio fu eletto [[vescovo di Cesarea]], carica che mantenne fino alla morte.<ref>{{Cita|Franco|p. 6}}.</ref>
▲
Nonostante ciò, negli anni successivi Eusebio riprese ad operare a favore di Ario e dei suoi sostenitori; nel [[335]] fu fautore della condanna del massimo oppositore di Ario, [[Atanasio di Alessandria]]. Successivamente fu invitato alla corte dell'imperatore Costantino, di cui divenne consigliere e biografo. Nella sua vasta produzione letteraria,
== Opere ==
[[File:Meister der Konkordanztafeln des Eusebius von Ceasarea 001.jpg|thumb|Tavole di concordanza. Il sistema delle tavole di concordanza fu messo a punto da Eusebio.]]
Eusebio fu il vescovo più erudito della sua epoca: oratore, esegeta, apologista, teologo e storico,
Della sua vastissima produzione letteraria si ricordano la ''Cronaca'' ([[Chronicon (Eusebio)|Chronicon]]), che venne considerata un archetipo per tutte le opere cronologiche seguenti, la ''[[Storia ecclesiastica (Eusebio di Cesarea)|Storia ecclesiastica]],'' che tratta dei primi secoli dello sviluppo del [[Cristianesimo]], dalla costituzione della Chiesa sino alla vittoria di Costantino su Licinio (324) e l{{'}}''[[Onomasticon (Eusebio di Cesarea)|Onomasticon]]'' (''Περὶ τῶν τοπικῶν ὀνομάτων τῶν ἐν τῇ ϑείᾳ γραϕῇ'', Onomastico o libro “dei luoghi”) composta prima dell’anno 320, presumibilmente negli anni che vanno dal 292 al 320.<ref>Basema Hamarneh, ''Topografia cristiana ed insediamenti rurali nel territorio dell'odierna Giordania nelle epoche bizantina ed islamica: V-IX sec.'', Pontificio istituto di archeologia cristiana, 2003, Volume 57, pag. 106</ref> Successivamente fu tradotta da [[Sofronio Eusebio Girolamo]] negli anni 389-391.<ref>Enrico Camisani, ''San Girolamo: Gli uomini Illustri'', UTET, De Agostini Libri, 2015, Novara, introduzione, ISBN 978-88-511-3788-5</ref>. Nella stesura della ''Cronaca'' utilizzò, per quanto riguarda la [[storia dell'Egitto]], le opere di [[Manetone]] ora perdute. Dalla prefazione dell{{'}}''Onomasticon'', si apprende che Eusebio aveva pubblicato anche alcune opere andate perdute: i Nomi dei popoli della [[Bibbia]], uno scritto sull'antico Israele con la divisione delle [[Dodici tribù di Israele|Dodici tribù]] e una Pianta di [[Gerusalemme]] e del [[Tempio di Gerusalemme|Tempio]]<ref>Franco Migliore, ''Eusebio di Cesarea, Dimostrazione Evangelica vol. 1'', Città Nuova Editrice, Roma, 2008, pag. 18, ISBN 978-88-311-8201-0</ref>. Quest'opera di Eusebio fu parzialmente riutilizzata alcuni secoli dopo dai compilatori dei toponimi presenti nella [[Mappa di Madaba|carta di Madaba]] (fine VI o inizio VII secolo)<ref>''Ibid.'' Basema Hamarneh, Volume 57, pag. 106</ref>. Eusebio mise a punto un sistema di dieci tavole-canoni, note come Tavole canoniche o Tavole di concordanza, ove si raffrontano i passi uguali dei quattro [[vangelo|vangeli]]: una tabella con l'episodio (es. il [[battesimo]]) indica il riferimento alla sezione interessata di ogni vangelo, con centinaia di sezioni indicate (oltre mille in area [[siria]]ca); in un foglio del [[Codex Rossanensis]] è stata rinvenuta una lettera di Eusebio a [[Carpiano (corrispondente di Eusebio)|Carpiano]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Harold H. Oliver |titolo=The Epistle of Eusebius to Carpianus: Textual Tradition and Translation |rivista=Novum Testamentum |numero=3, no. 1/2 |anno=1959 |pp=138-145}}</ref> sull'uso delle tavole.
Tra le sue opere vi è anche una biografia di Costantino, la ''[[Vita di Costantino]]''.
Eusebio fu autore di due monumentali opere apologetiche: ''[[Praeparatio evangelica]]'' (Preparazione evangelica) e ''Demonstratio Evangelica'' (Dimostrazione evangelica), le quali rappresentano la più lunga e complessa apologetica del [[cristianesimo]] scritta in epoca tardoantica<ref>Cristian Mondello, [https://www.academia.edu/26303264/Eusebio_di_Cesarea_e_la_storiografia_antica._Il_caso_della_Praeparatio_Evangelica_PhD_Dissertation_Università_degli_Studi_di_Messina Eusebio di Cesarea e la storiografia antica. Il caso della Praeparatio Evangelica].</ref>:
=== La dottrina ===▼
*''Praeparatio evangelica'': l'opera, in 15 libri, costituisce il frutto di una vastissima raccolta di documenti in cui i testi greci ed ebraici vengono raffrontati in modo sistematico con la cultura cristiana. Per l'enorme mole di citazioni che contiene, la ''Praeparatio'' viene considerata un cardine della letteratura storica in frammenti, accanto a [[Fozio di Costantinopoli]] e agli ''Excerptores'' [[Costantino I|costantiniani]];
*''Demonstratio evangelica'': in 20 libri (sopravvissuti solo per metà), in cui Eusebio si propone di dimostrare la superiorità del messaggio cristiano sulla [[legge mosaica]].
La ''Storia ecclesiastica'' rimane la sua opera più conosciuta. Essa fu continuata da tre storici greci: [[Teodoreto di Cirro]] (nel 428), [[Socrate scolastico]] e [[Sozomeno]] (questi ultimi verso il 439). Nel [[VI secolo]] [[Teodoro il Lettore]] eseguì un compendio dell'opera dei tre autori predetti.
Da un punto di vista [[dogma]]tico, Eusebio assume pienamente la posizione di [[Origene]]. Come Origene egli parte dall'idea fondamentale dell'assoluta sovranità (monarchia) di [[Dio]]. Dio è il principio primo di tutti gli esseri, ma non è semplicemente una [[causa (filosofia)|causa]], perché in lui è contenuto ogni bene, da lui traggono origine tutte le forme di vita ed è la fonte di ogni [[virtù]]. [[Gesù|Cristo]] possiede l'immagine di Dio ed è un raggio di luce eterna, ma la figura del raggio viene da Eusebio limitata al punto che egli esplicitamente enfatizza l'autoesistenza di Gesù.
Riga 62 ⟶ 64:
Nessun punto della dottrina di Eusebio è originale, tutto è rintracciabile in [[Origene]]. La mancanza di originalità del suo pensiero si rivela nel fatto che egli non ha mai presentato i suoi pensieri in forma sistematica.
Va tuttavia riconosciuta
Una storia della Chiesa
I limiti di Eusebio come fonte derivano dal fatto che fu il primo [[teologia|teologo]] [[cristianesimo|cristiano]] al servizio della corte dell'[[impero romano|imperatore romano]] [[Costantino I]]. Nonostante la grande influenza dei suoi lavori sugli altri, Eusebio non può essere considerato un grande storico.<ref name="britannica">{{Cita libro |url=https://www.britannica.com/biography/Eusebius-of-Caesarea |titolo=Eusebius of Caesarea (Christian bishop and historian) |editore=Britannica Online Encyclopedia}}</ref> I suoi lavori storici sono principalmente [[apologetica|apologetici]], ma, seguendo un costume piuttosto diffuso, fu spesso incline ad alterare la realtà ("tradendo" l'[[apologetica]] propriamente detta e passando così all'[[apologia]]). Nella sua ''[[Storia ecclesiastica (Eusebio di Cesarea)|Storia ecclesiastica]]'' ad esempio afferma:{{Citazione|Introdurremo nella storia in generale solo quegli eventi che potranno essere utili in primo luogo a noi stessi e in secondo luogo ai posteri.|''Historia ecclesiastica'', VIII, 2, 3<ref>{{Cita libro|autore=Eusebius Caesariensis|titolo=Historiae ecclesiasticae libri I-X|url=https://books.google.it/books?id=DMq7haCTkVwC&pg=PA351#v=onepage&q&f=false|opera=Opera|edizione=recognovit [[Karl Wilhelm Dindorf|Guilielmus Dindorfius]]|volume=4|città=Lipsiae|editore=in aedibus B. G. Teubneri|anno=1890|p=351|lingua=grc}}</ref>|[…] μόνα δὲ ἐκεῖνα τῇ καθόλου προσθήσομεν ἱστορίᾳ, ἃ πρώτοις μὲν ἡμῖν αὐτοῖς, ἔπειτα δὲ καὶ τοῖς μεθ' ἡμᾶς γένοιτ' ἂν πρὸς ὠφελείας.|lingua=grc}}
▲=== I limiti ===
▲I suoi lavori storici sono principalmente [[apologetica|apologetici]], ma, seguendo un costume piuttosto diffuso, fu spesso incline ad alterare la realtà ("tradendo" l'[[apologetica]] propriamente detta e passando così all'[[apologia]]). Nella sua [[Storia ecclesiastica (Eusebio di Cesarea)|Storia ecclesiastica]]<ref>{{Cita|Historia Ecclesiastica|Vol. 8, cap. 2}}.</ref> afferma ad esempio: {{Citazione|Vi introdurremo a questa storia solo quegli eventi che potranno essere utili in primo luogo per voi in secondo luogo per i posteri}} nella sua ''Praeparatio evangelica''<ref>{{Cita|Praeparatio evangelica|XII, 31}}.</ref>, Eusebio tratta in una sezione dell'uso delle menzogne (''pseudos'') come una "medicina" che sarebbe stato "legale ed appropriato" utilizzare<ref name="tertulliano">{{Cita web |url=http://www.tertullian.org/rpearse/eusebius/pe_data.htm |titolo=Data for discussing the meaning of 'pseudos' as used by Eusebius in PE XII, 31}}</ref>. Tenendo a mente tutto ciò, risulta difficile accertare le conclusioni e la veridicità di Eusebio confrontandolo con i suoi predecessori e contemporanei. I testi degli scrittori precedenti di cronache, soprattutto [[Papia di Ierapoli|Papia]], che lui denigrava, ed [[Egesippo]], sul quale invece si basava, non ci sono infatti giunti, e sopravvivono principalmente sotto forma di citazioni del loro lavoro scelte da Eusebio stesso, che può benissimo avere selezionato le parti adatte per supportare le sue tesi. Di [[Egesippo]] (in realtà l'opera è attribuibile ad un certo Ambrogio milanese) cita tra l'altro una versione in lingua latina del ''Bellum Iudaicum'' dove la figura di [[Gesù]] ha una rilevanza molto maggiore di quella della versione originale: non si sa se l'interpolazione è stata aggiunta da Eusebio stesso, oppure sia stata da lui trovata e accolta acriticamente. Per molti i suoi testi sono basati su tradizioni provenienti da cronache tardive di Egesippo in libri che sono stati perduti, citati a sua volta da Eusebio nella sua storia ecclesiastica<ref>{{Cita|Historia Ecclesiastica|3,11,1}}.</ref>, che in questi ambiti non è attendibile: "Nelle narrazioni di Egesippo si notano frequenti incongruenze: è un racconto leggendario con qualche nucleo di verità storica"<ref>{{Cita libro|titolo=Storia ecclesiastica e i martiri della Palestina |autore=Eusebio di Cesarea |traduttore=e curatore Giuseppe Del Ton |città=Roma |data=1964 |capitolo=XXXVIII |p=135}}</ref>. Pensiamo al fatto che, secondo Egesippo<ref>Citato da Eusebio in {{cita|Historia Ecclesiastica|2,23,6}}.</ref>, a Giacomo, fratello di Gesù, era permesso entrare nel santuario del tempio in cui secondo la legge di Mosè poteva entrare solo il sommo sacerdote una volta l'anno. Questo è storicamente impossibile.
Questi e altri aspetti hanno suscitato controversie. Per esempio, [[Jacob Burckhardt]] ha liquidato Eusebio come "il primo storico interamente disonesto dell'antichità".
Burckhardt non è il solo a esprimere questo parere. Tuttavia,
Molti hanno condiviso la valutazione di [[Jacob Burckhardt|Burckhardt]], ma altri, pur non esaltandone i meriti, hanno riconosciuto il valore indiscutibile dell'opera di Eusebio.
Dato lo stile di Eusebio che cercava sempre lo scontro con i suoi avversari, non devono meravigliare le accuse nei suoi confronti: il vescovo [[Eustazio di Antiochia]] lo accusò ad esempio di manipolare in maniera
==
;
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
* ''Domande e risposte sui Vangeli'', Milano, Paoline, 2018 ISBN 978-88-315-5014-7
== Note ==
Riga 110 ⟶ 109:
==Bibliografia==
* {{cita libro|cognome= Franco
|nome= Laura
|titolo= Eusebio di Cesarea, Vita di Costantino
|ed=5
|anno=2018
|editore=Rizzoli
|città=Milano
|cid= Franco}}
* {{cita libro|cognome= Tixeront
|nome= Joseph
Riga 123 ⟶ 130:
==Voci correlate==
* [[Chronicon (Eusebio di Cesarea)]]
* [[Storia ecclesiastica (Eusebio di Cesarea)]]
* [[Praeparatio evangelica]]
* [[Vita di Costantino]]
Riga 130 ⟶ 138:
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.documentacatholicaomnia.eu/20_30_0265-0339-_Eusebius_Caesariensis,_Sanctus.html|titolo=Opera Omnia dal Migne Patrologia Graeca con indici analitici e traduzioni (EN)|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151219102601/http://www.documentacatholicaomnia.eu/20_30_0265-0339-_Eusebius_Caesariensis,_Sanctus.html|dataarchivio=19 dicembre 2015}}
* {{cita web|url=http://www.tertullian.org/rpearse/eusebius/works.htm|titolo=Editions and Translations of Eusebius of Caesarea|lingua=en}}
Riga 138 ⟶ 147:
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|antica Roma|biografie|cristianesimo}}
[[Categoria:Apologeti]]
[[Categoria:Padri della Chiesa]]
|