Won't Get Fooled Again/Don't Know Myself: differenze tra le versioni
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|titolo = Won't Get Fooled Again
|artista = The Who
|tipo
|giornomese = 25 giugno
|anno = 1971
|postdata = {{sp}}{{Bandiera|
|durata = 8:
|album di provenienza = [[Who's Next]]
|numero di dischi = 1
|numero di tracce = 2
|genere = Art rock
|genere2 = Hard rock
|nota genere =
|produttore = The Who, [[Glyn Johns]]
|registrato = aprile-maggio 1971, [[Rolling Stones Mobile Studio]]
|etichetta = [[Polydor Records|Polydor]] {{Bandiera|
|formati = [[7 pollici]]
|note = n.
|precedente = [[See Me, Feel Me]]▼
|numero dischi d'oro = {{Certificazione disco|GBR|oro|singolo|400000|{{BPI|14868-1463-1|accesso = 18 maggio 2024}}}}
|anno precedente = 1971▼
▲|precedente = [[See Me, Feel Me/Overture from Tommy]]
|successivo = [[Let's See Action/When I Was a Boy]]
|anno successivo = 1971
}}
'''''Won't Get Fooled Again/Don't Know Myself''''' è
==
|Autore testi e musiche = Pete Townshend
|Corsivo =
|Durata1 = 3:38
|Durata2 = 4:56
|ListaMedley2 =
}}
{{Citazione|Quando scrissi ''Won't Get Fooled Again'' volevo dire "noi non accetteremo il fascismo".|[[Pete Townshend]]<ref>{{Cita|Eleonora Bagarotti, 2011|p. 524}}.</ref>}}
''Won't Get Fooled Again'' è stato composto dal chitarrista [[Pete Townshend]]. Si tratta di uno dei brani più celebri del gruppo. Iniziante con un suono d'organo, precisamente un [[organo Lowrey]] Berkshire Deluxe TBO-1 del 1968, trattato poi attraverso i filtri del sintetizzatore [[EMS VCS3]], viene dopo poco accompagnata dalla chitarra di [[Pete Townshend]], dalla batteria di [[Keith Moon]], dal basso di [[John Entwistle]] e dalla voce di [[Roger Daltrey]].▼
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Townshend scrisse la canzone come brano conclusivo della progettata opera rock ''Lifehouse'', con un testo critico nei confronti della rivoluzione e del potere.<ref>{{Cita web |url=http://www.petetownshend.co.uk/diary/display.cfm?id=285&zone=diary |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061205225327/http://www.petetownshend.co.uk/diary/display.cfm?id=285&zone=diary |titolo=Pete's Diaries - Won't Get Judged Again |editore=petetownshend.co.uk |data=27 maggio 2006 |dataarchivio=5 dicembre 2006 |accesso=8 gennaio 2012 |urlmorto=sì |lingua=en}}</ref> Per simboleggiare la comunione spirituale che egli aveva trovato nella musica grazie alle opere di [[Meher Baba]] e [[Inayat Khan]],<ref>{{Cita|Andrew Neill e Matthew Kent, 2002|p. 273}}.</ref> Townshend inserì un miscuglio di caratteristiche umane in un [[sintetizzatore]] usandolo come base strumentale principale della traccia. ▼
▲Townshend scrisse la canzone come brano conclusivo della progettata opera rock ''Lifehouse'', con un testo critico nei confronti della rivoluzione e del potere.<ref>{{Cita web
Townshend aveva letto ''The Mysticism of Sound and Music'', un libro che illustrava la teoria dell'armonia creata dall'"accordo universale", e realizzò come la nuova tecnologia allora emergente dei sintetizzatori gli avrebbe permesso di trasmettere questa idea al pubblico.<ref name="Unterberger, 2011, pag. 27">{{Cita|Richie Unterberger, 2011|p.27}}.</ref> Si incontrò quindi con i tecnici della [[BBC Radiophonic Workshop]] i quali gli fornirono l'idea di catturare il suono della personalità umana attraverso la musica. Townshend intervistò svariate persone con domande di carattere generale, e registrò risposte, battiti del cuore, onde cerebrali, e previsioni astrologiche, convertendo il tutto in una serie di impulsi sonori. Per il demo di ''Won't Get Fooled Again'', egli collegò un organo Lowrey ad un sintetizzatore [[EMS VCS3]] che trasformò in suoni gli impulsi sonori da lui catturati.<ref name="Unterberger, 2011, pag. 27"/> Il demo venne poi completato sovraincidendo batteria, basso, chitarra elettrica, voce e battiti di mani.▼
▲Townshend aveva letto ''The Mysticism of Sound and Music'', un libro che illustrava la teoria dell'armonia creata dall'"accordo universale", e realizzò come la nuova tecnologia allora emergente dei sintetizzatori gli avrebbe permesso di trasmettere questa idea al pubblico.<ref name="Unterberger, 2011, pag. 27">{{Cita|Richie Unterberger, 2011|p. 27}}.</ref> Si incontrò quindi con i tecnici della [[BBC Radiophonic Workshop]] i quali gli fornirono l'idea di catturare il suono della personalità umana attraverso la musica. Townshend intervistò svariate persone con domande di carattere generale, e registrò risposte, battiti del cuore, onde cerebrali, e previsioni astrologiche, convertendo il tutto in una serie di impulsi sonori. Per il demo di ''Won't Get Fooled Again'', egli collegò un organo Lowrey
▲Gli Who provarono la canzone a New York nel marzo 1971, ma ri-registrarono il brano in una versione più convincente nello studio mobile dei [[The Rolling Stones|Rolling Stones]] a [[Stargroves]] (a casa di [[Mick Jagger]]) il mese successivo, utilizzando il sintetizzatore del nastro demo originale di Townshend.<ref>{{Cita|Andrew Neill e Matthew Kent, 2002|p. 280}}.</ref> Alla fine, il progetto di ''Lifehouse'' venne abbandonato in favore di ''[[Who's Next]]'', un disco più convenzionale, dove ''Won't Get Fooled Again'' venne posta come ultima traccia.
Il singolo venne pubblicato il 25 giugno 1971, in una versione modificata dalla durata di 3:35. Il 17 luglio venne pubblicata anche negli Stati Uniti.
La versione completa della canzone della durata di 8 minuti e 32 secondi apparve nell'album ''Who's Next'', pubblicato il 14 agosto negli Stati Uniti e il 27 agosto in Gran Bretagna, dove raggiunse la vetta delle classifiche.<ref>{{Cita|Andrew Neill e Matthew Kent, 2002|p. 288}}.</ref>
Il [[lato B]], ''I Don't Even Know Myself'', fu registrata nei [[Eel Pie Studios]] nel 1970 per un EP mai realizzato.
=== Accoglienza ===▼
Secondo una classifica stilata dalla rivista ''[[Rolling Stone]]'', il brano è alla 133ª posizione tra le [[Lista dei 500 migliori brani musicali secondo Rolling Stone|500 canzoni più belle mai scritte nella storia della musica]].▼
Pete Townshend negò al regista [[Michael Moore]] il permesso di suonare la canzone sui titoli di coda del suo documentario ''[[Fahrenheit 9/11]]'' (2004), in quanto incerto della credibilità giornalistica di Moore e non voleva che il suo lavoro potesse essere associato con un documento inattendibile. In seguito Townshend dichiarò: «Una volta capito di cosa trattava il film, fui certo al 90% che la mia canzone non era giusta per loro». In risposta Moore accusò Townshend di essere un sostenitore della guerra in Iraq, cosa che Townshend negò risolutamente.<ref>{{Cita news|giornale=The Guardian |titolo=Michael Moore is a bully, says Who guitarist |data=14 luglio 2004 |url=http://www.guardian.co.uk/film/2004/jul/14/news2 |lingua=en}}</ref>▼
Il singolo raggiunse la posizione numero 9 in Gran Bretagna e la numero 15 negli Stati Uniti.
▲Secondo una classifica stilata dalla rivista ''[[Rolling Stone]]'', il brano ''Won't Get Fooled Again'' è alla 133ª posizione tra le [[
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▲== Tracce ==
▲{{Tmp|Tracce}}
▲# ''Won't Get Fooled Again'' - 3:38
▲# ''I Don't Even Know Myself'' -
== Formazione ==
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== Cover ==
Nel [[1972]] la canzone venne reinterpretata in chiave [[soul]] dalle [[Labelle]]. Nel [[1993]] i [[Van Halen]] ne pubblicarono una versione live per l'album ''[[Live: Right Here, Right Now]]'', che raggiunse il primo posto nelle classifiche rock statunitensi.
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro |autore=Dave Marsh |titolo=Before I Get Old. The Story of The Who
* {{Cita libro |autore=John Atkins |titolo=The Who on Record: A Critical History 1963–1998 |
* {{Cita libro |autore=Andrew Neill |autore2=Matthew Kent |titolo=Anyway Anyhow Anywhere. The Complete Chronicle of The Who
* {{Cita album |autore=John Atkins |
* {{Cita libro |autore=Eleonora Bagarotti |titolo=The Who. Pure and Easy. Testi commentati |anno=2011 |editore=Arcana Edizioni |
* {{Cita libro |autore=Richie Unterberger |titolo=Won't Get Fooled Again. The Who from Lifehouse to Quadrophenia
== Collegamenti esterni ==
* {{Cita web|url=http://www.45cat.com/record/2094009|titolo=Won't Get Fooled Again|lingua=en}}
* {{Collegamenti esterni}}
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