Umberto Bardelli: differenze tra le versioni
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|Nome = Umberto Mario Adriano Bardelli
|Immagine = Umberto Bardelli.jpg
|Didascalia = Il comandante Umberto Bardelli negli [[anni 1940|anni '40]]
|Soprannome =
|Data_di_nascita = 11 marzo
|Nato_a
|Data_di_morte = 8 luglio
|Morto_a = [[Ozegna]]
|Cause_della_morte =
|Luogo_di_sepoltura =
|Etnia =
|Religione =
|Nazione_servita = {{ITA 1861-1946}}<br />{{RSI}}
|Forza_armata = {{simbolo|Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg|25}} [[Regia Marina]]<br />{{simbolo|War flag of the Italian Social Republic.svg|25}} [[Marina Nazionale Repubblicana]]
|Corpo =
|Specialità = [[Sommergibile|Sommergibilista]]
|Unità =
|Reparto =
|Anni_di_servizio = 1924 - 1944
|Grado = [[Maggiore]] del [[Genio Navale]]
|Ferite =
|Comandanti = [[Junio Valerio Borghese]]
|Guerre = [[Seconda guerra mondiale]]
|Campagne =
|Battaglie =
|Comandante_di = [[Battaglione "Barbarigo"]]
|Decorazioni = vedi [[
|Studi_militari = [[Accademia Navale|Regia Accademia Navale]] di [[Livorno]]
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre = ''Nessuno di voi è morto finché noi non moriremo tutti. E fino a quando sarà in piedi uno del "Barbarigo" lo sarete anche voi''
|Altro_lavoro =
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref = fonti citate nel corpo del testo
}}
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|AnnoMorte = 1944
|Epoca = 1900
|Attività =
|Nazionalità =
}}
È stato
==Biografia==
[[File:Umberto Bardelli anni '30.jpg|thumb|left|Umberto Bardelli negli [[anni '30]]]]
Nacque a Livorno l'11 marzo 1908, figlio di Artemisio e Emma Cristiani, dopo aver frequentato il ginnasio
===La seconda guerra mondiale===
[[File:Junio Valerio Borghese and Umberto Bardelli April 1944 Nettuno.jpg|thumb|upright=1.4|Umberto Bardelli con [[Junio Valerio Borghese]] nell'aprile del 1944 sul fronte di [[Nettuno (Italia)|Nettuno]], pochi mesi prima della morte]]
Allo scoppio delle ostilità, il 10 giugno
Rimase sul teatro di operazioni del [[
▲Allo scoppio delle ostilità, il 10 giugno del [[1940]], si trovava imbarcato sul sommergibile posamine ''[[Zoea (sommergibile 1938)|Zoea]]'',<ref name=B4p143>{{Cita|Bagnasco, Brescia 2013|p. 143}}.</ref> che fu impiegato in missioni di trasporto munizioni verso l'[[Africa settentrionale italiana]] e posa di mine.<ref name=B4p145>{{Cita|Bagnasco, Brescia 2013|p. 145}}.</ref> Per la sua partecipazione ad una missione di posa [[Mina navale|mine navali]] della acque [[Palestina|palestinesi]] fu decorato con la [[Valor militare|medaglia di bronzo al valor militare]].
Nel febbraio [[1941]] si imbarcò come direttore di macchina<ref name="Pansa"/> sul ''[[Reginaldo Giuliani (sommergibile)|Reginaldo Giuliani]]'',<ref name=B4p153>{{Cita|Bagnasco, Brescia 2013|p. 153}}.</ref> che nel mese di marzo si trasferì presso la base germanica di [[Gotenhafen]]<ref group="N">A Gotenhafen fu edotto sulle soluzioni tecniche adottate per la realizzazione dei più recenti sommergibili tedeschi e sul loro armamento. Durante la sua permanenza strinse una solida amicizia con il capitano [[Enzo Grossi]].</ref>, per un lungo periodo di addestramento al combattimento nell'[[Oceano Atlantico]], assegnato alla sezione di tattica italiana (Marigammason).<ref name=B4p155>{{Cita|Bagnasco, Brescia 2013|p. 155}}.</ref> Rimase in [[Germania nazista|Germania]] fino al febbraio [[1942]], rientrando in Patria in quanto assegnato all'Ufficio Allestimento Sommergibili di Taranto (marzo-ottobre 1942).
▲Rimase sul teatro di operazioni del [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo orientale]] fino all' ottobre dello stesso anno quando passò a bordo del ''Benedetto Brin'', al comando del tenente di vascello Longanesi Cattani, sul quale, il 25 ottobre, oltrepassò lo stretto di Gibilterra in immersione per la raggiungere la base atlantica di [[Bordeaux]] ([[BETASOM]]).<ref name=B4p171>{{Cita|Bagnasco, Brescia 2013|p. 171}}.</ref> Durante la navigazione il ''Brin'' rimase danneggiato, e si rifugiò a [[Tangeri]] per eseguire le necessarie riparazioni.<ref>In questa occasione si meritò un encomio solenne con la seguente motivazione: ''In località lontana dalla base contribuiva in modo efficace con tenacia ed entusiasmo, a ripristinare rapidamente la piena efficienza del proprio sommergibile danneggiato da offesa nemica”. (Oceano Atlantico, dicembre 1940).</ref>
Sbarcato dallo ''Scipione Africano'' il 31 agosto, andò in licenza
====Nella Xª MAS====
Passato al comando del [[Battaglione "Barbarigo"]],<ref name=R8p91/> il 20 febbraio 1944 alla testa del suo reparto partì per la zona di operazioni, venendo rischierato ad Anzio/Nettuno.<ref name=M5p19>{{Cita|Martinelli 2005|p. 19}}.</ref> Rimase in zona di operazioni fino al 27 aprile, passando quindi al comando del 1º Reggimento fanteria di marina "San Marco".<ref name="Pansa"/> Rientrò nel nord Italia il 4 giugno raggiungendo la zona di [[Viverone]],<ref name=R8p92>{{Cita|Rocco 1998|p. 92}}.</ref> nelle vicinanze di Ivrea, per ricostituire il reggimento, decimato dai combattimenti.<ref name="Pansa"/>▼
[[File:Foto di gruppo Borghese Bardelli Bertozzi decima mas.jpg|thumb|left|Foto di gruppo: riconoscibili [[Junio Valerio Borghese|Borghese]], Bardelli, [[Umberto Bertozzi|Bertozzi]] con i militi della [[Xª Flottiglia MAS (RSI)|Xª MAS]].]]
Qualche tempo dopo, saputo che il comandante [[Junio Valerio Borghese]] stava riorganizzando la [[Xª Flottiglia MAS (RSI)|Xª Flottiglia MAS]] indipendente dalla [[Repubblica Sociale Italiana]], partì da [[Trieste]] per raggiungere la caserma del Muggiano, a [[La Spezia]],<ref group=N>Arrivò a La Spezia il 18 settembre, con regolare permesso rilasciato dalle autorità militari tedesche.</ref> al comando di una piccola autocolonna<ref group=N>A bordo vi era anche la sua famiglia.</ref> che trasportava militari e materiale sottratto all'arsenale di Pola.<ref name=M5p8>{{Cita|Martinelli 2005|p. 8}}.</ref> Godendo della piena fiducia di Borghese, si dedicò subito, con il grado di [[capitano di corvetta]], all'organizzazione di una prima unità di [[fanteria di marina]],<ref group=N>Con la costituzione del battaglione "Lupo" e di quello "Nuotatori Paracadutisti" fu formato il Reggimento fanteria di marina "San Marco".</ref> il battaglione "Maestrale", poi ridenominato "Barbarigo"<ref name=R8p91>{{Cita|Rocco 1998|p. 91}}.</ref>
▲
===La morte===
La diserzione di un ufficiale del battaglione "Sagittario" allora di stanza ad [[Agliè]] ([[provincia di Torino|TO]]), che tentò di raggiungere Torino con la cassa del reparto<ref group=N>Si trattava di Gaetano Oneto,
Nel pomeriggio dell'8 luglio 1944, a Ozegna,<ref name=R8p92/> una frazione a sud di [[Cuorgnè]] ([[Torino]]), raggiunse alla testa di reparto motorizzato della Decima Mas la piazza del paese per discutere uno scambio di prigionieri.<ref name=R8p92/> Si trattava di una quarantina di Marò del Battaglione "Barbarigo" reduci dal fronte di Anzio, che iniziarono a parlamentare con il comandante dei partigiani Piero Urati. Dopo pochi minuti questi, pistola alla mano, intimò a Bardelli di gettare le armi e arrendersi, ma al rifiuto di Bardelli i partigiani di Urati aprirono il fuoco. Nonostante un tentativo di resistenza, i partigiani ebbero il sopravvento sui repubblichini, e Bardelli fu uno dei primi a cadere.<ref name=M5p19/> Lo scontro costò la vita a nove marò<ref>Si trattava del c.c. Umberto Bardelli, del s.t.v. Salvatore Beccocci, del capo di 3ª cl. Francesco Redentino, del s.c. Ottavio Gianolli, e dei marò Gianni Biaghetti, Franco De Berardinis, Pietro Fiaschi, Giovanni Grosso, Armando Masi, Pietro Repetti.</ref> e numerosi feriti<ref>Alla salma di Bardelli alcuni partigiani, ma più probabilmente si trattava di abitanti del posto, strapparono due denti d'oro e altri due marò uccisi vennero rinvenuti lordati di letame.</ref> mentre 29 furono fatti prigionieri.<ref name=A7p8/> Perirono anche tre partigiani e un civile.<ref name=A7p8/> Il giorno successivo giunse ad Ozegna alla testa di un reparto il comandante Borghese che, nonostante le insistenze di alcuni sottoposti, impedì qualsiasi tipo di rappresaglia contro la popolazione. I funerali dei caduti furono celebrati a [[Ivrea]] il 14 luglio. Nei primi giorni dell'ottobre 1944, il battaglione "Barbarigo" mosse all'attacco dei partigiani attestati nella zona di Rimordono (Torino).<ref name=R8p92/> I marò sbaragliarono le formazioni avversarie, costringendo le bande a riparare in territorio francese.<ref name=R8p92/> La salma di Bardelli sarà poi seppellita nella tomba Duelli al Verano, assieme a molti dei suoi Marò, e quindi traslata il 16 giugno 2005 al [[Campo della Memoria]], divenuto Cimitero Militare, di [[Nettuno (Italia)|Nettuno]] dove riposerà circondata dai Caduti del battaglione "Barbarigo".▼
▲
Il governo della Repubblica Sociale Italiana conferì al Comandante Bardelli la [[Medaglia d’oro al valor militare]] alla memoria. Tale decorazione non è mai stata riconosciuta della Repubblica Italiana.▼
▲Il [[governo della Repubblica Sociale Italiana]] conferì al
== Onorificenze ==
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|nome_onorificenza=Medaglia di bronzo al valor militare
|collegamento_onorificenza=Valor militare
|motivazione=''Direttore di macchina di sommergibili posamine, durante un’ardita missione svolta in prossimità di una base nemica e conclusa con la posa di uno sbarramento, coadiuvava con esemplare serenità d’animo, perizia e coraggio il suo Comandante, contribuendo efficacemente con la sua opera fattiva a sormontare gravi difficoltà causate da avarie del materiale. Mediterraneo Orientale, 7-22 ottobre 1940-XVIII
|data= Determinazione del 10 febbraio 1941.
}}
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|nome_onorificenza=Medaglia di bronzo al valor militare
|collegamento_onorificenza=Valor militare
|motivazione=''Capo Servizio G.N. di Incrociatore leggero in una missione particolarmente rischiosa, assicurava con la propria opera competente ed esperta il felice esito della missione stessa. Attaccata l’unità di notte da motosiluranti nemiche, era di esempio agli inferiori, con coraggio e serenità, contribuendo così al vittorioso esito dell’azione, che portò all’annientamento di tre delle quattro unità attaccanti''.
|data=Determinazione del 17 agosto 1943.
}}
{{Onorificenze
|immagine=Croce di guerra al valor militare BAR.svg
|nome_onorificenza=
|collegamento_onorificenza=Croce di guerra al valor militare
|motivazione=''Direttore di macchina di sommergibile, partecipava a numerose missioni dando prova di costante combattività, spirito di sacrificio ed elevato sentimento del dovere
|data=Determinazione del 13 giugno 1943.
}}
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}}
{{Onorificenze
|immagine = Valor militare gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro al valor militare (Repubblica Sociale Italiana)
|collegamento_onorificenza = Medaglia d'oro al valor militare
|motivazione = ''Ufficiale superiore di belle qualità e di provata esperienza, sorretto da uno slancio e da una fede senza limiti, tre volte decorato al valore; primo comandante del Barbarigo, che per sua travolgente iniziativa per primo si allineò con gli alleati germanici sulla testa di ponte di Nettuno, si recava volontariamente e coscientemente con le esigue forze in una zona notoriamente infestata da bande ribelli. Giunto nella piazzetta del paese di Ozegna cercò di esercitare opera di persuasione sugli sbandati deprecando la lotta fratricida voluta e sovvenzionata dall’oro dei nemici della Patria. Circondato a tradimento insieme ai suoi pochi uomini da forze preponderanti che gli intimavano la resa rispondeva con un netto rifiuto e fatto segno a violentissimo fuoco di armi automatiche postate agli sbocchi delle vie di accesso alla piazza si batteva con leonino furore incitando continuamente i pochi uomini di cui disponeva. Colpito una prima volta al braccio continuava a sparare con una mano sola, colpito una seconda volta ad una gamba continuava a far fuoco sino all’esaurimento delle munizioni. Nuovamente colpito cadeva falciato da una raffica al petto con il nome d’Italia sulle labbra. Fulgido esempio di eroismo, di altissimo senso dell’onore, di attaccamento al dovere e di dedizione completa alla Patria adorata. Ozegna, 8 luglio 1944
|data = Non riconosciuta dal Regno d'Italia e dalla Repubblica Italiana
}}
==Note==
=== Annotazioni ===
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=== Fonti ===
<references/>
==Bibliografia==
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* {{cita libro|
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* {{cita pubblicazione |autore=[[Erminio Bagnasco
* {{cita pubblicazione |autore=Erminio Bagnasco
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== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
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{{Controllo di autorità}}
{{portale|biografie
[[Categoria:Ufficiali della Regia Marina]]
[[Categoria:Sommergibilisti della Regia Marina]]
[[Categoria:
[[Categoria:Medaglie d'oro al valor militare della Repubblica Sociale Italiana]]
[[Categoria:Medaglie di bronzo al valor militare]]
[[Categoria:Croci di guerra al valor militare]]
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