Numa Pompilio: differenze tra le versioni
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{{Monarca
|nome = Numa Pompilio
|titolo = 2º [[Rex (storia romana)|Re di Roma]]
|immagine = Numa Pompilius,
|legenda = Numa Pompilio dal [[Promptuarii Iconum Insigniorum]] di [[Guillaume Rouillé]]
|regno =
|inizio regno = [[715 a.C.]]
|fine regno = [[673 a.C.]]
|incoronazione =
|investitura =
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|data di morte = [[673 a.C.]]
|luogo di morte =
|
|luogo di sepoltura =
|sepoltura =
|predecessore = [[Romolo]]<ref name="FloroI,2.1"/><ref name="EutropioI.3">[[Eutropio]], ''[[Breviarium ab Urbe condita]]'', I, 3.</ref><ref name="StraboneItaliaV3.2">[[Strabone]], ''[[Geografia (Strabone)|Geografia]]'', V, 3,2.</ref>
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|coniuge 4 =
|coniuge 5 =
|figli =
|casa reale =
|dinastia = [[Prima monarchia di Roma|Re latino-sabini]]
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 673 a.C.
|Epoca = -700
|Epoca2 = -600
|Attività = re
|Nazionalità = romano
|Categorie = no
|FineIncipit = è stato il secondo [[Età regia di Roma|re di Roma]],<ref name="FloroI,2.1"/> e il
}}<ref name="EutropioI.3"/> == Leggenda ==
{{Vedi anche|Età regia di Roma}}
Numa Pompilio era un re pio, e in tutto il suo regno non combatté nemmeno una guerra. Curiosamente nel decimo libro dell'Eneide, uno dei più forti guerrieri al seguito del re rutulo [[Turno]] si chiama [[Numa (Eneide)|Numa]]; un nome quindi destinato, secondo Virgilio, a entrare in quella che sarà appunto la storia di Roma.
=== Regno (715 - 673 a.C.) ===
[[File:Ein Augur.jpg|upright=1.4|thumb|left|Numa Pompilio
{{Vedi anche|Rex (storia romana)|Lex regia}}
==== Ascesa al
L'incoronazione di Numa non avvenne immediatamente dopo la scomparsa di Romolo
La scelta apparve subito difficile a causa delle tensioni fra i senatori Romani che proponevano il senatore Proculo ed i senatori Sabini che proponevano il senatore Velesio.
Per trovare un accordo si decise di procedere in questo modo: i senatori romani avrebbero proposto un nome scelto fra i Sabini e lo stesso avrebbero fatto i senatori sabini scegliendo un romano.<ref>Plutarco, ''Vita di Numa'', III, 1.</ref>
Furono dunque inviati a ''[[Cures Sabini|Cures]]'' Proculo e Velesio (i due senatori più influenti rispettivamente fra i Romani ed i Sabini) per offrirgli il regno<ref>Plutarco: vita di Numa; V, 1</ref>. Inizialmente contrario ad accettare la proposta dei senatori, per la fama violenta dei [[civiltà romana|costumi di Roma]],<ref>Plutarco: vita di Numa; V, 2-5</ref>
==== Riforme politiche e religiose ====
[[File:Giani, Felice - Numa Pompilio riceve dalla ninfa Egeria le leggi di Roma - center - 1806.jpg|upright=1.4|thumb|[[Felice Giani]], ''Numa Pompilio ed Egeria''. In quest'opera Numa Pompilio parla con la ninfa [[Egeria]], che gli dona le leggi di Roma
{{Vedi anche|Commentarius (Numa Pompilio)|religione romana}}
La leggenda afferma che il progetto di riforma politica e religiosa di Roma attuato da Numa fu a lui dettato dalla ninfa [[Egeria]] con la quale, ormai vedovo, soleva passeggiare nei boschi<ref>T. Livio:
A Numa
Appena divenuto re nominò, a fianco del sacerdote dedito al culto di [[Giove (divinità)|Giove]] ed a quello dedicato al culto di [[Marte (divinità)|Marte]], un terzo sacerdote dedicato al culto del dio [[Quirino (divinità)|Quirino]], gli dei più importanti dell'epoca [[triade arcaica|arcaica]]. Riunì poi questi tre sacerdoti in un unico collegio sacerdotale che fu detto dei [[flamini]], a cui diede precise regole ed istruzioni.<ref>Plutarco, ''Vita di Numa''; VII, 4-5</ref> Proibì ai Romani di venerare immagini divine a forma umana e animale perché riteneva sacrilego paragonare un dio con tali immagini e, durante il suo regno non furono costruite statue raffiguranti gli dei.<ref>Plutarco, ''
Istituì poi il collegio delle vergini [[Vestali]]<ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], ''[[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]]'', II, 64, 5.</ref><ref>Plutarco, ''
Nell'ottavo anno del suo regno istituì il collegio dei [[Salii]], sacerdoti che avevano il compito di separare il tempo di pace e di guerra (per gli antichi romani il periodo per le guerre andava da marzo ad ottobre).<ref>Plutarco
La tradizione romana rimanda a Numa Pompilio la definizione dei confini tra le proprietà dei privati, e tra queste e la proprietà pubblica indivisa, statuizione che fu sacralizzata con la dedica dei confini a ''Jupiter Terminalis'', e l'istituzione della festività dei [[Terminalia (festività)|Terminalia]].<ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], ''[[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]]'', II, 74, 1-4.</ref> Nel [[Foro Romano|Foro]], fece costruire il [[tempio di Vesta]],<ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], ''[[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]]'', II, 65,5.</ref>
▲Proibì ai Romani di venerare immagini divine a forma umana e animale perché riteneva sacrilego paragonare un dio con tali immagini e, durante il suo regno non furono costruite statue raffiguranti gli dei<ref>Plutarco, ''vita di Numa'', VIII, 7</ref>. Istituì il collegio sacerdotale dei [[pontefice (storia romana)|Pontefici]]<ref>Plutarco, ''Vita di Numa'', IX, 1-4.</ref>, presieduti dal Pontefice Massimo, carica che Numa ricoprì per primo e che aveva il compito di vigilare sulle vestali (vedi sotto) e sulla moralità pubblica e privata e sull'applicazione di tutte le prescrizioni di carattere sacro<ref>Plutarco, ''Vita di Numa'', VII, 4.</ref>.
▲Istituì poi il collegio delle vergini [[Vestali]]<ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], ''[[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]]'', II, 64, 5.</ref><ref>Plutarco, ''vita di Numa'', IX, 5</ref> assegnando a queste uno stipendio e la cura del tempio in cui era custodito il fuoco sacro della città;<ref name="FloroI,2.3">[[Floro]], ''Epitoma de Tito Livio bellorum omnium annorum DCC'', I, 2.3.</ref> le prime furono Gegania, Verenia, Canuleia e Tarpeia (erano dunque quattro, Anco Marzio ne aggiunse altre due portandole a sei)<ref>Plutarco: vita di Numa; X, 1-7</ref>.
▲Nell'ottavo anno del suo regno istituì il collegio dei [[Salii]], sacerdoti che avevano il compito di separare il tempo di pace e di guerra (per gli antichi romani il periodo per le guerre andava da marzo ad ottobre)<ref>Plutarco: vita di Numa; XIII, 1-7</ref>. Era, questa funzione, molto importante per gli abitanti dell'[[antica Roma]], perché sanciva, nel corso dell'anno, il passaggio dallo stato di ''cives'' (cittadini soggetti all'amministrazione civile e dediti alle attività produttive) a ''milites'' (militari soggetti alle leggi ed all'amministrazione militare e dediti alle esercitazioni militari) e viceversa per tutti gli uomini in grado di combattere. Migliorò anche le condizioni di vita degli schiavi per esempio permettendo loro di partecipare alle feste in onore di [[Saturno (divinità)|Saturno]], i [[Saturnali]]a assieme ai loro padroni<ref>Plutarco, ''Vita di Numa'', 1.5.</ref>.
▲Nel [[Foro Romano|Foro]], fece costruire il [[tempio di Vesta]],<ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], ''[[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]]'', II, 65,5.</ref>, e dietro di questo fece costruire la [[Regia (Roma)|Regia]]<ref>Plutarco: vita di Numa; XIV, 1</ref><ref name="TacitoXV41,1">{{cita|Tacito|Annali, XV, 41.1}}.</ref> e lungo la [[Via Sacra]] fece edificare il [[Tempio di Giano]], le cui porte potevano essere chiuse solo in tempo di pace (e rimasero chiuse per tutti i quarantatré anni del suo regno).<ref name="FloroI,2.3"/><ref>Plutarco: vita di Numa; XX, 1-3</ref><ref name="LivioPeriochae1.13">[[Tito Livio|Livio]], ''Periochae [[ab Urbe condita libri]]'', 1.13.</ref>
Secondo Dionigi di Alicarnasso Numa poi incluse nella città il [[Quirinale (colle)|Quirinale]], anche se questo a quell'epoca non era ancora cinto da mura.<ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], ''[[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]]'', II, 62, 5.</ref>
===== Calendario
{{Vedi anche|Calendario romano|festività romane}}
A lui viene ascritta anche una riforma del calendario, basato sui cicli lunari, che passò da 10 a 12 mesi di 355 giorni (secondo Livio
Il calendario conteneva anche l'indicazione dei giorni fasti e nefasti, durante i quali non era lecito prendere alcuna decisione pubblica. Anche in questo caso, come per tutte le riforme più difficili, la tradizione racconta che il re seguì i consigli della [[Ninfa (mitologia)|ninfa]] [[Egeria]], sottolineando così il carattere sacrale di queste decisioni.<ref name="FloroI,2.3"/>
{{Citazione|
L'anno così suddiviso da Numa, non coincideva però con il ciclo lunare, per cui ad anni alterni veniva aggiunto come ultimo mese il [[mercedonio]], composto da 27 giorni, togliendo a febbraio 4 o 5 giorni; era il collegio dei pontefici a decidere queste compensazioni, alle volte anche sulla base di convenienze politiche.<ref>Plutarco, ''Vita di Numa''; XIX, 1-6</ref>
===== Feste religiose =====
{{Vedi anche|Religione romana|Sacerdozio (religione romana)}}
Come sopra scritto, [[Floro]] racconta che Numa insegnò i sacrifici, le cerimonie<ref name="EutropioI.3"/> ed il [[Dei Consenti|culto degli Dei immortali]]
A queste riforme di carattere religioso corrispose anche un periodo di prosperità e di pace che permise a [[Roma (città antica)|Roma]] di crescere e rafforzarsi, tanto che durante tutto il suo regno le porte del [[tempio di Giano]] non furono mai aperte.<ref name="EutropioI.3"/><ref>Plutarco, ''Vite Parallele: Licurgo e Numa''; IV, 7</ref>
=== Morte e sepoltura ===
Dopo la bellicosa esperienza del regno di Romolo, Numa Pompilio seppe con la sua saggezza fornire un saldo equilibrio alla nascente città.
Durante il consolato di [[Marco Bebio Tamfilo]] e [[Publio Cornelio Cetego (console 181 a.C.)|Publio Cornelio Cetego]], nel [[181 a.C.]], due contadini ritrovarono il luogo della sua sepoltura, contenente sette libri in latino di diritto pontificale, ed altrettanti in greco di filosofia. Per decreto del senato i primi furono conservati con cura, mentre i secondi furono pubblicamente bruciati.<ref>[[Valerio Massimo]], ''[[Factorum et dictorum memorabilium libri IX]]'', Lib I 1.1.12</ref>
=== Discendenza ===
Il senatore sabino Marcio, che aveva sposato la figlia [[Pompilia]], si candidò alla successione ma fu superato da [[Tullo Ostilio]] e si lasciò morire di fame per la delusione. Dal matrimonio fra Pompilia e Marcio era nato [[Anco
== La critica storico-archeologica ==
La reale esistenza di Numa Pompilio, come accade per quella di [[Romolo]], è discussa. Per alcuni studiosi la sua figura sarebbe principalmente simbolica; un re per metà filosofo e per metà santo, teso a creare le norme e il comportamento religioso di Roma, avverso alla guerra e ai disordini, diametralmente opposto al suo predecessore, il re guerriero Romolo. L'origine stessa del nome (secondo alcuni ''Numa'' viene da ''Nómos'' = "legge"
== Note ==
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* [[Eutropio]], [[Wikisource:la:Breviarium historiae romanae|''Breviarium historiae romanae'' (testo latino), I]] {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}}.
* [[Tito Livio|Livio]],
* [[Plutarco]], ''Vita di Numa''.
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* {{cita libro|cognome=Carandini|nome=Andrea|titolo=Roma il primo giorno|editore=Laterza|città=Roma-Bari|anno=2007}}
* {{cita libro|cognome=Gabba|nome=Emilio|titolo=Dionigi e la storia di Roma arcaica|editore=Edipuglia|città=Bari|anno=1996}}
* {{cita libro|cognome=Matyszak|nome=Philip|titolo=Chronicle of the roman republic: the rulers of ancient Rome from Romulus to Augustus|url=https://archive.org/details/chronicleofroman0000maty|editore=Thames and Hudson|città=Londra & New York|anno=2003|lingua=
* {{cita libro|cognome=Mommsen|nome=Theodor|wkautore=Theodor Mommsen|titolo=Storia di Roma antica|editore=Sansoni|città=Firenze|anno=1972}}
* {{cita libro|cognome=Pallottino|nome=Massimo|wkautore=Massimo Pallottino|titolo=Origini e storia primitiva di Roma|editore=Rusconi|città=Milano|anno=1993|isbn=88-18-88033-0}}
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* [[Età regia di Roma]]
* [[Rex (storia romana)]]
* [[
* [[Flamini]]
* [[Salii]]
* [[
== Altri progetti ==
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|successivo = [[Tullo Ostilio]]
}}
{{Storia romana}}
{{Plutarco}}
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[[Categoria:Re di Roma]]
[[Categoria:Oracoli classici]]
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