Calmucchi: differenze tra le versioni
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{{Popolo
{{tmp|popolo}}[[File:Kalmyk Encampment.jpg|thumb|upright=1.4|Accampamento Calmucco]] I '''calmucchi''' (o anche '''calmicchi''', '''kalmyki''') sono una [[Mongoli|popolazione mongolica]], il principale [[gruppo etnico]] della [[Calmucchia]], regione della [[Federazione Russa]], strettamente imparentata con quella degli [[oirati]] (di cui, in pratica, sarebbero nient'altro che il loro "ramo" occidentale)<ref>{{cita web|url=https://www.britannica.com/ebc/article-9044427|titolo=Kalmyk|editore=Britannica Online Enciclopedia}}</ref>. I calmucchi hanno vissuto nella [[Russia europea]] per circa 400 anni. Nel mondo sono presenti numerose comunità calmucche, come quelle negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], [[Francia]], [[Germania]], [[Lituania]] e [[Repubblica Ceca]], [[Italia]]. ▼
|nome = Calmucchi
|immagine = Домбристки в калмыцких национальных костюмах, 14.06.2015, во время концерта сводного оркестра домбристов Калмыкии.jpg
|didascalia =Gente calmucca in uno spettacolo musicale con strumenti tradizionali.
|alternativi =Oirati
|sottogruppi =
|regione = [[Calmucchia]]
|periodo =
|popolazione ={{formatnum:196433}}
|lingua = [[Lingua calmucca|calmucco]]
|religione = [[Buddhismo tibetano]]
|correlati = [[mongoli]]
|distribuzione1 = {{RUS}}
|popolazione1 ={{formatnum:183372}}
|distribuzione2 = {{KGZ}}
|popolazione2 ={{formatnum:12000}}
|distribuzione3 ={{USA}}
|popolazione3 ={{formatnum:4000}}
|note =Calmucchi Sart, ([[Kirghizistan]])
|distribuzione4={{KAZ}}
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|distribuzione5={{UKR}}
|popolazione5=325
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|popolazione6=10
|distribuzione7={{ITA}}
|popolazione7=11
}}
▲
==Origini==
[[Image:Annushka by I.Argunov (1767, Kuskovo).jpg|thumb|"
I calmucchi sono il ramo occidentale degli [[oirati]], le cui antiche terre di insediamento si trovano negli odierni [[Kazakistan]], [[Russia]] ([[Siberia]] meridionale), [[Mongolia]] e [[Cina]]. Dopo la caduta della [[
Il massacro venne ordinato dall'imperatore Qianlong, che si sentiva tradito dal principe Amursana dei khoit, un nobile oirato che si sottomise all'autorità [[Manciù]] a condizione di essere nominato Khan
All'inizio di quest'era di 400 anni, il popolo
Nel perseguire i loro obiettivi militari, gli oirati dôrvôd incorporarono spesso delle tribù vicine (o frazioni di queste), così che si aveva una notevole fluttuazione nella composizione dell'alleanza, con le tribù più numerose che dominavano o assorbivano quelle più piccole. Tra le tribù più piccole appartenenti alla confederazione troviamo hoit, [[bajad]] e mangit. Anche alcune tribù turciche della regione, come telenguet e [[šori]], si allearono con gli oirati dôrvôd
Assieme, queste tribù vagarono per le piane erbose dell'Asia
Gli antichi antenati degli oirati comprendevano keraiti, [[najman]], [[merkit]] e gli oirati originali, tutte tribù turco-mongole che vagavano per l'Asia interna occidentale prima della conquista di Genghis Khan. [[Paul Pelliot]] tradusse il nome "torgud" come ''garde de jour''. Egli scrisse che i torgud dovevano il loro nome o al ricordo della guardia di Genghis Khan o, in quanto discendenti dei keraiti, alla vecchia ''garde de jour'' che esisteva tra essi, come sappiamo dalla [[Storia segreta dei mongoli]], prima che venisse acquisita da Genghis Khan
=== Origine del nome "calmucchi" ===
Il nome "calmucchi" è una parola di origine turca che significa "resti" o "restare". Le tribù turche potrebbero aver usato questo nome già dal [[XIII secolo]]. Il geografo arabo [[Ibn al-Wardi]] è accreditato come la prima persona ad aver usato il termine in riferimento agli oirati, durante il [[XIV secolo]] (Khodarkovsky, 1992:5 ''citando'' Bretschneider, 1910:2:167). I khoja di Khasgaria applicarono il nome agli oirati nei [[XV secolo]] (Grousset, 1970:506). Fonti scritte russe menzionano il nome "tatari colmacchi" già nel 1530, e il cartografo [[Sebastian Muenster]] (1488-1552) circoscrisse il territorio dei "kalmuchi" in una mappa della sua ''Cosmographia'', che venne pubblicata nel 1544. Gli stessi oirati, comunque, non accettarono il nome come proprio.
Molti tentativi sono stati fatti per tracciare l'etimologia del nome, dal
==
{{vedi anche|Calmucchia#Storia}}
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Storicamente, i mongoli orientali hanno considerato gli oirati come non-mongoli. Il nome "mongoli", il titolo di "Khan", e l'eredità storica connessa a tali nomi e titoli erano rivendicate esclusivamente dai mongoli orientali, le tribù [[khalkha]], [[chahar]] e tümed. Essi consideravano questa pretesa come un diritto di nascita, poiché la loro discendenza può essere fatta risalire direttamente alla Dinastia Yuan mongola e al suo progenitore, [[Gengis Khan]].
Fino alla metà del [[XVII secolo]], tutte le tribù mongole riconobbero questa rivendicazione e il prestigio politico ad essa collegato. Anche se gli oirati non poterono asserire questa pretesa prima della metà del XVII secolo, essi avevano in realtà un forte legame con Genghis Khan in virtù del fatto che suo fratello, Khasar, era al comando della tribù [[hošuud]].
In risposta all'auto designazione dei mongoli occidentali come "oirati dôrvôd", i mongoli orientali iniziarono a riferirsi a se stessi come "mongoli döchin" (Quaranta Mongoli), espresso anche come "dôčin dôrvôd hoër" (quaranta quattro due). Ciò significa che i mongoli orientali sostenevano di avere quaranta [[tumen]] (un'unità di cavalleria composta da 10.000 cavalieri) contro i quattro tümen mantenuti dagli oirati dôrvôd. Si tratta semplicemente di un altro modo per distinguersi chiaramente dagli oirati (Khodarkovsky, 1992:7). Ironicamente, nei primi [[anni 1690]], gli attacchi degli [[zungari]] (stato successore degli oirati dôrvôd) contro i mongoli orientali erano così insistenti e feroci, che i loro principi portarono volontariamente il proprio popolo e la Mongolia esterna alla sottomissione allo stato Manciù.
Fino a poco tempo fa, gli oirati (compresi i calmucchi) non si riconoscevano come mongoli occidentali. Cionondimeno, la stretta relazione tra tutte le popolazioni di [[lingua mongola]], principalmente calmucchi, oirati, [[khalkha]] e [[buriati]], risulta evidente da fatti ben consolidati, secondo cui tutti:
#condividono caratteristiche fisiche simili, mongoloidi;
#parlano lingue note per la loro stretta affinità linguistica;
#aderiscono al Buddhismo tibetano;
#mantengono usanze e tradizioni simili, nonostante secoli di guerre fratricide e migrazioni lunghe e massicce (Bormanshinov, 1990:3).
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== Religione ==
[[File:Golden Temple Elista Kalmykia.jpg|miniatura|Il Tempio d'Oro di [[Ėlista|Elista]], [[Repubblica di Calmucchia]].]]
I calmucchi sono gli unici abitanti dell'Europa la cui religione nazionale è il [[
== Lingua ==
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Invece, i hošuud (e, più tardi, i torgud) che migrarono dalla regione del Volga verso il distretto di Sal'sk nella regione del Don presero il nome di buzava (o calmucchi del Don). Il dialetto buzava si è sviluppato dalla loro stretta interazione con i russi. Nel [[1798]] il governo zarista riconobbe i calmucchi come [[cosacchi]] del Don, sia a livello militare che amministrativo. Come risultato della loro integrazione nella schiera del Don, il dialetto buzava incorporò molte parole di derivazione russa. (Anon. 1914: 653-660).
Durante la [[seconda guerra mondiale]], tutti i calmucchi e anche coloro che combattevano nell'esercito sovietico furono confinati in Siberia, dove si sparpagliarono e non gli fu permesso di parlare la lingua calmucca nei luoghi pubblici. Come risultato, la [[lingua calmucca]] non venne ufficialmente insegnata alle più giovani generazioni di calmucchi.
Al ritorno dall'esilio nel [[1957]], i calmucchi parlavano e pubblicavano essenzialmente in russo. Di conseguenza, le generazioni più giovani di calmucchi parlavano primariamente il russo e non la loro lingua nativa. Questo è materia di preoccupazione popolare. Negli ultimi anni, sono stati fatti dei tentativi dal governo calmucco per ridare vita alla lingua calmucca. In questo senso alcune leggi sono state approvate e riguardano l'uso del calmucco sulle insegne dei negozi; per esempio, sulle porte d'entrata, le parole "entrata" e "spingere-tirare" sono scritte in calmucco.
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== Sistema di scrittura ==
Nel [[XVII secolo]], Zaya Pandita, un monaco lamaista che apparteneva alla tribù hošuud, inventò un alfabeto chiamato Todo Bichig (alfabeto chiaro). L'alfabeto, che si basava sull'[[Scrittura mongola|alfabeto classico mongolo]], foneticamente catturava la lingua oirat. Nel tardo [[XIX secolo]] e nei primi anni del [[XX secolo|XX]], il Todo Bichig cadde in disuso finché i calmucchi lo abbandonarono nel [[1923]] e introdussero l'[[alfabeto cirillico]] russo. Ma molto presto, intorno agli [[anni 1930|anni trenta]], gli studiosi della lingua calmucca introdussero un [[alfabeto latino]] modificato, che non è durato a lungo.
==Note==
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*Krader, Lawrence. ''Social Organization of the Mongol-Turkic Pastoral Nomads'', Indiana University Publications, Uralic and Altaic Series, Vol. 20., 1963.
*Khodarkovsky, Michael. ''Where Two Worlds Met: The Russian State and the Kalmyk Nomads 1600-1771'', Cornell University Press, 1992.
*Loewenthal, Rudolf. ''THE KALMUKS AND OF THE KALMUK ASSR: A Case in the Treatment of Minorities in the Soviet Union'', External Research Paper No. 101,
*Pallas, Peter Simon. ''Samlungen Historischer Nachrichten über die Mongolischen Völkerschaften'', 2 vols., St. Petersburg: Akademie der Wissenscahften, 1776.
*Pelliot, Paul. ''Notes sur le Turkestan'', T'oung Pao, XXVII, 1930.
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==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|http://www.pbm.com/~lindahl/articles/yurt/|The Construction of a Yurt|lingua=en}}
*{{cita web|http://templkhosh.narod.ru/index-e.html|Khoshotovsky Monastery Reconstruction Project}}
*{{cita web|https://memory.loc.gov/cgi-bin/query/S?ammem/gmd:@field(SUBJ+@od1(Russia--Siberia+))|"Carte de Tartarie," by Guillaume de L'Isle (1675-1726). From the Map Collection of the Library of Congress}}
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*{{cita web|url=https://www.ethnologue.com/show_language.asp?code=xal|titolo=Kalmyk-Oirat: A Language of Mongolia}}
*{{cita web |1=http://www.ksafe.com/profiles/p_code2/1212.html |2=Prayer Profile: The Kalmyk of Russia |accesso=24 dicembre 2006 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060224003659/http://www.ksafe.com/profiles/p_code2/1212.html |dataarchivio=24 febbraio 2006 |urlmorto=sì }}
*{{cita web | 1 = http://kalm.ru/en/hist.html | 2 = History of Kalmykia. Retrieved from Official Web Site of the Government of the Republic of Kalmykia | accesso = 24 dicembre 2006 | dataarchivio = 19 luglio 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110719153047/http://www.kalm.ru/en/hist.html | urlmorto = sì }}
*{{cita web | 1 = http://bumbinorn.ru/2006/02/03/tragedija_velikojj_stepi.html | 2 = Трагедия Великой Степи (Tragedy of Great Steppe) | accesso = 24 dicembre 2006 | dataarchivio = 18 agosto 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20060818051346/http://bumbinorn.ru/2006/02/03/tragedija_velikojj_stepi.html | urlmorto = sì }}
*{{cita web|http://www.eva.mpg.de/genetics/pdf/kalmyks.pdf|Genetic Evidence for the Mongolian Ancestry of Kalmyks, American Journal of Physical Anthropology, 126 (2005)}}
*{{cita web|http://www.eva.mpg.de/genetics/pdf/kalmyks.pdf|ibid., p7.}}
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*[http://members.tripod.com/kakono/ Tempio buddhista calmucco a Belgrado, Yugoslavia (1929-1944)];
*{{cita web|http://lcweb2.loc.gov/cgi-bin/query/r?frd/cstdy:@field(DOCID+ru0071)|US Library of Congress Country Studies: Russia, il nord del Caucaso}}
*{{cita web | 1 = http://www.kalmykleaders.org | 2 = Web-Portal of the Interregional Not-for-Profit Organization "The Leaders of Kalmykia" | accesso = 2 marzo 2021 | dataarchivio = 24 gennaio 2019 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20190124130206/http://www.kalmykleaders.org/ | urlmorto = sì }}
*{{cita web | 1 = http://www.kalmykphilly.org/ | 2 = Kalmyk Brotherhood Society, Philadelphia, PA | accesso = 24 dicembre 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070209094749/http://www.kalmykphilly.org/ | dataarchivio = 9 febbraio 2007 | urlmorto = sì }}
*{{cita web|http://www.kalmykamericansociety.org/|Kalmyk American Society}}
*{{cita web | 1 = http://www.olnagazur.org/ | 2 = Kalmuck Mongolian Buddhist Center, Howell, NJ | accesso = 24 dicembre 2006 | dataarchivio = 6 marzo 2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130306110532/http://www.olnagazur.org/ | urlmorto = sì }}
*{{cita web|http://www.hamagmongol.narod.ru|Ойрат-монголы (калмыки в том числе)}}
*{{cita web | 1 = http://www.bumbinorn.ru | 2 = Калмыки | accesso = 13 gennaio 2010 | dataarchivio = 9 febbraio 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20060209000409/http://www.bumbinorn.ru/ | urlmorto = sì }}
*{{cita web | 1 = http://khamagmongol.com/chuulgan | 2 = Mongolistic forum | accesso = 13 gennaio 2010 | dataarchivio = 10 febbraio 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100210015223/http://khamagmongol.com/chuulgan/ | urlmorto = sì }}
*{{cita web|http://www.hamagmongol.narod.ru/library/hoyt_inclusion_2008_r.htm|Khoyt S.K. Other ethnic inclusion in european oyirad (oirat) groups by family trees (genealogys) datas. doc, 114 kb (rar, 14 kb) - in russian}}
*{{cita web|http://www.hamagmongol.narod.ru/library/pe_2008/hoyt_miscegenation_2008_r.htm|Khoyt S.K. The miscegenation problem in kalmyk society. - in russian}}
*{{cita web |1=http://www.mandal.ca/mongolia/o/Oirad_Mongols.html |2=Oirad Mongols auf mandal.ca |= |urlmorto=sì |accesso=13 gennaio 2010 |dataarchivio=18 febbraio 2008 |urlarchivio=https://archive.is/20080218075648/http://www.mandal.ca/mongolia/o/Oirad_Mongols.html }}
*{{cita web|http://www.hamagmongol.narod.ru/oyirad/index_r.htm|Ойрат-монголы (краткая справка, фото, исторический обзор, карты)}}
*{{cita web|http://www.hamagmongol.narod.ru/library/hoyt_dorwod_2006_r.htm|Белые пятна в этногенезе дэрбэт}}
*{{cita web | 1 = http://www.bumbinorn.ru/2007/01/02/oyrat_history_48654.html | 2 = «Начальные времена» ойратской истории | accesso = 13 gennaio 2010 | dataarchivio = 24 febbraio 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120224134435/http://www.bumbinorn.ru/2007/01/02/oyrat_history_48654.html | urlmorto = sì }}
*{{cita web | 1 = http://www.bumbinorn.ru/2006/12/27/oirat_culture_48654.html | 2 = ДНК нации или Исторический психотип ойратов | accesso = 13 gennaio 2010 | dataarchivio = 24 febbraio 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120224134455/http://www.bumbinorn.ru/2006/12/27/oirat_culture_48654.html | urlmorto = sì }}
*{{cita web | 1 = http://www.bumbinorn.ru/2007/08/30/4_types_48654.html | 2 = Четыре типа ойратской красоты | accesso = 13 gennaio 2010 | dataarchivio = 24 febbraio 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120224134507/http://www.bumbinorn.ru/2007/08/30/4_types_48654.html | urlmorto = sì }}
*{{cita web|http://www.hamagmongol.narod.ru/library/pe_2008/hoyt_locnum_2008_r.htm|Последние данные по локализации и численности ойрат (rar)}}
*{{cita web | 1 = http://www.bumbinorn.ru/2008/12/07/poslednie_dannye_po_lokalizacii_i_chislennosti_ojjrat_48654.html | 2 = Последние данные по локализации и численности ойрат (htm републикация) | accesso = 13 gennaio 2010 | dataarchivio = 5 luglio 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100705162007/http://www.bumbinorn.ru/2008/12/07/poslednie_dannye_po_lokalizacii_i_chislennosti_ojjrat_48654.html | urlmorto = sì }}
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