Storia dell'Iran: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
Voci correlate: inerente alla storia della civiltà/politica iraniana
 
(270 versioni intermedie di oltre 100 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{U|commento=|pagina=Persia|argomento=storia|data=ottobre 2016}}
{{correggere|storia|marzo 2022}}
La '''storia dell'[[Iran]]''', comunemente noto nel [[Civiltà occidentale|mondo occidentale]] anche come [[Persia]], si intreccia con la storia di una regione più ampia, anche nota come Grande Iran, che comprende un'area situata tra l'[[Anatolia]], il [[Bosforo]] e l'[[Egitto]] a ovest, sino ai confini dell'[[India]] antica e [[Syr Darya]] a est e verso il [[Caucaso]] e la [[steppa eurasiatica]] a nord, fino al [[golfo Persico]] e il [[Golfo di Oman|golfo dell'Oman]] a sud.
La '''storia dell'[[Iran]]''' (''Fārs'' in [[lingua araba|lingua persiana]], nel [[Civiltà occidentale|mondo occidentale]] conosciuto anche come [[Persia]]) si intreccia con la storia di una regione più ampia, anche nota come [[Grande Iran]].
 
La L'''storia dell'[[Iran]]''', comunemente noto nel [[Civiltà occidentale|mondo occidentale]] anche come [[Persia]]comprende, sia intreccia con la storia di una regione più ampiaovest, anche nota come Grande Iran, che comprende unl'area situata tra l'[[Anatolia]], il [[Bosforo]] e l'[[Egitto]] a ovest,; sino ai confini dell'[[India]] antica e [[Syr Darya]] a est, ea nord verso il [[Caucaso]] e la [[steppa eurasiatica]] a nord, fino al [[golfoGolfo Persico]] e a sud il [[Golfo di Oman|golfo dell'Oman]] a sud.
L'Iran è sede di una delle più antiche grandi civiltà del mondo, con insediamenti storici e urbani risalenti fin dal [[4000 a.C.]]<ref name=":2">{{Cita web|url=http://news.xinhuanet.com/english/2007-08/10/content_6508609.htm|titolo=New evidence: modern civilization began in Iran|sito=news.xinhuanet.com|accesso=16 luglio 2016}}</ref> L'occidente ed il sud-occidente del [[Altopiano iranico|Plateau iraniano]] fu testimone della nascita delle prime civilità del [[Vicino Oriente antico]], con la cultura prima degli [[Elam]], dalla precoce [[Età del bronzo]], e poi attraverso altri popoli, come i [[Cassiti]], i [[Mannei]] e i [[Gutiani]]. [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel]] nominò i persiani come il ''primo popolo storico''.<ref>{{cita libro|cognome=Azadpour |nome=M |titolo=HEGEL, GEORG WILHELM FRIEDRICH |pubblicazione=Encyclopædia Iranica |accesso=11 aprile 2015|url=http://www.iranicaonline.org/articles/hegel-georg-wilhelm-friedrich}}</ref> Nel 625 a.C., i [[Medi]] unificarono l'Iran come nazione ed impero. L'[[impero achemenide]] (550-330 a.C.), fondato da [[Ciro II di Persia|Ciro il Grande]], fu il primo impero persiano a governare da [[Persepoli]], dai [[Balcani]] al [[Nord Africa]] ed anche in [[Asia centrale]], estendendosi su ben tre continenti. Fu il più grande impero mai visto e il primo impero mondiale.<ref>{{Cita libro|autore= David Sacks, Oswyn Murray, Lisa R. Brody|autore2=Oswyn Murray |autore3=Lisa R. Brody |titolo= Encyclopedia of the ancient Greek world|url= https://books.google.com/?id=gsGmuQAACAAJ|anno= 2005|editore= Infobase Publishing| ISBN = 978-0-8160-5722-1|pp= 256 (in corrispondenza della parte destra della pagina)}}</ref> Il [[Persia|Primo Impero Persiano]] fu l'unica civiltà, in tutta la storia, collegare, nel [[480 a.C.|480 a.C]]., oltre il 40% della popolazione mondiale di allora, pari a circa il 49,4 milioni di persone, su un totale complessivo 112,4 milioni.<ref>{{Cita web|url=http://www.guinnessworldrecords.com/world-records/largest-empire-by-percentage-of-world-population/|titolo=Largest empire by percentage of world population|sito=Guinness World Records|accesso=10 giugno 2016}}</ref> Successivamente dominarono i [[Dinastia seleucide|Seleucidi]], poi i [[Parti]], e l'[[Sasanidi|Impero sasanide]], che governò l'Iran per quasi 1000 anni rendendo ancora una volta l'Iran una potenza leader mondiale. Rivale storico della Persia fu l'[[impero romano]] e poi il suo successore, l'[[Impero bizantino|Impero Bizantino]].
 
Ha ospitato alcune delle civiltà più antiche e importanti del mondo, con insediamenti urbani risalenti al 4000 a.C.<ref name=":2">{{Cita web|url=http://news.xinhuanet.com/english/2007-08/10/content_6508609.htm|titolo=New evidence: modern civilization began in Iran|sito=news.xinhuanet.com|accesso=16 luglio 2016}}</ref> Le zone occidentale e sud-occidentale dell'[[Altopiano iranico]] furono testimoni della nascita delle prime civiltà del [[Vicino Oriente antico]], tra cui la cultura dell'[[Elam]], precedente all'[[Età del bronzo]], e delle popolazioni tra le quali i [[Cassiti]], i [[Mannei]] e i [[Gutei]]. Tanto che [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel]] definì i Persiani il "''primo popolo storico"''.<ref>{{cita libro|cognome=Azadpour |nome=M |titolo=HEGEL, GEORG WILHELM FRIEDRICH |pubblicazione=Encyclopædia Iranica |accesso=11 aprile 2015|url=http://www.iranicaonline.org/articles/hegel-georg-wilhelm-friedrich}}</ref>
L'impero persiano inizia a svilupparsi dall'[[Età del ferro|età del Ferro]], grazie alla migrazione di popolazioni iraniane. Nel corso dell'[[antichità classica]], il popolo iraniano ha contribuito alla formazione degli imperi: dei [[Medi]], [[Dinastia achemenide|Achemenide]], dei [[Impero partico|Parti]] e [[Sasanidi|Sasanide]].
 
L'Iran è sede di una delle più antiche grandi civiltà del mondo, con insediamenti storici e urbani risalenti fin dal [[4000 a.C.]]<ref name=":2">{{Cita web|url=http://news.xinhuanet.com/english/2007-08/10/content_6508609.htm|titolo=New evidence: modern civilization began in Iran|sito=news.xinhuanet.com|accesso=16 luglio 2016}}</ref> L'occidente ed il sud-occidente del [[Altopiano iranico|Plateau iraniano]] fu testimone della nascita delle prime civilità del [[Vicino Oriente antico]], con la cultura prima degli [[Elam]], dalla precoce [[Età del bronzo]], e poi attraverso altri popoli, come i [[Cassiti]], i [[Mannei]] e i [[Gutiani]]. [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel]] nominò i persiani come il ''primo popolo storico''.<ref>{{cita libro|cognome=Azadpour |nome=M |titolo=HEGEL, GEORG WILHELM FRIEDRICH |pubblicazione=Encyclopædia Iranica |accesso=11 aprile 2015|url=http://www.iranicaonline.org/articles/hegel-georg-wilhelm-friedrich}}</ref> Nel 625 a.C., i [[Medi]] unificarono l'Iran comein nazioneun edunico impero.: Ll'[[imperoImpero achemenide]] (550-330 a.C.), fondato da [[Ciro IIil diGrande]], Persia|Cirocon ilcapitale Grandea [[Persepoli]], che fu il primo impero persiano a governare dasu [[Persepoli]],un'area che si estendeva dai [[Penisola balcanica|Balcani]] fino al [[Nord AfricaNordafrica]], ed anche incomprendendo l'[[Asia centrale]],. estendendosiEstendendosi su ben tre continenti., Fufu il più grande impero maimondiale visto e il primo impero mondialedell'epoca.<ref>{{Cita libro|autore= David Sacks, Oswyn Murray, Lisa R. Brody|autore2=Oswyn Murray |autore3=Lisa R. Brody |titolo= Encyclopedia of the ancient Greek world|url= https://books.google.com/?id=gsGmuQAACAAJ|anno= 2005|editore= Infobase Publishing| ISBN = 978-0-8160-5722-1|pp= 256 (in corrispondenza della parte destra della pagina)}}</ref> Il [[Persia|Primoprimo Impero Persianopersiano]] fu l'unica civiltà, in tutta la storia, collegarea contenere, nel [[480 a.C.|480 a.C]]., oltre il 40% della popolazione mondiale di allora, pari a circa il 49,4 milioni di persone, su un totale complessivo 112,4 milioni.<ref>{{Cita web|url=httphttps://www.guinnessworldrecords.com/world-records/largest-empire-by-percentage-of-world-population/|titolo=Largest empire by percentage of world population|sito=Guinness World Records|accesso=10 giugno 2016}}</ref> Successivamente dominaronoin quell'area si succedettero i [[Dinastia seleucide|Seleucidi]], poi i [[Parti]], e infine l'[[Sasanidi|Impero sasanide]], che governò l'Iran per quasicirca 1000quattro annisecoli,<ref>https://academic.oup.com/edited-volume/34347/chapter/291408604</ref> rendendosino ancoraalla una[[conquista volta l'Iran una potenza leader mondiale. Rivale storicoislamica della Persia]]. fu lL'[[imperoImpero romano]] e poi il suo successore, l'[[Impero bizantino|Impero Bizantino]], furono rivali storici per lungo tempo.
Una volta raggiunta la dimensione di [[superpotenza]]<ref>{{Cita web|url=http://www.encyclopedia.com/doc/1G1-155920057.html|titolo=Greek-Persian Wars (490 bce–479 bce) - Gale Encyclopedia of World History: War {{!}} Encyclopedia.com|sito=www.encyclopedia.com|accesso=16 luglio 2016}}</ref>, l'Iran ha subito l'influenza di diverse culture: [[greci|greca]], [[arabi|araba]], [[turchi|turca]] e [[mongoli|mongola]]. Nel corso dei secoli ha comunque e sempre ribadito la propria identità nazionale sviluppandosi come entità politica-culturale distinta.
 
La [[Conquista islamica della Persia|conquista musulmana della Persia]], avvenuta tra il [[633]] ede il [[656]], pose fine all'imperoImpero Sasanide.sasanide e Fusegnò un punto di svolta dellanella storia iranianairanica. L'[[islamizzazione della Persia]], hasvoltasi avutotra luogo dall'[[VIII secolo|VIII]] ale il [[X secolo]], conducendocondusse verso ilal declino lodello [[Zoroastrismo]], cosìil comemaggiore moltedei religionicredo derivate.esistenti Tuttavia,nell'area leprima conquistedell'avvento culturali delle precedenti civiltà persiane non vennero perdute, ma in gran parte furono assorbite sia dal nuovo sistema politico che dalladella civiltàreligione islamicacoranica.
 
Il sistema politico, religioso ed economico islamico assorbirono appieno le precedenti culture persiane, preservandole dall'oblio della loro storia.
L'Iran venne ancora una volta riunificato come stato indipendente nel [[1501]] dalla dinastia [[Safavidi|Safavide]], che convertì all'[[Sciismo|Islam sciita]]<ref name=":8">R.M. Savory, ''Safavids'', [[Encyclopedia of Islam]], 2ª edizione</ref> l'Iran, imponendola come religione ufficiale dell'impero, e segnando uno dei più importanti punti di svolta nella [[storia dell'Islam]]. Con vicino l'[[Impero ottomano]], il loro rivale per secoli, l'Iran venne dominato dalla dinastia Safavide, una monarchia governata da un imperatore quasi ininterrottamente dal 1501, fino alla [[rivoluzione iraniana]] del [[1979]], quando divenne ufficialmente una [[repubblica islamica]] dal [[1º aprile]] [[1979]].<ref>{{Cita web|url=https://www.britannica.com/event/Iranian-Revolution-of-1978-1979|titolo=Iranian Revolution of 1978-79|accesso=17 luglio 2016}}</ref>
 
L'Iran fu ancora una volta unificato come Stato indipendente nel [[1501]] dalla dinastia [[Safavidi|Safavide]](casato di etnia [[popolazioni turche|turcica]]), che forzò gli abitanti della Persia ad abbracciare l'[[Sciismo|Islam sciita]],<ref name=":8">R.M. Savory, ''s.v.'' «Safavids», ''[[The Encyclopaedia of Islam]]'', 2ª edizione</ref> determinando una delle più rilevanti svolte nella [[storia dell'Islam]]. La dinastia Safavide rimase al potere quasi ininterrottamente sino alla fine del [[XVIII secolo]], quando dovette cedere il passo alla [[Dinastia Qajar]] (anch'essa di etnia turcica).
Nel corso della prima metà del [[XIX secolo]] perse molti dei suoi territori nel [[Caucaso]],<ref name=":14">Fisher et al. 1991, pp. 329-330</ref> quali la moderna [[Georgia]] orientale, il [[Daghestan]], l'[[Azerbaigian]] e l'[[Armenia]]. In seguito delle guerre russo-persiane tra il [[Guerra russo-persiana (1804-1813)|1804-1813]] e il [[Guerra russo-persiana (1826-1828)|1826-8]]<ref>Timothy C. Dowling, pp 729</ref> è emerso il vicino rivale, l'[[Impero russo]].
 
Nel corso della prima metà del [[XIX secolo]] l'Iran perse molti dei suoi territori nel [[Caucaso]],<ref name=":14">Fisher ''et al.'' 1991, pp. 329-330</ref> qualitra cui la moderna [[Georgia]] orientale, il [[Daghestan]], l'[[Azerbaigian]] e l'[[Armenia]]. InL'[[Impero russo]] emerse come vicino rivale dell'Iran in seguito dellealle guerre russo-persiane tra il [[Guerra russo-persiana (1804-1813)|1804-1813]] e il [[Guerra russo-persiana (1826-1828)|1826-8]]<ref>Timothy C. Dowling, ppp. 729</ref> è emerso il vicino rivale, l'[[Impero russo]].
 
== Preistoria ==
[[File:Marlik cup iran.jpg|miniatura|Coppa d'oro del [[Museo Nazionale dell'Iran]], risalente alla prima metà del [[I millennio a.C.]]]]
{{Vedi anche|Tepe Siyalk|Civiltà di Jiroft|Shahr-i Sokhta|Preistoria dell'Iran}}
 
=== Paleolitico ===
I primi reperti archeologici persiani sono stati, ritrovati principalmente nei siti di [[Kashafrud]] e [[Ganj Par]], risalentirisalgono al [[Paleolitico medio]], approssimativamente a 100.000 anni fa .<ref>{{Cita web|url=https://www.britannica.com/place/ancient-Iran|titolo=ancient Iran|accesso=17 luglio 2016}}</ref> Sono stati ritrovati strumenti in pietra [[Musteriano|musteriani]] costruitilavorati dagli uomini di [[Homo neanderthalensis|Neanderthal]].<ref name=":0">{{Cita web|url=https://secure2.pbase.com/k_amj/tehran_museum|titolo=ANCIENT IRAN MUSEUM by Ali Majdfar|sito=PBase|accesso=17 luglio 2016}}</ref> Nella regione di Zagros si concentra il maggior numero di resti dell'uomo di Neanderthal, anch'essi risalenti al Paleolitico medio. Ritrovamenti minori sono stati individutiindividuati anche nel centro dell'Iran, in siti come Kobeh, Kunji, [[Grotta di Bisitun|Bisitun]], Tamtama, [[Warwasi]], e lanella [[Yafteh|Grotta di Yafteh]].<ref>J.D. Vigne, J. Peters and D. Helmer, ''"First Steps of Animal Domestication'', Proceedings of the 9th Conference of the International Council of Archaeozoology, Durham, August 2002, ISBN 1-84217-121-6''</ref> Nel [[1949]], venneil scopertoricercatore nella[[Carleton GrottaStevens diCoon|Carleton Bisitun,S. Coon]] scoprì un [[Radioradio (anatomia)|radio]] dell'di un uomo di Neanderthal danella parteGrotta deldi ricercatore, [[Carleton Stevens Coon|Carleton S. Coon]]Bisitun.<ref>{{Cita web|url=https://www.academia.edu/224543/Trinkaus_E_and_F._Biglari_2006_Middle_Paleolithic_Human_Remains_from_Bisitun_Cave_Iran_Paleorient_32.2_105-1|titolo=Trinkaus, E and F. Biglari (2006) Middle Paleolithic Human Remains from Bisitun Cave, Iran, Paleorient: 32.2: 105-1|accesso=17 luglio 2016}}</ref> Reperti del [[Paleolitico superiore]] e dell'[[Mesolitico|Epipaleolitico]] sono stati invidiuatiindividuati principalmente sui monti Zagros, nelle grotte di [[Regione di Kermanshah|Kermanshah]], di [[Khorramabad (Mazandaran)|Khorramabad]], e di [[Alborz (regione)|Alborz]], nell'Iran centrale.
 
=== Dal Neolitico al Calcolitico ===
{{Vedi anche|Tepe Siyalk|Periodo proto-elamico}}
[[File:Ganj Darreh.jpg|sinistra|miniatura|Ganj Darreh]]
Nel sito di '''Tepe Sarab''', nella regione di [[Kermanshah]], sono statistate individuate siarinvenute figure umane e, animali, chee manufatti antichi risalenti a 10.000 anni fa.<ref name=":0" /> NotevoliRisalgono sonoallo stesso periodo anche le prime comunità agricole, dello stesso periodo, come [[Chogha Golan]].<ref>{{Cita web|url=https://www.nbcnews.com/science/science-news/early-humans-iran-were-growing-wheat-12-000-years-ago-f6C10536898|titolo=Early humans in Iran were growing wheat 12,000 years ago - NBC News|accesso=17 luglio 2016}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Simone|cognome=Riehl|data=5 luglio 2013|titolo=Emergence of Agriculture in the Foothills of the Zagros Mountains of Iran (Supplement)|accesso=17 luglio 2016|url=https://www.researchgate.net/publication/259041065_Emergence_of_Agriculture_in_the_Foothills_of_the_Zagros_Mountains_of_Iran_Supplement|nome2=Mohsen|cognome2=Zeidi|nome3=Nicholas J|cognome3=Conard}}</ref> InsiemeChogha all'Golan insediamento die [[Chogha Bonut]], èsono ili primoprimi villaggiovillaggi [[Elamelam]]ici, risalenterisalenti all'[[IX millennio a8.C.|8000000 a.C.]],<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|titolo=Excavation at Chogha Bonut: the earliest village in Susiana, Iran|url=httphttps://oi.uchicago.edu/sites/oi.uchicago.edu/files/uploads/shared/docs/nn153.pdf}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.iranicaonline.org/articles/neolithic-age-in-iran|titolo=NEOLITHIC AGE IN IRAN – Encyclopaedia Iranica|cognome=electricpulp.com|sitoaccesso=17 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121023055952/http://www.iranicaonline.org/articles/neolithic-age-in-iran|accessourlmorto=17 luglio 2016}}</ref> tutti siti che hanno iniziato a fiorire culturalmente, all'interno e intorno alla regione dei [[Monti Zagros]], nell'Iran occidentale.<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.metmuseum.org/toah/ht/02/wai.html|titolo=Iran, 8000–2000 B.C. {{!}} Chronology {{!}} Heilbrunn Timeline of Art History {{!}} The Metropolitan Museum of Art|sito=The Met’s Heilbrunn Timeline of Art History|accesso=17 luglio 2016}}</ref> NelloRisalgono allo stesso periodo, ale [[Ganjtestimonianze Dareh]], ldell'essere umano più antico ad oggi conosciuto, hache modellatomodellò vasi di argilla e figurine in terracotta di animali a [[Ganj Dareh]].<ref name=":1" />
 
La parte sud-occidentale dell'Iran era parte integrante della [[Mezzaluna Fertile]], nellaluogo qualedi lefioritura delle prime grandi culture dell'umanità. sono cresciuteProprio in questa zona sorsero i più antichi villaggi, come [[Susa (Elam)|Susa]], dove venne fondato un insediamento già nel 43954.395 a.C., ed insediamenti, comee [[Chogha Mish]], un insediamento risalente al 68006.800 a.C..<ref name=":2" /> DelleNei verepressi edei proprieMonti Zagros furono ritrovate giare di vino, risalenti a 70007.000 anni fa sono state trovate nei pressi dei Monti Zagros,<ref>{{Cita web|url=http://www.museum.upenn.edu/new/research/Exp_Rese_Disc/NearEast/wine.shtml|titolo=Penn Museum - University of Pennsylvania Museum of Archaeology and Anthropology|sitoaccesso=17 luglio 2016|dataarchivio=16 dicembre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081216011240/http://www.museum.upenn.edu/new/research/Exp_Rese_Disc/NearEast/wine.shtml|accessourlmorto=17 luglio 2016}}</ref><ref>Ora in mostra presso l'[[Università della Pennsylvania]].</ref> ede infine, le rovine degli insediamenti di 70007.000 anni fa di [[Tepe Siyalk|Tepe Sialk]]. Per quanto riguarda il neolitico, i due principali insediamenti iranianiiranici fanno riferimento sia alla [[Cultura del fiume Zaiandé|cultura del Fiume Zayandeh]] chesia al sito di [[Ganj Dareh]].
 
=== Età del Bronzo ===
{{Vedi anche|Tepe Siyalk|Civiltà di Jiroft|Elam|Cultura Kura-Araxes|Impero di Akkad|Cassiti|ManneiShahr-i Sokhta}}
 
PartiAlcune diregioni ciòdel chemoderno è il modernoIran nord-ovest dell'Iranoccidentale facevafacevano parte della [[cultura Kura-Araxes]], fiorita tra il 3.400 a.C. ede il 2.000 a.C. Tale cultura si estendeva fino alle regioni limitrofe del [[Caucaso]] e dell'[[Anatolia]].<ref>{{Cita libro|nome=K. Kh|cognome=Kushnareva|titolo=The Southern Caucasus in Prehistory: Stages of Cultural and Socioeconomic Development from the Eighth to the Second Millennium B.C.|url=https://books.google.com/books?id=e1PNO7urjHQC|accesso=17 luglio 2016|data=1º gennaio 1997|editore=UPenn Museum of Archaeology|lingua=en|ISBN=978-0-924171-50-5}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Antonio|cognome=Sagona|nome2=Paul|cognome2=Zimansky|titolo=Ancient Turkey|url=https://books.google.com/books?id=SsLKBgAAQBAJ|accesso=17 luglio 2016|data=24 febbraio 2015|editore=Routledge|lingua=en|ISBN=978-1-134-44027-6}}</ref>
 
In Iran, la città di [[Susa (Elam)|Susa]] è unotra deii più antichi insediamenti conosciuti. SullaUtilizzando base dellala [[Metodo del carbonio-14|datazione al Carbonio 14]], è stato possibile far risalire la fondazione della città avverrebbeal nel 43954.395 a.C.,<ref name=":3">''The Archaeology of Elam: Formation and Transformation of an Ancient Iranian State'' - D. T. Potts, Cambridge University Press, 29/07/1999 - pp. 45-46 - ISBN 0-521-56358-5
</ref> undata tempoche precedenteprecede allela fondazione di tutte le civiltà in [[Mesopotamia|mesopotamiche]]. La percezione generale tra gli archeologi è che Susa fosse un'estensione dello Stato [[Sumeri|sumero]] della città di [[Uruk]].<ref>Algaze, Guillermo. 2005. The Uruk World System: The Dynamics of Expansion of Early Mesopotamian Civilization</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Robert A. Carter|titolo=Beyond the Ubaid|url=httphttps://oi.uchicago.edu/sites/oi.uchicago.edu/files/uploads/shared/docs/saoc63.pdf|autore2=Graham Philips}}</ref> Nella sua storia successivaSuccessivamente, Susa divenne la capitale di dell'[[Elam]], emersaStato comeche Statoemerse nel [[4000 a.C.]]<ref name=":3" /> Vi sono inoltre decine di siti preistorici in tutto l'altopiano iranico che attestano l'esistenza di antiche culture e insediamenti urbani già nel quarto millennio a.C.<ref name=":2" /> Una delle prime civiltà dell'altopiano iranico fu la [[Civiltà di Jiroft|cultura di Jiroft]] nel sud-est dell'Iran, nella provincia di [[Regione di Kerman|KermanKermān]].
 
Si tratta di uno dei più ricchi siti archeologici del [[Medio Oriente]]. Gli scavi archeologici a [[Jiroft (città)|Jiroft]] hanno condotto alla scoperta di diversi oggetti appartenentirisalenti al [[IV millennio a.C.]]<ref>{{Cita web|url=https://archaeologynewsnetwork.blogspot.it/2011/01/archaeologists-may-have-found-5000-year.html#lycLEVWP0oZ1Rvt0.97|titolo=Archaeologists may have found 5,000-year-old civilization in southern Iran|accesso=17 luglio 2016|dataarchivio=20 agosto 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160820163906/https://archaeologynewsnetwork.blogspot.it/2011/01/archaeologists-may-have-found-5000-year.html#lycLEVWP0oZ1Rvt0.97|urlmorto=sì}}</ref> Sono statistate ritrovati unaritrovate grandegrandi quantità di oggetti decorati con incisioni di animali, figure mitologiche e motivi architettonici. Gli oggetti e la loro [[iconografia]] sono diverse da qualsiasi cosadai maireperti vistaprecedentemente primarinvenuti dagli archeologi. Molti sono costituiti da [[clorito]], una pietra morbida di colore grigio-verde; altri sono in rame, bronzo, [[Ceramica|terracotta]] e anche [[lapislazzuli]]. Recenti scavi nei siti hanno scoperto la più antica iscrizione al mondo, che retrodataprecede le iscrizioni mesopotamiche.<ref>{{Cita web|url=http://www.iranicaonline.org/articles/iran-ii1-pre-islamic-times|titolo=IRAN ii. IRANIAN HISTORY (1) Pre-Islamic Times – Encyclopaedia Iranica|cognome=electricpulp.com|sito=www.iranicaonline.org|accesso=17 luglio 2016}}</ref>
 
Anche sull'[[Altopianoaltopiano iranico|altopiano iraniano]] vi sono registrazioni di numerose altre civiltà antiche, prima della comparsa delle tribù iranianeiraniche del primo periodo dell'[[età del ferro]]. La prima età del bronzo Fvidevide l'ascesa dell'urbanizzazione in città-statoStato e, nel corso del periodo di [[Uruk]], dell'invenzione della scrittura. Mentre nell'età del Bronzo di dell'[[Elam]] dellala scrittura si era già fattoin uso da molto tempo, anche se la [[scrittura proto-Elamitaelamica]] rimane indecifrata, e i reperti di [[Sumer]] relativi a Elam sono scarsi.
 
Lo storico russo [[Igor' Michajlovič D'jakonov|Igor M. Diakonoff]] afferma che la popolazione moderna del plateau iraniano discende da gruppi prevalentemente non-persiani: "''Sono popoli autoctoni dell'altopiano iranico e non tribù di proto-indoeuropei d'Europa, nel complesso antenati, nel senso fisico della parola, degli odierni iraniani''".<ref>Diakonoff, I., M., “Media”, ''Cambridge History of Iran'', II, Cambridge, 1985, p.43 [within the pp. 36-148]. [http{{cita testo|url=https://www.federatio.org/joes/EurasianStudies_0309.pdf |titolo=This paper is cited in the ''Journal of Eurasian Studies'' at page 51.]}}</ref>
 
=== Prima Età del Ferro ===
{{Vedi anche|Assiria|Urartu|Cassiti|Mannei}}I reperti diventano più tangibili con l'ascesa dell'[[impero neo-assiro]] e le sue incursioni nelle pianure iranianeiraniche. Già nel [[XX secolo a.C.]], diverse tribù giunsero sull'altopiano iranico dalle [[SteppeSteppa pontico-caspichecaspica|steppe Pontico-Caspiche]]. L'arrivo degli iraniani sull'altopiano iranico costrinse gli [[Elamiti]] a cedere porzioni del loro impero per rifugiarsi ain Elam, nel [[Khūzestān|Khuzestan]] e nelle zone circostanti, solo allora divenute coincidenti con Elam.<ref>{{Cita web|url=http://www.iranicaonline.org/articles/elam-vii|titolo="ELAM vii. Non-Elamite texts in Elam" – Encyclopaedia Iranica|cognome=electricpulp.com|sito=www.iranicaonline.org|accesso=18 luglio 2016}}</ref> Lo storico dell'Iran, Bahman Firuzmandi, afferma che glipopolazioni iranianiiraniche del sud potrebbero essersi mescolatimescolate con gli [[elamiti]]Elamiti che vivevano sull'altopiano.<ref>Bahman Firuzmandi ''Mad, Hakhamanishi, Ashkani, Sasani'' ppp. 20
</ref> Entro la metà del [[I millennio a.C.]], i [[Medi]], i [[Persiani]], e i [[Parti]] popolarono l'altopiano iraniano. FinoQueste all'apogeo dei Medi, tuttipopolazioni rimasero sotto la dominazione assira, come il resto del [[Vicino Oriente]], fino all'apogeo della civiltà dei Medi. Nella prima metà del I millennio a.C., parti di quello che oggi è l'[[Azerbaigian persiano|Azerbaigian iraniano]] sono statefurono inseriteannesse nelal regno di [[Urartu]].
 
== Antichità classica ==
=== Impero Mediomedo e Achemenide (650-330 a.C.)achemenide ===
{{Vedi anche|Medi|Impero achemenide|Guerre persiane}}
<gallery mode="packed">
Map of the Achaemenid Empire.jpg|Mappa dell'impero[[Impero Achemenideachemenide]]
Map achaemenid empire en.png|L'impero[[Impero Achemenideachemenide]] e la sua grande estensione
Cyrus tomb.jpg|La tomba di [[Ciro il Grande]]
Persepolis T Chipiez.jpg|Rappresentazione del palazzo di [[Dario I]] a [[Persepoli]] (T. Chipiez)
</gallery>Nel [[646 a.C.|646 a.C]]., il re assiro [[Assurbanipal]] saccheggiò [[Susa (Elam)|Susa]] ponendo termine alla supremazia elamitaelamica nella regione.<ref name=":4">{{Cita web|url=http://www.metmuseum.org/toah/ht/04/wai.html|titolo=Iran, 1000 B.C.–1 A.D. {{!}} Chronology {{!}} Heilbrunn Timeline of Art History {{!}} The Metropolitan Museum of Art|sito=The Met’s Heilbrunn Timeline of Art History|accesso=18 luglio 2016}}</ref> Era da oltre 150 anni che i re assiri della vicina [[Mesopotamia]] settentrionale cercavano di conquistare le tribù medie dell'Iran occidentale<ref>{{Cita web|url=http://search.proquest.com/openview/74f438fcfb2ab0d408eabba42ddc5854/1?pq-origsite=gscholar|titolo=The Rise and Fall of Media - ProQuest|sito=search.proquest.com|accesso=18 luglio 2016}}</ref>. Sotto la pressione dell'Assiria i piccoli regni dell'Iran occidentale si fusero in stati sempre più grandi e centralizzati.<ref name=":4" />
 
Nella seconda metà del [[VII secolo a.C.]], i Medi guadagnarono la loro l'indipendenza e vennero uniti da Re Deioce. Nel [[612 a.C.|612 a.C]]., [[Ciassare]], nipote di Deioce, ede il re babilonese [[Nabopolassar]] invasero l'[[Assiria]], assediarono e alla fine distrussero [[Ninive]], che ne era la capitale, portando alla caduta dell'impero neo-assiro.<ref>Sicker, Martin pp. 68/-69</ref> [[Urartu]] fu in seguito conquistata e scioltadistrutta dai Medi,<ref>{{Cita web|url=http://www.arasartgallery.com/urartu-lost-kingdom-of-van.html|titolo=Urartu Lost Kingdom of Van|sito=Ara's art and news|accesso=18 luglio 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.allaboutturkey.com/urartu.htm|titolo=Urartu civilization - All About Turkey|sitoaccesso=18 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150701005402/http://www.allaboutturkey.com/urartu.htm|accessourlmorto=18 luglio 2016}}</ref> i quali hanno avuto il merito di fondare l'Iran come nazione e impero, stabilendone il primo grande impero, il più grande del suo tempo, fino a quando [[Ciro II di Persia|Ciro il grandeGrande]] ha formatoistituì l'impero unificato dei Medi e dei Persiani, che infine condurrà alla formazione dell'[[impero achemenide]] (550-330 a.C.).
 
[[Ciro II di Persia|Ciro il Grande]] rovesciò, a sua volta, gli imperi dei [[Medi]], [[Lidi]]o e neo-babilonese, creandone uno molto più grande dell'Assiria. Ciro fu in grado, attraverso un maggiorsapiente uso della diplomazia, di conciliare le esigenze dei diversi attori e soggetti del dominio persiano. La longevità del suo impero fu uno dei risultati più significativi. Il re persiano, comeal l'Assiropari di quello assiro, era anchechiamato "[[Re dei Re]]",<ref>''Xšāyaθiya xšāyaθiyānām'' (''shāhanshāh'' in Persiano moderno)</ref> - "grande re," noto ai Greci come, ''Megas Basileus.''
 
Il figlio di Ciro, [[Cambise II di Persia|Cambise II]], conquistò l'ultima grande potenza della regione, l'[[antico Egitto]], provocando il crollo della [[XXVI dinastia egizia]]. Dal momento che si ammalò prima e poi morì lasciando l'Egitto, come riferito da [[Erodoto]], vennesi disse fosse stato colpito per la sua [[empietà]] controverso le antiche divinità egizie. Il vincitore, [[Dario I di Persia|Dario I]], basa la sua affermazione sull'appartenenza a una linea collaterale dell'Impero achemenide.[[File:PersepolisPanorama2007.jpg|centro|thumb|upright=3.6|Panorama di [[Persepoli]].]]LaScelta [[Susa (Elam)|Susa]] come prima capitale di, [[Dario I di Persia|Dario]] fu [[Susa (Elam)|Susa]],diede inoltre iniziòinizio ilal programma delladi costruzione di [[Persepoli]]. Ha ricostruìtoRicostruì anche un canale tra il [[Nilo]] e il [[Mar Rosso]], un precursore del moderno [[canale di Suez]]. HaIl miglioratosovrano persiano migliorò il vasto sistema stradale, ed è durante il suo regnotanto che sila ha laprima prima menzione di una [[Via Reale di Persia|Strada Reale]], risale proprio al suo regno. Si trattava di una grande strada che vaandava da Susa a [[Sardi (città)|Sardi]] concostellata da stazioni situate ada intervalli regolari. ImportantiIl riformegoverno hannodi avutoDario luogofu sottocaratterizzato Dario.da Contemporaneamenteuna venneforte natura riformatrice: fu standardizzato il conio, nella forma del ''daric'' (moneta d'oro) e lodello [[Siclo|shekel]] (moneta d'argento)<ref>Le monete erano già state inventateideate più di un secolo prima in [[Lidia]] c. ([[660 a.C.]]), ma non venneroerano state standardizzate.</ref>, e l'efficienza amministrativa fu migliorata.
 
L'[[Lingua persiana antica|antica lingua persiana]] appare nelle iscrizioni reali, scritteespressa in una versione appositamente adattata della scrittura cuneiforme. Sotto [[Ciro il Grande]] e [[Dario I di Persia|Dario I]], ill'Impero persiano divenne il più grande impero della storia umana fino a quel momentofu in grado di governare e amministrare su granbuona parte del mondo conosciuto di allora<ref>{{Cita web|url=http://richard-hooker.com/sites/worldcultures/MESO/PERSIANS.HTM|titolo=The Persians|sito=richard-hooker.com|accesso=21 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170731052337/http://richard-hooker.com/sites/worldcultures/MESO/PERSIANS.HTM|urlmorto=sì}}</ref>, oltre al fatto di estendersi su tre continenti: vale a dire l'[[Europa]], l'[[Asia]], e l'[[Africa]]. L'impero persiano ha rappresentato lain primaqualche modo una sorta di [[Superpotenza|superpotenza mondiale]]<ref>{{Cita web|url=httphttps://www.encyclopedia.com/article-1G2-3048700004/greek-persian-wars-490.html|titolo=Greek-Persian Wars (490 bce–479 bce) - Gale Encyclopedia of World History: War {{!}} Encyclopedia.com|sito=www.encyclopedia.com|accesso=21 luglio 2016}}</ref> della storia, fondandosi su un modello di tolleranza e rispetto per le altre culture e religioni.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Fariborz Rahnamoon|titolo=Benevolent Persian Empire|url=httphttps://ahura.homestead.com/files/IranZaminOne/F_Benevolent_P_Empire.pdf}}</ref>
[[File:Map Greco-Persian Wars-it.svg|sinistra|miniatura|La mappa mostra le città -chiave durante le invasioni persiane della Grecia|300x300px]]
Alla fine del [[VI secolo a.C.]], Dario lanciò la sua campagna europeain Europa, in cui sconfisse i [[Peoni]], conquistò la [[Tracia]], e sottomise tutte le città greche della costa, così come sconfisse gli [[Sciti]] europei nei pressi alsul [[Danubio]].<ref name=":5">{{Cita libro|nome=Joseph|cognome=Roisman|nome2=Ian|cognome2=Worthington|titolo=A Companion to Ancient Macedonia|url=https://books.google.com/books?id=QsJ183uUDkMC|accesso=21 luglio 2016|data=7 luglio 2011|editore=John Wiley & Sons|lingua=en|ISBN=978-1-4443-5163-7}}</ref> Tra il [[512 a.C.|512]]e ed [[511 a.C.|511 a.C]]., la [[Macedonia (regione storica)|Macedonia]] divenne un regno vassallo della Persia.<ref name=":5" />
 
Nel [[499 a.C.]], Atene sostenne la rivolta di [[Mileto (Asia Minore)|Mileto]], durante la quale avvenne il cosiddetto ''[[Sardi (sito archeologico)|sacco di Sardi]]''. Questo evento fece reagire gli [[Dinastia achemenide|achemenidiAchemenidi]], che si contrapposero alla [[Grecia classica|Grecia]] continentale attraversocon le cosiddette [[guerre persiane]], nella prima metà del [[V secolo a.C.]], note come una delle guerre più importanti della [[Storia dell'Europa|storia europea]]. Durante la [[Prima guerra persiana|prima invasione persianopersiana della Grecia]], il generale [[Mardonio (generale)|Mardonio]] soggiogò la [[Tracia]] e la [[Macedonia (regione storica)|Macedonia]], divenute successivamente, e a pieno titolo, parte integrante della Persia.<ref name=":5" /> Nel [[480 a.C.|480 a.C]]., i persianiPersiani distrussero [[Atene]]. Ma la guerra, alla fine, si trasformòconcluse in una sconfitta. [[Serse I di Persia|Serse I]], il successore di Dario, diede avvio la [[Seconda guerra persiana|seconda invasione persiana della Grecia]]. In un momento cruciale del conflitto, la quasi tuttitotalità idei territori della Grecia continentale vennero invasi dai Persiani, tra cui tutti i territori a nord dell'[[Istmo di Corinto]].<ref>{{Cita libro|nome=Brian Todd|cognome=Carey|nome2=Joshua|cognome2=Allfree|nome3=John|cognome3=Cairns|titolo=Warfare in the Ancient World|url=https://books.google.com/books?id=3OSfBwAAQBAJ|accesso=21 luglio 2016|data=19 gennaio 2006|editore=Pen and Sword|lingua=en|ISBN=978-1-84884-630-2}}</ref> Tuttavia, dopo le [[Battaglia di Platea|battaglie di Platea]] e di [[Battaglia di Salamina|Salamina]], la Persia perse i suoi punti d'appoggio in Europa, e alla fine si ritiraronoritirò.<ref>Roisman & Worthington 2011, pp. 135-138, 342-345</ref> La lotta continuò per diversi decenni dopo la cacciata grecapersiana dellasuccessivamente alla seconda invasione, con numerose città-statoStato greche che formarono la [[Lega delio-attica|legaLega di Delo]], cheper alla fine si concluseconcludersi nel [[449 a.C.]] con la [[pace di Callia]], la qualeche pose fine alle guerre greco-persiane.
Nel [[404 a.C.]], dopo la morte di [[Dario II di Persia|Dario II]], l'Egitto si ribellò sotto [[Amirteo]]. I successivi [[Faraone|faraoniFaraoni]] resistettero con successo ai tentativi persiani di riconquistareriprendere l'Egitto, fino al [[343 a.C.]], quando esso venne riconquistato da [[Artaserse III di Persia|Artaserse III]].
 
=== La conquista ellenica e la dinastia seleucide (312 - 248 a.C.) ===
[[File:Seleucid-empire-323BCE.png|miniatura|L'impero[[Impero seleucide]] nel 323 a.C.]]
{{Vedi anche|Impero seleucide}}Tra il [[334 a.C.|334]] ede il [[331 a.C.]] [[Alessandro Magno]],<ref>NotoEtichettato anchecomprensibilmente nel libro zoroastriano [[Il libro di Arda Viraf|''Arda Wiraz Nâmag'']] come "''il maledetto Alessandro''".</ref> dopo aver sconfitto [[Dario III di Persia|Dario III]] nelle [[Battaglia del Granico|battaglie di Granico]], [[Battaglia di Isso|Isso]] e [[Battaglia di Gaugamela|Gaugamela]], conquistò rapidamente l'impero persiano. L'[[impero di Alessandro Magno]] si sciolse poco dopo la sua morte, e il generale di Alessandro, [[Seleuco I]], cercò di prendere il controllo dell'Iran, della [[Mesopotamia]], e poi della [[Siria]] e dell'[[Anatolia]]. Il suo impero venne conosciuto come l'[[Impero seleucide]]. Seleuco I venne ucciso nel [[281 a.C.]] da [[Tolomeo Cerauno]].
 
La [[lingua greca]], la filosofia e l'arte giunsero con i coloni. Durante l'epoca seleucide, il greco divenne la lingua comune della diplomazia e della letteratura in tutto l'impero.
 
=== L'impero dei Parti (248 a.C. - 224 d.C.) ===
[[File:Arm_less_man_edit_3.jpg|sinistra|thumb|Statua di bronzo di un principe dei Parti, Museo Nazionale dell'Iran.<br />a Tehran
]]{{Vedi anche|Impero partico|Guerre romano-partiche}}
[[File:BagdatesI290-280BCEPersia.jpg|miniatura|[[Bagadate I]], il primo sovrano persiano nativo dopo il dominio greco.]]
L'[[Impero partico|impero dei Parti]] fu il regno della dinastia [[Arsacidi di Partia|Arsacide]], che riunì e governò l'altopiano nel tardo [[III secolo a.C.|III secolo a.C]], dopo aver sconfitto l'[[imperoImpero seleucide]]. In modo intermittente controllò la Mesopotamia tra il [[150 a.C.]] e il [[224]] d.C. L'impero dei Parti, attraverso le sue conquiste, incluse rapidamente anche l'Arabia orientale.
 
I [[Impero partico|Parti]] furono un nemicoacerrimi acerrimonemici dell'[[Impero romano|Impero Romano]], riuscendo a limitare l'espansione di Roma nell'Anatolia centrale, al di là della [[Cappadocia]]. Gli eserciti dei Parti comprendevano due tipi di cavalleriacavallerie: i [[Catafratto|catafratti]], pesantemente armati e corazzati, e gli [[arcieri a cavallo]], dotati di armamento leggero ed estremamente mobili.
 
Per i romaniRomani, attraversocon la fanteria pesante, era troppo difficile sconfiggere l'esercito dei Parti, in quanto entrambi i tipi di cavalleria persiana erano molto più veloci e più mobili dei soldati a piedi. Il [[tiro alla partica]] utilizzato dalla cavalleria dei Parti era una strategia di combattimento particolarmente temuta dai soldati romani, rivelatasi fondamentale nella schiacciante sconfitta romana nel corso della [[battaglia di Carre]]. D'altra parte, i Parti hanno trovarono difficoltà ada occupare le aree conquistate, essendo inesperti in [[Assedio|materia di assedi]]. A causa di queste debolezze, né i Romani né i Parti furono in grado di annettersiannettere totalmente i corrispettivirispettivi territori. L'imperoImpero dei Parti sopravvisse per cinque secoli, più che ladella maggior parte degli imperi orientali. La sua fine avvenne nel [[224 a.C.|224 d.C.]], quando l'organizzazione dell'impero si era allentata e l'ultimo re sconfitto da uno dei popoli vassalli dell'impero: i [[Sasanidi]]. Tuttavia, la dinastia [[Arsacidi d'Armenia|Arsacide]] hacontinuò continuato ada esistere per secoli in [[Armenia]], in Iberia e nell'[[Albania caucasica]], essendo tutti i rami eponimi della dinastia.
 
=== L'imperoImpero Sasanide (224-651 d.C.)sasanide ===
{{Vedi anche|sasanidi|Guerre romano-sasanidi (224-363)|Guerre romano-sasanidi (363-628)}}
[[File:Naqsh i Rustam. Shapour.jpg|miniatura|Un bassorilievo a [[Naqsh-e Rostam]] dell'imperatore iranianoiranico [[Sapore I]] (a cavallo) che cattura l'imperatore romano [[Valeriano]] (in ginocchio) e [[Filippo l'Arabo]] (in piedi).]]
Il primo scià dell'[[Sasanidi|impero sasanide]], [[Ardashir I]], iniziò a riformare il paese sia economicamente chesia militarmente. Per un periodo di oltre 400 anni, l'Iran fu, ancora una volta, una delle potenze leader nel mondo, accanto alla sua rivale vicina rivale, l'[[imperoImpero romano]] e successivamente l'[[imperoImpero bizantino]].<ref>Norman A. Stillman ''The Jews of Arab Lands'', ppp. 22 Jewish Publication Society, 1979 ISBN 0-8276-1155-2</ref><ref>International Congress of Byzantine Studies''Proceedings of the 21st International Congress of Byzantine Studies, London, 21–26 August 2006, Volumes 1-3'', ppp. 29. Ashgate Pub Co, 30 sep. 2006 ISBN 0-7546-5740-X</ref> Il territorio dell'imperoImpero, al suo apice,all'acme comprendeva tutto dell'Iran di oggi, l'[[Iraq]], l'[[Azerbaigian|Azerbaijan]], l'[[Armenia]], la [[Georgia]], l'[[Abcasia|Abkhazia]], il [[Daghestan]], [[Israele]], [[Libano]], la [[Giordania]], la [[Palestina]], parti dell'[[Afghanistan]], la [[Turchia]], la [[Siria]] e parti del [[Pakistan]], l'[[Asia centrale]], l'Arabia Orientaleorientale e parti dell'[[Egitto]].
 
La maggior parte della vita dell'impero sassanidesasanide venne oscuratacaratterizzata dalle frequenti ''guerre bizantino-sasanidi'', una continuazione delle [[guerre romano-partiche]] e delle [[guerre romano-persiane]]; l'ultimo è statofu il conflitto più lungo nella storia umana. Iniziato nel [[I secolo a.C.]] dai loro predecessori, i Parti e i Romani, gurreggiaronola guerra proseguì fino al [[VII secolo]]. I Persiani sconfissero i Romani nella [[battaglia di Edessa]] nel [[260]], dovein cui l'imperatore romano [[Valeriano]] vennefu fatto prigioniero per il resto della sua vita.
 
Nella fase iniziale vennefu conquistata l'Arabia Orientaleorientale. Tra il 590 ede il 628, durante il governo di [[Cosroe II]], vennerofurono annessi all'impero: l'Egitto, la Giordania, la Palestina e il Libano. I SassanidiSasanidi chiamavano il loro impero con la parola: '''''Erânshahr'''''.<ref>"Dominatore degli ArianiArii", cioè degli iraniani.</ref><ref>Garthwaite, Gene R., ''The Persians'', p. 2</ref>[[File:The Sasanian Empire from 600 A.D.-620 A.D.png|sinistra|thumb|upright=2.1|L'espansione dell'impero[[Impero sasanide]] dal 600 al 620 d.C.]]
In 600 anni di conflitto conflitto con l'impero romano. gli eserciti sassanidisasanidi e Romanoromano-bizantini si sono scontratiscontrarono per il controllo sull' [[Anatolia]], il [[Caucaso occidentale]]<ref>Soprattutto i territori della [[Lazica]], della [[Iberia Caucasica|Iberia caucasica]], la moderna [[Georgia]] e [[Abcasia|Abkhazia]].</ref> la [[Mesopotamia]], l'[[Armenia]] e il Levante. Sotto [[Giustiniano I]], la guerra giunseportò ada una pace precaria, con il pagamento di un tributo ai SassanidiSasanidi.
 
Tuttavia i SassanidiSasanidi usarono la deposizione dell'imperatore bizantino dell'imperartore [[Maurizio (imperatore)|Maurizio]] come ''[[casus belli]]'' per attaccare l'Impero. Dopo molte vittorie sugli eserciti dell'imperoImpero Romanoromano, i SassanidiSasanidi furono sconfitti a Isso, [[Costantinopoli]] e infine a [[Ninive]], sconfittee che li spinsero adovettero stipulare un trattato di pace. Con la conclusione degli oltre 700 anni di durata guerre romano-persiane attraverso il culmine della guerra romano-persiana del 602-628, che includeva l'[[Assedio di Costantinopoli (626)|assedio della capitale bizantina di Costantinopoli]], i Persiani esausti di guerreggiare persero la [[Battaglia di al-Qadisiyya|battaglia di al-Qādisiyyah]] (nel 632) a [[Hilla]] (oggi [[Iraq]]) contro le forze di invasione musulmane.
Grande importanza ebbe lo scontro con i Bizantni, che dopo un'iniziale predominio persiano, si concluse con la disfatta sasanide ad opera dell'Imperatore [[Eraclio I|Eraclio]], che espugnò la capitale sasanide di [[Ctesifonte]].
La fine dell'Impero sasanide giunse però con gli [[Arabi]] [[musulmani]], che colpirono l'Impero, indebolito dalla sconfitta coi Bizantini, dopo una serie di battaglie accanite, l'ultima delle quali fu la [[Battaglia di al-Qadisiyya|battaglia di al-Qādisiyya]], nel 632.
 
La vittoria arabo-islamica non comportò subito l'adozione dell'[[Islam]] da parte degli sconfitti, che si verificò in pieno periodo [[omayyade]] e nel primo periodo [[abbaside]]. Tale conversione apportò un profondo miglioramento economico e culturale per il mondo arabo-islamico.
L'epoca sasanide, che comprende anche la [[tarda antichità]], è considerato uno dei più importanti e influenti periodi storici in Iran, e ha avuto un grande impatto sul mondo. In molti modi il periodo sassanide ha testimoniato la più alta realizzazione della civiltà persiana, e costituisce l'ultimo grande impero iraniano prima dell'adozione dell'[[Islam]]. La Persia ha influenzato la civiltà romana notevolmente durante i periodi Sassanidi, la loro influenza culturale che si estendeva ben oltre i confini territoriali dell'impero, raggiunse l'[[Europa occidentale]], l'[[Africa]],<ref>{{Cita web|url=http://www.transoxiana.com.ar/0104/sasanians.html|titolo=Compareti - Sasanians in Africa - Transoxiana 4|sito=www.transoxiana.com.ar|accesso=28 luglio 2016}}</ref> la [[Cina]] e l'[[India]] e giocò anche un ruolo di primo piano nella formazione dell'[[Arte occidentale|arte medievale europea]] e asiatica.<ref>{{Cita web|url=http://www.artarena.force9.co.uk/sass2.htm|titolo=Iransaga - Persian Art, The Sassanians|sito=www.artarena.force9.co.uk|accesso=28 luglio 2016}}</ref>
 
Gran parte di quella che più tardi divenne nota come cultura islamica - arti, scienze, grammatica araba e altro ancora - fu conseguita grazie ai Persiani conquistati, non troppo diversamente da quanto era accaduto a Roma con la sua conquista della Grecia.
Questa influenza portò avanti il [[Mondo islamico|mondo musulmano]]. Una dinastia unica e una cultura aristocratica trasformò la conquista islamica e la distruzione dell'Iran in un rinascimento persiano. Gran parte di quello che più tardi divenne noto come la cultura islamica, l'architettura, la scrittura e altri contributi alla civiltà, sono stati presi dai persiani sassanidi nel più vasto mondo musulmano.
 
== L'Iran medievale ==
=== Sultanato e califfato ===
[[File:Map_of_expansion_of_Caliphate.svg|thumb|upright=2|Fasi della conquista islamica:<p style="margin:0px;font-size:100%;text-align:left"></p> {{legend|#a1584e|Espansione sotto Maometto, 622–632}} {{legend|#ef9070|Espansione sotto il Califfato Patriarcaledei Rāshidūn, 632–661}} {{legend|#fad07d|Espansione sotto il Califfato Omayade, 661–750}}]]
 
==== Conquista islamica della Persia (633–651) ====
{{Vedi anche|Conquista islamica della Persia}}
 
Nel [[633]], quando il re sasanide [[Yazdgard III]] regnava in IranPersia, i musulmani sottoguidati da [[ʿUmar ibn al-Khaṭṭāb|Omar]] hanno invasoinvasero il paesePaese. C'era da subitopoco dopostata una sanguinosa [[guerra civile]] che aveva seguito la sconfitta con i Bizantini. ParecchiIn nobiliquella eguerra famigliecivile molti membri di casati nobili , come il re Dinar delladel CasaCasato di Karen, e più tardi [[Kanarang]] del [[Khorasan]], si ammutinaronoerano ammutinati contro i loro padronisignori sasanidi. Anche se laIl [[Casato di Mehrān|casa di Mihran]], anche se aveva rivendicato il trono sasanide sotto i due importanti generali [[Bahram VI]] e [[Shahvaraz]], rimaserorimase realiperò perleale iai SassanidiSasanidi durante la loroguerra civile e la successiva lotta contro gli arabi,Arabi mamusulmani. iI MihranMehrān sonoperò statifurono poi traditi e sconfitti dai propri parenti, il [[Casato di Ispahbudhan]], sottoguidati ildal loro capo [[Farrukhzad]], che si era ammutinato contro Yazdgard III.
 
Yazdgard III fuggì da un distretto all'altro fino a quando un mugnaio locale lo ha uccisouccise per la sua borsarapinarlo a Merv nel [[651]].<ref>{{Cita web|url=http://p2.www.britannica.com/oscar/print?articleId=106324&fullArticle=true&tocId=9106324|titolo=Britannica Academic|sito=p2.www.britannica.com|accesso=30 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130813184232/http://p2.www.britannica.com/oscar/print?articleId=106324&fullArticle=true&tocId=9106324|urlmorto=sì}}</ref> Nel [[674]], i musulmani avevano conquistato il [[Grande Khorasan]] (che comprendeva la moderna regione iraniana del Khorasan, l'Afghanistan moderno e parti di [[Transoxiana]]).
 
La conquista musulmana della Persia pose fine all'imperoImpero sasanide e portò al declino della religione [[Zoroastrismo|zoroastriana]] in Persia. Nel corso del tempo, la maggioranza degli iranianiIraniani si convertì all'Islam. La maggior parte deglidelle aspetti dellerealizzazioni precedenti civiltà persiane non sono statifurono cancellatiperse, ma assorbitiassorbite dal nuovo sistema politico islamico. [[Bernard Lewis]] ha commentato:
{{citazione|Questi eventi sono stati percepiti in modo diverso in Iran: da alcuni come una benedizione, l'avvento della vera fede, la fine dell'epoca dell'ignoranza e del paganesimo; da altri come una sconfitta nazionale umiliante, la conquista e la sottomissione del paese agli invasori stranieri. Entrambe le percezioni sono naturalmente valide, a seconda del proprio punto di vista.|<ref>{{Cita web|url=https://www.academia.edu/3878421/Iran_in_History_by_Bernard_Lewis|titolo=Iran in History by Bernard Lewis|accesso=30 luglio 2016}}</ref>}}
 
Riga 116 ⟶ 123:
{{Vedi anche|Omayyadi}}
 
Dopo la caduta della dinastia sasanide nel [[651]], glii arabicaliffi Omayyadiomayyadi adottaronomantennero molte usanze persiane, in particolare lle procedure dell'amministrazione e il cerimoniale di corte. I governatori provinciali arabi erano senza dubbio [[Aramei]] persianizzati o Persiani di altre etnie; certamente il persiano rimase launa lingua dellamolto impiegata a livello internazionale missioneda ufficialeparte del califfato fino all'adozione della lingua araba verso la fine del VII secolo<ref>Hawting G., ''The First Dynasty of Islam. The Umayyad Caliphate AD 661–750'', (London) 1986, pp. 63–64</ref>, quando nel [[692]] il [[conio]] è statovenne avviato nella capitale califfale, [[Damasco]]. Le nuove monete arabo-islamiche si sono evolute imitandoimitarono quelle sassanidisasanidi (così come quellee bizantine), e la [[scrittura Pahlavi]] o greca sulle monete è statafu sostituita con l'elementi epigrafici in [[alfabeto arabo|arabo]].
 
Durante il califfato omayyade, i conquistatori arabi hanno impostoimposero l'arabo coranico come lingua principaleufficiale dei popoli assoggettati in tutto il loro impero. [[Al-Hajjaj ibn Yusuf]], cheil nonpiù eragrande feliceconoscitore della prevalenzalingua araba della linguasua persianaetà, ha ordinatodispose che la lingua ufficiale delle terre conquistate dovesse essere sostituita con l'[[Lingua araba|arabo]], imposto anche con la forza.<ref>''Cambridge History of Iran'', by [[Richard Nelson Frye]], [[Abdolhosein Zarrinkoub]], ''et al.'' Section on The Arab Conquest of Iran and . Vol. 4, 1975. London. p. 46</ref> [[Al-Biruni]] da I''Le segnitracce rimanenti dei secoli passati'' (al-Athār al-bāqiya), per esempio ha scritto:
 
{{Citazione|Quando QutaibahQutayba binibn musulmanoMuslim, sotto il comando di Alal-Hajjaj binHajjāj Yousefibn èYūsuf statofu inviato ain Khwarazmia[[Corasmia|Khwārezm]] con una spedizione militare e l'hala conquistataconquistò per la seconda volta, hasenza rapidamenteesitazioni uccisouccise chiunque avesse scritto innella sua lingua madre conosciuta nella culturadella KhwarazmianCorasmia. Egli hauccise poi ucciso tutti i loro sacerdoti zoroastriani e bruciato e gettatofece gettar via i loro libri, fino a cheaffinché rimanessero solo gli analfabeti, che non sapevano nulla della scrittura, e quindi la loro storia è statafu per lo più dimenticata.|Al-Biruni. الآثار الباقية عن القرون الخالية, p.35,36,48|وقتی قتبیه بن مسلم سردار حجاج، بار دوم بخوارزم رفت و آن را باز گشود هرکس را که خط خوارزمی می نوشت و از تاریخ و علوم و اخبار گذشته آگاهی داشت از دم تیغ بی دریغ درگذاشت و موبدان و هیربدان قوم را یکسر هلاک نمود و کتابهاشان همه بسوزانید و تباه کرد تا آنکه رفته رفته مردم امی ماندند و از خط و کتابت بی بهره گشتند و اخبار آنها اکثر فراموش شد و از میان رفت|lingua=Fa|lingua2=IT}}
 
AlcuniGli storici vedonosottolineano ilche dominio degligli Omayyadi comeimposero unai modoPersiani perlo imporrestatuto ildella "''dhimmah[[dhimma]]''" e aumentareaumentarono le tasseimposte dai [[dhimmi]] a beneficio della comunità araba musulmana, scoraggiando laogni conversione. I governatori presentavano denunce al califfo quando egli promulgava leggi che rendevano più facile la conversione, privando le province dei ricavi derivanti dalla [[jizya]] e dal [[kharaj]].
[[File:Tabaristan-EN.svg|destra|thumb|Mappa didel Tabaristan e dei suoi territori vicini<br />
]]
Nel [[VII secolo]], quando molti non-arabi come i [[Persiani]] si convertirono all'Islam, vennero riconosciutietichettati come ''[[mawlā]]'' (affrancati) e trattati come cittadini di seconda classe dalla classe dirigente araba fino alla fine della dinastia degli Omayyadi. Durante questo periodo, l'Islamgli èOmayyadi statodisposero inizialmenteche associatoi adpopoli un'identitàassoggettati etnicadovessero arabaessere richiedendoassociati unaformalmente formalea associazioneuno alledei tribùgruppi arabetribali arabi che avevano partecipato alla conquista, e lall'adozione dello stato di ''mawlamawlā''. Le tiepidediscriminazioni politiche degli Omayyadi tolleravano i musulmani non arabi e sciiti non riuscendoriuscirono tuttavia a sedarecontenere i disordinimoti frarivendicativi di queste "minoranze", penalizzate particolarmente sul piano fiscale.
 
Tuttavia,Non tutti i popoli Iraniani noniranici erano ancora sotto il controllo arabo, per esempio, la regione del [[Daylam]] era ancora sotto il controllo Daylamitidei [[daylamiti]], mentre il [[Tabaristan]] era sotto il controllo dei DabuyidDabuyidi e dei PaduspanidPaduspanidi, e la regione del [[Damavand]] sotto il controllo Masmughan. Gli arabiArabi avevano invaso queste regioni diverse volte, senza però ottenere alcun risultato decisivo a causa del terreno inaccessibile. Il sovrano più importante deldei DabuyidDabuyidi, noto come [[Farrukhan il Grande]] (r. 712-728), riuscì a mantenere i suoi domini nel corso della sua lunga lotta contro il generale arabo [[Yazid ibn al-Muhallab]], sconfitto da un esercito combinato Daylamitedaylamita-Dabuyiddabuyide, poie costretto a ritirarsi dal Tabaristan.
 
Nel [[743]], con la morte del califfo [[Omayyadi|omayyade]] [[Hisham ibn 'Abd al-Malik|HishamHishām ibn AbdʿAbd al-Malik]], il mondo arabo-islamico si avviò verso una guerra civile. [[Abu Muslim]] fu inviato nel [[Khorasan]] daldagli califfato abbasideAbbasidi, inizialmente per fare propaganda per la loro causa di rivendicazione del califfato, e poi per accenderesuscitare una rivolta dei ''mawālī''. IlL'emissario generaledegli conquistà,Abbasidi mosse da [[Merv]] sconfiggendoe sconfisse il governatore omayyade [[Nasr ibn Sayyar]]. Divenne, così, ''de facto,'' governatore abbaside del Khorasan. Nello stesso periodo, {{non chiaro|il [[Dabuyidi|Dabuyid]] capo del [[Khurshid]] }}dichiarò l'indipendenza dagli Omayyadi, ma fu subito costretto a riconoscere l'autorità abbaside. Nel [[750]], AbuAbū Muslim divenne capo dell'esercito abbaside e sconfisse gli ultimi Omayyadi nella [[Battaglia del Grande Zab|battaglia di Zab]]. AbuAbū Muslim, nel 751, prese d'assalto [[Damasco]], la capitale del califfato omayyade.
 
==== Il califfato abbaside e i governi iranianiiranici semi-indipendenti ====
{{Vedi anche|Abbasidi|Tahiridi|Saffaridi|Ziyaridi|Samanidi|Sagidi|Salaridi|Buwayhidi|Kakuyidi}}
[[File:Iran circain 1000AD10th century AD.png|thumb|upright=1.8|Mappa delle dinastie iranianeiraniche verso la metà del [[X secolo]]]]
L'esercito abbaside era composto principalmente da Khorasani condotti dal generale iraniano, [[Abu Muslim|AbuAbū Muslim Khorasanial-Khorasānī]]. ContenevaLe duetruppe stirpi:erano iranianicomposte da elementi persiani e arabi, mentree gli Abbasidi godevano sia del sostegno iranianoiranico chesia dell'appoggio arabo [[Alidi|alide]]. Gli abbasidiAbbasidi nel [[750]] rovesciarono gli omayyadiOmayyadi.<ref name=":6">{{Cita web|url=httphttps://www.iranchamber.com/history/islamic_conquest/islamic_conquest.php|titolo=History of Iran: Islamic Conquest|sito=www.iranchamber.com|accesso=31 luglio 2016}}</ref> Secondo il professor '''Amir Arjomand''', la [[rivoluzione abbaside]] segnò, in Medio OrenteOriente, essenzialmente la fine dell'impero arabo originario e l'inizio di uno statoStato etnicomultietnico più inclusivo.<ref>{{Cita web|url=https://www.jstor.org/stable/i401381|titolo=Vol. 27, No. 1/4, 1994 of Iranian Studies on JSTOR|sito=www.jstor.org|accesso=31 luglio 2016}}</ref>
 
Uno dei primi cambiamenti apportati dagli Abbasidi dopo la presa del potere degli omayadiOmayyadi fu quello di spostare la capitale dell'impero da [[Damasco]], nel Levante[[Bilad al-Sham]], in [[Iraq]]. Quest'ultima regione venne influenzata dalla storia e dalla cultura persiana. Nel [[762]] venne costruita sul fiume [[Tigri]], la città di [[Baghdad]], per servire come nuova capitale abbaside.<ref name=":7">{{Cita web|url=https://www.scribd.com/document/128831493/The-Islamic-World-to-1600|titolo=The Islamic World to 1600|sito=Scribd|accesso=31 luglio 2016}}</ref>
 
Gli Abbasidi, nella loro amministrazione, nominarono i [[Barmecidi]] nella posizione diloro [[visir]], titolo equivalente ada un"Primo ministro"vice-[[califfo]]", o secondo in comando. Alla fine, questo cambiamento costrinse molti califfi, sotto la dominazione Abbaside, ad essere relegati ad un ruolo secondario e cerimoniale, con il Visir dipendente dal potere reale. Una nuova burocrazia Persianapersiana iniziò così a sostituire la vecchia aristocraziaburocrazia araba, e tutta l'amministrazione rifletté questi cambiamenti, dimostrando che la nuova dinastia era molto diversa dagli Omayyadi.<ref name=":7" />
[[File:Saffarids 900ad.jpg|sinistra|thumb|upright=1.4|La dinastia saffaride nel 900.]]
Con il [[IX secolo]], il controllo degli Abbasidi iniziò a declinare e, dagli angoli più remoti dell'imperodel califfato, emersero capi decisi a sfidare l'autorità centrale del califfato abbaside.<ref name=":7" /> I califfi iniziarono così ad arruolare io [[mamelucchi]],a guerriericomprare schiavi di linguaorigine turca, deportati nel IX secolo come guerrieri-schiavi, fuorioriginati dell'Asia centrale, e più esattamente in [[Transoxiana]]. Poco dopo, il vero potere dei califfi abbasidi iniziò a declinare: alla fine divennero leader religiosipuramente simbolici sotto il profilo religioso, mentre gli schiavi -guerrieri governavano.<ref name=":6" />
 
Non appena il potere dei califfi abbasidi diminuì, una serie di dinastie emerse in diverse parti dell'Iran, alcune con notevole influenza e potere. Tra le più importanti di queste si sovrapposero: i [[Tahiridi]] nel [[Khorasan]]<ref>Tra l'821 ede l'873.</ref>, i [[Saffaridi]] nel [[Sistan]],<ref>Dal 861 al 1003. La loro leadership è durata molto a lungo, esattamente come i [[Mamelucchi]] del [[Sistan]] fino al [[1537]].</ref> e i [[Samanidi]]<ref>Dal 819 al 1005.</ref>, originariamente a [[Bukhara]]. Infine i [[Samanidi]], che governeronogovernarono su una zona centrale, dall'Iran al [[Pakistan]].<ref name=":6" />
 
All'inizio del [[X secolo]], gli Abbasidi persero quasi il controllo contro la crescente fazione persiana conosciutadei come[[Buwayhidi]], ioriginari del [[BuwayhidiDaylam]]<ref>Dal 934 al 1062.</ref>. Dal momento che gran parte dell'amministrazione abbaside era di etnia persiana, in ogni caso, i Buwayhidi furono in grado di assumere il potere reale dia Baghdad. I Buwayhidi furono sconfitti a metà dell'XI secolo dai turchiTurchi del sultanoselgiuchidi, [[Seljuk]],il checui continuavanonome aderivava esercitareda un'influenzaquello suglidel Abbasidi,loro mentreeponimo pubblicamente giurava fedeltà[[Seljuk]]. L'equilibrio di potere a Baghdad rimase inalterato, con gli Abbasidi al potere solo nominalmente, e coi Selgiuchidi veri detentori del potere civile e militare fino a quando l'invasione mongola del [[1258]] saccheggiò la città e pose definitivamente fine alla dinastia abbaside.<ref name=":7" />
 
Durante il periodo abbaside fu operato nei confronti dei [[Mawlā]] un affrancamento, e condottoapportato un cambiamento profondo nella concezione politica, da quella ditrasformando un impero prevalentemente arabo adin un impero effettivamente musulmano, e, nel [[930]] circa fu promulgata una legge che imponeva a tutti i burocrati dell'Impero di essere musulmanidi religione islamica (in precedenza erano stati impiegati cristiani copti e greci, ebrei, o zoroastriani).
 
==== L'età d'oro islamica, il movimento Shu'ubiyyadella Shuʿūbiyya e il processo di ''persianizzazione'' ====
{{Vedi anche|Islamizzazione della Persia|Epoca d'oro islamica|Shu'ubiyya}}
[[File:A_treatise_on_chess_2.jpg|miniatura|Manoscritto persiano che descrive come un ambasciatore in India haabbia portato gliil gioco degli scacchi alla corte persiana.<br />
]]
 
L'[[islamizzazione]] fu un lungo processo attraverso lail quale la maggioranza della popolazione della Persia si era, nel corso del tempo, progressivamente adattata. La cosiddetta, "''curva di conversione''", di [[Richard Bulliet]] indica che solo il 10% dell'Iran si convertì all'Islam durante il periodo arabo-centrico [[omayyade]]. A partire dal periodo [[Abbasidi|Abassideabbaside]], con il suo mixinsieme di Persiani e governanti Arabiarabi, la percentuale musulmana della popolazione aumentò. Quindi i persianiPersiani musulmani consolidarono illa loro dominiopresenza attiva nel governo del paese e la popolazione musulmanadi fede islamica passò dal 40% circa della metà del [[IX secolo]] a quasi il 100% entro la fine del [[XI secolo]]. [[Hossein Nasr|Seyyed Hossein Nasr]] suggerisce che il rapido aumento della conversione venne incentivato dalla nazionalità persiana dei governanti.
 
Anche se i persianiPersiani adottarono la religione dei loro conquistatori, nel corso dei secoli lavorarono per proteggere e far rivivere la loro lingua e la cultura, un processo noto come, ''[[Persianizzazionepersianizzazione]]''. Anche arabiArabi e turchiTurchi parteciparono a questo tentativo.<ref>Richard Frye, ''The Heritage of Persia'', p. 243.</ref><ref name=":9">{{Cita web|url=https://www.britannica.com/topic/Seljuq|titolo=Seljuq {{!}} Turkish dynasty|accesso=31 luglio 2016}}</ref><ref>Rayhanat al- adab, (3rd ed.), vol. 1, p. 181.</ref>
 
Nel [[IX secolo|IX]] e [[X secolo]], i soggetti non-arabi dellanella [[Umma (islam)|Umma]]h crearonosi ebbe un movimento chiamato [[Shu'ubiyya]]h che, pur essendo un fenomeno squisitamente letterario, metteva in rispostadiscussione allala condizione privilegiata degli arabiArabi. La maggior parte di coloro che partecipavano attivamente al movimento erano persianiPersiani, ma vi erano anche egiziani,altre [[berberi]]realtà eetniche (Egiziani, [[arameiBerberi]] ecc.).<ref>Enderwitz, S. "''s.v.'' «Shu'ubiyya"». ''EncyclopediaThe Encyclopaedia of Islam''. Vol. IX (1997), pp. 513–14.</ref> CitandoRifacendosi come base le nozionial islamicheprincipio di uguaglianza delle razze e delledei nazionipopoli, il movimento fu principalmente utile per preservare la cultura e proteggere l'identità culturale persiana, anche se in un contesto musulmanoislamico. L'effetto più importante del movimento fu la sopravvivenza della lingua persiana, finorilanciata aiperò giornisolo nostrivario tempo dopo, sotto i [[Samanidi]].
 
La dinastia [[Samanidi|Samanide]]samanide haguidò guidatoinfatti la rinascita della cultura persiana, esia ilcon primolo importantestorico poeta[[Bal'ami]] persianosia dopocon l'arrivoimportante dell'Islampoeta persiano, [[Rudaki]], nacquenato in questo periodo, ed è stato elogiato dai resignori [[Samanidi]]. I Samanidi ripristinarono molte antiche festefestività persiane. I loro successori, i [[Ghaznavidi]], di origine turca non iraniana, divennero uno strumento per il rilancio della [[lingua persiana]].<ref>{{Cita web|url=httphttps://www.iranchamber.com/history/samanids/samanids.php|titolo=History of Iran: Samanid Dynasty|sito=www.iranchamber.com|accesso=31 luglio 2016}}</ref>
 
L'apice culturale del movimento di Persianizzazione''persianizzazione'' erafu rappresentato dallo [[Shāh-Nāmeh|''Shahnameh'']], il poema epico nazionale dell'Iran, scritto quasi interamente in persiano da [[Ferdowsi]]. Questo lavoro voluminoso riflette la storia dell'Iran antico, i suoi valori culturali unici, la sua religione [[Zoroastrismo|zoroastriana]] pre-islamica, e il suo senso di nazione. Secondo [[Bernard Lewis]]:
[[File:Ghotb2.jpg|sinistra|miniatura|Estratto da un manoscritto medievale di [[QotbQuṭb al-DinDīn ShiraziShīrāzī]] (1236-1311), astronomo persiano. L'immagine raffigura un modello planetario epicicloidale.|248x248px]]
{{Citazione|L'Iran venne effettivamente islamizzato, ma non arabizzato. I Persiani rimasero Persiani. E dopo un intervallo di silenzio, l'Iran riemerse come un elemento separato, diverso e distintivodistinto all'interno dell'Islam, eventualmentecui aggiungendosi aggiunse anche un nuovo elemento, anche per l'Islam stesso. Culturalmente, politicamente e il più notevole dipersino tutti, anche religiosoreligiosamente, il contributo iranianoiranico a questa nuova fase della civiltà islamica èfu di immensa importanza. Il lavoro degli iranianiiranici può essere visto in ogni campo delle attività culturali, tra cui la poesia in lingua araba, per la quale i poeti di origine iranianairanica composero le loro poesie in arabo dando un contributo molto significativo. In un certo qual senso, l'islam iranianoiranico èfu ununa sorta di secondo avvento dell'Islam stesso, un nuovo Islam a volte indicato come l'Islam-i Ajam. È stato questo "Islam persiano", piuttostopiù che ldell'Islam arabo originale, chead ha apportato aapportare nuove aree e nuovi popoli: aialla turchi, prima in Asia centrale e poi in Medio Oriente, nel paese che venne chiamato la Turchia, e, naturalmente, in India''Umma''. I Turchi Ottomani hanno portato una forma di civiltà iraniana fin sotto le mura di Vienna ... "|<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Bernard Lewis|titolo=Iran in history|lingua=EN|url=http://shahab.pe.wvu.edu/OtherFiles/IRAN-in-History.pdf|accesso=31 luglio 2016|dataarchivio=29 agosto 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170829134250/http://shahab.pe.wvu.edu/OtherFiles/IRAN-in-History.pdf|urlmorto=sì}}</ref>}}
L'[[Islamizzazione della Persia|islamizzazione]] dell'Iran ha prodotto profonde trasformazioni all'interno della struttura culturale, scientifica e politica della società iranianairanica: la fioritura della letteratura persiana, la filosofia, la medicina e l'arte divennero elementi principali della civiltà musulmana di nuova formazione. Ereditando un patrimonio di migliaia di anni di civiltà, ed essendo al "''crocevia delle principali autostrade culturali''",<ref>CahebCahen C., Cambridge History of Iran, ''Tribes, Cities and Social Organization'', vol. 4, p305–328pp. 305–328</ref> la Persia contribuì a far emergere "[[Epoca d'oro islamica|''l'epoca d'oro islamica'']]". Durante questo periodo, centinaia di studiosi e scienziati hanno contribuito notevolmente alla tecnologia, alla scienza e alla medicina, influenzando in seguito l'ascesa della scienza europea durante il [[Rinascimento]].<ref>Kühnel E., in ''Zeitschrift der deutschen morgenländischen Gesell'', Vol. CVI (1956)</ref>
 
Gli studiosi più importanti di quasi tutte le settecorrenti ereligiose scuolee di pensiero islamico erano persiani o vissuti in Iran, compresi i più importanti e affidabili collezionistiraccoglitori di [[ʾaḥādīth|Ḥadīth]]<nowiki/>i sciiti e sunniti, come [[Shaykh Saduq|ShaikhShaykh SaduqṢadūq]], [[Muhammad ibn Ya'qub al-Kulayni]], [[Hakim al-Nishaburi]], [[Muslim ibn al-Hajjaj]] e l'[[Imam]] [[Bukhari|al-Bukhārī]], i più grandi teologi sciiti e sunniti come [[Shaykh al-Tusi|Shaykh Tusi]], Imam [[Al-Ghazali|GhazaliGhazālī]], l'Imam Fakhr al-Din al-Razi e [[Zamakhshari]], i più grandi medici, astronomi, logici, matematici, metafisici, filosofi e scienziati come [[Avicenna]] (Ibn Sīnā), [[Rhazes|Rāzī]] e [[Nasir al-Din al-Tusi|NasirNāṣir al-DinDīn al -Tūsī]], il più grande Shaykhesponente del [[sufismo]] come [[Gialal al-Din Rumi|Rumi]], o [[Abd al-Qadir al-Gilani|AbdulʿAbd al-QadirQādir Gilanial-Gīlānī]].
 
==== Gli statiStati Persianipersiani e le dinastie (977-1219) ====
{{Vedi anche|società persiane|Ghaznavidi|Selgiuchidi|Impero corasmio}}
[[File:Kharaghan.jpg|thumb|Le torri gemelle di Kharaghan, costruite nel [[1067]], in Persia, contengono le tombe dei principi [[Selgiuchidi]].<br />]]
]]Nel [[977]] un governatore turco dei [[Samanidi]], Abu Mansur Sabuktigin, conquistò [[Ghazni]], situata nell'attuale [[Afghanistan]], stabilendostabilendovi una dinastia, i [[Ghaznavidi]], duratisopravvissuti fino al [[1186]].<ref name=":6" /> L'imperoImpero Ghaznavideghaznavide crebbe, nell'ultimo decennio del X secolo, conquistando tutti i territori a sud del regno [[Samanidi|Samanide]] e del fiume [[Amu Darya]], e le parti eventualmente occupate dell'Iran orientale, l'Afghanistan, il Pakistan e l'India nord-occidentale.<ref name=":7" />
 
I Ghaznavidi sono generalmenteper lo più famosi per l'espansione dell'Islam nell'[[India]] [[Induismo|induista]]. L'invasione dell'India è iniziata nell'anno [[1000]] dal sovrano Ghaznavideghaznavide, [[Mahmud di Ghazna|MahmudMaḥmūd]], e continuò per diversi anni. Furono in grado di mantenere il potere per molto tempo, soprattuttoanche dopo la morte di MahmudMaḥmūd, avvenuta nel [[1030]]. Fu solo che dalnel [[1040]] ilche i [[Selgiuchidi]], inconquistarono Iran,i conquistaronoterritori iranici leconquistati terredai GhaznavideGhaznavidi<ref name=":7" />.
 
I Selgiuchidi, che come i Ghaznavidi, pur essendoerano di origine turca, si erano ''persianizzati'', e lentamente, nel corso dell'XI secolo, conquistarono l'Iran.<ref name=":6" /> La dinastia ha le sue origini nelle confederazioni tribali [[Turkmeni|turcomanne]] dell'[[Asia centrale]], segnando con il loro arrivo l'inizio del potere turco innel [[MedioVicino Oriente]] e in [[Anatolia]]. Stabilirono inoltre, tra il XI ede il XIV secolo, un dominio musulmano sunnita sia su territori dell'Asia centrale chesia del Medio Oriente. Hanno creato un impero noto come Grande [[Impero selgiuchide]] che si estendeva dall' [[Anatolia]] a all'ovest indell'attuale [[Afghanistan]] occidentale ada est, e ai confini occidentali della odierna Cina nel nord-est, e fu il bersaglio della [[primaPrima crociata]]. Oggi sono considerati come gli antenati culturali dei turchi occidentali, gli abitanti attuali dell'[[Azerbaigian]], della [[Turchia]] e del [[Turkmenistan]], e ricordati come formidabili guerrieri ma anche come grandi [[Mecenatismo|mecenati]] della cultura persiana, dell'arte, della letteratura e della lingua.<ref name=":9" /><ref>M. Ravandi, ''"The Seljuq court at Konya and the Persianisation of Anatolian Cities"'', in ''Mesogeios'' (Mediterranean Studies), vol. 25–6 (2005), pp. 157–69</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.iranicaonline.org/articles/persian-manuscripts-1-ottoman|titolo=PERSIAN MANUSCRIPTS i. – Encyclopaedia Iranica|cognome=electricpulp.com|sito=www.iranicaonline.org|accesso=1º agosto 2016}}</ref>
 
Il fondatore dinastico della stirpe Selgiuchidedinastia selgiuchide, [[Toghrul Beg|Tughril Beg]], conquistòsconfisse i [[Ghaznavidi]] nel [[Khorasan]]. Si diresse poi a sud e ada ovest, conquistando lemolte città lungo il suo percorso. Nel [[1055]] il [[califfo]] di Baghdad diedeattribuì a [[Tughril Beg]] doni e il titolo di re d'OrienteSultano. Con ili successoresuccessori di Tughril Beg, [[Alp Arslan]] e [[Malik Shah I|Malik ShahShāh]],<ref>1072-1092.</ref>, l'Iran godette di una rinascita culturale e scientifica, in gran parte attribuita al suo geniale visir iranianopersiano, [[Nizam al-Mulk]]. Questi leader fondaronofondò l'osservatorio ove [[ʿUmar Khayyām|OmarʿOmar KhayyamKhayyām]] condusse gran parte della sua sperimentazione per la realizzazione di un nuovo calendario, e costruironocostruì lenumerose [[Madrasa|Madrase]], leo scuole religiose, con numerose materie anche profane, in tutte le principali città, tra cui la famosa Niẓāmiyya di Baghdad. ConvinseroConvinse tra l'altro [[Al-Ghazali|AbuAbū HamidḤāmid Ghazalial-Ghazālī]], uno dei più grandi teologi islamici, e altri eminenti studiosi alla capitale selgiuchide a trasferirsi a [[Baghdad]], incoraggiando e sostenendo il loro lavoro.<ref name=":6" />
[[File:Seljuk Empire correct locator map.svgpng|sinistra|thumb|upright=1.6|Mappa dell'impero[[Impero selgiuchide]] nella esua dellafase uadi massima espansione]]
Quando Malik ShahShāh I morì nel [[1092]], l'impero venne diviso tra il fratello e i quattro figli, i quali entrarono in competizione per la divisione dell'impero. In [[Anatolia]] gli succedette [[Qilij Arslan I]] che fondò il [[Sultanato di Rum]], mentre in [[Siria]] gli succedette il fratello, [[Tutush I]]. In [[Persia]] gli successesuccedette il figlio MahmudMaḥmūd I, il cui regno venne contestato dai suoi altri tre fratelli Barkiyaruq in [[Iraq]], [[Mehmed I (selgiuchide)|Muhammad I]] a [[Baghdad]] e [[Ahmed Sanjar]] nel [[Khorasan]]. Il potere selgiuchide in Iran si indebolì, per cui altre dinastie iniziarono a sollevarsimanifestarsi, tra cui un risorgente califfato [[Abbasidi|abbaside]] e l'[[Impero corasmio|Impero Corasmio]]. L'Impero Corasmiocorasmio era una dinastia [[Sunnismo|sunnita]] musulmana persiana, di origine orientale turca, che aveva governato in Asia centrale. Originariamente vassalli dei [[Selgiuchidi]], approfittarono del loro declino per espandersi in Iran. Nel [[1194]] il corasmio, AlaʿAlāʾ adal-DinDīn Tekish sconfisse in battaglia il sultano selgiuchide Toghrul III mentre l'imperoImpero selgiuchide iranianopersiano, crollò. DelDei primo impero selgiuchide,Selgiuchidi sopravvisse, in Anatolia, solo il [[Sultanato di Rum]].
 
Una seria minaccia interna ai SelgiuchicidiSelgiuchidi durante il loro regno venne dagli sciiti [[Ismailismo|ismailiti]], una [[setta segreta]] con sede ad [[Alamūt|Alamut]], fra [[Rasht]] e [[Teheran]]: avevanoda lì essi gli [[Nizariti|Assassini]] controllatocontrollarono la zona circostante per più di 150 anni e furonoil sporadicamenteloro inviatiGran aMaestro rafforzareinviava ilemissari loroincaricati dominiodi uccidendouccidere funzionaripolitici e militari sunniti di importantirilievo. MolteTra dellele varie teorie sull'etimologia della parola "[[assassino]]" derivanola dapiù accreditata si riferisce a questa setta.<ref name=":6" /> Le parti del nord-ovest dell'Iran furono conquistate nei primi anni del [[XIII secolo]] da parte deldal [[Regno di Georgia|Regno della Georgia]], guidataguidato da [[Tamara di Georgia]].<ref>Lordkipanidze, Mariam (1987), ''Georgia in the XI-XII Centuries''. Tbilisi:, Ganatleba, p. 154.</ref>
 
=== L'invasione mongola (1219–12211219-1221) ===
{{Vedi anche|Invasione mongola dell'Asia centrale|Invasione mongola della Corasmia|Impero mongolo}}L'[[Impero corasmio|Impero Corasmio]] durò fino all'arrivo dei [[Impero mongolo|Mongoli]]. [[Gengis Khan]] aveva unificato il suo popolo, e, sotto il suo regno l'[[Impero mongolo]] si era rapidamente espanso in molte direzioni, finché, nel [[1218]] non giunse ai confini dell'impero Corasmio. All'epoca, era guidato da [[Muhammad II del Khwarezm|Ala ad-Din Muhammad]]<ref>1200-1220.</ref>. Muhammad, come Gengis Khan, era intenzionato ada espandere le sue terre per poter dominare sulla maggior parte dell'Iran. Pertanto si autoproclamò [[Scià]], richiedendo riconoscimento formale al califfo Abbasida [[Al-Nasir li-din Allah|anal-Nasir]]. Quando il califfo rifiutò la sua richiesta, 'Ala' adal-Din Muhammad proclamò uno dei suoi nobili califfo e cercò, ma senza successo, di deporre anal-Nasir.
 
L'invasione mongola dell'Iran ebbe inizio nel [[1219]], dopo che i membri di due missioni diplomatiche, inviate da Gengis Khan nell'impero Corasmio, erano stati massacrati. Tra il [[1220]] e il [[1221]], [[Bukhara]], [[Samarcanda]], [[Herat]], [[Tus (Iran)|Tus]] e [[Nishapur]] furono rase al suolo, e le intere popolazioni massacrate. Il sovrano Corasmiocorasmio fuggì per morire su un'isola nei pressi della costa del [[Mar Caspio]].<ref>{{Cita web|url=https://www.britannica.com/place/Iran/The-Mongol-invasion|titolo=Iran - The Mongol invasion {{!}} history - geography|accesso=5 agosto 2016}}</ref> Nel 1219, durante l'invasione della [[Transoxiana|Trasoxania]], un particolare tipo di unità utilizzò in battaglia la [[catapulta]], nuovamente impiegata nel 1220. I Cinesi potrebbero aver utilizzato le [[Catapulta|catapulte]] per lanciare bombe di [[polvere da sparo]], dal momento che già le possedevano in quegli anni.<ref>{{Cita libro|url=https://books.google.com/books?id=esnWJkYRCJ4C&pg=PA58&dq=transoxania+chinese+gunpowder+catapult&hl=en&ei=pvLTTs3XH8Ho0QH866g4&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CC8Q6AEwAA#v=onepage&q=transoxania%20chinese%20gunpowder%20catapult&f=false|titolo=Firearms: a global history to 1700|autore=Kenneth Warren Chase|accesso=28 novembre 2011|edizione=illustrated|data=|anno=2003|editore=Cambridge University Press|città=|isbn=0-521-82274-2|p=58|citazione=Gengis Khan ha organizzato un'unità di specialisti cinesi della catapulta nel 1214, e questi uomini facevano parte del primo esercito mongolo che invase Transoxania nel 1219. Non eravamo troppo lontani all'introduzione delle vere armi da fuoco, ed è stato quasi due secoli dopo che le bombe di polvere da sparo gettate con la catapulta vennero aggiunte all'arsenale cinese. Le macchine d'assedio cinesi sono entrate in azione in Transoxania nel 1220 e nel nord del Caucaso nel 1239-1240.}}</ref>
 
Nel corso della conquista della [[Transoxiana|Transoxania]] e della Persia, Gengis Khan fece uso di esperti cinesi di polvere da sparo.<ref>{{Cita libro|url=https://books.google.com/books?id=OgQXAQAAIAAJ&q=Though+he+was+himself+a+Chinese,+he+learned+his+trade+from+his+father,+who+had+accompanied+Genghis+Khan+on+his+invasion+of+Muslim+Transoxania+and+Iran.+Perhaps+the+use+of+gunpowder+as+a+propellant,+in+other+words+the+invention+of+true&dq=Though+he+was+himself+a+Chinese,+he+learned+his+trade+from+his+father,+who+had+accompanied+Genghis+Khan+on+his+invasion+of+Muslim+Transoxania+and+Iran.+Perhaps+the+use+of+gunpowder+as+a+propellant,+in+other+words+the+invention+of+true&hl=en&ei=TgfUTtqlEZLD0AHC95QD&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CDAQ6AEwAA|titolo=The Mongol Warlords: Genghis Khan, Kublai Khan, Hulegu, Tamerlane|autore=David Nicolle, Richard Hook|accesso=28 novembre 2011|edizione=illustrated|data=|anno=1998|editore=Brockhampton Press|città=|isbn=1-86019-407-9|p=86|citazione=Anche se luiegli stesso era un cinese, ha imparato il mestiere da suo padre, che aveva accompagnato Gengis Khan sulla sua invasione musulmana della Transoxania e dell'Iran. Forse usò la polvere da sparo come propellente, in altre parole l'invenzione delle vere pistole, apparve forse prima nel Medio Oriente musulmano, considerando che l'invenzione della polvere da sparo era cinese.}}</ref> Interi [[Reggimento|reggimenti]], completamente composti da cinesi furono usati dai Mongoli per comandare macchine da guerra in grado di lanciare delle vere e proprie bombe. Gli storici ritengono che l'invasione mongola abbia portato in Persia nuove [[Arma da fuoco|armi da fuoco]]. Una di queste fu lo ''huochong'', una specie di [[mortaio (arma)|mortaio]] cinese.<ref>{{Cita libro|url=https://books.google.com/books?id=AzG5llo3YCMC&pg=PA474&dq=Indeed,+it+is+possible+that+gunpowder+devices,+including+Chinese+mortar+(+huochong),+had+reached+Central+Asia+through+the+Mongols+as+early+as+the+thirteenth+century.71+Yet+the+potential+remained+unexploited;&hl=en&ei=gQrUToDEO4Hz0gHfi-SyBQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CC8Q6AEwAA#v=onepage&q=Indeed%2C%20it%20is%20possible%20that%20gunpowder%20devices%2C%20including%20Chinese%20mortar%20(%20huochong)%2C%20had%20reached%20Central%20Asia%20through%20the%20Mongols%20as%20early%20as%20the%20thirteenth%20century.71%20Yet%20the%20potential%20remained%20unexploited%3B&f=false|titolo=History of Civilizations of Central Asia: Development in contrast : from the sixteenth to the mid-nineteenth century|autore=Chahryar Adle, Irfan Habib|curatore1=Ahmad Hasan Dani|curatore2=Chahryar Adle|curatore3=Irfan Habib|accesso=28 novembre 2011|edizione=illustrated|volume=Volume 5 of History of Civilizations of Central Asia|data=|anno=2003|editore=UNESCO|città=|isbn=92-3-103876-1|p=474|citazione=Infatti, è possibile che i dispositivi a polvere da sparo, tra cui il mortaio cinese (huochong), avevano raggiunto l'Asia centrale attraverso i mongoli già a partire dal XIII secolo. Il potenziale è rimasto inutilizzato; anche l'uso del cannone da parte del sultano Husayn può essere stato ispirato dagli ottomani.}}</ref> I libri scritti intorno alla zona in cui vennero usate le armi da fuoco vennero raffigurati in maniera somigliantesimile a quelli della Cina.<ref>{{Cita libro|url=https://books.google.com/books?id=X7e8rHL1lf4C&pg=PA46&dq=The+presence+of+these+individuals+in+China+in+the+1270s,+and+the+deployment+of+Chinese+engineers+in+Iran,+mean+that+there+were+several+routes+by+which+information+about+gunpowder+weapons+could+pass+from+the+Islamic+world+to+China,+or+vice+versa.+Thus+when+two+authors+from+the+eastern+Mediterranean+region+wrote+books+about+gunpowder+weapons+around+the+year+1280,+it+is+not+suprising+that+they+described+bombs,+rockets+and+fire-lances+very+similar+to+some+types+of+Chinese+weaponry.&hl=en&ei=93fmTojAO4Hy0gGX2uDqBQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CDEQ6AEwAA#v=onepage&q=The%20presence%20of%20these%20individuals%20in%20China%20in%20the%201270s%2C%20and%20the%20deployment%20of%20Chinese%20engineers%20in%20Iran%2C%20mean%20that%20there%20were%20several%20routes%20by%20which%20information%20about%20gunpowder%20weapons%20could%20pass%20from%20the%20Islamic%20world%20to%20China%2C%20or%20vice%20versa.%20Thus%20when%20two%20authors%20from%20the%20eastern%20Mediterranean%20region%20wrote%20books%20about%20gunpowder%20weapons%20around%20the%20year%201280%2C%20it%20is%20not%20suprising%20that%20they%20described%20bombs%2C%20rockets%20and%20fire-lances%20very%20similar%20to%20some%20types%20of%20Chinese%20weaponry.&f=false|titolo=Technology in world civilization: a thousand-year history|autore=Arnold Pacey|accesso=28 novembre 2011|edizione=reprint, illustrated|data=|anno=1991|editore=MIT Press|città=|isbn=0-262-66072-5|p=46|citazione=La presenza di questi individui in Cina nel 1270, e il dispiegamento di ingegneri cinesi in Iran, significa che ci sono stati diverse strade attraverso cui le informazioni sulle armi da fuoco potrebbero essere passate dal mondo islamico verso la Cina, o viceversa. Così, quando i due autori della regione mediterranea orientale hanno scritto libri sulle armi da fuoco verso l'anno 1280, non è sorprendente che abbiano descritto le bombe, i razzi e le "lance da fuoco", molto simili ad alcuni tipi di armi cinesi.}}</ref>
 
=== Distruzioni sotto i Mongoli ===
Prima della sua morte, nel [[1227]], Gengis Khan raggiunse l'[[Azerbaigian]] meridionale, saccheggiando e devastando città lungo il suo percorso. Per glii iranianiPersiani fu un'invasione disastrosa. Benché gli invasori mongoli si convertissero successivamente all'Islam accettando la cultura persiana, la distruzione da parte dei mongoliMongoli di una delle patrie dell'Islam segnò un grande cambio di paradigma. Più di sei secoli di istruzione islamica, cultura e infrastrutture vennero distrutte, inoltre gli invasori bruciarono le biblioteche e sostituirono le moschee con templi buddisti.
 
I mongoli uccisero molti civili. La distruzione del sistema di irrigazione dei [[qanat]] spopolò molti insediamenti creando numerose e isolate città, "[[oasi]]", in una terra in cui in precedenza erano state rare. Venne ucciso un grande numero di persone, in particolare maschi: tra il [[1220]] e il [[1258]], la popolazione totale dell'Iran è probabilmente crollata da 2,5 milioni di abitanti a 250.000, come conseguenza degli stermini di massa e della [[carestia]].<ref>{{Cita web|url=http://ibnbattuta.berkeley.edu/3iraq.html|titolo=The Travels of Ibn Battuta|sito=ibnbattuta.berkeley.edu|accesso=5 agosto 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160802124054/http://ibnbattuta.berkeley.edu/3iraq.html|dataarchivio=2 agosto 2016}}</ref>
 
=== L'Ilkhanato ===
[[File:Mongol_Empire_map.gif|thumb|upright=1.4|L'espansione dell'[[Impero mongolo]] (in rosso) e i khanati formatisi dopo la sua disgregazione.]]{{Vedi anche|Ilkhanato}}
 
Dopo la morte di Gengis Khan, l'Iran fu guidato da molti comandanti mongoli. Al nipote, [[Hulagu Khan]], fu assegnata la zona ovest dei precedenti domini. Tuttavia, da quando ascese al potere, l'impero mongolo si era già dissolto, dividendosi in differenti e distinte fazioni. Hulagu Khan, giungendo con un esercito, si stabilì nella regione, creando l'[[Ilkhanato]], uno statoStato staccatosi dall'impero mongolo originale, e che avrebbe guidato l'Iran per i successivi ottant'anni, e, nel corso del processo si sarebbe "''persianizzato''". Nel [[1258]] Hulagu Khan conquistò [[Baghdad]] giustiziando l'ultimo califfo abbaside. L'avanzata verso ovest delle sue truppe fu interrotta, nel [[1260]], in [[Palestina]], dai [[Mamelucchi]] nel corso della [[Battaglia di Ayn Jalut|Battaglia di 'Ain JaluitJalut]]. Le campagne del Khan contro i Musulmani coinvolsero anche [[Berke]], khan dell'[[Orda d'Oro]], convertitosi all'[[Islam]]. Hulagu e Berke si ritrovarono a combattere l'uno contro l'altro, così dimostrando l'indebolimento dell'unità dell'impero mongolo.
 
Il governo del pronipote di Hulagu, [[Ghazan Khan]] (1295-1304) vide, nell'Ilkhanato, la proclamazione dell'Islam come religione di stato. Sotto il dominio di Ghazan e del suo famoso [[visir]] iranianopersiano, [[Rashid al-Din Hamadani|Rashid al-Din]], l'Iran fu testimone di una parziale e breve ripresa economica. I Mongoli abbassarono le tasse per gli artigiani, favorirono l'agricoltura, ricostruirono ed estesero le strutture di irrigazione e migliorarono la sicurezza delle vie commerciali.
 
Le merci dalla Cina, dall'India e dall'Iran passavano facilmente attraverso le steppe asiatiche e questi contatti arricchirono culturalmente l'Iran. Per esempio gli Iraniani svilupparono un nuovo stile pittorico basato sulla fusione dello stile solido, bidimensionale della pittura mesopotamica con leggere pennellate e altri motivi caratteristici della Cina. Dopo la morte del nipote di Ghaza, [[Abu Sa'id (Ilkhanide)|Abu Said]], nel [[1335]], l'[[Ilkhanato|Ilkhanto]] collassò in una [[guerra civile]] e venne diviso fra molte piccole dinastie, le più importanti delle quali furono, i [[Jalayridi|Jalayiridi]], i [[Muzaffaridi]], glii [[Sarbadar]]i e i [[Kartidi]]. A metà del [[XIV secolo]] la [[peste nera]] uccise circa il 30% della popolazione del Paese.
 
=== Sunnismo e Sciismo nell'Iran pre-Safavide ===
[[File:Imam_reza_shrine_in_Mashhad.jpg|thumb|Il santuario dell'Imam Reza, il più grande sito religioso in [[Iran]] che fu costruito nel [[IX secolo]] e da allora fu luogo di pellegrinaggio per tutti i Musulmani.]]{{Vedi anche|islam in Iran}}
Prima dell'ascesa dell'[[Impero safavide]], l'Islam [[Sunnismo|sunnita]] fu la religione dominante, seguita dal 90% della popolazione dell'epoca. Secondo il filosofo Morteza Motahhari la maggioranza degli studiosi iraniani e le masse rimasero sunnite fino al dominio safavide.<ref name="Motahhari">{{Cita web|url=https://www.al-islam.org/al-tawhid/iran/mutual.htm|titolo=Islam and Iran: A Historical Study of Mutual Services|sito=Al-Islam.org|accesso=6 agosto 2016}}</ref> Anche se i sunniti erano la maggioranza, questo non voleva affermare che lo [[sciismo]] non avesse le proprie radici in Iran.
 
Il dominio del credo sunnita nel corso dei primi nove secoli islamici ha caratterizzato, in questo periodo, la storia religiosa dell'Iran. Vi sono state però alcune eccezioni a questa dominazione generale emersa con igli [[Zaydismo|Zaiditi]] del [[Mazandaran|Tabaristan]], i [[Buwayhidi]], lai Kakuyidi, {{non chiaro|la regola del sultano [[Oljeitu|Maometto Khudabandah]]}}<ref>r. Shawwal 703-Shawwal 716 / 1304-1316.</ref> e il [[Sarbadar|Sarbedar]].<ref>{{Cita web|url=https://www.al-islam.org/message-thaqalayn/vol4-n2-1998/four-centuries-influence-iraqi-shiism-pre-safavid-iran-rasul|titolo=Four Centuries of Influence of Iraqi Shiism on Pre-Safavid Iran|sito=Al-Islam.org|accesso=6 agosto 2016}}</ref>
 
Nonostante la dominazione sunnita, in alcune parti dell'iranIran, si verificò una prevalenza di inclinazioni sciite. In Iran, durante questo periodo, lo sciismo si diffuse, a [[Kufa]]h, [[Baghdad]] e più tardi a [[Najaf]] e [[Al-Hilla|HillahHilla]]. In molte altre parti dell'Iran le popolazioni sunnite e sciite vivevano insieme.
 
Nel corso dei secoli [[X secolo|X]] e [[XI secolo|XI]] i [[Fatimidi]] inviarono i missionari [[Ismailismo|Ismailiismailiti]] sia in Iran chesia in tutto il mondo musulmano, i quali, quando si divisero in due sette, i [[Nizariti]] stabilirono la loro base in Iran. [[Ḥasan-i Ṣabbāḥ|Hassan-i Sabbah]] conquistò fortezze e catturò la fortezza di [[Alamūt|Alamut]] nel [[1090]]. I Nizariti usarono questa fortezza fino all'attacco mongolo nel [[1256]].
 
Dopo l'attacco mongolo e la caduta degli Abbasidi, le gerarchie sunnite collassarono. La loro sconfitta fu un guadagnovantaggio per gli sciiti, ilallora cuipoco centro, all'epoca non si trovavapresenti in Iran. Molte dinastie sciite, come i [[Sarbadar]]i si stabilirono in Iran.
 
Il cambiamento principale avvenne agli inizi del [[XVI secolo]], quando [[Scià Isma'il I|Ismail I]] fondò la [[Safavidi|dinastia Safavide]] e iniziò una politica religiosa di riconoscimento dello [[Sciismo]] come religione di stato dell'[[Impero safavide]] ede inoltre, il fatto che l'Iran moderno abbia come religione di Stato l'Islam sciita è una diretta conseguenza dell'operato di IsmailIsmā'īl I.
 
== L'Impero timuride (1370-1507) ==
[[File:Timurid_Dynasty_821_-_873_(AH).png|thumb|Una mappa dell'[[Impero timuride]]]]
{{Vedi anche|Impero timuride}}
[[File:Timurid_Dynasty_821_Timurid Dynasty 821 -_873_ 873 (AH)-it.png|thumb|Una mappa dell'[[Impero timuride]]]]
L'Iran rimase diviso fino all'arrivo del [[Tamerlano]], condottiero di origini mongole o turche<ref>Peter B. Golden ''Central Asia in World History (New Oxford World History)'' (Oxford University Press, 2011), pagina 94: "Nacque a 100 km a sud Samarkand nel clan di [[Barlas]], discendente di una tribù mongola naturalizzata turca".</ref> appartenente alla dinastia [[Impero timuride|timurida]]. Come i suoi predecessori, l'Impero timuride faceva parte del ''Persianato''. Dopo aver stabilito una base di potere in [[Transoxiana|Transoxania]], nel 1381, il Tamerlano invase l'Iran e in seguito conquistò la maggior parte del suo territorio. Le campagne del Tamerlano erano note per la sua loro brutalità: molte persone furono massacrate e molte città distrutte.
 
L'Iran rimase diviso fino all'arrivo del [[Tamerlano]], condottiero di origini mongole o turche<ref>Peter B. Golden ''Central Asia in World History (New Oxford World History)'' (Oxford University Press, 2011), pagina 94: "Nacque a 100 &nbsp;km a sud Samarkand nel clan di [[Barlas]], discendente di una tribù mongola naturalizzata turca".</ref> appartenente alla dinastia [[Impero timuride|timurida]]. Come i suoi predecessori, l'Impero timuride faceva parte del ''Persianato''. Dopo aver stabilito una base di potere in [[Transoxiana|Transoxania]], nel 1381, il Tamerlano invase l'Iran e in seguito conquistò la maggior parte del suo territorio. Le campagne del Tamerlano erano note per la sua loro brutalità: molte persone furono massacrate e molte città distrutte.
 
Il suo regime fu caratterizzato dall'inclusione degli Iraniani nelle cariche amministrative e dalla promozione dell'architettura e della poesia. I suoi successori, i [[Timuridi]], mantennero il controllo su buona parte dell'Iran fino al [[1452]] quando lo persero in favore della confederazione di origine [[oghuz]] dei [[Kara Koyunlu]] (''Montoni Neri''). Successivamente la confederazione dei [[Ak Koyunlu]] (''Montoni Bianchi'') guidata da [[Uzun Hasan]] sconfisse i Montoni Neri nel [[1468]]. Uzun Hasan e i suoi successori regnarono sull'Iran fino all'ascesa dei [[Safavidi]].
 
== Kara Koyunlu ==
{{Vedi anche|Kara Koyunlu}}I [[Kara Koyunlu]] (in lingua azera: Qaraqoyunlular o Karakoyunlular), o "Turcomanni della Pecora Nera", erano una federazione tribale di origine oghuz che dominò l'attuale Azerbaigian, inclusi gli attuali Iran nordoccidentale e Iraq dal 1375 al 1468.
{{Vedi anche|Kara Koyunlu}}
{{...}}
 
== Ak Koyunlu ==
{{Vedi anche|Ak Koyunlu}}
Gli [[Ak Koyunlu]], o "Turcomanni della Pecora Bianca" erano una federazione tribale di origine oghuz che controllò l'odierno Azerbaigian, l'Anatolia orientale, l'Iraq settentrionale e l'Iran occidentale tra 1378 e 1508.
{{...}}
 
== L'epoca moderna (1501-1925): dai Safavidi all'ascesa dei Pahlavi ==
La Persia visse un periodo di rinascita sotto i [[Safavidi]] (1502-1736), il cui sovrano più importante fu lo [['Abbas I il Grande|ShahShāh AbbasʿAbbās I il Grande]]. Alcuni storici ritengono che i Safavidi abbiano dato un grande contributo nelalla formareformazione ldell'Iran moderno. Infatti, a parte l'ufficializzazioneimposizione dello [[Sciismosciismo]] in Iran e alcuni segmentiPersia, degligli attuali confini iraniani traggono origine da quest'epoca (ad esempio dal [[Trattato di Zuhab]]).
 
=== L'impero safavide ===
[[File:Safavid_Empire_1501_1722_AD.png|thumb|upright=1.8|L'[[Impero safavide]] all'apice della sua estensione.]]
{{Vedi anche|Impero safavide|Guerre ottomano-persiane}}
{{See also|Impero safavide|Guerre persiano-ottomane}}I Safavidi fufurono una delle più influenti dinastie a regnare sull'Iran moderno, spesso considerata come "''l'inizio della moderna storia persiana''"<ref>{{Cita web|url=http://www.iranicaonline.org/articles/safavids|titolo=SAFAVID DYNASTY – Encyclopaedia Iranica|cognome=electricpulp.com|sito=www.iranicaonline.org|accesso=7 agosto 2016}}</ref>. Governarono uno dei più grandi imperi persiani dopo la [[conquista islamica della Persia]]<ref>Helen Chapin Metz. ''Iran, a Country study''. 1989. University of Michigan, p. 313.</ref><ref>Emory C. Bogle. ''Islam: Origin and Belief''. University of Texas Press. 1989, p. 145.</ref><ref>Stanford Jay Shaw. ''History of the Ottoman Empire''. Cambridge University Press. 1977, p. 77.</ref><ref>Andrew J. Newman, ''Safavid Iran: ''Rebirth of a Persian Empire'', IB Tauris (March 30, 2006).</ref> e proclamarono l'[[Sciismo|Islam sciita]]<ref name=":8" /> religione di statoStato, segnando uno dei più importanti punti di svolta nella [[Storia dell'Islam|Storiastoria musulmanaislamica]]. I Safavidi governarono l'Iran dal 1501 al 1722,<ref>E per un breve intervallo tra il [[1729]] ede il [[1736]].</ref> e, dallain loroquel altezza,periodo hanno controllato tutti i moderni stati delll'Iran, [[Azerbaigian]] e [[Armenia]], la maggior parte della Georgia, del [[Ciscaucasia|Caucaso del Nord]], Iraq, [[Kuwait]] e in Afghanistan, cosìebbe come parti della [[Turchia]], [[Siria]], [[Pakistan]], [[Turkmenistan]] e [[Uzbekistan]]. L'Iran Safavide fu uno dei cosiddetti, "''imperi polveriera''" islamici, insieme con i suoi vicini, il suo rivalerivali e nemiconemici principaleprincipali l'[[imperoImpero ottomano]], così comee l'[[Moghul|imperoImpero Moghulmoghul]].
 
La dinastia regnante safavide vennefu fondata da re IsmāilIsmāʿīl, chenoto si proclamòcome [[Scià Isma'il I|Shāh IsmāilIsmāʿīl I]].<ref>{{Cita web|url=http://www.iranicaonline.org/articles/esmail-i-safawi|titolo=ESMĀʿĪL I ṢAFAWĪ – Encyclopaedia Iranica|cognome=electricpulp.com|sito=www.iranicaonline.org|accesso=8 agosto 2016}}</ref>, Adoratovenerato dai suoi seguaci [[Kizilbash]],. Ismāil,Ismāʿīl invase lo [[Shirvan (regione)|Shirvan]] per vendicare la morte del padre, Shaykh Haydar, ucciso durante l'assedio di [[Derbent]], in [[Daghestan]]., Ha poie continuatocontinuó una campagna di conquista, e,che incon seguito allala conquista della città di [[Tabriz]] nel luglio [[1501]], silo sedetteportò luia stessosalire sulal trono, come feceaveva fatto lo Scià dell'[[Azerbaigian]],<ref>Richard Tapper. "Shahsevan in Safavid Persia", in: ''Bulletin of the School of Oriental and African Studies'', University of London, Vol. 37, No. 3, 1974, p. 324</ref><ref>Lawrence Davidson, Arthur Goldschmid, "A Concise History of the Middle East", Westview Press, 2006, p. 153</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.britannica.com/topic/Safavid-dynasty|titolo=Safavid dynasty {{!}} Iranian dynasty|accesso=8 agosto 2016}}</ref>. coniandoConiò monete con taleil proprio nome, e proclamandoproclamò lo sciismo religione ufficiale del suo dominio.<ref name=":8" />
 
Anche se inizialmente i Safavidi erano i padronisignori solo dell'Azerbaigian e del sud del [[Daghestan]], avevano nei fatti vinto in Persia la lotta per il potere in corso da quasi un secolo in seguito alla frammentazione deldella confederazione dei [[Kara Koyunlu]] e l'degli [[Ak Koyunlu]]. Un anno dopo la sua vittoria a [[Tabriz]], İsmailIsmāʿīl proclamò la maggior parte della Persia come suo dominio<ref name=":8" />, e, rapidamente conquistato e unificato l'Iran sotto il suo dominio. Pocopoco dopo, il nuovo impero safavide conquistò in successionisuccessione diverse altre regioni, nazioni e popoli in tutte le direzioni, tra cui l'Armenia, l'Azerbaigian, parti della Georgia, della Mesopotamia (Iraq), [[Kuwait]], Siria, Daghestan, gran parte di quello che oggi è l'Afghanistan, parti del Turkmenistan e grandi blocchi diaree dell'Anatolia, ponendo le basi deldi suoquel caratteremodello multietnico che influenzerà pesantementefortemente l'impero stesso<ref>In particolare il Caucaso ede i suoi popoli.</ref>
 
Durante il regno di [[Scià Tahmasp I|Shah Tahmasp]], eglifurono svolsecompiute molteplici invasioni del Caucaso, che era stato incorporato allnell'Impero safavide da [[Scià Isma'il I|ShahShāh IsmailIsmāʿīl I]];da allora e per molti secoli dopo, e ha iniziato a deportare evennero spostaredeportate centinaia di migliaia di [[Adighè|circassi]], [[georgiani]] e [[armeniArmeni]] nelle roccaforti dell'Iran. Inizialmente solo mettere negli [[harem]] reali, guardie reali, e minori in altre sezioni dell'Impero, Tahmasp credeva di poter eventualmente ridurre il potere deldei [[Kizilbash]], attraverso la creazione e la piena integrazione di un nuovo livelloordine della società iranianairanica. Come afferma l{{'Enciclopedia}}''[[Encyclopædia Iranica]]'', per Tahmasp, il problema giravaruotava attorno lall'élite tribale dei militari dell'Impero, lai Qezelbāš, che credevano che la vicinanza fisica e il controllo di un membro della famiglia safavide garantivagarantisse vantaggi spirituali, fortuna politica, e materiale avanzamento.<ref>{{Cita web|url=http://www.iranicaonline.org/articles/tahmasp-i|titolo=ṬAHMĀSP I – Encyclopaedia Iranica|cognome=electricpulp.com|sito=www.iranicaonline.org|accesso=8 agosto 2016}}</ref> Con questo nuovonuova livelloimmissione caucasicocaucasica nella società iraniana, la potenza indiscussa del [[Kizilbash]] (che haaveva funzionato proprio come i [[ghazi]] del vicino [[Impero ottomano]]) sarebberosarebbe statistata interrogatiprogressivamente eesclusi completamentedal diminuitivertice dello Stato e la società iranica sarebbe diventata pienamentemaggiormente [[Meritocrazia|meritocratica]].
[[File:ShahAbbasPortraitFromItalianPainter.jpg|sinistra|miniatura|Lo scià AbbasʿAbbās I in un dipinto]]
Lo [['Abbas I il Grande|Scià AbbasʿAbbās I]], e i suoi successori, espanseroespanse in modo significativo questa politica avviata da [[Scià Tahmasp I|Tahmasp]], deportando durante il suo regno circa 200.000 georgianiGeorgiani, 300.000 armeniArmeni e 100.000-150.000 circassiCircassi in Iran, completando la fondazione di un nuovo livello nella società iraniana. Con ciò, e con la completa disorganizzazioneesclusione deldei Kizilbash daidal suoivertice ordinidello personaliStato, finalmente si riuscì a sostituire la potenzaloro del [[Kizilbash]]presenza con quella dei ghulami[[ghulam|ghulām]] caucasici. Questi nuovi soggetti caucasici (i cosiddetti [[ghilman]] / غلمان / "servi"), quasi sempre dopo la conversione allo [[sciismo]], erano a differenza del Qizilbash, completamente fedeli allo Scià. Le altre masse di Caucasici sonofurono stati dispiegateimpiegate in tutte le altrel possibili funzioni e le posizioni disponibili nell'impero, così come nell'harem, militarinelle forze armate regolari, negli ordini artigiani, agricoltori,nell'agricoltura e così eccvia. Questo sistema di utilizzo di massa deidi soggetti caucasici è rimastorimase in piedi fino alla caduta della dinastia dei [[Dinastia Qajar|Qajari]].
 
Il più grande dei sovrani safavidi, [['Abbas I il Grande|Scià AbbasʿAbbās I il Grande]] (1587-1629) è salitosalì al potere nel [[1587]] a 16 anni. Abbas I ha combattutoCombatté gli [[uzbeki]], riconquistando [[Herat]] e [[Mashhad]] nel [[1598]], che erano state perse dal suo predecessore [[Mohammad Khodabanda]] durante la [[guerra ottomano-safavide (1578-1590)]]. Poi si rivolse contro gli [[Impero ottomano|Ottomani]], esuoi iindomiti Safavidirivali, loroe arcirivali si ripreseroriprese [[Baghdad]], l'Iraq orientale e, le province caucasiche e anche altro dal [[1618]]. Tra il 1616-1618, in seguito alla disobbedienza dei suoi più fedeli sudditi georgiani [[Teimuraz I di Cachezia|Teimuraz I]] e [[Luarsab II]], AbbasʿAbbās ha effettuatoeffettuò una campagna punitiva nei territori della Georgia, devastando [[Cachezia|Kakheti]] e [[Tbilisi]] e portando via 130.000<ref>Eskandar Beg, pp. 900-901, tr. Savory, II, p. 1116</ref> - 200,.000<ref>Malekšāh Ḥosayn, p. 509</ref> prigionieri georgiani versoin l'Iran. Il suo nuovo esercito, che era stato notevolmente migliorato con l'avvento di [[Robert Shirley, I conte Ferrers|Robert Shirley]] e i suoi fratelli dopo la prima missione diplomatica in Europa, snocciolòcolse la prima schiacciante vittoria soprasugli gli ottomani di cuiOttomani nella succitata guerra del 1603-1618, e avrebbe superato poisovrastò gli Ottomani in forza militare. Usò anche la sua nuova forza per sloggiare i portoghesiPortoghesi dal [[Bahrein|Bahrain]] (1602) e [[Hormuz]] (1622) con l'aiuto della [[Naval Service|marina inglesebritannica]], nel [[Golfo Persico]].
 
HaAmpliò ampliatoi legami i commerciali con la [[Compagnia delle Indie Orientali olandesi|Compagnia delle Indie olandesi]] e istabilì collegamentilegami solidi stabiliti con le case reali europee, che erano statestati avviategià avviati da IsmailIsmāʿīl I dapprima con l'alleanza [[Casaalleanza d'Asburgo|Asburgoasburgico-persiana]]-persiana. Così Abbas I è stato in grado di rompere la dipendenza dal Qizilbash per la potenza militare e quindi centralizzare il controllo. La dinastia safavide si era già affermata nel corso dellodel governo di Scià IsmailIsmāʿīl I, ma sotto AbbasʿAbbās I è diventata davverodivenne una grande potenza del mondo, lungoal ilpari del suo rivale, l'Impero Ottomanoottomano, contro il quale è diventatoera in grado ormai di competere alla pari. HaIniziò inoltre iniziatoa lapromuovere promozione delil turismo in Iran. Sottoe, sotto il loro dominio persiano, fiorì nuovamente l'architettura di nuovo e sonofurono sorticostruiti molti nuovi monumenti in diverse città iraniane, di cui [[Esfahan|IsfahanIsfahān]] è forse l'esempio più notevolemigliore.
 
Fatta eccezione per lo Scià AbbasʿAbbās il Grande, lo Scià IsmailIsmāʿīl I, [[Scià Tahmasp I]], e [['Abbas II|Scià AbbasʿAbbās II]], molti dei governanti safavidi eranosi inefficacirivelarono poco capaci, essendoaccusati di essere spesso più interessati alle loro donne, all'alcool e ad altre attività ricreative più che alle questioni di Stato.
La fine del regno di AbbasʿAbbās II nel [[1666]], ha segnatosegnò l'inizio della fine della [[Safavidi|dinastia safavide]]. Nonostante il calo delle entrate e le minacce militari, molti degli scià in seguito ebbero uno stile di vita sontuoso. [[Sultan Husayn|Scià Sultan Husayn]] (1694-1722), in particolare, era noto per il suo amore per il vino e il disinteresse nel governo della nazione.<ref>Mottahedeh, Roy, ''The Mantle of the Prophet : Religion and Politics in Iran'', One World, Oxford, 1985, 2000, p. 204</ref>
 
Il paese, in declino, èfu statoinvaso più volte invaso dalle sue frontiere.e Infineinfine, i [[Ghilji|Ghilzai]] [[pashtun]] chiamarono acome loro capo [[Mirwais Hotak]] hache iniziatosi una ribellioneribellò a [[Kandahar (città)|Kandahar]] e sconfisse l'esercito safavide sotto il governatore della [[Georgia|Georgia iraniana]], Giorgio IX di Kartli. Nel [[1722]], [[Pietro I di Russia|Pietro il Grande]] della vicina [[Impero russo|Russia imperiale]] ha lanciatolanciò la [[guerra russo-persiana (1722-1723)]], catturandoconquistando molti dei territori caucasici dell'Iran, tra cui [[Derbent]], [[Şəki|Shaki]], [[Baku]], ma anche [[Gilan]], [[Mazandaran]] e [[Asterabad|Astrabad]]. Nel bel mezzocorso di tuttoper ilquesto caosperiodo caotico, nello stesso annonel [[1722]] un esercito afghano guidato dal figlio di [[Mahmud Hotak]] marciò attraverso l'Iran orientale, assediò e prese [[Esfahan|IsfahanIsfahān]]. Mahmud si proclamò [[Sovrani della Persia|Scià di Persia]]. Nel frattempo, i rivali imperiali di Persia, gli Ottomani e i russiRussi, hannoapprofittarono approfittato del caos neldella paesesituazione per conquistare più territorio possibile.<ref>[[Michael Axworthy]], biography''Biography of Nader, The Sword of Persia'' (I.B. Tauris, 2006) pp. 17–56</ref> AttraversoQuesti questieventi eventi,decretarono la fine della dinastia safavide aveva effettivamente concluso il suo regno. Nel [[1724]], conformein base al [[Trattato di Costantinopoli (1724)|trattato di Costantinopoli]], gli Ottomani e i russiRussi hanno decisodecisero di divideresuddividersi i territori appena conquistati dell'Iran tra di loro.<ref>Alexander Mikaberidze. [{{cita testo|url=https://books.google.nl/books?id=jBBYD2J2oE4C&pg=PA1024&lpg=PA1024&dq=russo-Persian+War+1722-1723&source=bl&ots=MG6HP72DpJ&sig=I8Akh1ZL_tO-CpsYWIn6CrgVTFo&hl=nl&sa=X&ved=0CCQQ6AEwAzgKahUKEwi6hrmWvubGAhXCNxQKHVDNAt8#v=onepage&q=russo-Persian%20War%201722-1723&f=false |titolo="]}}''Conflict and Conquest in the Islamic World: A Historical Encyclopedia''" ABC-CLIO 2011. p. 726</ref>
 
=== Lo Scià NaderNadir e i suoi successori ===
{{Vedi anche|Afsharidi|Dinastia Zand}}
[[File:AfsharidEmpireIran.png|thumb|upright=1.6|Mappa dell'imperoImpero persiano sotto Nader]]
L'integrità territoriale dell'Irandella Persia fu ripristinata da un iraniano appartenente alla dinastia turca degli [[Afsharidi]], signore della guerra, nativo del [[Khorasan]], [[Nadir Shah]]. SconfittoNadir sconfisse e banditoallontanò gli afghani, sconfittosconfisse gli Ottomaniottomani, e restituitorestituí il trono ai [[Safavidi]], e, sia tramite il [[Trattatotrattato di Resht]] chesia con il [[trattato di Ganja]] <nowiki/>ha negoziatonegoziò il ritiro russo dai territori Iranoperso-caucasici,. Nel [[1736]], Nadir era diventato così potente da essere in grado di deporre i Safavidi e di farsi incoronare Scià. Fu, inoltre, uno degli ultimi grandi conquistatori asiatici. Per aiutare finanziariamente le sue guerre contro il rivale della Persia, l'[[Impero ottomano|Impero Ottomano]], decise di conquistare, verso est, il debole ma ricco [[Moghul|impero Mogul]]. Nel [[1739]], accompagnato dai suoi vassalli caucasici fedeli, tra cui [[Eraclio II di Georgia]],<ref>{{Cita libro|nome=David Marshall|cognome=Lang|titolo=The Last Years of the Georgian Monarchy, 1658-1832|url=https://books.google.com/books?id=ITnRAAAAMAAJ|accesso=21 agosto 2016|data=1º gennaio 1957|editore=Columbia University Press|lingua=en}}</ref> invase l'India Mogul, sconfiggendo, in meno di tre ore, un esercito numericamente superiore, saccheggiando [[Delhi]], e riportando in Persia, immense ricchezze. Sulla via del ritorno, conquistò anche tutti i [[Khanato|khanati]] [[uzbeki]], eccetto quello di [[Kokand]], rendendo suoi vassalli gli uzbeki. Inoltre ha anche fermamente ristabilitoristabilì il dominio persiano su tutto il Caucaso, nel [[Bahrein|Bahrain]], così come in gran parte dell'Anatolia e della [[Mesopotamia]].
[[File:NaderShahPainting.png|sinistra|thumb|Un dipinto di Nader]]
ImbattutoDopo essere stato imbattuto da anni, la sua sconfitta nel [[Daghestan]], doposeguita lealle ribellioni della guerriglia da parte dei [[Lezgini]] eed ad un l'attentato alla sua persona nei pressi di [[Mazandaran]], fu un punto di svolta nella sua impressionante carriera. I [[daghestan]]i ricorsero alla guerriglia, così, NaderNadir con il suo esercito fece pochissimi progressi.<ref>{{Cita libro|nome=Spencer C.|cognome=Tucker|titolo=A Global Chronology of Conflict: From the Ancient World to the Modern Middle East [6 volumes]: From the Ancient World to the Modern Middle East|url=https://books.google.com/books?id=h5_tSnygvbIC|accesso=21 agosto 2016|data=23 dicembre 2009|editore=ABC-CLIO|lingua=en|ISBN=978-1-85109-672-5}}</ref> Sia nella [[battaglia di Andalal]] chesia nella Battagliabattaglia di Avaria, l'esercito di NaderNadir subì una schiacciante sconfitta, perdendo metà di tutta la sua armata, per cui fu costretto a fuggire per le montagne.<ref>{{Cita libro|nome=Ramazan Gadzhimuradovich|cognome=Abdulatipov|titolo=Russia and the Caucasus: On the Arduous Path to Unity|url=https://books.google.com/books?id=cAYhAQAAMAAJ|accesso=21 agosto 2016|data=1º gennaio 2000|editore=Edwin Mellen Press|lingua=en|ISBN=978-0-7734-3194-2}}</ref> Anche se NaderNadir fosse riuscito conquistare la maggior parte del Daghestan, l'efficace guerriglia schierata dai [[Lezgini]], dagli [[Avari (Caucaso)|Avari]] e dei Laks rese, questa volta, la riconquista iraniana della regione del [[Ciscaucasia|Caucaso del Nord]] di breve durata. Diversi anni dopo, NaderNadir venne costretto a ritirarsi. Quasi contemporaneamente subiscesubí un attentato nei pressi di [[Mazandaran]], attentato che ha acceleratoaccelerò il corso della storia. Tra la malattia, la megalomania e la paranoia, giunse persino ad accecare i figli che sospettava avessero tentato di assassinarlo, paranoia che non escluse, i sudditi e gli ufficiali. I suoi ultimi anni di regno sono costellati di rivolte, e, alla fine, nel [[1747]], venne assassinato .<ref>Axworthy ''Iran: Empire of the Mind'' (Penguin, 2008) pp. 152–167</ref>
 
In Iran, la morte di NaderNadir fu seguita da un periodo di [[anarchia]]. La famiglia di NaderNadir, gli [[Afsharidi]], si ridusse sempre di più numericamente, aggrappandosi a un piccolo dominio nel [[Khorasan]]. Molti territori caucasici si staccarono in vari [[Khanato|khanati]] caucasici. Gli [[Impero ottomano|Ottomaniottomani]] riguadagnarono territori perduti in [[Anatolia]] e Mesopotamia. I khanati dell'[[Oman]] eed [[uzbeki]] di [[Bukhara]] e [[Khiva]] riacquistarono l'indipendenza. [[Ahmad Shah Durrani]], uno degli ufficiali di NaderNadir, fondò uno stato indipendente , che, alla fine divenne il moderno [[Afghanistan]]. [[Eraclio II di Georgia|Eraclio II]], nominato re di [[Cachezia]] da NaderNadir stesso nel [[1744]],<ref>{{Cita libro|nome=Ronald Grigor|cognome=Suny|titolo=The Making of the Georgian Nation|url=https://books.google.com/books?id=riW0kKzat2sC|accesso=23 agosto 2016|data=1º gennaio 1994|editore=Indiana University Press|lingua=en|ISBN=0-253-20915-3}}</ref> aveva dichiarato l'indipendenza ''de facto'', conquistando pure il vicino [[Regno di Cartalia]], riunendo successivamente il [[Regno di Cartalia-Cachezia]], per diventare il nuovo re georgiano di una orientale Georgia orientale politicamente unita, per la prima volta dopo tre secoli.<ref>{{Cita libro|nome=Ehsan|cognome=Yar-Shater|titolo=Encyclopaedia Iranica|url=https://books.google.com/books?id=FEAOAQAAMAAJ|accesso=23 agosto 2016|editore=Routledge & Kegan Paul|lingua=en}}</ref> Dalla sua capitale [[Shiraz]], Karim Khan della [[dinastia Zand]], governò "''un'isola di relativa calma e pace in un periodo altrimenti sanguinoso e distruttivo''"<ref>Axworthy p.168</ref> tuttavia la portata del potere di Zand era limitata all'Iran contemporaneo e a parti del [[Caucaso]]. Tra il [[1747]] e il [[1795]], attraverso il periodo di Zand, Eraclio quindi mutò gli eventi in Iran essendo in grado di mantenere l'autonomia della Georgia.<ref name=":10">[[History of Iran#CITEREFFisherAveryHamblyMelville1991|Fisher et al. 1991]], p. 328</ref> La morte di Karim Khan nel [[1779]] ha portato ada un'altra guerra civile nella quale ha infine trionfato la [[dinastia Qajar]] divenendo sovrani dell'Iran. Durante la guerra civile, l'Iran perse definitivamente [[Bassora]], catturaitaconquistata daidagli persianiottomani<ref>{{Cita libro|nome=ʻAbd al-Amīr Muḥammad|cognome=Amīn|titolo=British Interests in the Persian Gulf|url=https://books.google.com/books?id=lMkUAAAAIAAJ|accesso=23 agosto 2016|data=1º gennaio 1967|editore=Brill Archive|lingua=en}}</ref> agli Ottomani nel [[1779]] ,e {{Senza fonte|il [[Bahrein|Bahrain]] allaconquistato dalla famiglia [[Al Khalifa]] dopo l'[[invasione di Bani Utbah]] nel [[1783]].
}}
 
=== Dinastia Qajar (1794–19251794-1925) ===
{{Vedi anche|Dinastia Qajar|Iran dei Qajar|Guerra russo-persiana (1804-1813)|Guerra russo-persiana (1826-1828)|Battaglia di K'rts'anisi|Trattato di Golestan|Trattato di Turkmenchay|Rivoluzione costituzionale persiana}}
{{Vedi anche|Dinastia Qajar|Guerra russo-persiana (1804-1813)|Guerra russo-persiana (1826-1828)|Battaglia di Krtsanisi|Trattato di Golestan|Trattato di Turkmenchay|Rivoluzione costituzionale persiana}}[[File:Map Iran 1900-en.png|thumb|upright=1.6|Una mappa dell'[[Iran]] sotto la [[dinastia Qajar]] nel [[XIX secolo.]]]][[Muḥammad Khān Qājār|Agha Mohammad Khan]] emerse vittorioso dalla guerra civile iniziata con la morte dell'ultimo re [[Dinastia Zand|Zand]]. Il suo regno è noto per un Iran unito e guidato centralmente. Dopo la morte di [[Nadir Shah]] e l'ultimo degli Zand, la maggior parte dei territori caucasici iraniani si erano frantumati in diversi [[Khanato|khanati]] caucasici. L'Agha Mohammad Khan, come i re [[safavidi]] e Nadir prima di lui, consideravano la regione equivalente ai territori dell'Iran centrale. Pertanto, il suo primo obiettivo, dopo aver conquistato l'Iran, fu quello di incorporare nuovamente le regioni del Caucaso.<ref name=":11">Mikaberidze 2011, p. 409</ref> La [[Georgia]] era vista come uno dei territori più integrabili.<ref name=":10" /> Per il sovrano persiano, il reinserimento della Georgia nell'Impero iraniano faceva parte dello stesso processo che aveva condotto sotto il suo dominio le città di, [[Shiraz]], [[Esfahan|Isfahan]] e [[Tabriz]].<ref name=":10" /> Come afferma il "''Cambridge History of Iran states"'', la secessione dei territori del Caucaso era inconcepibile, per cui questi dovevano essere mantenuti, esattamente come se la regione del [[Fars]] o del [[Gilan]] avessero tentato la secessione.<ref name=":10" /> Fu naturale quindi per il sovrano persiano perseguire con qualsiasi mezzo necessario la conquista del Caucaso, al fine di sottomettere e reintegrare le regioni recentemente perse, dopo la morte di Nadir e la scomparsa degli Zand, dimostrando agli occhi degli iraniani che la separazione della Georgia doveva essere considerata un tradimento da parte di [[Eraclio II di Georgia|Eraclio II]], nominato viceré della Georgia dallo stesso Nadir Shah.<ref name=":10" />
[[File:Gulistan-Treaty.jpg|sinistra|thumb|upright=1.6|La mappa mostra i confini nord-occidentali dell'[[Iran]] nel [[XIX secolo]], che comprende la [[Georgia]] orientale, il [[Daghestan]], l'[[Armenia]], l'[[Azerbaigian]] e, prima di essere costretto a cedere i territori alla Russia imperiale per le due [[Guerra russo-persiana (1804-1813)|guerre russo-persiane]] del XIX secolo.]]
Agha Mohammad Khan successivamente chiese a Eraclio II di rinunciare al trattato con la Russia stipulato in passato, con cui, formalmente, rinunciava ada ogni dipendenza della Persia a favore di una protezione completa della Russia, pur essendo disponibile a riaccettare la sovranità persiana,<ref name=":11" /> in cambio della pace e della sicurezza del suo regno. Gli [[Impero ottomano|Ottomaniottomani]], per esempio, vicini rivali dell'Iran, assicurarono, per la prima volta dopo quattro secoli, pace e sicurezza sia alla regione della [[Cartalia]] chesia alla regione della [[Cachezia]].<ref name=":12">{{Cita libro|nome=Donald|cognome=Rayfield|titolo=Edge of Empires: A History of Georgia|url=https://books.google.com/books?id=PxQpmg_JIpwC|accesso=26 agosto 2016|data=15 febbraio 2013|editore=Reaktion Books|lingua=en|ISBN=978-1-78023-070-2}}</ref> Eraclio si appellò quindi al suo teorico protettore, chiedendo all l'imperatrice [[Caterina II di Russia]], almeno 3.000 truppe russe,<ref name=":12" /> ma tale appello venne ignorato, lasciando la Georgia a respingere in solitaria, la minaccia persiana.<ref name=":13">[[David Marshall Lang|Lang, David Marshall]] (1962), ''A Modern History of Georgia'', p. 38. London: Weidenfeld and Nicolson.</ref> Tuttavia, Eraclio II respinse ancora l'ultimatum del [[Khan]].<ref name="Suny 1994 p. 59">[[Ronald Grigor Suny|Suny, Ronald Grigor]] (1994), ''The Making of the Georgian Nation'', p. 59. [[Indiana University Press]], ISBN 0-253-20915-3</ref> Come risposta, l'Agha Mohammad Shah, invase la regione del Caucaso, dopo aver attraversato il [[Aras (fiume)|fiume Aras]], e, mentre si stava recando in Georgia con le sue truppe, riassoggettò i territori iraniani dei [[Khanato|khanati]] di [[Erevan]], [[Shirvan (regione)|Shirvan]], [[Naxçıvan (città)|Naxçıvan]], [[Gäncä|Ganja]], [[Derbent]], [[Baku]], [[Khanato taliscio|Talysh]], [[Şəki|Shaki]], [[Khanato del Karabakh|Karabakh]], territori che comprendono la moderna [[Armenia]], l'[[Azerbaigian]], il [[Daghestan]], e l'[[Iğdır|Igdir]]. Giunto in Georgia, il Khan con le sue poderose truppe venne coinvolto nella ''battaglia di KrtsanisiK'rts'anisi'', che, una volta vinta, gli consentì la conquista di [[Tbilisi]], così come l'effettiva riannessione della Georgia all'Iran.<ref name=":15">{{Cita libro|nome=Michael|cognome=Axworthy|titolo=Iran: Empire of the Mind: A History from Zoroaster to the Present Day|url=https://books.google.com/books?id=k9HyyYrPIGgC|accesso=26 agosto 2016|data=6 novembre 2008|editore=Penguin UK|lingua=en|ISBN=978-0-14-190341-5}}</ref><ref>Fisher, William Bayne (1991). ''The Cambridge History of Iran''. '''7'''. Cambridge University Press. pp. 128–129. «Agha Muhammad Khan è rimasto nove giorni nelle vicinanze di Tiflis. La sua vittoria ha proclamato il ripristino della potenza militare iraniana nella regione precedentemente sotto il dominio safavide.»</ref> Al suo ritorno dal suo successo, con circa 15.000 prigionieri georgiani deportati nell'Iran centrale,<ref name=":13" /> nel [[1796]] nel venne formalmente incoronato Scià nella piana di Mughan, proprio come avvenne sessant'anni prima, per il suo predecessore [[Nadir Shah]].
 
L'Agha Mohammad Shah venne assassinato, mentre organizzava a [[Shusha]], nel 1797, una seconda spedizione contro la Georgia<ref name=":16">[[History of Iran#CITEREFFisherAveryHamblyMelville1991|Fisher et al. 1991]], p. 329</ref><ref>Oggi parte della Repubblica dell'[[Azerbaigian]].</ref>, quasi in contemporanea della morte di re Eraclio, avvenuta nel [[1798]]. L'egemonia iraniana sulla Georgia non durò a lungo: nel [[1799]] i russi marciarono a sud, verso [[Tbilisi]],<ref>{{Cita libro|nome=Alekseĭ I.|cognome=Miller|titolo=Imperial Rule|url=https://books.google.com/books?id=_8niIYSTqToC|accesso=28 agosto 2016|data=1º gennaio 2004|editore=Central European University Press|lingua=en|ISBN=978-963-9241-98-5}}</ref> già attivamente occupati in una politica espansionistica nei confronti dei suoi imperi vicini, sia verso l'Impero Ottomanoottomano chesia verso i regni iraniani. I due anni successivi all'ingresso della Russia a Tbilisi furono un periodo tremendo. L'invasione indebolì e devastò il regno georgiano, con metà della capitale in rovina. Nel [[1801]] la Georgia fu facilmente conquistata dalla Russia.<ref name=":13"/><ref name="Suny 1994 p. 59"/> Poiché l'Iran non concepiva, né avrebbe potuto permettere la cessione della [[Transcaucasia]] e del [[Daghestan]], in quanto regioni che avevano fatto per secoli parte dell'Iran,<ref name=":14" /> diversi anni più tardi ebbero inizio le guerre russo-persiani, dal [[Guerra russo-persiana (1804-1813)|1804 al 1813]] e dal [[guerra russo-persiana (1826-1828)|1826 dal 1828]], terminate con la cessione forzata e irrevocabile della Georgia, del Daghestan, dell'Armenia, dell'Azerbaigian e del [[GulistanKhanato del Karabakh|Karabakh]] alla Russia imperiale, attraverso la stipula del [[trattato di Turkmenchay|trattati di Turkmenchay]] del [[1813]] e del [[1828]].<ref name=":15" /><ref name=":16" />
 
La zona a nord del [[Aras (fiume)|fiume Aras]], tra il territorio della Repubblica dell'Azerbaigian, la Georgia orientale, il Daghestan e l'Armenia rimasero territori iraniani, fino a quando non vennero occupati dalla Russia nel corso del XIX secolo.<ref name="books.google.com">{{Cita libro|nome=Elena|cognome=Andreeva|titolo=Russia and Iran in the Great Game: Travelogues and Orientalism|url=https://books.google.com/books?id=FfRYRwAACAAJ|accesso=28 agosto 2016|data=18 agosto 2010|editore=Routledge|lingua=en|ISBN=978-0-415-78153-4}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Stephen K.|cognome=Batalden|nome2=Sandra L.|cognome2=Batalden|titolo=The Newly Independent States of Eurasia: Handbook of Former Soviet Republics|url=https://books.google.com/books?id=WFjPAxhBEaEC|accesso=28 agosto 2016|data=1º gennaio 1997|editore=Greenwood Publishing Group|lingua=en|ISBN=978-0-89774-940-4}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Timothy C.|cognome=Dowling|titolo=Russia at War: From the Mongol Conquest to Afghanistan, Chechnya, and Beyond [2 volumes]|url=https://books.google.com/books?id=KTq2BQAAQBAJ|accesso=28 agosto 2016|data=2 dicembre 2014|editore=ABC-CLIO|lingua=en|ISBN=978-1-59884-948-6}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Robert E.|cognome=Ebel|nome2=Rajan|cognome2=Menon|titolo=Energy and Conflict in Central Asia and the Caucasus|url=https://books.google.com/books?id=-sCpf26vBZ0C&dq=Energy+and+conflict+in+Central+Asia+and+the+Caucasus|accesso=28 agosto 2016|data=1º gennaio 2000|editore=Rowman & Littlefield|lingua=en|ISBN=978-0-7425-0063-1}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Kemal|cognome=Çiçek|nome2=Ercüment|cognome2=Kuran|nome3=Nejat|cognome3=Göyünç|titolo=The great Ottoman-Turkish civilisation: Politics|url=https://books.google.com/books?id=c5VpAAAAMAAJ|accesso=28 agosto 2016|data=1º gennaio 2000|editore=Yeni Türkiye|lingua=en|ISBN=978-975-6782-18-7}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Karl Ernest|cognome=Meyer|nome2=Shareen Blair|cognome2=Brysac|titolo=Tournament of Shadows: The Great Game and the Race for Empire in Central Asia|url=https://books.google.com/books?id=Ssv-GONnxTsC&dq=Tournament+of+Shadows:+The+Great+Game+and+the+Race+for+Empire+in+Central+Asia|accesso=28 agosto 2016|data=1º gennaio 2006|editore=Basic Books|lingua=en|ISBN=0-465-04576-6|urlmorto=sì}}</ref>
<gallery mode="packed" heights="130">
File:Battle Between Persians and Russians - State Hermitage Museum.jpg|La pittura mostra la [[Battaglia di Sultanabad]] del 13 febbraio 1812. [[Museo di Stato dell'Hermitage|Ermitage]].
File:Russian troops storming Lankaran fortress, January 13th, 1813..jpg|[[Presa di Lankaran]], 1812. Dipinto da [[Franz Roubaud]].
File:Сражение под Елисаветполем.jpeg|Battaglia di Elisabethpol ([[Ganja, Azerbaijan|Ganja]]), 1828. Franz Roubaud. Una parte della collezione del Museo di Storia, [[Baku]].
</gallery>
 
=== La migrazione dei musulmani caucasici ===
[[File:Persian Cossack Brigade.jpg|thumb|upright=1.6|Brigata cosacca persiana a Tabriz nel 1909]]
L'Iran, a seguito della perdita dei vasti territori del Caucaso subì notevoli cambiamenti demografici. Infatti, a seguito delle due guerre russo-persiane,<ref>dal 1804 al 1813 e dal 1826 al 1828.</ref> questi territori furono testimoni di grandi migrazioni verso l'Iran Centrale, migrazioni chiamate, "''dei [[Muhajirun|Muhàjirùn]] caucasici''". Le principali etnie coinvolte in tale esodo furono: gli [[Ayrum]]i, i Qarapapaqui, i [[Adighè|Circassi]], gli sciiti [[Lezgini]], e altri musulmani [[Transcaucasia|transcaucasici]].<ref name=":17">{{Cita web|url=http://www.tandfonline.com/loi/rcau20|titolo=Caucasus Survey|sito=www.tandfonline.com|accesso=29 agosto 2016}}</ref>
 
Attraverso la Battaglia di Ganja del [[1804]] durante la [[guerra russo-persiana (1804-1813)]], diverse migliaia di Ayrumi e Qarapapaqui migrarono verso [[Tabriz]]. Successivamente, sia tra il [[Guerra russo-persiana (1804-1813)|1804 ede il 1813]], chesia tra il [[Guerra russo-persiana (1826-1828)|1826 ede il 1828]], la maggior parte degli Ayrumi e dei Qarapapaqui ancora presenti nei territori russi appena conquistati migrarono verso la città iraniana di [[Naqadeh]].<ref>Nella moderna provincia iraniana dell'[[Azarbaijan occidentale|Azerbaigian occidentale]].</ref><ref>Mansoori, Firooz (2008). "17". ''Studies in History,Language and Culture of Azerbaijan'' (in Persian). Tehran: Hazar-e Kerman. p. 245. [[International Standard Book Number|{{ISBN]] [[Speciale:BookSources/978-600-90271-1-8|978-600-90271-1-8]].}}</ref> Come afferma il testo, ''"Cambridge History of Iran states''": "''La costante interferenza delle truppe russe lungo la frontiera nel Caucaso, le brutali spedizioni punitive del generale [[Aleksej Petrovič Ermolov|Yermolov]] e il malgoverno, spinsero un gran numero di musulmani, ede anche alcuni cristiani georgiani, in esilio in Iran"''.<ref>[[History of Iran#CITEREFFisherAveryHamblyMelville1991|Fisher et al. 1991]], p. 336</ref>
 
Nel [[1864]], e fino agli inizi del [[XX secolo]], avvenne, a seguito della vittoria russa nella [[guerra caucasica]], un'altra espulsione di massa di musulmani caucasici. Altri semplicemente rifiutarono volontariamente di vivere sotto il dominio russo cristiano, per cui migrarono sia verso la Turchia chesia verso l'Iran. Questi esodi, ancora una volta, nei confronti dell'Iran, inclusero migliaia di caucasici azeri, musulmani transcaucasici, così come molti caucasici musulmani del nord, circassi, sciiti, lezgini e [[Laki (Daghestan)|LakLaki]]<nowiki/>i.<ref name=":17" /><ref>А. Г. Булатова. Лакцы (XIX — нач. XX вв.). Историко-этнографические очерки. — Махачкала, 2000.</ref> Molti di questi migranti svolsero un ruolo fondamentale nella storia iraniana, avendo formato la maggior parte dei ranghi della [[brigata cosacca persiana]], istituita nel tardo XIX secolo.<ref>{{Cita web|url=httphttps://mepc.org/journal/middle-east-policy-archives/iranian-armed-forces-politics-revolution-and-war-part-one?print|titolo=The Iranian Armed Forces in Politics, Revolution and War: Part One {{!}} Middle East Policy Council|sito=mepc.org|accesso=6 settembre 2016}}</ref> I ranghi iniziali di tale brigata eran interamente composti da circassi ede altri caucasici Muhàjirùn. Tale brigata fu decisiva nei decenni successivi nella storia della [[Dinastia Qajar]].
 
Inoltre, il [[trattato di Turkmenchay]] del [[1828]] incoraggiava lo spostamento degli [[armeni iraniani]] nei territori russi appena conquistati.<ref>«''Griboedov non solo ha esteso la protezione a quei prigionieri caucasici che cercavano di tornare a casa, ma hanno promosso attivamente il ritorno anche di coloro che non erano volontari. Un gran numero di prigionieri georgiani e armeni avevano vissuto in Iran dal 1804 o nel lontano 1795.''» Fisher, William Bayne;Avery, Peter; Gershevitch, Ilya; Hambly, Gavin; Melville, Charles. ''The Cambridge History of Iran'' Cambridge University Press, 1991. p. 339.</ref><ref>{{Cita web|url=httphttps://feb-web.ru/feb/griboed/texts/piks3/3_4_v3.htm|titolo=ФЭБ: Грибоедов. Записка о переселении армян из Персии в наши области. — 1917 (текст)|sito=feb-web.ru|accesso=6 settembre 2016}}</ref> Questo ha favorito un notevole cambiamento demografico della regione.<ref>Bournoutian. ''Armenian People'', p. 105</ref> Il [[Trattato di Adrianopoli (1829)|trattato di Adrianopoli]] stipulato con la Turchia, conclusosi nel [[1829]], concedendo uno spostamento in massa degli [[armeni]] nei territori di nuova costituzione. Lentamente ma inesorabilmente, il numero dei cristiani, che, di fatto, nel XVII secolo venne sterminato, costituendo a quei tempi una piccola minoranza nella regione, (tranne che per la Georgia), grazie alle migrazioni, stava sempre più aumentando, soprattutto nella zona ex iraniana governata dagli armeni e dai georgiani.
 
Lo storico armeno-americano George Bournoutian fornisce una sintesi della composizione etnica prima degli eventi del [[1828]] solo per il territorio della divisione amministrativa di [[Erevan]] come esempio:<ref>Bournoutian, George A. (1982). ''Eastern Armenia in the Last Decades of Persian Rule, 1807 - 1828''. Malibu: Undena Publications. pp. xxii + 165.</ref>
 
{{Citazione|Nel primo trimestre del XIX secolo il Khanato di Erevan comprendeva la maggior parte dell'Armenia orientale e copriva una superficie di circa 18.129 chilometri quadrati. La terra era montagnosa e secca, la popolazione era di circa 100.000 abitati, di cui circa l'80 per cento di musulmani (persiani, azeri, curdi) ede il 20 per cento di Cristiani (armeni).}}
 
Dopo l'incorporazione del [[Khanato]] di [[Erevan]] nell'impero russo, la maggioranza musulmana della zona a poco a poco diminuì. In un primo momento gli armeni rimasti in Iran vennero incoraggiati a tornare.<ref>The Cambridge History of Iran by William Bayne Fisher, Peter Avery, Ilya Gershevitch, Gavin Hambly, Charles Melville, Cambridge University Press, 1991 p. 339</ref> Come risultato si stima che 57.000 rifugiati armeni in Persia ritornarono nei territori del khanato di Erevan dopo il 1828, mentre circa 35.000 musulmani (persiani, gruppi turchi, curdi, Lezgis, ecc), per un totale di oltre 100.000 persone lasciarono la regione.<ref>{{Cita libro|nome=Tim|cognome=Potier|titolo=Conflict in Nagorno-Karabakh, Abkhazia and South Ossetia: A Legal Appraisal|url=https://books.google.com/books?id=JL9N4F1SgyYC|accesso=7 settembre 2016|data=1º gennaio 2001|editore=Martinus Nijhoff Publishers|lingua=en|ISBN=90-411-1477-7}}</ref>
Riga 297 ⟶ 309:
 
=== Rivoluzione costituzionale e deposizione ===
La Grande carestia persiana del 1870-1871 si stima abbia causato la morte di circa 2 milioni di persone.<ref>Okazaki, Shoko (1 January 1986). "The Great Persian Famine of 1870-71". ''Bulletin of the School of Oriental and African Studies, University of London''. '''49''' (1): 183–192. [[JSTOR]] [{{cita testo|url=https://www.jstor.org/stable/617680 |titolo=617680].}}</ref> Verso la fine del XIX secolo, emerse una nuova era nella storia della Persia con la [[Rivoluzione costituzionale persiana|rivoluzione costituzionale dell'Iran.]] Lo Scià conservò il potere, ma attraverso la concessione, nel [[1906]], di una costituzione limitata, il paese si trasformò in una [[monarchia costituzionale]]. Il primo [[Majlis]], o parlamento, venne convocato per il 7 ottobre, [[1906]].
 
Nel [[1908]], la scoperta del petrolio nel [[Khūzestān|Khuzestan]], grazie a prospezioni inglesi, ha generato, da parte dell'[[impero britannico]] un rinnovato interesse economico verso la Persia.<ref>Vedi [[William Knox D'Arcy]] e [[Anglo-Iranian Oil Company]], la società [[BP (azienda)|BP]].</ref> Il controllo della Paese fu pertanto oggetto di contesa tra il [[Regno Unito]] e la Russia, in quello che divenne noto come Il [[Grande gioco|Grande Gioco]], e sancito dalla [[Accordo anglo-russo per l'Asia|Convenzione anglo-russa]] del [[1907]], che divise l'Iran in sfere di influenza, indipendentemente dalla sua sovranità nazionale.
 
Durante la [[prima guerra mondiale]], il paese venne occupato dai britannici, dagli [[ottomani]] e dalle forze russe, ma mantenne un comportamento sostanzialmente neutrale.<ref>Vedi, [[campagna di Persia]].</ref> Nel [[1919]], dopo la [[rivoluzione russa]] e il conseguente ritiro delle forze russe in Persia, la Gran Bretagna tentò senza successo di formare in Iran un [[protettorato]].
 
Nel [[1921]], con [[Colpo di Stato in Iran del 1921|un colpo di statoStato militare]] s'impose [[Reza Khan]], un ufficiale della [[brigata cosacca persiana]], figura che risulterà dominante per i successivi venti anni. Leader e figura di primo piano fu anche ''Seyyed Zia'eddin Tabatabai'' nell'organizzazione del [[Colpo di Stato|colpo di statoStato]] iraniano del [[1921]], che non fu in realtà diretto contro la monarchia Qaja, ma, secondo il'''[[Encyclopædia Iranica]]'', si è rivolto contro aii funzionari allora al potere, coloro che in realtà avevano un ruolo fondamentale e sostanzialmente occulto, nel controllo del governo.<ref>{{Cita web|url=http://www.iranicaonline.org/articles/coup-detat-of-1299-1921|titolo=COUP D’ETAT OF 1299/1921 – Encyclopaedia Iranica|cognome=electricpulp.com|sito=www.iranicaonline.org|accesso=8 settembre 2016}}</ref> Nel [[1925]], dopo essere stato primo ministro per un paio di anni, Reza Shah divenne re dell'Iran, imponendo la dinastia Pahlavi.
 
Infine, sia il ''movimento costituzionalista del [[Gilan]],'' chesia il vuoto di potere centrale, causato dall'instabilità del governo [[Dinastia Qajar|Qajar]], condusse all'instaurazione, nel [[1925]], della dinastia Palhavi e alla nascita di [[Reza Shah Pahlavi]].
 
== L'epoca dei Pahlavi (1925–19791925-1979) ==
{{Vedi anche|Dinastia Pahlavi}}
 
=== Reza Shah (1925–19411925-1941) ===
[[Reza Shah Pahlavi|Reza Shah]] governò lail Nazionepaese per quasi 16 anni, fino al [[16 settembre]] [[1941]], quando fu costretto ad [[Abdicazione|abdicare]] a causa dell'invasione anglo-sovietica dell'Iran. Il suo fu un governo autoritario che unì, nazionalismo, militarismo, secolarismo e anti-comunismo, ada una stretta censura e propaganda di stato.<ref>Michael P. Zirinsky; "Imperial Power and Dictatorship: Britain and the Rise of Reza Shah, 1921–1926", International Journal of Middle East Studies 24 (1992), 639–663, Cambridge University Press</ref> Il Rere introdusse, comunque, diverse riforme socio-economiche, riorganizzando l'esercito, l'amministrazione del governo, e le finanze.<ref>The Columbia Encyclopedia, Sixth Edition: [{{cita testo|url=http://www.bartleby.com/65/re/RezaShah.html |titolo=Reza Shah] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20090201151652/http://www.bartleby.com/65/re/RezaShah.html |data=1º febbraio 2009 }}</ref>
 
Secondo i suoi sostenitori il regno di Reza Shah ha portato "''legge ede ordine, disciplina, autorità centrale, e i comfort moderni, scuole, treni, autobus, radio, cinema, e telefoni''".<ref name=":18">Ervand, ''History of Modern Iran'', (2008), p.91</ref> Tuttavia, i suoi tentativi di modernizzazione vennero criticati dai suoi detrattori, in quanto ritenuti "''troppo veloci,''<ref>The Origins of the Iranian Revolution by Roger Homan. International Affairs (Royal Institute of International Affairs 1944–), Vol. 56, No. 4 (Autumn, 1980), pp. 673–677. [[JSTOR]] [{{cita testo|url=https://www.jstor.org/stable/2618173 |titolo=2618173]}}</ref> ''superficiali''",<ref>Richard W. Cottam, Nationalism in Iran, University of Pittsburgh Press, ISBN o-8229-3396-7</ref> e viziati da "''oppressione, corruzione, tassazione e mancanza di autenticità''", modalità tipica degli stati di polizia.<ref name=":18" />
 
Molte delle nuove leggi e regolamenti crearono risentimenti, sia tra le comunità di musulmani devoti, chesia del clero. Ad esempio, le moschee vennero invitate ada utilizzare le sedie, mentre la maggior parte degli uomini avrebbero dovuto indossare abiti occidentali, tra cui un cappello a tesa, mentre le donne vennero incoraggiateobbligate per decreto a non indossare lo [[hijab]]. Inoltre uomini e donne vennero autorizzati a riunirsi liberamente, violando la regola islamica sulla mescolanza dei sessi. Le tensioni esplosero nel [[1935]], quando gli abitanti dei villaggi bazari insorsero a [[Mashhad]], nei pressi del santuario Imam Reza, scandendo slogan come "''Lo Scià è un nuovo [[Yazid ibn Mu'awiya|Yazid]]''." Quando finalmente i militari sedarono i disordini, decine di persone erano state uccise, mentre centinaia ferite.<ref>Bakhash, Shaul, ''Reign of the Ayatollahs : Iran and the Islamic Revolution'' by Shaul, Bakhash, Basic Books, c1984, p.22</ref>
 
=== La Secondaseconda Guerraguerra Mondialemondiale ===
[[File:Shah with FDR.jpeg|miniatura|[[Mohammad Reza Pahlavi]] con Roosvelt[[Franklin Delano Roosevelt|Roosevelt]] alla Conferenza[[conferenza di Teheran]] del 1943|300x300px]]
{{Vedi anche|Invasione anglo-sovietica dell'Iran|Corridoio persiano}}
Nel 1941, gli interessi [[Germania nazista|tedeschi]] erano tesi in gran parte a controllare l'economia iraniana, e per questo, avevano messo in scena un fallito colpo di statoStato per assumere la direzione del governo. Con le armate tedesche che avanzavano vittoriose in territorio [[Russia|Russosovietico]], il governo iraniano, erroneamente previde che la [[Germania nazista|Germania]] avrebbe vinto la guerra, per cui rinforzò i confini della nazione. Il paese quindi respinse le richieste inglesi e russe di espellere i tedeschi. In risposta gli alleati, nell'agosto del 1941 invasero il paesePaese, e annientarono il debole esercito iraniano nel corso dell'[[Invasione anglo-sovietica dell'Iran|Operazioneoperazione Countenance]]. L'Iran così, condopo tale invasione, divenne il principale canale di ''Aiuto Alleato all'Unione Sovietica''. Lo scopo fu quello di garantire sia la produzione dei campi di [[petrolio]] iraniano, chesia le linee di rifornimento alleate<ref>Vedi: [[Corridoio persiano]].</ref>. La Persia durante la seconda guerra mondiale rimase ufficialmente neutrale. Il suo monarca Reza Shah venne deposto durante la successiva occupazione, e sostituito con il suo giovane figlio, [[Mohammad Reza Pahlavi]].<ref>Richard Stewart, ''Sunrise at Abadan: the British and Soviet invasion of Iran, 1941'' (1988).</ref>[[File:Teheran, Iran. Polish refugee colony operated by the Red Cross has a colorful setting in the outskirts of the city.jpeg|miniatura|Campo profughi polacco alla periferia di Teheran, 1943 circa|sinistra]]Alla [[Conferenzaconferenza di Teheran]] del [[1943]], gli Alleati attraverso la [[dichiarazione di Teheran]], garantirono nel dopoguerra l'indipendenza e confini dell'Iran. Tuttavia, le truppe sovietiche di stanza nel nord-ovest dell'Iran, non solo rifiutarono di ritirarsi, ma sedarono rivolte che condussero, nel [[1945]], alla formazione di stati nazionali filo-sovietici separatisti e di breve durata, nelle regioni settentrionali sia dell'Azerbaigian chesia del Kurdistan iraniano, attraverso il governo popolare dell'Azerbaigian, e la [[Repubblica di Mahabad|Repubblica del Kurdistan]]. Le truppe sovietiche infine non si ritirarono dall'Iran fino al maggio [[1946]], dopo aver ricevuto una promessa di concessioni petrolifere. Le repubbliche sovietiche del nord vennero presto [[Crisi dell'AzerbaijanAzerbaigian|rovesciate]] e le concessioni petrolifere revocate.<ref>Gary R. Hess, "the Iranian Crisis of 1945-46 and the Cold War." ''Political Science Quarterly'' 89#1 (1974): 117-146. [http{{cita testo|url=https://azargoshnasp.com/recent_history/atoor/theiraniancriris194546.pdf |titolo=online]}}</ref>
 
=== Mohammad-Reza Shah (1941–19791941-1979) ===
{{Vedi anche|Celebrazione dei 2500 anni dell'Impero Persiano}}
Dopo la guerra, vi erano delle speranze che il periodo post-occupazione trasformasse il paese in una monarchia costituzionale. Il nuovo, giovane Scià [[Mohammad Reza Pahlavi]] inizialmente assunse un ruolo marginale, lasciando al governo una notevole libertà d'azione. In quegli anni si svolsero anche delle elezioni democratiche, anche se il paese era profondamente corroso dal tarlo della corruzione. Tra il [[1947]] ede il [[1951]], il parlamento visse un periodo di cronica instabilità, e la contemporanea ascesa e caduta di sei diversi primi ministri. Di conseguenza lo Sha Pahlavi, uscendo dal suo ruolo marginale, nel [[1949]] convocò un{{'}}''assemblea Costituente'', istituendo il ''[[Senato (Iran)|Senato dell'Iran'']], una camera alta legislativa consentita nella Costituzione del [[1906]], ma mai posta in essere. I nuovi senatori erano in gran parte favorevoli allo Sha Pahlavi, come egli aveva già previsto.
[[File:Operationajax.jpg|miniatura|Teheran uomini che celebrano il colpo di statoStato iraniano del 1953|300x300px]]
Nel [[1951]] il primo ministro [[Mohammad Mossadeq|Mohammad Mossaddeq]] ricevette dal parlamento l'autorizzazione a [[Nazionalizzazione|nazionalizzare]] l'industria petrolifera di proprietà britannica, evento conosciuto come la [[Crisi di Abadan]]. Nonostante le pressioni inglesi, tra cui un blocco economico, la nazionalizzazione non si fermò. Mossaddeq venne rimosso nel [[1952]], ma rapidamente rinominato dallo Scià, a causa di una rivolta popolare a sostegno del premier. Lo stesso Mossaddeq costrinse lo Scià, nell'agosto del 1953, ada un breve esilio, dopo un [[Colpocolpo di Stato|colpo di stato]] militare fallito, organizzato dalla Guardia Imperiale del colonnello Nematollah Nassiri.
 
==== Il colpo di statoStato per rimuovere Mossaddeq ====
{{Vedi anche|Operazione Ajax}}
[[File:Mohammad-reza-shah.jpg|sinistra|thumb|Mohammad Reza Pahlavi]]
Poco dopo, il 19 agosto 1953 , prese forma un colpo di stato guidato dal generale dell'esercito in pensione Fazlollah Zahedi, ed organizzato dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e dalla [[Central Intelligence Agency|CIA]]<ref>{{Cita web|url=https://www.bbc.co.uk/news/world-middle-east-23762970|titolo=CIA documents acknowledge its role in Iran's 1953 coup|cognome=News|nome=B. B. C.|sito=BBC News|accesso=11 settembre 2016}}</ref> con il sostegno attivo dei britannici e l'[[Secret Intelligence Service|MI6]]. Questa operazione fu nota a posteriori come ''[[Operazione Ajax]]''.<ref>Kinzer, Stephen (2013). ''The Brothers: John Foster Dulles, Allen Dulles, and Their Secret World War''. New York: Times Books.</ref> Il colpo di stato venne accompaganto da una campagna di propaganda progettata per indurre la popolazione a ribellarsi al primo ministro, Mossaddeq, forzandolo alle dimissioni. Venne arrestato e processato per tradimento. Riconosciuto colpevole, la sua pena venne ridotta agli [[arresti domiciliari]] nella sua tenuta di famiglia, mentre il suo ministro degli Esteri, Hossein Fatemi, venne assassinato. Come primo ministro gli succedette, Zahedi, che riuscì a sopprimere l'opposizione allo Scià, in particolare del Fronte Nazionale e comunista, il [[Partito Iraniano del Tudeh|partito Tudeh]].
 
Poco dopo, il 19 agosto 1953 , prese forma un colpo di statoStato guidato dal generale dell'esercito in pensione Fazlollah Zahedi, ede organizzato dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e dalla [[Central Intelligence Agency|CIA]]<ref>{{Cita web|url=https://www.bbc.co.uk/news/world-middle-east-23762970|titolo=CIA documents acknowledge its role in Iran's 1953 coup|cognome=News|nome=B. B. C.|sito=BBC News|accesso=11 settembre 2016}}</ref> con il sostegno attivo dei britannici e l'[[Secret Intelligence Service|MI6]]. Questa operazione fu nota a posteriori come ''[[Operazioneoperazione Ajax]]''.<ref>Kinzer, Stephen (2013). ''The Brothers: John Foster Dulles, Allen Dulles, and Their Secret World War''. New York: Times Books.</ref> Il colpo di statoStato venne accompagantoaccompagnato da una campagna di propaganda progettata per indurre la popolazione a ribellarsi al primo ministro, [[Mohammad Mossadeq|Mossaddeq]], forzandolo alle dimissioni. Venne arrestato e processato per tradimento. Riconosciuto colpevole, la sua pena venne ridotta agli [[arresti domiciliari]] nella sua tenuta di famiglia, mentre il suo ministro degli Esteriesteri, Hossein Fatemi, venne assassinato. Come primo ministro gli succedette, Zahedi, che riuscì a sopprimere l'opposizione allo Scià, in particolare del [[Fronte Nazionale edell'Iran|Fronte comunista,Nazionale]] ed il [[Partito Iraniano del Tudeh|partitoPartito Comunista Tudeh]].
L'Iran, negli anni 50, era governato come un'autocrazia dello scià con il supporto americano, e questo fino alla rivoluzione islamica del 1979. Il governo iraniano stipulò, in quel periodo, un accordo con un consorzio internazionale di società estere che gestivano gli impianti petroliferi iraniani per i prossimi 25 anni dividendo i profitti a metà, accordo che non permetteva all'Iran di controllare i loro conti o avere membri nel loro consiglio di amministrazione. Nel [[1957]] venne sospesa la legge marziale, e, dopo 16 anni, aderendo al [[Patto di Baghdad]], l'Iran si avvicinò molto al mondo occidentale, ricevendo dagli Stati Uniti, sia aiuti militari che economici. Nel [[1961]], il Paese avvia una serie di riforme economiche, sociali, agrarie e amministrative per modernizzarlo, riforme note come la [[Rivoluzione bianca|Rivoluzione Bianca]] dello Scià.
 
L'Iran, negli [[anni '50]], era governato come un'autocrazia dello scià con il supporto americano, e questo fino alla rivoluzione[[Rivoluzione iraniana|Rivoluzione islamica]] del 1979. Il governo iraniano stipulò, in quel periodo, un accordo con un consorzio internazionale di società estere che gestivano gli impianti petroliferi iraniani per i prossimi 25 anni dividendo i profitti a metà, accordo che non permetteva all'Iran di controllare i loro conti o avere membri nel loro consiglio di amministrazione. Nel [[1957]] venne sospesa la legge marziale, e, dopo 16 anni, aderendo al [[Patto di Baghdad]], l'Iran si avvicinò molto al mondo occidentale, ricevendo dagli Stati Uniti, sia aiuti militari chesia economici. Nel [[1961]], il Paese avvia una serie di riforme economiche, sociali, agrarie e amministrative per modernizzarlo, riforme note come la [[Rivoluzione bianca|Rivoluzione Bianca]] dello Scià.
Nucleo di questo programma fu la riforma agraria. La modernizzazione e la crescita economica stavano procedendo ad un ritmo senza precedenti, alimentate da vaste riserve di petrolio, in quel periodo, le terze più grandi al mondo. Tuttavia le riforme, tra cui quelle della Rivoluzione Bianca, non migliorarono le condizioni economiche della popolazione, e le politiche filo-occidentali liberali alienarono sia alcuni gruppi religiosi che politici islamici. Ai primi di giugno del [[1963]], presero avvio delle proteste di massa in sostegno del [[Ruhollah Khomeyni|Ruhollah Khomeini]], a causa di un discorso da lui pronunciato in cui attaccava lo Scià.
 
Nucleo di questo programma fu la riforma agraria. La modernizzazione e la crescita economica stavano procedendo ada un ritmo senza precedenti, alimentate da vaste riserve di petrolio, in quel periodo, le terze più grandi al mondo. Tuttavia le riforme, tra cui quelle della Rivoluzione Biancabianca, non migliorarono le condizioni economiche della popolazione, e le politiche filo-occidentali liberali alienarono sia alcuni gruppi religiosi chesia politici islamici. Ai primi di giugno del [[1963]], presero avvio delle proteste di massa in sostegno del [[Ruhollah Khomeyni|Ruhollah Khomeini]], a causa di un discorso da lui pronunciato in cui attaccava lo Scià.
Due anni più tardi, venne assassinato il premier Hassan Ali Mansur, mentre il servizio di sicurezza interno, il [[SAVAK]], inasprì le sue modalità repressiva. Nel [[1970]] nacquero i primi gruppi di guerriglia di sinistra, come i Mujaheddin-e-Khalq (MEK), che attaccarono sia il regime, che obiettivi stranieri.
 
Due anni più tardi, venne assassinato il premier Hassan Ali Mansur, mentre il servizio di sicurezza interno, il [[SAVAK]], inasprì le sue modalità repressiva. Nel [[1970]] nacquero i primi gruppi di guerriglia di sinistra, come i Mujaheddin-e-Khalq (MEK), che attaccarono sia il regime, chesia obiettivi stranieri.
Nel decennio prima della rivoluzione, il SAVAK uccise quasi un centinaio di prigionieri politici iraniani , mentre molti altri vennero arrestati e torturati.<ref>Abrahamian, ''Tortured Confessions'' (1999), pp. 135–6, 167, 169</ref> Il clero islamico, con a capo l'Ayatollah [[Ruhollah Khomeyni|Ruhollah Khomeini]], esiliato nel [[1964]], iniziarono ad ''"alzare la voce''".
 
Nel decennio prima della rivoluzione, il SAVAK uccise quasi un centinaio di prigionieri politici iraniani , mentre molti altri vennero arrestati e torturati.<ref>Abrahamian, ''Tortured Confessions'' (1999), pp. 135–6, 167, 169</ref> Il clero islamico, con a capo l'Ayatollah [[Ruhollah Khomeyni|Ruhollah Khomeini]], esiliato nel [[1964]], iniziaronoiniziò ad ''"alzare la voce''".
Nel corso degli anni 60, l'Iran ha notevolmente aumentato il bilancio della difesa, e, nei primi anni '70 divenne la più forte potenza militare della regione. Le relazioni bilaterali con il vicino [[Iraq]] non erano buone, principalmente a causa di una disputa sul fiume [[Shatt al-'Arab|Shatt al-Arab]]. Nel novembre del [[1971]], le forze iraniane presero il controllo di tre isole alla foce del [[Golfo Persico]]. In risposta, l'Iraq espulse migliaia di cittadini iraniani. Dopo una serie di scontri nel mese di aprile del [[1969]], l'Iran abroga l'accordo con l'Iraq del [[1937]], richiedendone una rinegoziazione.
 
Nel corso degli [[anni '60]], l'Iran haaveva notevolmente aumentato il bilancio della difesa, e, nei primi [[anni '70]] era divennediventata la più forte potenza militare della regione. Le relazioni bilaterali con il vicino [[Iraq]] non erano buone, principalmente a causa di una disputa sul fiume [[Shatt al-'Arab|Shatt al-Arab]]. Nel novembre del [[1971]], le forze iraniane presero il controllo di tre isole alla foce del [[Golfo Persico]]. In risposta, l'Iraq espulse migliaia di cittadini iraniani. Dopo una serie di scontri nel mese di aprile del [[1969]], l'Iran abrogaabrogò l'accordo con l'Iraq del [[1937]], richiedendone una rinegoziazione.
A metà del [[1973]], lo scià restituì all'industria petrolifera il controllo nazionale. Dopo la [[Guerra arabo-israeliana del 1973|guerra arabo-israeliana]] dell'ottobre 1973, la Persia non aderì all'[[embargo]] petrolifero arabo contro l'Occidente ed [[Israele]]. Invece, ha sfruttato la situazione per aumentare i prezzi del petrolio, utilizzando il denaro guadagnato per la modernizzazione, ed aumentando le spesa per la difesa. Una controversia di confine tra Iraq e Iran venne risolta con la firma dell'[[Accordi di Algeri|accordo di Algeri]] del [[6 marzo]] [[1975]].
 
A metà del [[1973]], lo scià restituì all'industria petrolifera il controllo nazionale. Dopo la [[Guerra arabo-israeliana del 1973|guerra arabo-israeliana]] dell'ottobre 1973, la Persia non aderì all'[[crisi petrolifera del 1973|embargo]] petrolifero arabo]] contro l'[[blocco occidentale|Occidente]] ed [[Israele]]. Invece,; hasfruttò sfruttatoinvece la situazione per aumentare i prezzi del petrolio, utilizzando il denaro guadagnato per la modernizzazione, ede aumentando lela spesa per la difesa. Una controversia di confine tra Iraq e Iran venne risolta con la firma dell'degli [[Accordi di Algeri|accordoaccordi di Algeri]] del [[6 marzo]] [[1975]].
 
== La Rivoluzione iraniana e la Repubblica islamica ==
{{Vedi anche|KaraRivoluzione Koyunluiraniana}}
{{Vedi anche|Rivoluzione iraniana}}[[File:Imam Khomeini in Mehrabad.jpg|miniatura|L'[[Ayatollah]] [[Ruhollah Khomeyni|Khomeini]] torna in [[Iran]] dopo 14 anni di esilio in [[Francia]] il 1º febbraio 1979.|sinistra]]La [[rivoluzioneRivoluzione iraniana]], conosciuta anche come la rivoluzioneRivoluzione islamica,<ref>{{Cita web|url=http://www.iranchamber.com/history/islamic_revolution/islamic_revolution.php|titolo=History of Iran: Islamic Revolution of 1979|sitoaccesso=20 settembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110629064154/http://www.iranchamber.com/history/islamic_revolution/islamic_revolution.php|accessourlmorto=20 settembre 2016}}</ref> fu una rivoluzione che trasformaronotrasformò l'Iran da [[Assolutismo monarchico|monarchia assoluta]] sotto lo [[Scià]] [[Mohammad Reza Pahlavi]], ain una [[repubblicaRepubblica islamica]] sotto l'[[Ayatollah]] [[Ruhollah Khomeyni|Ruhollah Khomeini]], uno dei leader della rivoluzione e fondatore della Repubblica islamica.<ref>{{Cita web|url=https://www.britannica.com/eb/article-32981|titolo=international relations :: The Iranian revolution -- Britannica Online Encyclopedia|data=15 dicembre 2007|accesso=20 settembre 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071215140348/http://www.britannica.com/eb/article-32981|dataarchivio=15 dicembre 2007}}</ref> Si può con buona probabilità affermare che la rivoluzione abbia avuto inizio nel gennaio [[1978]], con le prime grandi manifestazioni,<ref>{{Cita web|url=http://www.fsmitha.com/h2/ch29ir.html|titolo=The Iranian Revolution|sito=www.fsmitha.com|accesso=20 settembre 2016}}</ref> conclusasi con l'approvazione della nuova Costituzione [[Teocrazia|teocratica]] della quale, nel dicembre [[1979]], Khomeini divenne il leader supremo.<ref name=":19">{{Cita web|url=https://www.britannica.com/biography/Ruhollah-Khomeini|titolo=Ruhollah Khomeini {{!}} Iranian religious leader|accesso=20 settembre 2016}}</ref>
 
Nel frattempo, nel gennaio 1979, Mohammad Reza Pahlavi lasciava il paesePaese per l'esilio in [[Egitto]], dopo che scioperi e manifestazioni paralizzarono il paesePaese. Il 1º febbraio 1979 l'Ayatollah Khomeini ritornò a [[Teheran]], salutato da diversi milioni di iraniani.<ref name=":19" /> Il crollo finale della [[dinastia Pahlavi]] avviene poco dopo l'11 febbraio 1979, quando i militari iraniani si dichiararono "neutrali", dopo che guerriglieri e truppe ribelli travolsero le truppe fedeli allo Scià in combattimenti armati in strada. L'Iran divenne ufficialmente una repubblicaRepubblica islamica il 1º aprile 1979, quando gli iraniani approvarono in larga maggioranza un [[referendum]] nazionale.
 
{{Approfondimento|titolo=Ideologia della Rivoluzione iraniana|contenuto=[[File:روح‌اللّه خمینی.jpg|upright=0.7|thumb]]L'ideologia del governo rivoluzionario era populista, nazionalista e soprattutto sciita islamica. La sua costituzione unica si basava sul concetto di ''[[velayat-e faqih]]'' l'idea avanzata da Khomeini che i musulmani - in realtà tutti - richiedano "tutela", sotto forma di regola o controllo da parte del leader giurista o dei giuristi islamici<ref>Dabashi, ''Theology of Discontent'' (1993), p.419, 443</ref> Khomeini ha servito questo ruolo da giurista, o capo supremo, fino alla sua morte nel [[1989]].
 
La rapida modernizzazione dell'Iran verso l'economia capitalistica è stata sostituita da politiche economiche e culturali populiste e islamiche. Molte industrie sono state nazionalizzate, le leggi e le scuole islamizzate e le influenze occidentali vietate. La rivoluzione islamica ha anche creato un grande impatto in tutto il mondo. Nel mondo non musulmano ha cambiato l'immagine dell'Islam, generando molto interesse per la politica e la spiritualità dell'Islam,<ref>Shawcross, William, ''The Shah's Last Ride'' (1988), p. 110.</ref> insieme a "la paura e la diffidenza verso l'Islam" e in particolare verso la Repubblica islamica e il suo fondatore.<ref>Nasr, Vali, ''The Shia Revival'', Norton, (2006), p.138</ref>}}
=== Khomeini prende il potere ===
Il consolidamento del potere, durato pressapocopressappoco due anni, avviene tra il [[1982]] ede il [[1983]],<ref>''Encyclopedia of Islam and Muslim World'', Thomson Gale, 2004, p.357 (article by Stockdale, Nancy, L.)</ref><ref>Keddie, ''Modern Iran'', (2006), p.241</ref>. Il nuovo regime iraniano, fatto fronte ai danni alla sua economia, alle strutture militari, agli apparati di governo, inizia a sopprimere le proteste e le rivolte dei secolaristi, deidelle personalità politiche sinistroidisocialiste, dei più tradizionali musulmani-ex alleati, e dei rivoluzionari ora rivali. Molti oppositori politici vennero barbaramente assassinati e giustiziati dal nuovo regime. In seguito agli eventi della rivoluzione, in alcune regioni del [[Khūzestān|Khuzistan]], del [[Kurdistan]] e del [[Gonbad-e Kavus]]<nowiki/> i guerriglieri [[Marxismo|marxisti]] e i partiti federalisti si rivoltarono, causando gravi scontri tra i ribelli e le forze rivoluzionarie. Queste rivolte iniziarono nell'aprile del 1979, e durarono, a seconda della regione coinvolta, per diversi mesi o per più di un anno. La rivolta [[Curdi|curda]], guidata dal KDPI, fu la più violenta ed è durata fino al [[1983]] con la morte di 10.000 persone.
 
Nell'estate del 1979 una nuova costituzione assegna a Khomeini il potere di custode giurista e leader supremo.<ref>{{Cita web|url=http://www.iranonline.com/iran/iran-info/Government/constitution-8.html|titolo=Iranian Goverment Constitution, English Text|cognome=Inc.|nome=Manou & Associates|sitoaccesso=21 settembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101123063337/http://www.iranonline.com/iran/iran-info/Government/constitution-8.html|accessourlmorto=21 settembre 2016}}</ref> Vennero inoltre redatte, da un [[Consiglio dei Guardiani della Costituzione]], linee guida per definire gli ambiti sulla legislazione e le elezioni. La nuova costituzione venne infine approvata con un referendum nel dicembre 1979..
 
==== La crisi degli ostaggi in Iran (1979-1981) ====
{{Vedi anche|Crisi degli ostaggi in Iran}}La storia dell'Iran si è macchiata di un evento che ebbe un impatto a lungo termine, la [[crisi degli ostaggi in Iran]]. Dopo che gli Stati Uniti concessero all'ex Scià di Persia il visto di ingresso negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] per una serie di terapie di trattamento per [[Tumore|cancro]], il [[4 novembre]] del [[1979]], studenti iraniani sequestrarono il personale statunitense dell'ambasciata, etichettandola come un "''covo di spie''".<ref>{{Cita web|url=http://www.pbs.org/wgbh/amex/carter/sfeature/sf_hostage.html|titolo=WGBH American Experience . Jimmy Carter {{!}} PBS|sito=American Experience|accesso=21 settembre 2016|dataarchivio=8 giugno 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080608005347/http://www.pbs.org/wgbh/amex/carter/sfeature/sf_hostage.html|urlmorto=sì}}</ref> I 52 ostaggi furono trattenuti per 444 giorni, fino al gennaio 1981.<ref>Guests of the Ayatollah: The Iran Hostage Crisis: The First Battle in America's War with Militant Islam, Mark Bowden, p. 127, 200</ref> Un tentativo [[Operazione Eagle Claw|militare americano di salvare gli ostaggi]] fallì.<ref>{{Cita web|url=https://www.theatlantic.com/magazine/archive/2006/05/the-desert-one-debacle/4803/2/|titolo=The Desert One Debacle|cognome=Bowden|nome=Mark|lingua=en|accesso=21 settembre 2016}}</ref>
 
Tale azione fu estremamente popolare in Iran, migliaia di persone si riunirono a sostegno dei sequestratori, di fatto rafforzando il prestigio di Khomeini, e consolidando, a livello nazionale, un già latente antimericanismo[[antiamericanismo]]. Fu in quel momento che Khomeini iniziò a rivolgersi agli Stati Uniti d'America come il "''Grande Satana''". In America, tale posizione politica venne considerata una violazione del principio del diritto internazionale, sul fatto che i diplomatici possono essere espulsi, ma non tenuti prigionieri, creando di fatto un potente risentimento nei confronti dell'Iran. Da quell'evento, le relazioni tra i due paesi rimasero profondamente tese, e le conseguenti e successive [[Sanzioni economiche|sanzioni internazionali]] americane danneggiarono l'economia iraniana.<ref>{{Cita web|url=httphttps://www.mafhoum.com/press3/108E16.htm|titolo=A Review Of US Unilateral Sanctions Against Iran|sito=www.mafhoum.com|accesso=21 settembre 2016}}</ref>
 
==== La guerra Iran-Iraq (1980-1988) ====
{{Vedi anche|guerra Iran-Iraq}}
[[File:Chemical weapon1.jpg|miniatura|Un soldato iraniano con la [[maschera antigas]] durante la [[guerra Iran-Iraq]].]]
Durante questa crisi politica e sociale, il leader iracheno [[Saddam Hussein]] ha tentato di approfittare sia del disordine della rivoluzione della debolezza delle forze armate iraniane chesia dell'antagonismo con i governi occidentali. La possente macchina militare iraniana fu sciolta durante la rivoluzione, e, con lo Scià spodestato, Hussein aveva l'ambizione di posizionarsi come il nuovo "uomo forte" del [[Medio Oriente]], cercando di ampliare l'accesso dell'Iraq al [[Golfo Persico]], attraverso l'acquisizione di territori che l'[[Iraq]] aveva in precedenza perso dall'Iran durante il governo dello Scià.
 
A capo degli interessi in Iraq vi era il [[Khūzestān|Khuzestan]], che non solo vantava una popolazione araba sostanziale, ma anche ricchi campi petroliferi. Anche le isole di [[Abu Musa]] e [[isole Tunb|Tunb]] divennero degli obbiettivi del dittatore iracheno. Con tali ambizioni, Hussein pianificò un assalto su vasta scala contro l'Iran, vantando che le sue forze avrebbero potuto raggiungere la capitale entro tre giorni. Il [[22 settembre]] [[1980]], l'esercito iracheno invase l'Iran del Khuzestan, aprendo la [[guerra Iran-Iraq]]. L'attacco colse i rivoluzionari dell'Iran completamente di sorpresa.
 
Anche se le forze di Saddam Hussein all'inizio avevano fatto diversi progressi, le forze iraniane avevano nel [[1982]] respinto l'esercito iracheno. Khomeini ha cercato di esportare la sua rivoluzione islamica verso l'ovest, in particolare coinvolgendo la maggior parte degli sciiti arabi che vivevano nel paese. La guerra proseguì per altri sei anni, fino al [[1988]], quando Khomeini, nelle sue parole, "''ha bevuto il calice di veleno''" ede ha accettato una tregua mediata dalle [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]].
 
L'Iraq nel corso di questa guerra utilizzò [[armi chimiche]] che causarono decine di migliaia di morti tra i civili iraniani e militari. L'Iraq fu finanziariamente sostenuto dall'Egitto, dai paesiPaesi arabi del [[Golfo Persico]], dall'[[Unione Sovietica]] e dagli Stati del [[Patto di Varsavia]], dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] a partire dal 1983, dalla [[Francia]], dal [[Regno Unito]], dalla [[Germania]], dal [[Brasile]] e dalla [[Cina|Repubblica Popolare Cinese]]. {{Senza fonte|Sia gli Stati Uniti chesia la Repubblica Popolare Cinese hanno venduto armi all'Iran.}}
 
Nel corso degli otto anni di guerra, a causa dell'utilizzo di armi chimiche, l'Iraq ha causato 100.000100000 vittime iraniane<ref>Centre for Documents of The Imposed War, Tehran. (مرکز مطالعات و تحقیقات جنگ)</ref>. Mentre le vittime totali iraniane vennero stimate tra le 500.000500000 ede il milione. Quasi tutte le più autorevoli agenzie internazionali hanno confermato che Saddam si era impegnato nella guerra chimica per evitare che gli iraniani facessero altrettanto. Queste agenzie hanno confermato all'unanimità che l'Iran non ha mai usato armi chimiche durante la guerra.<ref>{{Cita web|url=https://fas.org/news/iran/1997/970205-480132.htm|titolo=Iran, 'Public Enemy Number One|accesso=21 settembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150620160352/https://fas.org/news/iran/1997/970205-480132.htm|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://fas.org/cw/intro.htm|titolo=Introduction to Chemical Weapons|accesso=21 settembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150620160905/https://fas.org/cw/intro.htm|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.antiwar.com/glantz/?articleid=2804|titolo=Winter Soldier: Domingo Rosas - Antiwar.com Original|data=8 novembre 2008|lingua=en|accesso=21 settembre 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.nti.org/e_research/profiles/Iran/Chemical/2340_2965.html|titolo=Iran {{!}} Countries|accesso=21 settembre 2016| NTI|sitourlarchivio=https://web.archive.org/web/20100408212924/http://www.nti.org/e_research/profiles/Iran/Chemical/2340_2965.html|accessourlmorto=21 settembre 2016}}</ref>
 
In Iran, a partire dal [[19 luglio]] [[1988]], e per la durata di circa cinque mesi, il governo ha condannato a morte sistematicamente migliaia di prigionieri politici. Questo evento viene ricordato comunemente come l'[[esecuzione dei prigionieri politici iraniani del 1988]], o il massacro iraniano del 1988. Condizione necessaria e sufficiente era l'appartenenza all'Organizzazione dei [[Mojahedin del Popolo Iraniano]] (PMOI), oppure l'appartenenza da altri gruppi di sinistra, compreso il [[Partito Iraniano del Tudeh|partitoPartito comunistaComunista iranianoIraniano del Tudeh]].<ref>Abrahamian, Ervand, ''Tortured Confessions'', University of California Press, 1999, 209–228</ref><ref>{{Cita web|url=httphttps://peoplesworld.org/iranian-party-demands-end-to-repression/|titolo=Iranian party demands end to repression » peoplesworld|sito=peoplesworld.org|accesso=21 settembre 2016}}</ref> Le stime sul numero di condanne variano, a seconda delle fonti, da 1.4001400<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|titolo=Lista del massacro 1988|lingua=Farsi|url=httphttps://holycrime.com/Images/Listof1367Massacre.pdf}}</ref> a 30.00030000.<ref>{{Cita web|url=http://www.iranfocus.com/modules/news/article.php?storyid=160|titolo=Iran Focus|sitoaccesso=21 settembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080220155725/http://www.iranfocus.com/modules/news/article.php?storyid=160|accessourlmorto=21 settembre 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.telegraph.co.uk/news/main.jhtml?xml=/news/2001/02/04/wiran04.xml|titolo=News|accesso=21 settembre 2016}}</ref>
 
=== Khamenei succede a Khomeini (1989-oggi) ===
 
==== I primi otto anni (1989-1997) ====
Nel 1989, sul letto di morte, Khomeini ha nominato 25 persone del Consiglio costituzionale per consentire la nomina dell'allora presidente [[Ali Khamenei]] come il prossimo leader supremo, portando una serie di modifiche alla ''Costituzione iraniana''.<ref>Abrahamian, ''History of Modern Iran'', (2008), p.182</ref> Dopo la morte di Khomeini, il [[3 giugno]] [[1989]], vi fu una transizione graduale<ref>Anoushiravan Ehteshami, ''After Khomeini: The Iranian Second Republic'' [1 ed.], 9780415108799, 0415108799, 0203200179, 9780203200179, 9780203297759 Routledge 1995</ref>. Khamenei mancando del "''carisma e dell'appeal clericale''" di Khomeini, ha sviluppato una rete di sostenitori sia all'interno delle forze armate iraniane chesia nelle potenti fondazioni religiose.<ref name=":20">"Who's in Charge?" by Ervand Abrahamian ''London Review of Books'', 6 November 2008</ref> Sotto il suo "''regno''" si dice che il regime iraniano, da almeno un osservatore, somigli più a "''Un'[[oligarchia]] clericale''" che a un'[[autocrazia]]".<ref name=":20" />
 
La successione a Khamenei come presidente fu quella del pragmatico conservatore [[Ali Akbar Hashemi Rafsanjani|Ali-Akbar Hashemi Rafsanjani]], che ha servito due mandati di quattro anni, concentrando i suoi sforzi sulla ricostruzione dell'economia dai danneggiamenti alle infrastrutture iraniane, anche se parzialmente impedito dai bassi prezzi del petrolio. Il suo regime promosse con successo il controllo delle nascite, il taglio delle spese militari, e la normalizzazione delle relazioni con i paesi vicini, come l'[[Arabia Saudita]].<ref>''Treacherous Alliance : the secret dealings of Israel, Iran and the United States'' by Trita Pasri, Yale University Press, 2007, p.145</ref> Durante la [[Guerra del Golfo]] nel [[1991]], il paese rimase neutrale, limitando la sua azione alla condanna degli Stati Uniti e permettendo la fuga degli aeromobili e dei rifugiati iracheni nel paese.
[[File:Mohammad Khatami.jpg|thumb|upright=1.2|[[Mohammad Khatami]], il presidente riformista dell'Iran dal 1997 al 2005.|223x223px]]
 
==== Riforme e conseguenze (1997-2005) ====
A Rafsanjani nel [[1997]] successe il riformista [[Mohammad Khatami]]. La sua presidenza fu presto segnata da tensioni tra il governo riformista e un clero sempre più conservatore. Questa frattura raggiunse l'apice nel luglio [[1999]], quando scoppiarono massicce proteste anti-governative nelle strade di [[Teheran]]. I tumulti sono durati più di una settimana, prima che la folla venisse dispersa dalla polizia e dai i vigilantes filogovernativi.
 
Nel giugno [[2001]] Khatami venne rieletto, ma i suoi sforzi sono stati più volte fermati dai conservatori nel parlamento. Tali elementi presenti all'interno del governo iraniano si mossero per minare il movimento riformista, che vieta i giornali liberali e squalifica i candidati per le elezioni parlamentari. Questo giro di vite sul dissenso, in combinazione con il fallimento di Khatami a riformare il governo, ha indotto, tra i giovani dell'Iran una crescente [[apatia politica]].
 
Nel giugno 2003 a Teheran ebbero luogo proteste anti-governative di diverse migliaia di studenti.<ref>{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/2980102.stm|titolo=BBC NEWS {{!}} Middle East {{!}} Iranians protest against clerics|sito=news.bbc.co.uk|accesso=22 settembre 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/online/esteri/iranstud/iranstud/iranstud.html|titolo=La Repubblica/esteri: Iran, la rivolta degli studenti "Ci batteremo fino alla morte"|sito=www.repubblica.it|accesso=22 settembre 2016}}</ref> Nel 2006, lale proteste si concentrarono invece nella difesa dei diritti umani.
 
==== Elezioni presidenziali del 2005 e conseguenze (2005-2013) ====
{{Vedi anche|Proteste post-elettorali in Iran del 2009-2010|Proteste in Iran del 2011}}
[[File:Portrait of Mahmoud Ahmadinejad 2012.jpg|sinistra|thumb|[[Mahmud Ahmadinejad|Mahmoud Ahmadinejad]]]]
Nelle elezioni presidenziali iraniane del [[2005]] [[Mahmud Ahmadinejad|Mahmoud Ahmadinejad]], sindaco di Teheran, venne eletto sesto presidente dell'Iran, dopo aver vinto con il 62% dei voti contro, l'ex presidente [[Ali Akbar Hashemi Rafsanjani|Ali-Akbar Hashemi Rafsanjani]].<ref>{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/4740441.stm|titolo=BBC NEWS {{!}} Middle East {{!}} Iran hardliner becomes president|sito=news.bbc.co.uk|accesso=23 settembre 2016}}</ref> Durante la cerimonia di autorizzazione ha baciato la mano di Khamenei a dimostrazione della sua fedeltà.
Mahmoud Ahmadinejad
]]
Nelle elezioni presidenziali iraniane del [[2005]] [[Mahmud Ahmadinejad|Mahmoud Ahmadinejad]], sindaco di Teheran, venne eletto sesto presidente dell'Iran, dopo aver vinto con il 62% dei voti contro, l'ex presidente [[Ali Akbar Hashemi Rafsanjani|Ali-Akbar Hashemi Rafsanjani]].<ref>{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/4740441.stm|titolo=BBC NEWS {{!}} Middle East {{!}} Iran hardliner becomes president|sito=news.bbc.co.uk|accesso=23 settembre 2016}}</ref> Durante la cerimonia di autorizzazione ha baciato la mano di Khamenei a dimostrazione della sua fedeltà.
 
In questo periodo avvenne l'invasione americana dell'Iraq ede il rovesciamento del regime. In tale contesto storico la posizione dell'Iran si era rafforzata, in particolare nel sud prevalentemente sciita dell'Iraq, dove, il 3 settembre 2006 un leader sciita ha rinnovato le richieste di una regione sciita autonoma. L'Exex [[Segretario della difesa degli Stati Uniti d'America|Segretariosegretario della Difesa]]difesa degli Stati Uniti]] [[William Cohen|William S. Cohen]], ha dichiarato che, a partire dal 2009, il potere crescente dell'Iran ha eclissato l'[[antisionismo]] come il principale problema di politica estera in [[Medio Oriente]].<ref>{{Cita web|url=https://www.washingtontimes.com/news/2009/jul/29/cohen-says-fear-of-iran-now-tops-wrath-against-isr/|titolo=Cohen: Middle East fearful of Iran|cognome=https://www.washingtontimes.com/|nome=The Washington Times|accesso=23 settembre 2016}}</ref>
 
Tra il [[2005]] eed il [[2006]], il teso clima politico nella regione medio orientale suggeriva l'ipotesi che gli Stati Uniti eed Israele stessero progettando di attaccare l'Iran, in ragione del [[Energia nucleare in Iran|programma energetico nucleare civile iraniano]] che gli Stati Uniti e in alcuni altri Stati temevano potesse condurre alla costruzione di [[Arma nucleare|armi nucleari]]. [[Cina]] e [[Russia]] si opposero sia ad azioni militari di qualsiasi tipo chesia alle sanzioni economiche. Il leader supremo [[Ali Khamenei]] emesseemise una ''[[fatwā]]'' che proibisce la produzione, l'immagazzinaggio e l'uso di armi nucleari. La fatwa è stata citata in una dichiarazione ufficiale da parte del governo iraniano durante una riunione dell'agosto 2005 della [[Agenzia internazionale per l'energia atomica]] (AIEA) di [[Vienna]].<ref>{{Cita web|url=http://www.ww4report.com/node/929|titolo=Iran issues anti-nuke fatwa|sito=www.ww4report.com|accesso=23 settembre 2016}}</ref>
 
Nel 2009, la [[Elezioni presidenziali in Iran del 2009|rielezione di Ahmadinejad]] fu oggetto di accese contestazioni.<ref>{{Cita web|url=http://www.latimes.com/?view=page8&feed:a=latimes_1min&feed:c=topstories&feed:i=47678542|titolo=Los Angeles Times - California, national and world news - Los Angeles Times|accesso=23 settembre 2016}}</ref> Il riformatore avversario [[Mir-Hosein Musavi|Mir-Hossein Mousavi]] e i suoi sostenitori lamentavano presunte irregolarità di voto, e, dal [[1º luglio|1 luglio]] [[2009]], 1000 persone vennero arrestate e 20 uccise in manifestazioni di piazza.<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Ian|cognome=Black|nome2=Middle East|cognome2=editor|url=http://www.guardian.co.uk/world/2009/jul/01/mousavi-iran-government-declared-illegitimate|titolo=Mousavi says new Ahmadinejad government 'illegitimate'|pubblicazione=The Guardian|data=1º luglio 2009|accesso=23 settembre 2016}}</ref> Il leader supremo Ali Khamenei e altri funzionari islamici sono stati accusati dalle potenze straniere di fomentare la protesta.<ref>{{Cita web|url=https://www.cnn.com/2009/WORLD/meast/06/16/iran.elections.timeline/|titolo=Timeline: 2009 Iran presidential elections - CNN.com|sito=www.cnn.com|accesso=23 settembre 2016}}</ref>
 
==== Elezioni presidenziali del 2013 e miglioramento delle relazioni con gli USA (2013) e l'inversione diplomatica di Trump ====
{{Vedi anche|Piano d'azione congiunto globale}}
[[File:Iran Talks Vienna 14 July 2015 (19067069963).jpg|thumb|I ministri degli Esteriesteri dell'Iran e del P5+1 annunciano l'accordo a [[Vienna]], 14 luglio 2015]]
Il [[15 giugno]] [[2013]], [[Hassan Rouhani]] vinse le elezioni presidenziali in Iran, con 36.704.156 di schede espresse. Rouhani ha vinto con 18.613.329 voti. Nella sua conferenza stampa il giorno dopo il giorno delle elezioni, il nuovo presidente ha ribadito la sua promessa di ripristinare i rapporti dell'Iran con il resto del mondo.
 
Il [[2 aprile]] [[2015]], in [[Svizzera]], dopo otto giorni di discussioni tortuose, l'Iran e sei potenze mondiali abbozzarono un'intesa per limitare i programmi nucleari iraniani. Il ministro degli Esteriesteri iraniano, [[Mohammad Javad Zarif]] ha [[Twitter|twittato]]: "''Trovate delle soluzioni. Siamo pronti per iniziare immediatamente la stesura''". Il capo della politica estera dell'Unione europea [[Federica Mogherini]] ha twittato che avrebbe incontrato la stampa con Zarif dopo una riunione finale delle sette nazioni nei colloqui sul nucleare. Ha scritto infine: "''Buone notizie''". La lettura di una dichiarazione congiunta con il capo della politica estera dell'Unione europea Federica Mogherini è stato definito un "passo decisivo" dopo più di un decennio di lavoro. Il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif ha seguito con la stessa dichiarazione in farsi. Il Segretario di Stato americano [[John Kerry]] e i diplomatici di [[Gran Bretagna]], [[Francia]] e [[Germania]] sono brevemente saliti sul palco dietro di loro. L'accordo è destinato ada fornire una bozza provvisoria per un accordo globale che non venne firmato fino alla fine di giugno, ma che incluse fatti e dati concreti, segnando una svolta significativa nella storia di 12 anni di negoziati con l'Iran per il suo programma nucleare.
 
==== L'inversione diplomatica di Trump ====
La nuova presidenza USA di [[Donald Trump|Trump]] dal [[2017]], segna ununa nuovoinversione e negativodi approcciorotta in politica estera mostrando un atteggiamento opposto alle aperture avute da [[Barack Obama|Obama]] nei confronti dell'Iran. Ne è prova la volontà di mantenere le sanzioni, attraverso una serie di dichiarazioni non concilianti.<ref>{{Cita news|url=httphttps://www.repubblica.it/esteri/2017/02/03/news/trump_vira_sugli_insediamenti_israeliani_non_aiutano_la_pace_-157478166/|titolo=Trump avverte l'Iran, via a nuove sanzioni. E nomina numero due della Cia una esperta in torture|pubblicazione=Repubblica.it|data=3 febbraio 2017|accesso=16 febbraio 2017}}</ref> Inoltre nel blocco all'immigrazione che riguarda 7 paesi islamici, rientrano anche i cittadini iraniani.<ref>{{Cita news|url=httphttps://www.repubblica.it/esteri/2017/01/28/news/trump_stretta_su_immigrazione_dai_paesi_islamici_e_rafforzamento_dell_esercito-157038245/|titolo=Profughi, Trump "congela" per 4 mesi l'immigrazione. E stop a tutti i cittadini da 7 paesi islamici|pubblicazione=Repubblica.it|data=28 gennaio 2017|accesso=16 febbraio 2017}}</ref>
 
Il [[19 maggio]] [[2017]] il presidente Rouhani viene confermato per la seconda volta con il 53,3% dei voti, confermandoproseguendo lanel volontà di mantenere un profilosolco moderatamente riformista nella politica del paese.<ref>{{Cita web|url=https://www.ilcaffegeopolitico.org/55729/iran-vince-rohani|titolo=Il Caffè Geopolitico - In Iran vince Rohani|sito=www.ilcaffegeopolitico.org|accesso=16 giugno 2017}}</ref>
 
Il [[7 giugno]] 2017 la capitale viene sconvolta dal più grave attentato degli ultimi anni. Un commando fa irruzione nel parlamento mentre un kamikaze si fa esplodere all'interno del mausoleo di Khomeini procurando 12 morti e alcuni feriti. L'attacco è rivendicato dall'ISIS.<ref>{{Cita news|url=httphttps://www.repubblica.it/esteri/2017/06/07/news/iran_spari_in_parlamento_e_feriti-167457272/|titolo=Teheran sotto attacco. Kamikaze nel parlamento e al mausoleo di Khomeini: almeno 12 morti. L'Isis rivendica|pubblicazione=Repubblica.it|data=7 giugno 2017|accesso=16 giugno 2017}}</ref>
[[File:Qasem Soleimani received Zolfaghar Order from Ali Khamenei 2.jpg|miniatura|sinistra|Soleimani e Khamenei]]
In seguito all’[[Attacco di milizie sciite alla base aerea K-1|attacco di milizie sciite filoiraniane alla base aerea K-1]] di [[Kirkuk]] il 27 dicembre 2019 e all’[[Attacco all'ambasciata statunitense in Iraq|attacco all'ambasciata statunitense a Baghdad]] del 31 dicembre dello stesso anno, il 3 gennaio 2020 il generale [[Qasem Soleimani]], già in precedenza inserito con la risoluzione n. 1747<ref>{{Cita web|url=https://www.un.org/press/en/2007/sc8980.doc.htm|titolo=Security Council toughens sanctions against Iran, adds arms embargo, with unanimous adoption of Resolution 1747 (2007)|accesso=15 gennaio 2020}}</ref> del marzo 2007 dal [[Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite|Consiglio di sicurezza dell'ONU]] tra la lista dei personaggi chiave per il suo ruolo nel [[programma nucleare iraniano]] per il mancato rispetto della precedente risoluzione 1737 del 2006, nonché inserito dal [[Consiglio dell'Unione europea]] nella lista del Regolamento (UE) n. 267/2012 concernente misure restrittive nei confronti dell’Iran per il suo ruolo in attività relative a missili nucleari o balistici avendo facilitato la violazione del punto 5 della risoluzione 1747 (2007) che proibisce l'esportazione dall'Iran di armi e materiale connesso<ref>{{Cita pubblicazione|data=24 marzo 2012|titolo=Regolamento (UE) n. 267/2012 del Consiglio, del 23 marzo 2012 , concernente misure restrittive nei confronti dell’Iran e che abroga il regolamento (UE) n. 961/2010|numero=32012R0267|accesso=15 gennaio 2020|url=http://data.europa.eu/eli/reg/2012/267/oj/eng}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32012R0709&from=en|titolo=L_2012208IT.01000201.xml|sito=eur-lex.europa.eu|accesso=15 gennaio 2020}}</ref>, è bersaglio di un [[omicidio mirato]] in un [[Attacco aereo dell'aeroporto di Baghdad del 2020|attacco con drone statunitense sull'aeroporto internazionale di Baghdad]], in [[Iraq]]. L'operazione era stata ordinata dal presidente [[Donald Trump]].<ref>{{Cita web|url=https://www.agi.it/estero/iraq_ucciso_generale_iraniano_suleimani-6824316/news/2020-01-03/|titolo=L'uccisione di Soleimani incendia il Medio Oriente|sito=Agi|accesso=8 gennaio 2020}}</ref>
[[File:Protests against Ukraine International Airlines Flight 752 shot down by Sepah in Tehran 3.jpg|miniatura|Proteste a Teheran dopo l’abbattimento dell’aereo ucraino]]
In risposta a questa uccisione l'8 gennaio l'Iran lancia un contrattacco a due basi militari americane acuendo la tensione<ref>{{Cita web|url=https://www.ilmessaggero.it/mondo/diretta_iran_usa_iraq_guerra_razzi_base_ultimissime_8_gennaio_2020-4968166.html|titolo=Iran attacca, colpite due basi americane in Iraq. Trump: danni minimi. Erdogan e Putin condannano Usa|accesso=8 gennaio 2020}}</ref>, inoltre [[Abbattimento del volo Ukraine International Airlines PS 752|abbatte per errore il volo Ukraine International Airlines PS 752]] causando la morte di tutte le 176 persone a bordo. Solo l'11 gennaio 2020, dapprima il presidente iraniano [[Hassan Rouhani]] con un laconico comunicato su [[Twitter]]<ref>{{en}} [[Hassan Rouhani]] on [[Twitter]]: {{cita testo|url=https://mobile.twitter.com/HassanRouhani/status/1215856039997984768?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1215856039997984768&ref_url=https%3A%2F%2Ftheaviationist.com%2F2020%2F01%2F11%2Firan-admits-to-mistakenly-shooting-down-ukrainian-737-with-anti-aircraft-missile%2F|titolo=«''Armed Forces’ internal investigation has concluded that regrettably missiles fired due to human error caused the horrific crash of the Ukrainian plane & death of 176 innocent people.''}}
 
{{cita testo|url=https://mobile.twitter.com/HassanRouhani/status/1215856039997984768?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1215856039997984768&ref_url=https%3A%2F%2Ftheaviationist.com%2F2020%2F01%2F11%2Firan-admits-to-mistakenly-shooting-down-ukrainian-737-with-anti-aircraft-missile%2F|titolo=''Investigations continue to identify & prosecute this great tragedy & unforgivable mistake. #PS752''»}}</ref>, cui ha fatto seguito, con una conferenza stampa, il comandante generale della [[Forza aerospaziale del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica]], il [[generale di brigata]] [[Amir Ali Hajizadeh]], hanno infine ammesso di aver abbattuto per errore il velivolo ucraino, scambiandolo per un mezzo militare ostile ([[missile da crociera]]) dopo giorni di tergiversazioni e a seguito di pressioni internazionali canadesi ed ucraine sulla vicenda.<ref name="rep">{{Cita news|lingua=|autore=Alberto Custodero|url=https://www.repubblica.it/esteri/2020/01/11/news/iran_tv_stato_aereo_abbattuto_per_errore_umano-245452788/|titolo=Iran, aereo abbattuto per "errore umano": è stato scambiato per un "velivolo ostile". Rohani: "Imperdonabile"|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=11 gennaio 2020}}</ref><ref>{{Cita testo|lingua=en|titolo=''Iran's Aerospace Force Commander Accepts Personal Responsibility For Downing Airliner''|url=https://en.radiofarda.com/a/iran-s-aerospace-force-commander-accepts-responsibility-for-downing-airliner/30371719.html}}, su [[Radio Farda]] dell’11 gennaio 2020.</ref><ref>{{Cita testo|lingua=en|url=https://en.farsnews.com/newstext.aspx?nn=13981021000671|titolo=''Commander: Efforts to Precisely Probe into Ukrainian Plane Incident Reason for Delay in Releasing Information''|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200112052543/https://en.farsnews.com/newstext.aspx?nn=13981021000671 }}, su FARS News Agency dell’11 gennaio 2020.</ref><ref>{{fa}} {{cita testo|url=https://www.farsnews.com/|titolo=فیلم کامل اظهارات سردار حاجی‌زاده درباره سقوط هواپیمای اوکراینی/ وقتی مطمئن شدم آرزوی مرگ کردم|accesso=15 gennaio 2020|dataarchivio=16 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200116034158/https://www.farsnews.com/|urlmorto=sì}}. Conferenza stampa integrale in persiano su FARS News Agency.</ref><ref>{{Cita testo|lingua=en|url=https://m.youtube.com/watch?v=ZCTzXiSZJrs|titolo=''"I wished I could die": IRGC commander takes responsibility for Ukraine plane crash''}}, conferenza stampa (con tagli) sottotitolato in inglese da GlobalNews</ref><ref>{{Cita testo|lingua=en|url=https://m.youtube.com/watch?v=RBgal-R2798|titolo=''Iranian General Accepts "Full Responsibility" for Downing of Ukrainian Jetliner''}}, conferenza stampa (con tagli) sottotitolato in inglese da QuickTake by Bloomberg.</ref>
 
La crisi diplomatica si è poi estesa al [[Regno Unito]] poiché l'ambasciatore britannico a Teheran, Rob Macaire, viene arrestato dalla [[Forza disciplinare della Repubblica Islamica dell'Iran|polizia iraniana]] dopo aver partecipato ad una veglia di preghiera proprio per le vittime del volo PS 752; l'ambasciatore ha riferito di essersi recato alla veglia per omaggiarne la memoria poiché nell'elenco figurano pure tre cittadini britannici, ma di essersi immediatamente allontanato quando sono iniziati canti di protesta, nondimeno è stato bloccato mentre era già diretto all'ambasciata e trattenuto per mezz'ora<ref>https://www.msn.com/en-gb/news/world/british-ambassador-arrested-after-haircut-in-tehran-slams-iranian-authorities-for-his-illegal-detention/ar-BBYRJUq British ambassador arrested after haircut in Tehran slams Iranian authorities for his 'illegal' detention</ref><ref>{{cita testo|url=https://www.ilmessaggero.it/mondo/iran_ambasciatore_gran_bretagna_arrestato_cosa_e_successo_ultimissime-4978409.html|titolo=Iran, arrestato e rilasciato l’ambasciatore britannico Robert Macaire: accusato di «fomentare la protesta»}} Iran, arrestato e rilasciato l’ambasciatore britannico Robert Macaire: accusato di «fomentare la protesta»</ref>.
 
In seguito alle proteste scaturite dalla vicenda dell'aereo abbattuto, oltre 30 dimostranti sono stati arrestati e si parla di uso di armi contro di essi, nonostante le autorità dichiarino di "tolleranza verso dimostrazioni legali"<ref name="reuters1">{{cita web|url=https://www.reuters.com/article/us-iran-crash/iran-makes-arrests-in-plane-shootdown-police-crack-down-on-protests-idUSKBN1ZD0Y1|titolo= Iran makes arrests in plane shootdown, police crack down on protests|accesso=14 gen 2020}}</ref>. La vicenda ha anche generato reazioni nel giornalismo iraniano; tre donne in diversi ruoli nella rete pubblica iraniana Irib e in altre testate hanno dato le dimissioni con frasi come "Scusatemi, ho mentito per 13 anni", ed agenzie danno come causa scatenante proprio la censura imposta ai media relativamente alla vicenda dell'abbattimento<ref>{{cita web|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2020/01/15/scusate-ho-mentito-lasciano-tre-giornaliste-tv-iraniane_9dcba555-db7d-43d3-8a42-5202e075cfbb.html|titolo= 'Scusate ho mentito', lasciano tre giornaliste tv iraniane|accesso=15 gen 2020}}</ref>, e reazioni simili si sono manifestate in vari settori della società iraniana.
 
== Note ==
{{note strette}}
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=William Bayne Fisher|autore2=P. Avery, C. Melville|autore3=G. R. G Hambly|titolo=The Cambridge History of Iran|url=https://bookswww.google.nlit/books/edition/The_Cambridge_History_of_Iran/H20Xt157iYUC?id=H20Xt157iYUC&dq=agha+muhammad+khan+invade+georgia&hl=nlen&source=gbs_navlinks_s|annogbpv=19911|editore=Cambridge University Press|città=|ISBN=0-521-20095-4}}
* {{Cita libro|autore=Timothy C. Dowling|titolo=Russia at War: From the Mongol Conquest to Afghanistan, Chechnya, and Beyond|url=https://books.google.nl/books?id=KTq2BQAAQBAJ&pg=PA728&dq=russo+persian+war+1804-1813&hl=nl&sa=X&ei=QnOXVJXpCcz7UPevhPAK&ved=0CCcQ6AEwAQ#v=onepage&q=russo%20persian%20war%201804-1813&f=false|anno=2014|editore=|città=|ISBN=1-59884-948-4}}
* {{Cita libro|cognome= Mikaberidze |nome= Alexander |titolo= Conflict and Conquest in the Islamic World: A Historical Encyclopedia |volume= 1 |editore= ABC-CLIO |anno= 2011 | isbn = 1-59884-336-2 |cid=}}
* Sicker, Martin (2000). ''The pre-Islamic Middle East''. Greenwood Publishing Group. [[International Standard Book Number|ISBN]] [[Speciale:BookSources/978-0-275-96890-8|978-0-275-96890-8]].
* {{Cita libro|cognome1=Roisman|nome1=Joseph|cognome2=Worthington|nome2=Ian|titolo=A Companion to Ancient Macedonia|editore=John Wiley and Sons|anno=2011|isbn=978-1-4443-5163-7|url=https://books.google.com/?id=QsJ183uUDkMC&pg=PA345|cid=harv}}
* Roisman, Joseph; Worthington, Ian (2011). ''[https://books.google.nl/books?id=QsJ183uUDkMC&pg=PA345&lpg=PA345&dq=Achaemenid+Persians+ruled+balkans&source=bl&ots=K7qasgPG1K&sig=lkiajbVuNcHEbI5Lz3MnvIUBG1U&hl=nl&sa=X&ei=sb6RVP2qHoPUaqeGgZgE&ved=0CEkQ6AEwBQ#v=onepage&q=Achaemenid%20Persians%20ruled%20balkans&f=false A Companion to Ancient Macedonia]''. John Wiley and Sons. ISBN 978-1-4443-5163-7.
* {{Cita libro|cognome= Mikaberidze Sicker|nome= Alexander Martin|titolo=The Conflict and Conquest in the pre-Islamic World: A Historical EncyclopediaMiddle East|volumeurl= 1 https://archive.org/details/preislamicmiddle0000sick|editoreanno= ABC-CLIO 2000|annoeditore=Greenwood 2011Publishing Group| isbn ISBN= 1978-598840-336275-2 |cid= harv96890-8}}
 
* {{Cita libro|cognome1=Roisman|nome1=Joseph|cognome2=Worthington|nome2=Ian|titolo=A Companion to Ancient Macedonia|editore=John Wiley and Sons|anno=2011|isbn=978-1-4443-5163-7|url=https://books.google.com/?id=QsJ183uUDkMC&pg=PA345|cid=harv}}
== Voci correlate ==
* [[Paniranismo]]
* [[Storia della democrazia iraniana nel periodo classico]]
 
== Altri progetti ==
Riga 435 ⟶ 459:
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web|url = https://www.iranicaonline.org/|titolo = Encyclopaedia Iranica|autore = |sito = |editore = |data = |lingua = inglese|p = |pp = |cid = |accesso = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}
 
{{Storia della Persia}}
{{Storia stati dell'Asia}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Iran|storia}}