Cervino: differenze tra le versioni

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{{notaNota disambigua}}
{{Nota disambigua|il film|Matterhorn (film)|Matterhorn}}
{{Montagna
|nomemontagna = Cervino
|immagine = Matterhorn3Matterhorn, March 2019 (01).JPGjpg
|image_text = Il Cervino (pareti est e nord) e,visto a destra, lada [[Dent d'HérensZermatt]]
|sigla_paese = ITA
|sigla_paese_2 = CHE
|regione = {{IT-VAO}} <br /> {{CH-VS}}
|provincia = [[Valle d'Aosta]] <br> [[Distretto di Visp]]
|latitudine_d = 45.976389
|longitudine_d = 7.658333
|catenamontuosa = [[Alpi]]
|altrinomi = ''Matterhorn'' ([[lingua tedesca|tedesco]]) <br /> ''Mont Cervin'' ([[lingua francese|francese]]) <br/> ''Gran Becca'' ([[patois valdostano]]) <br/> ''Matterhòre'' (''[[Gressoney-Saint-Jean#Lingue e dialetti|Greschòneytitsch]]'')
|dataprimasalita = 14 luglio 1865
|alpinistaprimasalita = [[Edward Whymper]], Lord Francis Douglas, Charles Hudson, Douglas Robert Hadow con le guide [[Michel Croz]] e Peter Taugwalder padre e figlio
|grandeparte = [[Alpi OccidentaliCentrali]]
|grandesettore = [[Alpi Nord-occidentali]]
|sezione = [[Alpi Pennine]]
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|codice = I/B-9.II-A.2.b
}}
Il '''Cervino''' (''Cervin'' in {{nomelingua|francese}}, pron. <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[sɛʁvɛ̃]}}; ''Matterhorn'' in {{nomelingua|tedesco}}; ''Gran Becca'' in [[patois valdostano|''patois'' valdostano]]; ''Matterhòre'' in ''[[Gressoney-Saint-Jean#Lingue e dialetti|Greschòneytitsch]]''<ref>Walser Kulturzentrum, ''Greschôneytitsch : vocabolario italiano-titsch'', 1988, [[Quart (Italia)|Quart]], ed. Musumeci.</ref>) è una [[montagna]] delle [[Alpi]] alta {{M|4478|ul=m slm}}, settima [[vetta]] e terza montagna italiana per [[altitudine]], situata nelle [[Alpi Centrali]] ([[Alpi Pennine]] - [[Alpi del Weisshorn e del Cervino]] - catena [[Catena Bouquetins-Cervino]]) lungo il confine tra [[Italia]] e [[Svizzera]] (a ovest del [[massiccio del Monte Rosa]], a est del [[Grand Combin]] e a sud-ovest del [[Massiccio del Mischabel]]).
Il '''Cervino''' (''Cervin'' in {{nomelingua|francese}}; ''Matterhorn'' in {{nomelingua|tedesco}} e {{nomelingua|romancio}}) è una [[montagna]] delle [[Alpi]] alta 4478&nbsp;m [[s.l.m.]].
 
Con una [[prominenza topografica|prominenza]] di {{M|1031|u=m}} (è necessario scendere fino al [[Col Durand]], posto a {{M|3451|u=m}}, per salire su vette più alte) e un [[isolamento topografico|isolamento]] di {{M|13.7|u=km}} (la montagna più alta di esso più vicina è il [[Lyskamm Occidentale]], {{M|4481|u=m}}, nel [[massiccio del Monte Rosa]]), si erge separato dalle altre vette circostanti e sovrasta i paesi di [[Valtournenche (comune)|Valtournenche]], in particolare la nota località turistica [[Breuil-Cervinia]], in [[Italia]] e di [[Zermatt]] a nord in [[Svizzera]].
Terza vetta italiana per [[altitudine]], è situato nelle [[Alpi Occidentali]], nella [[sezione alpina]] delle [[Alpi Pennine]], lungo il confine tra [[Italia]] e [[Svizzera]], a ovest del [[massiccio del Monte Rosa]], a est del [[Grand Combin]] e a sud-ovest del [[Massiccio del Mischabel]]. Si erge isolato dal resto delle altre vette circostanti e sovrasta i paesi di [[Breuil-Cervinia]] a sud in [[Italia]] e di [[Zermatt]] a nord in [[Svizzera]], note località turistiche estive e invernali. Ha una [[Prominenza topografica|prominenza]] di 1'031 m ed è necessario scendere fino al [[Col Durand]] (3'451 m) per salire su vette più alte. Ha un [[Isolamento topografico|isolamento]] di 13,7 km; la montagna più vicina a esso e più alta di esso è il [[Lyskamm Occidentale]] (4'481 m) nel [[massiccio del Monte Rosa]].
 
È caratterizzatoCaratterizzato dalla particolare forma piramidale molto pronunciata e, ha segnato in modo significativo la [[storia dell'[[alpinismo]]: la sua parete nord è infatti una delle [[classiche pareti nord delle Alpi]]. Attorno a esso si sviluppa il [[comprensorio sciistico]] del [[Matterhorn Ski Paradise]], con possibilità di sci estivo sul [[ghiacciaio]] del [[Plateauplateau RosàRosa]].
 
== Origini del nome ==
==Toponimo==
Il toponimo italiano deriva dal [[lingua francese|francese]] ''Cervin'' e questo dal [[lingua latina|latino]] ''Mons silvanus'' ("monte boscoso"). In effetti, nei secoli passati, in ragione del clima mite che rendeva tra l'altro possibile la traversata dei colli alpini per la maggior parte dell'anno, il monte era ricoperto da foreste. Questo optimum climatico fu la ragione dell'importanza della [[Valle d'Aosta]] in epoca romana e della fondazione di ''Augusta Praetoria Salassorum'' (l'odierna [[Aosta]]). Seguendo il processo di corruzione della voce latina, e in particolare con la mutazione consonantica l > r tipica del [[lingua francoprovenzale|francoprovenzale]], da ''Silvanus'' si è arrivati al francese ''Servin'' {{IPA|[sɛʁvɛ̃]}}. [[Horace-Bénédict de Saussure]], che fu tra i primi cartografi del [[Regno di Sardegna]], ne sbagliò però la trascrizione, registrandoe il toponimoregistrò ''Cervin'', che in francese si pronuncia allo stesso modo.<ref>Rodolfo Soncini-Sessa et alii, ''Ayas e la scomparsa della Krämerthal'', video Documenta, Milano, 1997. Documentario basato sugli studi di Rodolfo Soncini-Sessa (agosto 1996).</ref>. Il toponimo italiano èsi derivatoformò di conseguenza, sottolineandoingenerando un'errata erratoassociazione riferimentocon alil [[Cervuscervus|cervo]].
Il toponimo italiano deriva da quello [[Lingua francese|francese]] ''Cervin'' e questo dal [[Lingua latina|latino]] ''Mons silvanus'' "monte boscoso".
[[File:Cervino 24.jpg|thumb|left|Il Cervino]]
In effetti, nei secoli passati, in ragione del clima più mite che rendeva tra l'altro possibile la traversata dei colli alpini durante la maggior parte dell'anno, questo monte era ricoperto da foreste. Questo optimum climatico fu la ragione dell'importanza della [[Valle d'Aosta]] in epoca romana e della fondazione di ''Augusta Praetoria Salassorum'' (l'odierna [[Aosta]]).
 
In [[Valtournenche (valle)|Valtournenche]], il Cervino è chiamato in [[Dialettodialetto valdostano|patois valtournain]] ''Gran Becca'', cioè "grande montagnacima".
Seguendo il processo di corruzione della voce latina, da ''Silvanus'' si è arrivati al francese ''Servin'' {{IPA|[sɛʁvɛ̃]}}. [[Horace-Bénédict de Saussure]], che fu tra i primi cartografi del [[Regno di Sardegna]], sbagliò però la trascrizione, registrando il toponimo ''Cervin'', che in francese si pronuncia allo stesso modo<ref>Rodolfo Soncini-Sessa et alii, ''Ayas e la scomparsa della Krämerthal'', video Documenta, Milano, 1997. Documentario basato sugli studi di Rodolfo Soncini-Sessa (agosto 1996).</ref>. Il toponimo italiano è derivato di conseguenza, sottolineando un errato riferimento al [[Cervus|cervo]].
 
Il toponimo tedesco ''Matterhorn'' deriva da ''Matt'', che nel [[tedesco alemanno]] e in [[svizzero tedesco]] indica un prato (cfr. anche il [[Lingua walser|dialetto titsch]] di [[Gressoney-Saint-Jean]], ''Wisso Mattò'' e il ted. ''Weissmatten'', "prati bianchi");, e da ''Horn,'' "corno", come viene chiamata la maggior parte delle vette del [[Vallese]] e della [[Valle del Lys]] (in francese, ''Têtetête''; in italiano, ''Cornocorno''). DiQuesto conseguenzatoponimo è attestato anche a [[Gressoney-Saint-Jean|Gressoney]], nella forma ''Matterhòre'', in ''[[Gressoney-Saint-Jean#Lingue e dialetti|Greschòneytitsch]]''. Quindi la [[Mattertal]] è la "valle dei prati", e [[Zermatt]] è "al prato" (''Zerzer'' è la preposizione con l'articolo determinativo femminile in [[lingua walser]]).
In [[Valtournenche (valle)|Valtournenche]], il Cervino è chiamato in [[Dialetto valdostano|patois valtournain]] ''Gran Becca'', cioè "grande montagna".
 
== Descrizione ==
Il toponimo tedesco ''Matterhorn'' deriva da ''Matt'', che nel [[tedesco alemanno]] e in [[svizzero tedesco]] indica un prato (cfr. anche il [[Lingua walser|dialetto titsch]] di [[Gressoney-Saint-Jean]], ''Wisso Mattò'' e il ted. ''Weissmatten'' "prati bianchi"); e da ''Horn'' "corno", come viene chiamata la maggior parte delle vette del [[Vallese]] e della [[Valle del Lys]] (in francese, ''Tête''; in italiano, ''Corno''). Di conseguenza, la [[Mattertal]] è la "valle dei prati", e [[Zermatt]] è "al prato" (''Zer'' è la preposizione con l'articolo determinativo femminile in [[lingua walser]]).
 
==Descrizione==
[[File:3818 - Riffelberg - Matterhorn viewed from Gornergratbahn.JPG|thumb|Parete est e nord viste dal [[Gornergrat]]]]
[[File:Cervino versante sud.JPG|thumb|Parete sud e cresta sud-ovest (''Cresta del Leone'' o ''Arête du lion'') vista dall'alta [[Valtournenche (valle)|Valtournenche]]]]
Presenta quattro pareti principali orientate secondo i [[Punto cardinale|punti cardinali]]: la parete nord guarda [[Zermatt]] in [[Svizzera]], la parete est guarda il [[ghiacciaio del Gorner]], la parete sud sovrasta [[Breuil-Cervinia]], frazione nel comune di [[Valtournenche (comune)|Valtournenche]], in [[Italia]] e la parete ovest è rivolta verso la [[Dent d'Hérens]]. Queste pareti sono delimitate da altrettante creste: la cresta sud-ovest detta ''Cresta del Leone'' o ''Arête du lion'';, la cresta nord-ovest detta ''Cresta di Zmutt'';, la cresta nord-est detta ''Cresta dell'Hörnli'' e la cresta sud-est detta ''Cresta di Furggen''.
 
La vetta è costituita da due cime distinte collegate da un sottile filo di cresta che segna politicamente il [[confine fratra l'Italia e la Svizzera|confine politico tra l'Italia e la Svizzera]].<ref>[https://books.google.it/books?id=AAnozlRSNpIC&q=sommit%C3%A0+cervino+confine&dq=sommit%C3%A0+cervino+confine&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjPvMvuw87cAhVhAZoKHfEcC7YQ6AEIOjAE Nuova antologia - Google Libri]</ref> Il [[confine tra l'Italia e la Svizzera]] segue dunque la cresta stessa, coincidente con la [[linea di displuvio]], sicché la frontiera passa su entrambe le cime, come sancito dalla Convenzione del 24 luglio 1941 tra la Confederazione Svizzera e il Regno d'Italia.<ref>[https://www.admin.ch/ch/i/rs/c0_132_454_2.html Convenzione del 24 luglio 1941 tra la Confederazione Svizzera e il Regno d'Italia per la determinazione del confine italo-svizzero nel tratto compreso fra Cima Garibaldi o Run Do e il Mont Dolent. ]</ref>
 
=== Geologia ===
[[File:Cervin Breuil.JPG|thumb|Il Cervino visto dal [[Breuil-Cervinia|Breuil]] in inverno. A sinistra vi è la [[Testa del Leone]]]]
La parte inferiore del Cervino è costituita da [[gabbro]], mentre la parte centrale è costituita prevalentemente da [[ortogneiss]], una [[roccia metamorfica]] di alto grado formatasi per via della collisione fra [[Tettonicatettonica delle placche|placche]] provenienti dall'Europa e dall'Africa. Questa collisione, avvenuta probabilmente intorno a 100cento milioni di anni fa, ha sollevatosollevò la catena montuosa delle [[Alpi]], formando numerose vette.
 
La particolare forma del Cervino èfu stataprovocata successivamente provocata dall'erosione: si formarono quattro [[Circocirco glaciale|circhi glaciali]] si sono formati lasciando un picco piramidale al centro. Altri esempi di questa evoluzione geologica sono l'[[Ama Dablam]], nell'[[Himalaya]], o il [[Cimon della Pala]], nelle [[Dolomiti]]. La cresta è formata da [[scisto|scisti cristallini]].
 
=== Meteo ===
[[File:Matterhorn3.JPG|alt=|miniatura|Le pareti est e nord e, a destra, la [[Dent d'Hérens]]]]
A causa della sua collocazione sullo [[Catena principale alpina|spartiacque principale alpino]] e alla sua notevole altezza il Cervino è esposto a variazioni [[meteorologia|meteorologiche]] repentine. In particolare, nella parte [[sottovento]] si forma sovente la caratteristica nube a bandiera.
 
== Ascensioni ==
=== Primi tentativi ===
[[File:Cervin Breuil.JPG|thumb|Il Cervino visto dal [[Breuil-Cervinia|Breuil]] in inverno. A sinistra vi è la [[Testa del Leone]]]]
[[File:Matterhorn sunset 2016 (Unsplash).jpg|miniatura|destra|Il Cervino al tramonto nel 2016]]
 
===Primi tentativi===
Per lungo tempo il Cervino fu considerato inviolabile per l'arditezza delle sue pareti. Nel secolo XIX molti alpinisti si avvicinarono alla montagna senza riuscire a vincerla.
 
I primi tentativi registrati risalgono agli anni 1858-1859. L'abate [[Amé Gorret]], accompagnato da diverse guide di [[Valtournenche (comune)|Valtournenche]] ([[Jean-Antoine Carrel]], Jean-Jacques Carrel, Victor Carrel, Gabriel Maquignaz) effettuòcercò diversidi tentativisalire dal versante italiano, arrivando a un'altezza massima di circa 3'850&nbsp;{{M|3850|u=m}}.<ref name=whymptable>{{Cita|Whymper, 1900|p. 424|W1900}}.</ref>
 
Il 1860 vide due tentativi: ina luglio, tre alpinisti britannici (Alfred, Charles e Sandbach Parker), senza guide, tentaronoeffettuarono la salita dal versante di [[Zermatt]], fermandosi a una quota stimata di circa 3'500&nbsp;{{M|3500|u=m}}; inad agosto, Hakwins e [[John Tyndall|Tyndall]], accompagnati dalle guide J.J. Bennen e Jean-Jacques Carrel, salirono dal versante italiano, fermandosi a circa 3'900&nbsp;{{M|3900|u=m}}.<ref name=whymptable /><ref>{{Cita|Whymper, 1900|pp. 76-77|W1900}}.</ref>
[[File:Matterhorn sunset 2016 (Unsplash).jpg|miniatura|destra|Il Cervino al tramonto nel 2016]]
 
Nel 1861 ci furono tre tentativi.; Aa luglio, vii fuParker undecisero nuovodi tentativo deiriprovare Parkerl'ascesa, che si fermaronofermandosi a quota 3'570&nbsp;{{M|3570|u=m}} circa; il 29 agosto, Jean-Jacques e [[Jean-Antoine Carrel]] effettuarono un tentativo dalla "cresta del Gallo" (in francese ''Arête du coq''), sul versante italiano, fermandosi poco sopra i 4'000&nbsp;{{M|4000|u=m}}; e il 29 e 30 agosto avvenne il primo tentativo da parte di [[Edward Whymper]], accompagnato da una guida dell'Oberland:, che insieme salendosalirono dal versante italiano, per quella che in seguito diventò la via normale italiana, arrivòarrivando a un'altezza di circa 3'850&nbsp;{{M|3850|u=m}}.<ref name=whymptable /><ref>{{Cita|Whymper, 1900|p. 79, 82-87|W1900}}.</ref>
 
Il 1862 si aprì con un tentativo invernale, ina gennaio, effettuato da T.S. Kennedy; salito dal versante svizzero, Kennedy si fermò a circa 3'300&nbsp;{{M|3300|u=m}} di quota.<ref name=whymptable /><ref>{{Cita|Whymper, 1900|pp. 88-89|W1900}}.</ref>
 
Nell'estate del medesimo anno, Whymper, effettuò cinque tentativi, tutti a luglio. Nei primi due fu accompagnato da R.J.S. Macdonald, mentre negli altri tre fu solo con le guide; il terzo tentativo fu effettuato in solitaria. Le guide che accompagnarono questiqueste tentativiimprese furono: Johann zum Taugwalder e Johann Kronig, (primo tentativo), [[Jean-Antoine Carrel]] (secondo e quarto tentativo), Alexandre Pession (secondo tentativo), Luc Meynet (quarto e quinto tentativo). In tutti e cinque i casi, gli alpinisti salirono dal versante italiano; la massima quota raggiunta fu di 4'100&nbsp;{{M|4100|u=m}} nel quinto tentativo. Pochi giorni dopo questo tentativo ve ne fu un altro da parte di John Tyndall, accompagnato dalle guide J.J. Bennen e Anton Walter, e da César e [[Jean-Antoine Carrel]] in funzione di portatori.<ref name=whymptable /><ref>{{Cita|Whymper, 1900|pp. 94-121|W1900}}.</ref>
 
Nel 1863 vi fu un solo tentativo, da parte di Whymper, che con César e [[Jean-Antoine Carrel]], Luc Meynet e due portatori salì dal versante italiano fino a una quota di 4'050&nbsp;{{M|4050|u=m}} circa.<ref name=whymptable /><ref>{{Cita|Whymper, 1900|pp. 156-165|W1900}}.</ref>
 
Il 1864 passò senza ulteriori tentativi.<ref name=whymptable /> Nell'inverno 1864-65 Whymper studiò la geomorfologia del Cervino, concludendone che il versante più facile da salire sarebbe stato quello svizzero. Impostò quindi la sua campagna estiva su questo presupposto.<ref>{{Cita|Whymper, 1900|pp. 271-276|W1900}}.</ref> Insieme alle guide [[Michel Croz]], [[Christian Almer]] e [[Franz Biener]] e al portatore Luc Meynet, Whymper effettuò un primo tentativo il 21 giugno per il versante sud-est, ma dovettero fermarsi a circa 3'300&nbsp;{{M|3300|u=m}} di quota per il pericolo di caduta pietre.<ref>{{Cita|Whymper, 1900|pp. 277-280|W1900}}.</ref>
 
=== La prima ascensione ===
{{vedi anche|Prima ascesa del Cervino}}
[[File:Matterhorn disaster Dore.jpg|thumb|Illustrazione del disastro del Cervino, di [[Gustave Doré]]]]
Dopo averavere congedato Michel Croz, impegnato con un altro cliente, Whymper si dispose a effettuare un nuovo tentativo con [[Jean-Antoine Carrel]]. QuestiEgli però si era impegnato con il [[Club Alpino Italiano]] peraffinché effettuareorganizzasse unl'impresa tentativocon tuttouna italianosquadra italiana, fortemente volutovoluta da [[Quintino Sella]]. UnaCosì squadrainsieme italiana, formata daa César e [[Jean-Antoine Carrel]], [[Jean-Joseph Maquignaz]] e una quarta guida, partì per la vetta l'11 luglio seguendo la via italiana.<ref name=lastchapt /><ref>{{Cita|Whymper, 1900|p. 402|W1900}}.</ref> Ritornato a Zermatt, Whymper vi trovò un gruppo di compatrioticonnazionali: Lord Francis Douglas, D. Hadow, e il reverendo Charles Hudson, accompagnati da tre guide:, Peter Taugwalder padre e figlio, e Michel Croz che, rilasciato dal suo precedente cliente, si era unito ai tre britannici. I sette formarono una cordata unica, che il 13 luglio 1865 attaccò la salita per quella che è oggi la via normale svizzera. Dopo averavere pernottato all'aperto, i sette ripartirono il mattino dopo e arrivarono in vetta alle 13.40 del 14 luglio, compiendo così la [[prima ascesa del Cervino]]. Dalla vetta videro la squadra italiana guidata da Carrel, che si trovava alcune centinaia di metri più in basso; gli italiani, visti i britannici in vetta, gli italiani si ritirarono.<ref name=lastchapt>{{Cita|Whymper, 1900|cap.XX-XXI-XXII|W1900}}.</ref>
 
La discesa fu funestata da un gravissimograve incidente. I sette erano tutti legati insieme, con Michel Croz in testa, seguito da Hadow, Hudson, Douglas, Taugwalder padre, Whymper e Taugwalder figlio. Su un passaggio non particolarmente difficile Hadow scivolò e cadde addosso a Croz, che perse l'equilibrio; i due caddero per il precipizio sul versante svizzero, trascinando prima Hudson, poi Douglas. A questo punto la corda tra Douglas e Taugwalder padre si spezzò, e i tre superstiti videro i quattro compagni precipitare per oltre 1000mille metri verso il sottostante ghiacciaio del Matterhorn. I due Taugwalder e Whymper riuscirono a rientrare in serata a Zermatt, dove diedero la notizia. Il 16 luglio una squadra di ricerca trovò lei salmecadaveri deidegli cadutialpinisti, tranne quella di Lord Douglas; le salme furono recuperate il 19 luglio.<ref name=lastchapt />
 
Fu la prima grande tragedia dell'alpinismo moderno ed ebbe notevole eco nell'opinione pubblica.
 
=== La prima salita italiana ===
[[File:Cervino dal Lac Bleu.jpg|upright=1.41|thumb|Il Cervino visto dal [[lagoLago Blu (Valtournenche)|Lac Bleu]].]]
[[Jean-Antoine Carrel]], disceso dopo averavere visto la squadra di Whymper sulla cima e ignaro dell'incidente occorso, ripartì per la vetta dal versante italiano il 16 luglio, insieme a [[Jean-Baptiste Bich]], Jean-Augustin Meynet e all'[[amé Gorret|abbé Gorret]]. Il 17 luglio Carrel e Bich riuscirono ad arrivare in vetta, seguendo una variante di quella che oggi è la via normale italiana. Dopo averavere pernottato ancora in quota, i quattro tornarono a Cervinia il 18 luglio, e qui vennero a conoscenza dell'incidente occorso ai rivali britannici.<ref>{{Cita|Whymper, 1900|pp. 402-404|W1900}}.</ref>
 
=== Record di velocità ===
==== Salita e discesa da Breuil-Cervinia ====
La salita in velocità lungo la [[via normale italiana al Cervino]] è stata oggetto di vari tentativi di record. Il punto di partenza è la piazza davanti alla chiesa a [[Breuil-Cervinia]] ({{M|2025&nbsp;|u=m}}); si ritiene punto di arrivo la croce posta vicino alla vetta italiana ({{M|4476 |u=m}}), più bassa di 110 centimetri rispetto a quella svizzera.<ref>{{cita web|url=http://www.angeloelli.it/montagne/file/Cervino%20-%204477%20m..html|urlmortotitolo=Cervino – mt. 4477|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150923172216/http://www.angeloelli.it/montagne/file/Cervino%20-%204477%20m..html|dataarchivio=23 settembre 2015|urlmorto=sì}}</ref> Il percorso ha uno sviluppo complessivo di circa {{M|13&nbsp;|u=km}} e un dislivello di {{M|2451 |u=m}}. Il tempo necessario per la sola salita, per una cordata media, è di circa 12 ore suddivise in due giorni.<ref>{{cita libro|autore=Gino Buscaini|titolo=Alpi Pennine, vol. II, [[Guida dei Monti d'Italia]]|editore=Club Alpino Italiano e Touring Club Italiano|città=Milano|anno=1970|p=304}}</ref>
 
Negli anni sono stati stabiliti i seguenti record:
* Jean Pellissier e [[Camillo Hérin]] il 17 ottobre 1946 stabilirono il primo record impiegando 8h 40'.<ref name="ReferenceA">film "Come esempio lo stambeco" di Carlo A. Rossi.</ref>
* [[Valerio Bertoglio]] il 10 agosto 1990 impiegò 4h 16' 26" (2h 49' 00" in salita e 1h 27' 26" in discesa) con assistenza lungo la via (ristoro, cambio scarpe) ma usando solamente l'attrezzatura standard della via normale già in loco.<ref name="ReferenceA"/><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Piero Tirone|rivista=[[Alp (rivista)|ALP]]|numero=67|anno=1990|mese=novembre|titolo=Cervino e M. Bianco con il cronometro nella mano|pp=20-21}}</ref>
* [[Bruno Brunod]] il 17 agosto 1995 impiegò 3h 14' 44" (2h 12' 29" in salita e 1h 02' 15" in discesa). Erano cambiati però i criteri della performance: oltre ad avere l'assistenza lungo la via, il percorso era stato agevolato con alcune corde fisse in più rispetto allo stato normale di attrezzatura della via.<ref>{{cita web|url=http://www.skyrunning.it/images/world-records.pdf|titolo=Skyrunning World Records|editore=skyrunning.com[[International Skyrunning Federation]]|data=ottobre 2010|accesso=12 luglio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130522202843/http://www.skyrunning.it/images/world-records.pdf|dataarchivio=22 maggio 2013|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Kilian Jornet Burgada]], il 21 agosto 2013 batté il tempo di Brunod impiegando 2h 52' 02" (1h 56' 15" in salita e 55'47" in discesa). La corsa fu effettuata con gli stessi criteri del tentativo di Brunod.<ref>{{cita web|url=http://desnivel.com/carreras-y-raids/kilian-jornet-destroza-el-record-el-matterhorn-y-lo-deja-en-2h52r|titolo=Kilian Jornet destroza el récord del Matterhorn y lo deja en 2h52'|lingua=es|editore=desnivel.com|data=21 agosto 2013|accesso=21 agosto 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130824004703/http://desnivel.com/carreras-y-raids/kilian-jornet-destroza-el-record-el-matterhorn-y-lo-deja-en-2h52r|dataarchivio=24 agosto 2013|urlmorto=sì}}</ref>
* Nell'agosto 2013 [[Emelie Forsberg]] stabilì il record femminile impiegando 5h 51' 34" (3h 59' 48" in salita e 1h 51' 46" in discesa).<ref>{{cita web|url=http://www.skyrunning.com/images/stories/pdfs/races-and-records.pdf|urlmortotitolo=Skyrunning races and records|sito=[[International Skyrunning Federation]]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140423084737/http://www.skyrunning.com/images/stories/pdfs/races-and-records.pdf|dataarchivio=23 aprile 2014|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.skialper.it/SkialpRace/Articolo/4181/emelie-forsberg-grande-performance-sul-cervino.html|urlmortotitolo=Emelie Forsberg, grande performance sul Cervino|data=19 agosto 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150722004701/http://www.skialper.it/SkialpRace/Articolo/4181/emelie-forsberg-grande-performance-sul-cervino.html|dataarchivio=22 luglio 2015|urlmorto=sì}}</ref>
 
==== Cresta Hörnli ====
* Il tempo minimo per salire e scendere lungo la [[via normale svizzera al Cervino]] prima del record di Schaller e Goodrich nel 1930 era di 5h. Per la sola salita erano 2h 45' e per la sola discesa 1h 55'.<ref name="A">{{citaCita web|url=httphttps://fultonhistory.com/newspaper%2010/Yonkers%20NY%20Herald%20Statesman/Yonkers%20NY%20Herald%20Statesman%201937%20Grayscale/Yonkers%20NY%20Herald%20Statesman%201937%20Grayscale%20-%205072.pdf|titolo=Goodrich Leon, Irvington, Dies; Won Fame As Alpin Climber|sito=The Herald Statesman [[Yonkers]]|data=15 novembre 1937|lingua=en|formato=pdf|p= 2|accesso=10 luglio 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240420033843/https://fultonhistory.com/newspaper%2010/Yonkers%20NY%20Herald%20Statesman/Yonkers%20NY%20Herald%20Statesman%201937%20Grayscale/Yonkers%20NY%20Herald%20Statesman%201937%20Grayscale%20-%205072.pdf|dataarchivio=20 aprile 2024|urlmorto=no}}</ref>
* [[Herman Schaller]] e [[Leon Goodrich]] il 2 settembre 1930 partendo da [[Hörnlihütte]] impiegarono 3h 15' (1h 50' in salita e 1h 25' in discesa di cui 8-9' passati in cima).<ref name="A" /><ref>{{citaCita web|url=http://www.findagrave.com/cgi-bin/fg.cgi?page=gr&GRid=79987839|titolo=Goodrich Leon|sito=[[Find a Grave]]|accesso=10 luglio 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230523071646/https://www.findagrave.com/memorial/79987839/goodrich-leon|dataarchivio=23 maggio 2023|urlmorto=no}}</ref><ref>{{citaCita web|url=http://content.time.com/time/magazine/article/0,9171,788467,00.html|titolo=Sport: Matterhorn|sito=[[Time]]|data=15 settembre 1930|lingua=en|accesso=10 luglio 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240710181316/https://content.time.com/time/subscriber/article/0%2C33009%2C788467%2C00.html|dataarchivio=10 luglio 2024|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{citaCita web|url=https://books.google.it/books?id=lN6_xDxpUZYC&pg=PT923&lpg=PT923&dq=Fr%C3%A9d%C3%A9rik+Morshead+mont+blanc&source=bl&ots=XcPr0nM32R&sig=oiuWOXR7W0WrwYvqxxl7JPCW8VM&hl=pl&sa=X&ved=0CEAQ6AEwBGoVChMIlPeThvOcxwIVyrgUCh1SGgzR#v=onepage&q=Fr%C3%A9d%C3%A9rik%20Morshead%20mont%20blanc&f=false|titolo=Frédérik Morshead mont blanc|autore1=Sylvain Jouty|autore2=Hubert Odier|sito=Dictionnaire de la montagne|lingua=fr|accesso=10 luglio 2024|urlmorto=no}}</ref><ref name="A" />
* [[Alfons Lerjen]] e il quindicenne [[Hermann Biner]] nell'agosto 1953 impiegarono circa 3 ore (poco meno di 2 ore in salita e circa 1 ora in discesa).<ref name="alpinist.com">{{citaCita web|url=http://www.alpinist.com/doc/web07f/newswire-matterhorn-hornli-ridge-record|titolo=Record retour on the Matterhorn’s hornli ridge|titolotradotto=Ritorno da record sulla cresta del Cervino|autore=Ryan Minton|sito=Alpinist|data=20 settembre 2007|lingua=en|accesso=10 luglio 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230929002348/http://www.alpinist.com/doc/web07f/newswire-matterhorn-hornli-ridge-record |dataarchivio=29 settembre 2023|urlmorto=no}}</ref><ref name="climbing.about.com">{{cita web|url=http://climbing.about.com/od/mountainclimbing/a/MatterhornFacts.htm|titolo=Copia archiviata|accesso=19 luglio 2015|dataarchivio=21 luglio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150721172200/http://climbing.about.com/od/mountainclimbing/a/MatterhornFacts.htm|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Simon Anthamatten]] e [[Michael Lerjen]], 54 anni dopo, il 6 settembre 2007, impiegarono 2h 33' (1h 40' in salita e 53' in discesa).<ref name="alpinist.com"/><ref name="climbing.about.com"/>
* [[Marcel Marti]], [[Florent Troillet]] e [[Ernest Farquet]], da [[Hörnlihütte]] accompagnati da [[Simon Anthamatten]], nel settembre 2007, partendo da [[Zermatt]] impiegarono per la sola salita 3h 45' (2 ore da [[Hörnlihütte]]).<ref>{{citaCita web|url=http://www.jungfrauzeitung.ch/artikel/79665/|titolo=Trainingshalber Rekord aufgestellt|titolotradotto=Record stabilito in allenamento|autore=Fritz Balmer|sito=Jungfrau Zeitung|data=27 settembre 2007|lingua=de|accesso=10 luglio 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230523071628/http://www.jungfrauzeitung.ch/artikel/79665/|dataarchivio=23 maggio 2023|urlmorto=no}}</ref>
* [[Andreas Steindl]] il 23 agosto 2011 da Zermatt fino in cima impiegò 2h 57' battendo il tempo del team precedente.<ref>{{cita web|url=http://www.snowplaza.de/weblog/5684-zermatt-der-schnellste-bergsteiger-am-matterhorn/|titolo=Zermatt: Der schnellste Mann am Matterhorn (4.478 m)|autore=Felix|data=28 aprile 2014|lingua=de|accesso=13 giugno 2023}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.zermatt.ch/Media/Neuigkeiten/rekord-steindl|urlmortotitolo=In knapp drei Stunden aufs Matterhorn gerannt|data=26 agosto 2011|lingua=de|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150721164522/http://www.zermatt.ch/Media/Neuigkeiten/rekord-steindl|dataarchivio=21 luglio 2015|urlmorto=sì}}</ref>
*[[ Andreas Steindl]] il 27 agosto 2018 ha salito e disceso a velocità incredibile il Cervino lungo la cresta dell’Hörnlidell'Hörnli, impiegando 3 ore, 59 minuti e 52 secondi con partenza e ritorno a Zermatt, arrivando in cima dopo soli 2:38:37. Ben 20venti minuti più veloce rispetto al suo tempo del 2011.<ref>{{Cita news|url=https://www.planetmountain.com/it/notizie/alpinismo/andreas-steindl-cervino-speed-in-4-ore.html|titolo=Andreas Steindl Cervino speed in 4 ore|pubblicazione=PlanetMountain.com|accesso=7 settembre 2018}}</ref>
 
==== Parete nord ====
Nel seguente elenco i record riguardanti la sola salita della parete nord:
* [[Christophe Profit]] il 25 luglio 1985 durante il concatenamento delle tre pareti nord (G. Jorasses, Eiger e Cervino) stabilì il primo record della parete nord del Cervino seguendo la via Schmid impiegando, dalla base della parete sino in vetta, 4 ore.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Mantovani|nome=Roberto|rivista=Rivista della Montagna|numero=71|anno=1985|mese=novembre|titolo=Il rivale di Chronos|p=494}}</ref>
* [[Ueli Steck]] il 13 gennaio 2009 scalò la parete nord seguendo la via Schmid sino alla spalla della cresta dell'Hornli ({{M|4200&nbsp;|u=m}}) (variante Pitelka) per poi completare la salita lungo la via normale svizzera in 1 ora e 56 minuti.<ref>{{cita web|url=http://www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?l=1&keyid=36558|titolo=Ueli Steck e la nord del Cervino in meno di 2 ore|editore=planetmountain.com|data=23 gennaio 2009|accesso=12 luglio 2012}}</ref>
* [[Dani Arnold]] il 22 aprile 2015 scalò la parete nord del Cervino in 1 ora e 46 minuti, battendo il record di Ueli Steck.<ref>{{cita web|url=http://www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?l=1&keyid=42704|titolo=Dani Arnold sale in Cervino in 1:46|editore=planetmountain.com|data=1º maggio 2015|accesso=6 giugno 2015}}</ref>
 
=== Concatenamenti ===
* [[René Arnold]] e [[Sepp Graven]] il 27 settembre 1966 - Primo concatenamento delle quattro creste del Cervino. In 18 ore: salita della cresta di Furggen, discesa dalla cresta dell'Hörnli, ascensione cresta di Zmutt, discesa cresta del Leone.<ref>{{de}} {{cita web|url=http://www.banff.it/wp-content/uploads/2015/07/CRONISTORIA-CERVINO-AGGIORNATA-25.06.2015.pdf|urlmorto=sì|titolo=CopiaTabella archiviatacronistoria del Cervino|lingua=de|accesso=19 luglio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150920010522/http://www.banff.it/wp-content/uploads/2015/07/CRONISTORIA-CERVINO-AGGIORNATA-25.06.2015.pdf|dataarchivio=20 settembre 2015|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Marco Barmasse]], il 11 settembre 1985 - Primo concatenamento delle quattro creste del Cervino in solitaria, con prima solitaria degli strapiombi di Furggen. In 15 ore: partenza dal Bivacco Bossi, salita della cresta di Furggen per la Via degli Strapiombi, discesa dalla cresta dell'Hörnli, attraversamento sotto la parete Nord e salita della cresta di Zmutt, discesa per la cresta del Leone sino al rifugio Oriondé o Duca degli Abruzzi.
* [[Christophe Profit]], 25 luglio 1985 - Primo concatenamento delle pareti nord del Cervino, dell'[[Eiger]] e delle [[Grandes Jorasses]] in 24 ore con trasferimenti in elicottero: il Cervino in 4 ore, l'Eiger in 6 ore 45 minuti e il ''Linceul'' alle Grandes Jorasses in 4 ore.
* Christophe Profit, 12 e 13 marzo 1987 - Primo concatenamento invernale delle pareti nord del Cervino, dell'Eiger e delle Grandes Jorasses con trasferimenti in elicottero in 42 ore: ''Sperone Croz'' sulle Grandes Jorasses, ''Via Heckmair'' sull'Eiger e ''Via Schmid'' sul Cervino.<ref>{{de}} {{cita web|url=http://www.bergfieber.de/berge/bergsteiger/bios/profit.htm|titolo=Christophe Profit|editore=bergfieber.de|accesso=12 luglio 2012}}</ref>
* [[Hans Kammerlander]] e [[Diego Wellig]] il 19 luglio 1992 - In 24 ore salgono le quattro creste sia in salita che in discesa.<ref>{{cita web|url=http://www.kammerlander.com/it-lebenslauf.htm|titolo=Biografia Hans Kammerlander|editore=kammerlander.com|accesso=12 luglio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120630003753/http://www.kammerlander.com/it-lebenslauf.htm|dataarchivio=30 giugno 2012}}</ref> La via italiana, la cresta del Leone, non viene percorsa dal rifugio Duca degli Abruzzi quota {{M|2802&nbsp;|u=m}} ma, sia in salita che in discesa, dalla Capanna Carrel quota {{M|3830&nbsp;|u=m}}.<ref>{{de}} {{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/1992/agosto/21/quattro_volte_sul_Cervino_sole_co_0_92082113564.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140318223514/http://archiviostorico.corriere.it/1992/agosto/21/quattro_volte_sul_Cervino_sole_co_0_92082113564.shtml |urlmorto=sì|dataarchivio=18 marzo 2014 |titolo=Quattro volte sul Cervino in sole 24 ore|editore=[[Corriere della Sera]]|data=21 agosto 1992}}</ref>
* [[Hervé Barmasse]], 13 marzo 2014 - Primo concatenamento invernale delle quattro creste del Cervino (per di più in solitaria), salendo prima per la Cresta di Furggen (realizzando così anche la prima solitaria invernale della ''Via degli Strapiombi'') e scendendo per la Cresta Hornli, per poi risalire dalla Cresta di Zmutt e ridiscendere dalla Cresta del Leone, il tutto in 17 ore.<ref>{{cita web|url=http://www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?l=1&keyid=41684|editore=planemountain.com|titolo=Hervé Barmasse, intervista dopo il primo concatenamento invernale delle 4 creste del Cervino|autore=Vinicio Stefanello|data=28 marzo 2014|accesso=9 maggio 2014}}</ref>
 
== Vie alpinistiche ==
[[File:Cervino parete sud ed est.JPG|thumb|Pareti sud ed est viste dal [[Lyskamm]]]]
La scalata del Cervino esercita ancora oggi un grande fascino, ma è riservata unicamente agli [[alpinista|alpinisti]] esperti. Le due [[via normale|vie normali]], anche se facilitate dalla posa di diverse corde fisse, ricalcano quelle delle prime ascensioni; quella che parte da [[Zermatt]] si sviluppa lungo la cresta nord-est "dell'Hörnli",; quella che parte da [[Breuil-Cervinia|Cervinia]] si sviluppa lungo la cresta sud-ovest "del Leone" (''Arête du lion''). Un altro itinerario abbastanza frequentato, ma più impegnativo, è quello lungo la cresta "di Zmutt".
 
=== Cresta dell'Hörnli ===
{{Vedi anche|Via normale svizzera al Cervino}}
È la cresta nord-est e rappresenta la [[via normale]] svizzera e l'itinerario seguito dai primi salitori. Questa ascensione fu compiuta il 13 e 14 luglio 1865 da [[Edward Whymper]], Lord Francis Douglas, Charles Hudson, Douglas Robert Hadow con le guide Michel Croz e Peter Taugwalder padre e figlio. La via ha un [[grado di difficoltà]] valutato in '''AD'''.<ref>[http{{Cita web|url=https://www.vienormali.it/montagna/cima_scheda.asp?cod=1139 vienormali.it, ''|titolo=Cervino - Via normale svizzera''] - 4478 m (28/07/2007)|autore=Oliviero B.|data=16 settembre 2009|accesso=13 giugno 2023}}</ref>
 
=== Cresta del Leone (''Arête du lion'') ===
{{Vedi anche|Via normale italiana al Cervino}}
La prima salita della cresta sud-ovest fu compiuta il 16 e 17 luglio 1865 da [[Jean-Antoine Carrel]], [[Jean-Baptiste Bich]], [[Amé Gorret]] e Jean-Augustin Meynet. La via rappresenta la via normale italiana e la difficoltà è valutata in '''D'''. La via parte dal [[Rifugio Duca degli Abruzzi all'Oriondé|Rifugio Duca degli Abruzzi]] (2.802&nbsp;{{M|2802|u=m}}), passa nei pressi della ''Croix Carrel'', sale lungo la ''Cresta del Leone'' (''Arête du lion'') e, superata la famosa ''Cheminée'', arriva al [[Rifugio Jean-Antoine Carrel]] (3.830&nbsp;{{M|3830|u=m}}). Dal rifugio si supera la ''corda della sveglia'', si arriva alla ''Grande corde'', si sale sul [[Pic Tyndall]] (4.241&nbsp;{{M|4241|u=m}}), si scende brevemente verso ''Enjambée'', si supera la ''Scala Jordan'' e infine si arriva prima sulla vetta italiana e poi su quella svizzera del Cervino.<ref>[http{{Cita web|url=https://www.vienormali.it/montagna/cima_scheda.asp?cod=496 vienormali.it, ''|titolo=Cervino - Via normale italiana''] - 4478 m (30/07/2005)|autore=Marco C.|data=2 luglio 2007|accesso=13 giugno 2023}}</ref>
 
=== Cresta di Zmutt ===
[[File:Matterhorn - Zmuttgrat.jpg|thumb|La cresta nord-ovest, detta Cresta di Zmutt]]
La prima salita della cresta nord-ovest fu compiuta il 3 settembre 1879 da una spedizione inglese guidata da [[Albert Mummery]], con le guide [[Alexander Burgener]], Augustin Gentinetta e Johann Petrus.<ref>MUMMERY 1895, paggpp. 1-23.</ref> La difficoltà complessiva è valutata in '''D'''. Si tratta di una via impegnativa, che a causa dell'esposizione è difficile trovare in buone condizioni; per questo viene ripetuta solo poche volte ogni anno. La via parte normalmente dalla [[Schönbielhütte]] (2.694&nbsp;{{M|2694|u=m}}).<ref name=houston>{{cita web|url=http://cosleyhouston.com/matterhorn-zmutt.htm|titolo=cosleyhouston.com - Cervino|lingua=en|accesso=14 luglio 2010}}</ref><ref>{{fr}} {{cita web|url=http://www.camptocamp.org/routes/135959/fr/cervino-arete-nw-arete-de-zmutt|titolo=Cervino: Arête NW (arête de Zmutt)|editore=camptocamp.prg|accesso=12 luglio 2012}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.summitpost.org/zmuttgrat/156028|titolo=Zmuttgrat|editore=summitpost.org|data=20 luglio 2005|accesso=12 luglio 2012}}</ref>
 
=== Cresta del Furggen ===
La prima salita della cresta sud-est fu compiuta il 4 settembre 1911 da [[Mario Piacenza]], [[Jean-Joseph Carrel]] e [[Joseph Gaspard]]. Questa cresta è una delle più impegnative vie di salita al Cervino, con tratti di misto ghiaccio e roccia e passaggi di VI o di V+ a seconda dell'uscita designata. Viene complessivamente valutata TD. La via parte dal [[Bivacco Oreste Bossi]] (3.345&nbsp;{{M|3345|u=m}}).
 
Nell'estate 2002 [[Patrick Gabarrou]] e [[Cesare Ravaschietto]] aprono la nuova via ''Padre Pio Prega per tutti'' sulla parete sud del ''Picco Muzio'', una cima di 4.187&nbsp;{{M|4187|u=m}} che si trova lungo la cresta del Furggen.<ref>{{en}} {{Cita pubblicazione|cognome=Griffin|nome=Lindsay|rivista=The Alpine Journal|anno=2003|titolo=Area Notes 2002|url=http://www.alpinejournal.org.uk/Contents/Contents_2003_files/AJ%202003%20223-236%20Alps.pdf|p=231|accesso=12 luglio 2012}}</ref>
 
Sempre sulla parete sud del [[Picco Muzio]], tra il 6 e il 9 aprile 2011, [[Hervé Barmasse]] apreha aperto in solitaria una nuova via.<ref>{{cita web|url=http://www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?keyid=38097|titolo=Hervé Barmasse, la nuova via sul Cervino e l'esplorazione sulle Alpi|editore=planetmountain.com|data=21 aprile 2011|accesso=12 luglio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150501010442/http://www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?keyid=38097|dataarchivio=1º maggio 2015}}</ref>
 
=== Parete nord ===
[[File:Matterhorn - North face.png|thumb|La parete nord]]
* ''Via Schmid'': la prima salita fu realizzata il 31 luglio e 1º agosto 1931 dai fratelli [[Franz Schmid|Franz]] e [[Toni Schmid:]], allorafino eraad allora ritenuta impossibile. È la via dei primi conquistatori di una delle tre grandi pareti nord delle Alpi. Sale la grande ed evidente rampa che taglia la parete da sinistra a destra portando all'intaglio tra le due cime. La via ha uno sviluppo di {{formatnum:1250}} metri e difficoltà TD+, con passaggi in roccia di IV e V e pendii di ghiaccio fino a 70°. È una classica via di misto delle Alpi ma con roccia friabile ed esposta alle valanghe all'uscita della rampa.<ref>{{cita|Bernardi|pp. 304-311|igc}}.</ref>
* ''Via Bonatti'': la prima salita fu compiuta dal 18 al 22 febbraio 1965 in solitaria invernale da [[Walter Bonatti]], {{M|1200&nbsp;|u=m}}/ED+.,<ref>{{cita|Bonatti|pp. 261-272|mduv}}.</ref><ref>{{cita|Bernardi|pp. 321-324|igc}}.</ref>, a tre giorni di distanza da un primo tentativo di attacco in cordata con [[Gigi Panei]] e [[Alberto Tassotti]]<ref>Antonio Panei, Gigi Panei e Courmayeur, [[Aracne editrice]], [[Roma]], [[2015]], ISBN 978-88-548-8751-0</ref> fallito a causa di una tempesta che tra il 14 e il 15 febbraio 1965 costrinse i tre alpinisti ada una rocambolesca ritirata (quattrocento metri di calate a corda doppia nella bufera) dopo un drammatico bivacco in parete di 24 ore con raffiche di polvere gelata che li investirono, avvolti nei loro sacchi imbottiti, a {{M|100 chilometri all'ora|u=km/h}}.
* ''I tre moschettieri'': prima salita compiuta nel 1983 da [[Franc Knez]].<ref>{{sl}} {{cita web|url=http://www.gore-ljudje.net/objava/61724/|titolo=Franc Knez - Franček|editore=gore-ljudje.net|data=22 dicembre 2010|accesso=10 luglio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140727072958/http://www.gore-ljudje.net/objava/61724/|dataarchivio=27 luglio 2014|urlmorto=sì}}</ref>
* ''Sébastien Gay'': prima salita realizzata nel luglio 2009 da [[Jean Troillet]], [[ Martial Dumas]] e [[Jean-Yves Fredrikse]]. La via sale tra la Schmid e la Bonatti, ha uno sviluppo di 600 metri e difficoltà ABO. La via è dedicata allo scomparso alpinista [[Sébastien Gay]].<ref>{{cita web|url=http://www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?l=1&keyid=36882|titolo=Nuova via sulla Nord del Cervino|editore=planetmountain.com|data=28 luglio 2009
|accesso=10 luglio 2012}}</ref>
 
=== Parete sud ===
[[File:Cervino ita.JPG|thumb|La parete sud]]
* ''Cresta De Amicis'': prima salita il 10-11 agosto 1906 di Ugo De Amicis e Arrigo Frusta, al [[Pic Tyndall]]. I due si fermarono però alla ''cravatta'', una cengia posta sotto la parte terminale del picco. La prima salita integrale della cresta fu compiuta il 7-8 luglio 1933 da AmilcareAmilcar Crétier, AntonioAntoine Gaspard e Basilio Ollietti.<ref>{{cita|Buscaini|pp. 336-337|ap2}}.</ref>
* ''Via Benedetti-Carrel'': prima salita il 15 ottobre 1931 di [[Louis Carrel]], Enzo Benedetti e Maurice Bich. Si tratta della prima via sulla parete sud.<ref>{{cita|Bernardi|pp. 292-296|igc}}.</ref>
* ''Crestone Deffeyes-Carrel'': prima salita l'11 settembre 1942 di [[Albert Deffeyes]] e Louis Carrel. Questa cresta divide la parete sud vera e propria dal Pic Tyndall.<ref>{{cita|Buscaini|pp. 335-336|ap2}}.</ref>
* ''Via Casarotto-Grassi'': prima salita il 29 settembre 1983 di [[Renato Casarotto]] e [[Gian Carlo Grassi]], {{M|1300&nbsp;|u=m/ED}}, la via sale al Pic Tyndall.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Mantovani|nome=Roberto|rivista=Rivista della Montagna|numero=60|anno=1984|mese=gennaio|titolo=Informazioni alpinistiche|p=69}}</ref>
* ''Via Direttissima'': prima salita il 13 dicembre 1983 di Marco Barmasse, Walter Cazzanelli e Vittorio De Tuoni. La via sale alla sinistra della ''via Benedetti-Carrel''.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Mantovani|nome=Roberto|rivista=Rivista della Montagna|numero=62|anno=1984|mese=maggio|titolo=Informazioni alpinistiche|p=207}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?l=1&keyid=35569|titolo=Cervino: Prima solitaria e prima ripetizione della direttissima sud per Barmasse|editore=planetmountain.com|autore=Vinicio Stefanello|data=24 aprile 2007|accesso=10 luglio 2012}}</ref>
* ''Couloir Barmasse'': prima salita il 13 marzo 2010 di [[Hervé Barmasse]] colcon il padre Marco, {{M|1200&nbsp;|u=m/ABO}}.<ref>{{cita web|url=http://www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?l=1&keyid=37317|titolo=Marco ed Hervé Barmasse, nuova via sulla Sud del Cervino|editore=planetmountain.com|data=25 marzo 2010|accesso=10 luglio 2012}}</ref>
* ''Via Barmasse'' al Picco Muzio - Via nuova aperta in solitaria da Hervé Barmasse dal 6 all 8 aprile 2011-<ref>[http://www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?l=1&keyid=38097 Hervé Barmasse, la nuova via sul Cervino e l'esplorazione sulle Alpi]</ref> ({{M|1200&nbsp;|u=m}}, difficoltà ABO).
 
=== Parete est ===
[[File:Matterhorn by Juan Rubiano.jpg|thumb|La parete est]]
La prima salita fu compiuta il 18 e 19 settembre 1932 da Enzo Benedetti e Giuseppe Mazzotti, con le guide Louis e Lucien Carrel, Maurice Bich e Antoine Gaspard.<ref>{{cita|Bernardi|pp. 277-290|igc}}.</ref>
 
=== Parete ovest ===
[[File:Matterhorn - West face.jpg|thumb|La parete ovest]]
* ''Via Penhall'': prima salita il 3 settembre 1879 di William Penhall, Ferdinand Imseng e Louis Zurbriggen. Nella parte terminale la via si ricongiunge con la cresta di Zmutt.<ref>{{cita|Buscaini|pp. 312-313|ap2}}.</ref>
* ''Via Carrel'': prima salita il 20-22 agosto 1947 di Carlo Taddei e Louis Carrel. La via termina all'Enjambée, l'intaglio fra la Testa del Cervino e il Pic Tyndall.<ref>{{cita|Buscaini|pp. 308-311|ap2}}.</ref>
* ''Diretta Ottin-Daguin'': prima salita il 13 agosto 1962 di Renato Daguin e Giovanni Ottin. La via sale tra la ''via Carrel'' e la ''via Penhall'' e affronta la Testa del Cervino direttamente.<ref>{{cita|Bernardi|pp. 236-238|igc}}.</ref>
* ''Variante'' ''Ottin-Daguin'': aperta durante la prima salita invernale della parete ovest nel gennaio 1978 da Albertini Rolando, Barmasse Marco, Menabreaz Innocenzo "Nio", Pession Leo, Squinobal Arturo, Squinobal Oreste, Tamone Augusto.
 
=== Naso di Zmutt ===
* ''Via Gogna-Cerruti'': prima salita il 14-17 luglio 1969 di [[Alessandro Gogna]] e Leo Cerruti.<ref name=iborderline>{{cita web|url=http://www.iborderline.net/intotherocks/2010/02/cervino-parete-nord-sulle-tracce-del-gab/|titolo=Cervino, parete nord: sulle tracce del "Gab"|editore=iborderline.net|accesso=12 luglio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100402203001/http://www.iborderline.net/intotherocks/2010/02/cervino-parete-nord-sulle-tracce-del-gab/|dataarchivio=2 aprile 2010|urlmorto=sì}}</ref>
* ''Piola-Steiner'': via aperta il 29 luglio-1º agosto 1981 da [[Michel Piola]] e [[Pierre-Alain Steiner]].<ref name=iborderline />
* ''Aux amis disparus'': via aperta il 5-6 luglio 1992 da [[Patrick Gabarrou]] e Lionel Daudet.<ref>{{cita web|url=http://www.up-climbing.com/it/news/alpinismo/prima-invernale-di--aux-amis-disparus--al-cervino|titolo=Prima invernale di "Aux amis disparus" al Cervino|editore=up-climbing.com|data=8 febbraio 2010|accesso=12 luglio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121209101406/http://www.up-climbing.com/it/news/alpinismo/prima-invernale-di--aux-amis-disparus--al-cervino|dataarchivio=9 dicembre 2012}}</ref>
* ''Free Tibet'': via aperta il 31 luglio-2 agosto 2001 da Patrick Gabarrou e Cesare Ravaschietto,.<ref name=iborderline />
* ''Freedom'': via aperta il 22-26 agosto 2001 da [[Robert Jasper]] e Rainer Treppte.<ref name=iborderline />
 
== Discese in sci ==
=== Parete est ===
* 14 maggio 1975 -. Prima discesa con gli sci di [[Toni Valeruz]]. Valeruz ripeté la discesa il 26 maggio 1975 e il 30 maggio 1996.<ref>{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0037/articleid,0645_01_1996_0148_0080_8792362/|titolo=Toni Valeruz in smoking per una discesa <nowiki><<</nowiki>di gala<nowiki>>></nowiki>|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=31|mese=maggio|anno=1996|accesso=13 luglio 2012}}</ref>
* 6 giugno 1980 -. [[Jean-Marc Boivin]] realizzò una trilogia particolare: scese con gli sci la parete est per poi risalire in solitaria la parete nord per la ''via Schmid'' in 4h: 10' nello stesso giorno. Si lanciò quindi dalla cima in deltaplano. Su questa trilogia fu girato il film ''Aventure au Cervin'' che vinse il [[Trento Filmfestival]] nel 1981.<ref>{{cita web|url=http://cineteca.cai.it/index.php?id=1148&tx_extendedshop_pi1%5bproductID%5d=10537&tx_extendedshop_pi1%5bpid_product%5d=1148&cHash=550b1b93191bb1013e4645f034584783|titolo=Avventura al Cervino|editore=cineteca.cai.it|accesso=13 luglio 2012}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.trentofestival.it/en/film_festival/festival/Hall%20of%20fame.htm|titolo=Hall of fame|editore=trentofestival.it|accesso=13 luglio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081115183848/http://www.trentofestival.it/en/film_festival/festival/Hall%20of%20fame.htm|dataarchivio=15 novembre 2008}}</ref>
 
== Percorsi escursionistici ==
Per favorire la conoscenza della montagna è stato creato il [[escursionismo|percorso escursionistico]] del [[Tour del Cervino]] e della [[Grande Balconata del Cervino]].
 
== Rifugi ==
[[File:Rifugio Carrel.jpg|thumb|upright=1.1|Il [[rifugio Jean-Antoine Carrel]]]]
Per favorire l'ascesa alla vetta e l'[[escursionismo]] di alta quota intorno al monte sorgono alcuni [[rifugio alpino|rifugi alpini]]:
* [[Rifugio Duca degli Abruzzi all'Oriondé]] ({{M|2802&nbsp;|u=m}}) - lungo la [[Via normale italiana al Cervino|via normale italiana]] (''Cresta del Leone'' o ''Arête du lion'')
* [[Rifugio Jean-Antoine Carrel]] ({{M|3830&nbsp;|u=m}}) - lungo la via normale italiana, di solito preferito al Rifugio l'Oriondé per il pernottamento
* [[Hörnlihütte]] ({{M|3260&nbsp;|u=m}}) - rifugio principale lungo la [[Via normale svizzera al Cervino|via normale svizzera]] ''(cresta dell'Hörnli)''
* [[Solvayhütte]] ({{M|4003&nbsp;|u=m}}) - bivacco di emergenza lungo la via normale svizzera
* [[Schönbielhütte]] ({{M|2694&nbsp;|u=m}}) - nei pressi del [[Ghiacciaio di Zmutt]], serve per le ascensioni lungo la ''cresta di Zmutt'' e la parete ovest
* [[Bivacco Oreste Bossi]] ({{M|3345&nbsp;|u=m}}) - a monte del ''Colle del Breuil'', ai piedi della ''cresta di Furggen''
In passato era presente anche il ''Bivacco Lonza'' (''Lonza-Biwak''), postosituato a 2970&nbsp; m di altitudine sulla cresta di Zmutt. Di proprietà del Club Guide Alpine di Zermatt, illa bivacco èstruttura statovenne distruttodistrutta da una [[valanga]] nel 2001 e nonper èmolti piùanni statonon ricostruitofu ricostruita.<ref name=wallis>{{de}}Nel [http://www.vs-wallis.de/wallis/huetten/lonza.html2022 vs-wallis.desono -iniziati schedai dellavori per la realizzazione di un nuovo bivacco]</ref>, completati con successo e culminati nell'inaugurazione ufficiale il 1º ottobre dello stesso anno. Oggi il bivacco è operativo ed è gestito da ZERMATTERS, offrendo un prezioso punto di appoggio per le ascensioni sulla cresta di Zmutt.
 
== Il Cervino nellenella cultura di operemassa culturali==
[[File:Matterhorn ascent Dore.jpg|thumb|upright|Un'opera di Gustave Doré che rappresenta la prima ascensione del Cervino]]
=== Cinema ===
* ''[[La grande conquista (film 1938)|La grande conquista]]'' (''Der Berg ruft!''), (1938), film tedesco di [[Luis Trenker]] sulla storia della prima ascensione al Cervino del 1865.
===Cinema===
* [[''La grande conquista (film 1938)|La grande conquista]]sfida'' (''DerThe Berg ruftChallenge''), (1938), film tedescobritannico didiretto da [[LuisMilton TrenkerRosmer]] sullae storia[[Luis della prima ascensione al Cervino del 1865Trenker]].
* ''[[La sfida del terzo uomo]]'' (''Third Man on the Mountain''), (1959), film americanostatunitense di avventura.
*La sfida (1938)
* ''[[Cervino - La montagna del mondo]]'' (2015), documentario italiano diretto da [[Nicolò Bongiorno]].
* [[La sfida del terzo uomo]] (''Third Man on the Mountain''), (1959), film americano di avventura
 
=== Musica ===
* Sulla copertina dell'album ''[[Construction Time Again]]'' del 1983 della band inglese [[Depeche Mode]] spicca una fotografia del Cervino, ritratto nelle sue pareti nord ed est.
 
==Note= Libri ===
* Reinhold Messner, ''Cervino. Il più nobile scoglio'', Corbaccio, 2015, ISBN 978-88-6700-041-8
* Hervé Barmasse, ''Cervino - La montagna leggendaria'', Rizzoli, 2021, ISBN 978-88-918-3194-1
 
=== Curiosità ===
Il Cervino è la montagna rappresentata sulla confezione del [[Toblerone]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Beat P. Truffer: ''Matterhorn-DVD'', 1:18 Film, 1'001 Foto, 17 E-Books, 1 Audiobook, Aroleit-Verlag, Zermatt 2015, ISBN 978-3-905097-24-5, www.matterhornworld.ch
* {{cita libro|cognome=Whymper|nome=Edward|wkautore=Edward Whymper|titolo=Scrambles amongst the Alps in the years 1860-69|edizione=5<sup>a</sup>|anno=1900|annooriginale=1872|editore=Murray|città=Londra|url=https://www.archive.org/download/scramblesamongst00whymuoft/scramblesamongst00whymuoft_bw.pdf|formato=PDF|cid=W1900|lingua=en}}
* {{cita libro|cognome=Bernardi|nome=Alfonso|titolo=Il Gran Cervino|editore=Nicola Zanichelli Editore|città=Bologna|anno=1963|cid=igc}}
* {{cita libro|autore=Gino Buscaini|titolo=Alpi Pennine, vol. II, [[Guida dei Monti d'Italia]]|editore=Club Alpino Italiano e Touring Club Italiano|città=Milano|anno=1970|cid=ap2}}
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* {{cita libro|cognome=Barbiè|nome=Lorenzo|titolo=Dimensione quarto: Alpi occidentali. Le più belle arrampicate delle Alpi occidentali. Aggiornamento gennaio 1994|editore=Vivalda|anno=1994|isbn=978-88-7808-407-0}}
* {{cita libro|cognome=Mazzotti|nome=Giuseppe|titolo=Grandi imprese sul Cervino|editore=CDA & Vivalda|anno=1999|isbn=978-88-85504-67-7}}
* Mario Fantin, ''Uomini del Cervino. 100 anni di storia alpinistica dall'esplorazione alla conquista'', Nordpress, 2003. ISBN 88-85382-85-1.
* {{cita libro|cognome=Bonatti|nome=Walter|wkautore=Walter Bonatti|titolo=Montagne di una vita|editore=Baldini Castoldi Dalai|anno=2005|isbn=978-88-6073-207-1|cid=mduv}}
* {{cita libro|curatore=Alessandro Gogna, Marco Milani|titolo=Cervino, Monte Rosa|editore=Priuli & Verlucca|anno=2006|isbn=978-88-8068-324-7}}
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== Voci correlate ==
* [[Vette alpine superiori a 4000 metri]]
* [[Classiche pareti nord delle Alpi]]
* [[Tour del Cervino]]
* [[Matterhorn Ski Paradise]]
* [[Plateau Rosà]]
* [[Museo del Cervino]]
* [[Plateau RosàRosa]]
* [[Tour del Cervino]]
* [[Vette alpine superiori a 4000 metri]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{SummitPostCollegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.camptocamp.org/summits/37558/fr|titolo=Scheda del Cervino su camptocamp.org|lingua=fr}}
* {{cita web|url=http://www.4000er.de/gipfel.php?vid=50&lang=en|titolo=Scheda del Cervino su 4000er.de|lingua=en, de}}