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Meleagro nell'Odissea: Fix (Achille, non Apollo)
 
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{{Personaggio
|medium = mitologia
|saga = [[Argonautiche]]
|nome italiano = Meleagro
|nome = Μελέαγρος
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|luogo di nascita = [[Calidone]]
|sesso = Maschio
|professione = Principe di Calidone ed [[Argonauti|Argonauta]]
}}
'''Meleagro''' ({{lang-grc|Μελέαγρος|Meléagros}}) è un personaggio della [[mitologia greca]]. Fu un principe di [[Calidone]], [[Argonauti|Argonauta]]<ref name=" apolRod1.190 "/> e partecipò alla caccia al [[cinghiale calidonio]]<ref name="Igin172 apol1.8.2 "/>.
 
{{citazione|Ella dunque, stirpe divina, l'Urlatrice, irata, gli mandò contro un feroce cinghiale selvaggio, zanna candida, che prese a conciar male la vigna d'Oineo; molti alberi alti stendeva a terra, rovesci, con le radici e con la gloria dei frutti. L'uccise Melèagro, il figliuolo d'Oineo, chiamando cacciatori da molte città e cani, ché vinto non l'avrebbe con pochi mortali, tant'era enorme, e gettò molti sulle pire odiose.|Omero, ''Iliade'', libro IX}}
 
== Genealogia ==
Figlio di [[Oineo (figlio di Portaone)|Oineo]]<ref name=" apol1.8.2 ">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/Apollodorus1.html#8|titolo= Apollodoro, Biblioteca, I, 8.1 - 2 e 3|lingua=en|accesso= 10 luglio 2019}}</ref><ref name=" pau4.2.7 "/> o di [[Ares]]<ref name=" apol1.8.2 "/> e di [[Altea (mitologia)|Altea]]<ref name=" apol1.8.2 "/>, sposò [[Cleopatra Alcione]]<ref name=" pau4.2.7 ">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/Pausanias4A.html|titolo= Pausania il Periegeta, Periegesi della Grecia, IV, 2.7|lingua=en|accesso= 10 luglio 2019}}</ref> e fu padre di [[Polidora (figlia di Meleagro)|Polidora]]<ref name=" pau4.2.7 "/>.
 
Figlio di [[Oineo (figlio di Portaone)|Oineo]]<ref name=" apol1.8.2 ">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/Apollodorus1.html#8|titolo= Apollodoro, Biblioteca, I, 8.2 e 3|lingua=en|accesso= 10 luglio 2019}}</ref><ref name=" pau4.2.7 "/> o di [[Ares]]<ref name=" apol1.8.2 "/> e di [[Altea (mitologia)|Altea]]<ref name=" apol1.8.2 "/>, sposò [[Cleopatra Alcione]]<ref name=" pau4.2.7 ">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/Pausanias4A.html|titolo= Pausania il Periegeta, Periegesi della Grecia, IV, 2.7|lingua=en|accesso= 10 luglio 2019}}</ref> e fu padre di [[Polidora (figlia di Meleagro)|Polidora]]<ref name=" pau4.2.7 "/>.
 
Con [[Atalanta (mitologia)|Atalanta]] fu padre di [[Partenopeo]]<ref>[[Igino (astronomo)|Igino]], ''[[Fabulae]]'' 70</ref>.
 
== Mitologia ==
[[Apollonio Rodio]] lo elenca tra gli [[Argonauti]]<ref name=" apolRod1.190 ">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/ApolloniusRhodius1.html|titolo= Apollonio Rodio, Argonautiche, I, 190|lingua=en|accesso= 10 luglio 2019}}</ref> ma non riferisce nulla a riguardo di sue imprese particolari.
 
La leggenda principale che riguarda questo personaggio lo vede protagonista della caccia al cinghiale calidonio ed è probabilmente legata alla trascrizione di un racconto popolare e legato ad un opera perduta (le ''Pleuronie'' di [[Frinico (tragediografo)|Frinico]]<ref name="Pau10.31.4">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/Pausanias10B.html#3|titolo= Pausania il Periegeta, Periegesi della Grecia, X, 31.4|lingua=en|accesso= 10 luglio 2019}}</ref>), ma sul seguito della sua esistenza esistono due versioni distinte e di cui una vede la sua vita finire poco dopo l'uccisione dell'animale e l'altra che lo descrive impegnato a combattere in una guerra contro i [[Cureti]] ed avvenuta tempo dopo.
=== La predizione delle Moire ===
 
Quando[[Pausania furonoil passati sette giorni dalla sua nascita, le [[MoirePeriegeta|Pausania]] siconferma presentaronola addoppia Alteaversione edel feceromito ognunaparlando unadi predizione<refdue name="altre apol1.8.2opere "/>:perdute [[Cloto]](''Catalogo dissedelle chedonne'' il bambino avrebbe manifestatoe un'indole'Miniadi'') nobile,e [[Lachesi]]scrivendo che siquei sarebbe coperto della gloria riservata agli eroi ed infine [[Atropo]]testi avvisòdicevano che sarebbeMeleagro vissutofu finoucciso ada quando il ciocco di legnoApollo che stavacombatteva bruciandoal nelfianco focolaredei si fosse consumatoCureti<ref name="Pau10.31.43">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/Pausanias10B.html#3|titolo= Pausania il Periegeta, Periegesi della Grecia, X, 31.43|lingua=en|accesso= 10 luglio 2019}}</ref> e così, per salvaguardare la vita del figlio, sua madre prese il ciocco dal fuoco e lo depositò in una cassa<ref name=" apol1.8.1 "/>.
 
=== LaL'anatema spedizionedelle degli ArgonautiMoire ===
Quando furono passati sette giorni dalla sua nascita, le [[Moire]] si presentarono alla madre e predissero che il bambino sarebbe vissuto fino a quando il ciocco di legno che stava bruciando nel focolare non si fosse consumato<ref name="Pau10.31.4"/><ref name=" apol1.8.2 "/> e così, per salvaguardare la vita del figlio, Altea tolse quel tizzone dal fuoco e lo depositò in una cassa<ref name=" apol1.8.2 "/><ref name=" ovidMet8.445eSeg ">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/OvidMetamorphoses8.html#4|titolo= Ovidio, Metamorfosi, VIII, 445 e seguenti|lingua=en|accesso= 10 luglio 2019}}</ref>.
 
=== La caccia al cinghiale ===
[[Si trova solo che vi ha partecipato di artace non c e nulla]]
[[File:Rubens, Calydonian Boar Hunt c1641f.jpg|thumb|right|400px| Caccia al cinghiale calidonio ([[Peter Paul Rubens]])]]
Dopo un abbondante raccolto suo padre Oineo aveva offerto un sacrificio a tutte le divinità dimenticandosi però di onorare [[Artemide]] che per ritorsione inviò nelle terre di Calidone un cinghiale di proporzioni enormi che devastava i campi ed uccideva lechiunque gentiuscisse deldalle regnomura costringendoli a nascondersi nelledella città fortificate<ref name="Igin172">Igino, ''Fabulae'' 172</ref><ref name=" diod4.34.2e3 ">{{cita web|url= http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Diodorus_Siculus/4B*.html#34.2|titolo= Diodoro Siculo, Biblioteca Historica, IV, 34.2e3|lingua=en|accesso= 10 luglio 2019}}</ref><ref name=" ovid8.262 ">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/OvidMetamorphoses8.html#3|titolo= Ovidio, Metamorfosi, VIII, 262 e seguenti|lingua=en|accesso= 10 luglio 2019}}</ref>. Quel cinghiale prese il nome di [[cinghiale Calidonio]].
 
Per abbattere l'animale il padre fece appello a molti eroi ed una volta riunito il gruppo li affidò al figlio che diede inizio alla battuta di caccia. Tra idi partecipantiloro si presentò anche [[Atalanta (mitologia)|Atalanta]], una donnabellissima cacciatrice che colpìinfatuò Meleagro per la sua bellezza<ref name=" ovid8.262 "/> e donna con cui egli desiderò avere un figlio nonostante fosse già sposato con Cleopatra<ref name=" apol1.8.2 "/>. </br>
Il giovane Meleagro si imbarcò con gli [[Argonauti]]<ref name=" apolRod1.190 ">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/ApolloniusRhodius1.html|titolo= Apollonio Rodio, Argonautiche, I, 190|lingua=en|accesso= 10 luglio 2019}}</ref> e fu lui che, in seguito a un equivoco, uccise l'eroe [[Artace]], considerato il più grande guerriero del suo tempo: costui era uno dei [[Dolioni]] che insieme al loro giovane re [[Cizico (mitologia)|Cizico]] avevano in precedenza ospitato [[Giasone (mitologia)|Giasone]] e compagni, i quali, in una notte senza luna, erano stati ributtati da una tempesta sulle coste di [[Arto (mitologia)|Arto]], la penisola asiatica su cui il sovrano esercitava il proprio potere. Argonauti e Dolioni combatterono gli uni contro gli altri senza riconoscersi (credendo i primi di essere stati attaccati da una popolazione di giganti, mentre i secondi avevano scambiato gli Argonauti per pirati), e tra le vittime di Meleagro vi fu appunto Artace, insieme al meno noto [[Itimoneo]], mentre Cizico venne trafitto da Giasone. All'alba gli [[Argonauti]] presero tragicamente coscienza di quanto accaduto, e seppellirono le loro vittime con grandi onori e pianti.
Ed Atalanta, tra tutti i tentativi fatti dagli altri cacciatori per colpire l'animale, fu la prima a ferire il cinghiale, che di lì a poco cessò di correre e di caricarli e che fu infine ucciso da Meleagro con un colpo di giavellotto<ref name=" ovidMet8.445eSeg "/><ref name=" apol1.8.2 "/>.
 
=== L'uccisione del cinghiale di Calidone ===
Col passare degli anni, Meleagro divenne uno dei più valorosi lanciatori di giavellotto dell'intera regione e nel frattempo, dopo un abbondante raccolto suo padre Oineo aveva offerto un sacrificio a tutte le divinità dimenticandosi però di onorare [[Artemide]] che, indignata, per ritorsione inviò nelle terre di Calidone un cinghiale di enormi proporzioni. </br>
che devastava i campi ed uccideva le genti del regno costringendoli a nascondersi nelle città fortificate<ref name="Igin172">Igino, ''Fabulae'' 172</ref><ref name=" diod4.34.2e3 ">{{cita web|url= http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Diodorus_Siculus/4B*.html#34.2|titolo= Diodoro Siculo, Biblioteca Historica, IV, 34.2e3|lingua=en|accesso= 10 luglio 2019}}</ref><ref name=" ovid8.262 ">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/OvidMetamorphoses8.html#3|titolo= Ovidio, Metamorfosi, VIII, 262 e seguenti|lingua=en|accesso= 10 luglio 2019}}</ref>. Quel cinghiale prese il nome di [[cinghiale Calidonio]].
 
Meleagro dapprima chiese a [[Teseo]] di uccidere la belva<ref name=" ovid8.262 "/> ed in seguito si offri al padre di riunire un gran numero di eroi da tutta la Grecia<ref name="Igin172"/>, molti dei quali avevano partecipato con lui alla spedizione degli Argonauti ed una volta riunito il gruppo ci furono dei festeggiamenti presso Oineo che durarono nove giorni mentre al decimo diedero inizio alla caccia al cinghiale<ref name=" apol1.8.2 "/>. </br>
Tra i partecipanti si presentò anche [[Atalanta (mitologia)|Atalanta]], una donna cacciatrice che colpì Meleagro per la sua bellezza<ref name=" ovid8.262 "/> e con cui egli desiderò avere un figlio nonostante fosse già sposato con Cleopatra<ref name=" apol1.8.2 "/>.
 
=== L'amore e la morte ===
[[File:JacobAugust JordaensTheodor Kaselowsky - Meleager andpresents Atalanta,Atalante the 1620-1650head of the Calydonian boar.jpg|thumb|''right|400px|Meleagro eporge Atalanta'',il introfeo unad dipintoAtalanta di(August [[JacobTheodor JordaensKaselowsky)]], conservato al [[Museo del Prado]], [[Madrid]]]]
Per amore, cavalleria o riconoscenza, Meleagro consegnò la testa<ref name=" ovidMet8.445eSeg "/> e la pelle<ref name=" apol1.8.2 "/> dell'animale come trofeo ad Atalanta, ma [[Plessippo]]<ref name=" ovid8.262 "/> e Tosseo<ref name=" ovid8.262 "/> (fratelli di Altea<ref name=" ovid8.262 "/> e quindi zii di Meleagro) protestarono dicendo che il trofeo, qualora non fosse trattenuto dal suo uccisore, doveva essere consegnato a loro; ne nacque una lite e Meleagro reagì uccidendoli entrambi<ref name=" ovid8.262 "/><ref name=" apol1.8.2 "/>.
 
Meleagro scuoiò l'animale e ne offrì la pelle ad Atalanta, perché tra tutti i cacciatori era stata la prima a ferirlo ma [[Plessippo]] e [[Ificlo (figlio di Testio)|Tosseo]]<ref name=" ovid8.262 "/> (fratelli di Altea e quindi gli zii di Meleagro e che già in precedenza si erano opposti all'idea di maneggiare le armi insieme ad una donna), protestarono proponendo criteri diversi per l'assegnazione del trofeo e, ribadendo ciò che aveva promesso Oineo all'inizio della spedizione, pretesero che la pelle e le zanne del cinghiale fossero assegnate al suo uccisore e che, qualora Meleagro decidesse di rinunciarvi doveva farlo in loro favore. </br>
Ed Altea, che sulle prime fu contenta per la morte del cinghiale<ref name=" ovid8.262 "/>, quando seppe che il figlio aveva ucciso i suoi fratelli prese il ciocco di legno legato alla vita del figlio e lo mise su un braciere. </br>
Meleagro, a cui l'amore per Atalanta ne accentuò l'ira per essere stato contraddetto, rifiutò sdegnato l'offerta ed a questo punto gli zii non esitarono sottrarre ad Atalanta il dono che aveva ricevuto e così, lui, irritato, uccise entrambi i suoi zii in un momento di furore<ref name=" omer9 "/>.
E Meleagro morì<ref name=" ovid8.262 "/><ref name=" apol1.8.2 "/>.
 
Ebbe per questo la maledizione della madre Altea ed inoltre si scatenò una guerra con i parenti di Plesippo, cosicché sua moglie Cleopatra si rifugiò presso di lui facendogli presente quale sarebbe stata la sorte degli assediati se i nemici avessero lo avessero sconfitto. </br>
Meleagro rivestì l'armatura e si recò a combattere per difendere il regno ma poiché nelle battaglie uccise altri suoi zii, [[Apollo]] (che proteggeva gli assalitori) si mise contro di lui ed avvenne che le Moire si recarono dalla sua madre per invitarla a ributtare nel fuoco il ciocco di legno custodito per anni. </br>
Cosa che Altea fece<ref name=" omer9 "/>.
 
Meleagro morì sentendosi bruciare dentro le viscere in pieno combattimento ed il dolore che lo afflisse permise agli avversari di trafiggerlo<ref name=" omer9 ">{{cita web|url= https://it.m.wikisource.org/wiki/Iliade_(Monti)/Libro_IX|titolo= Omero, Iliade, IX, 529 e seguenti|lingua=it|accesso= 10 luglio 2019}}</ref>.
 
== Collana di Armonia ==
 
La '''Collana di Armonia''' era un oggetto leggendario della [[mitologia greca]]. Secondo la leggenda portò grandi disgrazie a tutti i suoi proprietari od indossatrici, che principalmente erano regine e principesse delle dinastie tebane.
 
== Origine dell'oggetto ==
 
[[Efesto]], il fabbro degli dei dell'[[Olimpo]], scoprì [[Afrodite]] durante un rapporto sessuale con [[Ares]] ed infuriatosi giurò di vendicarsi per l'infedeltà della moglie maledicendo ogni lignaggio di figli risultante dall'affare. </br>
Afrodite partorì [[Armonia]] che una volta cresciuta fu promessa in sposa a [[Cadmo]] re di Tebe ed Efesto donò a Cadmo un [[peplo]] ed una collana da lui forgiata (e maledetta) come regalo di nozze e quella maledizione avrebbe afflitto chiunque l'avesse indossata<ref name=" apol3.4.2e3 ">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/Apollodorus3.html#4|titolo= Apollodoro, Biblioteca, III, 4.2 e 3 |lingua=en|accesso= 02 luglio 2019}}</ref>.
 
== Aspetto e proprietà ==
 
Anche se non esiste una descrizione concreta della collana, questa è in genere descritta nella forma di due serpenti e con le bocche aperte per fare il fermaglio, e realizzata in oro splendidamente lavorato ed intarsiato con vari gioielli.
 
La collana magica, indicata semplicemente come ''Collana di Armonia'', permetteva a qualsiasi donna la indossasse di rimanere sempre giovane e bella, divenendo così nei miti greci un oggetto molto ambito tra le donne della casa reale di Tebe.
 
== Proprietari e maledizioni ==
 
Armonia e Cadmo furono entrambi trasformati in serpenti (o draghi in alcune versioni del mito) ma la realtà sulla loro fine è discutibile perché si dice che entranbi siano ascesi al paradiso dei [[Campi Elisi]] dopo la loro trasformazione.
 
=== Semele ===
 
La collana passò poi a loro figlia [[Semele]] che la indossò il giorno stesso in cui [[Era (divinità)|Hera]] le fece visita e per effetto della maledizione, Semele insinuò che suo marito non fosse [[Zeus]] per poi chiedere che il dio dimostrasse la sua identità esibendosi in tutta la sua gloria come il signore del cielo. </br>
Semele fu distrutta per il suo gesto<ref name=" apol3.4.2e3 "/>.
 
=== Giocasta ed Edipo ===
 
Diverse generazioni dopo, la regina [[Giocasta]] indossò la collana ed ottenne di conservare la sua giovinezza e bellezza e così, dopo la morte del marito [[Laio]], finì per sposare inconsapevolmente il proprio figlio [[Edipo]]. </br> Quando la verità fu scoperta, lei si suicidò, Edipo si strappò gli occhi<ref name=" apol3.5.7 e 9 ">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/Apollodorus3.html#6|titolo= Apollodoro, Biblioteca, III, 5.7 e 9 |lingua=en|accesso= 02 luglio 2019}}</ref> ed i discendenti e le relazioni di Edipo soffrirono varie tragedie personali che furono descritte nelle "Tre opere tebane" [[Edipo re]], [[Edipo a Colono]] ed [[Antigone (Sofocle)|Antigone]] di [[Sofocle]].
 
=== Polinice ed Erifile ===
 
[[File:Polynices Eriphyle Louvre G442.jpg|thumb|right|Polinice da la collana ad Erifile. [[Oinochoe]] a figure rosse, ca. 450–440 a.C.]]
 
[[Polinice]] quindi ereditò la collana e la diede ad [[Erifile]] come mezzo di persuasione nei confronti del marito [[Anfiarao]] restio ad intraprendere la [[I sette contro Tebe|spedizione contro Tebe]]<ref name=" apol3.6.2 ">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/Apollodorus3.html#6|titolo= Apollodoro, Biblioteca, III, 6.2 |lingua=en|accesso= 02 luglio 2019}}</ref>. Ciò portò alla morte di Erifile, [[Alcmeone]], [[Fegeo]] e dei figli di quest'ultimo. </br>
Attraverso Alcmeone, figlio di Erifile, la collana passò nelle mani della figlia di Fegeo [[Arsinoe (figlia di Fegeo)|Arsinoe]] (chiamata anche [[Alfesibea (figlia di Fegeo)|Alfesibea]]) e poi ai figli [[Pronoo]] ed [[Agenore (figlio di Fegeo)|Agenore]] ed infine ai figli di Alcmeone, [[Acarnano]] ed [[Anfotero (figlio di Alcmeone)|Anfotero]] che, per prevenire ulteriori disastri tra gli uomini, consegnarono la collana al [[Tempio di Atena Pronaia]] di [[Delfi]]<ref name=" apol3.7.5 ">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/Apollodorus3.html#6|titolo= Apollodoro, Biblioteca, III, 7.5 |lingua=en|accesso= 02 luglio 2019}}</ref>.
 
=== IlMeleagro tiranno Phayllusnell'Odissea ===
Nell'Odissea, Omero scrive che [[Fenice (figlio di Amintore)|Fenice]], il tutore di [[Achille]], quando si recò da lui per chiedergli di riprendere le armi, gli raccontò la vicenda di Meleagro.
 
La versione della storia raccontata da Fenice coincide con quella precedentemente esposta fino all'abbattimento del cinghiale. Fenice però, anziché raccontare ad Achille della vita dell'eroe che termina quando il tizzone rimesso sul fuoco da Altea finisce di bruciare, dice che Artemide (non soddisfatta dell'esito della sua punizione verso Oineo) fece in modo che dal litigio sul trofeo si generasse una guerra tra gli [[Etoli]] Calidoni ed i Cureti abitanti di [[Pleurone (Grecia)|Pleurone]] (da cui il titolo della tragedia di Frinico<ref name="Pau10.31.4"/>) e che, a causa della presenza di Meleagro nelle file dei Calidoni, gli avversari non riuscivano a sopraffarli<ref name=" omer9529 ">{{cita web|url= https://it.m.wikisource.org/wiki/Pagina:Iliade_(Romagnoli)_I.djvu/268|titolo= Omero, Iliade, IX, 529|lingua=it|accesso= 10 luglio 2019}}</ref>.
Il tiranno Phayllus, uno dei capi della [[Focide]] nella [[terza guerra sacra]] (356 [[a.C.]] - 346 a.C.), rubò la collana dal tempio e la offrì alla sua amante che, dopo averla indossata per un po, suo figlio fu preso dalla follia e diede fuoco alla casa dove morì tra le fiamme insieme a tutti i suoi tesori mondani.
Nella versione di Omero Atalanta non figura tra i cacciatori del cinghiale ed ha più spazio la moglie di Meleagro, Cleopatra, poiché durante l'assedio di Calidone gli parla del triste destino delle città conquistate; inoltre l'evento dell'uccisione degli zii materni non avviene più subito dopo l'abbattimento del cinghiale, bensì durante una battaglia della guerra di cui Fenice continua a raccontare ad Achille.
Di Altea, infine, Omero scrive che dapprima giurò la morte per suo figlio nel nome di [[Ade]] e [[Persefone]]<ref name=" omer9529 "/> ma che poi, dopo che il figlio si è ritirato dal combattimento, lo implora invano quando gli avversari assalgono le mura della città<ref name=" omer9559 ">{{cita web|url= https://it.m.wikisource.org/wiki/Pagina:Iliade_(Romagnoli)_I.djvu/269|titolo= Omero, Iliade, IX, 559|lingua=it|accesso= 10 luglio 2019}}</ref>.
 
La versione di Omero si conclude dicendo che le Erinni escono dall'[[Erebo]] per rispondere alle invocazioni di morte pronunciate da Altea ma, nonostante la città dei Calidoni fosse già in fiamme<ref name=" omer9559 "/>, non dice che l'eroe muore dopo essere ritornato in battaglia per scongiurare la caduta della stessa<ref name=" omer9589 ">{{cita web|url= https://it.m.wikisource.org/wiki/Pagina:Iliade_(Romagnoli)_I.djvu/270|titolo= Omero, Iliade, IX, 589|lingua=it|accesso= 10 luglio 2019}}</ref>.
== Voci correlate ==
 
=== La fine della battaglia ===
* [[Brísingamen]]
Nel ''[[Il catalogo delle donne|Catalogo delle donne]]'', di cui ci è pervenuta solo la fine della storia, sembra che Meleagro venga ucciso da Apollo mentre combatte sotto le mura di Pleurone<ref name=" esio98 ">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/HesiodCatalogues.html|titolo= Esiodo, Il catalogo delle donne, frammento 98|lingua=en|accesso= 10 luglio 2019}}</ref> e Pausania aggiunge che il dio è l'alleato dei Cureti e come sue fonti cita sia il ''Catalogo di Esiodo'' sia il perduto poema epico ''Miniadi''<ref name="Pau10.31.3"/>.
 
== Note ==
<references />
 
{{Portaleportale|mitologia greca}}