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__NOINDEX__
=[[MaestroVincenzo di LisignagoNigusanti]]=
{{Vescovo
'''Maestro di Lisignago'''<ref name=chiste5>{{cita|Chistè|p. 5.|Chiste}}</ref><ref>{{cita news|cognome=Folgheraiter|nome=Alberto|url=https://www.vitatrentina.it/rivista/2017/anno-92-n-44-Preti-anche-in-autunno/S.-Leonardo-dei-prigionieri-e-dei-contadini|titolo=S. Leonardo dei prigionieri e dei contadini|sito=Vita Trentina Editrice|data=8 novembre 2017|accesso=10 luglio 2019}}</ref> è il nome con cui viene chiamato un non meglio identificato pittore [[Tirolo|tirolese]]<ref name=chiese>{{cita web|url=http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/schedacc.jsp?sinteticabool=true&sintetica=true&sercd=26033#|titolo=Chiesa di San Leonardo <Lisignago, Cembra Lisignago>|sito=Le CHIESE delle Diocesi ITALIANE|accesso=10 luglio 2019}}</ref> che operò in [[Trentino]] nel [[XV secolo]].
|chiesa = cattolica
|nome = Vincenzo Negusanti
|stemma = Template-Bishop.svg
|immagine =
|didascalia =
|ruoliricoperti =
*[[Vescovo]] di [[Diocesi di Arbe|Arbe]] <small>(1514-1567)</small>
*[[Vescovo ausiliare]] di [[principato vescovile di Trento|Trento]] <small>(1538-1539)</small>
*Vescovo ausiliare di [[diocesi di Verona|Verona]] <small>(1540-1546)</small>
*Vescovo ausiliare di [[diocesi di Brescia|Brescia]] <small>(1546-1550)</small>
|nato =
|ordinato =
|nomvescovo = 20 novembre 1514<ref name=hier>{{cita web|lingua=en|url=https://www.catholic-hierarchy.org/bishop/bnegus.html|titolo=Bishop Vincenzo Negusanti †|sito=Catholic Hierarchy|accesso=20 ottobre 2025}}</ref>
|consacrato =
|deceduto =
}}
{{Bio
|Nome = Vincenzo
|Cognome = Negusanti
|Sesso = M
|LuogoNascita = Fano
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1487
|NoteNascita =<ref name=hrcak>{{cita pubblicazione|cognome=Novak|nome=Zrinka|url=https://hrcak.srce.hr/clanak/369438|titolo=From the Ecclesiastical History of the Commune of Rab. A Contribution to the Biography of Rab's Bishop Vincenzo Negusanti (1514 – 1567)|pubblicazione=Croatica Christiana periodica|volume=44|numero=86|anno=2020}}</ref>
|LuogoMorte = Saltara
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 1573
|NoteMorte = <ref name=bali>{{cita web|url=https://www.museodelbali.it/storia/|titolo=Le origini e la storia del Museo|sito=Museo del Balì|accesso=27 ottobre 2025}}</ref>
|Epoca = 1400
|Epoca2 = 1500
|Attività = vescovo cattolico
|Nazionalità = italiano
}}
 
== Biografia ==
Il Maestro di Lisignago era di formazione [[bressanone|brissinese]]<ref name=chiste27>{{cita|Chistè|p. 27.|Chiste}}</ref> e probabilmente era a capo di una bottega in cui operavano altri pittori<ref name=chiste5/>. Egli prende il nome dalla [[chiesa di San Leonardo (Lisignago)|chiesa di San Leonardo]] di [[Lisignago]], dove si conserva la meglio conservata e più estesa delle sue opere; gli affreschi altri che sono stati ricondotti al suo operato si distinguono per nette somiglianze stilistiche ed iconografiche a quelli presenti a Lisignago<ref name=chiste5/>.
Appartenente alla nobile famiglia dei conti della Cerbara, fu uomo di grande erudizione, esperto in [[lingua greca|greco]], [[lingua ebraica|ebraico]] e [[lingua latina|latino]]. Entrò giovanissimo nella famiglia cardinalizia di [[Adriano Castellesi]] da [[Tarquinia|Corneto]], del quale fu segretario e di cui era anche parente<ref>{{cita|Farlati|pp. 264-270.|Farlati}}</ref><ref name=itinerari>{{Cita web|url=http://www.raggionline.com/itinerari/veneto/pdf/itinerari-ignaziani-in%20terra-veneta-04.pdf|titolo=ITINERARI IGNAZIANI IN TERRA VENETA (1523-1537)|accesso=27 ottobre 2025}}</ref>.
 
Fu [[protonotario apostolico]] e prelato domestico di [[papa Leone X]], il quale il 20 novembre [[1514]] lo elesse [[diocesi di Arbe|vescovo di Arbe]], in [[Dalmazia]]<ref name=weber>{{cita|Weber|pp. 100-103.|Weber}}</ref>. Poiché Nigusanti non aveva ancora raggiunto l'età canonica, dovette attendere alcuni anni prima di ricevere la consacrazione episcopale<ref name=itinerari/>. Come era d'uso, non risiedette ad Arbe ma visse abitualmente a [[Venezia]], governando la sua diocesi attraverso vicari.
==Opere==
 
*[[Chiesa di San Leonardo (Lisignago)|Chiesa di San Leonardo]] a [[Lisignago]] - 1450-1475<ref name=chiese/>
Partecipò al [[concilio Lateranense V]], quindi accompagnò il cardinale [[Ippolito de' Medici]] nella sua [[Legato pontificio|legazione]] in [[Ungheria]]<ref name=weber/>.
:[[Ultima Cena]], [[Leonardo di Noblac|San Leonardo]] e [[Flavia Giulia Elena|sant'Elena]], [[sant'Orsola]] e compagne, [[Madonna della Misericordia]], [[Trinità (cristianesimo)|Trinità]] "orizzontale e antropomorfa", san Leonardo che libera i prigionieri<ref name=chiste5/>; nella stessa chiesa affrescò probabilmente anche la parete di fondo, plausibilmente con raffigurazioni di [[Cristo Re]] e dell'[[Annunciazione]], che sono andate perdute quando la parete è stata abbattura per costruire l'[[abside]]<ref>{{cita|Chistè|p. 25.|Chiste}}</ref>
 
*[[Chiesa di San Volfango (Moena)|Chiesa di San Volfango]] a [[Moena]] - 1430-1460<ref>{{cita|Chistè|pp. 52-55.|Chiste}}</ref>
Nella cappella privata della propria residenza nel sestiere [[Dorsoduro]] (al civico 2580 di Fondamenta San Sebastian), nel giugno [[1537]] conferì gli [[ordine sacro|ordini sacri]] a [[Ignazio di Loyola]] e ai suoi primi soci della [[Compagnia di Gesù]], [[Simão Rodrigues]], [[Diego Laínez]], [[Alfonso Salmerón]], [[Nicolás Bobadilla]], [[Francesco Saverio]] e Giovanni Cadurio: il 10 del mese gli [[ordini minori]], il 15 e il 17 [[suddiaconato]] e [[diaconato]], e il 24 il [[presbiterato]] (tranne che a Salmerón, troppo giovane). Da essi non volle alcun tipo di pagamento per le ordinazioni, affermando di non averne mai celebrate con tanta soddisfazione<ref name=itinerari/><ref name=weber/><ref>{{cita|Kolvenbach|p. 22.|Kolvenbach}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ora-et-labora.net/formuleignaziobiografia.html|titolo= IGNAZIO DI LOYOLA - NOTA BIOGRAFICA|sito=Ora et labora|accesso=27 ottobre 2025}}</ref>.
:Madonna della Misericordia e sant'Orsola
 
*[[Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo (Campitello di Fassa)|Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo]] a [[Campitello di Fassa]]<ref>{{cita|Chistè|p. 56.|Chiste}}</ref>
Successivamente divenne [[vescovo suffraganeo]] per [[Bernardo Clesio]] nel [[principato vescovile di Trento]], dove è documentato a partire dal 24 agosto 1538, quando consacrò la [[Chiesa dell'Assunzione di Maria (Bresimo)|cappella di Santa Maria]] a [[Baselga (Bresimo)|Baselga]] di [[Bresimo]] (e, due giorni dopo, due altari laterali della stessa); il 1° marzo 1539 dedicò gli altari laterali della [[chiesa di San Vigilio (Ossana)|chiesa di San Vigilio]] a [[Ossana]], e il 4 marzo un altro nella [[chiesa di Santa Maria Assunta (Cles, Mechel)|chiesa di Santa Maria Assunta]] a [[Mechel (Cles)|Mechel]]. Il successivo 17 marzo prese possesso della [[diocesi di Bolzano-Bressanone|sede vescovile di Bressanone]] per procura del Clesio, che ne era diventato [[amministratore apostolico]], e il 25 aprile gli venne conferita la parrocchia di [[Cavalese]]; il giorno seguente consacrò la [[chiesa di Santa Maria Assunta (Mezzocorona)|chiesa di Santa Maria Assunta]] di [[Mezzocorona]], e il 5 ottobre due altari in [[Chiesa di Sant'Antonio (Cavedine)|Sant'Antonio]] a [[Stravino]]. L'ultimo atto di cui si abbia notizia in Trentino, risalente al 30 ottobre 1539, è il conferimento della [[tonsura]] a Iacopo, figlio di Alberto [[Roccabruna (famiglia)|Roccabruna]]<ref name=weber/>.
:[[Santa Barbara]] e [[Giuliana di Nicomedia|santa Giuliana]]
 
*[[Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Varena)|Chiesa dei Santi Pietro e Paolo]] a [[Varena]]<ref>{{cita|Chistè|pp. 57-62.|Chiste}}</ref>
[[File:Colli al Metauro - Museo del Balì - 2024-09-03 21-14-53 001.JPG|thumb|upright=1|La villa di San Martino, oggi villa del Balì, a [[Saltara]], dove il Negusanti trascorse gli ultimi anni di vita]]
:Ultima Cena e Madonna della Misericordia
Nel 1540 fu suffraganeo per la [[diocesi di Verona]]; a novembre 1546, dopo un primo rifiuto, accettò lo stesso incarico in [[diocesi di Brescia]], su richiesta del vescovo cardinal [[Andrea Corner (cardinale)|Corner]], mantenendolo sino al 1550<ref name=weber/>
*[[Chiesa di Santa Maria Assunta (Cembra)|Chiesa di Santa Maria Assunta]] a [[Cembra]]<ref>{{cita|Chistè|pp. 63-65.|Chiste}}</ref>
 
:Affreschi dell'atrio (ex abside): [[Cristo]] benedicente, [[Madonna con Bambino]], Crocifissione con la Madonna e vari santi ([[Quattro Evangelisti]], [[sant'Ambrogio]], [[san Girolamo]], [[Papa Gregorio I|san Gregorio Magno]], [[sant'Agostino]])
Il 12 aprile del 1561 tornò a [[Trento]] per il [[Concilio di Trento|Trento]], dove celebrò i vespri in [[duomo di Trento|cattedrale]] al 14 maggio e cantò la messa del giorno dopo per la festa dell'[[Ascensione (festività)|Ascensione]]; era ancora in città a metà gennaio dell'anno seguente<ref name=weber/>.
*[[Chiesa di Santa Maria Assunta (Cavalese)|Chiesa di Santa Maria Assunta]] a [[Cavalese]]<ref>{{cita|Chistè|pp. 66-67.|Chiste}}</ref>
 
:Santo papa di incerta identificazione (forse [[papa Fabiano|san Fabiano]]) tra i santi [[santo Stefano|Stefano]] e [[san Lorenzo|Lorenzo]]
Nel 1567, raggiunti gli ottant'anni, lasciò il governo della diocesi di Arbe<ref name=hier/><ref name=hrcak/>; si ritirò nella villa di San Martino a [[Saltara]], poi detta villa del Balì, dove aveva fatto costruire delle torri (oggi non più presenti) per poter praticare l'[[astronomia]]; lì morì nel 1573<ref name=bali/>.
*[[Campanile di San Valerio (Cavalese)|Chiesa di San Valerio]] a Cavalese<ref name=chiste27/>
:Frammento di dipinto
 
==Note==
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==Bibliografia==
*{{cita libro|cognome=Farlati|nome=Daniele|url=https://books.google.it/books?redir_esc=y&hl=it&id=DMVmWF1b9_kC&q=nigusanti#v=onepage&q=vincentius%20&f=false|titolo=Ecclesia Jadertina cum suffraganeis, et ecclesia Zagabriensis|editore=apud Sebastianum Coleti|città=Venezia|anno=1775|cid=Farlati}}
*{{cita libro|cognome=Chistè|nome=Elisabetta|titolo=La chiesa di San Leonardo|anno=2007|cid=Chiste}}
*{{cita pubblicazione|cognome=Kolvenbach|nome=Peter Hans|url=https://www.google.it/books/edition/La_Civilt%C3%A0_cattolica/LGUjAQAAMAAJ?hl=en&gbpv=1&dq=%22Vincenzo+Negusanti%22+AND+%22Ignazio%22&pg=PA22&printsec=frontcover|titolo=Venezia e i Turchi nella visione apostolica di Ignazio di Loyola|pubblicazione=La Civiltà cattolica|volume=3|numero=3289-3294|anno=138 - 1987|cid=Kolvenbach}}
*{{cita libro|cognome=Weber|nome=Simone|wkautore=Simone Weber|titolo=I vescovi suffraganei della Chiesa di Trento|anno=1932|cid=Weber|città=Trento|editore=Aor}}
 
==Collegamenti esterni==
{{collegamenti esterni}}
 
{{Box successione
==Altri progetti==
|tipologia = episcopale
{{interprogetto}}
|carica = [[Diocesi di Arbe|Vescovo di Arbe]]
|immagine = BishopCoA PioM.svg
|periodo = 20 novembre 1514 - 1567
|precedente = Alvise Malombra
|successivo = Biagio Sideneo
}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{portalePortale|biografie|pitturacattolicesimo}}
<nowiki>
[[Categoria:Vescovi di Arbe]]
[[Categoria:Vescovi ausiliari di Trento]]
</nowiki>