Utente:ANNA MUSCARDIN/Sandbox: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
text
coordinate
 
(13 versioni intermedie di 4 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Edificio civile
[[File:WebBAT6742elab+pul.jpg|miniatura|Villa Pianciani nel secolo XIX]]
|nome edificio = Villa Pianciani
'''Villa Pianciani''' è un complesso monumentale situato nel comune di Spoleto, sulla sommità di un colle che domina la [[Valle Umbra]]. Opera del famoso architetto [[Giuseppe Valadier]], comprende diversi edifici e un vasto parco storico. È ritenuta una delle più eleganti architetture di fine Settecento della Regione [[Umbria]].
|immagine = Facade of Villa Pianciani.jpg
|didascalia = Villa Pianciani
|paese = ITA
|divamm1 = [[Umbria]]
|città = Spoleto
|longitudine = 12.693209
|latitudine = 42.785694
|stato = <!-- di default è "in uso" -->
|periodo costruzione = [[XVIII secolo]]
|ricostruito =
|stile = [[Architettura barocca|barocco]] e [[Architettura neoclassica|neoclassico]]
|uso = privato
|architetto = [[Giuseppe Valadier]]
|committente =
}}
 
==Storia==
 
Il complesso di Villa Pianciani venne realizzato alla fine del s.XVIII dai Conti Pianciani, famiglia tra le più antiche ed illustri del territorio di Spoleto. Sulla cima di un magnifico colle che apre a 360 gradi su tutta la valle,  la famiglia Pianciani acquisì e trasformò un preesistente edificio medioevale nella sontuosa Villa  poi nominata  la  “Delizia dei Pianciani” per celebrare il matrimonio del conte Alessandro Pianciani con la nobildonna Costanza CollicolaMonthioni. La realizzazione venne affidata al giovane architetto [[Giuseppe Valadier]],  destinato a divenire uno dei più grandi architetti dell’epoca. La Villa divenne poi la dimora estiva della famiglia. <ref name=":2" />
 
Con i figli di Alessandro gli interessi della famiglia Pianciani si allargarono oltre i confini del territorio umbro: [http://www.movio.beniculturali.it/archivioroma/giuseppegioacchinobelliimpiegatonellamministrazionepontificia/it/34/il-conte-vincenzo-pianciani-direttore-generale Vincenzo Pianciani], figlio di Alessandro, trasferitosi a Roma divenne Direttore delle Finanze dello [[Stato Pontificio]] dove  fondò la prima Cassa di risparmio di Roma e sposò [http://ceod.unistrasi.it/biografie/RP.htm Amalia Ruspoli] entrando così nell’alta aristocrazia romana. [[Giovanni Battista Pianciani|Gianbattista Pianciani]]<nowiki/>sacerdote e scienziato di fama, insegnò chimica-fisica prima nell’[http://gesuiti.it/il-collegio-romano/ Università gesuitica del Collegio Romano] - dove scrisse il famoso saggio intitolato “Dogmatica” - e poi al [https://www.georgetown.edu/ Collegio di Georgetown] a Washington; rientrato a Roma divenne Prefetto Generale degli Studi. Il più noto della famiglia è tuttavia il figlio di Vincenzo, [[Luigi Pianciani]], patriota, esule in Inghilterra fino al 1860, e poi primo Sindaco eletto di Roma, deputato e Senatore nel Regno d’Italia. <ref name=":2" />
 
'''Villa Pianciani''' è un complesso monumentale situato nel comune di Spoleto, sulla sommità di un colle che domina la [[Valle Umbra]]. Opera del famoso architetto [[Giuseppe Valadier]], comprende diversi edifici e un vasto parco storico. È ritenuta una delle più eleganti architetture di fine Settecento della Regione [[Umbria]].
 
<br />
==Storia==
 
LaIl rilevanzacomplesso nazionaledi dellaVilla famigliaPianciani grazievenne arealizzato Luigialla fine del s.XVIII dai Conti Pianciani, famiglia tra le più antiche ed illustri purtroppodel andòterritorio di pariSpoleto. passoSulla concima di un indebolimentomagnifico colle che apre a 360 gradi su tutta la valle,  generazionalela edfamiglia Pianciani acquisì e trasformò un preesistente edificio medioevale nella sontuosa Villa  poi nominata  la  “Delizia dei Pianciani” per celebrare il matrimonio del conte Alessandro Pianciani con la nobildonna Costanza Collicola economicoMonthioni. NonostanteLa Vincenzorealizzazione avessevenne datoaffidata luceal agiovane benarchitetto 7[[Giuseppe figliValadier]], solo destinato Carloa ebbedivenire unauno figliadei femminapiù Matildegrandi Piancianiarchitetti idell’epoca. cuiLa erediVilla sonodivenne oggipoi glila attualidimora proprietariestiva della Villafamiglia. <ref name=":2">{{Cita libro|titolo={{Cite book|title=Ricordo di una famiglia Umbro-Romani: I Pianciani|last=Pietrangeli|first=Carlo|publisher=Strenna dei Romanisti|year=1992}}}}</ref>
 
Con i figli di Alessandro gli interessi della famiglia Pianciani si allargarono oltre i confini del territorio umbro: [http://www.movio.beniculturali.it/archivioroma/giuseppegioacchinobelliimpiegatonellamministrazionepontificia/it/34/il-conte-vincenzo-pianciani-direttore-generale Vincenzo Pianciani], figlio di Alessandro, trasferitosi a Roma divenne Direttore delle Finanze dello [[Stato Pontificio]] dove  fondò la prima Cassa di risparmio di Roma e sposò [http://ceod.unistrasi.it/biografie/RP.htm Amalia Ruspoli] entrando così nell’alta aristocrazia romana. [[Giovanni Battista Pianciani|Gianbattista Pianciani]]<nowiki/> sacerdote e scienziato di fama, insegnò chimica-fisica prima nell’[http://gesuiti.it/il-collegio-romano/ Università gesuitica del Collegio Romano] - dove scrisse il famoso saggio intitolato “Dogmatica” - e poi al [https://www.georgetown.edu/ Collegio di Georgetown] a Washington; rientrato a Roma divenne Prefetto Generale degli Studi. Il più noto della famiglia è tuttavia il figlio di Vincenzo, [[Luigi Pianciani]], patriota, esule in Inghilterra fino al 1860, e poi primo Sindaco eletto di Roma, deputato e Senatore nel Regno d’Italia. <ref name=":2" />[[File:WebBAT6742elab+pul.jpg|miniatura|left|Villa Pianciani nel secolo XIX]]La rilevanza nazionale della famiglia grazie a Luigi Pianciani purtroppo andò di pari passo con un indebolimento  generazionale ed economico. Nonostante Vincenzo avesse dato luce a ben 7 figli, solo Carlo ebbe una figlia femmina Matilde Pianciani i cui eredi sono oggi gli attuali proprietari della Villa.<ref name=":2" />
 
==L’architettura==
Il complesso nel suo insieme fu progettato dall’architetto [[Giuseppe Valadier]], il primo architetto, in senso completamente moderno, che l'Italia abbia avuto. Progettista, urbanista e restauratore è sovente ricordato per la sistemazione di [[Piazza del Popolo (Roma)|Piazza del Popolo]]<nowiki/> a Roma (dal 1793 al 1815), di lui è famosa  quell’attenzione all’organizzazione armonica e funzionale degli edifici e degli spazi esterni. Dal nucleo originale di una costruzione medioevale il Valadier ricavò, per la nobile Famiglia Pianciani di [[Spoleto]], la suggestiva e scenografica residenza di campagna di [http://www.villapianciani.it/index.php?m1=0&lang=ita Villa Pianciani], uno dei pochissimi esempi di architettura “In Villa” realizzato dal famoso architetto.<ref name=":0" />
All'interno di un grande Parco monumentale si trovano: la Villa  ( ''chiamata originariamente Casino Principale''')''','' la Cappella, un edificio di tre piani connesso internamente alla Villa (''le Vecchie Cucine'') e un grande edificio a due piani un tempo adibito a stalle e rimesse (oggi ''Rudere'') e vari spazi architettonici  del parco stesso : il Giardino segreto, le Esedre sul fronte e i due grandi padiglioni simmetrici di ferro battuto.<ref name=":0" />[[File:Sketch of Villa Pianciani by Giuseppe Valadier.tif|miniatura|Schizzo da Giuseppe Valadier]]La planimetria del complesso mostra un carattere volutamente geometrico e simmetrico nella disposizione degli edifici presenti, nel pieno rispetto della tradizione italiana del giardino. L'elemento ornamentale, la comodità e la natura, sono considerati aspetti irrinunciabili di ogni Villa che si rispetti e la geometria diviene lo strumento affinché ciò prenda forma. All'interno del perimetro del complesso, le unità architettonico-spaziali sono ben distinte e in parte simboleggiano la presenza di tendenze culturali diverse. <ref name=":0">{{Cita libro|autore=A. Benedetti|titolo=La Delizia Dei Pianciani A Terraja, Edizioni Dell'Accademia Spoletina 38, SPOLETIUM, Dicembre 1997}}</ref>
<br />[[File:Sketch of Villa Pianciani by Giuseppe Valadier.tif|miniatura|Schizzo da Giuseppe Valadier]]
 
 
All'interno di un grande Parco monumentale si trovano: la Villa  ( ''chiamata originariamenteCasino Principale''')''',''la Cappella, un edificio  di tre piani connesso internamente alla Villa (''le Vecchie Cucine'') e un grande edificio a due piani un tempo adibito a stalle e rimesse (oggi ''Rudere'') e vari spazi architettonici  del parco stesso : il Giardino segreto, le Esedre sul fronte e i due grandi padiglioni  simmetrici di ferro battuto.<ref name=":0" />
 
La planimetria del complesso mostra un carattere volutamente geometrico e simmetrico nella disposizione degli edifici presenti, nel pieno rispetto della tradizione italiana del giardino. L'elemento ornamentale, la comodità e la natura, sono considerati aspetti irrinunciabili di ogni Villa che si rispetti e la geometria diviene lo strumento affinché ciò prenda forma. All'interno del perimetro del complesso, le unità architettonico-spaziali sono ben distinte e in parte simboleggiano la presenza di tendenze culturali diverse. <ref name=":0">{{Cita libro|autore=A. Benedetti|titolo=La Delizia Dei Pianciani A Terraja, Edizioni Dell'Accademia Spoletina 38, SPOLETIUM, Dicembre 1997}}</ref>
 
==Gli Edifici==
===Il casino principale===
Chiamato anche Casino Principale e soprannominato (per la sua bellezza) “la Delizia dei Pianciani” è  l’ampia costruzione centrale della Villa  contraddistinta dal magnifico prospetto scenografico ideato dal Valadier; una facciata allungata su undici assi di aperture è spazialmente dilatata e si lascia incorniciare dalle esedre del piazzale antistante in onore di un altissimo pensiero architettonico che relaziona con grande talento gli spazi interni e quelli esterni. L’insieme comunica un’impressione di grande piacevolezza che accosta il barocco romano agli edifici francesi coevi all’epoca di costruzione della Villa. La costruzione si dilata posteriormente senza la stessa simmetria del prospetto, appoggiandosi morbidamente sulla sommità del colle verso il tramonto e verso la retrostante cappella. L’architetto spoletino Pietro Ferrari (1762-1825) subentrò alla fase finale dei lavori e terminò l’ala orientale della casa. All’interno l’edificio si sviluppa su tre livelli: piano terra, mezzanino e piano nobile. Al piano terra si trovano alcune grandi sale e un ampio cortile. Nel mezzanino, che percorre solo l’asse nord ovest della Villa, trovano posto le piccole biblioteche e i diversi vani di servizio. Al piano nobile, oltre le numerose stanze, si aprono da ogni lato balconi e un ampio terrazzo con affaccio su Spoleto e la valle sottostante. Villa Pianciani ha preservato, negli spazi interni, un discreto apparato decorativo dell’epoca: soffitti lignei, decorazioni murarie con scene paesaggistiche articolate e ben dipinte, riquadrature di porte e mostre con cornici, finti marmi e chiari scuri con piccoli elementi floreali o figurativi. Gli elementi decorativi sono principalmente opere di mano ignota presumibilmente risalenti agli anni immediatamente successivi alla costruzione fino alla prima decade dell’ottocento, come testimoniano anche le tecniche utilizzate: pittura ad acqua su intonaco e su tela, utilizzo di tempere e agglomeranti tipici del tempo,  intarsi decorativi in carta rispondono alle caratteristiche tecniche delle maestranze locali dell’epoca.<ref name=":0" />[[File:Chapel of the Villa.jpg|miniatura|left|La Capella]]
 
===La cappella===
La cappella, piccolo gioiello del neoclassicismo italiano, opera anch’essa del Valadier, è posta dietro al casino principale, sul punto più alto del colle e fornisce un’anticipazione dei dettami del pensiero neoclassico e delle opere successive del Valadier.  Il timpano triangolare, il portico a quattro colonne, la struttura simmetrica dell’unica navata con volta a botte e le due sacrestie laterali mostrano forti legami con l’architettura palladiana. L’interno, ornato da preziose decorazioni d’epoca, è ancora in parte da restaurare.<ref name=":0" /><br />
[[File:Chapel of the Villa.jpg|miniatura|La Capella]]
La cappella, piccolo gioiello del neoclassicismo italiano, opera anch’essa del Valadier, è posta dietro al casino principale, sul punto più alto del colle e fornisce un’anticipazione dei dettami del pensiero neoclassico e delle opere successive del Valadier.  
 
Il timpano triangolare, il portico a quattro colonne, la struttura simmetrica dell’unica navata con volta a botte e le due sacrestie laterali mostrano forti legami con l’architettura palladiana.
 
L’interno, ornato da preziose decorazioni d’epoca, è ancora in parte da restaurare.<ref name=":0" /><br />
 
===L’annesso===
Riga 37 ⟶ 43:
 
=== Edificio nel parco ===
Un ulteriore edificio, riconoscibile come rudere per le pessime condizioni statiche e strutturali in cui versa attualmente, rappresenta '''l'unico superstite di due manufatti simmetrici''' originariamente ubicati ai lati dello stradone d'accesso principale e denominati "baracche”. Tali edifici, posti ai lati del percorso verso il casino principale e inclinati parallelamente rispetto all’asse, accompagnavano lo sguardo del visitatore lungo il viale d'accesso, quasi a focalizzare l’attenzione sul prospetto principale del casino.<ref name=":0" />
[[File:Villa Pianciani from above.jpg|miniatura|left|Il Complesso Monumentale]]
 
==Il Parco==
Attorno alla Villa che domina la valle spoletina, fu disegnato dallo stesso architetto [[Giuseppe Valadier]] un grande parco, che delinea la struttura  di tutto complesso monumentale. Attraverso il viale d'accesso contornato di querce e lecci, si accede al grande Parco di circa 2.000 mq dove natura, paesaggio e architettura convivono con grande equilibrio e gusto. Maestosi cipressi accompagnano il cammino verso il culmine del colle, dove due percorsi laterali si snodano ai fianchi della proprietà, mentre l’asse centrale prosegue attraverso un grande piazzale geometrico contenente due grandi Padiglioni in ferro battuto adibiti a roseti, e si conclude in un vasto piazzale ellittico delimitato da esedre che - interrotte da magnifici belvederi a sud e a nord della valle - fanno da quinte all’ampio prospetto della Villa principale. La planimetria degli edifici presenti, mostra un carattere volutamente geometrico e simmetrico nel pieno rispetto della [[Giardino formale|tradizione italiana del giardino]], mentre attraverso tutto il parco si snodano, seguendo le asperità del terreno e in accordo con le più note teorie del naturalismo inglese, centenarie siepi di bosso che delimitano sinuosi camminamenti ombreggiati un tempo denominati "Cocchi", bordati di pergole e fiori.<ref name=":0" />
Attorno alla Villa che domina la valle spoletina, fu disegnato dallo stesso architetto [[Giuseppe Valadier]]<nowiki/>un grande parco, che delinea la struttura  di tutto complesso monumentale.
 
Attraverso il viale d'accesso contornato di querce e lecci, si accede al grande Parco di circa 2.000 mq dove natura, paesaggio e architettura convivono con grande equilibrio e gusto.
 
Maestosi cipressi accompagnano il cammino verso il culmine del colle, dove due percorsi laterali si snodano ai fianchi della proprietà, mentre l’asse centrale prosegue attraverso un grande piazzale geometrico contenente due grandi Padiglioni in ferro battuto adibiti a roseti, e si conclude in un vasto piazzale ellittico delimitato da esedre che - interrotte da magnifici belvederi a sud e a nord della valle - fanno da quinte all’ampio prospetto della Villa principale.
 
La planimetria degli edifici presenti, mostra un carattere volutamente geometrico e simmetrico nel pieno rispetto della [[Giardino formale|tradizione italiana del giardino]], mentre attraverso tutto il parco si snodano, seguendo le asperità del terreno e in accordo con le più note teorie del naturalismo inglese, centenarie siepi di bosso che delimitano sinuosi camminamenti ombreggiati un tempo denominati "Cocchi", bordati di pergole e fiori.<ref name=":0" />
 
=== Il giardino segreto ===
Riga 54 ⟶ 53:
==Il restauro==
Nei secoli, molte vicissitudini hanno comportato un impoverimento dei maestosi arredi della Villa e del Parco ( arredi preziosi e statue romane arredavano sia la villa che il Parco).  Dopo gli anni ‘90 il ramo della famiglia che ha ereditato la parziale proprietà del Complesso della Villa (in linea femminile attraverso Matilde Pianciani), è riuscito a riacquisire la totalità del Complesso. Nella prima decade del 2000, in accordo con la Soprintendenza alle Belle Arti della Regione Umbria e con un parziale  aiuto dello Stato Italiano,  è stato portato a termine un lunghissimo e importante lavoro di restauro e consolidamento architettonico,  effettuando il ripristino di gran parte del disegno originale recuperando totalmente la qualità unitaria dell’impianto architettonico.  L’arte contemporanea è diventata oggi elemento caratterizzante del recupero del Complesso Monumentale di Villa Pianciani.<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.villapianciani.it/index.php?m1=0|titolo=Villa Pianciani Sito Ufficiale}}</ref><br />
 
=== La dimora storica ===
La dimora storica, notificata a livello nazionale e nell’ambito dell’[http://www.adsi.it/chi-siamo/ Associazione Dimore Storiche Italiane] è tornata a vivere e essere un punto di riferimento per il territorio. <br />
 
=== L’associazione ===
L''''Associazione Culturale Matilde Pianciani''' (un associazione senza scopo di lucro ) è stata creata in funzione della tutela, della promozione e della valorizzazione del Complesso Monumentale di Villa Pianciani assumendosi l’impegno di salvaguardare, gestire e promuovere programmi  anche pluriennali di medio e lungo termine. La valorizzazione del complesso monumentale Villa Pianciani di TerrajaTerraia è tesa inoltre a stimolare una sempre maggiore attenzione per il ricco patrimonio artistico e culturale della Regione Umbria. L’Associazione organizza incontri, workshops, corsi d’arte e di lingua, ospita eventi e ospita volontari e turisti da tutto il mondo.<ref name=":1" />
 
==Note==
Riga 71 ⟶ 69:
{{ cita libro| A. | Benedetti | Tesi in Restauro Architettonico, Villa Pianciani a Terraja: Storia e restauro | Facoltà di Architettura, University degli studi di Roma 'La Sapienza'| 1994-1995 | Roma }}
 
{{ cita libro| R. Garbetti| Garbetti C. Olmo | Alle radici dell’architettura contemporanea | 1988| Einaudi | Torino }}
 
{{ cita libro| P. Marconi A. Cipriani | E. Valeriani | I disegni di Architettura dell’archivio Storico dell’Accademia di San Luca | De Luca | 1974 | Roma }}
 
{{ cita libro| M. | Tafuri | Simbolismo e ideologia nell’architettura dell’Illuminismo | Comunitá n.124-25 | 1972 | Torino }}
 
{{ cita libro| R. | Wittkover | Arte e architettura in Italia: 1600-1750 | Einaudi | 1972 | Torino }}
 
{{ cita libro| G. | Angelini Rota | Spoleto e il suo territorio | Panetto & Petrelli | 1920 | Spoleto }}
 
{{ cita libro| P. | Campello della Spina | Storia documentata anenoddicaaneddotica di una famiglia umbra | S. Lapi | 1899 - 1915 | Cittá di Castello }}
 
{{ cita libro| B.C. | Ciapica | La situazione culturale a Spoleto dalla fine del ’700 alla Restaurazione| Tesi di Laurea, Facoltá di Lettere| 1968 | Perugia }}
 
{{ cita libro| L. | Di Marco | Spoletium, topografia e urbanistica | Edizioni dell'Accademia spoletina | 1975 | Spoleto }}
 
{{ cita libro| E. | Lodolini | La Regione Umbra dall’Antichitádall’antichitá ai nostri giorni: Confiniconfini e Circoscrizionicircoscrizioni | Spoletium, n. XXIV, anno XXI }}
 
{{ cita libro| B. | Rossi | Aspetti dell’economia e dell’societádella societá locale nello sfondo della crisi dei secoli XVII e XVIII, AA.VV., Spoleto, elementi di storia urbana | 1980 | Spoleto }}
 
{{ cita libro| A. | Sansi | Storia del Comune di Spoleto dal secolo XII al XVII. Seguita da alcune memorie dei tempi posteriori (Foligno 1879 - 1884) | 1972 | Perugia }}
 
{{ cita libro| B. | Toscano e A. Rambaldi (a cura di) | Immagini e memorie di Spoleto | Assocazione amici di Spoleto | 1963 | Spoleto }}
 
{{ cita libro| P. | Marconi | Giuseppe Valadier | 1964 | Roma }}
Riga 99 ⟶ 97:
{{ cita libro| P. | Marconi | L’opere giovanile di Giuseppe Valadier, in Quaderni dell’Istituto di Storia dell’Architettura | 1963 | Roma }}
 
{{ cita libro| B. | Toscano | L’attivita di Valadier a Spoleto | Spoletium, XII, | 1966, pag44 e segg. }}
 
{{ cita libro| G. | Valadier | Opere di architettura e di ornamenti ideate ed eseguite da Giuseppe Valadier, accompagnate colle opportune spiegazioni | 1833 | Roma }}
Riga 109 ⟶ 107:
{{ cita libro| G. | Maniglio Calcagno | Temi e variazioni del giardino paesistico tra Settecento e Ottocento | Palladio, n.2, I, | 1988 }}
 
{{ cita libro| G. | Plumptre | Il giardino d’arte, cinquecento anni di storia e di pratica | Rizzoli | Milano | 1990 }}
 
{{ cita libro| A. | Tagliolini | Storia del Giardino Italiano dell’800 | La casa Usher | Firenze | 1991 }}
 
{{ cita libro| B. | Toscano | La figuria di Luigi Pianciani |Tesi Facoltá di Lettere | 1937 }}
Riga 131 ⟶ 129:
[[Piazza del Popolo]]
 
[[PiancianiFamiglia (famiglia)Pianciani]]
 
==Collegamenti esterni==