Tommaso Tittoni: differenze tra le versioni
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Modificato luogo del decesso. Tommaso Tittoni è infatti morto a Manziana, dove gli è stata intitolata la piazza principale del paese, diversi monumenti, nonché l'istituto comprensivo http://www.treccani.it/enciclopedia/tommaso-tittoni/ Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
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{{Carica pubblica
|nome
|immagine
|carica
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|predecessore
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|carica2
|mandatoinizio2
|mandatofine2
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|carica3= [[Camera dei deputati del Regno d'Italia|Deputato del Regno d'Italia]]
|sito3= {{Deputati Regno}}
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|legislatura3= {{NumLegRegno|D|XVI
|gruppo parlamentare3= [[Destra storica]]
|coalizione3=
|circoscrizione3= Roma (XVI, XVII legislatura), Civitavecchia (XVIII, XIX legislatura)
|collegio3= III (XVI, XVII legislatura)
|carica4= [[Senato del Regno
|sito4= {{Senatori Regno}}
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|gruppo parlamentare4= [[Destra storica]]
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|partito
||tipo nomina3=
|incarichi3=
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|GiornoMeseNascita = 16 novembre
|AnnoNascita = 1855
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 7 febbraio
|AnnoMorte = 1931
|NoteMorte = <ref group="N">Manziana secondo alcune fonti; cfr. {{Treccani|accesso=13 luglio 2019|citazione=(Roma 1855 - Manziana 1931)}}</ref><ref>{{Treccani|tommaso-tittoni_(Enciclopedia-Italiana)/|TITTONI, Tommaso|accesso=13 luglio 2019|autore=Francesco Tommasini|citazione=nato a Roma il 16 novembre 1855, ivi morto il 7 febbraio 1931}}</ref>
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
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|Attività2 = politico
|Nazionalità = italiano
}} Fu [[Presidenti del Senato italiano|Presidente]] del [[Senato del Regno
}}▼
▲Fu [[Presidenti del Senato italiano|Presidente]] del [[Senato del Regno d'Italia|Senato del Regno]] dal [[1919]] al [[1929]].
==Inizi della carriera politica==
Nacque a Roma, durante il [[Risorgimento|periodo risorgimentale]], da [[Vincenzo Tittoni|Vincenzo]], patriota che prese parte ad alcune azioni contro lo [[Stato Pontificio]] e nel
Tommaso Tittoni studiò legge e dopo la [[laurea]] in [[giurisprudenza]] entrò in politica con il gruppo liberal-conservatore. Fu eletto alla [[Camera dei deputati del Regno d'Italia|Camera dei deputati]] dal
Dal
Fu poi nominato
==La
Fu [[Ministri degli affari esteri del Regno d'Italia|Ministro degli
Ambasciatore Italiano a [[Londra]] (dal febbraio al maggio
===La
{{vedi anche|Crisi bosniaca (1908-1909)}}
Il 6 ottobre 1908 l'Imperatore d'[[Impero austro-ungarico|Austria-Ungheria]] [[Francesco Giuseppe I d'Austria|Francesco Giuseppe]] diede all'Europa l'annuncio dell'annessione nei suoi territori della [[Bosnia ed Erzegovina]], provincia formalmente ottomana ma che l'[[Impero austro-ungarico|Austria]] amministrava grazie al [[Trattato di Berlino (1878)|
Tittoni, che aveva avuto colloqui con il Ministro degli
L'11 ottobre fece supplicare Aehrenthal affinché usasse «tutta la sua influenza perché il tema della conoscenza preventiva e dell'approvazione dell'annessione da parte dell'Italia non venisse trattato in alcun modo né da parte dei circoli dirigenti né da parte della stampa» austriaca. Due giorni dopo ripartiva alla carica con Lützow sul tema dei compensi: se non [[Trieste]], l'università italiana poteva sorgere a [[Trento]], più fedele all'[[francesco Giuseppe I d'Austria|imperatore asburgico]]. L'ambasciatore comunicò la proposta ad Aehrenthal che prese tempo.<ref>Albertini, ''Le origini della guerra del 1914'', Milano, 1942, Vol. I, pp. 246, 247, 248.</ref>
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===A Parigi===
[[File:M 124 Kitchener Llyod Paul Mantoux George Bertie of Thame Asquith Beyens de Broqueville Bourgeois Roques Briand Lacaze JOffre de Castelnau Rachitch Yovanovitch Vesnitch Pachitch Isvolski.JPG|thumb|upright=1.3|Tommaso Tittoni alla Conferenza degli Alleati il 27-28 marzo 1916]]
Lasciata nel dicembre 1909 la Farnesina, ricoprì, ancora, la carica di Ambasciatore a [[Parigi]], dall'aprile 1910 al novembre 1916. Fu poi per la terza volta Ministro degli esteri nel Governo [[
===Accordo Tittoni-Venizelos===
Da Ministro degli Esteri nel Governo [[Francesco Saverio Nitti|Nitti]], il 29 luglio
Con l'istituzione del [[regno dei Serbi, Croati e Sloveni]], l'Italia si vedeva nuovamente minacciata nell'[[Mare Adriatico|Adriatico]], così la sicurezza in quel mare divenne il leitmotiv del comportamento italiano alla Conferenza di pace e negli anni immediatamente successivi: Roma non poteva tollerare, dopo aver eliminato il pericolo austriaco, di ritrovarsi con un'altra minaccia alle sue coste. Gli slavi infatti si erano ingranditi notevolmente, mentre il Governo italiano aveva stimato che al massimo il loro allargamento si sarebbe limitato al [[Montenegro]].
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L'accordo era evidentemente sbilanciato a sfavore dell'Italia, in quanto l'Albania era stata riconosciuta come Stato indipendente sin dal 1912, e non aveva partecipato alla prima guerra mondiale; di conseguenza, la limitazione della sua sovranità, da parte dell'Italia, produceva un altro caso di violazione del principio di nazionalità, nel settore balcanico, scoprendo ulteriormente il fianco alle critiche concernenti un presunto imperialismo italiano. La [[Grecia]], al contrario, si garantiva l'appoggio per l'annessione di territori già facenti parte dello sconfitto Impero Ottomano, parte dei quali conquistati proprio grazie al sacrificio dell'esercito italiano.
Il mese successivo, i
== Nel fascismo ==
[[File:1929, il discorso inaugurale dell'Accademia d'Italia tenuto da Tommaso Tittoni.jpg|thumb|upright=1.3|Il discorso inaugurale dell'Accademia d'Italia tenuto da Tommaso Tittoni]]
Dal 1º dicembre
Dopo la [[Marcia su Roma]], Tittoni appoggiò [[Benito Mussolini|Mussolini]]. Alla Marcia su Roma partecipò anche Attilio Pozzi, suo nipote (Tittoni era fratello di sua madre), che nel 1944 sarà podestà di [[Montopoli di Sabina]] (comune fino al 1929 in [[provincia di Perugia]], poi incluso nella [[provincia di Rieti]] istituita in quell'anno).
Socio dell'[[Accademia dei Lincei]], fu scelto come il primo Presidente dell'"[[Accademia d'Italia]]" (28 ottobre
Fu membro della [[Massoneria in Italia|Massoneria]]<ref>Secondo il "Repertorio" trasmesso a Mussolini nel 1929 (ACS, Segreteria Particolare del Duce, 346/R, b. 51), citato da Aldo A. Mola,''Storia della Massoneria in Italia'', Bompiani/Giunti, Firenze-Milano, 2018, p. 344.</ref>.
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===Onorificenze italiane===
{{Onorificenze
|immagine = Order of the Most Holy Annunciation BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata
|collegamento_onorificenza = Ordine Supremo della Santissima Annunziata
|motivazione =
|data = 8 aprile
}}
{{Onorificenze
|immagine = Cavaliere di gran Croce Regno SSML BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
|collegamento_onorificenza = Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
|motivazione =
|data = 8 aprile
}}
{{Onorificenze
|immagine = Cavaliere di Gran Croce OCI Kingdom BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona d'Italia
|collegamento_onorificenza = Ordine della Corona d'Italia
|motivazione =
|data = 8 aprile
}}
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|collegamento_onorificenza=Ordine dell'Aquila Rossa
|motivazione=
▲}}
{{Onorificenze
|immagine=JPN Kyokujitsu-sho (WW2) 1Class BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere di I Classe dell'Ordine del Sol Levante (Giappone)
|collegamento_onorificenza=Ordine del Sol Levante
|motivazione=
|data= 18 gennaio 1908
}}
{{Onorificenze
| immagine = TCH CS Vojensky Rad Bileho Lva 1st (1945) BAR.svg
| nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Leone Bianco (Cecoslovacchia)
| collegamento_onorificenza = Ordine del Leone bianco
| data = 20 luglio 1926
}}
== Note ==
=== Annotazioni ===
<references/>▼
<references group="N" />
=== Bibliografiche ===
▲<references />
== Bibliografia ==
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}}
{{Presidenti del Senato}}
{{
}}
{{Box successione|carica=[[Ministri degli affari esteri del Regno d'Italia|Ministro degli Esteri]] del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]|immagine=Flag of Italy (1861-1946).svg
}}
{{Box successione|carica=[[Ministri dell'
}}
{{Box successione
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{{Portale|biografie|diritto|politica}}
[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine supremo della Santissima Annunziata]]
[[Categoria:
[[Categoria:
▲[[Categoria:Presidenti del Consiglio dei Ministri del Regno d'Italia]]
[[Categoria:Ambasciatori d'Italia nel Regno Unito]]
[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro]]
[[Categoria:Ambasciatori d'Italia in Francia]]
[[Categoria:Cavalieri di Gran Croce dell'Ordine reale vittoriano]]
[[Categoria:Cavalieri di Gran Croce dell'Ordine dell'Aquila Rossa]]
[[Categoria:Cavalieri di I classe dell'Ordine del Sol Levante]]
[[Categoria:Governo Giolitti II]]
[[Categoria:Governo Tittoni]]
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