Caramanico Terme: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Caramanico Terme
|Panorama =
|Didascalia =
|Bandiera = Caramanico Terme-Gonfalone.png
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|Divisione amm grado 1 = Abruzzo
|Divisione amm grado 2 = Pescara
|Amministratore locale = Franco Parone<ref name="Elezione 2024"/>
|Partito = [[
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Altitudine = 600
|Sottodivisioni = Decontra, San Nicolao, San Tommaso, San Vittorino, Scagnano
|Divisioni confinanti = [[Abbateggio]], [[Bolognano]], [[Fara San Martino]] (CH), [[Pennapiedimonte]] (CH), [[Pratola Peligna]] (AQ), [[Roccamorice]], [[Salle (Italia)|Salle]], [[San Valentino in Abruzzo Citeriore]], [[Sant'Eufemia a Maiella]], [[Sulmona]] (AQ)
|Zona sismica = 1
|Gradi giorno = 2251
|Nome abitanti = caramanichesi
|Patrono =
|Festivo =
|PIL = {{formatnum:25.4}} [[Milione|mln]] [[Euro|€]]<ref name="PIL">{{Cita news|url=https://www.infodata.ilsole24ore.com/2021/05/27/lajatico-comune-piu-ricco-ditalia-la-mappa-dei-redditi-degli-italiani-pre-pandemia/|titolo=Lajatico è il Comune più ricco d'Italia. La mappa dei redditi degli italiani pre-pandemia|pubblicazione=Il Sole 24 Ore|data=27 maggio 2021}}</ref>
|PIL procapite = {{formatnum:13449}} [[Euro|€]]<ref name="PIL" />
|Mappa = Map of comune of Caramanico Terme (province of Pescara, region Abruzzo, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Caramanico Terme all'interno della provincia di Pescara
}}
'''Caramanico Terme''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Pescara]] in [[Abruzzo]].
== Geografia fisica ==
Posto a 613 m s.l.m. alle falde nord-occidentali del massiccio della [[
=== Territorio ===
[[File:Cervocaramanico.jpg|thumb|left|Cervo nella faggeta della
Il paese è situato nel tipico ambiente [[appennini]]co. Altimetricamente si sviluppa passando dalla [[macchia mediterranea]] fino a 700 m, passando al bosco misto 800 m, alla faggeta 1500 m, fino all'ambiente, detto lunare, dei pianori culminali della
La valle dell'Orfento, una delle prime aree protette d'Abruzzo, è percorsa da numerosi sentieri escursionistici per tutta la sua lunghezza, eccezion fatta per la sommità, dove dalla cascata della ''Sfischia'' il corso d'acqua ha origine: quest'area è una riserva integrale assolutamente incontaminata dalla presenza umana.
=== Clima ===
Il [[clima]] è quello tipico della bassa montagna, con inverni freddi ma non
== Origini del nome ==
L'attuale nome di Caramanico ha origine nella [[lingua longobarda]], nello specifico dalla parola "ariman", che vuol dire "uomo in armi"<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Maria Concetta|autore2=Luciano Di Martino|data=primavera 2022|titolo=Il parco dell'acqua|rivista=D'Abruzzo|editore=Edizioni Menabò|numero=137|p=18}}</ref>, o da "harimann", che vuol dire "insediamento di uomini armati"<ref>{{Cita libro|autore=Maria Concetta Nicolai|titolo=San Panfilo Vescovo. Un culto antico ed identitario|url=https://www.academia.edu/25202958/Maria_Concetta_Nicolai_San_panfilo_vescovo|formato=pdf|accesso=23 aprile 2022|anno=2016|editore=Spoltorestate edizioni|p=65|citazione=Il toponimo sarebbe la corruzione della voce longobarda harimann (insediamento di uomini armati)|ISBN=88-902-6399-7}}</ref>.
== Storia ==
[[File:portalecaramanico.jpg|thumb|left|Caramanico Terme, chiesa di Santa Maria Maggiore: [[Portale (architettura)|portale]] del [[XV secolo]].|259x259px]]
La presenza di insediamenti umani sul territorio risale al [[paleolitico]], come attestano numerosi ritrovamenti nella valle giumentina: [[Amigdala (pietra)|amigdale]], frecce e altri utensili<ref>Museo archeologico nazionale di Chieti, Museo naturalistico P. Barrasso di Caramanico.</ref>. Gli insediamenti, in epoche successive, si spostano nel fondo valle, nella piana dei Luchi, dove troviamo tracce di un insediamento italico continuato poi fino in età tardo antica e medioevale: [[ex voto]], monili, [[eremo|eremi]] celestiniani intitolati a
Il nucleo attuale deve essersi sviluppato durante le [[invasioni barbariche]], come dimostra l'origine probabilmente [[longobarda]] del nome. Negli archivi della diocesi teatina (oggi [[Arcidiocesi di Chieti-Vasto|Chieti-Vasto]]) troviamo traccia della pieve di [[Maria (madre di Gesù)|Santa Maria]] intorno all'anno mille (nel [[1115]] essa compare come possedimento della diocesi anche in una [[Bolla pontificia|bolla]] di [[papa Pasquale II]]<ref>{{Cita libro|autore=[[Anton Ludovico Antinori]]|titolo=[[Annali degli Abruzzi]]|anno=1971|editore=Forni Editore|città=Bologna|p=117|volume=VII}}</ref>), mentre dagli stessi compare, nel [[XIII secolo]], menzione della chiesa di San Tommaso. Risale al 1476 la realizzazione del portale dell'abbazia di Santa Maria (oggi Santa Maria Maggiore, vedi ''Chiese'').
Nel ''[[Chronicon Casauriense]]'' compare la dicitura "acque putride", primo riferimento alla presenza di acque sulfuree nella zona. La storia di Caramanico segue, poi, le vicende del [[Regno delle due Sicilie]], come [[feudo]] della [[D'Aquino (famiglia)|famiglia D'Aquino]]. Subisce ingenti danni nel terremoto del 1706<ref>Il terremoto ''terribilis'' è menzionato negli [[affreschi]] absidali della chiesa di San Tommaso (vedi voce Chiese)</ref>. Agli anni successivi risale la costruzione dei [[palazzo|palazzi]] storici. A sottolineare l'importanza assunta nel corso dei secoli, la nomina a viceré-capitan generale di [[Francesco d'Aquino, principe di Caramanico]] (1786-1794) al tempo di [[Ferdinando I delle
Durante il [[ventennio fascista]] viene decisa la demolizione del [[castello]], danneggiato dal terremoto del 1933 che
=== Simboli ===
[[File:Caramanico Terme-Stemma.png|sinistra|miniatura|Stemma comunale]]
Lo stemma comunale si blasona:
{{citazione|di rosso, al [[Castello (araldica)|castello]] d'argento torricellato di tre pezzi, murato di nero, aperto, finestrato dello stesso e bordato del primo, [[Attributi araldici di forma geometrica#Merlato alla ghibellina|merlato alla ghibellina]] di cinque pezzi, ai due ruscelli d'azzurro e d'argento uscenti dal fianco delle torri, l'uno [[Destra (araldica)|a destra]], l'altro [[Sinistra (araldica)|a sinistra]], scorrenti [[in palo]] e piegati sotto il castello.}}
I due ruscelli che escono dai fianchi esterni delle torri e circondano il castello, simboleggiano la posizione del paese alla confluenza dei fiumi Orta e Orfento.
Lo scudo è [[Timbro (araldica)|timbrato]] dalla corona di principe, invece che dalla corona murata di Comune, in riconoscimento del Principato di Caramanico, assegnato fin dal 1641 alla famiglia d'Aquino, e coerentemente con la più antica raffigurazione dello stemma cittadino, dipinta sulla pala della chiesa di Santa Maria Maggiore del 1739.<ref>{{cita web|url=
https://www.comune.caramanicoterme.pe.it/index.php?id=48 |sito= Comune di Caramanico Terme |titolo= Lo stemma civico |accesso= 22 dicembre 2022 }}</ref>
Il gonfalone è un drappo partito di azzurro e di bianco.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
{{Vedi anche|Chiesa di San Tommaso Becket (Caramanico Terme)}}
'''Chiesa di San Tommaso di Paterno'''[[File:San Tommaso Becket Caramanico Terme.JPG|thumb|left|La chiesa abbaziale di [[San Tommaso Becket]]]]
[[File:cristointronosantommaso.jpg|thumb|upright|Caramanico Terme, chiesa di San Tommaso Becket, particolare dell'[[architrave]]: Cristo docente]]
Chiamata anche chiesa di San Tommaso Becket<ref>La chiesa conosciuta nel Novecento con l'attuale nome, era in origine dedicata a san [[Tommaso Becket]], martire inglese.</ref>. Chiesa [[Architettura romanica|romanica]] del XIII secolo, situata nella contrada omonima sul confine con il comune di [[Salle (Italia)|Salle]]. L'edificio attuale sorge su una pieve già citata nel IX secolo, ed era circondato da altri edifici monastici ora in rovina. La pianta è a tre [[navate]] e presenta tre livelli altimetrici, il più basso all'ingresso, quello superiore dall'[[altare]] conduce all'[[abside]] centrale e presenta una piccola [[cripta]] con un pozzo centrale di acqua sorgiva. La [[facciata a salienti]] è scandita da tre portoni e quattro semicolonne, residuo di un [[portico]] mai realizzato, con un [[rosone]] centrale e due piccole [[monofore]].
[[File:Affresco Deposizione, chiesa di San Tommaso Apostolo,Caramanico Terme (AQ) - panoramio.jpg|thumb|[[Affresco]] della ''[[Deposizione di Gesù|Deposizione]]'', dall'abbazia di San Tommaso]]
I portali laterali presentano [[stipiti]] e [[architrave]] con decorazioni floreali come le monofore sovrastanti mentre l'architrave del portale centrale è arricchito da un [[altorilievo]] (quasi [[tutto tondo]]) dei dodici apostoli con Cristo in trono centrale, dalla notevole qualità scultorea per l'epoca, l'anno 1118 è indicato in basso. All'interno le navate sono divise da colonne composite, a destra, e colonne quadrate, sulla sinistra, è presente inoltre un'esile colonna monolitica in pietra con capitello [[Ordine corinzio|corinzio]], detta ''colonna santa'', oggetto di venerazione da parte dei fedeli, i cui frammenti venivano asportati vantando proprietà [[taumaturgia|taumaturgiche]].
'''Collegiata di Santa Maria Maggiore'''[[File:sanpaolocaramanico.jpg|thumb|left|upright|Caramanico Terme, Chiesa di Santa Maria Maggiore: [[statua]] ornamentale del [[XV secolo]].]]
La chiesa si trova nel centro di Caramanico ed ha esterni [[gotico|gotici]] con portale ad arco acuto raffigurante l{{'}}''[[
L'interno a tre navate si mostra figlio di varie trasformazioni artistiche e causa dei terremoti, tra i quali il grave [[terremoto della
La
Pregevole chiesa dei Padri Domenicani (XIII secolo), situata nella parte centrale di Caramanico, in via Vittorio Emanuele. La chiesa appartenne sino al XVIII secolo ai padri Domenicani, quando il monastero fu soppresso, e dedicato ad altri usi, oggi si conserva ancora in parte, posto a strapiombo sulla strada che costeggia il paese, ossia via Umberto I. Attualmente la chiesa è sconsacrata, adibita ad auditorium per mostre ed eventi, ma l'interno si conserva ancora molto bene, in un impianto semplice, a navata unica rettangolare, con volta a botte lunettata, trabeazione, e paraste che dividono i lati con le nicchie dove c'erano i santi. L'insieme interno è neoclassico, rifatto dopo il sisma del 1706, l'esterno invece si presenta molto ornato, conservando lo stile gotico trecentesco, tanto da essere paragonato per interesse artistico alla collegiata di Santa Maria Maggiore.
[[File:Caramanico Terme 012 (RaBoe).jpg|thumb|
L'esterno ha la facciata quadrata, con il portale centrale gotico ad arco ogivale, a doppia strombatura, con le colonne tortili ed a spina di pesce, e doppia fila laterale di colonne decorate da capitelli compositi. La lunetta doveva essere affrescata. Lo sovrasta ancora il [[rosone]] centrale a raggiera, anch'esso decorato da doppia fascia di cerchia colonnata a spina di pesce, mentre la raggiera presenta eleganti intarsi di pietra. Un secondo portale, che ricorda quello della chiesa di [[San Francesco in Guardiagrele]], è affacciato su via Vittorio Emanuele, ed è più elaborato dell'altro, decorato da ghimberga superiore in pietra concia, e arco ogivale ornato da colonne tortili. Si conserva parte di un affresco rinascimentale sulla lunetta. Non si esclude che l'ordine di finestre attuale sia posticcio, rifatto sopra quello originale, di cui è possibile ammirare un esempio sul retro, una bifora manomessa dagli interventi settecenteschi, e un'altra bifora murata. Nel piazzale retrostante si accede all'ex [[convento]], in stile settecentesco, con ordine regolare di finestre e portale architravato, da cui si accede al giardino dell'ex chiostro, oppure sulla sinistra agli ex appartamenti. Di interesse soprattutto il portale di ingresso, con la cornice in pietra bianca, e chiave di volta ornata da uno stemma.
'''Chiesa di San Nicola di Bari'''{{Doppia immagine|destra|Caramanico Terme 039 (RaBoe).jpg|160|Caramanico Terme 2014 by-RaBoe 039.jpg|160|Portale esterno, e l'interno della chiesa di [[San Nicola]]}}
In piazza Garibaldi, risale al XVI secolo, anche se si ipotizza che possa essere più antica. La lapide del portale monumentale riferisce del restauro del 1592 voluto dall'arcivescovo di Sulmona Matteo Sammiati, nel XVII secolo furono realizzati ampliamenti, il coro ligneo per volere di Pietro Bottino, produttore di seta locale. Nei lavori di rifacimento dopo il terremoto del 1706, fu modificato il campanile con la costruzione della cuspide a cipolla in stile napoletano, mentre di originale si conserva la nicchia con la statua in pietra del santo, del XII secolo. L'imponente facciata in stile neoclassico ottocentesco, è stata ripulita dallo sporco del tempo, ha cornice mistilinea, coronata da quattro paraste che la dividono verticalmente in tre settori. Ai lati ha due eleganti portali settecenteschi, al centro il portale rinascimentale manierista del 1592, caratterizzato da pietra finemente intagliata, con la vivacità delle colonne tortili finemente lavorate a motivi vegetali.
Questo portale è sormontato da due nicchie nelle quali si trovano le statue dei Santi Pietro e Lucia, con le chiavi del Paradiso e il vassoio con gli occhi del martirio, commissionate da Pietro Bottino, al centro invece c'è la statua di San Nicola. L'interno della chiesa è a tre navate, divise da doppia fila di pilastri, con due restringimenti ai lati dell'altare, realizzati per ricavarne ambienti come la sacrestia e l'ufficio parrocchiale. Le volte settecentesche sono ornate da intarsi, al rigore neoclassico si sostituisce la grazia dei riccioli e intrecci vegetali rococò. Ai lati delle navate ci sono gli altari settecenteschi ornati da stucchi e finti marmi policromi, dedicati a vari santi e ai Misteri del Rosario: spicca il terzo altare a destra dell'ingresso che reca l'icona bizantina della Madonna del Carmine (XIV secolo). Il pulpito pregevole di scuola napoletana è intagliato con eleganti fiorami dorati e inquadrati da cornici rinascimentali.<br/>La cantoria è della metà del XVIII secolo, in legno dorato posta sulla controfacciata, e reca scolpiti i tradizionali miracoli del santo di Bari; nelle altre formelle si ripetono motivi pastorali e altri ornamenti barocchi. Di Nicola D'Antino si conserva la statua lignea dell'Immacolata, posta sulla sinistra dell'ingresso, interessanti sono due dipinti ad olio su tela, opera di Donato Teodoro di Chieti: ''Cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso - Cacciata dei venditori dal Tempio''.
Posta accanto l'entrata laterale della chiesa collegiata di Caramanico. Risale al XVIII secolo, anche se l'architrave a timpano triangolare del portale, con stemma centrale, pare essere più remoto. La chiesa ha un aspetto molto semplice, dentro accoglie una nicchia con la statua di San Filippo Neri.
'''Chiesa e convento dei Cappuccini - San Lorenzo'''
Si trova nella periferia nord-ovest di Caramanico, nella località San Lorenzo. Il convento fu fondato nel 1590 sopra la cappella di San Lorenzo, vi si celebrarono i capitoli provinciali del 1627, 1632, 1796 e 1821, in seguito fu soppresso con le leggi piemontesi. Nel 1866 fu riacquistato dai Cappuccini, e riconsacrato nel 1901, tornando in piena attività solo negli anni '60. In quest'occasione si sono svolti dei lavori di restauro, piuttosto compromettenti per la storica struttura, che hanno rovinato la facciata, rendendola moderna, il chiostro del convento invece è stato ripristinato, seguendo il modello originale, nel 1985. Il convento è una casa di accoglienza per gruppi giovanili, famiglie, comunità, essendo un ambiente favorevole alle esigenze dello spirito, nonché per sacerdoti e religiosi che vanno a Caramanico per le cure termali. Dell'antica chiesa dei Cappuccini rimangono il tabernacolo ligneo del 1728, posto sul presbiterio, un pregevole paliotto in cuoio e la pala dell'altare maggiore, opera di Silvestro Buono (1598) ritraente la Gloria di San Lorenzo. Aveva anche altari laterali, ma nel 1740 sono stati ricollocati in varie chiese a Sulmona. La facciata è una imitazione di quella che doveva essere sino al XIX secolo, è a salienti, terminazione a spioventi, rosone centrale ad oculo, e nartece porticato che immette all'ingresso vero e proprio.
Ultima chiesa nella zona in discesa di via San Maurizio, è connessa alle mura del borgo, risalente forse al XIII-XIV secolo, ma ricostruita nel XVIII secolo, con l'aggiunta di due navate a quella centrale. Conserva il pavimento in pietra, l'altare maggiore con il Trittico della Madonna col Bambino tra santi, mentre l'esterno ha il carattere barocco di metà Settecento, realizzato in conci di pietra, portale architravato ad ogiva, unico elemento della storica chiesa, e il campanile a torre.
* Chiesa dei Francescani: è in località Ospedale, all'ingresso del cimitero. Venne eretta dai monaci Francescani insieme al convento, ancora in parte esistente, e fu usata sino al XIX secolo per accogliere i pellegrini. L'interno è in stile neoclassico.
* Chiesa di San Vittorino: nella contrada omonima, piccola chiesa del XVIII secolo, a pianta quadrangolare irregolare, dotata di una casa canonica accanto, e campanile a torre. La facciata è decorata da un portale architravato che rievoca lo stile romanico dell'arco a tutto sesto.
* Chiesa di Sant'Antonio: in località De Contra, è una piccola chiesa del XIX secolo in stile campestre.
* [[Eremo di San Giovanni all'Orfento]]: si trova nella valle dell'orfento, e fu usato nel XIII secolo dal frate [[Pietro da Morrone]] per la meditazione. L'accesso è scavato in una grotta di montagna, da cui si accede solo mediante un restringimento della roccia, strisciando carponi. Conserva alcune pitture parietali, e un altarino per le messe.
* [[File:Caramanico Terme 2014 by-RaBoe 002.jpg|sinistra|miniatura|[[Eremo di Sant'Onofrio all'Orfento]]]]Santuario della Madonna del Castello: si trova lungo la strada per contrada San Nicolao. I Conti d'Aquino, oltre a rifare il castello del feudo, controllavano i traffici sulla valle della Pescara, risalendo il Morrone e la Maiella, all'altezza di Passo San Leonardo; la cappella venne eretta per i paesani e per i viandanti lungo il tratturo, presto divenne una chiesetta molto famosa in luogo, dato che le spose, prima della nascita dei loro piccoli, venivano in luogo per benedirli prima della nascita, dato l'alto tasso di mortalità infantile. Un Trittico del XV secolo presso la chiesa di Santa Maria Maggiore di Caramanico testimonia questa pratica. La chiesetta è andata distrutta durante la seconda guerra mondiale, come si legge sulla lapide situata sul pronao della nuova chiesa del 1976. Oggi è della parrocchia dei Cappuccini di San Lorenzo, dell'antica struttura rimangono due pietre della facciata, incastonate all'ingresso. La chiesa ha impianto rettangolare, in mattoni a vista rossi, e ricalca lo stile delle chiese neoclassiche, l'interno è abbellito dalla statua della Madonna del Castello, originale.
=== Architetture civili ===
'''Palazzi e monumenti pubblici'''
*Palazzo dell'Albergo: realizzato nei primi anni del Novecento, è caratterizzato dallo stile liberty. Si affaccia all'ingresso del borgo, venendo da via Roma.[[File:Caramanico Terme 033 (RaBoe).jpg|thumb|left|[[Facciata]] monumentale della chiesa di San Nicola di Bari]]
*Palazzo comunale: sul Corso Bernardi, è ricavato da un palazzo tardo Settecento, di interesse il portale centrale, inquadrato da due grandi colonne ioniche, che sorreggono la balaustra della balconata centrale. All'interno del palazzo è una tavola con la ''Madonna col Bambino'', detta ‘''Madonna del Cardello''’, restaurata nel 2017, databile all'ultimo decennio del Quattrocento ed attribuita ad un pittore ancora ignoto detto [[Maestro dei Polittici Crivelleschi|Maestro dei Polittici crivelleschi]] che opera una riduzione grafica e minuta dei modelli del [[Carlo Crivelli|Crivelli]].<ref>Marco Vaccaro, ''Maestro dei polittici crivelleschi, Madonna con Bambino, detta ‘Madonna del Cardello’'', in ''La fragilità della bellezza. Tiziano, Van Dyck, Twombly e altri 200 capolavori restaurati'', XVIII edizione di ''Restituzioni.'' ''Tesori d'arte restaurati'', catalogo di mostra, Milano, 2018, pagg. 397 - 406.</ref>
*Fonte delle Terme: realizzata nel 1927 da Nicola D'Antino sul viale, è molto semplice, è a muro, in pietra calcarea, e in semplici motivi geometrici mostra una vasca in cui sgorga l'acqua dalla cannella rotonda.
[[File:Caramanico Terme 04.jpg|thumb|[[Fontana]] delle Terme]]
*Fonte San Nicola: più elaborata, è del XV secolo, si affaccia su piazza Garibaldi e prende il nome dall'omonima chiesa. Il muro mostra il rilievo con tre cannelle, di cui quella centrale purtroppo si è rovinata col tempo, poiché mostrava di certo un mascherone come le altre due cannelle laterali.
*Fontana San Leonardo: è la più elaborata delle fontane caramanichesi, situata al di sotto della piazzetta recante lo stesso nome, dove fino al 1706 sorgeva appunto la chiesa romanica di San Leonardo, di cui oggi resta soltanto una parte del portale di ingresso, visibile sul lato che affaccia su via San Maurizio. Il blocco di pietra sul muro a rilievo rettangolare, è diviso verticalmente da paraste, e vi sono tre mascheroni molto ben lavorati nei particolari degli occhi, in certi anche nei baffi, da cui sgorgano le cannelle.
[[File:Caramanico Terme 2014 by-RaBoe 016.jpg|thumb|Fonte San Domenico]]'''Le terme di Caramanico'''
Le terme erano usate già dal 1576, quando padre [[Serafino Razzi]] scrisse di una sorgente del fiume, detta Zolfarina, che guariva malattie dei bronchi. Le terme tuttavia furono costruite solo nel 1836, un capannone rudimentale attorno al fiume. Successivamente nel 1901, con la fama delle terme curative, fu inaugurato il vero e proprio complesso termale. A causa della [[seconda guerra mondiale]], lo stabilimento andò in crisi, ma già negli anni '50 gli imprenditori abruzzesi si interessarono alla valorizzazione del turismo montano, ricostruendo città come [[Roccaraso]] e [[Castel di Sangro]], e finanziando anche l'ampliamento in chiave moderna dello stabilimento termale. {{senza fonte|Da allora a oggi lo stabilimento è in forte crescita economica.}} Il giardino prospiciente la struttura è decorato da un fontanile del XVIII secolo con mascheroni.
=== Architetture militari ===
Caramanico conserva alcuni tratti murari, in via Dietro Le Mura, in via San Giovanni, con una porta del XIII secolo a fornice ogivale, e in via Castello, con i resti del recinto fortificato.
Ipotesi corrente che Roccacaramanico sia sorta come punto strategico, di osservazione e di difesa dell'accesso alla valle<ref>{{cita web|url=http://www.roccacaramanico.it|titolo=Roccaramanico.it - Storia|accesso=11 aprile 2011}}</ref>.
[[File:Roccacaramanico 2009 by-RaBoe 01.jpg|thumb|left|Scorcio del borgo]]
[[File:Roccacaramanico01.jpg|thumb|left|La via del corso]]
La sua storia si intreccia con quella di Caramanico: risultano infatti entrambi nell'anno [[875]], data di fondazione del [[Monastero di
Tra la fine del [[XIII secolo|XIII]] e la prima metà del [[XIV secolo]] si hanno alcune notizie riguardanti interessi, dei signori [[Cantelmo]] di Pacentro, in Roccacaramanico.
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Le case fortificate in pietra sbozzata sono state quasi tutte restaurate per la sperimentazione del turismo abruzzese ad albergo diffuso.
=== Aree naturali ===
La valle del Luco (o piano del Luco) è un'area naturale in cui lo scorrere dell'acqua del [[Orta (fiume)|fiume Orta]] ha causato nel corso dei secoli la formazione delle cosiddette Marmitte dei Giganti presso le rapide di Santa Lucia attraverso l'erosione delle rocce calcaree. Rapide e torri rocciose si trovano tra le frazioni di San Tommaso di Caramanico Terme e [[Musellaro]] di [[Bolognano]]<ref>{{cita web|url=http://www.majambiente.it/Piano-del-Luco-Marmitte-dei-Giganti.htm|titolo=Piano del Luco, Marmitte dei Giganti|editore=majambiente.it|accesso=27 marzo 2017|dataarchivio=28 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170328105433/http://www.majambiente.it/Piano-del-Luco-Marmitte-dei-Giganti.htm|urlmorto=sì}}</ref>.
* [[Riserva naturale Valle dell'Orfento]]
* Centro visite e museo della Valle dell'Orfento
* Tholos della Valle dell'Orfento
* Boschetto della valle dell'Orfento
* Sorgente Le Scalelle
* Ponte San Cataldo
* Cammino Anello del Vallone
== Società ==
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Il panorama delle [[tradizioni]] locali segue il doppio profilo temporale delle [[Stagione|stagioni]], legato al primario settore dell'[[agricoltura]] e dell'[[allevamento]], e del [[calendario liturgico]] cattolico, anche questo collegato ai cicli naturali attraverso [[devozione|devozioni]], protezioni e [[benedizione|benedizioni]]. Così anche le usanze sono legate ai [[fenomeni atmosferici]] e a momenti della vita nei campi. Presenza costante è quella degli elementi Acqua e Fuoco, in tutte le loro accezioni di carattere soprannaturale e religioso.
'''Sant'Antonio abate'''[[File:Sant'antonio preparativi.JPG|thumb|left|Preparativi per la rappresentazione della vita di Sant'Antonio]]
''17 gennaio'', [[Sant'Antonio abate]]: [[benedizione]] degli animali da fattoria di cui il Santo è protettore (negli ultimi anni anche delle automobili nuove). Inoltre, come in molti paesi limitrofi, avviene la [[rappresentazione teatrale|rappresentazione]] della vita del Santo [[eremita]]. La sua scelta di vita nel [[deserto]], la [[tentazione (cristianesimo)|tentazione]] da parte dei [[diavoli]], rossi e neri, e della donzella, interpretata da un uomo come nel [[teatro elisabettiano]] e particolare elemento [[buffo]]. Infine l'arrivo risolutore dell'[[angelo]], dal caratteristico cappello conico, tipico delle figure con contatti soprannaturali come [[fata|fate]] e [[strega|streghe]]. Nel finale, attraverso la [[spada]], elemento simbolico mutuato dalla [[devozione]] all'[[Arcangelo Michele]], l'angelo aiuta il [[Santo]] a sconfiggere il [[male]] e tornare alla sua vita di [[preghiera]]. Sempre presente al termine della rappresentazione la [[questua]], richiesta di offerte... in vino e salsicce per i [[figuranti]]. Il gruppo locale ha vinto la competizione del ''campanello d'argento'', riconoscimento alla migliore rievocazione abruzzese.
* [[Giovedì santo]]: Durante la [[Messa in Coena Domini]] il [[parroco]] lava i piedi di dodici confratelli della ''Confraternita del Monte dei morti'' eletti tramite sorteggio come ''discepoli''. Al seguito del parroco, o privatamente, i fedeli visitano le chiese dove sono allestiti gli altari della riposizione, detti ''sepolcri'', la cui origine viene ricondotta al rito pagano dei giardini di [[Venere (divinità)|Venere]]<ref>Per approfondire si veda il lavoro del prof. Giancristofaro Emiliano ''Tradizioni popolari d'Abruzzo'' nella bibliografia</ref>. Durante la notte ha luogo il rito dei ''tamurri'': un gruppo di uomini percorre il paese suonando un tamburo di pelle d'asino scordata e un flauto, a ricordo della Vergine che cerca [[Gesù]], mentre i soldati giungono ad arrestarlo, questo rito rappresenta ad oggi un [[unicum]] del panorama antropologico culturale italiano.
'''Santa Maria Assunta'''[[File:favoni.JPG|thumb|upright|Realizzazione di un favone.]]
* ''1º agosto'', Favoni: al mattino lo sparo di mortaletti, le ''botte scure'', annunciano l'apertura della festa patronale. All'imbrunire le [[campane]] della Chiesa di Santa Maria Maggiore, dov'è la [[cappella]] dell'Assunta suonano a festa: è il segnale che dà il via, in tutta la vallata, all'accensione dei ''Favoni'', grandi fuochi rituali. All'originario significato della vittoria sulle tenebre, il giorno viene protratto dall'uomo, e al ruolo [[propiziatorio]] per il [[raccolto]] del grano, si sostituisce la [[devozione]] e il ringraziamento all'Assunta protettrice. Alla competizione tra i vari gruppi per avere il fuoco più vistoso, si aggiunge la festa con piatti tipici e musica di ''dù botte'', una piccola [[fisarmonica]] abruzzese.
* ''14 agosto'': [[palmentiere|Palmentieri]]: sfilata in costume. Le donne portano lungo il corso principale del paese i palmentieri: particolari cesti con intelaiature in [[vimini]] su cui vengono cucite le [[pizzelle]], il dolce tradizionale. I palmentieri sono doni della comunità alla protettrice, il ricavato della loro vendita andrà in offerta per la festa patronale. In altri paesi limitrofi il palmentiero è costituito da rami, la [[Arecaceae|palma]], a cui sono appesi i doni dolci e salati, a Caramanico la forma si è evoluta nella complicata struttura conica dei palmentieri attuali, che conservano del passato solo un ramoscello posto sulla sommità.
* ''15 agosto'', festa solenne di [[Santa Maria Assunta]] in cielo, [[patrona]] del paese.
* ''16 agosto'', festa di [[San Rocco]]: chiusura dei festeggiamenti, a mezzanotte, con il [[ballo della pupa]], una figura femminile di carta pesta, che ospita al suo interno un ballerino particolare... la ''pupa'', infatti è ricoperta di [[fuochi d'artificio]] che esplodono durante la danza, sulle note della fisarmonica.
'''Usanze minori'''
* ''2 febbraio'', [[Candelora]]: benedizione delle candele da accendere nei momenti di maltempo.
* ''3 febbraio'', [[San Biagio vescovo e martire|San Biagio]]: il Santo protegge dal mal di gola, alla fine della messa in suo onore avviene la benedizione della gola dei fedeli con l'olio santo.
* [[Grandine]]: una vera piaga per ogni tipo di raccolto agricolo, per arrestarla si era soliti posare al di fuori dei balconi la pinza usata per i tizzoni del camino. Singolare associazione tra il fuoco e la particolare ''piaga'' meteorologica (scomparsa?).
* [[Carnevale]]: giri di questua nel paese; con un fantoccio contenente all'interno un fiasco si raccoglieva il vino offerto dalle famiglie visitate da giovani mascherati, che poi lo consumeranno fino a tarda sera (scomparsa).
* [[Streghe]]: per proteggersi dall'attacco delle streghe si mette dietro la porta una scopa capovolta. Le malintenzionate, dalla nota curiosità, sarebbero così rimaste a contarne i fili fino all'alba, senza poter operare nessun maleficio. In particolare, una variante prevede l'inserimento di un coltello tra le setole (scomparsa).
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Musei ====
[[File:Caramanico Terme 051 (RaBoe).jpg|thumb|La chiesa di Santa Maria Maggiore]]
* Museo naturalistico archeologico "P. Barrasso": centro di visita del [[Parco Nazionale della
* Area faunistica della [[lontra]] europea: annessa al Museo "P. Barrasso" è costituita da numerosi recenti che riproducono le condizioni dell'ambiente fluviale tra cui un recinto didattico in cui si svolgono visite guidate.
* Museo della fauna abruzzese ed italiana: è frutto della donazione di una collezione privata di animali imbalsamati, sono presenti centinaia di esemplari che offrono una visione d'insieme della fauna appenninica.
== Economia ==
Il paese fa parte dell'associazione [[I borghi più belli d'Italia]] ed è sede dello [[stabilimento termale]] "Terme di Caramanico" convenzionato con il servizio sanitario nazionale, in cui sono erogate cure inalatorie, fanghi, e terapie idropiniche. L'attività termale-turistica rappresenta in effetti la principale attrattiva del paese.
Già nel ''Chronicon Casauriense'' si parla di una presenza di varie sorgenti sulfuree in loco, nel 1576 il padre [[Serafino Razzi]] nel suo ''Viaggio in Abruzzo'' parla di un sorgente detta "Zolfarina" da cui bevendo acqua, le malattie scomparivano. Solo nella metà del XIX secolo si cominciò seriamente a sfruttare la presenza di sorgenti sulfuree, venne realizzato uno stabilimento termale, fu avviata la nuova attività imprenditoriale di Caramanico; lo stabilimento fu inaugurato il 4 agosto 1901 nominato "La Salute"; negli anni successivi le amministrazioni non riuscirono a far fronte alle spese di gestione, e nel 1943-44 ci furono i problemi della guerra. Alla fine della guerra l'amministrazione comunale cedette il complesso a privati, cose che avvenne nel 1945 con la ristrutturazione dell'antica struttura
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|22 giugno 1985|24 maggio 1990|Bernardo Mazzocca|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref name="amministratori.interno.gov.it">{{Cita web|url=https://amministratori.interno.gov.it/index.php?page=StoriaEnteC|titolo=Anagrafe degli amministratori locali e regionali: storia amministrativa dell'ente – Comune di Caramanico Terme (PE)|autore=[[Dipartimento per gli affari interni e territoriali]] del Ministero dell'interno}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|24 maggio 1990|24 aprile 1995|Francesco D'Atri|[[Partito Comunista Italiano]] <small>(1990-1991)</small><br />[[Partito Democratico della Sinistra]] <small>(1991-1995)</small>|Sindaco|<ref name="amministratori.interno.gov.it"/>}}
{{ComuniAmminPrec|24 aprile 1995|14 giugno 2004|Giustino Sanelli|[[Lista civica]] di [[Centro-destra in Italia|centro-destra]] Alleanza per Caramanico<ref>{{Cita news|titolo=Ecco i sindaci e i consigli comunali eletti|pubblicazione=il Centro|città=Teramo|data=25 aprile 1995|p=23}}</ref><ref>{{Cita news|titolo=La battaglia nei Comuni: i nuovi sindaci dei paesi del Pescarese|pubblicazione=Il Messaggero|città=Roma|editore=Abruzzo|data=15 giugno 1999|p=6}}</ref>|Sindaco|<ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=23/04/1995&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=600070&levsut3=3&lev3=70&lev2=60&ne2=60&es2=S&levsut2=2&lev1=13&ne1=13&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 23 aprile 1995|autore=Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'interno}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=13/06/1999&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=600070&levsut3=3&lev3=70&lev2=60&ne2=60&es2=S&levsut2=2&lev1=13&ne1=13&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 13 giugno 1999|autore=Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'interno}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|14 giugno 2004|26 maggio 2014|Mario Mazzocca|Lista civica di centro-sinistra Uniti per Caramanico|Sindaco|<ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=12/06/2004&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=600070&levsut3=3&lev3=70&lev2=60&ne2=60&es2=S&levsut2=2&lev1=13&ne1=13&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 12 giugno 2004|autore=Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'interno}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=07/06/2009&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=600070&levsut3=3&lev3=70&lev2=60&ne2=60&es2=S&levsut2=2&lev1=13&ne1=13&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 7 giugno 2009|autore=Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'interno}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|26 maggio 2014|26 maggio 2019|Simone Angelucci|Lista civica di centro-sinistra Uniti per la nuova Caramanico|Sindaco|<ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=25/05/2014&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=600070&levsut3=3&lev3=70&lev2=60&ne2=60&es2=S&levsut2=2&lev1=13&ne1=13&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 25 maggio 2014|autore=Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'interno}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|26 maggio 2019|9 giugno 2024|Luigi De Acetis|Lista civica Cambiamo Caramanico|Sindaco|<ref name="Elezione 2019">{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=26/05/2019&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=13&levsut1=1&lev2=60&levsut2=2&lev3=70&levsut3=3&ne1=13&ne2=60&ne3=600070&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S=uni|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 26 maggio 2019|autore=Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'interno}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|10 giugno 2024|In carica|Franco Parone|Lista civica Rinascita|Sindaco|<ref name="Elezione 2024">{{Cita web|url=https://elezioni.interno.gov.it/comunali/scrutini/20240609/scrutiniGI130600070|titolo=Amministrative del 8-9 giugno 2024|accesso=13 giugno 2024}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
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* Atti della conferenza ''L'alta valle dell'Orta''. Dep. presso Centro studi del Museo "P. Barrasso". Caramanico Terme.
* D.Berrettini-B. Mazzocca ''Storia dello sliluppo termale in Caramanico'' Edi. Tinari.
* {{cita libro|autore=Antonio
* Antonio de Angelis. ''Caramanico nel Settecento''. Tipo-Litografia Aurelia 72, Roma.
* {{cita libro|autore=Antonio
* {{cita libro |titolo=Borghi e paesi d'Abruzzo |città= Pescara |editore=Carsa Edizioni |volume=7|capitolo=Caramanico Terme |pp=61-76 |anno=2008 |SBN=
* {{cita libro|autore=Maria Concetta|titolo=Caramanico nel secolo XVII|anno=1983|editore=Aurelia Settantadue|autore2=Luciano Di Martino}}
* {{Cita pubblicazione|autore=Maria Concetta|autore2=Luciano Di Martino|data=primavera 2022|titolo=Il parco dell'acqua|rivista=D'Abruzzo|editore=Edizioni Menabò|numero=137|pp=18-21}}
* {{cita libro|autore=Claudio Bacilieri|titolo=I borghi più belli d'Italia. Il fascino dell'Italia nascosta 2022-2023|editore=Società Editrice Romana|ISBN=978-8889291719|anno=2022|capitolo=Caramanico Terme|pp=564-565}}
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Comuni del
{{Comuni della provincia di Pescara}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Abruzzo
[[Categoria:Località termali dell'Abruzzo]]
[[Categoria:Caramanico Terme| *]]
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