Mindaugas: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|il [[prenome|nome proprio di persona]] maschile|[[Mindaugas (nome)]]}}
{{Monarca
|nome = Mindaugas I
|immagine = Mindoŭh. Міндоўг (XVIA. Guagnini, 1611).jpg
|legenda = Illustrazione di Mindaugas da un'edizione del [[Sarmatiae Europae Descriptio]] di [[Alessandro Guagnini]], [[1611]].
|legenda =
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|successore = ''sé stesso come Re di Lituania''
|titolo1 = [[SovraniRegno delladi Lituania (1251-1263)|Re di Lituania]]
|sottotitolo1 = come '''Mindaugas I'''
|incoronazione1 = [[6 luglio]] [[1253]]
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|successore1 = ''sé stesso come Granduca dei Lituani''
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|fine regno2 = [[1263]]
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|nome completo =
|altrititoli =
|data di nascita = [[12031200]] circa
|luogo di nascita = [[Lituania]]
|data di morte = [[1263]]
|luogo di morte = [[Lituania]]
|casa reale = [[Casato di Mindaugas]]<ref group="nota">[[Polemonidi]] secondo le leggende raccontate nelle [[cronache lituane]].</ref>
|casa reale = Palamonidi
|padre = Algimatas[[Ryngold]] ?
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|consorte1 = [[Nomen nescio|NN]]
|consorte = Marta
|consorte2 =[[Morta]]
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|consorte3= Sorella di Morta
|religione = [[paganesimo]], [[cattolicesimo]]
|figli = [[Vaišvilkas]]<br/>Ruklys ?<br/>Repeikis ?<br/>Figlia [[nomen nescio|NN]]
|religione = [[mitologia lituana|paganesimo]], [[cattolicesimo]]
}}
{{Bio
|Nome = Mindaugas
|Cognome =
|PreData = {{tedesco|Myndowen}}; {{latino|Mindowe}}; in [[LinguaAntica polaccalingua slava orientale|polaccoantico slavo orientale]]: antico ''Mindowe''Мендог, in polacco modernotrasl. ''Mendog'',; in [[Lingua bielorussa{{bielorusso|bielorusso]] Міндоўг/''|Mindowh'',}}; in [[Lingua russa{{polacco|russo]] Mиндовг/''Mindovg''Mendog}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Lituania
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1203[[1200]] circa
|LuogoMorte = Lituania
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 1263
|AttivitàEpoca = 1200
|Attività = nobile
|Nazionalità =
|Categorie = no
|FineIncipit = è stato il primo granduca della Lituania e l'unico re ad assumere effettivamente la carica nella [[storia della Lituania]].<ref group="nota">Si verificarono due tentativi di ripristino della monarchia nel Paese baltico: il primo durante il dominio di [[Vitoldo il Grande]] (1401-1430), ma il sovrano non fu mai incoronato perché la corona di depredata dalle forze polacche. Il secondo caso, avvenuto nel 1918, riguardò [[Mindaugas II di Lituania|Guglielmo di Urach]], intenzionato ad assumere il [[nome regale]] di Mindaugas II. Questi non mise però mai piede in Lituania per cause legate alla sconfitta tedesca rimediata nella [[prima guerra mondiale]]. Per approfondire: [[Regno di Lituania (1251-1263)#Tentativi di ripristino della monarchia|Tentativi di ripristino della monarchia in Lituania]].</ref> Pur avendo la maggior parte dei granduchi lituani da [[Jogaila]] in poi regnato anche come [[sovrani di Polonia|re di Polonia]], i due titoli rimasero separati<ref name="dubonis1722"/>
|FineIncipit = è stato il primo [[sovrano della Lituania]] incoronato il 6 luglio 1253<ref>{{en}}Rūta Janonienė, Tojana Račiūnaitė, Marius Iršėnas, Adomas Butrimas, ''The Lithuanian Millenium: History, Art and Culture'', VDA leidykla, 2015, ISBN
978-60-94-47097-4, p.45</ref>
}}
 
Si sa poco delle sue origini, della sua infanzia e della sua ascesa al potere; è menzionato in un trattato del 1219 assieme ai [[Elenco degli antichi duchi della Lituania|duchi anziani]] (o più influenti) della Lituania e nel 1236 si parla di lui come capo di tutti i lituani. Le fonti dell'epoca e quelle moderne incentrate sulla sua ascesa descrivono matrimoni strategicamente contratti, esìli mirati di possibili oppositori e omicidi dei suoi rivali. Dopo aver esteso il suo dominio nelle regioni a sud-est della Lituania odierna negli anni 1230 e 1240, nel 1250 o 1251, mentre imperversavano delle lotte interne al potere, ricevette il [[battesimo]] secondo il [[cattolicesimo|rito cattolico]]. Per mezzo di tale manovra, fu in grado di suggellare un'alleanza con l'[[Ordine di Livonia]], un avversario di lunga data dei lituani. Durante l'estate del 1253 fu incoronato [[Regno di Lituania (1251-1263)|re]] e, all'apice delle sue conquiste, giunse a esercitare il suo dominio su circa 100.000&nbsp;km² della cosiddetta [[Lituania propria]], un'area popolata, secondo le stime, da 300.000 abitanti (di cui 270.000 nella sola Lituania). Le terre degli [[Slavi]] in suo possesso o sotto la sua [[sfera di influenza]] si estendevano per altri 100.000&nbsp;km².
 
Mentre il suo regno decennale fu caratterizzato da vari successi nella costruzione dello Stato, i conflitti di Mindaugas con i parenti e gli altri duchi proseguirono e la [[Samogizia]] (Lituania occidentale) si oppose con forza alla sottomissione. Le città conquistate da Mindaugas a sud-est furono terreno di [[Incursioni mongole in Lituania|incursione dei Mongoli]] in varie occasioni, contro cui nulla poterono i baltici. Il re ruppe la pace con l'Ordine di Livonia nel 1261, verosimilmente rinunciando anche al cristianesimo, e fu assassinato nel 1263 da suo nipote [[Treniota]] nell'ambito di un complotto ordito con un altro rivale, il duca [[Dovmont di Pskov]]. Esattamente come Mindaugas, i suoi tre successori non perirono di morte naturale e il periodo di disordine scatenatosi alla morte del re si placò solo quando [[Traidenis]] si affermò granduca nel 1270 circa.
 
Benché l'opinione storiografica sulla sua figura rimase negativa nei secoli successivi, forse anche per via del fatto che i suoi discendenti non ebbero grandi fortune, Mindaugas fu rivalutato nel corso del [[XIX secolo|XIX]] e del [[XX secolo]]. Considerato oggi il fondatore dello Stato lituano, gli viene tra le altre cose attribuito il merito di aver arrestato l'avanzata dei [[Tatari]] verso il [[mar Baltico]], garantito alla Lituania un riconoscimento internazionale e permesso di farla conoscere anche nelle corti occidentali. Negli anni Novanta del Novecento, lo storico [[Edvardas Gudavičius]] pubblicò una ricerca al fine di ricostruire una data di incoronazione esatta, da lui individuata nel 6 luglio 1253. Attualmente, in quella data ricorre in [[Lituania]] la "Festa dello Stato" (in lituano: ''Valstybės diena'').
 
== Nome ==
Nel [[XIII secolo]] la Lituania aveva pochi rapporti con terre straniere. I nomi lituani sembravano oscuri e non familiari a vari cronisti, che li alteravano per renderli più simili ai nomi nella propria lingua madre.<ref name="salys">{{cita|Salys|pp. 493-495}}.</ref> Mindaugas in testi storici è stato registrato in varie forme distorte, tra cui ''Mindowe'' in latino; ''Mindouwe'', ''Myndow, Myndawe'' e ''Mindaw'' in tedesco; ''Mendog, Mondog, Mendoch'' e ''Mindovg'' in polacco; ''Mindovg, Mindog'' e ''Mindowh'' in [[lingua rutena|ruteno]].<ref name="salys"/><ref name="zigmas4849">{{cita libro|lingua=lt|autore=Zigmas Zinkevičius|titolo=Senosios Lietuvos valstybės vardynas|città=Vilnius|editore=Istituto della scienze e enciclopedia|anno=2007|isbn=5-420-01606-0|pp=48-49}}</ref> Dato che le fonti slave forniscono la maggior parte delle informazioni sulla vita di Mindaugas, esse vengono giudicate le più affidabili da linguisti che ricostruiscono il suo nome lituano originale. L'indicazione più comune nei testi della Rus' è ''Mindovg''.<ref name="salys"/> Nel 1909 il linguista lituano [[Kazimieras Būga]] pubblicò un saggio finalizzato a comprovare l'esistenza del suffisso ''-as'', ricostruzione ampiamente accettata ancora oggi. Mindaugas è un nome lituano disillabo arcaico, composto da ''min'' e ''daug'', usato prima della [[cristianizzazione della Lituania]].<ref name="zigmas4849"/> L'etimo può essere ricondotto a "daug menąs" (grande saggezza) o "daugio minimas" (grande fama).<ref name="salys"/>
 
== Biografia ==
=== Origini ===
Presumibilmente figlio del leggendario sovrano di [[Vilnius]] e capo della confederazione tribale lituana Ryngold, figlio e successore a sua volta dell'altrettanto leggendario Algimantas.<ref>Storia della Lituania redatta dal consolato lituano di [[Firenze]]: http://www.conslituaniafi.org/web/contenuti.php?categoria=storia</ref> Algimantas e suo figlio Ryngold non hanno completi fondamenti storici, e sono avvolti dalla [[leggenda]] e dal mistero. Secondo la leggenda sorta nel XV secolo, la stirpe di Mindaugas discenderebbe della mitica [[famiglia romana]] dei Palemonidi, fondata da Palemon (probabilmente con riferimento a [[Polemone II del Ponto]]) fuggito da [[Roma]] con 500 nobili famiglie e stabilitosi sulle sponde orientali del [[mar Baltico|Baltico]].<ref>{{lt}}Ivinskis, Zenonas (1953–1966). "Palemonas". ''[[Enciclopedie lituane|Lietuvių enciklopedija]]''. 21. Boston, Massachusetts: Lietuvių enciklopedijos leidykla. pp. 400–401. LCC 55020366</ref> La mitologia dei numerosi sovrani che, da Palemon ad Algimantas a Ryngold, ressero il comando delle varie [[lituani|tribù lituane]], verrà messa per iscritto attorno al 1530 nelle Cronache lituane: furono queste poi adoperate dai lituani per rafforzare un sentimento “nazionalista” (prendendo in prestito un termine d’epoca successiva), in costante conflitto con i [[polacchi]] e con i [[tedeschi|teutonici]], per ricostruire la dinastia da cui discese Mindaugas, primo [[Sovrani di Lituania|Duca di Lituania]].
 
Particolarmente problematica è risultata la ricostruzione delle origini di Mindaugas e di una sua genealogia. La [[cronaca di Bychowiec]], risalente al [[XVI secolo|XVI]] e al [[XVII secolo]], pur narrando della sua stirpe, è ritenuta priva di affidabilità dal punto di vista storico. L'opera infatti ripercorre la discendenza dei [[Polemonidi]], una famiglia nobile che, stando al testo, risaleva nientemeno che all'[[impero romano]], più precisamente all'epoca di [[Nerone]].<ref>{{cita|Frost|p. 414}}.</ref> Un ulteriore mistero riguarda la sua data di nascita, indicata talvolta intorno al 1200 circa.<ref name="stone3"/><ref>{{cita|Devenis|p. 82}}.</ref> Nella cronaca rimata della Livonia si parla di suo padre come di un potente duca (''ein kunic grôß''), senza riferirne il nome; le cronache successive gli conferiscono l'appellativo [[Ryngold]],<ref name="lars79"/> figlio a sua volta dell'altrettanto leggendario Algimantas. Si presume che [[Dausprungas]], menzionato nel testo di un [[elenco degli antichi duchi della Lituania|trattato del 1219]] stipulato con il [[Principato di Galizia-Volinia]], fosse stato suo fratello, mentre i figli di Dausprungas, [[Tautvila]] e [[Edvydas]], i suoi nipoti. Si pensa che avesse due sorelle, una sposata con [[Vykintas]] e l'altra con [[Danilo di Galizia]].<ref>{{cita|Kiaupa|p. 53}}.</ref>
Mindaugas governò la [[Lituania]] come [[Duca]] (''Kunigaikštis'') dal [[1236]] circa (data tradizionale di costituzione del [[Ducato di Lituania]] e come unico re (''karalius'') dal [[1253]], finché non rinunciò alla sua [[cristianesimo|cristianità]] nel [[1262]].<ref>https://lituaniaviaggi.com/la-lituania-e-le-sue-meravigli/la-storia/</ref>
 
Si ritiene infine che fosse originario della Lituania orientale, l'[[Aukštaitija]], dove aveva sede la sua base di potere.<ref>{{cita|Plakans|p. 69}}.</ref><ref name="suzie189"/>
Egli riunì i locali ducati tribali, conquistò la [[Rutenia Nera]] e spostò la sua corte a [[Navahrudak]] (nell'attuale [[Bielorussia]]).
 
=== Ascesa al potere ===
Mindaugas e sua moglie Marta vennero battezzati attorno al [[1252]] dal vescovo di [[Chełmno|Kulm]] alla presenza del Maestro dell'[[Ordine Teutonico]]. Un membro dell'ordine di nome Cristiano venne consacrato come primo [[vescovo di Lituania]].
[[File:Seimyniskeliai hillfort.jpg|sinistra|miniatura|[[Fortezza di collina]] di Šeiminyškėliai nei pressi di [[Anykščiai]]: è situata nei pressi dell'ipotetica posizione di [[Voruta]], la capitale del [[Ducato di Lituania|Ducato]] e del [[Regno di Lituania (1251-1263)|Regno di Lituania]]]]
 
La Lituania fu governata all'inizio del XIII secolo da una vasta serie di duchi e principi che esercitavano il loro dominio su piccole porzioni di territorio e diverse comunità.<ref>{{cita|Kiaupa|pp. 34, 36}}.</ref> I legami tra queste ultime, sia pur labili fino al XIII secolo, erano da rintracciare in ambito religioso e folkloristico, commerciale, parentale, bellico e nello scambio di prigionieri catturati nelle aree circostanti.<ref>{{cita|Kiaupa|pp. 36-37}}.</ref> Il trattato stipulato con la [[Principato di Galizia-Volinia|Galizia-Volinia]] firmato nel 1219 è di solito considerato la prima prova concreta del [[Processo di formazione dello Stato lituano|processo di unificazione delle tribù baltiche]], avviato in risposta alle minacce esterne.<ref>{{cita|Plakans|p. 48}}.</ref> I firmatari del trattato erano [[Elenco degli antichi duchi della Lituania|venti duchi lituani]] e una duchessa vedova; cinque di questi vengono citati per prima in virtù della loro età (o della loro influenza), presumibilmente perché godevano di privilegi particolari.<ref name="devenis7578">{{cita|Devenis|pp. 75-78}}.</ref> Mindaugas, nonostante la sua giovinezza, viene elencato tra i duchi anziani allo stesso modo di suo fratello [[Dausprungas]], il che fa pensare che ebbe già ereditato dei titoli.<ref name="lars79"/>
Le [[popolazioni baltiche]] continuarono a resistere alla conversione, e dopo la sconfitta da parte di forze [[paganesimo baltico|pagane]] nel [[1260]], Mindaugas rinunciò alla [[cristianità]]. Venne ucciso da suo nipote [[Treniota]] e dal duca [[Dovmont di Pskov|Daumantas di Nalšia]]. Sotto l'usurpatore [[Treniota]], di forti convincimenti pagani, la nazione riabbracciò il [[paganesimo]] fino alla conversione avvenuta nel [[1386]] del granduca [[Jogaila]].
 
Dopo essersene già interessati in passato, i mercanti e i missionari occidentali cominciarono a spingersi verso le regioni popolate dai Balti a maggior ragione dopo che fu costruita la città di [[Riga]], nella moderna [[Lettonia]], nel 1201.<ref>{{cita|Rowell|pp. 73-75}}.</ref> Dal canto loro, gli [[ordini religiosi cavallereschi]] intendevano imporsi militarmente in Lituania e più in generale negli odierni [[Paesi baltici]], ragion per cui diedero luogo a una numerosa serie di campagne nella prima parte del XIII secolo più o meno fruttuose.<ref>{{cita|Christiansen|pp. 126-127}}.</ref> Nel 1236, una di queste operazioni di conquista terminò con una clamorosa disfatta contro i [[Lituani]] in occasione della [[battaglia di Šiauliai]], ma gli ordini cavallereschi, rappresentati nello scenario delle [[crociate del Nord]] essenzialmente dai [[Cavalieri teutonici]] e dall'[[Ordine di Livonia]], continuarono a costituire una minaccia per la Lituania.<ref>{{cita|Carpini|p. 27}}.</ref>
Solo con [[Gediminas]], granduca dal [[1316]], ebbe inizio la rinascita della Lituania. Mentre gran parte dei granduchi lituani da [[Jogaila]] in avanti regnarono anche sul [[Regno di Polonia (1385-1569)|Regno di Polonia]], i due titoli rimasero separati, e Mindaugas rimase l'unico re della storia della Lituania.
 
==Filmografia= Governo ===
==== Duca di Lituania ====
Nel 1992 il regista lituano [[Juozas Sabolius]] ha dedicato alla figura di Mindaugas il [[film]] [[Valdžia]].
 
Mindaugas è indicato come sovrano nella [[cronaca rimata della Livonia]] già nel 1236,<ref name="lars79">{{cita|Ulwencreutz|p. 79}}.</ref> ma si tende a ritenere che il processo di assimilazione e di assunzione della carica di capo dei Lituani avvenne compiutamente nel 1238.<ref name="frost21">{{cita|Frost|p. 21}}.</ref><ref name="murray166">{{cita|Murray|p. 166}}.</ref> I mezzi con cui egli riuscì a farsi strada nella gerarchia ducale lituana non sono ben noti. Le cronache rutene fanno riferimento all'uccisione e/o espulsione di vari altri duchi, compresi alcuni suoi parenti.<ref name="tomas2000"/><ref name="kasekamp16">{{cita|Kasekamp|p. 16}}.</ref><ref>{{cita|Murray|p. 292}}.</ref> Lo storico [[Stephen Christopher Rowell|Stephen C. Rowell]] ritiene l'ascesa al potere del duca fosse stata possibile grazie «a matrimoni ben congegnati, omicidi mirati dei suoi rivali e supremazia militare».<ref>{{cita|Rowell|p. 51}}.</ref>
 
Durante il 1230 e il 1240, Mindaugas rafforzò e affermò la sua supremazia in varie terre baltiche e slave.<ref name="kasekamp16"/><ref>{{cita|Frost|p. 22}}.</ref> È difficile infatti immaginare che il processo di unificazione si concluse in un arco temporale breve, con i tentativi di ricostruzione eseguiti dagli storici che sono stati resi ancora più difficile dalla scarsa conoscenza delle conquiste effettivamente portate a termine dal duca.<ref name="kiaupa54">{{cita|Kiaupa|p. 54}}.</ref> La vittoria lituana nella battaglia di [[Šiauliai]] attribuita a [[Vykintas]], duca di [[Samogizia]] e cognato di Mindaugas, stabilizzò temporaneamente il fronte settentrionale, ma gli ordini cristiani continuarono a guadagnare terreno lungo la costa baltica, fondando nel 1252 la città di [[Klaipėda]] (Memel).<ref>{{cita libro|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=-8NykshHHesC&pg=PA129|p=129|titolo=The Archaeology of the Prussian Crusade: Holy War and Colonisation|autore=Aleksander Pluskowski|editore=Routledge|anno=2013|isbn=978-1-136-16281-7}}</ref> In contemporanea alle vicende accadute a nord e ovest della Lituania, Mindaugas si spostò a est e sud-est, conquistando nella cosiddetta [[Rutenia Nera]] [[Navahrudak]] (''Novogrodok''), [[Hrodna]], [[Vaŭkavysk]], [[Slonim]] e il [[Principato di Polack]].<ref name="basi176"/> Non esiste alcuna ricostruzione disponibile che racconti gli scontri avvenuti in quelle città, ma quel che è verosimile è che il potere di Mindaugas si estendeva dalla Selonia meridionale a Minsk: ciò spiega come mai nel 1245 venisse definito in alcuni documenti il «re supremo».<ref name="kiaupa54"/><ref>{{cita|Plakans|p. 49}}.</ref> Nel 1244-1245 prese di mira la Curlandia progettando invano di sottometterla, in quanto lo Stato lituano non aveva ancora la forza necessaria per presidiare un territorio ancor più vasto.<ref name="kiaupa62" /> Le sue ambizioni non si fermarono lì, in quanto i suoi fugaci contatti con il ducato della [[Pomerelia]] dimostrano come egli intendesse accreditare il suo Stato come potenza credibile.<ref name="ruta46">{{cita|Janonienė ''et al.''|p. 46}}.</ref> Non vi sono grandi prove a sostegno, ma si ipotizza che nel 1246 il duca si convertì alla [[religione ortodossa|fede ortodossa]] a Navahrudak, ma in seguito, a causa delle circostanze politiche, abbracciò il [[cattolicesimo]].<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Andrew Wilson|url=https://books.google.it/books?id=jZJntMQtkSYC&pg=PA25|titolo=Belarus: The Last European Dictatorship|editore=Yale University Press|anno=2011|isbn=978-03-00-13435-3|p=25}}</ref><ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Lubov Bazan|url=https://books.google.it/books?id=uTqsDwAAQBAJ&pg=PT68|titolo=A History of Belarus: A Non-Literary Essay that Explains the Ethnogenesis of the Belarusians|editore=Glagoslav Publications|anno=2018|isbn=978-19-09-15661-6|p=68}}</ref>
 
La presenza di nobili che esercitavano la propria autorità in maniera più o meno indipendente rappresentava un ostacolo per la visione di Lituania unita che immaginava Mindaugas, tenendo presente che non erano disposti a sottoporsi a lui.<ref name="ruta46"/><ref name="martin164" /> Per questo motivo, intorno al 1246, egli entrò in conflitto con alcuni governanti attivi nella Lituania settentrionale; nonostante le vittorie che riportò in quelle occasioni, restavano ancora dei potenziali rivali che potevano minare la sua posizione.<ref name="ruta46"/> Nel 1248, Mindaugas inviò i suoi nipoti [[Tautvila]] ed [[Edivydas]], i figli di Dausprungas e Vykintas, a conquistare [[Smolensk]].<ref name="ruta46"/> Secondo il ''[[Codice Ipaziano]]'', Mindaugas cercò di motivarli promettendogli che avrebbero potuto tenere per sé «qualunque cosa avrebbero depredato», ma l'operazione terminò con una disfatta.<ref name="martin164">{{cita|Selart|p. 199}}.</ref> Mentre erano ancora impegnati a est, Mindaugas ne approfittò per insediarsi nei loro possedimenti e inviò degli uomini a uccidere i suoi nipoti e Vykintas, innescando così una guerra interna.<ref name="ruta46"/><ref>{{cita|Carpini|p. 28}}.</ref>
 
==== Il patto per la corona ====
[[File:Papal bull regarding Lithuanian ruler Mindaugas 1251.jpg|miniatura|La [[bolla papale]] emessa da [[Papa Innocenzo IV|Innocenzo IV]] del 1251: essa sanciva la giurisdizione del [[Vescovo di Roma]] sulla Lituania e autorizzava il battesimo e l'incoronazione di Mindaugas]]
 
Tautvila, Edivydas e Vykintas formarono una potente coalizione con i Samogiti, l'Ordine di Livonia, [[Danilo di Galizia]] (cognato di Edivydas e Tautvila) e Vasilko di [[Volinia]] contro Mindaugas.<ref>{{cita|Christiansen|p. 168}}.</ref> Solo i Polacchi, nonostante Danilo glielo avesse proposto, rifiutarono di prendere parte alla coalizione.<ref name="kiaupa5657">{{cita|Kiaupa|pp. 56-57}}.</ref> I duchi di Galizia e Volinia riuscirono a riprendere la Rutenia Nera, una regione governata dal figlio di Mindaugas Vaišvilkas. Tautvila si recò nel frattempo a [[Riga]], dove ricevette il battesimo dall'arcivescovo.<ref name="murray251">{{cita|Murray|p. 251}}.</ref> Assediato da nord e sud e col rischio scoppiassero disordini altrove, Mindaugas si trovava in una posizione estremamente difficile; fu però in grado di sfruttare i contrasti tra l'Ordine di Livonia, il nemico più temibile, e l'[[arcidiocesi di Riga|arcivescovo di Riga]] per i suoi interessi.<ref name="murray251"/> Egli riuscì infatti a compiacere [[Andreas von Stirland]], [[gran maestro]] dell'Ordine, dichiarandosi pronto a convertirsi e ottenendo al contempo quello a cui realmente ambiva, cioè la cessazione degli aiuti esterni dei cristiani a Tautvila.<ref name="kiaupa5657"/> È verosimile ritenere che dovette inviare parecchi doni, come cavalli e metalli preziosi.<ref name="murray195">{{cita|Murray|p. 195}}.</ref> A giudizio di [[Zigmantas Kiaupa]], il fatto che i Cavalieri di Livonia stessero negoziando con Mindaugas non dovrebbe passare inosservato, in quanto testimonierebbe che essi finirono indirettamente per riconoscere la Lituania come uno Stato in senso vero e proprio, seppur di fede pagana.<ref name="kiaupa57">{{cita|Kiaupa|p. 57}}.</ref>
 
Nel 1251, Mindaugas accettò di ricevere il sacramento del [[battesimo]] e di rinunciare al controllo su alcune terre della Lituania occidentale in cambio della corona.<ref name="ruta45">{{cita|Janonienė ''et al.''|p. 45}}.</ref> Papa [[Innocenzo IV]] si augurava che la Lituania cristiana avrebbe ostacolato la minaccia mongola; dal suo punto di vista, Mindaugas sperava in un intervento papale nei conflitti lituani in corso con gli ordini cristiani.<ref name="ruta48"/><ref name="suzie190"/> Il 17 luglio 1251, il pontefice sottoscrisse due cruciali [[bolla pontificia|bolle]]. Una di esse ordinava al vescovo di [[Chełmno]] di incoronare Mindaugas come [[Regno di Lituania (1251-1263)|re di Lituania]], nominare un vescovo per la Lituania e costruire una cattedrale.<ref name="ruta48"/><ref name="carpini30">{{cita|Carpini|p. 30}}.</ref> L'altra specificava che il nuovo prelato doveva essere direttamente subordinato alla [[Santa Sede]], piuttosto che all'[[arcidiocesi di Riga]].<ref name="ruta48">{{cita|Janonienė ''et al.''|p. 48}}.</ref> I due atti furono visti di buon occhio dai Lituani, in quanto un controllo più attento del Papa avrebbe impedito agli antagonisti di lunga data, i cavalieri di Livonia o la diocesi di Riga, di assumere le redini del Paese e renderlo di fatto un [[Stato fantoccio|fantoccio]].<ref name="ruta48"/><ref>{{cita|Bojtár|p. 335}}.</ref>
 
Malgrado fosse vincolato alla realizzazione di nuovi edifici religiosi, il sovrano si prodigò ben poco per favorire la cristianizzazione dei suoi sudditi e la costruzione di chiese.<ref>{{cita|Kiaupa|pp. 58-59}}.</ref> Uno dei motivi per cui ciò non avvenne va ricercato nei conflitti interni, i quali non si erano esauriti; Tautvila e gli alleati ancora al suo fianco, compreso Danilo, attaccarono Mindaugas a [[Voruta]] nella primavera-estate del 1251, insediamento la cui posizione resta ignota che fu forse la prima capitale della Lituania.<ref>{{cita|Bojtár|p. 139}}.</ref><ref name="kiaupa63"/> Il tentativo di spodestarlo fallì, complice il cambio di schieramento degli Jatvingi e i Samogiti,<ref name="kiaupa57"/> e le forze di Tautvila si ritirarono per difendersi nel castello di Tviremet (potrebbe trattarsi di [[Tverai]], nell'attuale [[comune di Rietavas]]).<ref>{{cita|Devenis|p. 120}}.</ref> Vykintas morì nel 1253 circa e Tautvila si trovò costretto a rifugiarsi da Danilo di Galizia.<ref name="martin164"/> Danilo si riappacificò con Mindaugas nel 1254 ed è interessante notare come il principe di Galizia-Volinia fosse in trattativa con Roma nel medesimo periodo storico per ottenere anch'egli una corona.<ref>{{cita|Murray|pp. 200-201}}.</ref> Le terre della Rutenia Nera furono cedute a [[Roman Danilovič]], figlio di Danilo, mentre Vaišvilkas, figlio di Mindaugas, decise invece di farsi monaco; Tautvila, invece, riconobbe la supremazia di Mindaugas e ricevette [[Polack]] come feudo.<ref name="murray166"/><ref>{{cita|Kiaupa|p. 68}}.</ref><ref>{{cita|Basilevskij|p. 172}}.</ref>
 
==== Re di Lituania ====
{| class="wikitable" style="width:375px; font-size:100%; border: 0px; padding:5px;margin: .75em 0 1em 1em; float:right;"
!colspan=2| Territori concessi da Mindaugas all'Ordine di Livonia
|-
! width=90px | Data || Territorio
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| Luglio 1253 || Porzioni della Samogizia<ref name="kiaupa63">{{cita|Kiaupa|p. 63}}.</ref><small>(metà di [[Raseiniai]], [[Betygala]], [[Ariogala]], e [[Laukuva]] - l'altra metà toccò al vescovo di nome Cristiano nel marzo 1254)</small>, parte della [[Dzūkija]] e della [[Nadruvia]]<ref name="plakans50"/>
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| Ottobre 1255 || [[Selonia (Lettonia)|Selonia]]<ref>{{cita|Janonienė ''et al.''|p. 52}}.</ref>
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| 1257 || [[Karšuva]], [[Nadruvia]], ulteriori porzioni della Samogizia<ref name="kiaupa63"/>
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| 7 agosto 1259 || Aree della Dzūkija, tutta la [[Scalovia]] e la Samogizia<ref>{{cita|Janonienė ''et al.''|p. 50}}.</ref>
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| Giugno 1260 || L'intera Lituania (se Mindaugas fosse morto senza lasciare eredi)<ref name="murray204">{{cita|Murray|p. 204}}.</ref>
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| 7 agosto 1261 || L'intera Selonia<ref>{{cita|Norkus|p. 439}}.</ref>
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Come promesso, Mindaugas e sua moglie [[Morta]] furono infine incoronati il 6 luglio del 1253.<ref name="dubonis1722"/><ref name="kiaupa57"/><ref name="ruta48"/> Non si ha certezza del luogo dove avvenne l'incoronazione,<ref name="carpini181">{{cita|Carpini|p. 181}}.</ref> malgrado alcuni storici ritengano che ebbe luogo in uno dei castelli del lituano, specificatamente Vilnius o Navahrudak.<ref>{{cita|Janoniene ''et al.''|p. 49}}.</ref> Anche due dei suoi figli e alcuni membri della sua corte vennero battezzati e tale conferma evince da una lettera scritta da Innocenzo IV.<ref name="suzie190"/> La «numerosa moltitudine» di Lituani che avrebbe assistito alla cerimonia va ritenuta frutto di una visione chiaramente di parte del mondo cristiano.<ref name="carpini30"/> Il vescovo Enrico Heidenreich di Kulm presiedette le cerimonie ecclesiastiche e il gran maestro [[Andreas von Stirland]] conferì la corona.<ref name="suzie190"/> Grazie a uno studio compiuto da [[Edvardas Gudavičius]], il 6 luglio è stato individuato come data in cui avvenne l'evento e in quel giorno oggi si celebra in [[Lituania]] la "Festa dello Stato" (in lituano: ''Valstybės diena'').<ref name="norkus75"/> La costituzione del regno siglò il riconoscimento internazionale dello stato da parte delle potenze cristiane occidentali.<ref name="norkus75">{{cita|Norkus|p. 75}}.</ref>
 
Immediatamente dopo la sua incoronazione, Mindaugas consegnò alcuni possedimenti occidentali ai livoniani, nello specifico delle porzioni di Samogizia e [[Nadruvia]].<ref name="carpini30"/><ref name="kiaupa63"/> Non si sa con certezza se avvennero delle cessioni negli anni successivi (1255, 1257, 1259, 1261), poiché benché risultino esse potrebbero essere state artificiosamente attestate dall'Ordine.<ref name="kasekamp16"/> Una simile ricostruzione è avvalorata dal fatto che alcuni dei documenti rinvenuti menzionano terre mai state sotto il dominio di Mindaugas.<ref name="suzie190">{{cita|Suziedelis|p. 190}}.</ref> Secondo Claudio Carpini, si trattò di un sacrificio ardito e allo stesso tempo comunque inevitabile, «visto il debito di riconoscenza che aveva contratto con l'Ordine, al quale doveva molta della sua fortuna politica».<ref name="carpini30"/> Ulteriori irregolarità sono state riscontrate sui testimoni del trattato e sul sigillo.<ref>{{cita|Rowell|p. 65}}.</ref>
 
[[File:Seal of Mindaugas.jpg|miniatura|sinistra|L'unico [[sigillo di Mindaugas]] sopravvissuto ad oggi, datato 1255. È incerto se si tratti di un falso medievale creato dai cavalieri teutonici]]
 
Superate le ostilità che laceravano dall'interno la Lituania, pace e stabilità perdurarono nel [[Regno di Lituania (1251-1263)|regno]] per svariati anni, concedendo a Mindaugas la possibilità di concentrarsi sull'espansione verso est. Una volta rafforzata la sua influenza nella Rutenia Nera a [[Pinsk]], approfittando del crollo della [[Rus' di Kiev]], si concentrò sulla conquista di Polack, un'importante località commerciale sul fiume [[Daugava]].<ref name="kasekamp16"/><ref name="martin164"/> Negoziò una pace con la Galizia-Volinia e diede in sposa una sua figlia a [[Švarnas]], figlio di Danilo di Galizia, il quale sarebbe in futuro diventato granduca di Lituania. Anche le relazioni diplomatiche con l'Europa occidentale e la [[Santa Sede]] furono cementate ulteriormente, con Mindaugas che ricevette nel 1255 il permesso da [[papa Alessandro IV]] di incoronare suo figlio come re di Lituania.<ref>{{cita|Devenis|p. 215}}.</ref> Il suo esercito fu messo a dura prova nel 1258 o 1259, quando [[Berke]] inviò il suo generale [[Burundai]] ad attaccare il regno, con le regioni orientali che patirono le [[Incursioni mongole in Lituania|incursioni dei mongoli]].<ref>{{cita|Suziedelis|p. 293}}.</ref><ref name="kiaupa61"/> La [[Prima Cronaca di Novgorod]] racconta che l'incursione mongola della Lituania negli anni 1258-1259 si concluse con una vittoria per l'[[Orda d'Oro]], con le fonti che riferiscono della devastazione causata dagli asiatici e di quello che fu «probabilmente l'evento più orribile del XIII secolo» nella [[storia della Lituania|storia lituana]].<ref>{{cita|Janoniene ''et al.''|p. 52}}.</ref><ref name="baronas">{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Baronas Darius|url=https://brill.com/view/journals/lhs/11/1/article-p1_1.xml|titolo=The Encounter Between Forest Lithuanians and Steppe Tatars in The Time of Mindaugas|editore=Istituto di Storia Lituana|anno=2006|numero=11|pp=1-16}}</ref>
 
==== Amministrazione interna ====
 
L'ascesa della Lituania poteva essere resa possibile soltanto da una stabile organizzazione interna, di cui la Lituania era pressoché priva prima della sua unione. Il sostegno a Mindaugas, tuttavia, non dipendeva da un'amministrazione centrale ma dai duchi che esercitavano la propria autorità localmente nelle varie aree del ducato prima e del regno poi.<ref name="kiaupa61">{{cita|Kiaupa|p. 61}}.</ref> Le colonne portanti su cui si reggeva la carica di Mindaugas erano rappresentate dai suoi domini personali, dal suo patrimonio e dalle terre che aveva sottratto ad altri principi.<ref name="kiaupa61"/> Il mantenimento della corte e dell'esercito occupava il grosso delle spese che venivano coperte dal sistema fiscale in essere in Lituania; resta tuttavia difficile ricostruire come questo sistema funzionasse nel XIII secolo.<ref name="kiaupa61"/> Una percentuale consistente dei costi sostenuti dall'erario riguardava «la costruzione di castelli, di altre strutture difensive o la costruzione e manutenzione di strade».<ref name="kiaupa61"/> Il meccanismo che regolava i rapporti tra i nobili e il sovrano era simile a quello di stampo feudale, in quanto in cambio della gestione delle varie terre Mindaugas domandava la coscrizione e il reclutamento dei loro sudditi.<ref name="kiaupa62">{{cita|Kiaupa|p. 62}}.</ref>
 
Un caso a parte va considerata la Samogizia, la quale godeva di uno status particolare. Fino a quando non fu ceduta all'Ordine di Livonia, le relazioni tra Mindaugas e la Samogizia non apparivano stabili, malgrado la regione facesse senza dubbio parte della Lituania.<ref name="kiaupa62"/> Nel 1252-1261, la Samogizia agiva più come una confederazione di terre e quando nel 1261 tornò alla Lituania l'autonomia sopravvisse. Sperimentavano una condizione simile le terre degli Jatvingi, anch'esse comprese nel territorio lituano.<ref name="kiaupa62"/> Per via dell'insufficienza di truppe a disposizione, un fattore che contribuì a questa condizione riguardò probabilmente l'incapacità militare di Mindaugas di proteggere un dominio così vasto con i propri soldati senza garantire un regime minimo di autogestione.<ref name="kiaupa62"/> Nella Rutenia Nera, che si distingueva dalla Lituania per la composizione etnica e per pochi altri aspetti, il vassallaggio appariva una pratica ben consolidata, la cui gestione, inizialmente delegata al figlio del sovrano baltico Vaišvilkas, traslò dal 1254 in capo a un discendente di Danilo di Galizia.<ref name="kiaupa62"/> Uno status simile, ma con un grado di indipendenza maggiore, potrebbe essere stato istituito da Polack, governata da Tautvilas.<ref name="kiaupa62"/> Situate a ovest della Samogizia, la Nadruvia e la Skalvia erano probabilmente i territori meno legati allo Stato di Mindaugas, tanto che si ritiene che esse riconoscessero l'autorità del duca/re soltanto nominalmente e fino a quando non passarono in mano all'Ordine.<ref name="kiaupa62"/> Il nucleo costituivo attorno a cui era nato il Paese è solitamente indicato con l'espressione "Lituania Propria", dove Mindaugas aveva insediato la propria base di potere.<ref name="kiaupa62"/> Egli era assistito da un gruppo di persone a lui più vicine, una sorta di corte formata dai figli di Mindaugas e da alcuni nobili attivi nella Lituania centrale, che lo aiutavano a delineare le politiche da adottare.<ref name="kiaupa62"/>
 
La presenza di una tesoreria reale del sovrano e dello Stato, invero abbastanza ricca, si deduce dalle cospicue donazioni che Mindaugas compì nei confronti degli Jatvingi per invitarli a ribellarsi all'Ordine in Livonia.<ref name="kiaupa63"/> Il gettito aumentava grazie alle spedizioni di guerra, alle tasse che dovevano pagare i nobili e ai dazi doganali vigenti. Con riferimento all'ambito economico, fu la cosiddetta moneta lituana lunga d'argento (in lituano: ''Lietuvos ilgieji'') a circolare e a dare col tempo una parvenza di valuta statale.<ref name="plakans50">{{cita|Plakans|p. 50}}.</ref>
 
[[File:Stamp of Lithuania, dedicated to King Mindaugas, 2003-21.jpg|miniatura|upright=0.9|Francobollo del 2003 che ritrae Mindaugas in veste di re valore di due [[Litas lituano|litas]]]]
 
Un vivace dibattito è nato con riferimento a dove si trovasse la capitale di Mindaugas, che viene individuata in [[Voruta]] (letteralmente "fortezza", castello"), una località riportata in atti scritti in Lituania con l'espressione ''curia nostra'' o ''burg''.<ref name="rowell71">{{cita|Rowell|p. 71}}.</ref> Tra le possibili capitali sono state proposte [[Navahrudak]], [[Kernave]] e [[Vilnius]], poiché quest'ultimo insediamento esisteva già intorno all'anno Mille come lasciano intendere le ricerche moderne.<ref name="rowell71"/> Zigmantas Kiaupa, ritene verosimile l'ipotesi che Mindaugas potrebbe non aver avuto una capitale permanente, compensata dalla presenza di una corte itinerante.<ref name="kiaupa63"/> Negli anni in cui esistette il regno lituano, Mindaugas si concentrò sulla creazione delle istituzioni statali, sul rafforzamento dello Stato e sull'instaurazione di rapporti diplomatici.<ref name="plakans50"/>
 
==== Dualismo con Treniota ====
 
L'Ordine di Livonia, nonostante l'alleanza, serbò alcune ruggini ed esso si dimostrò particolarmente prudente in ambito economico, autorizzando ad esempio i commercianti baltici a commerciare solo tramite intermediari approvati dall'Ordine.<ref name="urbanlit">{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=William Urban|url=http://www.lituanus.org/1975/75_4_01.htm|titolo=The Prussian-Lithuanian Frontier of 1242|rivista=[[Lituanus]]|volume=4|numero=21|data=inverno 1975|issn=0024-5089|accesso=22 giugno 2020|dataarchivio=3 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210103190442/http://www.lituanus.org/1975/75_4_01.htm|urlmorto=sì}}</ref> I sudditi dei cavalieri insorsero, come testimoniano la [[battaglia di Skuodas]] (1259) e la [[battaglia di Durbe]] (1260), vinte entrambe dai Samogiti e grazie alle quali da una parte la regione riconquistò la sua autonomia, dall'altra restò lontana dagli scenari di guerra per decenni.<ref>{{cita|Basilevskij|p. 175}}.</ref><ref name="kiaupa64">{{cita|Kiaupa|p. 64}}.</ref> La prima sconfitta causò una ribellione dei [[Semigalli]], mentre la seconda spronò i Prussiani a scatenare quella che sarebbe divenuta nota come [[rivolte prussiane#La grande rivolta prussiana (1260–1274)|grande rivolta]], durata quasi un quindicennio.<ref name="kiaupa64"/> Nel 1261, Mindaugas stipulò un'alleanza in chiave anti-teutonica con [[Aleksandr Nevskij]], [[principe di Novgorod]]. Fu grazie a questa collaborazione che ebbero luogo varie razzie su scala minore comandate da principi russi supportati dai lituani in Livonia ed [[Estonia]] tra il 1261 e il 1263.<ref>{{cita|Murray|p. 168}}.</ref>
 
Nel 1262 Mindaugas eseguì un'importante incursione in [[Ducato di Masovia|Masovia]], la quale gli permise di saccheggiare [[Chełmno|Kulm]] e di ottenere nuovi sostenitori tra le file dei [[Prussiani]], ostili ai crociati.<ref name="kiaupa66">{{cita|Kiaupa|p. 66}}.</ref> Il successo risultò possibile grazie alla collaborazione di suo nipote [[Treniota]], con il quale, sempre nel 1262, si preparò segretamente ad effettuare una campagna in Livonia.<ref name="ruta54">{{cita|Janonienė ''et al.''|p. 54}}.</ref> Di recente divenuto duca della Samogizia, Treniota era forse figlio di Vykintas e perciò nipote di Mindaugas; fiero oppositore dei teutonici, il giovane si conquistò la fiducia del parente nei primi anni 1260.<ref name="ruta54"/> In quel contesto storico, la conversione aveva creato una spaccatura tra i nobili baltici, in quanto molte frange erano ostili al cristianesimo e ritenevano il rischio di ingerenza dei teutonici in Lituania un'ipotesi concreta.<ref>{{cita|Carpini|pp. 30-31}}.</ref> Treniota invitò suo zio a prendere una posizione quando riferì le parole dei suoi messaggeri, i quali segnalavano vi fossero frotte di [[Livoni]] pronti a riabbracciare il [[mitologia baltica|paganesimo]] non appena sarebbero stati liberati dai teutonici.<ref name="kiaupa65"/> I filo-cristiani non vedevano di buon occhio i piani di Treniota, tanto che la regina [[Morta]], donna molto pia secondo le fonti, paragonava il duca di Samogizia sdegnosamente ad una scimmia.<ref name="ruta5455">{{cita|Janonienė ''et al.''|pp. 54-55}}.</ref>
 
Alla fine, tra la prospettiva di continuare l'alleanza con i cristiani e quella di non perdere il sostegno degli aristocratici Mindaugas scelse di rinnegare il cristianesimo.<ref name="carpini31">{{cita|Carpini|p. 31}}.</ref> Il sovrano tenne altresì conto della situazione religiosa del momento, considerando che varie pratiche pagane sopravvivevano in maniera stabile e che non ci si era prodigati affinché potessero avere luogo delle missioni cristiane.<ref name="kiaupa65">{{cita|Kiaupa|p. 65}}.</ref> Il lassismo del monarca lascia intendere che la conversione avvenne per soli fini politici, a maggior ragione se si tiene presente che, secondo le cronache, egli non avrebbe mai smesso di praticare segretamente riti pagani.<ref name="basi176">{{cita|Basilevskij|p. 176}}.</ref><ref>{{cita|Murray|p. 214}}.</ref><ref group="nota">Pur dovendo sempre ricordare che le informazioni su Mindaugas possono essere ricostruite soltanto sulla base di fonti non redatte da lituani, la sua apostasia è stata ritenuta abbastanza verosimile sulla base di due fonti quasi coeve, ovvero una missiva del 1324 di papa [[Giovanni XXII]] in cui egli affermava Mindaugas aveva riabbracciato il vecchio credo e la [[cronaca di Galizia e Volinia]]. L'autore di quest'ultima opera riferisce che Mindaugas continuò a praticare il paganesimo effettuando sacrifici ai suoi dei, anche umani, e conducendo riti non cristiani in pubblico.</ref> Tutti i risultati ottenuti in campo diplomatico raggiunti dopo l'incoronazione andarono perduti e i cristiani alla sua corte andarono respinti.<ref name="kiaupa65"/><ref name="carpini31"/> Mindaugas condusse personalmente gli attacchi in vari centri della Lettonia, il più importante dei quali era finalizzato ad acquisire [[Cēsis]], sede di una [[castello di Cēsis|possente fortificazione]]. Mentre Treniota riuscì a prevalere con i suoi guerrieri più a sud, nelle regioni che si affacciavano sul fiume [[Vistola]] ([[Mazovia]], [[Chełmno|Kulm]] e [[Pomesania]]), Mindaugas divenne furioso per non aver ricevuto l'assistenza sperata dei Livoni, per essersi fidato del nipote senza averci oculatamente riflettuto sopra e per l'inconsistenza delle manovre del suo alleato Aleksandr Nevskij.<ref name="ruta54"/>
 
[[File:Lithuanian state in 13-15th centuries (IT-Version).png|miniatura|Espansione del [[Granducato di Lituania]] dal [[XIII secolo]] al [[XV secolo]]]]
 
Mindaugas iniziò a meditare l'opportunità di non proseguire il suo stretto rapporto con il nipote. Le campagne vittoriose avevano senza dubbio reso quest'ultimo il duca più celebre della Lituania, anche se nella legittimazione ereditaria la corona sarebbe spettata a uno dei figli del re. I presupposti per un profondo dualismo con il duca di Samogizia c'erano tutti.<ref name="ruta5455"/>
 
In campo religioso, quando e se sia stata realizzata la costruzione della cattedrale di Mindaugas rimane un altro mistero; nuova linfa potrebbe essere generata da recenti ricerche archeologiche, decisive al fine di riportare alla luce i resti di un edificio in mattoni del XIII secolo sul sito dell'attuale [[cattedrale di Vilnius]].<ref name="rowell71" /> Che si trattasse dell'edificio religioso oggetto di discussione o meno, non è dato saperlo.<ref>{{cita|Murray|pp. 209 e 211}}.</ref> Quand'anche fosse stato davvero ultimato, si trattò solo di un mero compiacimento per soddisfare l'accordo con il papa: i nobili lituani e non solo si opposero alla cristianizzazione e il battesimo di Mindaugas ebbe un impatto temporaneo.<ref>{{cita|Carpini|p. 32}}.</ref>
 
=== Assassinio e conseguenze ===
All'apice delle sue conquiste, Mindaugas esercitava il suo dominio su circa 100.000&nbsp;km² della cosiddetta [[Lituania propria]],<ref name="simas395">{{cita libro|lingua=lt|autore=Simas Sužiedėlis|capitolo=Mindaugas|titolo=[[Encyclopedia Lituanica]]|volume=3|città=Boston|editore=Juozas Kapočius|pp=395-401}}</ref><ref>{{cita|Stone|p. 4}}.</ref> un'area popolata, secondo le stime, da 300.000 abitanti (di cui 270.000 nella sola Lituania).<ref>{{cita|Plakans|p. 62}}.</ref> Le terre degli [[slavi]] in suo possesso o sotto la sua [[sfera di influenza]] si estendevano per altri 100.000&nbsp;km².<ref name=simas395/> Quando Morta spirò nel 1262, il re di Lituania aveva già intrapreso una relazione adulterina con la moglie di [[Dovmont di Pskov]] e in seguito addirittura la sposò, sottraendola così al marito legittimo.<ref name="lars80">{{cita|Ulwencreutz|p. 80}}.</ref> Tale decisione diede inevitabilmente luogo a propositi di vendetta da parte di Dovmont.<ref name="lars80"/><ref>{{cita|Selart|pp. 234-235}}.</ref> Come testimoniano le fonti contemporanee, il «brutale atteggiamento» assunto da Mindaugas nei confronti di alcuni governanti a lui fedeli spinse alcuni nobili a organizzare delle riunioni segrete presenziate dal nipote in cui si discuteva in merito a come esautorare il sovrano in carica.<ref>{{cita|Janonienė ''et al.''|pp. 54-55}}; {{cita|Kiaupa|p. 64}}.</ref>
 
L'occasione ideale si presentò nel 1263: Mindaugas aveva inviato le sue truppe guidate da Dovmont a [[Brjansk]], mentre Treniota si trovava in Samogizia. Dovmont abbandonò l'armata e sulla via del ritorno (Mindaugas aveva accompagnato i soldati fino ad un certo punto) incontrò e uccise il suo bersaglio e a due dei suoi figli.<ref name="kiaupa66"/> Probabilmente le guardie che seguivano il re furono corrotte prima dell'agguato.<ref name="ruta5455"/> Vaišvilkas, il più grande per età dei papabili eredi, si trovava nel monastero di [[Pinsk]] e vi fuggì non appena saputa la notizia. Secondo una tradizione tardo medievale, l'assassinio ebbe luogo ad [[Aglona]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:qSrjmiJ0eoUJ:https://www.latvia.travel/en/sight/aglona-basilica+&cd=15&hl=it&ct=clnk&gl=it&client=safari|titolo=Storia di Aglona|sito=latvia.travel|accesso=22 giugno 2020}}</ref> Mindaugas fu sepolto secondo le usanze pagane assieme ai suoi cavalli dopo un sontuoso funerale.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Anatol Lieven|url=https://books.google.it/books?id=iz3NACNOpCAC|titolo=The Baltic Revolution|editore=Yale University Press|anno=1993|isbn=978-03-00-06078-2|p=47}}</ref>
 
Subito dopo l'uccisione di Mindaugas, Tautvila, uno dei due nipoti del defunto re che partecipò agli scontri a Voruta un decennio prima, fu vittima di un agguato dopo essere stato invitato in Samogizia con la promessa da parte di Treniota di proteggerlo da eventuali rivolte popolari. La congiura per acquisire il potere poté dirsi a quel punto completa.<ref name="ruta5455"/> La Lituania entrò in un periodo di instabilità interna,<ref name="Rowell52">{{cita|Rowell|p. 52}}.</ref> ma il [[Granducato di Lituania|Granducato]] non si disintegrò.<ref name="plakans50"/><ref name="carpini31"/><ref>{{cita|Gerutis|p. 48}}.</ref> Tuttavia, le basi su cui si reggeva erano fragili: solo un anno più tardi del suo insediamento, nel 1264, Treniota fu ucciso dai vecchi servitori di Mindaugas e la Lituania passò in mano a Vaišvilkas, primogenito del re lituano supportato dal cognato [[Švarnas]] della Volinia.<ref>{{cita|Christiansen|p. 169}}.</ref><ref name="ruta57">{{cita|Janonienė ''et al.''|p. 57}}.</ref> Il primo sovrano a garantire maggiore prosperità alla Lituania e il primo della storia del Granducato a morire per cause naturali fu [[Traidenis]], salito al potere nel 1270 in circostanze oscure.<ref name="Rowell52"/>
 
Ciò che salvò la Lituania dalla sua dissoluzione si dovette a una serie di circostanze, di cui la principale fu sicuramente la fragilità degli stati vicini in quel momento storico; le [[rivolte prussiane]] tennero impegnati i cavalieri teutonici e quelli di Livonia fino al 1290 circa.<ref name="carpini181" /> I principati a est e a sud del Granducato si scontrarono spesso tra di loro e la maggiore minaccia, il [[Principato di Galizia-Volinia]], fu scampata grazie a matrimoni strategici o trattati di pace.
 
Un commento interessante da segnalare sulla morte di Mindaugas è quello di papa [[Clemente IV]]. Il pontefice esprime rammarico per il suo omicidio nel 1268 scrivendo «il felice ricordo di Mindaugas» (''clare memorie Mindota'').<ref>{{cita|Murray|p. 306}}.</ref>
 
== Fonti ==
[[File:Mindoŭh, Vit. Міндоўг, Віт (XVII).jpg|sinistra|miniatura|Battesimo di Mindaugas, ritratto del XVII secolo]]
 
Le fonti scritte coeve a Mindaugas sono molto scarse. La maggior parte delle informazioni a disposizione sul suo regno è stata estrapolata dalla [[cronaca rimata della Livonia]] e dal [[codice Ipaziano]]. Entrambe le opere vennero redatte da scrittori non lituani e pertanto ne forniscono un giudizio abbastanza negativo, in particolare il codice Ipaziano.<ref name="lars79"/> Si tratta, tra l'altro, di scritti non del tutto esaustivi, considerando che entrambi omettono infatti date e luoghi pure per gli eventi principali. Ad esempio, la cronaca rimata della Livonia dedica 125 versi all'incoronazione di Mindaugas, ma non indica né tempo né spazio.<ref name="murray199200">{{cita|Murray|pp. 199-200}}.</ref> Altre fonti preziose sono le [[bolla pontificia|bolle papali]] riguardanti il battesimo e l'incoronazione di Mindaugas. I Lituani non produssero alcun documento a noi sopravvissuto, ad eccezione della serie di atti sopraccitata con cui concedevano delle terre all'Ordine di Livonia la cui autenticità è contestata. La penuria di testi lascia inevasi diversi importanti interrogativi che nascono su Mindaugas e sul suo regno.<ref name="murray199200"/>
 
== Discendenza ==
{{vedi anche|Casato di Mindaugas}}
 
Mindaugas sposò almeno due mogli, ovvero [[Morta]] e, più tardi, la sorella di Morta, il cui nome risulta sconosciuto. Altrettanto ignoto è se avesse avuto una moglie prima di Morta, ma la sua esistenza è presunta perché due discendenti (un figlio di nome [[Vaišvilkas]] e una la cui identità resta sconosciuta, sposatasi con [[Švarnas]] nel 1255) vivevano già in maniera indipendente, mentre i bambini di Morta erano ancora in giovane età.<ref name="kiaupa67"/> Oltre a Vaišvilkas e a sua sorella, si ha notizia di altri due figli, Ruklys e Rupeikis, assassinati insieme a Mindaugas. Si tratta dell'unica informazione disponibile sui due e gli storici non sono certi sulla loro effettiva esistenza; è possibile che i figli fossero effettivamente quattro oppure che il nome fu distorto o erroneamente trascritto dagli scribi.<ref name="kiaupa67">{{cita|Kiaupa|p. 67}}.</ref> Le uniche persone di cui si ha conoscenza che rivendicarono la corona dopo l'assassinio del primo granduca sono solo Vaišvilkas e Tautvila; ciò implicherebbe che, a prescindere se i figli fossero stati due o quattro, nella seconda ipotesi Ruklys e Rupeikis erano morti in gioventù.<ref>{{cita|Kiaupa|pp. 66, 68}}.</ref>
 
== Rilevanza storica ==
[[File:LT-1996-50litų-Mindaugas-b.png|miniatura|Moneta commemorativa da 50 [[litas lituano|litas]] dedicata a Mindaugas con su scritto: ''Mindaugas re della Lituania'']]
 
Pur essendogli oggi attribuito il merito di aver costituito lo stato lituano,<ref name="stone3">{{cita|Stone|p. 3}}.</ref><ref name="suzie189">{{cita|Suziedelis|p. 189}}.</ref><ref>{{cita|Gerutis|p. 46}}.</ref> la figura di Mindaugas non ha mai riscosso grande fortuna nella storiografia lituana fino al [[risveglio nazionale lituano|risveglio nazionale]] del XIX secolo.<ref name="dubonis1722">{{cita|Dubonis|pp. 17-22}}.</ref> Mentre i simpatizzanti al paganesimo lo disprezzavano per aver tradito la sua religione, i cristiani ritenevano la sua conversione poco sincera.<ref name="dubonis1722"/> Pur essendo menzionato qualche volta dal granduca [[Gediminas]], egli non viene citato affatto da [[Vitoldo il Grande]].<ref name="dubonis1722"/> L'interesse genealogico nei suoi confronti termina con i suoi figli; nessuna documentazione storica tratta del legame tra i suoi discendenti e la dinastia dei [[Gediminidi]] che governò [[Unione polacco-lituana|la Lituania e la Polonia]] fino al 1572.<ref>{{cita libro|lingua=lt|autore=Alvydas Nikžentaitis|titolo=Gediminas|città=Vilnius|editore=Vyriausioji enciklopedijų redakcija|anno=1989|oclc=27471995|p=8}}</ref> Un rettore dell'[[Università di Vilnius]] del XVII secolo lo considerò responsabile dei problemi poi sperimentati dalla [[Confederazione polacco-lituana]] («era stato seminato il seme della discordia interna tra i lituani»).<ref name="dubonis1722"/> Sempre sulla stessa scia, uno storico del XX secolo lo ha accusato dell'«interruzione del processo di formazione dello stato lituano».<ref name="dubonis1722"/> La prima indagine condotta in maniera accademica della sua vita da parte di uno studioso lituano è avvenuta ad opera di Jonas Totoraitis nel 1905 (''Die Litauer unter dem König Mindowe bis zum Jahre 1263'').<ref name="dubonis1722"/> Altri studiosi gli hanno altresì attribuito il merito di aver arrestato l'avanzata dei [[Tatari]] verso il [[mar Baltico]], garantito alla Lituania un riconoscimento internazionale e permesso di farla conoscere anche nelle corti occidentali.<ref name="dubonis1722"/><ref name="tomas2000">{{cita web|lingua=en|autore=Tomas Baranauskas|url=http://viduramziu.istorija.net/en/state.htm|titolo=The Formation of the Lithuanian State|rivista=Lietuvos valstybės ištakos|editore=Vaga|pp=245-272|isbn=5-415-01495-0|accesso=22 giugno 2020|citazione=La cronaca di Galizia e Volinia fornisce la seguente descrizione delle attività di Mindaugas: "Fu duca delle terre lituane e uccise i suoi fratelli e i figli dei suoi fratelli, oltre a bandire altri rivali dalla Lituania per poi comandare da solo sulla regione. Iniziò a darsi delle arie e ad assumere una posizione di forza tale che non avrebbe tollerato alcun oppositore".|dataarchivio=16 aprile 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090416022111/http://viduramziu.istorija.net/en/state.htm|urlmorto=sì}}</ref>
 
== Influenza culturale ==
 
Negli anni Novanta, lo storico Edvardas Gudavičius ha pubblicato le sue scoperte indicando una data dell'incoronazione, il 6 luglio, poi convertita in una festività nazionale.<ref name="dubonis1722"/> Il 750º anniversario della sua incoronazione è stato celebrato nel 2003 con la dedica di un ponte a Mindaugas presso Vilnius, numerosi festival e concerti e visite ufficiali di altri capi di Stato.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://javlb.org/bridges/2003/april2003/april2003_8-9.pdf|titolo=Celebrazioni in onore di re Mindaugas|sito=Comunità lituano-americana|accesso=19 maggio 2020|dataarchivio=5 marzo 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090305213419/http://javlb.org/bridges/2003/april2003/april2003_8-9.pdf|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://paksas.president.lt/en/one.phtml?id=4120|titolo=Il presidente polacco onorato di avere l'opportunità di celebrare l'anniversario dell'incoronazione di re Mindaugas assieme al popolo lituano|sito=president.lt|accesso=19 maggio 2020|dataarchivio=16 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210316181234/http://paksas.president.lt/en/one.phtml?id=4120|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.urm.lt/index.php?-1986879202|titolo=Cooperazione lituana con il Paese estone|sito=urm.lt|editore=Ministro degli Esteri Lituano|accesso=19 maggio 2020|dataarchivio=2 giugno 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130602081844/http://www.urm.lt/index.php?-1986879202|urlmorto=sì}}</ref> La leggendaria collina menzionata da [[Adam Mickiewicz]] nel suo romanzo del 1828 ''Konrad Wallenrod'', ritenuta il luogo di sepoltura di Mindaugas, è stata individuata nei pressi di [[Navahrudak]], in [[Bielorussia]]. Sul sito, nel 1993, è stata posizionata una pietra commemorativa e una scultura in metallo di Mindaugas è stata svelata nel 2014.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://pda.ekskursii.by/en/?Dostoprimechatelnosti_Belarusi=17576_Gora_Mindovga|titolo=Mindaugas Hill|sito=ekskursii.by|accesso=19 maggio 2020}}</ref>
 
Mindaugas è il soggetto principale del dramma ''Mindowe'' del 1829, di [[Juliusz Słowacki]], uno dei [[Tre Bardi]].<ref>{{cita libro|lingua=pl|url=http://niniwa2.cba.pl/psb_juliusz_slowacki.htm|capitolo=Juliusz Słowacki|titolo=[[Dizionario biografico polacco]]|volume=XXXIX/1|anno=1999|accesso=19 maggio 2020|pp=58-73|dataarchivio=4 marzo 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090304191440/http://niniwa2.cba.pl/psb_juliusz_slowacki.htm|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Alfonsas Šešplaukis|url=http://www.lituanus.org/1970/70_3_01.htm|titolo=Shakespearian Traits in Lithuanian Literature|rivista=Lituanus|numero=3|volume=16|anno=autunno 1970|issn=0024-5089|accesso=19 maggio 2020|dataarchivio=19 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210119065837/http://www.lituanus.org/1970/70_3_01.htm|urlmorto=sì}}</ref> È stato inoltre interpretato in diverse opere letterarie del XX secolo: la tragedia ''Vara'' (Power, 1944) dell'autore lettone Mārtiņš Zīverts, il poema drammatico di [[Justinas Marcinkevičius]] ''Mindaugas'' (1968), il ''Jaučio aukojimas'' di Romualdas Granauskas (L'Offerta del Toro, 1975) e ''Mindaugas'' di Juozas Kralikauskas (1995).<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Audrius Vilius Dundzila|url=http://www.lituanus.org/1990_1/90_1_03.htm|titolo=King and Power|rivista=Lituanus|numero=1|volume=36|anno=primavera 1990|issn=0024-5089|accesso=19 maggio 2020|dataarchivio=16 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210316034151/http://www.lituanus.org/1990_1/90_1_03.htm|urlmorto=sì}}</ref> L'acquisizione della corona da parte di Mindaugas e la creazione del Granducato costituiscono il nocciolo principale del romanzo bielorusso del 2002'' La lancia di Alhierd'' di Volha Ipatava, pubblicato in vista del 750º anniversario dell'incoronazione.
 
Nel 1992 il regista lituano Juozas Sabolius dedicò alla figura di Mindaugas il [[film]] ''[[Valdžia]]''.
 
== Note ==
=== Esplicative ===
<references group="nota"/>
 
=== Bibliografiche ===
{{note strette}}
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|lingua=en|Alexander|Basilevskij|Early Ukraine: A Military and Social History to the Mid-19th Century|McFarland|2016|url=https://books.google.it/books?id=oa_uCwAAQBAJ&pg=PA172|cid=Basilevskij|isbn=978-0-7864-9714-0}}
* {{cita libro|lingua=en|Endre|Bojtár|Foreword to the Past: A Cultural History of the Baltic People|Central European University Press|1999|cid=Bojtár|isbn=978-963-911642-9}}
* {{cita libro|Claudio|Carpini|Storia della Lituania: identità europea e cristiana di un popolo|Città Nuova|2007|cid=Carpini|isbn=978-88-311-0341-1}}
* {{cita libro|titolo=Le crociate del Nord. Il Baltico e la frontiera cattolica (1100-1525)|isbn=978-88-15-26604-0|anno=2016|editore=Il Mulino|autore=[[Eric Christiansen]]|cid=Christiansen (2016)|traduttore=Donatella Levi}}
* {{cita libro|lingua=en|Keistutis P.|Devenis|Ancient Lithuania and the History of Deltuva|VAGA|2002|cid=Devenis|isbn=no}}
* {{cita web|lingua=en|autore=Artūras Dubonis|url=http://www.istorija.lt/html/body_mindaugo2005_belated.html|titolotradotto=Elogio tardivo per il re della Lituania Mindaugas|titolo=Belated praise for King Mindaugas of Lithuania|sito=Istituto di Storia Lituana|anno=2005|accesso=19 maggio 2020|cid=Dubonis|dataarchivio=28 settembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110928105727/http://www.istorija.lt/html/body_mindaugo2005_belated.html|urlmorto=sì}}
* {{cita libro|Robert I.|Frost|The Oxford History of Poland-Lithuania, Volume I: The Making of the Polish-Lithuanian Union, 1385-1569|Oxford University Press|2018|lingua=en|cid=Frost|isbn=978-0-19-256814-4}}
* {{cita libro|lingua=en|Albertas|Gerutis|Lithuania 700 years|edizione=6|Manyland Books|1984|cid=Gerutis|isbn=978-08-71-41028-3}}
* {{cita libro|lingua=en|Rūta Janonienė, Tojana Račiūnaitė, Marius Iršėnas, Adomas|Butrimas|The Lithuanian Millenium: History, Art and Culture|VDA leidykla|2015|cid=Janonienė ''et al.''|isbn=978-6-094-47097-4|url=https://leidykla.vda.lt/Files/_TheLithuanianMillenium_2015_per.pdf}}
* {{cita libro|lingua=en|Andres|Kasekamp|wkautore=Andres Kasekamp|A History of Baltic States|Macmillan International Higher Education|2017|cid=Kasekamp|isbn=978-1-137-57366-7|url=https://books.google.it/books?id=IZBKEAAAQBAJ&pg=PA16}}
* {{cita libro|lingua=en|[[Zigmantas Kiaupa]], Jūratė Kiaupienė, Albinas|Kunevičius|The History of Lithuania Before 1795|Istituto di Storia Lituania|Vilnius|2000|cid=Kiaupa|isbn=978-9986-810-13-1}}
* {{cita libro|lingua=en|Alan V.|Murray|Crusade and Conversion on the Baltic Frontier 1150–1500|Taylor & Francis|2017|cid=Murray|isbn=978-1-57607-862-4}}
* {{cita libro|lingua=en|Zenonas|Norkus|An Unproclaimed Empire: The Grand Duchy of Lithuania|Routledge|2017|cid=Norkus|isbn=978-1-138-28154-7}}
* {{cita libro|lingua=en|Andrejs|Plakans|A Concise History of the Baltic States|Cambridge University Press|2011|cid=Plakans|isbn=978-0-521-83372-1|url=https://books.google.it/books?id=w6W2cHgJE2sC&pg=PA48}}
* {{cita libro|Stephen Christopher|Rowell|wkautore=Stephen Christopher Rowell|Lithuania Ascending|Cambridge University Press|2014|cid=Rowell|url=https://prussia.online/Data/Book/li/lithuania-ascending/Rowell%20S.%20Lithuania%20ascending.%20A%20pagan%20empire%20within%20east-central%20Europe%2C%201295-1345%20%281995%29%2C%20OCR.pdf|isbn=978-1-107-65876-9|lingua=en}}
* {{cita pubblicazione|lingua=lt|autore=Antanas Salys|capitolo=Mindaugas|titolo=[[Enciclopedie lituane|Lietuvių enciklopedija]]|volume=XXVIII|città=Boston|editore=Lietuvių enciklopedijos leidykla|cid=Salys}}
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* {{cita libro|lingua=en|Daniel Z.|Stone|The Polish-Lithuanian State, 1386-1795|University of Washington Press|2014|cid=Stone|isbn=978-0-295-98093-5|url=https://books.google.it/books?id=AxETCgAAQBAJ&pg=PA3}}
* {{cita libro|lingua=en|Saulius A.|Suziedelis|Historical Dictionary of Lithuania|edizione=2|Scarecrow Press|2011|cid=Suziedelis|isbn=978-0-8108-7536-4|url=https://books.google.it/books?id=VkGB1CSfIlEC}}
* {{cita libro|lingua=en|Lars|Ulwencreutz|The Royal Families in Europe|Lulu.com|cid=Ulwencreutz|isbn=978-1-304-58135-8|url=https://books.google.it/books?id=fpQlBgAAQBAJ&pg=PA79}}
 
== Voci correlate ==
* [[Andreas von Felben]]
* [[Casato di Mindaugas]]
* [[Polemonidi]]
* [[Storia della Lituania (1219-1295)]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://teutonic.altervista.org/09/01.html|Mindaugas}}
 
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Capi di Stato assassinati]]
== Note ==
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