Bastiglia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: http → https
 
(157 versioni intermedie di 64 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{nd}}
{{F|Storia della Francia|gennaio 2019}}
{{Infobox struttura militare
|Nome = Bastiglia
|Nome originale = Bastille Saint-Antoine
Riga 37:
|Ref =
}}
La '''Bastiglia''' (in [[Lingua francese|francese]]: ''Bastille'' ''Saint-Antoine'') fu una grande fortezza eretta entrodentro le mura di [[Parigi]], sul luogo dove allora sorgeva una delle porte principali della città, per volontà di [[Carlo V di Francia|Carlo V]] tra il [[1367]] e il [[1382]], percon lo scopo di rafforzare le mura orientali della città e a difesa della ''Porte St-Antoine''. Il 14 luglio [[1789]], fu [[Presa della Bastiglia|assaltata dai parigini]] insorti per rubarne le armi, e soprattutto per spaventare il re [[Luigi XVI di Francia|Luigi XVI]], poi lentamente venne demolita per recuperarne materiali edili.
[[File:P1160484 Paris IV-XI-XII place de la Bastille rwk.jpg|thumb|right|[[Place de la Bastille|Piazza della Bastiglia]]]]
La '''Bastiglia''' (in francese ''Bastille'' ''Saint-Antoine'') fu una fortezza eretta entro le mura di [[Parigi]] per volontà di [[Carlo V di Francia|Carlo V]] tra il [[1367]] e il [[1382]] per rafforzare le mura orientali della città e a difesa della ''Porte St-Antoine''. Il 14 luglio [[1789]], fu assaltata per rubarne le armi, e soprattutto per spaventare il re [[Luigi XVI di Francia|Luigi XVI]], poi lentamente venne demolita per recuperarne materiali edili.
 
== Storia ==
La leggenda vuole che il prevosto [[prevosto]] Hugues Aubriot]], che aveva officiato la posa della prima pietra il 22 aprile [[1370]]<ref name=":0">{{cita libro|nome=Mesqui, Jean,|cognome=1952-|titolo=Châteaux forts et fortifications en France|url=https://www.worldcat.org/oclc/416449474|data=1997|editore=Flammarion|OCLCoclc=416449474|ISBN=2-08-012271-1}}</ref>, ne sia stato il primo ospite.
 
Era alta 24 metri, a pianta rettangolare di 66 metri di lunghezza per 34 di larghezza, quattro torri (altre quattro ne furono aggiunte in seguito), due cortili interni detti Cortile grande e Cortile del pozzo.<ref>{{cita libro|nome=Jacques|cognome=Hillairet|titolo=La Rue Saint-Antoine|url=https://books.google.it/books?id=gQABAAAAMAAJ&q=bastille+large+haute+66+metres&dq=bastille+large+haute+66+metres&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiXg7rVtYfXAhUHQBoKHbLmDa0Q6AEIJzAA|accesso=23 ottobre 2017|data=1970|editore=les Éditions de Minuit|lingua=fr}}</ref> edInoltre, era circondata da un fossato alimentato dalla [[Senna]] vicina, sicché vi si accedeva solo tramite [[ponte levatoio]].
 
La sua funzione era anche di proteggere il re in caso di rivolta del popolo, perché rendeva più sicura la strada che collegava [[palazzo Saint-Pol]] (residenza di Carlo V) al [[Castellocastello di Vincennes]], dove il sovrano aveva stabilito il centro amministrativo del regno.<ref name=":0"/> All'insaputa del popolo, veniva usata anche per conservare gli archivi della polizia, beni illegali presi dalla corona ed equipaggiamenti per l'ordine pubblico.
 
Durante la [[guerra dei cent'anni]], che fu in gran parte una guerra civile francese<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/guerra-dei-cent-anni/|titolo=Cent’anniCent'anni, guerra dei nell'Enciclopedia Treccani|sito=www.treccani.it|accesso=6 febbraio 2018}}</ref>, la Bastiglia si arrese nel [[1413]]<ref>{{cita web|url=https://www.herodote.net/27_avril_1413-evenement-14130427.php|titolo=27 avril 1413 - Révolte des Cabochiens - Herodote.net|sito=www.herodote.net|lingua=fr|accesso=6 febbraio 2018}}</ref> agli [[Armagnacchi]] durante la rivolta dei rappresentanti delle corporazioni guidati da Simon de Coustellier Caboche<ref>{{cita libro|nome=R. C. S.|cognome= Trahair|titolo=, ''From Aristotelian to Reaganomics: A Dictionary of Eponyms with Biographies in the Social Sciences|url=https://books.google.it/books?id=K0zrsHO27-wC&pg=PA103&lpg=PA103&dq=bastille+1413+armagnac+caboche&source=bl&ots=_bkD7M_b2G&sig=izrUpOwpo5Xs2PfnyWKlWQgRhN4&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjS_-rdp5LZAhXJx4MKHe-NDtsQ6AEIUDAG#v=onepage&q=bastille%201413%20armagnac%20caboche&f=false|accesso=6'', febbraio 2018|data=1994|editore=Greenwood Publishing Group|lingua=en|, 1994, ISBN= 978-0-313-27961-4}}.</ref>, detti ''Cabochiens'', poi nel [[1418]] ai [[Borgognoni]], nel [[1436]] al re, nel [[1565]] al principe di Condé, nel [[1591]] dai Leghisti, nel [[1594]] alle truppe reali, nel [[1649]] e il 2 luglio [[1652]] durante la [[Fronda parlamentare|Fronda]]. Quindi fu costruita una nuova cinta muraria. Sotto [[Luigi XI di Francia|Luigi XI]] fu utilizzata come [[prigione]] di [[Stato]], quindi come deposito d'armi e luogo di ricevimento da parte di [[Francesco I di Francia|Francesco I]] e come forziere delle ricchezze reali sotto [[Enrico IV di Francia|Enrico IV]].
 
Durante la [[Giornata delle Barricate]] (ottava guerra di religione), la Bastiglia si arrese il 13 maggio [[1588]] e Jean Bussy-Leclerc ne divenne governatore. Alla caduta della [[Lega cattolica (Francia)|Lega cattolica]], con l'ingresso di Enrico IV a [[Parigi]] il 22 marzo 1594, Bussy-Leclerc rifiutò di consegnare la Bastiglia che fu assediata e resistette quattro giorni.
 
La Bastiglia fu nuovamente presa nel 1649 durante la [[Fronda (movimento)|Fronda]] e ne fu nominato governatore un frondista, Louvière, figlio di Pierre Broussel.<ref>{{cita libro|titolo=''Istoria del regno di Luigi XIV re di Francia, e di Navarra: divisa in quattro tomi|url=https://books.google.it/books?id=PVnY8n2uwcYC&pg=PA264&dq=La+Louvi%C3%A8re+governatore+della+Bastiglia&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjy1cO1rZLZAhWl24MKHXQgCuoQ6AEIPTAE#v=onepage&q=La%20Louvi%C3%A8re%20governatore%20della%20Bastiglia&f=false|accesso=6'', febbraio 2018|data=1724|editore=presso Marino Rossetti|, 1724, p=. 264}}.</ref>
 
=== La prigione ===
Già dal regno di Luigi XI, la Bastiglia era stata usata occasionalmente come prigione: [[Luigi di Lussemburgo-Saint-Pol|Luigi di Lussemburgo]], conte di Saint-Pol, [[connestabile di Francia]], vi fu imprigionato il 27 novembre [[1475]]<ref name=":1">{{citaFélix libro|nome=Félix|cognome=Lazare|titolo=, ''Dictionnaire ... des rues et monuments de Paris par Fel. Lazare et Louis Lazare ...|url=https://books.google.it/books?id=chhDAAAAcAAJ&pg=PA193&dq=Louis+de+Luxembourg'',+comte+de+Saint-Pol 1855,+conn%C3%A9table+de+France+fut+mis+%C3%A0+la+Bastille&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiw78-Vs6bZAhUBEVAKHfagDfoQ6AEIKjAA#v=onepage&q=Louis%20de%20Luxembourg,%20comte%20de%20Saint-Pol,%20conn%C3%A9table%20de%20France%20fut%20mis%20%C3%A0%20la%20Bastille&f=false|accesso=14 febbraiop. 2018|data=1855|editore=|lingua=fr|p=173}}.</ref> e fu decapitato il 19 dicembre di quello stesso anno sulla piazza di Grève.<ref>{{cita libro|nome=Felice|cognome= Scifoni|titolo=, ''Biographie universelle|url=https://books'', D.google.it/books?id=vC9FAQAAMAAJ&pg=PA789&lpg=PA789&dq=Luig+di+lussemburgo+bastiglia&source=bl&ots=dz74DB_7b1&sig=thMLspZ05uZBZYxFsOZsLUddkng&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjlmpbysabZAhWOZFAKHcyPC3wQ6AEIRDAJ#v=onepage&q=Luig%20di%20lussemburgo%20bastiglia&f=false|accesso=14 febbraioPassigli, 2018|data=1845|editore=D. Passigli}}</ref> Fu prigioniero nella Bastiglia anche [[Jacques d'Armagnac]], duca di Nemours e conte di [[La Marche]], recluso in una gabbia di ferro, accusato di alto tradimento e decapitato il 4 agosto [[1477]].<ref name=":1"/> a Les Halles.
 
Durante le [[Guerreguerre di religione francesi]] vi furono imprigionati [[François de Montmorency]] ([[1574]]-[[1575]]), Charles d'Angoulême ([[1604]]-[[1616]]) e, il [[Borbone-Condé|principe di Condé]] (1616-1619) e [[1619Michel de Montaigne]] (1588). DurateDurante la dominazione della Lega cattolica, sotto il governo di cui la Bastiglia ospitò i magistrati fedeli al re e Montaigne, vi furono imprigionati i magistrati del parlamento di Parigi rimasti fedeli al re, tra i quali l'artista protestante [[Bernard Palissy]] (che vi morì) e [[Achille de Harlay]], primo presidente del parlamento sotto [[Enrico III di Francia|Enrico III]].
 
[[Carlo di Gontaut]], duca di Biron, pari e maresciallo di Francia, accusato di tradimento, fu giustiziato nella corte della Bastiglia<ref>{{citaAugustus libro|nome=Augustus|cognome=Hare|titolo=, ''Paris|url=https://books.google.it/books?id=MXVeAQAAQBAJ&pg=PA198&dq=charles+de+gontaut+Bastille&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjF4pWbuqbZAhUKL1AKHZxVAR4Q6AEIJzAA#v=onepage&q=charles%20de%20gontaut%20Bastille&f=false|accesso=14'', febbraio 2018|data=16 ottobre 2013|editore=BoD - Books on Demand|lingua=en|, p=. 198|, ISBN= 978-3-95656-228-0}}.</ref> per ordine di Enrico IV<ref>{{cita libro|nome=Henri IV (roi de France ; 1553-1610)|titolo=Recueil des lettres missives de Henri IV. T. 5 / publié par M. Berger de Xivrey,...|url=httphttps://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k203965z|accesso=14 febbraio 2018|data=1843-1858|editore=Impr. impériale|p=645}}</ref> che, nonostante l'edificio fosse ormai adibito a prigione, vi fece custodire il tesoro reale.
 
Nel [[XVII secolo]], con [[Armand-Jean du Plessis de Richelieu|Richelieu]], divenne [[prigione]] di statoStato dove custodire le vittime delle ''[[Lettre de cachet|lettres de cachet]]'', e vi furono rinchiusi celebri personaggi: [[Maschera di ferroFerro]], presunto fratello gemello di [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]]; [[Voltaire]] nel [[1717]]; il [[Marchesemarchese de Sade]]; [[Cagliostro]]; [[Nicolas Fouquet|Fouquet]]; [[Honoré Gabriel Riqueti de Mirabeau|Mirabeau]]. Va detto che lale prigioniacondizioni deglidi aristocraticidetenzione eraerano condottamigliori indi ambientiquanto esi concreda: stilii diprigionieri vitanon -erano servitù,abbandonati alimentazionea marcire, spazima -avevano moltoaccesso menoai inospitaligiornali, smentendo l'immagine di quelliun destinatiluogo aidi detenutipuro comuniorrore.
 
Nella Bastiglia il re e i suoi più stretti collaboratori facevano rinchiudere per anni, e a volte per tutta la vita, sudditi ostili alla monarchia, nemici personali e altri scomodi personaggi, senza aver loro concesso un regolare processo. I malcapitati potevano essere arrestati su presentazione di semplici ''lettres de cachet'' (''cachet'', sigillo), cioè di lettere firmate in genere dallo stesso re o da persone da lui delegate.
Riga 66 ⟶ 65:
Le condizioni dei prigionieri della Bastiglia erano spaventose, fatta eccezione per alcuni il cui trattamento era abbastanza umano. I più marcivano in vere e proprie tombe sotterranee, umide e malsane, dove contraevano gravissime malattie; altri venivano rinchiusi in celle poste sulle torri della fortezza, dove in inverno si gelava per il freddo e d'estate si bolliva per il calore del sole. Tutto ciò che avveniva nella fortezza era tenuto nel più scrupoloso segreto. Basti pensare che, quando giungeva qualche nuovo prigioniero in una carrozza ermeticamente chiusa, le sentinelle dovevano girarsi con la faccia verso il muro per non vedere. I guardiani non potevano scambiare alcuna parola con i prigionieri, i quali ignoravano spesso anche il motivo del loro arresto e quanto si sarebbe prolungata la loro prigionia.
 
Essendo divenuto inutilmente costoso il mantenimento della grande struttura, che aveva perduto quasi ogni utilità, la stessa monarchia francese ne aveva deciso la demolizione nel [[1784]], ma gli elevati costi avevano spinto [[Luigi XVI di Francia|Luigi XVI]] a rimandare l'intervento.
 
Ironia della sorte, appena trentasei giorni prima della [[Presapresa della Bastiglia]], il re aveva ordinato la distruzione dell'ingombrante prigione, la quale avrebbe dovuto far spazio alla ''Place Louis XVI'', con un monumento che lo raffigurava nelle vesti di un Liberatore.
 
Dunque, era piuttosto per la sua imponenza che veniva considerata dal popolo di [[Parigi]], come la [[Torre del Tempio|Tour du Temple]], un clamoroso simbolo dell'oppressione [[assolutismo monarchico|assolutista]], tanto che ne era stata richiesta la demolizione già con i ''[[Cahiers de doléances]]''.
[[File:Lallemand - Arrestation du gouverneur de la Bastille - 1790.jpg|L'arrestothumb|La del marchese de Launay, governatorepresa della Bastiglia, ([[Museo della Rivoluzione francese.]]).
Fu assaltata il 14 luglio 1789 dai rivoluzionari per rubarne le armi. Quel giorno c'erano soltanto sette prigionieri: quattro falsari di documenti (Jean La Corrège, Jean Béchade, Bernard Laroche de Beausablon e Jean-Antoine Pujade) dal gennaio 1787, un [[Libertinismo|libertino]] (Charles-Joseph-Paulin-Hubert de Carmaux, conte de Solages) dal 28 febbraio 1784 e due malati mentali (il maggiore Jacques-François-Xavier de Whyte, conte de Malleville, inglese o irlandese, che credeva di essere [[Giulio Cesare]], [[Luigi IX di Francia|San Luigi]] o [[Dio (cristianesimo)|Dio]], dal 29 febbraio 1784, e Claude-Auguste Tavernier, complice nell'attentato del 1757 di [[Robert François Damiens|Damiens]] contro [[Luigi XV di Francia|Luigi XV]], dal 4 agosto 1759). Erano presenti anche centinaia di libri che erano stati confiscati a causa della censura della monarchia.<ref>{{cita libro|autore=Martyn Lyons|traduttore=Guido Lagomarsino|titolo=Storia della lettura e della scrittura nel mondo occidentale|editore=Editrice bibliografica|p=177}}</ref> Il [[Bernard-René Jourdan de Launay|marchese de Launay]], comandante della fortezza pressoché inutile, non voleva arrendersi in difesa del [[dispotismo]] reale e, piuttosto che lasciare ai ribelli la [[polvere da sparo]], preferì recarsi nei sotterranei con una torcia accesa per dare fuoco alla polveriera e far saltare in aria la fortezza con tutto il quartiere, ma alcuni Invalidi della guarnigione non glielo permisero e aprirono da soli le porte al popolo. La Bastiglia fu quindi invasa e conquistata dai ribelli solo perché il governatore, devoto al sovrano, venne abbandonato dalle sue truppe.
 
La [[presa della Bastiglia]] divenne poi, come è noto, l'icona dell'inizio della [[rivoluzione francese]] e il 14 luglio il giorno della [[festa nazionale francese]], che commemora peraltro, almeno ufficialmente, la celebrazione del primo anniversario della rivoluzione, tenutasi il 14 luglio [[1790]], la mattina stessa si radunarono circa 900 persone davanti alla Bastiglia.
Fu assaltata il 14 luglio [[1789]] per rubarne le armi. Quel giorno c'erano soltanto sette prigionieri: quattro semplici ladri, un libertino e due pazzi, fra cui un irlandese che sosteneva di essere [[Giulio Cesare]], entrambi fatti rinchiudere per volontà delle rispettive famiglie. Il [[Bernard-René Jourdan de Launay|marchese de Launay]], comandante della fortezza pressoché inutile, legato alle [[Ancien Regime|antiche convenzioni]] e in piena sintonia con l'[[assolutismo monarchico]], era affezionato alla Bastiglia e conosceva ogni angolo, ogni pietra, ogni fessura. Non voleva arrendersi in difesa del [[dispotismo]] reale e, piuttosto che lasciare ai ribelli la [[polvere da sparo]], preferì recarsi nei sotterranei con una torcia accesa per dare fuoco alla polveriera e far saltare in aria la fortezza con tutto il quartiere, ma alcuni Invalidi della guarnigione non glielo permisero e lo costrinsero a capitolare. La Bastiglia fu quindi conquistata dai ribelli solo perché il governatore venne abbandonato dalle sue truppe.
 
L'edificio fu poi saccheggiato e raso al suolo, lentamente e sistematicamente. Il suo demolitore, un imprenditore edile di nome [[Pierre-François Palloy]], ebbe fra l'altro l'idea di rivenderne le pietre come reliquie, esempio seguito, duecento anni dopo, nella demolizione del [[muro di Berlino]]. Altri materiali servirono a costruire il ''Pont de la Concorde'', mentre il fossato entrava a far parte del [[Bassin de l'Arsenal|bacino dell'[[Arsenale]] di Parigi]].<ref name="CAS">{{en}} [http://cultureandstuff.com/2011/05/24/lost-paris-the-elephant-on-the-place-de-la-bastille/ Lost Paris: The Elephant on the Place de la Bastille] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120330235710/http://cultureandstuff.com/2011/05/24/lost-paris-the-elephant-on-the-place-de-la-bastille/# |datedata=30 marzo 2012 }}. Link controllato il 3 dicembre 2013.</ref>
La [[presa della Bastiglia]] divenne poi, come è noto, l'icona dell'inizio della [[rivoluzione francese]] e il 14 luglio il giorno della festa nazionale francese, che commemora peraltro, almeno ufficialmente, la celebrazione del primo anniversario della rivoluzione, tenutasi il 14 luglio [[1790]].
 
La [[Colonna di luglio]], che è al centro della [[Place de la Bastille|piazza]], fu voluta da [[Luigi Filippo di Francia|Luigi Filippo]] in memoria della sollevazione che aveva rovesciato l'assolutista [[Carlo X di Francia|Carlo X]], e inaugurata nel [[1840]]. La base circolare su cui poggia la colonna venne realizzata durante il [[Primo Impero francese]] e sorreggeva una [[Elefante della Bastiglia|fontana con un elefante]] al centro.
L'edificio fu poi saccheggiato e raso al suolo, lentamente e sistematicamente. Il suo demolitore, un imprenditore edile di nome [[Pierre-François Palloy]], ebbe fra l'altro l'idea di rivenderne le pietre come reliquie, esempio seguito, duecento anni dopo, nella demolizione del [[muro di Berlino]]. Altri materiali servirono a costruire il ''Pont de la Concorde'', mentre il fossato entrava a far parte del bacino dell'[[Arsenale di Parigi]].<ref name="CAS">{{en}} [http://cultureandstuff.com/2011/05/24/lost-paris-the-elephant-on-the-place-de-la-bastille/ Lost Paris: The Elephant on the Place de la Bastille] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120330235710/http://cultureandstuff.com/2011/05/24/lost-paris-the-elephant-on-the-place-de-la-bastille/# |date=30 marzo 2012 }}. Link controllato il 3 dicembre 2013.</ref>
 
La grande spianata fu tuttavia lasciata abbastanza in abbandono per gran parte dell'800Ottocento, con al centro un monumento non finito voluto da [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], citato da [[Victor Hugo]] in ''[[I miserabili]]'', dal quale, al momento della demolizione nel [[1847]], fuggirono centinaia di [[ratto|ratti]], invadendo per alcuni giorni l'intero quartiere.
La [[Colonna di luglio]], che è al centro della [[Place de la Bastille|piazza]], fu voluta da [[Luigi Filippo di Francia|Luigi Filippo]] in memoria della sollevazione che aveva rovesciato l'assolutista [[Carlo X di Francia|Carlo X]], e inaugurata nel [[1840]]. La base circolare su cui poggia la colonna venne realizzata durante il [[Primo Impero francese]] e sorreggeva una [[Elefante della Bastiglia|fontana con un elefante]] al centro.
 
Durante i grandi lavori dell'epoca di [[Barone Haussmann|Haussmann]] tornarono alla luce alcuni resti delle fondamenta al nº. 49 dell'''avenue Henri-IV'', e durante i lavori per la costruzione della [[Metropolitana di Parigi]] riaffiorarono i resti della ''Torre della Libertà'', che furono rimontati lì vicino, in ''place Galli'', oggi ''Square Henri-Galli'', nel [[1899]]. Altri resti sono stati lasciati in vista nella stazione ''Bastille'' del [[Metropolitana di Parigi|Métro]].[[File:P1160484 Paris IV-XI-XII place de la Bastille rwk.jpg|thumb|[[Place de la Bastille|Piazza della Bastiglia]].]]
La grande spianata fu tuttavia lasciata abbastanza in abbandono per gran parte dell'800, con al centro un monumento non finito voluto da [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], citato da [[Victor Hugo]] in [[I miserabili]], dal quale, al momento della demolizione nel [[1847]], fuggirono centinaia di [[ratto|ratti]], invadendo per alcuni giorni l'intero quartiere.
L'area su cui sorgeva la fortezza è oggi ''Place de la Bastille'', uno dei luoghi più frequentati di Parigi e uno dei due poli delle grandi manifestazioni di massa della città: l'altro è ''[[PiazzaPlace dellade la RepubblicaRépublique (Parigi)|Place de la République]]''.
 
Durante i grandi lavori dell'epoca di [[Barone Haussmann|Haussmann]] tornarono alla luce alcuni resti delle fondamenta al nº 49 dell'''avenue Henri-IV'', e durante i lavori per la costruzione della [[Metropolitana di Parigi]] riaffiorarono i resti della ''Torre della Libertà'', che furono rimontati lì vicino, in ''place Galli'', oggi ''Square Henri-Galli'', nel [[1899]]. Altri resti sono stati lasciati in vista nella stazione ''Bastille'' del [[Metropolitana di Parigi|Métro]].
 
L'area su cui sorgeva la fortezza è oggi Place de la Bastille, uno dei luoghi più frequentati di Parigi e uno dei due poli delle grandi manifestazioni di massa della città: l'altro è ''[[Piazza della Repubblica (Parigi)|Place de la République]]''.
 
Poco distante dalla piazza sorge la [[Promenade plantée]], una passeggiata fiorita sopraelevata.
 
== Lista dei governatori ==
{{...|storia}}
 
== Galleria d'immagini ==
<gallery>
File:Bastille reconstruction 1420.jpg|Ricostruzione della Bastiglia nel 1420.
File:Callot view of the Bastille.jpg|Veduta della Bastiglia, 1647.
File:Bastille 1715.jpg|La Bastiglia e Porte Saint-Antoine, lato nord-est, 1715–19.
File:Bastille towers profile.jpg|Profilo delle torri della Bastiglia, 1750.
Image:Bastille Courtyard 1785.jpg|La corte centrale, 1785.
Image:Bastille Interior 1785.jpg|L'interno, 1785.
File:Convulsionnaires in the Bastille.png|Internamento nella Bastiglia.
File:Grip of Bastille.jpg|Nella morsa della Bastiglia.
File:Lallemand - Arrestation du gouverneur de la Bastille - 1790.jpg|L'arresto del marchese de Launay, governatore della Bastiglia, ([[Museo della Rivoluzione francese]]).
File:Bastille in demolition July 1789.jpg|La demolizione delle mura della Bastiglia nel luglio 1789.
File:La Bastiglia in una stampa dei primi dell'ottocento.jpg|La Bastiglia in una stampa dei primi dell'Ottocento.
File:Die Gartenlaube (1899) b 0033.jpg|
File:Hubert - La Bastille.jpg|''La Bastiglia l'ultimo giorno della sua esistenza'', Robert Hubert.
File:050904 Paris 082 ArsenalFondamentaBastille.JPG|I resti della Torre della Libertà in Square Henri-Galli.
</gallery>
 
== Note ==
Riga 113 ⟶ 90:
 
== Bibliografia ==
* Romolo Caggese, «BASTIGLIABastiglia» la voce nella ''Enciclopedia Italiana'', Volumevolume 6, [[Roma]], Istituto dell'Enciclopedia Italiana, [[1930]].
 
== Altri progetti ==
Riga 119 ⟶ 96:
 
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/bastiglia_(Enciclopedia-Italiana)/|titolo=Bastiglia}}
* {{cita web|url=https://maps.google.com/maps?ll=48.853026,2.369034&spn=0.002978,0.006870&t=k&hl=fr|titolo=Place de la Bastille oggi}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{portale|architettura|Parigi|storia}}
 
[[Categoria:Storia di Parigi]]
Riga 130 ⟶ 107:
[[Categoria:Fortezze di Parigi]]
[[Categoria:Luoghi della Rivoluzione francese]]
[[Categoria:Presa della Bastiglia]]