Boudicca: differenze tra le versioni

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{{nd|l'opera di Morlacchi|Boadicea (Morlacchi)|Boadicea}}
{{nd|il film del 2003|Boudicca (film 2003)}}
{{Monarca
|immagine = Boadicea Haranguing the Britons (called Boudicca, or Boadicea) by John Opie.jpg
|legenda = ''Boudicca incoraggia le tribù britanniche alla lotta'' (1793), ritratto incisografico di William Sharp, tratto da un dipinto di [[John Opie]].
|nome = Boudicca
|titolo = Regina degli Iceni
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|predecessore = [[Prasutago]]
|successore =
|luogo di nascita = [[Britannia]]
|data di nascita = [[33]]
|data di morte = [[60]]/[[61]]
|consorte = [[Prasutago]]
|figli = Isolda <br/> Sorya
}}
{{Bio
|Nome = Boudicca
|Cognome =
|PostCognomeVirgolaPostCognome = (pronuncia {{IPA|/bouˈdikka/}}<ref>{{dipi|Boudicca}}</ref>), o '''BudiccaBodicca'''<ref>{{DOP|id=1034283|lemma=Boudicca}}</ref>, o ancora '''Boadicea'''
|Sesso = F
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 33
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = [[60]]/[[61]] d.C.
|Attività = condottiero
|Epoca = I
|Nazionalità = britanno
|Attività = condottierocondottiera
|FineIncipit = è stata una [[monarchia|regina]] della [[tribù]] degli [[Iceni]], popolazione che viveva nell'[[Inghilterra]] orientale. Guidò la più grande [[rivolta]] anti-[[Impero romano|romana]] delle tribù dell'[[Britannia romana|isola]]
|Nazionalità = britannobritanna
|FineIncipit = , è stata una [[monarchia|regina]] della [[tribù]] degli [[Iceni]], una popolazione che viveva nell'[[Inghilterra]] orientale. Guidò la più grande [[rivolta]] anti-[[Impero romano|romana]] delle tribù dell'[[Britannia romana|isola]]
}}
 
Il suo nome è stato tramandato in diversediversi forme,modi a causa di diverse corruttele presenti in moltinei manoscritti [[Medioevo|medioevali]]. Neldelle XIXopere e[[Tacito|tacitiane]]: neldal XX[[XVII secolo|XVII]] laagli formainizi piùdel utilizzata[[XIX erasecolo]] si registra, infatti, un'alternanza tra le forme ''Boadicea'', derivatae probabilmente''Voadica''.<ref>L'edizione dalatina undel errore''De vita et moribus Iulii Agricolae'' di trascrizione[[Giusto Lipsio]] (1574), basata sul ''[[Codex Æsinas#Il medievaleCodice di unHersfeld|codex manoscrittoHersfeldensis]]'', riporta la variante «Voadica», riproposta anche nella celebre traduzione di [[TacitoBernardo Davanzati]], (1637); a fine Ottocento il cuifilologo originale[[Friedrich riportaHaase invece(filologo)|Friedrich Haase]] stabilisce la lezione «Boudicca» (cfr. D. D'Ascenzi, 'Boudicca'La cultura linguistico-letteraria di un professore di diritto in epoca napoleonica: il caso di Gaetano Marré'', in «Lumina. {{SenzaRivista di Linguistica storica e di Letteratura comparata», VIII, 2024, p. 434, con rinvii bibliografici).</ref> fonte|Basandosi sull'evoluzione del gallese e dell'irlandese, il linguista [[Kenneth Jackson]] ha concluso che il nome originale in [[lingua brittonica|brittonico antico]] dovrebbe essere stato ''Boudica'' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|IPAAFI]]:</small>: /bɒʊ'diː.ka:/). La parola deriva dalla radice [[Lingue celtiche|celtica]] ''*boudā'', che significa "vittoria"<ref>{{Cita web |url=https://www.cambridge.org/core/journals/britannia/article/queen-boudicca/23931DBBBD0A060E528AC08C3D14DAE5 |titolo=Queen Boudicca? {{!}} Britannia {{!}} Cambridge Core |editore=Cambridge University Press |accesso=2020-01-04}}</ref>.
 
Le fonti principali sulla vita della regina e sulla sua rivolta provengono dal ''[[De vita et moribus Iulii Agricolae]]'' di [[Tacito]]<ref>Tacito, ''[[De vita et moribus Iulii Agricolae]]'', [[Wikisource:Agricola#14|14-16]]; ''[[Annales (Tacito)|Annali]]'', [n.d.r. {{cita testo |url=http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?lookup=Tac.+Ann.+14.29 |autore=Tacitus |titolo=Annales |volume=XIV, 29-39 |editore=su ''[[Perseus Project]]'', Università Tufts |lingua=en |accesso=2021-01-08}}</ref> e dalla ''[[Storia romana (Cassio Dione)|Storia Romana]]'' di [[Cassio Dione]]<ref>Cassio Dione Cocceiano, ''[[Storia romana (Cassio Dione)|Storia romana]]'', [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Cassius_Dio/62*.html#1 LXII], 1-12].</ref>.
 
== Biografia ==
{{Campagnabox Conquista romana della Britannia}}
 
Secondo [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]], BudiccaBoudicca era parte di una famiglia nobile e all'età di circa sette anni sarebbe andata a vivere con una seconda famiglia, presso cui rimase fino ai 14 anni circa. Fu in questo periodo che apprese [[storia]], [[tradizione|tradizioni]], [[religione]] e [[cultura]] delle [[lista di tribù celtiche|tribù celtiche]] e imparò l'arte militare.
 
=== Moglie del Re degli Iceni ===
Nel 43 gli [[Iceni]], abitanti dell'Inghilterra orientale e alleati con [[Impero romano|Roma]], si rivoltarono quando il proconsolelegato [[Publio Ostorio Scapula]] ordinò il disarmo totale della tribù a causa di diverse ribellioni scoppiate sull'isola. Gli Iceni si coalizzarono con altre tribù vicine, tuttavia furono sconfitti e il re [[Antedio]] fu deposto e sostituito da un re filo-romano, [[Prasutago]], anche se la tribù mantenne la propria indipendenza.
 
Attorno al [[47]] BudiccaBoudicca tornò a casa e la sua famiglia la diede in moglie a Prasutago stesso, dal quale ebbe due figlie i cui nomi sono ignoti.<ref>{{Cita web |url=https://www.romanoimpero.com/2011/04/boudicca-iceni.html |titolo=ICENI - BOUDICCA (Nemici di Roma) {{!}} romanoimpero.com|sito=www.romanoimpero.com|accesso=2019-01-06}}</ref>{{Citazione|Era una donna molto alta e dall'aspetto terrificante. Aveva gli occhi feroci e la voce aspra. Le chiome fulve le ricadevano in gran massa sui fianchi. Quanto all'abbigliamento, indossava invariabilmente una collana d'oro e una tunica variopinta. Il tutto era ricoperto da uno spesso mantello fermato da una spilla. Mentre parlava, teneva stretta una lancia che contribuiva a suscitare terrore in chiunque la guardasse.|Cassio Dione Cocceiano, ''Storia romana'', 62, 2}}
 
{{Citazione|Era una donna molto alta e dall'aspetto terrificante. Aveva gli occhi feroci e la voce aspra. Le chiome fulve le ricadevano in gran massa sui fianchi. Quanto all'abbigliamento, indossava invariabilmente una collana d'oro e una tunica variopinta. Il tutto era ricoperto da uno spesso mantello fermato da una spilla. Mentre parlava, teneva stretta una lancia che contribuiva a suscitare terrore in chiunque la guardasse.|Cassio Dione Cocceiano, ''Storia romana'', 62, 2}}
Secondo il [[testamento]] del re il regno doveva essere equamente diviso tra la moglie, le figlie e l'Imperatore Romano (all'epoca [[Nerone]]). Era pratica normale per [[Roma]] concedere l'indipendenza ai regni alleati solo finché erano vivi i [[regno cliente (storia romana)|re clienti]] che però dovevano lasciare in eredità a Roma i loro regni. La [[Lista di leggi romane|legge romana]], inoltre, riconosceva validità solo all'eredità per linea maschile, così, quando Prasutago morì, i suoi tentativi di mantenere il proprio regno indipendente furono vanificati ed esso fu annesso dai Romani. Terre e proprietà furono confiscate ai nobili Iceni e Budicca fu umiliata venendo esposta nuda in pubblico e frustata, mentre le giovani figlie furono stuprate.[[File:Boudicca-Aufstand.PNG|thumb|upright=1.4|La campagna contro Budicca, regina degli [[Iceni]], nel [[61]]]]Nel 60 o 61, mentre il [[proconsole]] romano [[Gaio Svetonio Paolino]] stava conducendo una campagna contro i [[Celti|druidi]] dell'isola di [[Anglesey]] (nel [[Galles]] settentrionale), gli [[Iceni]] e i loro vicini, i [[Trinovanti]], si ribellarono sotto la guida di Budicca, furiosa per l'affronto subito e desiderosa di vendetta. Il primo obiettivo dei ribelli fu la [[colonia romana]] di ''[[Camulodunum]]'' (odierna [[Colchester]]), dove era presente molto risentimento verso i [[Veterano di guerra|veterani]] Romani, che durante la loro permanenza avevano ripetutamente vessato la popolazione locale. Ci fu una scarsa resistenza da parte dei locali e gli ultimi difensori furono assediati nel [[tempio]] dedicato al ''[[divus|divo]]'' [[Claudio]], arrendendosi dopo due giorni. Il futuro governatore, [[Quinto Petilio Ceriale]], al comando della [[Legio VIIII Hispana|''Legio'' IX ''Hispana'']] cercò di riconquistare la città, ma fu sconfitto. L'esercito ribelle incendiò e rase al suolo anche ''[[Londinium]]'' (l'odierna [[Londra]]), che non aveva sufficienti truppe per difendersi dai ribelli, e ''[[Verulamium]]'' (oggi [[St Albans]]), per un totale di morti che si stima tra le 70 000 e le 80 000 persone.{{Citazione|Egli [Nerone] non intraprese nessuna conquista militare e la Britannia fu quasi completamente perduta. Sotto di lui due città molto famose [in Britannia] sono state prese e distrutte [Londra e Colchester].|[[Eutropio]], ''[[Breviarium ab Urbe condita]]'', VII, 14|''In re militari nihil omnino ausus Britanniam paene amisit. Nam duo sub eo nobilissima oppida capta illic atque eversa sunt.''|lingua=la}}
 
Secondo il [[testamento]] del re il regno doveva essere equamente diviso tra la moglie, le figlie e l'Imperatore Romano (all'epoca [[Nerone]]). Era pratica normale per [[Roma]] concedere l'indipendenza ai regni alleati solo finché erano vivi i [[regno cliente (storia romana)|re clienti]] che però dovevano lasciare in eredità a Roma i loro regni. La [[Lista di leggi romane|legge romana]], inoltre, riconosceva validità solo all'eredità per linea maschile, così, quando Prasutago morì, i suoi tentativi di mantenere il proprio regno indipendente furono vanificati ed esso fu annesso dai Romani. Terre e proprietà furono confiscate ai nobili Iceni e Boudicca fu umiliata venendo esposta nuda in pubblico e frustata, mentre le giovani figlie furono stuprate.
=== La fine ===
[[File:Boudicca-Aufstand.PNG|thumb|upright=1.4|La campagna contro Boudicca, regina degli [[Iceni]], nel [[61]].]]
Mentre gli Iceni saccheggiavano Verulanium, Paolino riunì le truppe superstiti, ossia le legioni ''[[Legio XIIII Gemina|XIV Gemina]]'' e ''[[Legio XX Valeria Victrix|XX Valeria Victrix]]'' (la ''[[Legio VIIII Hispana|IX Hispana]]'' aveva subito ingenti perdite, mentre la ''[[Legio II Augusta|II Augusta]]'' aveva ignorato gli ordini di Paolino), e si scontrò con Budicca presso [[Battaglia della strada Watling|Watling Street]] (nella Britannia centro-meridionale). Nonostante i Romani fossero in inferiorità numerica, inflissero una dura sconfitta ai ribelli, decimandoli. Budicca si avvelenò, pur di non cadere nelle mani dei Romani, anche se secondo alcuni si ammalò e morì di stenti.<ref>Tacito, ''De vita et moribus Iulii Agricolae'' [[Wikisource:Agricola#14|14-16]], [[Wikisource:Agricola#15|15]]; ''Annali'' [http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?lookup=Tac.+Ann.+14.29 14:29-39]; [[Cassio Dione Cocceiano]], ''Storia romana'' [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Cassius_Dio/62*.html#1 62:1-12];
 
[[Floro]], ''Epitome della Storia romana'' [[Wikisource:Epitome of Roman History/Book 1#38|1.38]]; [[Svetonio]], ''Vita di Nerone'' [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Suetonius/12Caesars/Nero*.html#18 18], [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Suetonius/12Caesars/Nero*.html#39 39-40]; Kevin K. Carroll, "The Date of Boudicca's Revolt", ''Britannia'' 10, 1979; [[Sheppard Frere]], ''Britannia: A History of Roman Britain'', 1987, p. 73.</ref> I ribelli continuarono ad opporre resistenza, tuttavia, privati della loro carismatica leader, furono presto sconfitti.
=== La ribellione ===
{{main|Rivolta di Boudicca}}
Secondo il [[testamento]] del re il regno doveva essere equamente diviso tra la moglie, le figlie e l'Imperatore Romano (all'epoca [[Nerone]]). Era pratica normale per [[Roma]] concedere l'indipendenza ai regni alleati solo finché erano vivi i [[regno cliente (storia romana)|re clienti]] che però dovevano lasciare in eredità a Roma i loro regni. La [[Lista di leggi romane|legge romana]], inoltre, riconosceva validità solo all'eredità per linea maschile, così, quando Prasutago morì, i suoi tentativi di mantenere il proprio regno indipendente furono vanificati ed esso fu annesso dai Romani. Terre e proprietà furono confiscate ai nobili Iceni e Budicca fu umiliata venendo esposta nuda in pubblico e frustata, mentre le giovani figlie furono stuprate.[[File:Boudicca-Aufstand.PNG|thumb|upright=1.4|La campagna contro Budicca, regina degli [[Iceni]], nel [[61]]]]Nel 60 o 61, mentre il [[proconsole]] romano [[Gaio Svetonio Paolino]] stava conducendo una campagna contro i [[Celti|druidi]] dell'isola di [[Anglesey]] (nel [[Galles]] settentrionale), gli [[Iceni]] e i loro vicini, i [[Trinovanti]], si ribellarono sotto la guida di BudiccaBoudicca, furiosa per l'affronto subito e desiderosa di vendetta. Il primo obiettivo dei ribelli fu la [[colonia romana]] di ''[[Camulodunum]]'' (odierna [[Colchester]]), dove era presente molto risentimento verso i [[Veterano di guerra|veterani]] Romani, che durante la loro permanenza avevano ripetutamente vessato la popolazione locale. Ci fu una scarsa resistenza da parte dei locali e gli ultimi difensori furono assediati nel [[tempio]] dedicato al ''[[divusDivus|divo]]'' [[Claudio]], arrendendosi dopo due giorni. Il futuro governatore, [[Quinto Petilio Ceriale]], al comando della [[Legio VIIII Hispana|''Legio'' IX ''Hispana'']] cercò di riconquistare la città, ma fu sconfitto. L'esercito ribelle incendiò e rase al suolo anche ''[[Londinium]]'' (l'odierna [[Londra]]), che non aveva sufficienti truppe per difendersi dai ribelli, e ''[[Verulamium]]'' (oggi [[St Albans]]), per un totale di morti che si stima tra le 70 000 e le 80 000 persone.{{Citazione|Egli [Nerone] non intraprese nessuna conquista militare e la Britannia fu quasi completamente perduta. Sotto di lui due città molto famose [in Britannia] sono state prese e distrutte [Londra e Colchester].|[[Eutropio]], ''[[Breviarium ab Urbe condita]]'', VII, 14|''In re militari nihil omnino ausus Britanniam paene amisit. Nam duo sub eo nobilissima oppida capta illic atque eversa sunt.''|lingua=la}}
 
Anche secondo gli storici successivi la rivolta fu particolarmente pericolosa per i Romani:
 
{{Citazione|Egli [Nerone] non intraprese nessuna conquista militare e la Britannia fu quasi completamente perduta. Sotto di lui due città molto famose [in Britannia] furono prese e distrutte [Londra e Colchester].|[[Eutropio]], ''[[Breviarium ab Urbe condita]]'', VII, 14|''In re militari nihil omnino ausus Britanniam paene amisit. Nam duo sub eo nobilissima oppida capta illic atque eversa sunt.''|lingua=la}}
 
=== La finemorte ===
Mentre gli Iceni saccheggiavano VerulaniumVerulamium, Paolino riunì le truppe superstiti, ossia le legioni ''[[Legio XIIII Gemina|XIV Gemina]]'' e ''[[Legio XX Valeria Victrix|XX Valeria Victrix]]'' (la ''[[Legio VIIII Hispana|IX Hispana]]'' aveva subito ingenti perdite, mentre la ''[[Legio II Augusta|II Augusta]]'' aveva ignorato gli ordini di Paolino), e si scontrò con BudiccaBoudicca pressolungo la cosiddetta [[Battaglia della strada Watling|Watling Street]] (nella Britannia centro-meridionale). Nonostante i Romani fossero in inferiorità numerica, inflissero una dura sconfitta ai ribelli, decimandoli. BudiccaStando a Tacito, Boudicca si avvelenò, pur di non cadere nelle mani dei Romani, anche se secondo alcuni[[Cassio Dione]] si ammalò e morì di stenti poco dopo.<ref>Tacito, ''De vita et moribus Iulii Agricolae'' [[Wikisource:Agricola#14|14-16]], [[Wikisource:Agricola#15|15]]; ''Annali'' [http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?lookup=Tac.+Ann.+14.29 14:29-39]; [[Cassio Dione Cocceiano]], ''Storia romana'' [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Cassius_Dio/62*.html#1 62:1-12];
[[Floro]], ''Epitome della Storia romana'' [[Wikisource:Epitome of Roman History/Book 1#38|1.38]]; [[Svetonio]], ''Vita di Nerone'' [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Suetonius/12Caesars/Nero*.html#18 18], [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Suetonius/12Caesars/Nero*.html#39 39-40]; Kevin K. Carroll, "The Date of Boudicca's Revolt", ''Britannia'' 10, 1979; [[Sheppard Frere]], ''Britannia: A History of Roman Britain'', 1987, p. 73.</ref> I ribelli continuarono ad opporre resistenza,; tuttavia, privati della loro carismatica leader, furono presto sconfitti, e la Britannia tornò definitivamente sotto la dominazione romana.
 
== Nella cultura di massa ==
Nel [[Medioevo]] la figura di Budicca fu dimenticata, tant'è che non compare in nessuna fonte. Ricomparve poi nel [[XVI secolo]], dopo la riscoperta delle opere di [[Tacito]] e di [[Cassio Dione Cocceiano]] da parte di [[Polidoro Virgili]], anche se all'inizio si pensò che la "Voadicea" tacitiana e la "Bunduica" dionea fossero due donne diverse. A partire dal [[XVII secolo]] la sua storia ispirò diversi autori. La sua fama raggiunse l'apice nell'[[Età vittoriana]], quando divenne un'eroina e un importante simbolo culturale del [[Regno unito]]. La scrittrice inglese [[Manda Scott]] ha scritto un ciclo di romanzi basati sulla figura di Budicca. Su ''Budicca'' è stato pubblicato nel 2006 anche il romanzo ''[[La dea della guerra]]'', quinto libro del [[Ciclo di Avalon]] di [[Marion Zimmer Bradley]] scritto in collaborazione con [[Diana Paxson]]. Un ulteriore romanzo su Budicca è stato scritto e pubblicato nel [[2011]] dal titolo ''[[Il vessillo di porpora]]'' di [[Massimiliano Colombo]]. Anche canzoni, film e serie televisive si sono ispirate alla sua figura. Ad esempio, la cantautrice [[Róisín Murphy]] le ha dedicato una canzone dal titolo ''Boadicea''. Lo stesso ha fatto [[Enya]], nell'album ''[[The Celts (album)|The Celts]]''. La donna guerriera è inoltre citata nella canzone ''The Good Old Days'' del gruppo inglese [[The Libertines]], sotto il nome di Queen Boadicea. ''Boadicea'' è anche il titolo di una canzone della artista Petra Berger.
 
=== Opere d'arte ===
Oltre a diverse opere, tra cui libri e canzoni, le sono state dedicate anche diverse statue tra cui le più famose sono: ''[[Boadicea e le sue figlie]]'', opera di [[Thomas Thornycroft]] e situata all'estremità occidentale del [[ponte di Westminster]], e un'altra statua, opera di J. Havard Thomas, esposta nel [[Municipio di Cardiff]] accanto agli eroi gallesi, rappresentando un ''unicum'' in quanto donna e in quanto proveniente dall'esterno dei confini attuali del [[Galles]].<ref>{{Cita web|url=https://www.culture24.org.uk/history-and-heritage/military-history/pre-20th-century-conflict/tra22669|titolo=Battlefield Britain - Boudicca's Rebellion Against The Romans {{!}} Culture24|sito=www.culture24.org.uk|accesso=2019-01-06}}</ref>
[[File:Boudica statue, Westminster (8433726848).jpg|miniatura|310x310px|''[[Boadicea e le sue figlie]]'', statua di [[Thomas Thornycroft]] a [[Westminster]]]]
OltreA a diverse opere, tra cui libri e canzoni, leBoudicca sono state dedicate anche diverse statue tra cui le più famose sono: ''[[Boadicea e le sue figlie]]'', opera di [[Thomas Thornycroft]] e situata all'estremità occidentale del [[ponte di Westminster]], e un'altra statua, opera di J. Havard Thomas, esposta nel [[Municipio di Cardiff]] accanto agli eroi [[Galles|gallesi,]]; rappresentandoquest'ultima rappresenta un ''unicum'' nel contesto in cui è collocata in quanto donna e in quanto provenientenon dall'esternogallese dei(almeno secondo i confini attuali del [[Galles]]).<ref>{{Cita web|url=https://www.culture24.org.uk/history-and-heritage/military-history/pre-20th-century-conflict/tra22669|titolo=Battlefield Britain - Boudicca's Rebellion Against The Romans {{!}} Culture24|sito=www.culture24Culture24.org.uk|accesso=2019-01-06}}</ref>
 
=== Letteratura ===
In termini videoludici, Boudicca appare come uno dei leader della civiltà celtica (insieme a [[Brenno]] in [[Civilization IV]]), e come leader singolo della medesima civiltà in [[Civilization V]] (di preciso nell'espansione ''Gods and Kings''). Appare anche come uno dei personaggi presenti in [[Rise of Nations]] e in [[Imperivm: Le grandi battaglie di Roma]], e come uno dei boss di [[Ryse: Son of Rome]].
Nel [[Medioevo]] la figura di Boudicca fu dimenticata, tant'è che non compare in nessuna fonte.
 
Ricomparve poi nel [[XVI secolo]], dopo la riscoperta delle opere di [[Tacito]] e di [[Cassio Dione Cocceiano]] da parte di [[Polidoro Virgili]], anche se all'inizio si pensò che la "Voadicea" tacitiana e la "Bunduica" dionea fossero due donne diverse. A partire dal [[XVII secolo]] la sua storia ispirò diversi autori.
 
La sua fama raggiunse l'apice nell'[[età vittoriana]], quando divenne un'eroina e un importante simbolo culturale del [[Regno Unito]]: per esempio la scrittrice inglese [[Manda Scott]] ha scritto un ciclo di romanzi basati sulla sua figura.
 
Tra il 2003 e il 2007 viene pubblicata una tetralogia scritta da [[Manda Scott]], composta da ''[[Sognando le aquile]]'', ''[[Il sogno della regina]]'', ''[[L'esilio della regina]]'' e ''[[La guerra della regina]]''; in Italia è edita in primis dall'[[Editrice Nord]], e poi dalla [[TEA (editore)|TEA]].
 
Nel 2006 esce il romanzo ''[[La dea della guerra]]'', quinto libro del [[Ciclo di Avalon]] di [[Marion Zimmer Bradley]] scritto in collaborazione con [[Diana Paxson]]. Cinque anni dopo, nel [[2011]], [[Massimiliano Colombo]] scrive ''[[Il vessillo di porpora]]''.
 
Nel 2016, esce ''[[La furia di Roma]]'', settimo romanzo della saga ''Il destino dell'imperatore'' dello svizzero [[Robert Fabbri]]; in questo capitolo, uno dei temi principali è la rivolta della regina celtica. Nel 2022, Budicca esordisce nella serie ''Eagles of the Empire'' di [[Simon Scarrow]] tramite il ventunesimo episodio ''[[Nel nome di Roma]]'', apparendo poi anche nei due successivi, ''[[Rivolta per l'impero]]'' e ''[[La rivincita di Roma]]''.
 
=== Musica ===
Anche canzoni, film e serie televisive si sono ispirate alla sua figura. Ad esempio, la cantautrice [[Róisín Murphy]] le ha dedicato una canzone dal titolo ''Boadicea''. Lo stesso ha fatto [[Enya]], nell'album ''[[The Celts (album)|The Celts]]''.
 
La [[donna guerriera]] è inoltre citata nella canzone ''The Good Old Days'' del gruppo inglese [[The Libertines]], sotto il nome di Queen Boadicea. ''Boadicea'', infine, è il titolo di una canzone della artista Petra Berger.
 
=== Cinematografia ===
Nel [[2003]] [[Bill Anderson (cantante)|Bill Anderson]] ha diretto il [[Film biografico|biopic]] ufficiale sulla vita della regina guerriera, col titolo ''[[Boudicca (film 2003)|Boudicca]]'' appunto: la protagonista è interpretata da [[Alex Kingston]], al fianco di [[Emily Blunt]] e [[Steven Waddington]].
 
Boudicca viene anche citata in una dichiarazione d'amore fatta da Jerome nella terza stagione di [[Anubis (serie televisiva)]].
 
La sua [[mummia]] appare nella [[Fiction televisiva|serie TV]] [[Netflix]] del [[2020]]'' [[Cursed (serie televisiva 2020)|Cursed]]''.
 
Nel 2023 è uscito il film ''[[Boudica - La regina guerriera]]'' diretto da [[Jesse V. Johnson]] e interpretato da [[Olga Kurylenko]].<ref>{{Cita web|url=https://www.comingsoon.it/film/boudica-la-regina-guerriera/62538/scheda/ |titolo=Boudica - La regina guerriera |autore= |sito=Comingsoon |data= |lingua= |accesso=15 giugno 2024}}</ref>
 
=== Videogiochi ===
InNel terminimondo videoludici,dei [[Videogioco|videogiochi]] Boudicca appare come uno dei leader della civiltà celtica (insieme a [[Brenno]] in ''[[Civilization IV]]''), e come leader singolo della medesima civiltà in ''[[Civilization V]]'' (di preciso nell'espansione ''Gods and Kings''). Appare anche come uno dei personaggi presenti in ''[[Rise of Nations]] e'', in ''[[Imperivm: Le grandi battaglie di Roma]]'', e come uno dei boss di ''[[Ryse: Son of Rome]]'' e come un ''servant'' nel ''gacha'' ''[[Fate/Grand Order|Fate grand order]]''.
 
Con il nome Boudica, è presente come leader nell'espansione del gioco da tavolo ''[[Through the Ages: La storia delle civiltà]]''.
 
In ''[[Red Dead Redemption 2]]'' è il nome del vecchio cavallo di Arthur Morgan.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
;=== Fonti primarie===
* [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]], ''[[De vita et moribus Iulii Agricolae]]'' e ''[[Annales (Tacito)|Annales]]''.
* [[Cassio Dione Cocceiano]], ''[[Storia romana (Cassio Dione)|Historia romana]]''.
* [[Eutropio]], ''[[Breviarium ab Urbe condita]]'', VII, 14.
===Studi===
 
*{{Cita libro|autore=Antonia Fraser|titolo=The Warrior Queens: Boadicea's Chariot|url=https://archive.org/details/warriorqueens00fras|anno=1988|lingua=en}}
;Fonti secondarie
*{{Cita libro|autore=AntoniaVanessa FraserCollingridge|titolo=The Warrior QueensBoudica|url=https: Boadicea's Chariot//archive.org/details/boudica0000coll|anno=19882005|editore=Ebury Press|lingua=en|ISBN=0-091-89820-X}}
*{{Cita libro|autore=Vanessa Collingridge|titolo=Boudica|anno=2005|editore=Ebury Press|lingua=en|ISBN=0-091-89820-X}}
*{{Cita libro|autore=Richard Hingley|autore2=Christina Unwin|titolo=Boudica: Iron age Warrior Queen|anno=2004|lingua=en}}
 
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.letteraturaalfemminile.it/boudica.htm|BudiccaBoudicca}}
* {{cita web|http://knowledgeoflondon.com/boudica.html|Regina BudiccaBoudicca}}
* {{cita web|http://penelope.uchicago.edu/~grout/encyclopaedia_romana/britannia/boudica/boudicanrevolt.html|James Grout: ''Boudica'', parte dell'Encyclopædia Romana}}
*{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/magazine/3539652.stm|titolo=Trying to Rule Britannia|data=6 agosto 2004|lingua=en}}
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[[Categoria:Donne guerriere]]
[[Categoria:Morti per avvelenamento]]
[[Categoria:Regine regnanti]]