Quante volte... ho contato le stelle: differenze tra le versioni
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{{P|I singoli brani sono recensiti (apparentemente, a giudicare dall'assenza di fonti - che, pur essendoci, sarebbero sempre di parte) da chi ha scritto l'articolo, spesso con toni entusiastici|album discografici|ottobre 2009}}
{{Album
|titolo = Quante volte... ho contato le stelle
|copertina =
|artista = Mia Martini
|tipo
|giornomese = 17 settembre
|anno = 1982
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|produttore = [[Shel Shapiro]]
|durata = 38:20
|genere = Pop progressivo
|genere2 =
|registrato = "Coral Studio" di [[Carimate]], maggio-giugno-luglio 1982
|numero di dischi = 1
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|singolo1 = [[Rosso di sera/Guarirò guarirò|Guarirò guarirò]]
|data singolo1 = 1982
|singolo2 = Quante volte
|data singolo2 = 1982
}}
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|''Stelle''}}
'''''Quante volte... ho contato le stelle''''' è
== Il disco ==
Un disco contenente brani scritti da [[Mogol]], [[Gianni Bella]], [[Riccardo Cocciante]], [[Mimmo Cavallo]] e [[Maurizio Piccoli]]. [[Mia Martini]] firma l'intimista ''Stelle'' e il testo della splendida ''Quante volte'', su musica di [[Shel Shapiro]], che dell'album è anche produttore e arrangiatore.
Il brano ''Vecchio sole di pietra'' rappresenta un'eccezione poiché è stato firmato da Mia Martini per il testo e da [[Ivano Fossati]] per la musica. Infatti il cantautore genovese ha sempre per lo più composto interamente sia i testi
L'album vende più di cinquantamila copie.
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=== Bambolina bambolina ===
Testo di [[Mia Martini]] e musica scritta da [[Shel Shapiro]], è
{{Citazione|Ho avuto diverse ricerche molto difficili nella mia vita, la prima è stata quella di mio padre e la seconda, che non è ancora terminata, è quella di mia madre. "Bambolina bambolina" è riferito a mia madre ed è una storia di follia molto triste. Ho immaginato questa madre, che è stata una donna bellissima, di una bellezza sconvolgente, che non riesce ad accettare né il fatto di invecchiare né il fatto di dover essere madre; non ha mai nemmeno accettato il fatto di essere moglie nei confronti di mio padre, però è mia madre, la persona che mi ha dato la vita, quindi l'unica maniera per me di superare questa cosa era di immaginarla come una malattia, una follia. È [una canzone] micidiale, un'arma terribile, un coltello che mi uccide.<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=eQUV-_8Wqdg Mia Martini, intervista a Rai Stereo 2, maggio 1990]</ref>|Mia Martini, 1990}}
=== Guarirò guarirò ===
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== Ringraziamenti ==
Ringrazio: Shel, le sue tenere Mariolindi's e la sua barba geniale. Ruggero, per i suoi incensi d'Oriente. Hare Krishna, per le sue barchette di riso. Daniela, Anna, Elena, per la loro assistenza morale profumata di caffè. Lu Carossi per l'assistenza tecnica e l'amore che invano ha tentato di infonderci per la sua gloriosa causa (il trionfo assoluto della teoria sulla pratica!). Il Professore, Virginia, Milly, Roberto, per la loro assistenza letteraria. I nostri gentili castellani, Lando Lanni Della Quara, Antonio Casetta. Tutti i musicisti e gli autori, per avermi regalato un po' di fantasia. L'inventore dell'apricastello, Luciano Tallarini, Mauro Balletti, Stefano Anselmo, Tiziano Borciani, Gino Sgarbi e tutto lo staff grafico di Tallarini, per aver colorato il mio viaggio con i loro pennelli fatati. La strega buona di Gallarate. Il caro, vecchio, cattivo fantasma del castello. Questo disco è dedicato a mio padre.
==Note==
<references/>
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
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