Omicidio di Renata Fonte: differenze tra le versioni

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L''''omicidio di Renata Fonte''' venne commesso a [[Nardò]] (in [[Puglia]]) il 31 marzo [[1984]].<ref name=":0">{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/02/10/per-il-delitto-fonte-ergastolo-killer-mandante.html|titolo=PERPer ILil DELITTOdelitto FONTEFonte, ERGASTOLOergastolo Aa KILLERkiller Ee MANDANTE - la Repubblica.itmandante|sitodata=Archivio10 -febbraio la Repubblica.it1987|accesso=15 luglio 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.rainews.it/dl/rainews/TGR/media/ContentItem-4583d77b-0b6e-4410-a502-ae34cf80efdf.html|titolo=34 anni fa l'omicidio di Renata Fonte|sito=Rainews|accesso=15 luglio 2019}}</ref><ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.leggo.it/spettacoli/televisione/renata_fonte_chi_era_la_politica_coraggiosa_uccisa_dalle_ecomafie_interpretata_da_cristiana_capotondi_5_febbraio_2018-3528836.html|titolo=Chi era Renata Fonte, la politica coraggiosa uccisa dalle ecomafie e interpretata da Cristiana Capotondi|sito=www.leggo.it|accesso=15 luglio 2019}}</ref><ref name=":2">{{Cita web|url=http://www.corriere.it/spettacoli/18_febbraio_05/renata-fonteeroina-ambientalista-uccisa-difendere-salento-16d952e6-0a01-11e8-a34a-fc54918998f4.shtml|titolo=Capotondi è Renata Fonte, eroina ambientalista uccisa mentre difendeva il Salento|autore=Silvia Morosi|sito=Corriere della Sera|data=2 maggio 2018|accesso=15 luglio 2019}}</ref> La vittima era un assessore alla [[cultura]] e alla [[Pubblica Istruzione|pubblica istruzione]] del comune di Nardò, eletta nel [[1982]] nelle liste del [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]], che venne uccisa la notte del 31 marzo anella Nardòsua città natale da due sicari con tre colpi di pistola mentre ritornava a casa dopo una seduta del consiglio comunale.<ref name=":0" /> Fu la prima donna nel 1982 ad assumere la carica di assessore alla cultura e alla pubblica istruzione<ref name=":2" />.
 
Alla vicenda è stato ispirato un lungometraggio, ''[[La posta in gioco (film)|La posta in gioco]]'', del [[1988]]<ref>{{cita web|url=http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=18870|titolo=La posta in gioco|editore=[[MYmovies]]|accesso=19 ottobre 2012}}</ref>, e una film televisivo nel 2018<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/02/05/renata-fonte-lex-marito-si-scaglia-contro-la-serie-tv-di-canale-5-io-raffigurato-come-il-pirla-di-casa/4139198/|titolo=Renata Fonte, l'ex marito si scaglia contro la serie tv di Canale 5: "Io raffigurato come il pirla di casa"|sito=Il Fatto Quotidiano|data=5 febbraio 2018|accesso=15 luglio 2019}}</ref>.
 
== Storia ==
Renata Fonte, eranata un consigliere comunale del comune dia Nardò e militante nel Partito Repubblicano Italiano, e le venne assegnato l'assessorato all'ambiente; durante il mandato, al fine di difendere l'area di Porto Selvaggio dalla10 [[speculazionemarzo edilizia]]1951, promossedivenne unaconsigliera modificacomunale alnello [[pianostesso regolatore]];comune l'omicidiooltre venneche commessomilitante pochinel giorniPartito primaRepubblicano dalla seduta nella quale si sarebbe decisa la modifica da lei propostaItaliano. La notte del 31 marzo 1984, mentre rientrava a casa dopo una riunione del consiglio comunale, venne uccisa a colpi di pistola da due sicari.<ref name=":1" />
 
=== Indagini ===
Le indagini inizialmente si concentrarono sul marito, separato dalla moglie e trasferito in Belgio per lavoro ma grazie anche alla testimonianza di due donne, vennero individuati gli esecutori materiali, Giuseppe Durante e Marcello My e, gli intermediari, Mario Cesari e Pantaleo Sequestro, e soprattutto il mandante, Antonio Spagnolo, un collega di partito della vittima e che alle elezioni amministrative era risultato il primo dei non eletti. Le indagini non riuscirono però a ricostruire con certezza le motivazioni dell'omicidio.<ref name=":1" />
 
=== Processi ===
Il processo di primo grado condannò all'ergastolo per omicidio premeditato Antonio Spagnolo come mandante e Giuseppe Durante come esecutore materiale del delitto. Spagnolo era subentrato dopo la morte di Renata Fonte come consigliere comunale in quanto era il primo dei non eletti, e quindi assunse anche l'incarico di assessore; vennero condannati anche a 24 anni di carcere Mario Cesari, come intermediario, e Marcello My, che era insieme al killer e che confessò la sua partecipazione al delitto il 25 aprile 1984, dopo essere stato arrestato; Pantaleo Sequestro venne condannato a 18 anni per aver contattato, su mandato di Antonio Spagnolo, My e Durante.<ref name=":0" />
 
I gradi successivi hanno confermato il giudizio precedente condannando come mandante Antonio Spagnolo, come esecutori materiali Giuseppe Durante e Marcello My, Marioe come intermediari Cesari e Pantaleo Sequestro. comeAccanto intermediaria un'avversione personale di Spagnolo, la sentenza di primo grado della corte d'Assise di Lecce ipotizzò la presenza di ulteriori personaggi, non identificati, che avrebbero avuto obiettivi non raggiungibili con l'elezione di Renata Fonte.
 
Accanto a un'avversione personale di Spagnolo, la sentenza di primo grado della Corte d'Assise di Lecce ipotizzò la presenza di ulteriori personaggi, non identificati, che avrebbero avuto obiettivi non raggiungibili con l'elezione di Renata Fonte come la costruzione di un villaggio turistico sull'area naturalistica di Porto Selvaggio.{{cn}}
 
==Memoria==
In memoria della vittima nel [[1998]] venne fondata l'associazione "''Donne Insieme''" con l'intento di promuovere la legalità e non violenza sul territorio. Da un'intensa collaborazione con la Procura Nazionale Antimafia, la Questura e il Pool Antiviolenza del Tribunale, nasce la “Rete Antiviolenza Renata Fonte”, primo centro antiviolenza, riconosciuto dal Ministero dell'Interno in collaborazione con il Ministero delle Pari Opportunità.
Nel comune di [[Nardò]] è stata dedicata a Renata Fonte una piazza.{{cn}}
 
* In memoria della vittima nel [[1998]] venne fondata l'associazione "''Donne Insieme''" con l'intento di promuovere la legalità e non violenza sul territorio. Da un'intensa collaborazione con la Procuraprocura Nazionalenazionale Antimafiaantimafia, la Questuraquestura e il Poolpool Antiviolenzaantiviolenza del Tribunaletribunale, nasce la “Rete Antiviolenza Renata Fonte”, primo centro antiviolenza, riconosciuto dal Ministeroministero dell'Internointerno in collaborazione con il Ministeroministero delle Paripari Opportunitàopportunità. Nel comune di [[Nardò]] è stata dedicata a Renata Fonte una piazza.<ref>{{Cita web|url=https://www.tuttocitta.it/mappa/nard%C3%B2/piazza-renata-fonte|titolo=Piazza Renata Fonte a Nardò|sito=www.tuttocitta.it|accesso=2024-10-20}}</ref>
* Nel [[2009]], in occasione del 25º anniversario della morte, è stata inaugurata al Parcoparco di Porto Selvaggio una stele in memoria dell'impegno civile e politico di Renata Fonte.<ref>{{Cita news|url=http://nardo.lecceprima.it/nardo-ricorda-renata-fonte-a-25-anni-dal-suo-omicidio.html|titolo=Nardò ricorda Renata Fonte a 25 anni dal suo omicidio|pubblicazione=Lecce prima - Nardò today|città=Lecce|data=30 marzo 2009|accesso=4 aprile 2016|urlarchivio=https://archive.is/20120803074217/http://nardo.lecceprima.it/nardo-ricorda-renata-fonte-a-25-anni-dal-suo-omicidio.html|dataarchivio=3 agosto 2012|urlmorto=no}}</ref><ref name=":1" />
* Renata Fonte viene ricordata nelle giornate organizzate da [[Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie|Libera]], la rete di associazioni contro le mafie, come la Giornata della Memoria e dell'Impegno che si tiene ogni anno il 21 marzo <ref> {{cita web|https://vivi.libera.it/storie-507-renata_fonte|Renata Fonte|citazione=Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie ed il suo presidente, don Luigi Ciotti, ricordano Renata nel corso delle loro manifestazioni in tutta Italia, fra le quali la “Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno”, assieme a centinaia di familiari di tutte le vittime delle mafie di ogni tempo}}</ref>.
* A lei è dedicata la scuola di politica della Fondazione Benvenuti in Italia <ref>{{cita web|https://benvenutiinitalia.it/scuola-di-politica/|Scuola di Politica}}</ref>.
* Il comune di Nardò nel 2014, a trent'anni dell'assassinio, ha organizzato delle manifestazioni per ricordare la concittadina Renata Fonte con la presenza di [[don Luigi Ciotti]] e del vescovo di [[Diocesi di Nardò-Gallipoli|Nardò-Gallipoli]] [[Fernando Filograna]]<ref>{{Cita news|autore=Cinzia Ferilli|url=http://www.ilpaesenuovo.it/2014/04/01/anniversario-renata-fonte-poca-gente-in-piazza-don-ciotti-preghiamo-perche-nardo-si-svegli/|titolo=Anniversario Renata Fonte, bassa affluenza in piazza. Don Ciotti: “Preghiamo perché Nardò si svegli”|pubblicazione=IlPaeseNuovo.it|città=Lecce|data=1º aprile 2014|accesso=5 aprile 2016|urlarchivio=https://archive.is/20160405063243/http://www.ilpaesenuovo.it/2014/04/01/anniversario-renata-fonte-poca-gente-in-piazza-don-ciotti-preghiamo-perche-nardo-si-svegli/|dataarchivio=5 aprile 2016|urlmorto=sì}}</ref>. A lei è dedicata l'Aula consiliare.
* A Fonte è stata dedicata un'[[orchidea]],<ref name=":2" /> la ''Ophrys x sivana'' nothosubsp. ''renatafontae'',<ref name=":1" /> incrocio tra ''Ophrys candica'' e ''Ophrys holosericea'' subsp. ''parvimaculata'' ed è stata descritta dai naturalisti salentini Roberto Gennaio, Marco Gargiulo, Piero Medagli e Francesco Salvatore Chetta.
* Nel comune di Mottola le è stata intitolata una piazzetta, che attende di essere inaugurata ufficialmente, su proposta di una classe dell'IC "A. Manzoni" che ha vinto la seconda edizione del concorso indetto da Toponomastica femminile.<ref>{{Cita web|url=httphttps://www.toponomasticafemminile.com/sito/index.php?option=com_content&view=article&id=9287&Itemid=9381/didattica-puglia|titolo=Didattica-Puglia|accesso=27 maggiodicembre 20182024}}</ref>
* A San Nicomede presso il podere Millepioppi, podere confiscato alla mafia, nonché sede del Parco dello Stirone, è stata intitolata a Renata Fonte un'aula didattica il 9 aprile 2019.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.salsomaggiore-terme.pr.it/notizie/libera-%E2%80%93-contro-le-mafie}}</ref>
* A Francavilla Fontana (BR) domenica 26 giugno 2022, insieme ad altre intitolazioni dei viali a donne e uomini importanti per la Storia locale e in collaborazione con Toponomastica Femminile, le è stato dedicato il piazzale di ingresso della Villa Comunale "Pietro Palumbo"; alla cerimonia è stata presente sua figlia Sabrina Matrangola.
* A San Donaci (Br), una via è stata intitolata a Renata Fonte.
* A [[Casarano]] (Le) la piazzetta adiacente l'ex tribunale è stata dedicata a Renata Fonte.
* Nel comune di [[Trezzano sul Naviglio]], in provincia di Milano, il 19 aprile 2024 viene a lei intitolata una casa di accoglienza ricavata da uno stabile confiscato alle mafie.
 
== Influenza culturale ==
Renata Fonte è ricordata ogni anno il 21 marzo nella Giornata della Memoria e dell'Impegno di [[Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie|Libera]], la rete di associazioni contro le mafie, che in questa data legge il lungo elenco dei nomi delle vittime di mafia e fenomeni mafiosi.{{cn}}
La vicenda di Renata Fonte è stata narrata da Carlo Bollino, nel libro ''La posta in gioco'', edito da Carmine De Benedittis e da Antonella Mascali nel libro ''Lotta civile'', nel quale è narrata la vita di Renata Fonte raccontata dai suoi familiari. Dal libro di Bollino è stato tratto l'omonimo film, ''[[La posta in gioco (film)|La posta in gioco]]'', per la regia di Sergio Nasca e interpretato da [[Lina Sastri]], [[Turi Ferro]] e [[Vittorio Caprioli]]. Si ipotizza nel film che Renata Fonte abbia potuto impedire la realizzazione di forti guadagni mediante speculazioni edilizie nell'area del parco di Porto Selvaggio, oggi dichiarato Parco naturale regionale insieme alla Palude del Capitano.
 
Nel 2012 è stato pubblicato il graphic novel ''Nostra madre Renata Fonte'', di Ilaria Ferramosca e Gian Marco De Francisco, 001 Edizioni, con i contributi delle figlie Sabrina e Viviana Matrangola, [[don Luigi Ciotti]] e [[Giancarlo Caselli]].
A lei è dedicata la scuola di politica della Fondazione Benvenuti in Italia, che si riunisce a Torino, nella sede del [[Gruppo Abele]], ogni lunedì sera.{{cn}}
 
Il comune di Nardò nel 2014, a trent'anni dell'assassinio, ha organizzato delle manifestazioni per ricordare la concittadina Renata Fonte con la presenza di [[don Luigi Ciotti]] e del vescovo di [[Diocesi di Nardò-Gallipoli|Nardò-Gallipoli]] [[Fernando Filograna]]<ref>{{Cita news|autore=Cinzia Ferilli|url=http://www.ilpaesenuovo.it/2014/04/01/anniversario-renata-fonte-poca-gente-in-piazza-don-ciotti-preghiamo-perche-nardo-si-svegli/|titolo=Anniversario Renata Fonte, bassa affluenza in piazza. Don Ciotti: “Preghiamo perché Nardò si svegli”|pubblicazione=IlPaeseNuovo.it|città=Lecce|data=1º aprile 2014|accesso=5 aprile 2016|urlarchivio=https://archive.is/20160405063243/http://www.ilpaesenuovo.it/2014/04/01/anniversario-renata-fonte-poca-gente-in-piazza-don-ciotti-preghiamo-perche-nardo-si-svegli/|dataarchivio=5 aprile 2016|urlmorto=sì}}</ref>.
 
A Fonte è stata dedicata un'[[orchidea]],<ref name=":2" /> la ''Ophrys x sivana'' nothosubsp. ''renatafontae'',<ref name=":1" /> incrocio tra ''Ophrys candica'' e ''Ophrys holosericea'' subsp. ''parvimaculata'' ed è stata descritta dai naturalisti salentini Roberto Gennaio, Marco Gargiulo, Piero Medagli e Francesco Salvatore Chetta.
 
Nel comune di Mottola le è stata intitolata una piazzetta, che attende di essere inaugurata ufficialmente, su proposta di una classe dell'IC "Manzoni" che ha vinto la seconda edizione del concorso indetto da Toponomastica femminile.<ref>{{Cita web|url=http://www.toponomasticafemminile.com/index.php?option=com_content&view=article&id=9287&Itemid=9381|titolo=Didattica-Puglia|accesso=1º maggio 2018}}</ref>
 
== Influenza culturale ==
La vicenda di Renata Fonte è stata narrata da Carlo Bollino, nel libro ''La posta in gioco'', edito da Carmine De Benedittis e da Antonella Mascali nel libro ''Lotta civile'', nel quale è narrata la vita di Renata Fonte raccontata dai suoi familiari.
Dal libro di Bollino è stato tratto l'omonimo film, ''[[La posta in gioco (film)|La posta in gioco]]'', per la regia di Sergio Nasca e interpretato da [[Lina Sastri]], [[Turi Ferro]] e [[Vittorio Caprioli]]. Si ipotizza nel film che Renata Fonte abbia potuto impedire la realizzazione di forti guadagni mediante speculazioni edilizie nell'area del parco di Porto Selvaggio, oggi dichiarato Parco naturale regionale insieme alla Palude del Capitano.
 
Nel 2018 su [[Canale 5]] viene mandata in onda la fiction ''[[Liberi sognatori]]'', la cui quarta puntata è dedicata proprio alla vita di Renata Fonte, interpretata da [[Cristiana Capotondi]].<ref>{{Cita news|url=http://bari.repubblica.it/cronaca/2018/02/06/news/il_marito_di_renata_fonte_contro_la_fiction_sull_ex_moglie_sarebbe_ora_di_lasciarla_in_pace_-188149615/|titolo=Il vedovo di Renata Fonte contro la fiction sull'ex moglie: "È ora di lasciarla in pace"|pubblicazione=Repubblica.it|data=6 febbraio 2018|accesso=6 febbraio 2018}}</ref>
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==Voci correlate==
*[[La posta in gioco (film)]]
*[[Sacra corona unita]]
 
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[[Categoria:Politici del Partito Repubblicano Italiano]]
[[Categoria:Attentati e omicidi politici in Italia|Fonte, Renata]]