IMAM Ro.43: differenze tra le versioni
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{{
|Aeromobile=aereo_militare
|Nome
|Immagine = Ro.43 incrociatore
|Didascalia
<!--
|Tipo
|Equipaggio
|Progettista
|Costruttore
|Data_ordine
|Data_accettazione
|Data_primo_volo
|Data_entrata_in_servizio =
|Data_ritiro_dal_servizio =
|Utilizzatore_principale
|Altri_utilizzatori
|Esemplari
|Costo_unitario
|Sviluppato_dal
|Altre_varianti
<!-- Dimensioni e pesi
|Tavole_prospettiche
|Lunghezza
|Apertura_alare
|Larghezza
|Diametro_fusoliera
|Freccia_alare
|Altezza
|Superficie_alare
|Carico_alare
|Efficienza
|Allungamento_alare
|Peso_a_vuoto
|Peso_carico =
|Peso_max_al_decollo =
|Passeggeri
|Capacità
|Capacità_combustibile
<!--
|Motore
|Potenza
|Spinta
<!--
|Velocità_max
|VNE
|Velocità_crociera
|Velocità_salita
|Decollo
|Atterraggio
|Autonomia
|Raggio_azione
|Tangenza
<!--
|Mitragliatrici
|Cannoni
|Bombe
|Missili
|Piloni
<!--Impieghi sperimentali e di ricerca -->
<!-- Record e primati -->
▲|Impieghi_sperimentali =
|Altro =
▲|Altro_campo =
|Note =
|Ref
▲|Ref = Ministero dell'Aeronautica Direzione Generale delle costruzioni e degli approvvigionamenti ''Idronavale Ro.43 <br>(motore Piaggio P.X.R) S.A. Industrie Aeronautiche Romeo Napoli Istruzioni per il montaggio e la regolazione'' <br> C.A.295 datato 24 febbraio 1937
}}
L''''IMAM Ro.43''' fu un [[idrovolante|idro]][[aereo da ricognizione|ricognitore]] a [[Galleggiante (aviazione)|galleggiante]] centrale [[biplano]] prodotto dall'azienda italiana [[IMAM|Industrie Meccaniche Aeronautiche Meridionali (IMAM)]] negli [[anni 1930|anni trenta]] ed utilizzato nel ruolo di [[aereo da ricognizione|ricognitore marittimo]] [[aereo imbarcato|imbarcato]] nelle unità maggiori della [[Regia Marina]].▼
▲L{{'}}'''IMAM Ro.43''' fu un [[idrovolante|idro]][[aereo da ricognizione|ricognitore]] a [[Galleggiante (aviazione)|galleggiante]] centrale [[biplano]] prodotto dall'azienda italiana [[IMAM|Industrie Meccaniche Aeronautiche Meridionali (IMAM)]] negli [[anni 1930|anni trenta]] ed utilizzato nel ruolo di [[aereo da ricognizione|ricognitore marittimo]] [[aereo imbarcato|imbarcato]] nelle unità maggiori della [[Regia Marina]] nel periodo interbellico e durante la [[Seconda guerra mondiale]].
== Storia del progetto==▼
▲== Storia del progetto ==
Fin dagli [[anni 1920|anni venti]] la Regia Marina valutò l'opportunità di dotare alcune delle sue unità di velivoli di supporto. Per ovviare alle difficoltà di utilizzo in presenza di mare grosso, vennero installate delle strutture di lancio, vere e proprie [[catapulta per aerei|catapulte]], sulle quali veniva opportunamente fissato il velivolo che veniva portato ad una velocità sufficiente per consentirne il decollo.
Dopo l'utilizzo di vari idrovolanti progettati per l'uso civile come i [[Macchi M.18]], o i più specifici [[Piaggio P.6]] e [[CANT 25]], nel [[1933]] la Regia Marina emise una specifica per la fornitura di un nuovo velivolo atto a sostituire i precedenti modelli<ref name="regiamarina">{{Cita web|autore=Sebastiano Tringali|url=http://www.regiamarina.net/detail_text_with_list.asp?nid=104&lid=2&cid=1|titolo=Aeroplani; Aviazione navale|accesso=10 febbraio 2010|editore=http://www.regiamarina.net/detail_text.asp?nid=9&lid=2|sito=Regia Marina Italiana|data=}}</ref>. Tra le caratteristiche era richiesta una velocità di 240 km/h, con un'autonomia di 600 km o di 5 h e 30 min.
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Al bando di concorso parteciparono numerose aziende aeronautiche italiane, la [[Piaggio Aerospace|Società Rinaldo Piaggio]] con i suoi [[Piaggio P.18|P.18]] e [[Piaggio P.20|P.20]], la [[Costruzioni Meccaniche Aeronautiche|CMASA]] che proponeva l'[[CMASA MF.10|MF.10]], la [[Cantieri Riuniti dell'Adriatico]] con il [[CANT Z.504]], l'[[Alenia Aermacchi|Aeronautica Macchi]] con il suo [[Macchi C.76|C.76]] e la Meridionali.
La IMAM presentò un progetto affidato all'ingegnere [[Giovanni Galasso (ingegnere)|Giovanni Galasso]], il quale sviluppò dal [[aereo da ricognizione|pari ruolo]] terrestre [[IMAM Ro.37|Ro.37]] bis<ref name=Guida>Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo (Vol.3, pag. 193).</ref> una variante idro mantenendo molte parti comuni. Il nuovo velivolo si differenziava principalmente per l'adozione di una diversa [[ala (aeronautica)|configurazione alare]] [[biplano|biplana]] e di un [[
Il [[prototipo]], che assunse la designazione Ro.43, venne portato in volo per la prima volta il 19 novembre [[1934]] e, grazie alla sua struttura più leggera di quella dei concorrenti, risultò possedere caratteristiche più rilevanti, raggiungendo prestazioni ben al di sopra delle specifiche richieste; valutato dalla commissione della Regia Marina, venne giudicato vincitore, ottenendo per la Meridionali un contratto di fornitura e divenendo la dotazione standard per tutte le maggiori unità della flotta. La produzione iniziò negli stabilimenti IMAM nel [[1935]], anno in cui iniziò la consegna ai reparti operativi, protraendosi fino al [[1941]] dopo aver realizzato oltre 200 esemplari.
[[File:R.O. 43 caccia ricognitore catapultabile.jpg|thumb
== Tecnica ==
(fonte: ''Ministero dell'Aeronautica Direzione Generale delle costruzioni e degli approvvigionamenti Idronavale Ro.43 (motore Piaggio P.X.R) S.A. Industrie Aeronautiche Romeo Napoli Istruzioni per il montaggio e la regolazione'' C.A.295 datato ''24 febbraio 1937'' dove non diversamente specificato.
▲[[File:R.O. 43 caccia ricognitore catapultabile.jpg|thumb|right|il prototipo del Ro.43 (M.M. 244) con motore Piaggio P.IX e cappottatura bugnata]]
Sviluppato dal ricognitore [[IMAM Ro.37|Ro.37]], del quale manteneva la struttura e le caratteristiche salienti, il Ro.43 era un idrovolante da ricognizione imbarcato a cellula biplana ripiegabile catapultabile, monomotore, biposto a doppio comando.▼
=== Cellula ===
▲Sviluppato dal ricognitore [[IMAM Ro.37|Ro.37]], del quale manteneva la struttura e le caratteristiche salienti, il Ro.43 era un idrovolante da ricognizione imbarcato a cellula biplana ripiegabile catapultabile, monomotore, biposto a doppio comando.
La fusoliera era realizzata in tubi in acciaio al [[Acciaio al nichel-cromo-molibdeno|cromo-molibdeno]] saldati con [[Saldatura]] autogena, a sezione rettangolare, con pareti a traliccio. I longheroni inferiori portavano gli attacchi per i galleggianti.
I pianetti superiori s'innestavano alla fusoliera nel suo piano di simmetria formando un diedro positivo offrendo al pilota un'ampia visibilità.
Quelli inferiori, invece, s'innestavano con un diedro verticale negativo ai correnti inferiori della fusoliera. Ai pianetti s'incernieravano le semiali.
Dell'ossatura della fusoliera facevano parte anche i tubi costituenti i longheroni dei pianetti centrali superiori ed inferiori della cellula e i relativi montanti. Le pareti laterali erano costituite da travi a maglie triangolari interamente in tubi.
[[File:IMAM Ro43 1937 (CA295) MI - AA.VV-21.jpg|thumb|left|IMAM Ro43 struttura della fusoliera]]
Il castello motore in tubi di acciaio al cromo-molibdeno era fissato alla fusoliera mediante sei bulloni in corrispondenza degli appositi nodi realizzati nella struttura.
Gli abitacoli dell'equipaggio erano del tipo aperto con il posto del pilota disposto anteriormente.
Il posto del pilota era munito di parabrezza e poteva essere protetto da due pannelli laterali trasparenti scorrevoli tra il parabrezza ed un tettuccio posteriore fisso, trasparente. Detti pannelli erano regolabili indipendentemente in altezza, in modo che con ciascuno di essi era possibile creare un riparo oppure con entrambi chiudere completamente il posto del pilota. Quest'ultimo disponeva di un seggiolino regolabile in altezza.
Sulla fiancata della fusoliera, in corrispondenza del posto dell'osservatore erano ricavati dei finestrini con una parte scorrevole munita di deflettore.
il rivestimento della fusoliera era costituito sul dorso sino all'attacco delle semiali superiori, da capottine metalliche in duralluminio; sul fondo, da capottine in chitonal<ref>gruppo di leghe di superduralluminio contenenti manganese e zinco, oppure zinco, magnesio e rame, di varia denominazione commerciale: alclad, chitonal, ergal 65 ecc. Tali leghe hanno caratteristiche meccaniche e di resistenza agli agenti chimici elevatissime, con carichi di rottura a trazione di circa 500 N/mm2</ref>. Le capottine erano sostenute da archetti in tubo di duralluminio e risultavano facilmente smontabili.
Le fiancate alla cui forma contribuiva uno scheletro di listelli di abete, erano rivestite in tela.
Le strutture di forma o secondarie che servivano a supporto delle varie installazioni erano realizzate in tubi o lamiera d alluminio.
Gli impennaggi metallici erano montati a sbalzo e irrigiditi da due tiranti in filo profilato d'acciaio ad alta resistenza che collegavano il longherone del piano fisso all'estremità superiore del pennone della deriva. Inferiormente erano presenti due montantini di irrigidimento in tubo ovale di acciaio al cromo-molibdeno.
Gli impennaggi erano compensati aerodinamicamente mentre il piano fisso di coda orizzontale era regolabile<ref name="Marcon p.55">Ali d'Italia 12, pag. 55.</ref>
La [[ala (aeronautica)|configurazione alare]] simile a quella adottata dal [[IMAM Ro.41|Ro.41]], era a formulazione biplana, su [[Profilo alare|profili biconvessi asimmetrici]], ripiegabile, con scalamento positivo e con l'ala inferiore di minore apertura. Le semiali presentavano una pianta rettangolare con raccordo rastremato all'estremità.
La struttura bilongherone, con longheroni in tubo di duralluminio trafilato, collegati da puntoni e da crociere in fili di acciaio ad alta resistenza, era suddivisa in due semiali e due pianetti alari centrali che s'innestavano alla fusoliera e che facevano parte della struttura di questa. Le semiali erano incernierate ai pianetti posteriormente, mediante snodi cardanici che costituivano, sui due lati, gli assi di rotazione per il ripiegamento delle semiali.
Le [[Centina|centine]] erano in legno a struttura reticolare, con anima in compensato di [[Betula|betulla]].
Il rivestimento delle semiali era in tela, opportunamente trattata e verniciata, tranne il bordo d'attacco in compensato.
La capacità di [[flottaggio]] e di [[ammaraggio]] era assicurata da un [[Galleggiante (aviazione)|galleggiante]] centrale collegato alla fusoliera da una travatura in tubi di acciaio e crociere e da due galleggianti laterali posti sugli sbalzi dell'ala inferiore. il galleggiante centrale era costruito in legno, rivestito in compensato di betulla adeguatamente impermeabilizzato con ''arsonite'' collante liquido e strati di tela. Era suddiviso in cinque compartimenti stagni, ciascuno munito di portello d'ispezione superiormente, ed inferiormente nella parte più bassa di tappo di aleggio. Analoga struttura per i galleggianti laterali.
=== Motore ===
=== Sistemi e impianti ===
Il Ro.43 era dotato di un completo impianto ricetrasmittente comprendente un generatore ''R.A. 200-I'', un ricevitore ''A.R.5'', un trasmettitore ''R.A.200-I'' e un dipolo per le onde corte disposto tra l'ala inferiore e la fusoliera. Inoltre era installato un complesso fotografico costituito da una macchina fotografica ''OMI tipo A.P.R.3'' formato 13x18 a lastre e pellicole.
Il sistema di avviamento era pneumatico ad aria compressa, fornita da un compressore ''Grelli LD'' che azionava anche il generatore dell'impianto R.T. in caso di ammaraggio forzato.
L'impianto combustibile della capacità di 696 litri in tre serbatoi in alluminio. I due principali in fusoliera e nel galleggiante principale, mentre il terzo era sotto i pianetti centrali, alimentando il motore per gravità.
=== Armamento ===
L'armamento consisteva in una coppia di [[Mitragliatrice|mitragliatrici]] Breda-SAFAT calibro 7,7 mm, una fissa in caccia, posizionata sulla parte anteriore della fusoliera davanti al pilota e sparante attraverso il disco dell'elica, ed una brandeggiabile in posizione dorsale montata su supporto ad anello di tipo ''Breda'' a comando idraulico nell'abitacolo posteriore. Nella prima serie l'arma posteriore era costituita da una [[Lewis (mitragliatrice)|Lewis]] a caricatore, su torretta ''Romeo'' spesso sostituita nei reparti da una Breda-SAFAT, mentre nella seconda serie fu
== Produzione ==
{| class="wikitable"
|-
! Matricola !! Quantità !! Ditta<br/>Costruttrice !! Periodo !! Note
|-
| 244 || 1 || IMAM || novembre 1934
|-
|27000 - 27022 || 23 || IMAM || aprile - novembre 1936 ||
Riga 111 ⟶ 143:
| 27045 - 27067 || 23 || IMAM ||febbraio - luglio 1937 ||
|-
| 27068 - 27090 || 23 || CMASA || aprile - settembre
|-
| 27091 - 27111 || 21 || IMAM ||
|-
| 27112 - 27114 || 3 || IMAM || febbraio 1939 ||
Riga 119 ⟶ 151:
| 27115 - 27132 || 18 || IMAM || giugno - settembre 1939 ||
|-
| 27133 - 27172 || 40 || IMAM || ottobre 1940 - maggio 1941|| 2ª Serie
|-
| 27173 - 27192 || 20 || IMAM || giugno 1940 - settembre 1941 || 2ª Serie
|-
|}
Fonte
== Impiego operativo ==
=== Italia ===
[[File:IMAM Ro.43 Garibaldi.jpg|thumb|Un Ro.43 dell'[[incrociatore]] ''[[Giuseppe Garibaldi (incrociatore 1936)|Giuseppe Garibaldi]]'' con il nome della nave leggibile sulla [[fusoliera]].]]
[[File:IMAM Ro.43 imbarcato.jpg|thumb|Un Ro.43 mentre viene issato con una gru su un'unità della Regia Marina.]]
Nel periodo interbellico i Ro.43 cominciarono ad essere consegnati alle unità, equipaggiandole normalmente in gruppi di due esemplari<ref name=Guida/>, come ad esempio negli [[incrociatore leggero|incrociatori leggeri]] [[Classe Duca degli Abruzzi|Classe ''Duca degli Abruzzi'']], ed in numero maggiore nella [[nave appoggio idrovolanti]] ''[[Giuseppe Miraglia (nave
▲Nel periodo interbellico i Ro.43 cominciarono ad essere consegnati alle unità, equipaggiandole normalmente in gruppi di due esemplari<ref name=Guida/>, come ad esempio negli [[incrociatore leggero|incrociatori leggeri]] [[Classe Duca degli Abruzzi|Classe ''Duca degli Abruzzi'']], ed in numero maggiore nella [[nave appoggio idrovolanti]] ''[[Giuseppe Miraglia (nave appoggio idrovolanti)|Giuseppe Miraglia]]''. Le condizioni operative indicarono però che le buone prestazioni erano conseguenti ad una certa fragilità strutturale. Le operazioni di imbragatura degli esemplari, necessaria per issare a bordo i Ro.43 a fine della loro missione esplorativa, evidenziarono il rischio di causare danni all'apparecchio. Questo potenzialmente ne vanificava la capacità operativa ma per mancanza di modelli alternativi e per una non impellente esigenza tattica non si provvide a cercare un nuovo modello né ad emettere una nuova specifica.
[[File:RO-43-Zara aereo.jpg|thumb|Un Ro.43 sulla catapulta dell'incrociatore pesante [[Zara (incrociatore)|Zara]]]]
Con lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]], a causa della mancanza di un velivolo
=== Spagna ===
Alla data dell'armistizio,
[[File:Ro.43 spagnoli.jpg|thumb|IMAM Ro.43 in servizio nella Marina Spagnola come HR.47]]
== Utilizzatori ==
[[File:Phyrexian - Marina militare 000.jpg|thumb|Il Ro.43
;{{ITA 1861-1946}}
*[[Regia Aeronautica]]
;
*[[Regia Marina]]
:inquadrato nell'[[Aviazione ausiliaria per la Marina]].
:
:
:
;{{ESP 1945-1977}}
* [[Ejército del Aire y del Espacio|Ejército del Aire]]
== Esemplari attualmente esistenti ==
[[File:IMAM Ro.43.JPG|thumb
L'unico esemplare di Ro.43
== Note ==
Riga 161 ⟶ 197:
*{{cita libro|cognome=Apostolo |nome=Giorgio |titolo=Guida agli Aeroplani d'Italia dalle origini ad oggi |anno=1981 |editore=Arnoldo Mondadori Editore |città=Milano }}
*{{cita libro|cognome=Boroli |nome=Achille |coautori=Adolfo Boroli |titolo=L'Aviazione (Vol.9)|anno=1983 |editore=Istituto Geografico De Agostini |città=Novara }}
*{{cita libro|cognome=Lembo |nome=Daniele |titolo=Le portaerei che non salparono|anno=2016 |editore=IBN Editore |città=Roma|ISBN=88-7565-169-8|cid=Lembo}}
*{{cita libro|cognome=Marriott|nome=Leo|titolo=Catapult Aircraft|url=https://archive.org/details/catapultaircraft0000marr|anno=2006|editore=Pen & Sword Aviation|città=Barnsley|ISBN=184415419X|cid=Marriott}}
*{{cita libro|cognome=|nome=|titolo=Dimensione Cielo - Bombardieri|volume = 4|anno=1972|editore=Edizioni Bizzarri|città=Roma|cid=Bizzarri 1972}}
*{{cita libro|cognome=Marcon|nome=Tullio|titolo=Ali d'Italia 12 - IMAM Ro 43/44|anno=1999|editore=La Bancarella Aeronautica|città=Torino}}
*{{cita libro|cognome=Marcon|nome=Tullio|titolo=I velivoli catapultabili in guerra (1939-1945)|rivista=Storia Militare|numero=9|anno=1994|mese=giugno|pp=14-27|editore=Edizioni Storia Militare|città=|cid=Storia Militare Srl}}▼
*{{cita pubblicazione |nome= |cognome= |titolo= Sulle ali dei Romeo|rivista= Rivista Aeronautica |editore= Stato Maggiore Aeronautica|città= Roma |numero= 1 |anno= 2012 |pp=42-43 |id= |pmid= |url= |lingua= |accesso= |abstract=|cid=Rivista_Aeronautica }}
▲*{{cita
*{{cita pubblicazione |nome= |cognome= |titolo= Portaerei: 30 anni di storia|rivista= Rivista Marittima |editore= Stato Maggiore Marina|città= Roma |numero= |anno= 2019 |mese= febbraio |pp= |id= |pmid= |url= |lingua= |accesso= |abstract=|cid=Rivista_Marittima }}
*{{cita pubblicazione|autore=Decio Zorini|titolo=I Catapultabili della Regia Marina|rivista=Centenario dell'Aviazione Navale 1913 - 2013 supplemento a Rivista Marittima|numero=|anno=2013|mese=dicembre|pp=39-55|editore=Stato Maggiore Marina|città= Roma|cid=Centenario}}
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|url=http://www.alieuomini.it/catalogo/dettaglio_catalogo/imam_ro,44.html|titolo=IMAM Ro.43, immagini, scheda e storia|accesso=19 luglio 2018|editore=http://www.alieuomini.it/|cid=alieuomini|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141205083249/http://www.alieuomini.it/catalogo/dettaglio_catalogo/imam_ro,44.html|urlmorto=sì}}
{{IMAM}}
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