Operazione La Svolta: differenze tra le versioni
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La sentenza definitiva del processo
== Operazione La Svolta ==
Il 14 dicembre [[2012]] si conclude l'operazione ''La Svolta'' condotta [[carabinieri]] del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Imperia,
L'indagine, iniziata nel 2010, si è conclusa nel 2012 con la retata che ha
Durante l'operazione vengono anche perquisite le abitazioni dell'ex
Tra gli arrestati figurano anche: Omar Allavena, Giuseppe Gallotta, Annunziato Roldi, Federico Paraschiva, Salvatore Trinchera, Giuseppe Cosentino, [[Antonio Palamara]], Giuseppe Scarfò, Filippo Spirlì, Rosario Ambesi, Maurizio e Roberto Pellegrino<ref>{{cita news|url = http://www.sanremonews.it/2012/12/03/leggi-notizia/argomenti/cronaca/articolo/ventimiglia-vasta-operazione-dei-carabinieri-in-atto-da-stamattina-contro-la-ndrangheta.html|titolo = Ventimiglia: 200 Carabinieri impegnati da stamattina alle 4 nell'operazione 'La svolta' contro la 'ndrangheta|pubblicazione = sanremonews |data = |accesso= 2 febbraio 2016}}</ref>.
== Organigramma
*Antonino Palamara: capo società
*
== Organigramma
== Processo La Svolta 2012-2015 ==
Giovanni Arena, pubblico ministero della [[Direzione distrettuale antimafia|DDA]] di [[Genova]], il 28 febbraio [[2015]] ricorre in appello<ref>{{cita news|
L'8 gennaio [[2015]] arriva la sentenza del tribunale
=== Sentenza ===
La motivazione della sentenza di condanna si
# L'inquadramento dell'art. 416 bis: gli elementi strutturali della fattispecie ed i problemi probatori che essa solleva<ref name ="Svoltastampo"/>;
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==== Locale di Ventimiglia ====
Per quanto concerne la consorteria di [[Ventimiglia]], vengono documentati numerosi episodi delittuosi: l'usura subita da Alessandro D'Ambra (che dichiarò, in dibattimento, di avere paura delle conseguenze delle sue dichiarazioni) e da Gianni Trifoglio (a cui Pino Gallotta disse “Se non paghi ti brucio la casa”); la tentata estorsione al costruttore Parodi (la cui [[Suzuki Vitara]] fu colpita da otto colpi di fucile, per mano di Nunzio Roldi), finalizzata ad assicurarsi una percentuale sul movimento-terra legato alla costruzione delle banchine del porto<ref name= "mafieinliguria"/>.
Emergono inoltre stretti legami tra il gruppo di [[Ventimiglia]] e i clan della [[Calabria]] ([['Ndrina Piromalli|Piromalli]] e [['Ndrina Mazzaferro|Mazzaferro]] in particolare). In un caso i Marcianò si recarono dalla titolare dell'Hotel Piccolo Paradiso di [[Vallecrosia]], Carla Bottino, per indurla ad omettere la registrazione di Piromalli Gianluca, Romagnosi Cosimo e Ciurleo Giuseppe, tre
In un'altra occasione, i ventimigliesi ospitarono Domenico La Rosa, un sicario, venuto dalla [[Calabria]] per vendicare la morte di Vincenzo Priolo, freddato da un tal Vincenzo Perri. Quest'ultimo, dopo il delitto, si era dato alla fuga verso la [[Liguria]], sicché i compaesani di Ponente si erano attivati per risolvere la faccenda. “Papà, se lo troviamo qua, che non scenda più sotto. A questo bastardo lo dobbiamo fermare” diceva Vincenzo Marcianò al padre Peppino<ref name= "mafieinliguria"/>.
Vengono inoltre descritti intensi rapporti con la politica: Marcianò si era speso in particolare per sostenere la candidatura alle Regionali del 2010 di Alessio Saso e Fortunella Moio ed aveva propiziato l'elezione di Armando Biasi a sindaco di [[Vallecrosia]] (dove aveva scelto addirittura, pare, i candidati della lista!). Punto di ritrovo tra politici e malavitosi era il
==== Affaire Marvon ====
L'aspetto più controverso del processo riguarda l'affaire Marvon, una cooperativa sociale “di tipo B”, in mano al clan intemelio (come l'acronimo inequivocabilmente dimostra: Marcianò Allavena Roldi Vincenzo Omar Nunzio), cui vengono affidati in via diretta numerosi appalti pubblici. Gli inquirenti contestano in particolare tre opere assegnate dal Comune di Ventimiglia, relative al Mercato Coperto e al rifacimento dei marciapiedi di Lungo Roja e Corso Genova. Tali appalti vengono qualificati come “servizi”, mentre in realtà si tratta
Nonostante le violazioni amministrative, il Collegio decide motivatamente però di assolvere gli imputati Scullino (ex sindaco) e Prestileo (dirigente generale del Comune), dalla duplice accusa di abuso d'ufficio aggravato e concorso esterno in associazione mafiosa. La Sentenza della Corte di Cassazione, Sez. 6 Num. 55748 Anno 2017, confermando le prime due sentenze di assoluzione, sancisce testualmente, pag. 55 e ss.:
La Corte territoriale argomenta ulteriormente sul punto dell'affermata sussistenza in capo ai pubblici ufficiali di una finalità di interesse pubblico, collegata sia all'importanza per Ventimiglia della "Battaglia dei fiori", che, più in generale, alla volontà del Sindaco Scullino e della sua amministrazione di realizzare nei modi più celeri le opere pubbliche ritenute primarie per il decoro della città, utilizzando, ove consentito, iter amministrativi più snelli per l'affidamento degli appalti. Anche su tale punto la motivazione della sentenza è priva di profili di illogicità e il ricorso del pubblico ministero, per converso, appare connotato da inammissibili considerazioni di merito”. La Suprema Corte continua sostenendo: “Le considerazioni che precedono refluiscono necessariamente anche sul giudizio relativo alla completezza e alla logicità della motivazione della sentenza impugnata in ordine al reato di concorso esterno in associazione mafiosa contestato ai due imputati al capo c), per il quale è stata dai giudici di merito concordemente esclusa la consapevolezza degli imputati circa il carattere mafioso della Cooperativa Marvon. Una volta ricostruite le vicende di cui ai capi n) e o) riconoscendo la sussistenza di una finalità di interesse pubblico nelle condotte dei pubblici ufficiali e l'ignoranza di questi ultimi circa i legami criminali sottesi all'operatività della Marvon, la decisione liberatoria per l'ulteriore delitto loro contestato deve ritenersi correttamente giustificata”.
==== Locale di Bordighera ====
La
Diversamente, nella Svolta si è proceduto in rito ordinario, potendo così accertare, nel dettaglio, i numerosi delitti-fine commessi dagli associati (tali reati, peraltro, sono normalmente posti in essere dai meri partecipanti, non dai capi dell'organizzazione. Non deve sorprendere che i capi del sodalizio, processati in Maglio 3, non commettano personalmente
I Pellegrino hanno, tutti, precedenti per traffico di droga e/o detenzioni di armi e sono considerati molto vicini alla cosca [[Santaiti]]-[['Ndrina Gioffrè|Gioffré]] di [[Seminara]] ([[Provincia di Reggio Calabria|RC]])<ref name= "mafieinliguria"/>.
L'accusa documenta numerosi episodi criminali: la tentata estorsione a Gianni Andreotti, finalizzata ad acquisire l'agriturismo “Del Povero” (con tanto di pestaggio della vittima e una testimone oculare, Brunella Mocci, terrorizzata all'idea di dover raccontare ciò che aveva visto: “Quelli sono mafiosi…”); le minacce subite dagli Assessori Sferrazza e Ingenito, non troppo entusiasti di concedere l'autorizzazione all'apertura di una sala giochi su cui avevano messo gli occhi i Pellegrino; altre minacce subite dall'ispettore di polizia Rocco Magliano (Roberto Pellegrino: “Ti scanno, so dove abiti”), dal
Poi vi sono gli incendi dolosi a danno della Tesorini e della Negro di Bordighera, due ditte di movimento-terra concorrenti della Fratelli Pellegrino s.r.l.; ancora, l'assistenza offerta al latitante Carmelo Costagrande, ospitato e nascosto nella città delle palme, fatto per il quale Maurizio Pellegrino era già stato condannato per favoreggiamento personale aggravato; numerosi episodi di cessione di sostanze stupefacenti; infine cene e incontri elettorali, in particolare con Giovanni Bosio, il sindaco di Bordighera, ed Eugenio Minasso, già esponente di spicco di AN in Liguria.
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== La storica sentenza definitiva ==
Nella notte tra il 14 e il 15 settembre [[2017]] arriva la sentenza della Cassazione e per la prima volta un giudizio definitivo conferma la presenza della
== Note ==
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== Collegamenti esterni ==
*[http://www.addiopizzo.org/public/narcomafie.it_30-01-2014.pdf La Svolta”, il processo e il ritorno dei fuochi di Stefano Fantino di Narcomafie del 30 gennaio 2014] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160611141104/http://www.addiopizzo.org/public/narcomafie.it_30-01-2014.pdf |date=11 giugno 2016 }}
*[https://web.archive.org/web/20160604232420/http://www.sappeliguria.it/imperia/imperia%20la%20svolta.pdf Imperia processo “La Svolta” attimi di tensione dopo la lettura della sentenza. Sappe: ottima la gestione della Polizia Penitenziaria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria]
{{'Ndrangheta}}
[[Categoria:Operazioni contro la '
[[Categoria:Processi per mafia|Svolta]]
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