Colosseo: differenze tra le versioni
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{{Sito archeologico
|Nome = Amphitheatrum Flavium
|Immagine =
|LarghezzaImmagine =
|Didascalia = Il Colosseo visto
|Civiltà = [[Civiltà romana|romana]]
|Utilizzo = [[anfiteatro]]
|Stile =
|Epoca = [[
<!-- Localizzazione -->|
|Suddivisione1 = [[Lazio]]
|Suddivisione2 = [[Città metropolitana di Roma Capitale]]
|Suddivisione3 = {{simbolo|
|Superficie =
|
<!-- Scavi -->|
|Date_scavi =
|Organizzazione_scavi =
|Archeologo = <!-- Amministrazione -->
|Parte di = [[Centro storico di Roma]]
|Ente =
|Responsabile = Alfonsina Russo
|Visitabile = Sì
|Visitatori = 12 298 246<ref name="databeniculturali">{{cita web|url=http://musei.beniculturali.it/notizie/notifiche/i-numeri-dei-musei-italiani-nel-2023|titolo=I numeri dei Musei Italiani nel 2023|autore=[[Ministero della cultura]]|accesso=3 luglio 2024}}</ref>
|Sito_web = https://parcocolosseo.it/▼
|Anno visitatori = 2023
▲|Sito_web = [https://parcocolosseo.it/area/colosseo/ parcocolosseo.it]
|Altitudine = 15.32
<!-- Dimensioni -->}}
[[File:CertificateWebLandTop.png|min|Certificato ufficiale di adesione. Nel 2007 il Colosseo viene eletto come parte delle ''[[nuove sette meraviglie del mondo]]''.]]
{{UNESCO
|tipoBene = patrimonio
|nome = Centro storico di Roma, le proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città e la basilica di San Paolo fuori le mura
|nomeInglese = Historic Centre of Rome, the Properties of the Holy See in that City Enjoying Extraterritorial Rights and San Paolo Fuori le Mura
|immagine =
|anno = 1980
|annoEliminazione =
|tipologia = Culturali
|criterio = (I)(II)(III)(IV)(V)
|pericolo =
|link = 91
|linkMappa =
}}
{{Citazione|Finché esisterà il Colosseo, esisterà anche Roma;<br />
quando cadrà il Colosseo, cadrà anche Roma;<br />quando cadrà Roma, cadrà anche il mondo|Profezia di [[Beda il Venerabile]], [[VIII secolo]]|Quamdiu stabit Colyseus stabit et Roma;<br />cum cadet Colyseus cadet et Roma;<br />cum cadet Roma cadet et mundus|lingua=la}}
Il '''Colosseo,'''
Inserito nel [[1980]] nella lista dei [[Patrimonio dell'umanità|Patrimoni dell'umanità]]
▲Il '''Colosseo''', originariamente conosciuto come ''Amphitheatrum Flavium'' ( in [[Lingua italiana|italiano]]: '''Anfiteatro Flavio''') o semplicemente come ''Amphitheatrum'', è il più grande [[anfiteatro]] del mondo<ref>{{cita news|url=http://www.guinnessworldrecords.com/records-3000/largest-amphitheatre/|titolo=Colosseum: The Largest Amphitheatre|pubblicazione=Guinnesworldrecords.com|data=6 marzo 2013}}</ref>, situato nel centro della città di [[Roma]]. In grado di contenere un numero di spettatori stimato tra 50.000 e 75.000 unità, è il più importante anfiteatro romano, nonché il più imponente monumento dell'[[Roma (città antica)|antica Roma]] che sia giunto fino a noi<ref name="ReferenceA">Bianchi Bandinelli e Torelli 1976, Arte romana scheda 99.</ref>, conosciuto in tutto il mondo come simbolo della città di Roma e uno dei simboli d'[[Italia]].
L'anfiteatro fu edificato in [[dinastia flavia|epoca flavia]] su un'area al limite orientale del [[Foro Romano]]. La sua costruzione, iniziata da [[Vespasiano]] nel [[70]] d.C., fu conclusa da [[Tito (imperatore)|Tito]], che lo inaugurò il 21 aprile nell'[[80]] d.C. Ulteriori modifiche vennero apportate durante l'impero di [[Domiziano]], nel [[90]] d.C.
▲Inserito nel [[1980]] nella lista dei [[Patrimonio dell'umanità|Patrimoni dell'umanità]] dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura|UNESCO]], assieme a tutto il [[Centro storico di Roma]], le [[Zone extraterritoriali della Santa Sede in Italia]] e la [[Basilica di San Paolo fuori le mura]], nel [[2007]] il complesso, unico monumento europeo, è stato anche inserito fra le ''[[Nuove sette meraviglie del mondo]]'', a seguito di un concorso organizzato da ''New Open World Corporation'' (NOWC).
L'
Il nome "Colosseo" si diffuse solo nel [[Medioevo]], e deriva dalla deformazione popolare dell'aggettivo latino "colosseum" (traducibile in "colossale", come appariva nell'[[Alto Medioevo]] tra le casette a uno o due piani)<ref>Giorgio Fabretti e Piero Meogrossi 2009 "Il Cronosseo"</ref> o, più probabilmente, dalla vicinanza della [[Colosso di Nerone|colossale statua
Presto l'edificio divenne simbolo della città imperiale, espressione di un'ideologia in cui la volontà celebrativa giunge a definire modelli per lo svago e il divertimento del popolo.
Anticamente era usato per gli spettacoli
== Storia ==
{{Citazione|Taccia la barbara Menfi il prodigio delle piramidi, né il lavoro degli Assiri esalti più Babilonia; né siano celebrati gli effeminati Ioni per il tempio di Diana; l'altare dei molteplici corni faccia dimenticare Delo; né i Cari portino più alle stelle, con lodi sperticate, il Mausoleo proteso nel vuoto. Ogni opera cede dinanzi all'Anfiteatro dei Cesari, la fama parlerà ormai d'una sola opera al posto di tutte.|[[Marco Valerio Marziale|Marziale]], ''Liber de spectaculis'', 1-7-8}}
=== Costruzione ===
[[File:Moneta con il colosseo, 240 dc.JPG|
[[File:Plastico E.U.R. rom marts 2003.jpg|
La costruzione iniziò
Nel 1813 fu rinvenuto un blocco di marmo reimpiegato in epoca tarda, che recava ancora i fori delle lettere di bronzo dell'iscrizione dedicatoria<ref>{{Cita web|url=https://db.edcs.eu/epigr/bilder.php?s_language=it&bild=PH0007184;PH0007185;PH0007186;PH0007187;PH0007188;PH0007189;PH0007190;PH0007183&nr=1|titolo=Corpus Inscriptionum Latinarum CIL 06, 40454}}</ref>, in origine posta sopra un ingresso: il testo è stato ricostruito nel modo seguente:
{{citazione|L’imperatore Cesare<br />Vespasiano Augusto
▲[[File:Plastico E.U.R. rom marts 2003.jpg|thumb|Il [[foro romano]] sulla sinistra e sullo sfondo il Colosseo, in basso l'[[isola Tiberina]], da un diorama del [[Museo della civiltà romana]] all'[[EUR]].|246x246px]]
▲La costruzione iniziò nel [[71]] d.C. sotto l'imperatore [[Tito Flavio Vespasiano|Vespasiano]], della [[dinastia flavia]]. I lavori furono finanziati, come altre opere pubbliche del periodo, con il provento delle tasse provinciali e il bottino del saccheggio del [[tempio di Salomone|tempio]] di [[Gerusalemme]] ([[70]] d.C.){{citazione necessaria}}.
▲Nel 1813 fu rinvenuto un blocco di marmo reimpiegato in epoca tarda, che recava ancora i fori delle lettere di bronzo dell'iscrizione dedicatoria, in origine posta sopra un ingresso: il testo è stato ricostruito nel modo seguente:
▲{{citazione|L’imperatore Cesare Vespasiano Augusto fece erigere il nuovo anfiteatro con il provento del bottino.|{{CIL|6|40454}}a2.|''Imp(erator)] Caes(ar) Vespasianus Aug(ustus)/ amphitheatrum novum/ ex manubis fieri iussit''|lingua=la}}
L'area scelta era una vallata tra la [[Velia (colle)|Velia]], il [[colle Oppio]] e il [[Celio]], in cui si trovava un lago artificiale (lo ''stagnum'' citato dal poeta [[Marco Valerio Marziale|Marziale]]), fatto scavare da [[Nerone]] per la propria ''[[Domus Aurea]]''.
Questo specchio d'acqua, alimentato da fonti che sgorgavano dalle fondazioni del [[Tempio del Divo Claudio]] sul Celio, venne ricoperto da Vespasiano con un gesto "riparatorio" contro la politica del "tiranno" [[Nerone]], che aveva usurpato il terreno pubblico e lo aveva destinato
Vespasiano vide la costruzione dei primi due piani e riuscì a dedicare l'edificio prima di morire nel [[79]]<ref name="richardson">Richardson 1992.</ref>. L'edificio era il primo grande [[anfiteatro]] stabile di Roma, dopo due strutture minori o provvisorie di epoca giulio-claudia (l
[[Tito (imperatore
Contemporaneamente all'anfiteatro furono innalzati alcuni edifici di servizio per i giochi: i ''ludi'' (caserme e luoghi di allenamento per i gladiatori, tra cui sono noti il ''[[Ludus Magnus|Magnus]]'', il ''Gallicus'', il ''Matutinus'' e il ''Dacicus''), la caserma del distaccamento dei marinai della ''[[Marina militare romana#Classis Misenensis|Classis Misenensis]]'' (la [[Marina militare romana|flotta romana]] di base a [[Miseno (Bacoli)|Miseno]]) adibiti alla manovra del ''[[velarium]]'' (''castra misenatium''), il ''summum choragium'' e gli ''armamentaria'' (depositi delle armi e delle attrezzature), il ''sanatorium'' (luogo di cura per le ferite dei combattimenti) e lo ''spoliarum,'' un luogo in cui venivano trattate le spoglie dei gladiatori morti in combattimento.
=== L'epoca imperiale ===
{{Citazione|Il Colosseo, la più bella rovina di Roma, termina il nobile recinto dove si manifesta tutta la storia. Questo magnifico edificio, di cui esistono solo le pietre spoglie dell'oro e de' marmi, servì di arena ai gladiatori combattenti contro le bestie feroci. Così si soleva divertire e ingannare il popolo romano, con emozioni forti, quando i sentimenti naturali non potevano più avere slancio.|[[Madame de
[[File:Iscrizione restauro Colosseo.jpg|
[[File:Rom Colosseum Sept 2021 3.jpg|min|sinistra|Il Colosseo nel 2021]]
[[Marco Cocceio Nerva|Nerva]] e [[Traiano]] fecero dei lavori, attestati da alcune iscrizioni<ref>{{CIL|6|32254}}; {{CIL|6|32255}}.</ref>, ma il primo intervento di restauro si ebbe sotto [[Antonino Pio]]<ref>''[[Historia Augusta]]'', ''Antonino Pio'', VIII.2.</ref>. Nel [[217]] un incendio, innescato presumibilmente da un fulmine, fece crollare le strutture superiori; i lavori di restauro fecero chiudere il Colosseo per cinque anni, dal [[217]] al [[222]], e i giochi si trasferirono al [[Circo Massimo]]<ref>[[Cassio Dione Cocceiano|Cassio Dione]], LXXIX.25.2-3.</ref>. I lavori di restauro furono iniziati sotto [[Eliogabalo]] ([[218]]-[[222]]) e portati avanti da [[Alessandro Severo]], che rifece il colonnato sulla ''summa cavea''. L'edificio fu riaperto nel [[222]], ma solo sotto [[Gordiano III]] i lavori poterono dirsi conclusi,<ref>''[[Historia Augusta]]'', ''Eliogabalo'', XVII.8; ''[[Historia Augusta]]'', ''Alessandro Severo'', XXIV.3; ''[[Historia Augusta]]'', ''Massimino e Balbino'', I.4.</ref> come sembra anche dimostrare la monetazione di questi due imperatori.<ref>[[File:Severus Alexander Medallion 90070183.jpg|
Dopo il [[sacco di Roma (410)|sacco di Roma]] del [[410]]
▲[[File:Interno del Colosseo.jpg|thumb|Dettaglio interno del Colosseo.|187x187px]]
▲[[File:Iscrizione restauro Colosseo.jpg|thumb|verticale|Iscrizione apposta da [[Decio Mario Venanzio Basilio]] per celebrare i restauri del Colosseo, effettuati a sue spese dopo un terremoto ({{CIL|6|32094}})]]
Le ''[[venationes]]'' proseguirono fino all'epoca di [[Teodorico il Grande|Teodorico]]. Abbiamo i nomi delle più importanti famiglie senatorie dell'epoca di [[Odoacre]] iscritte sui ''gradus'': tale usanza è molto più antica, ma periodicamente i nomi erano cancellati e sostituiti con quelli dei nuovi occupanti (anche a seconda del diverso grado tra ''clarissimi'', ''spectabilis'' e ''illustres''), per cui restano solo quelli dell'ultima redazione prima del crollo dell'impero.▼
▲[[Marco Cocceio Nerva|Nerva]] e [[Traiano]] fecero dei lavori, attestati da alcune iscrizioni<ref>{{CIL|6|32254}}; {{CIL|6|32255}}.</ref>, ma il primo intervento di restauro si ebbe sotto [[Antonino Pio]]<ref>''[[Historia Augusta]]'', ''Antonino Pio'', VIII.2.</ref>. Nel [[217]] un incendio, innescato presumibilmente da un fulmine, fece crollare le strutture superiori; i lavori di restauro fecero chiudere il Colosseo per cinque anni, dal [[217]] al [[222]], e i giochi si trasferirono al [[Circo Massimo]]<ref>[[Cassio Dione Cocceiano|Cassio Dione]], LXXIX.25.2-3.</ref>. I lavori di restauro furono iniziati sotto [[Eliogabalo]] ([[218]]-[[222]]) e portati avanti da [[Alessandro Severo]], che rifece il colonnato sulla ''summa cavea''. L'edificio fu riaperto nel [[222]], ma solo sotto [[Gordiano III]] i lavori poterono dirsi conclusi,<ref>''[[Historia Augusta]]'', ''Eliogabalo'', XVII.8; ''[[Historia Augusta]]'', ''Alessandro Severo'', XXIV.3; ''[[Historia Augusta]]'', ''Massimino e Balbino'', I.4.</ref> come sembra anche dimostrare la monetazione di questi due imperatori.<ref>[[File:Severus Alexander Medallion 90070183.jpg|100px]] CNI XII 3 (Martin V); Muntoni 2 (Pius II); Berman 390; apparentemente non pubblicato, ma vedi Gnecchi II, p. 80, 9 (dritto) e Gnecchi III, p. 42 = Toynbee pl. 29, 7 (retro). Vedi anche BMC 156-157 e Cohen 468 per i sesterzi della stessa tipologia (che però datano al 223 d.C.).<br />Fronte: IMP CAES M AVREL SEV ALEXANDER AVG, busto laureato e drappeggiato di Severo Alessandro a destra.<br />Retro: PONTIF MAX TR P III COS P P; l'anfiteatro Flavio, è mostrato frontalmente con quattro livelli: il primo con archi, il secondo con archi che contengono statue, il terzo con nicchie che contengono statue e il quarto con finestre quadrate e clipei circolari; in una vista a volo d'uccello si può vedere l'interno con due file di spettatori. All'esterno, a sinistra [[Severo Alessandro]] è in piedi e sacrifica su un basso altare; dietro a lui la [[Meta Sudans]] e una grande statua del Sole. A destra un edificio a due piani con due timpani e una statua maschile (Jupiter?) accanto.</ref><ref>[[File:Gordianus III Æ medallion 125357.jpg|100px]] Gnecchi p. 89, 23 and Tav. 104, 6; cf. Cohen 166.<br />Fronte: IMP GORDIANVS PIVS FELIX AVG, busto laureato con drappo e corazza;<br />Retro: MVNIFICENTIA GORDIANI AVG, toro che combatte con elefante nel Colosseo visto dall'altro; Colosso di Nerone e [[Meta Sudans]], e [[Tempio di Venere e Roma]], o [[Ludus Magnus]] sull'altro lato.</ref> Un altro incendio causato da un fulmine fu all'origine dei lavori di riparazione ordinati dall'imperatore [[Decio]] nel [[250]].<ref name="richardson" />
=== Dal Medioevo all'epoca moderna ===▼
▲Dopo il [[sacco di Roma (410)|sacco di Roma]] del [[410]] ad opera dei [[Visigoti]] di [[Alarico I|Alarico]], sul podio che circondava l'arena fu incisa un'iscrizione in onore dell'imperatore [[Onorio (imperatore romano)|Onorio]], forse in seguito a restauri. Onorio proibì i ''ludi gladiatori'' e da allora fu adibito alle ''[[venationes]]''. L'iscrizione fu successivamente cancellata e riscritta per ricordare grandi lavori di restauro dopo un terremoto nel [[442]]<ref>{{CIL|6|32086}}; {{CIL|6|32087}}; {{CIL|6|32088}}; {{CIL|6|32089}}.</ref>, ad opera dei ''[[praefectus urbi|praefecti urbi]]'' [[Flavio Sinesio Gennadio Paolo]] e [[Rufio Cecina Felice Lampadio]]. [[Costanzo II]] lo ammirò sommamente<ref>[[Ammiano Marcellino]] XVI, 10, 14.</ref>. Altri restauri a seguito di terremoti si ebbero ancora nel [[470]]<ref>{{CIL|6|32091}}; {{CIL|6|32092}}; {{CIL|6|32188}}; {{CIL|6|32189}}.</ref>, ad opera del console [[Messio Febo Severo]]. I restauri continuarono anche dopo la caduta dell'impero: dopo un terremoto nel [[484]] o nel [[508]] il ''praefectus urbi'' [[Decio Mario Venanzio Basilio]] curò i restauri a proprie spese<ref>{{CIL|6|32094}}</ref>.
[[File:Coliseo medieval.jpg|
Dopo l'abbandono fu adibito nel [[523|VI secolo]] ad area di sepoltura e poco dopo utilizzato come [[castello]]. Tra il VI e il VII secolo fu fondata all'interno del Colosseo una cappella oggi nota come [[chiesa di Santa Maria della Pietà al Colosseo]]<ref name=":0">{{Cita libro|autore=A.A.V.V.|titolo=La Chiesa di Santa Maria della Pietà al Colosseo|anno=Gennaio 2007|editore=Circolo San Pietro|città=|p=|pp=|ISBN=}}</ref>. Sotto [[papa Leone IV]] fu gravemente danneggiato da un terremoto ([[847]] circa)<ref name="richardson" />. Il grande [[Terremoto dell'Appennino centrale del 1349|terremoto del 1349]] provocò il
{{Citazione|1451 5 settembre. A M.° Giovanni di Foglia lombardo de dare a di 5 dì settembre due. 12 larghi conti a llui in 2 volte i quali gli 6 prestati per parte de lavoro de 1' asprone che chava a Chuliseo a sue spese.}}
▲Le ''[[venationes]]'' proseguirono fino all'epoca di Teodorico. Abbiamo i nomi delle più importanti famiglie senatorie dell'epoca di [[Odoacre]] iscritte sui ''gradus'': tale usanza è molto più antica, ma periodicamente i nomi erano cancellati e sostituiti con quelli dei nuovi occupanti (anche a seconda del diverso grado tra ''clarissimi'', ''spectabilis'' e ''illustres''), per cui restano solo quelli dell'ultima redazione prima del crollo dell'impero.
I blocchi caduti a terra furono ancora utilizzati nel [[1634]] per la costruzione di [[Palazzo Barberini]] e nel [[1703]], dopo un altro [[Terremoto dell'Aquila del 1703|terremoto]], per il [[porto di Ripetta]].
▲=== Dal Medioevo all'epoca moderna ===
▲[[File:Coliseo medieval.jpg|thumb|Il Colosseo rappresentato in una mappa della Roma medievale.|194x194px]]
▲Dopo l'abbandono fu adibito nel [[VI secolo]] ad area di sepoltura e poco dopo utilizzato come [[castello]]. Tra il VI e il VII secolo fu fondata all'interno del Colosseo una cappella oggi nota come [[chiesa di Santa Maria della Pietà al Colosseo]]<ref name=":0">{{Cita libro|autore=A.A.V.V.|titolo=La Chiesa di Santa Maria della Pietà al Colosseo|anno=Gennaio 2007|editore=Circolo San Pietro|città=|p=|pp=|ISBN=}}</ref>. Sotto [[papa Leone IV]] fu gravemente danneggiato da un terremoto ([[847]] circa)<ref name="richardson" />. Il grande [[Terremoto dell'Appennino centrale del 1349|terremoto del 1349]] provocò il collasso dell'esterno lato sud, costruito su un terreno alluvionale instabile. A lungo utilizzato come fonte di materiale edilizio, nel [[XIII secolo]] fu occupato da un palazzo dei [[Frangipane (famiglia)|Frangipane]], successivamente demolito, ma il Colosseo continuò ad essere occupato da altre abitazioni. I blocchi di [[travertino]] furono sistematicamente asportati nel [[XV secolo|XV]] e [[XVI secolo]] per nuove costruzioni, e blocchi caduti a terra furono ancora utilizzati nel [[1634]] per la costruzione di [[Palazzo Barberini]] e nel [[1703]], dopo un altro [[Terremoto dell'Aquila del 1703|terremoto]], per il [[porto di Ripetta]].
[[Benvenuto Cellini]], nella sua ''Autobiografia'', raccontò di una spettrale notte tra demoni evocati nel Colosseo, a testimonianza della fama sinistra del luogo.
[[File:Piranesi-17030.jpg|
Nel corso del [[Giubileo]] del [[1675]] assunse il carattere di luogo sacro in memoria dei molti martiri cristiani qui condannati al supplizio. Nel [[1744]] [[papa Benedetto XIV]] ordinò la fine delle spoliazioni con un editto<ref>{{cita libro | nome= Romolo Augusto| cognome= Staccioli|wkautore=Romolo Augusto Staccioli |titolo= Roma di ieri, Roma di oggi: analogie, ritorni, coincidenze e continuità tra la Roma del passato e quella dei nostri giorni: uno straordinario viaggio della memoria nella vita sempre uguale e sempre diversa della" città eterna| anno= 1993| editore= Newton Compton| città= Roma}}</ref> e vi fece costruire le quattordici edicole della ''[[Via Crucis]]'', e nel [[1749]] dichiarò il Colosseo chiesa consacrata a Cristo e ai martiri cristiani.
Nel [[1787]] durante il soggiorno di [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] a Roma lasciò una descrizione enfatica del monumento visto di notte tra le pagine del suo ''[[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]]'':
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=== Epoca contemporanea: i restauri ottocenteschi ===
Liberato in due grandi riprese, con gli scavi diretti da [[Carlo Fea]], Commissario per le Antichità, nel [[1811]] e [[1812]] e con quelli di [[Pietro Rosa]] ([[1874]]-[[1875]]), agli inizi dell'[[XIX secolo|Ottocento]], oltre
==== L'intervento di Raffaele Stern ====
[[File:
[[File:Colisee vu du Palatin-IMG 8335.JPG|
Dopo l'istituzione di una commissione straordinaria da parte di [[papa Pio VII]], i primi restauri iniziarono dopo il [[1806]], anno in cui un violento terremoto compromise la statica dei due lati liberi dell'anello più esterno. Il terremoto aveva particolarmente aggravato la situazione del terzo anello sul lato occidentale dove, a causa di conci ormai pericolanti, era richiesto un intervento di emergenza.
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==== L'intervento di Giuseppe Valadier ====
[[Giuseppe Valadier]], che si era già interessato del Colosseo nel [[1815]] con un ''Progetto per chiudere decentemente l'Anfiteatro Flavio'' mediante cancellate, si occupò nel [[1823]] del recupero dell'anello perimetrale nel lato verso i fori. La differenza sostanziale fra l'impostazione del restauro di Stern e quello di Valadier è che, mentre il primo fu realizzato sotto il pericolo di un crollo imminente, l'altro poté essere praticato in tutta calma.
Dal punto di vista statico l'intervento consistette in un nuovo sperone, realizzato con arcate identiche alle originali. L'aggiunta, interamente in mattoni, fu costruita utilizzando materiale diverso rispetto all'originale per motivi economici, e non per una volontà di differenziazione,
[[File:Inscrizione Anfiteatro flavio.JPG|
A dieci anni dall'inizio dei lavori, l'opera fu celebrata da [[Giuseppe Valadier]] al pari di una nuova architettura in ''Opere di Architettura ed Ornamento'', ove descrisse
==== I lavori di Gaspare Salvi e Luigi Canina ====
Dagli [[Anni 1830|anni trenta]] fino alla conclusione dei lavori avvenuta a [[Anni 1850|metà del secolo]], i lavori passarono sotto la direzione di [[Gaspare Salvi]] e [[Luigi Canina]].
Il primo intervento di Salvi riguardò la parte più gravemente compromessa dell'intera costruzione rimasta in piedi: il terzo anello sul lato dell'attuale via San Gregorio. Su delle basi in travertino Salvi costruì un completamento con archi in [[laterizio]] su imposte di [[travertino]]; dagli archi fece partire dagli speroni per ricollegare la parte di nuova costruzione alla parte antica, che fu così staticamente assicurata. I nuovi archi sono segnalati da mattoni bipedali disposti radialmente. I riempimenti dei muri radiali sono realizzati in [[travertino]] al primo ordine
[[File:The Colisuem and Meta Sudans, Rome, Italy-LCCN2001700939.jpg|
L'ultimo grande intervento fu operato sul lato a nord, verso l'attuale via degli Annibaldi, il più conservato
==== Il Novecento e i lavori contemporanei ====
[[File:0,05 € Italia.
I resti della [[Meta Sudans]], la fontana flavia, furono demoliti definitivamente tra il [[1933]] e il [[1936]], insieme ai resti della base del [[Colosso di Nerone]] durante i lavori per la costruzione di
Fra il [[1938]] e il [[1939]] furono completamente scavate le strutture sotterranee dell'arena, in parte alterate dalle ricostruzioni.
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Dal [[2002]] il Colosseo è raffigurato sul rovescio della moneta da [[5 centesimi di euro]] coniata dalla [[Repubblica Italiana]].
Nel [[2007]] il complesso è stato inserito fra le "[[Nuove sette meraviglie del mondo|Sette meraviglie del mondo moderno]]".<ref>{{Cita libro|nome=Patrizia|cognome=Ceola|nome2=Mamadou|cognome2=Diack|titolo=Sunu Italia|url=https://books.google.it/books?id=XyxHDwAAQBAJ&pg=PA122&dq=sette+meraviglie+colosseo&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwib3JSV7MfyAhV5hP0HHZ_kDM8Q6AF6BAgEEAM#v=onepage&q=sette%20meraviglie%20colosseo&f=false|accesso=2021-08-23|data=2018-01-16|editore=Youcanprint|lingua=it|ISBN=978-88-278-0131-4}}</ref> Il Colosseo al giorno d'oggi è la maggiore fonte turistica ed è il simbolo di Roma.<ref>{{Cita
=== Origini dell'attuale nome ===
[[File:Colosseo-1.JPG|
Nelle vicinanze era presente una [[Colosso di Nerone|statua colossale di Nerone]] in [[bronzo]], dalla quale si dice derivi il nome Colosseo, attestato a partire dal [[Medioevo]] e legato anche alle dimensioni colossali dell'edificio.<ref>{{cita web|url=https://civesromanussum.blogspot.
Dopo l'uccisione di [[Nerone]], la statua fu rimodellata per raffigurare ''[[Sol Invictus]]'', il [[Elio (mitologia)|dio Sole]], aggiungendo intorno alla testa i raggi della corona solare.<ref>[[San Girolamo|Girolamo]], in Hab. c3; Svetonio, ''Vite dei dodici Cesari'', "Vespasiano" 18; Plinio il vecchio l.c.; cfr. [[Historia Augusta]], ''Commodo'', 17; Cassio Dione, ''Storia di Roma'', LXXII, 15</ref> Il Colosso fu quindi spostato dalla sua originale collocazione, l'atrio della ''Domus Aurea'', per far posto al [[tempio di Venere e Roma]] sotto [[Publio Elio Traiano Adriano|Adriano]], nel [[126]].<ref>Historia Augusta, ''Adriano'', 19</ref> Il sito del basamento della statua colossale dopo lo spostamento è
La colossale statua di [[Nerone]] fu abbattuta in età imperiale ed è difficile che se ne serbasse il ricordo nel [[VI secolo]]. Il
[[File:Il Colosseo.png|thumb]]
▲== Descrizione dell'edificio ==
=== Struttura ===
{{Citazione|Vedo una gran cerchia d'archi, e tutt'intorno giacciono pietre infrante che furono parte un tempo di una solida muraglia. Nelle fessure e sopra le volte cresce una foresta di arbusti, olivi selvatici, e mirti, e rovi intricati, e malerbe confuse... Le pietre sono massicce, immense, e sporgono l'una sull'altra. Vi sono terribili fenditure nelle mura, e ampie aperture da cui si vede il cielo azzurro ...|[[Percy Bysshe Shelley]]}}
L'edificio poggia su una piattaforma in [[travertino]] sopraelevata rispetto all'area circostante. Le fondazioni sono costituite da una grande platea in [[tufo]]<ref name="ReferenceA"/> di circa 13 m di spessore, foderata all'esterno da un muro in [[laterizio]].
La struttura portante è costituita da [[pilastro|pilastri]] in blocchi di travertino, collegati da [[perno|perni]]: dopo l'abbandono dell'edificio si cercarono questi elementi metallici per fonderli e riutilizzarli, scavando i blocchi in corrispondenza dei giunti: a questa attività si devono i numerosi fori ben visibili sulla facciata esterna. I pilastri erano collegati da setti murari in blocchi di [[tufo]] nell'ordine inferiore e in laterizio superiormente. La cavea era sostenuta da volte a botte trapezoidali volte a crociera
[[File:Bestiarii.jpg|
Un complesso sistema di adduzione e smaltimento idrico consentiva la manutenzione dell'edificio e alimentava le fontane poste nella ''cavea'' per gli spettatori.
=== Facciata esterna ===
[[File:
La [[facciata]] esterna (alta fino a 48,50 m) è in [[travertino]] e si articola in quattro ordini, secondo uno schema tipico di tutti gli edifici da spettacolo del mondo romano: i tre registri inferiori con 80 arcate numerate, rette da [[Pilastro|pilastri]] ai quali si addossano semicolonne, mentre il quarto livello ([[attico (architettura)|attico]]) è costituito da una parete piena, scandita da [[Lesena|lesene]] in corrispondenza dei pilastri delle arcate. Gli ordini per ogni piano sono dorico, ionico e corinzio. L'ultimo piano è pure definito in stile corinzio.▼
Nei tratti di parete tra le [[Lesena|lesene]] si aprono 40 piccole finestre quadrangolari, una ogni due riquadri (nei riquadri pieni dovevano trovarsi i clipei bronzei), e immediatamente sopra il livello delle finestre vi sono collocate tre [[Mensola|mensole]] sporgenti per ogni riquadro, nelle quali erano alloggiati i pali di legno che venivano utilizzati per aprire e chiudere il ''[[velarium]],''
▲La [[facciata]] esterna (alta fino a 48,50 m) è in [[travertino]] e si articola in quattro ordini, secondo uno schema tipico di tutti gli edifici da spettacolo del mondo romano: i tre registri inferiori con 80 arcate numerate, rette da [[Pilastro|pilastri]] ai quali si addossano semicolonne, mentre il quarto livello ([[attico (architettura)|attico]]) è costituito da una parete piena, scandita da [[Lesena|lesene]] in corrispondenza dei pilastri delle arcate.
Sull’asse corto vi erano gli ingressi per le tribune d’onore (l’ingresso per l’imperatore); sull’asse lungo gli ingressi che conducevano direttamente all’arena. Inoltre i diversi piani erano riservati per ogni classe sociale.
▲Nei tratti di parete tra le [[Lesena|lesene]] si aprono 40 piccole finestre quadrangolari, una ogni due riquadri (nei riquadri pieni dovevano trovarsi i clipei bronzei), e immediatamente sopra il livello delle finestre vi sono collocate tre [[Mensola|mensole]] sporgenti per ogni riquadro, nelle quali erano alloggiati i pali di legno che venivano utilizzati per aprire e chiudere il ''[[velarium]]'', il telo di copertura che riparava gli spettatori, manovrato da un distaccamento di marinai della flotta di [[Miseno (Bacoli)|Miseno]] e probabilmente ancorato a terra alla serie di cippi inclinati che ancora oggi è visibile, in parte, esternamente al limite della platea basamentale in travertino (visibili quelli sul lato verso il [[Celio]]).
L’imperatore sedeva la mattina nel podio verso l’Arco di Costantino e il pomeriggio in quello verso l'odierna Metropolitana.
Al secondo e terzo livello gli archi sono bordati da una [[parapetto]] continuo, in corrispondenza del quale le semicolonne presentano un dado come base.▼
▲Al secondo e terzo livello gli archi sono bordati da
Le semicolonne e le lesene dei quattro ordini hanno a partire dal basso [[Capitello|capitelli]] [[Ordine tuscanico|tuscanici]], [[Ordine ionico|ionici]], [[Ordine corinzio|corinzi]] e corinzi a foglie lisce. I primi tre ordini ripetono la medesima successione visibile sulla facciata esterna del [[teatro di Marcello]].
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Le raffigurazioni monetarie ci tramandano la presenza di quattro archi alle terminazioni delle assi dell'[[ovale]] della pianta, ornati da un piccolo [[protiro]] marmoreo.
===
[[File:Anfiteatro Flavio con velarium.jpg|min|Modello in scala 1:400 dell'anfiteatro Flavio completo di velarium]]
[[File:L-Kolloseum.png|thumb|Sezione del Colosseo]]▼
Il Colosseo aveva una copertura in tessuto (''velarium'' in latino) formata da molti teli che, secondo alcuni studiosi (Manzione), coprivano gli spalti degli spettatori ma lasciavano scoperta l'arena centrale. Questa soluzione avrebbe protetto dal sole tutti gli spettatori solo a mezzogiorno, mentre durante il resto della giornata, i raggi solari avrebbero illuminato una porzione più o meno ampia degli spalti. Altri studiosi (D'Anna e Molari) ipotizzano una copertura totale, compresa l'arena. Il ''[[velarium]]'' era usato per proteggere le persone dal sole ed era manovrato da un distaccamento di marinai della flotta di Miseno, stanziata accanto al Colosseo. I teli erano fissati con un complesso sistema di funi e guidati da pulegge. Secondo alcuni studiosi (tra cui Manzione) l'intera struttura era fissata a terra con funi legate a cippi di pietra posti all'esterno del Colosseo, e in parte visibili ancora oggi. Recenti scavi hanno però mostrato che i cippi sono privi di fondazioni e l'ipotesi è quindi caduta.
=== Cavea e accessi per il pubblico ===
All'interno la ''[[cavea]]'' con i gradini per i posti degli spettatori era interamente in marmo e suddivisa, tramite ''praecinctiones'' o ''baltea'' (fasce divisorie in muratura), in cinque settori orizzontali (''maeniana''), riservati a categorie diverse di pubblico, il cui grado decresceva con l'aumentare dell'altezza. Il settore inferiore, riservato ai [[Senato romano|senatori]] e alle loro famiglie, aveva gradini ampi e bassi che ospitavano seggi di legno (''subsellia''); sulla balaustra del podio venivano iscritti i nomi dei senatori a cui i posti inferiori erano riservati.▼
▲All'interno si trova la ''[[cavea]]'' con i gradini per i posti degli spettatori; era interamente in marmo e suddivisa, tramite ''praecinctiones'' o ''baltea'' (fasce divisorie in muratura), in cinque settori orizzontali (''maeniana''), riservati a categorie diverse di pubblico, il cui grado decresceva con l'aumentare dell'altezza. Il settore inferiore, riservato ai [[Senato romano|senatori]] e alle loro famiglie, aveva gradini ampi e bassi che ospitavano seggi di legno (''subsellia''); sulla balaustra del podio venivano iscritti i nomi dei senatori a cui i posti inferiori erano riservati.
Seguivano il ''maenianum primum'', con una ventina di gradini di [[marmo]], il ''maenianum secundum'', suddiviso in ''imum'' (inferiore) e ''summum'' (superiore), ancora con circa sedici gradini in marmo, e infine il ''maenianum summum'', con circa undici gradini lignei all'interno del portico colonnato che coronava la cavea (''porticus in summa cavea''): i resti architettonici di quest'ultimo appartengono ai rifacimenti di epoca [[Dinastia dei Severi|severiana]] o di [[Gordiano III]]. Sui gradini sotto il colonnato prendevano posto le donne, alle quali, da Augusto in poi, fu sempre vietato di mescolarsi ad altri spettatori. Il posto peggiore era sul terrazzo sopra il colonnato, solo con posti in piedi, destinato alle classi infime della [[plebe]].
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Verticalmente i settori erano scanditi da scalette e dagli accessi alla ''cavea'' (''vomitoria''), ed erano protetti da transenne in marmo (risalenti ai restauri del [[II secolo]]).
Alle due estremità in corrispondenza dell'asse minore, precedute esternamente da un [[avancorpo]], si trovavano due palchi riservati agli alti personaggi ospitati nei due palchi oggi scomparsi. Uno, a forma di "S", era destinato all'[[Imperatore romano|imperatore]], ai [[Console (storia romana)|consoli]] e alle [[Vestale|vestali]]; l'altro al ''[[praefectus urbi]]'' e
Gli spettatori raggiungevano il loro posto entrando dalle arcate loro riservate. Gli
[[File:Colosseo23.JPG|
[[File:Panoramic photograph of interior of Colosseum.jpg|
Dodici arcate erano riservate ai [[Senato romano|
Le altre arcate davano accesso alle numerose scale a una o due rampe che portavano ai settori superiori. Le pareti erano qui rivestite di intonaco, anche sulle volte.
=== Arena e ambienti di servizio sottostanti ===
L'arena
Sotto l'arena erano stati realizzati ambienti di servizio (ipogeo), articolati in un ampio passaggio centrale lungo l'asse maggiore e in dodici corridoi curvilinei, disposti simmetricamente sui due lati. Qui si trovavano i montacarichi che permettevano di far salire nell'arena i macchinari o gli animali impiegati nei giochi e che, in numero di 80, si distribuivano su quattro dei corridoi: i resti
Le strutture di servizio sottostanti all'arena erano fornite di ingressi separati:
* gallerie sotterranee all'estremità dell'asse principale davano accesso al passaggio centrale sotto l'arena, ed erano utilizzate per l'ingresso di animali e macchinari;
* due ingressi monumentali con arcate sull'asse maggiore davano direttamente nell'arena ed erano destinate all'ingresso dei protagonisti dei giochi (la ''pompa''), gladiatori
* l'arena era accessibile per gli inservienti anche da passaggi aperti nella galleria di servizio che le correva intorno sotto il podio del settore inferiore della ''cavea''. Alla galleria si arrivava dall'anello più interno, lo stesso che utilizzavano i senatori per raggiungere i propri posti.
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All'interno del Colosseo è situata la [[chiesa di Santa Maria della Pietà al Colosseo]], luogo di culto cattolico. La piccola chiesa è inserita in uno dei fornici dell'anfiteatro Flavio. Venne probabilmente fondata tra il VI e il VII secolo, sebbene le prime notizie certe riguardo la sua esistenza risalgono al XIV secolo<ref name=":0" /><ref name=":1">{{Cita libro|autore=M. Armellini|titolo=Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX|anno=1891|editore=|città=Roma|p=|pp=|ISBN=}}</ref>.
La chiesa ha rappresentato da sempre un luogo di culto in memoria dei martiri cristiani che persero la vita all'interno del Colosseo, e fu frequentata da numerosi santi tra cui [[Ignazio di Loyola|San Ignazio di Loyola]], [[Filippo Neri|San Filippo Neri]] e [[Camillo de Lellis|San Camillo de Lellis]]. L'archeologo romano [[Mariano Armellini]] racconta che la cappella: ''" … era destinata in origine a guardaroba della compagnia che soleva rappresentare nell'arena dell'anfiteatro il gran dramma della Passione di Gesù Cristo, uso che si mantenne fino ai tempi di [[papa Paolo IV|Paolo IV]]"''<ref name=":0" /><ref name=":1" />. In seguito, nel 1622, l'edicola fu acquistata dalla Confraternita del Gonfalone che la trasformò in un oratorio, e la affidò a un monaco come custode del luogo.
Nel 1936 il Vicariato di Roma affidò al [[Circolo San Pietro]] l'incarico di provvedere all'officiatura della chiesa.<ref name=":0" /><ref name=":1" />
== Giochi ==
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Le attività seguivano un programma codificato: la mattina c'erano i combattimenti fra gli animali o fra un gladiatore e un animale, all'ora di pranzo si eseguivano le condanne a morte e solo nel pomeriggio si svolgevano i combattimenti fra gladiatori.
Per l'inaugurazione dell'edificio, l'imperatore [[Tito (imperatore)|Tito]] diede dei giochi che durarono tre mesi, durante i quali morirono circa 2
Gli ultimi combattimenti tra gladiatori sono testimoniati nel [[437]], ma l'anfiteatro fu ancora utilizzato per le ''[[venationes]]'' (uccisione di animali) fino al regno di [[Teodorico il Grande]]: le ultime vennero organizzate nel [[519]], in occasione del [[console (storia romana)|consolato]] di [[Flavio Eutarico Cillica|Eutarico]] (genero di Teodorico), e nel [[523]], per il consolato di [[Flavio Anicio Massimo|Anicio Massimo]].
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== Visitatori ==
[[File:Colosseo di Roma panoramic.jpg|
[[File:Images from Roma Project, Rome 04.jpg|min|File di persone per entrare nel Colosseo]]
Il Colosseo è un bene in consegna al Parco archeologico del Colosseo e da esso è direttamente gestito e tutelato<ref>{{cita web|url=https://parcocolosseo.it/sito/wp-content/uploads/2021/08/D.M.12_GENNAIO-2017-REP.15.pdf|titolo=DM n. 15|data=12 gennaio 2017|autore=Ministero della cultura|accesso=11 febbraio 2022|dataarchivio=28 dicembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211228231027/https://parcocolosseo.it/sito/wp-content/uploads/2021/08/D.M.12_GENNAIO-2017-REP.15.pdf|urlmorto=sì}}</ref>.
Nel 2016 il circuito di Colosseo, [[Foro romano]] e [[Palatino]] è stato visitato da 6 408 852 persone, confermandosi il sito più visitato in Italia.<ref name="visitatori 2017">Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, [http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/feed/pdf/Tabella-imported-64702.pdf Classifica dei siti più visitati d'Italia]</ref><ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/feed/pdf/Tabella-imported-64702.pdf|titolo = Visitatori e Introiti dei Musei, Monumenti ed Aree Archeologiche Statali per Istituto|accesso = 6 gennaio 2019|editore = MIBACT|data = 5 gennaio 2017}}
Secondo uno studio condotto da [[Deloitte]], azienda multinazionale leader nel settore della consulenza e revisione, il Colosseo contribuisce al [[Prodotto interno lordo|PIL]] italiano per 1,4 miliardi di euro come attrazione turistico-culturale, e ha un valore sociale stimato di circa 77 miliardi di euro.<ref>{{cita web|url= https://amp24.ilsole24ore.com/pagina/AEcxDcpB|titolo=Quanto vale il Colosseo? Contribuisce al Pil per 1,4 miliardi l’anno| autore= Giuseppe Cosenza| editore= [[Il Sole 24 Ore]]| data=28 luglio 2022| accesso=31 agosto 2024}}</ref>
▲Nel 2016 il circuito di Colosseo, [[Foro romano]] e [[Palatino]] è stato visitato da 6 408 852 persone, confermandosi il sito più visitato in Italia.<ref name="visitatori 2017">Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, [http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/feed/pdf/Tabella-imported-64702.pdf Classifica dei siti più visitati d'Italia]</ref><ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/feed/pdf/Tabella-imported-64702.pdf|titolo = Visitatori e Introiti dei Musei, Monumenti ed Aree Archeologiche Statali per Istituto|accesso = 6 gennaio 2019|editore = MIBACT|data = 5 gennaio 2017}}</ref> Nel 2018 è stato visitato da 7.665.00 visitatori<ref>{{Cita web|url=http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Colosseo-record-visitatori-2018-chiude-con-7-6-milioni-757110d4-0222-436d-8291-a9b5aa7db501.html|titolo=Colosseo: record dei visitatori, il 2018 si chiude con 7,6 milioni|sito=rainews|accesso=8 gennaio 2019}}</ref>. Qui di seguito trovate un andamento complessivo del "Circuito archeologico Colosseo, Foro romano e Palatino" degli ultimi diciotto anni, sulla base dei dati dell'ufficio statistico dei beni culturali italiani:<ref>[http://www.statistica.beniculturali.it/Visitatori_e_introiti_musei.htm Visitatori e introiti di Musei, Monumenti e Aree Archeologiche Statali per anno].</ref>
Nel 2018 è stato visitato da oltre 7,6 milioni di visitatori<ref>{{Cita web|url=http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Colosseo-record-visitatori-2018-chiude-con-7-6-milioni-757110d4-0222-436d-8291-a9b5aa7db501.html|titolo=Colosseo: record dei visitatori, il 2018 si chiude con 7,6 milioni|sito=rainews|accesso=8 gennaio 2019}}</ref>. Nella tabella che segue è riportato l'andamento complessivo del "Circuito archeologico Colosseo, Foro romano e Palatino" negli ultimi anni, sulla base dei dati dell'ufficio statistico dei beni culturali italiani:<ref>[http://www.statistica.beniculturali.it/Visitatori_e_introiti_musei.htm Visitatori e introiti di Musei, Monumenti e Aree Archeologiche Statali per anno] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140416040353/http://www.statistica.beniculturali.it/Visitatori_e_introiti_musei.htm |date=16 aprile 2014 }}.</ref>
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|<div align="center">2018<ref>{{cita web|url=https://www.lastampa.it/viaggi/italia/2019/01/04/news/colosseo-da-record-7-6-milioni-di-visitatori-nel-2018-1.33676217|titolo=Colosseo da record: 7,6 milioni di visitatori nel 2018|data=4 gennaio 2019|sito=lastampa.it}}</ref></div>
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|<div align="center">circa 70 milioni di €</div>
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|<div align="center">2015<ref>{{Cita web|url = http://www.secoloditalia.it/2016/01/record-per-colosseo-fori-imperiali-nonostante-marino-tronca/|titolo = Visite record per Colosseo e Fori imperiali. Nonostante Marino e Tronca|accesso=9 gennaio 2016
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un anno record per i musei|accesso=13 gennaio 2016|sito = corriere.it}}</ref></div>
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|<div align="center">2014<ref>[http://www.statistica.beniculturali.it/rilevazioni/musei/Anno%202014/MUSEI_TAVOLA8_2014.pdf Visitatori ed Introiti Musei, Monumenti e Aree Archeologiche Statali - ANNO 2014] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160508151651/http://www.statistica.beniculturali.it/rilevazioni/musei/Anno%202014/MUSEI_TAVOLA8_2014.pdf |date=8 maggio 2016 }}.</ref></div>
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|<div align="center">2013<ref>[http://www.statistica.beniculturali.it/RILEVAZIONI/MUSEI/Anno%202013/MUSEI_TAVOLA7_2013.pdf Visitatori ed Introiti Musei, Monumenti e Aree Archeologiche Statali - ANNO 2013] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20200929041526/http://www.statistica.beniculturali.it/RILEVAZIONI/MUSEI/Anno%202013/MUSEI_TAVOLA7_2013.pdf |date=29 settembre 2020 }}.</ref></div>
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|<div align="center">2008<ref>[http://www.statistica.beniculturali.it/rilevazioni/musei/Anno%202008/MUSEI_TAVOLA7_2008.pdf Visitatori ed Introiti Musei, Monumenti e Aree Archeologiche Statali - ANNO 2008] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140416035459/http://www.statistica.beniculturali.it/rilevazioni/musei/Anno%202008/MUSEI_TAVOLA7_2008.pdf |date=16 aprile 2014 }}.</ref></div>
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|<div align="center">2003<ref>[http://www.statistica.beniculturali.it/rilevazioni/musei/Anno%202003/MUSEI%20TAVOLA7%202003.pdf Visitatori ed Introiti Musei, Monumenti e Aree Archeologiche Statali - ANNO 2003] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140416035522/http://www.statistica.beniculturali.it/rilevazioni/musei/Anno%202003/MUSEI%20TAVOLA7%202003.pdf |date=16 aprile 2014 }}.</ref></div>
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|<div align="center">1998<ref>[http://www.statistica.beniculturali.it/rilevazioni/musei/Anno%201998/MUSEI%20TAVOLA7%201998.pdf Visitatori ed Introiti Musei, Monumenti e Aree Archeologiche Statali - ANNO 1998] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150924105938/http://www.statistica.beniculturali.it/rilevazioni/musei/Anno%201998/MUSEI%20TAVOLA7%201998.pdf |date=24 settembre 2015 }}.</ref></div>
|<div align="center">2
|<div align="center">€ 11
|<div align="center">€ 3,98</div>
|-
|}
=== Problemi ===
I rivenditori abusivi di biglietti continuano a essere al centro dell'attenzione dei [[Arma dei Carabinieri|Carabinieri]]; queste persone si occupano illegalmente di attività di commercio ambulante a nome di presunte agenzie turistiche, o mediazione nella vendita di biglietti di ingresso al Colosseo.<ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.romatoday.it/cronaca/colosseo-saltafila-abusivi-come-lavorano.html|titolo=Colosseo, ecco come agiscono i "saltafila" abusivi: pos collegati a conti personali per i pagamenti|sito=RomaToday|lingua=it|accesso=2024-02-13}}</ref><ref name=":3">{{Cita web|url=https://www.ilmessaggero.it/roma/news/colosseo_salta_fila_abusivi_truffa_pos_oggi-6133386.html|titolo=Colosseo, l’ultima truffa dei salta-fila abusivi: Pos collegato al conto|sito=www.ilmessaggero.it|data=2021-08-11|lingua=it|accesso=2024-02-13}}</ref> Ricordando, ovviamente, che l’unico ente responsabile della vendita di biglietti è il Parco Archeologico e nessuna agenzia turistica.
Il Colosseo è stato al centro anche di diverse problematiche riguardo la sicurezza, in particolare con il fenomeno dei "centurioni", che intimidivano le guide turistiche nel Parco Archeologico, esigendo una percentuale dei loro guadagni per permetter loro di continuare a lavorare e vivere sotto minaccia di violenza.<ref name=":4">{{Cita web|url=https://www.ilmessaggero.it/roma/centro_storico/colosseo_roma_pizzo_saltafila_racket_fratelli_sonnino_arrestati_ultime_notizie-7099846.html|titolo=Roma, al Colosseo il racket dei salta-fila. «Paga il pizzo o sei morto»: arrestati due fratelli|sito=www.ilmessaggero.it|data=2022-12-08|lingua=it|accesso=2024-02-13}}</ref> Questo fenomeno di illegalità nell'area del Colosseo è un problema persistente che ha sfidato varie amministrazioni comunali, nonostante le ordinanze e i divieti implementati e le sfide legali al TAR ([[Tribunale Amministrativo Regionale]]).
== Collegamenti ==
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;Fonti secondarie
* {{cita libro | autore = [[Carlo Fontana]] | titolo = L'Anfiteatro Flavio descritto e delineato dal Cavaliere Carlo Fontana | editore = Vaillant | anno = 1725 | OCLC = 77840618 | pagine = IV, 176}}
* Gabriele Farre, ''L'Anfiteatro. Logica costruttiva di una tipologia architettonica'', Santarcangelo di Romagna (RN), Maggioli Editore, Paesaggio Urbano, n.3/2016, pp. 60–75. ISSN 1120-3544
* [[Ranuccio Bianchi Bandinelli]] e [[Mario Torelli]], ''L'arte dell'antichità classica, Etruria-Roma'', Torino, Utet, 1976.
* P. Colagrossi, [https://www.archive.org/details/lanfiteatroflavi00colauoft ''L'Anfiteatro Flavio nei suoi venti secoli di storia''], Firenze, Libreria editrice fiorentina, 1913.
Riga 305 ⟶ 326:
* Roberto Luciani, ''Il Colosseo'', Milano, Fenice 2000, 1993. ISBN 88-415-0409-9
* [[Lawrence Richardson, Jr.]], ''s.v. Amphitheatrum Flavium'' in [http://books.google.it/books?id=K_qjo30tjHAC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0 ''A New Topographical Dictionary of Ancient Rome''], Baltimore, JHU Press, 1992, pp. 7–8. ISBN 0-8018-4300-6
* Mauro Saracco, [https://docenti.unimc.it/mauro.saracco/teaching/2020/22042/files/approfondimenti/01-r.-stern-e-g.-valadier RESTAURI IN ITALIA TRA '700 ED '800 R. STERN E G. VALADIER], U.S. Macerata 2020,
== Voci correlate ==
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* [[Anfiteatro]]
* [[Colosseo nella pittura]]
* [[Gladiatore|Gladiatori]]
* [[Valle del Tevere]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|etichetta=colosseo|wikt=colosseo|preposizione=sul}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=https://www.academia.edu/28478607/The_Amphitheatre._Logical_construction_of_an_architectural_typology_-_L_Anfiteatro._Logica_costruttiva_di_una_tipologia_architettonica|titolo=The Amphitheatre. Logical construction of an architectural typology - L'Anfiteatro. Logica costruttiva di una tipologia architettonica di Gabriele Farre|accesso=17 marzo 2017}}
* {{cita web | 1 = http://archeoroma.beniculturali.it/siti-archeologici/colosseo | 2 = Notizie e informazioni sul Colosseo nel sito della Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma | accesso = 22 febbraio 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110221130116/http://archeoroma.beniculturali.it/siti-archeologici/colosseo | dataarchivio = 21 febbraio 2011 | urlmorto = sì
* {{cita web|http://www.leaudioguide.net/b-it/Roma/128-Colosseo|Audioguida tratta da wikipedia sul colosseo Roma}}
* {{cita web|url=http://www.museoradio3.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-c20b1f17-43b7-4d6c-9cf3-d1c32e2668cd.html|titolo=Colosseo al nero, utopie relitti di Enrico Parlato|accesso=17 marzo 2017}}
* [https://www.romanoimpero.com/2009/09/il-colosseo.html Colosseo - Anfiteatro Flavio] su romanoimpero.com
* [https://www.sworld.co.uk/02/7613/photoalbum/colosseo-il-piu-grande-anfiteatro-di-roma-secret-world Colosseo - Secret World]
* [https://www.skylinewebcams.com/webcam/italia/lazio/roma/roma-colosseo.html Webcam in tempo reale del Colosseo]
{{SetteMeraviglie}}
{{Regio III Isis et Serapis}}
{{Anfiteatri romani}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|antica Roma|archeologia|architettura|Patrimoni dell'umanità}}
[[Categoria:Colosseo]]
[[Categoria:Vespasiano]]
[[Categoria:Tito (imperatore
[[Categoria:Parco archeologico del Colosseo]]
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