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{{Divisione amministrativa
|Nome = Mergozzo
|Panorama = Mergozzo veduta.jpg
|Didascalia =
|Bandiera = Mergozzo-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Mergozzo-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Piemonte
|Divisione amm grado 2 = Verbano-Cusio-Ossola
|Amministratore locale =Paolo TognettiMassimiliano Stoto
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione =26/05/2014
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni = Albo, Bettola, Bracchio, Candoglia, Montorfano, Nibbio, Campone
|Abitanti=2168
|Divisioni confinanti = [[Gravellona Toce]], [[Ornavasso]], [[Premosello-Chiovenda]], [[San Bernardino Verbano]], [[Verbania]]
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 ottobre 2017.
|Zona sismica = 4
|Aggiornamento abitanti=31-10-2017
|Gradi giorno = 2570
|Sottodivisioni=Albo, Bettola, Bracchio, Candoglia, Montorfano, Nibbio, Campone
|Nome abitanti = mergozzesi
|Divisioni confinanti=[[Gravellona Toce]], [[Ornavasso]], [[Premosello-Chiovenda]], [[San Bernardino Verbano]], [[Verbania]]
|Patrono = [[Assunzione di Maria|Santa Maria Vergine Assunta]]
|Zona sismica=4
|Festivo = 15 agosto
|Gradi giorno=2570
|PIL =
|Diffusività=
|PIL procapite =
|Nome abitanti=mergozzesi
|Mappa = Map of comune of Mergozzo (province of Verbano-Cusio-Ossola, region Piedmont, Italy).svg
|Patrono=[[Assunzione di Maria|Santa Maria Vergine Assunta]]
| Didascalia mappa = Posizione del comune di Mergozzo nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola
|Festivo=15 agosto
|PIL=
|PIL procapite=
| Mappa= Mappa Provincia IT-VB Mergozzo.png
| Didascalia mappa= Posizione del comune di Mergozzo nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola
}}
 
'''Mergozzo''' ({{sf|''Margözz'' in [[dialetto ossolano]]}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 2.168{{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia del Verbano-Cusio-Ossola]] in [[Piemonte]], affacciato sul [[Lago di Mergozzo|lago omonimo]]. La porzione più occidentale del suo territorio fa parte del [[Parco nazionale della Val Grande]].
 
Geograficamente collocato nell'[[Val d'Ossola|Ossola inferiore]]<ref>{{cita libro|titolo=L'Ossola Inferiore|autore=Enrico Bianchetti|anno=1878|città=Torino|editore=tipografia Vincenzo Bona|url=https://archive.org/details/ossolainferiore1/}}</ref>, nel settembre-ottobre 1944 fu, insieme al vicino comune di Ornavasso, il confine meridionale della [[Repubblica partigiana dell'Ossola]].
È considerato la porta meridionale della [[Val d'Ossola]] della cui omonima [[Repubblica dell'Ossola|Repubblica indipendente]] (settembre-ottobre 1944) rappresentava il confine meridionale insieme al vicino comune di [[Ornavasso]].
 
== Storia ==
Originariamente abitato dai [[Leponzi]], per l'epoca dell'Imperatore Augusto era entrato a far parte dell'Impero Romano. I pochi reperti ritrovati non permettono di ricostruire come si presentasse all'epoca il villaggio, ma probabilmente sorgeva in corrispondenza dell'attuale centro storico<ref>{{Cita|Braganti e Poletti Ecclesia|pp. 67-68}}.</ref>. Sono state identificate due necropoli,: quella della Cappella situata lungo la via diretta verso il [[Lago Maggiore]] e quella di Praviaccio lungo la via diretta verso l'[[Val d'Ossola|Ossola]], una fornace per laterizi in località Rubianco enonché un complesso sacro e un grande edificio in località Candoglia<ref name="Braganti-Ecclesia">{{Cita|Braganti e Poletti Ecclesia|ppp. 68}}.</ref>. Il centro abitato era collegato alla viabilità principale della zona sia in direzione sud est verso il Lago Maggiore che verso [[Gravellona Toce]] e [[Ornavasso]] nord est, collegandosi così alla [[Via Mediolanum-Verbannus|strada romana dell'Ossola]] che si dirigeva al [[passo del Sempione]]<ref name="Braganti-Ecclesia" />.
 
Il 15 settembre 1943 anche Mergozzo fu interessato dai rastrellamenti di ebrei che portarono all'[[eccidio del Lago Maggiore]], del quale alla fine si conteranno 57 vittime. Furono 3 le persone arrestate e uccise a Mergozzo in un campo poco lontano dal paese.<ref>Mario Abramo Covo, anni 66; Alberto Abramo Arditi, età presunta 55; Matilde David, età presunta 50. Cfr. M. Nozza, ''Hotel Meina. La prima strage di ebrei in Italia'', Milano, Mondadori, 1993.</ref>
 
===Simboli===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con regio decreto del 22 maggio 1942.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?3176|titolo=Mergozzo|accesso=4 ottobre 2025|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
{{Citazione|Partito: nel 1º di rosso, caricato di blocchi di marmo; nel 2º d'argento, al [[Biscione (araldica)|biscione]] visconteo di azzurro, coronato d'oro. Con il capo di porpora. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.
 
Nello stemma civico sono raffigurati affiancati dei blocchi di marmo — simboleggianti le cave di marmo rosato di Candoglia che furono donate dai Visconti alla Fabbrica del Duomo di Milano — e il biscione, emblema della famiglia Visconti. Il capo di porpora (cioè rosso scuro) è ciò che resta del [[capo del Littorio]], elemento che era obbligatorio per gli stemmi concessi durante l'epoca fascista. Tra il 1975 e il 1980 il consiglio comunale sostituì nel capo il fascio littorio con un'incudine sostenente una tenaglia e un martello da fabbro.<ref>{{cita web|titolo= Comune di Mergozzo – (VB) |url= https://www.araldicacivica.it/comune/mergozzo/ |accesso= 4 ottobre 2025}}</ref>
 
==Monumenti e luoghi d'interesse==
[[File:Olmo di Mergozzo.JPG|thumb|left|L'Olmoolmo secolare di Mergozzo]]
;L'Olmo: Il simbolo incontrastato di Mergozzo è sicuramente l'[[Ulmus minor|Olmo]], una pianta secolare, completamente cava, che si trova sulla riva del lago al centro della piazza principale del paese.
:L'Olmo era già presente a Mergozzo dal 1600, come testimonia la più antica raffigurazione del paese conosciuta: la pala d'altare della Madonna del Rosario, dipinta nel 1623 da Carolus Canis, e conservata nella chiesa parrocchiale<ref>{{cita web | 1 = http://www.regione.piemonte.it/sit/argomenti/pianifica/recupero/dwd/alberimonument/01_olmo.pdf | 2 = L'olmo di Mergozzo | 3 = 09-02-2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20121119013442/http://www.regione.piemonte.it/sit/argomenti/pianifica/recupero/dwd/alberimonument/01_olmo.pdf | dataarchivio = 19 novembre 2012 | urlmorto = sì }}</ref>.
:Anticamente sotto di esso le autorità locali (la "credenza dei communisti") si riunivano per le decisioni riguardanti la comunità e per amministrare la giustizia.
:Attualmente l'albero è completamente cavo e sostenuto da "stampelle" di metallo, ma ancora verde e rigoglioso.
:L'Olmo di Mergozzo è annoverato tra gli "alberi monumentali" del Piemonte<ref>{{cita web | 1 = httphttps://www.regione.piemontepoliticheagricole.it/sitflex/argomenticm/pianificapages/recuperoServeAttachment.php/L/dwdIT/alberiD/f%252Fe%252F4%252FD.pdf 46cf5f19ac7243e39133/P/BLOB%3AID%3D11260/E/xls|Elenco 2 = Glidegli alberi monumentali del Piemonte | 3 formato= xls|30-09-02-2009 2020| urlmorto =no}}</ref>.
 
[[File:Porticato delle Cappelle.JPG|thumb|left|Il porticato delle cappelle]]
[[File:Mergozzo Chiesa parrocchiale 1.JPG|alt=Chiesa dell'Assunta|thumb|La chiesa della Beata Vergine Assunta]]
;La [[Chiesa della Beata Vergine Assunta (Mergozzo)|parrocchiale della Beata Vergine Assunta]] e il porticato delle cappelle: La chiesa parrocchiale è dedicata all'Assunzione della Beata Vergine.fu Inauguratainaugurata nel 1610, sorge sulle basi della preesistente pieve romanica. Il rifacimento è durato dal 1603 al 1610. Di epoca successiva sono il pronao e la ripida scalinata.
:Il porticato delle cappelle si trova al fianco della chiesa parrocchiale.
<!-- Una versione precedente dell'articolo indicava il 1642 come data di realizzazione delle cappelle, contrariamente a quanto scritto nel sito di Mergozzo, se si hanno fonti più attendibili specificarle tramite una nota -->
:Inizialmente la zona racchiusa dal porticato era un cimitero, in seguito al suo trasferimento nella sede attuale, nel 1759<ref>http://www.comunedimergozzo.it/ nella sezione visita guidata-parrocchiale del sito</ref> furono realizzate a ridosso del muro perimetrale tredici cappelle della "''Via Crucis''", affrescate dal pittore [[Giovanni Battista Ronchelli]]. Solo in seguito venne costruito il porticato.
:Fra il 2002 e il 2005 sono stati svolti dei lavori di restauro per riportare alla luce i colori originali degli affreschi.
 
;La [[Chiesa di Santa Marta (Mergozzo)|chiesa di Santa Marta]]: La chiesa romanica risale al XII secolo. Originariamente era dedicata ai Santisanti Quirico e Giulitta, fu assegnata alla Confraternita di Santa Marta dal vescovo di Novara nel 1603. Conserva lo stile romanico orientato ed un affresco rappresentante Santa Marta con i confratelli inginocchiati posto sopra la porta principale, posizionata sul lato della chiesa. Santa Marta è patrona del rione di "Riva".
 
[[File:Mergozzo-0020.JPG|alt=Santa Elisabetta|thumb|297x297px|La chiesa di Santa Elisabetta]]
;L'oratorio di Santa Elisabetta: La piccola chiesetta si trova nel centro storico del paese. È dedicata ala Visitazione della Vergine a Santa Elisabetta. Eretta attorno al 1623, sorge sulle fondamenta di una preesistente cappella. Santa Elisabetta è patrona del rione "al Sasso".
 
;La Ca' d'la Norma: Un importante complesso megalitico situato in località Groppole, è costituita da un grosso masso di serizzo con delle scanalature e due coppelle, sotto il quale è presente un'aula delimitata da muri in pietra. vieneViene fatta risalire all'età del tardo Neolitico, ma la datazione è incerta poiché non sono stati ritrovati reperti che potessero essere utilizzati per effettuare una datazione precisa.
 
== Società ==
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==== Musei ====
A Mergozzo sono presenti due musei:
*Il ''museoMuseo civico archeologico'', che presenta tutti gli aspetti dei popoli antichi che abitavano l'Ossola.
*L'''ecomuseoEcomuseo del granito di Montorfano''<ref>{{Cita web|url=https://www.ecomuseogranitomontorfano.it/ecomuseo-presentazione/|titolo=Ecomuseo |accesso=2021-02-26}}</ref>, dedicato alla primaria forma di economia locale: la lavorazione e l'estrazione della pietra [[granito|granitica]].
 
=== Cucina ===
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==== Bracchio ====
[[File:Bracchio Oratorio Santa Maria della Natività e Sant'Anna.jpg|thumb|Chiesa di Santa Maria a Bracchio.]]
Bracchio (probabilmente dal tardo latino "''brachius''" = braccio<ref>non chiaro, vedi http://www.cognomiitaliani.org/cognomi/cognomi0002ra.htm {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090126072649/http://cognomiitaliani.org/cognomi/cognomi0002ra.htm |datedata=26 gennaio 2009 }}</ref>) si trova in posizione sopraelevata rispetto all'abitato del capoluogo mergozzese da cui si accede attraverso via Bracchio e via ai Mulini. Il nucleo principale dell'abitato è adagiato sulle pendici del [[Monte Faié]] di cui rappresenta la porta per il principale sentiero (la mulattiera) che conduce all'Alpe Vercio. Il paese è caratterizzato da un tessuto urbanistico tipicamente medievale, strade strette dalla tipica pavimentazione con sassi detti ''burel''. La chiesa principale è quella San Carlo (XV secolo), patrono di Bracchio, ma interessanti sono anche la chiesa romanica di Santa Maria al Cimitero e la Madonna delle Grazie all'Alpe Vercio.
 
====Candoglia====
[[File:Mario Finotti - Cave marmo - Candoglia.jpg|thumb|Cave di marmo di Candoglia, in un'immagine di [[Mario Finotti]]]]
llÈ il primo paese che si incontra proseguendo da Mergozzo in direzione Domodossola è. Candoglia, (''Canduja'' in dialetto ossolano) è un piccolo agglomerato di case stretto tra la montagna e il fiume. In questa frazione (chiamata ''Canduja'' in dialetto) si trova la [[Cava (miniera)|cava]] di marmo donata dagli [[Sforza]] alla [[Veneranda fabbrica del Duomo]] come benevolenza cittadina; il [[Duomo di Milano]] fu infatti costruito con il [[marmo di Candoglia|marmo rosa di Candoglia]]. Ancora oggi le cave sono di proprietà della Fabbrica, che le utilizza per i continui restauri e rifacimenti necessari al Duomo. Il nucleo antico del paese si trova infatti tutt'attorno alle strutture di servizio delle cave, da dove parte la strada che risale la montagna.
 
A Candoglia sono presenti due chiese: San Graziano, patrono di Candoglia, ora inglobata tra le case più recenti del paese, risalente al XII secolo, e Sant'Andrea, tuttora immersa tra i boschi non lontano dall'abitato.
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====Bettola====
Frazione tra Nibbio e Albo sulla strada per la Val d'Ossola, compresa all'interno del territorio del [[Parco nazionale della Val Grande]].
Bettola è un piccolo paese pedemontano incastonato fra il verde delle montagne ed il fiume Toce che con le sue acque ne lambisce le campagne. Al centro di uno sparuto agglomerato di case, al fondo di un vicolo, si trova quello che un tempo era un luogo presso il quale i lavoratori delle vigne si incontravano per produrre il “nettare degli dei”, ricavandolo dalla spremitura del dolce frutto. Il torchio di Bettola è tra gli esemplari più antichi presenti sul territorio ossolano, testimonianza dell'antica diffusione della coltivazione della vite nelle campagne. La sua costruzione è opera di artigiani assai abili chiamati “picasass”''picasass''; il basamento è stato realizzato con pietra locale ed è alto fino a 20&nbsp;cm con incisi canali di raccolta che indirizzavano il mosto in un recipiente sottostante anch'esso di pietra. Tutt'oggi è possibile visitarlo esclusivamente dall'esterno, in attesa che venga restaurato e recuperata l'intera struttura.
 
==== Nibbio ====
Poco dopo Bettola si incontra Nibbio, piccolo paese posto contro le ripidissime ed impressionanti pendici delle montagne chiamate ''i Corni di Nibbio'', aspre vette montuose che superano i 2000 metri.
 
All'inizio del paese vi è la piccola chiesa di San Pietro, patrono della frazione.
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==== Montorfano ====
[[File:Mergozzo Montorfano chiesa.jpg|thumb|La chiesa di San Giovanni Battista]]
[[Montorfano (Mergozzo)|Montorfano]] è un piccolo villaggio situato tra i boschi sul [[Montorfano (monte)|monte dallo stesso nomeomonimo]] che domina il [[lago di Mergozzo]].
 
Il granito bianco locale è celebre: con questo materiale vennero realizzate nel 1506 le colonne del porticato del [[Lazzaretto]] di [[Milano]] e nel [[1830]] le colonne di [[San Paolo fuori le Mura]] a [[Roma]].
 
La chiesa di San Giovanni Battista (XII secolo), in blocchi di granito con copertura a beole, ha pianta a croce latina, con tiburio ottagonale ornato da archetti pensili. Nella chiesa è presente una pala di altare, opera di [[Luigi Reali]], pittore fiorentino del XVII secolo operante nella zona, che raffigura la Madonna del Carmine tra i SS.santi Giovanni Evangelista e Rocco.
 
Scavi archeologici, condotti sotto il controllo della Soprintendenza per i Beni archeologici del Piemonte, hanno messo in luce interessanti strutture precedenti all'edificio attuale. Nell'area si sono succedute tre fasi: una paleocristiana, una carolingia e l'attuale di età romanica. All'interno della chiesa si possono ammirare i resti del fonte battesimale paleocristiano, mentre di fianco all'esterno troviamo i resti della basilica a tre absidi di età altomedievale.
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È collocato tra i comuni di Gravellona Toce e Ornavasso.
 
== Il vento ''mergozzoMergozzo'' ==
Dal nome del paese di Mergozzo è derivato il nome del vento che proviene dalla valle del [[Toce]] e che spira prevalentemente nelle ore notturne. Quest'ultimo è, inoltre, un vento caldo. Il Mergozzo soffia non solo sul comune da cui proviene il suo nome, ma anche nelle vicinanze al paesino in questione. Soffia, quindi verso sud.
 
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[[File:Climbing area - falesia "La Panoramica" - Nibbio, Mergozzo (VB) Piedmont, Italy - 2019-03-30.jpg|thumb|Falesia ''La Panoramica'' di Nibbio]]
=== Calcio ===
La squadra di calcio è l'''A.C.D. Mergozzese'' che milita nel girone A piemontese e valdostano di 1ª Categoria vinto nello scontro finale dei playoff nella stagione 2017-2018. Le partite casalinghe si disputano nel campo comunale “Pierluigi Gini”.
 
=== Canoa ===
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=== Arrampicata ===
 
Nella frazione di [[Mergozzo#Nibbio|Nibbio]] di Mergozzo si trova una falesia, denominata ''"La Panoramica''" che viene frequentata dai praticanti dell'arrampicata sportiva e di alpinismo. La falesia presenta ununa roccia gneiss, attrezzata con chiodi e soste, si sviluppa in diversi settori con tiri dai 20 ai 40 metri di altezza, con gradi che vanno dal 4a- al 7a. <ref>{{cita web|url=https://www.gulliver.it/itinerario/62889/|titolo=relazioneRelazione Gulliver.it}}</ref>
 
==Galleria d'immagini==
<gallery>
File:Mergozzo-notte.JPG|Mergozzo notturna
File:Mergozzo-0028.JPG|Vicoli del paese
File:423Mergozzo.JPG|Il lungolago
File:Mergozzo-0052.JPG|Il museo archeologico
File:Mergozzo-0051.JPG|La chiesa di Santa Marta
File:Mergozzo-0015.JPG|La scalinata della "Scàrpia"
 
</gallery>
 
==Amministrazione==
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|Carica = Sindaco
|Partito = ''[[Lista Civica]]''
|Note = Eletto con il 62,95% dei voti, affluenza del 69,14%<ref>[{{Cita web |url=https://elezioni.interno.gov.it/comunali/scrutini/20190526/scrutiniGI011020440 |titolo=Ministero dell'Interno - Comunali del 26/05/2019] |accesso=27 maggio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190527202200/https://elezioni.interno.gov.it/comunali/scrutini/20190526/scrutiniGI011020440 |urlmorto=sì }}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
Fa parte dell'[[unione montana di comuni Valgrande e del Lago di Mergozzo]].
 
'''Sede Comunale'''
 
La Casa Comunale si trova in Via Pallanza n.2, affacciata sul bellissima Lago.
 
Il paese è dotato di Polizia Locale, il servizio viene svolto da 2 Unità.
 
==Galleria d'immagini==
<gallery>
File:Mergozzo-notte.JPG|Mergozzo notturna
File:Mergozzo-0028.JPG|Vicoli del paese
File:423Mergozzo.JPG|Il lungolago
File:Mergozzo-0052.JPG|Il museo archeologico
File:Mergozzo-0051.JPG|La chiesa di Santa Marta
File:Mergozzo-0015.JPG|La scalinata della "Scàrpia"
File:Mergozzo FEB 07 2011.jpg|Veduta
</gallery>
 
==Note==
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==Bibliografia==
* {{Cita testo|titolo=Storia di Mergozzo &mdash;- dalleDalle origini ad oggi|editore=Gruppo Archeologico Mergozzo|autore=Annarosa Braganti|autore2=Elena Poletti Ecclesia|capitolo="I cimeli di una civiltà che alla nostra fu madre..." &mdash;- Archeologia romana a Mergozzo|cid=Braganti e Poletti Ecclesia}}
* {{cita libro |autore = [[Ernesto Colli (sacerdote)|Ernesto Colli]] |titolo = Mergozzo nella sua storia |editore = Tipografia Cattaneo |città = Novara |anno = 1933}}
* {{cita libro |autore = [[Ernesto Colli (sacerdote)|Ernesto Colli]] |titolo = Mergozzo nella sua storia - Opuscolo secondo |editore = Arti Grafiche Airoldi |città = Intra |anno = 1935}}
* {{cita libro | cid = Andenna1982 | url = https://www.calameo.com/read/007260735250197386191 | capitolo = Castelli e fortificazioni di Omegna, di Mergozzo, di Crusinallo, di Gravellona Toce e di Cerro | autore = Giancarlo Andenna | wkautore = Giancarlo Andenna | pp = 637-645 | titolo = Da Novara tutto intorno | opera = Andar per castelli | anno = 1982 | editore = Milvia | città = Novara | via = Calameo | accesso = 17 maggio 2024}}
 
== Voci correlate ==
* [[Marmo di Candoglia]]
* [[Stazione di Mergozzo]]
* [[Stazione di Candoglia-Ornavasso]]
Riga 220 ⟶ 238:
* [https://web.archive.org/web/20160304104258/https://dl.dropboxusercontent.com/u/38899479/ASIM%20-RSIM%202012/ASIMApocalisse%20lacustre.pdf] Articolo di Ezio Albrile sulla Chiesa romanica di San Giovanni Battista a Montorfano
 
{{Comuni della Valle Ossola}}
{{Comuni del Parco Nazionale della Val Grande}}
{{Comuni della provincia del Verbano-Cusio-Ossola}}
{{Controllo di autorità}}