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{{Nota disambigua}}
[[File:Leo XIV (june 2025).jpg|miniatura|[[Papa Leone XIV|Leone XIV]], papa della Chiesa cattolica dall'8 maggio 2025]]
{{Monarca
Il '''papa''' (formalmente il '''sommo pontefice''' o '''romano pontefice''') è il [[Diocesi di Roma|vescovo di Roma]], massima autorità religiosa riconosciuta nella [[Chiesa cattolica]]. I suoi [[Trattamento d'onore|trattamenti]] possono essere ''Santo Padre'',<ref>{{Cita web|url=https://www.vatican.va/content/francesco/it/letters/2020/documents/papa-francesco_20200702_lettera-benedettoxvi.html|titolo=Lettera del Santo Padre Francesco a Sua Santità Benedetto XVI Papa emerito, per la morte del fratello, Mons. Georg Ratzinger (2 luglio 2020) {{!}} Francesco|accesso=23 agosto 2021}}</ref> ''Sua Santità'', ''Vostra Santità'' o semplicemente ''[[Santità (trattamento)|Santità]]''.''<ref name=":03">{{Treccani|santita|Santità|v=1|Citazione='''3. a.''' Titolo che si usa comunemente parlando del papa o rivolgendosi a lui: ''Sua Santità'', ''Vostra Santità'' (abbreviato in ''S.S.'', ''V.S.''); anche seguito dal nome: ''Sua Santità Benedetto XVI.''}}</ref>''
|nome = Sommo pontefice
|immagine = Pope Francis in March 2013.jpg
|legenda = [[Papa Francesco|Francesco]], papa dal 13 marzo [[2013]].
|stemma =Emblem of the Papacy SE.svg
|titolo = Sovrano della [[Città del Vaticano]]
|altrititoli = Vescovo di Roma<br />Vicario di Gesù Cristo<br />Successore del principe degli apostoli<br />Sommo pontefice della Chiesa universale<br />Primate d'Italia<br />Arcivescovo e metropolita della Provincia Romana<br />Sovrano dello Stato della Città del Vaticano<br />Servo dei servi di Dio<br />Capo del Collegio dei Vescovi
|trattamento = Santo Padre<br />Sua Santità<br />Santità
|religione = Cattolicesimo
}}
Il '''papa''' (detto più formalmente '''romano pontefice''' o '''sommo pontefice'''), è la più alta autorità religiosa riconosciuta nella [[Chiesa cattolica]]. I suoi [[Trattamento d'onore|trattamenti]] possono essere ''santo padre'', ''sua santità'', ''santità''.
 
Secondo il [[diritto canonico]] è il [[vescovo]] della [[diocesi di [[Roma]], capo del [[Collegio episcopale|Collegio dei vescovi]], [[Primate (ecclesiastico)|primate]] d'Italia, [[vicario di [[Cristo]] e [[Primato papale|pastore in terra della [[Chiesa cattolica|Chiesa universale]],<ref name=":2">[httphttps://www.vatican.va/archive/cod-iuris-canonici/ita/documents/cic_libroII_331-335_it.html Codice Di Diritto Canonico, Libro II,Il Popolo Di Dio, Parte II, La Costituzione Gerarchica Della Chiesa, Sezione I, La Suprema Autorità Della Chiesa, (Cann. 330 – 367), Capitolo I (CannCan. 331-] 335),[[Codice Ildi RomanoDiritto Pontefice E Il Collegio Dei Vescovi, Articolo 1,Canonico|CIC]].</ref>, possedendo anche i titoli di sommo pontefice della [[Chiesa cattolica]],<ref name=":3">[{{cita web|url=http://www.vaticanstate.va/IT/Stato_e_Governo/StrutturadelGovernatorato/Organigramma/organigramma_stato.htm |titolo=Organigramma Stato Città del Vaticano] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20120602195908/http://www.vaticanstate.va/IT/Stato_e_Governo/StrutturadelGovernatorato/Organigramma/organigramma_stato.htm |data=2 giugno 2012 }}</ref><ref group="Nota">{{Citazionecita libro|autore-capitolo=F. A. Sullivan|capitolo=Pope|lingua=en|titolo=The New Catholic Encyclopedia|volume=vol. 11|città=New York|editore=Gale|anno=2002|pp=495-496|citazione=The office of the pope is described in the Annuario pontificio (official directory of the HOLY SEE) by the following titles: ‘‘Bishop"Bishop of Rome, Vicar of Jesus Christ, Successor of the Chief of the Apostles, Supreme Pontiff of the Universal Church, Patriarch of the West, Primate of Italy, Archbishop and Metropolitan of the Roman Province, Sovereign of the State of Vatican City.’’" Of these titles, the basis of all the rest is the third, Successor of the Chief of the Apostles. VATICAN COUNCIL I defined that Christ constituted St. PETER chief of all the APOSTLES and visible head of the whole Church militant, granting him a PRIMACY not merely of honor but of true jurisdiction; that Christ established that Peter should have perpetual successors in this primacy; and that the Roman bishops are these successors (Enchiridion symbolorum 3055, 3058). |F. A. SULLIVAN. ''Pope'' in ''The New Catholic Encyclopedia'', vol.11. NY, Gale, 2002, pag.495-6}} Il titolo di [[patriarca d'Occidente]] è stato soppresso nel 2006; cfr. [httphttps://wwwpress.vatican.va/roman_curiacontent/pontifical_councilssalastampa/chrstuniit/general-docsbollettino/rc_pc_chrstuni_doc_20060322_patriarca-occidente_itpubblico/2006/03/22/0142/00426.html sito del Vaticano].</ref> patriarca della [[Chiesa latina]], nonché, a seguito dei [[Patti Lateranensi]], [[Sovrano|sovrano assoluto]] dello [[Città del Vaticano|Stato della Città del Vaticano]].<ref name=":4">[[Legge vedasifondamentale l'articolodello 1Stato della Città del Vaticano]] del 26 novembre 2000, art. 1, comma 1 [httphttps://www.vatican.va/news_services/press/documentazione/documents/sp_ss_scv/informazione_generale/legge-fondamentale_it.html Legge Fondamentale] del 26 novembre 2000.</ref>.
 
Egli viene eletto dal [[Collegio cardinalizio|Collegio dei cardinali]] durante il [[conclave]].<ref name=":02">[https://www.vatican.va/archive/cod-iuris-canonici/ita/documents/cic_libroII_349-359_it.html#CAPITOLO_III Can. 349] [[Codice di Diritto Canonico|CIC]].</ref> Può essere eletto papa anche un [[laico]], per consuetudine però il papa è scelto tra i [[Cardinale|cardinali]].<ref name=":1">{{Treccani|papa_(Dizionario-di-Storia)}}</ref><ref>L'ultimo papa ad essere eletto senza che facesse parte del Collegio cardinalizio fu [[papa Urbano VI|Urbano VI]] nel [[Conclave del 1378]].</ref> Il titolo di papa può essere ed è spesso abbreviato con la formula PP (Pontifex Pontificum). nei documenti scritti in [[Lingua latina ecclesiastica|lingua latina]].<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.ndl.go.jp/incunabula/e/glossary/glo_11.html|titolo=Contractions and Abbreviations {{!}} Incunabula - Dawn of Western Printing|data=10 dicembre 2011|accesso=20 agosto 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111210050234/http://www.ndl.go.jp/incunabula/e/glossary/glo_11.html|urlmorto=sì}}</ref><ref group="Nota">Ad esempio all'inizio dell'enciclica ''[[Ecclesia de Eucharistia]]'' ci si riferisce così a [[Papa Giovanni Paolo II|Giovanni Paolo II]] (''...Ioannis Pauli PP. II...)''
L'ufficio del papa prende il nome di papato, mentre la sua [[giurisdizione]] ha il nome di [[Santa Sede]] (o [[Sede Apostolica]]) ed è ente di [[diritto internazionale]].
 
Testo ufficiale dell'enciclica: [https://www.vatican.va/content/john-paul-ii/la/encyclicals/documents/hf_jp-ii_enc_20030417_eccl-de-euch.html Ecclesia de Eucaristia, Litterae Encyclicae de Eucharistia eiusque necessitudine cum Ecclesia, 17 Aprilis MMIII, Ioannes Paulus PP. II | Ioannes Paulus II]</ref> L'ufficio del papa prende il nome di papato, mentre la sua [[giurisdizione]] ha il nome di [[Santa Sede]] (o Sede Apostolica) ed è ente di [[diritto internazionale]].
La particolare preminenza del papa sulla Chiesa cattolica deriva dall'essere considerato successore dell'[[apostolo]] [[San Pietro|Pietro]], al quale, secondo l'interpretazione cattolica dei [[Vangeli]], [[Cristo]] ha conferito l'incarico di pastore della [[Chiesa universale]]<ref>{{passo biblico|Mt16,17-19;Lc21,31-32;Gv21,15-18}}</ref>. Pietro, secondo la tradizione, avrebbe retto negli ultimi anni di vita la comunità cristiana di Roma, divenendone il primo vescovo e subendovi il [[Martirio (cristianesimo)|martirio]] nell'anno [[67]].
 
La particolare preminenza del papa sulla Chiesa cattolica deriva dall'essere considerato successore dell'apostolo [[Pietro (apostolo)|Pietro]], al quale, secondo l'interpretazione cattolica del [[Vangelo]], [[Cristo]] ha conferito l'incarico di pastore della [[Chiesa (comunità)|Chiesa universale]].<ref name=":0">{{Cita passo biblico|Mt16,17-19;Lc21,31-32;Gv21,15-18}}</ref> Pietro, secondo la tradizione, avrebbe retto negli ultimi anni di vita la comunità cristiana di Roma, divenendone il primo vescovo e subendovi il [[Martirio (cristianesimo)|martirio]] nell'anno 67.
Papa deriva dal [[greco antico|greco]] πάππας (''pàppas''), espressione familiare per "[[padre]]" attestata a partire dal [[III secolo]], contestualmente a un analogo uso fatto per indicare il [[patriarcato di Alessandria|vescovo di Alessandria]], in [[Egitto (provincia romana)|Egitto]].
 
Attualmente il [[Lista dei papi|267º]] papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma è [[Leone XIV]] (nato Robert Francis Prevost), eletto papa l'[[Conclave del 2025|8 maggio 2025]].
Con il [[nome pontificale]] di Francesco, dal 13 marzo [[2013]] il papa è [[Jorge Mario Bergoglio]], 266º vescovo di Roma<ref>{{cita web|url=
http://www.repubblica.it/speciali/esteri/conclave-papa-elezioni2013/2013/03/13/news/fumata_bianca_eletto_il_nuovo_papa-54494392/?ref=HREA-1. |titolo=Repubblica.it|data=13-03-2013|accesso=10 marzo 2013}}</ref>.
 
== Storia del titolo ==
Secondo i dati della [[Chiesa cattolica]], il [[Soglio di Pietro]] ha visto 47 pontefici provenire da oltre gli odierni confini politici italiani; più precisamente, la storia ha visto 47 papi non italiani su 266.
[[File:Emblem of the Papacy SE.svg|miniatura|Emblema del Papato]]
Il termine ''papa'' deriva dal [[greco antico|greco]] πάππας (''pàppas''),<ref name= sec >{{Treccani|papa_(Sinonimi-e-Contrari)|papa|v=x|accesso=17 luglio 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.etimo.it/?term=papa|titolo=Etimologia : papa;|accesso=17 luglio 2021}}</ref><ref>{{Treccani|papa1|papa¹|v=1|accesso=1º agosto 2021}}</ref> espressione familiare per "[[padre]]". Il titolo era già diffuso nell'antichità: in [[Chiesa ortodossa|Oriente]] era usato indifferentemente per rivolgersi a qualsiasi membro del [[clero]], mentre in [[Chiesa cattolica|Occidente]] fu usato inizialmente per rivolgersi ai soli vescovi, e in seguito esclusivamente al vescovo di Roma.<ref name=":1" />
 
Il primo capo di una Chiesa a ricevere il titolo di papa fu in realtà non un vescovo di Roma, ma [[Eraclio di Alessandria]] (232-248). Scrive [[Eusebio di Cesarea]]:
== Cenni storici ==
{{Vedi anche|Città del Vaticano|Stato Pontificio}}
Vi sono diverse ipotesi sull'esistenza di una forma di [[primato di Pietro|primato petrino]] nella Chiesa antica, sebbene alcuni storici sostengano che prima della metà del [[II secolo]], e forse anche più tardi, non venisse riconosciuto alcun primato al vescovo di Roma<ref>Cambridge History of Christianity, volume 1, 2006, page 418</ref>.
 
{{Citazione|Ho ricevuto questa regola e questo modello dal nostro beato papa Eraclio|Eusebio di Cesarea, ''Historia Ecclesiastica'', VII, 7, 4|τοῦτον ἐγὼ τὸν κανόνα καὶ τὸν τύπον παρὰ τοῦ μακαρίου πάπα ἡμῶν Ἡρακλᾶ παρέλαβον|lingua=GRC|lingua2=IT}}
[[Ireneo di Lione]] nell<nowiki>'</nowiki>''Adversus haereses'' stila una lista di quelli che furono i successori della Chiesa «somma ed antichissima ed a tutti nota, fondata e costituita in Roma dai gloriosissimi Apostoli Pietro e Paolo. A questa Chiesa, per la sua peculiare principalità (propter potiorem principalitatem), è necessario che convenga ogni Chiesa, cioè i fedeli dovunque sparsi, poiché in essa la tradizione degli Apostoli è stata sempre conservata».<ref>''Adversus haereses'', III, 3, 2 (''PG'' 7, 848).</ref>
 
La prima attestazione del titolo di "papa" riferito al vescovo di Roma è invece databile alla fine del [[III secolo]], periodo a cui è fatta risalire un'[[epigrafe]] nelle [[catacombe di San Callisto]] in Roma, nella quale un certo diacono Severo, avendo scavato un cubicolo doppio per sé e la sua famiglia poiché gli era morta la figlia di dieci anni, dice di essere stato autorizzato da «''p(a)p(ae) sui Marcellini''», ossia il suo [[papa Marcellino]] (296-304):<ref>{{Cita web|url=https://www.newadvent.org/cathen/09430b.htm|titolo=CATHOLIC ENCYCLOPEDIA: Luminare|accesso=13 luglio 2021}}</ref>
[[Ambrogio da Milano]] conia la famosa espressione "Ubi Petrus, ibi Ecclesia" (la Chiesa esiste unicamente ove è riconosciuto il primato di Pietro, cioè del papa).<ref>''In Psalmum XL enarratio'', 30 (''PL'' 14, 1082).</ref>
 
{{Citazione|Il diacono Severo fece questo doppio ''cubiculum'', con i suoi ''arcosolia'' e ''luminaria'' per ordine del suo papa Marcellino come quieta residenza di pace per sé e per la sua famiglia|3=Cubiculum duplex cum arcisoliis et luminare / iussu p(a)p(ae) sui Marcellini diaconus iste / Severus fecit mansionem in pace quietam / sibi suisque...|lingua=la|{{AE|2007|159}}}}
Altri padri della Chiesa parlano di Roma come sede verso cui l'intera Cristianità deve convergere.
 
[[Papa Damaso I|Damaso I]] invece fu il primo vescovo di Roma a essere ufficialmente definito come "papa" dai suoi contemporanei.<ref name="b62">{{cita|Baumgartner|p. 6}}.</ref>
Inoltre, tale primazia è indicata già nei primissimi Concili della Chiesa: al [[Primo concilio di Nicea]] (19 giugno [[325]]) venne riconosciuta la preminenza di alcune sedi [[patriarcato (cristianesimo)|patriarcali]] in modo canonico tra le quali Roma ha un particolare primato: «In [[Egitto]], nella [[Libia]] e nella [[Pentapoli libica|Pentapoli]] siano mantenute le antiche consuetudini per cui il vescovo di Alessandria abbia autorità su tutte queste province; anche al vescovo di Roma infatti è riconosciuta una simile autorità. Ugualmente ad [[Antiochia]] e nelle altre province siano conservati alle chiese gli antichi privilegi.»<ref>Concilio di Nicea I, canone VI.</ref>
 
In realtà anche dopo l'affermazione in Occidente del titolo di papa in riferimento al vescovo di Roma, in Oriente e nei [[Italia bizantina|territori bizantini dell'Italia meridionale]] esso verrà ancora usato, col significato di "padre", per rivolgersi anche ai semplici sacerdoti.<ref name=":1" /> In questa accezione il titolo è usato anche dal [[Papi della Chiesa ortodossa copta|patriarca di Alessandria dei Copti]] e dal [[Chiesa greco-ortodossa di Alessandria|patriarca greco-ortodosso di Alessandria]].
Infine, durante il [[primo concilio di Costantinopoli]] (tenutosi dal maggio al luglio del [[381]]) si decise che «Il vescovo di Costantinopoli avrà il primato d'onore dopo il Vescovo di Roma, perché tale città è la nuova Roma».<ref>Concilio di Costantinopoli I, canone III.</ref> Il medesimo canone venne ribadito dal [[Concilio di Calcedonia]]<ref>Canone 28 del concilio di Calcedonia (cfr. [http://www.documentacatholicaomnia.eu/03d/0451-0451,_Absens,_Concilium_Chalcedonense,_IT.doc testo in italiano] dei canoni conciliari).</ref>, ma non venne, però, accettato dai papi [[Papa Damaso I|Damaso I]], [[Papa Leone I|Leone I]] e [[Papa Gregorio I|Gregorio I]] in quanto ritennero che l'affermazione del primato papale rispetto al patriarca di Costantinopoli fosse troppo debole. I papi cioè ritennero che la supremazia del vescovo di Roma non dovesse essere determinata da cause storiche, ma da motivazioni telologiche e dottrinali, le stesse che poi porteranno allo [[Scisma d'Oriente]] del 1054.
 
== Storia ==
Mentre la [[sedi apostoliche|sede]] di Roma sarebbe stata fondata da [[Pietro apostolo]] e da [[Paolo di Tarso]], che qui furono martirizzati nel primo secolo, quella di [[Patriarcato di Alessandria|Alessandria]] risalirebbe a [[Marco evangelista]]; la sede di [[Patriarcato di Antiochia|Antiochia]] sarebbe una Chiesa fondata anch'essa da Pietro e il [[Patriarcato di Costantinopoli]], per tradizione, si fa discendere da [[Andrea apostolo]], fratello di Pietro, anche se, in realtà, la sede vescovile costantinopolitana è sorta soltanto nel IV secolo.
{{Vedi anche|Storia del papato|Storia del cristianesimo|Stato Pontificio|Città del Vaticano}}
 
=== Attestazioni nella Chiesa delle origini ===
== Il ruolo e il titolo ==
[[File:Pope-peter pprubens.jpg|miniatura|[[Pietro (apostolo)|San Pietro]], [[Primato di Pietro#Interpretazione cattolica|primo papa della Chiesa cattolica]]]]
[[File:Facade San Giovanni in Laterano 2006-09-07.jpg|thumb|La [[basilica di San Giovanni in Laterano]] a Roma, la sede del papa quale vescovo dell'Urbe.]]
Vi sono diverse ipotesi sull'esistenza di una forma di [[Primato di Pietro|primato petrino]] nella Chiesa antica, sebbene alcuni storici sostengano che prima della metà del [[II secolo]], e forse anche più tardi, non venisse riconosciuto alcun primato al vescovo di Roma.<ref>{{cita libro|lingua=en|titolo=Cambridge History of Christianity|editore=Cambridge University Press|volume=vol. 1|anno=2006|p=418}}</ref>
[[File:Gesupietrochiave.jpg|thumb|Gesù dona a Pietro le chiavi sacre.]]
 
[[Ireneo di Lione]] nell'''[[Adversus Haereses|Adversus haereses]]'' stila una lista di quelli che furono a capo di quella Chiesa «''somma e antichissima e a tutti nota, fondata e costituita in Roma dai gloriosissimi Apostoli Pietro e Paolo. A questa Chiesa, per la sua peculiare principalità, è necessario che convenga ogni Chiesa, cioè i fedeli dovunque sparsi, poiché in essa la tradizione degli Apostoli è stata sempre conservata''».<ref>{{Cita web|url=https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/audiences/2006/documents/hf_ben-xvi_aud_20060510.html|titolo=Udienza Generale del 10 maggio 2006: La Successione Apostolica|autore=Benedetto XVI|accesso=1º agosto 2021}}</ref><ref>''Adversus haereses'', III, 3, 2 (''PG'' 7, 848).</ref>
Il titolo di ''papa'' è attestato sin dal [[III secolo]], a quando viene fatta risalire un'[[epigrafe]] nelle [[catacombe di San Callisto]] situate in Roma, nella quale un certo [[diacono]] Severo, avendo scavato un cubicolo doppio per sé e la sua famiglia poiché gli era morta la figlia di dieci anni, dice di essere stato autorizzato da "papae sui Marcellini", ossia il suo [[papa Marcellino]] ([[296]]-[[304]]). Nel corso dei secoli vari sono stati i titoli attribuiti al romano pontefice; negli atti ufficiali in cui il nome del papa è posto all'inizio (tale ad esempio è una [[costituzione apostolica]]) in modo costante al nome del papa senza ordinale (ad esempio "Paolo") segue solo il titolo di [[vescovo]] e quello di servo dei servi di Dio.
 
[[Sant'Ambrogio|Ambrogio da Milano]] coniò invece la famosa espressione ''[[Ubi Petrus ibi Ecclesia|Ubi Petrus, ibi Ecclesia]]'' (la Chiesa esiste unicamente ove è riconosciuto il primato di Pietro, cioè del papa).<ref>''In Psalmum XL enarratio'', 30 (''PL'' 14, 1082).</ref>
Nella [[Chiesa cattolica]] il papa ha compiti, titoli ed autorità, sia a livello locale che universale:
 
==== Papa Stefano I sull'amministrazione dei sacramenti ====
* Il papa è [[vescovo]] di [[diocesi di Roma|Roma]], per quanto il governo pastorale della [[diocesi]] di Roma viene delegato al [[Cardinale vicario]]. Secondo la tradizione cristiana Gesù Cristo conferì a Pietro il primato di giurisdizione sull'intera Chiesa di Dio (Mt 16,16-19) e (Gv 21,15-17), da cui ne consegue che chiunque succeda a Pietro nella sua cattedra ottiene il primato di Pietro su tutta la Chiesa, così come definito dalla costituzione dogmatica [[Pastor Aeternus]] approvata ed emanata durante il [[concilio Vaticano I]] convocato da [[papa Pio IX]]<ref>[http://www.totustuustools.net/magistero/p9pastor.htm capitolo I e II]</ref>, L'autorità stessa del papa, come scrive [[Giovanni Paolo I]], deriva dall'essere «vescovo di Roma, cioè successore di Pietro in questa città».<ref>Ricca è la documentazione in materia. Alcuni testi:
Contestualmente all'[[Antipapa|antipontificato]] di [[Antipapa Novaziano|Novaziano]] (251-258), sorse in seno alla Chiesa il dibattito sulla validità dei sacramenti, in particolare il [[battesimo]], amministrati dall'antipapa e dai suoi seguaci: mentre generalmente le chiese africane e asiatiche ritennero invalido il sacramento, il vescovo di Roma [[Papa Stefano I|Stefano I]] ritenne che esso fosse valido e che fosse necessaria per gli eretici riconvertiti la sola [[Imposizione delle mani (liturgia)|imposizione delle mani]]. In merito a ciò è giunto a noi uno scambio di lettere tra Stefano e [[Tascio Cecilio Cipriano|Cipriano di Cartagine]], in cui il papa tentò di imporre l'uso romano e minacciò di [[scomunica]] la Chiesa d'Africa qualora essa non si fosse conformata al suo volere, richiamandosi anche al celebre passo di [[Vangelo secondo Matteo|Matteo]] («[...] ''Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa''...») per imporre il primato della Chiesa di Roma: questo è il primo caso nella storia in cui un vescovo di Roma invocò un primato su tutta Chiesa in quanto successore di Pietro.<ref>{{Enciclopedia italiana|stefano-i-papa-santo_(Enciclopedia-Italiana)|STEFANO I papa, santo|accesso=1º agosto 2021}}</ref>
Discorso di [[papa Paolo VI]] in occasione della presentazione della costituzione apostolica ''Vicariae potestatis'' (AAS 69, 1977, p. 54): «Promulgando la nuova Costituzione, noi intendiamo attestare la nostra consapevolezza di Vescovo di Roma, che giustifica e sostiene quella Pontificia. È infatti proprio in quanto Successore del Beato Pietro in questa Sede romana che noi ci sappiamo investiti del compito formidabile di Vicario di Cristo in terra e perciò di Supremo Pastore e Capo visibile della Chiesa universale».<br />
Omelia di Giovanni Paolo I del [http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_i/homilies/documents/hf_jp-i_hom_23091978_it.html 23 settembre 1978]: «È noto a tutti che il Papa acquista autorità su tutta la Chiesa in quanto è vescovo di Roma, successore cioè, in questa città, di Pietro.»<br />
Costituzione dogmatica conciliare [[Pastor Aeternus]], [http://www.totustuustools.net/magistero/p9pastor.htm capitolo II] (1870): «Egli (San Pietro), fino al presente e sempre, vive, presiede e giudica nei suoi successori, i vescovi della santa Sede Romana, da lui fondata e consacrata con il suo sangue. Ne consegue che chiunque succede a Pietro in questa Cattedra, in forza dell'istituzione dello stesso Cristo, ottiene il Primato di Pietro su tutta la Chiesa.»<br />
Discorso di Giovanni Paolo II al clero di Roma del [http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1978/documents/hf_jp-ii_spe_19781109_clero-roma_it.html 9 novembre 1978]: «Desidero adempiere al fondamentale dovere del mio pontificato, cioè prendere possesso di Roma come diocesi, come Chiesa di questa Città, assumere ufficialmente la responsabilità di questa Comunità, di questa tradizione alle origini della quale sta San Pietro Apostolo. Sono profondamente consapevole di essere diventato Papa della Chiesa universale, perché Vescovo di Roma. Il ministero (“munus”) del Vescovo di Roma, quale Successore di Pietro, è la radice della universalità.»<br />
Omelia di Paolo VI in occasione della presa di possesso della cattedra di Roma ([http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/homilies/documents/hf_p-vi_hom_10111963_it.html 10 novembre 1963]): «Oggi questa basilica accoglie … tutto l'Episcopato del mondo, quasi al completo, e si apre splendida e solenne all'ultimo dei suoi Pontefici, il più piccolo e il più umile fra quanti l'hanno preceduto, che non ha alcun merito per qui incedere maestro e signore, se non quello irrefragabile d'essere stato canonicamente eletto Vescovo di Roma. Vescovo di Roma: perciò successore di San Pietro, perciò Vicario di Cristo, Pastore della Chiesa Universale, Patriarca dell'Occidente e Primate d'Italia.»<br />
Costituzione apostolica [http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_constitutions/documents/hf_jp-ii_apc_01011998_ecclesia-in-urbe_it.html ''Ecclesia in Urbe''] (1998): «Alla Chiesa di Roma appartengono a proprio titolo i membri del Collegio Cardinalizio, ai quali spetta di eleggere, a norma di diritto, il Vescovo di Roma.» (cfr. la medesima espressione nella [http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/apost_constitutions/documents/hf_p-vi_apc_19770106_vicariae-potestatis_it.html ''Vicariae potestatis''] di Paolo VI del 1977).<br />
Primo saluto del nuovo papa Giovanni Paolo II al fedeli riuniti in piazza San Pietro ([http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1978/documents/hf_jp-ii_spe_19781016_primo-saluto_it.html 16 ottobre 1978]): «Ed ecco che gli Eminentissimi Cardinali hanno chiamato un nuovo vescovo di Roma. Lo hanno chiamato da un paese lontano...»<br />
Catechesi di Giovanni Paolo II del [http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/audiences/1993/documents/hf_jp-ii_aud_19930127_it.html 27 gennaio 1993]: «Il Concilio Vaticano I ha pure definito che “il Romano Pontefice è successore del Beato Pietro nel medesimo primato”. Questa definizione vincola il primato di Pietro e dei suoi successori alla sede romana, che non può essere sostituita da nessun'altra sede.»<br />
Cfr. anche [[Codice di diritto canonico]] nn. 331-332 ([http://www.vatican.va/archive/cod-iuris-canonici/ita/documents/cic_libroII_331-335_it.html#CAPITOLO_I]) e [[Catechismo della Chiesa cattolica]] n. 882 ([http://www.vatican.va/archive/ITA0014/_P28.HTM#VY Catechismo della Chiesa Cattolica - IntraText]).</ref>
* L'appellativo Sommo Pontefice o [[Romano pontefice]] indica in modo particolare nel diritto canonico, il papa, il quale, come successore di Pietro sulla cattedra di Roma, detiene ''"la potestà piena e suprema"'' di guida pastorale della Chiesa cattolica, che si fonda nella Scrittura e nella sacra Tradizione. Il termine ''pontefice'', mutuato dall'ambiente culturale e religioso dell'epoca romana (''Pontifex maximus''), è l'appellativo per il quale lo si designa come "costruttore di ponti" (''pontem facere'') fra i fedeli e Cristo in virtù della sua funzione vicaria di Pastore. Questo aspetto è stato sottolineato da papa Francesco, nel suo primo discorso al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede (22 marzo 2013): ''«Uno dei titoli del Vescovo di Roma è Pontefice, cioè colui che costruisce ponti, con Dio e tra gli uomini»''. Nell'uso e nella documentazione pontificia spesso il termine Romano pontefice viene interscambiato con quello di Sommo pontefice, benché quest'ultima espressione sia spesso accompagnata dall'espressione complementare: della Chiesa universale. L'aggettivo ''Romano'' fa riferimento alla diocesi di Roma, sede propria dei Pontefici.
* Il papa è [[arcivescovo]] [[metropolita]] della [[provincia ecclesiastica]] romana, una delle antiche [[sedi apostoliche]].
* Il papa è anche il [[Primate (ecclesiastico)|primate]] d'[[Chiesa cattolica in Italia|Italia]].
* Nella storia della Chiesa cattolica, è anche il [[patriarca (cristianesimo)|patriarca]] della [[Chiesa latina]], la più estesa fra le [[Chiese cattoliche particolari]]. Questo ruolo viene riconosciuto anche dalle [[Chiese ortodosse]] separate da Roma. Da questo ruolo patriarcale derivano i titoli condivisi con altri patriarchi di «Sua Santità» o «Santo Padre». Il titolo di [[Patriarca d'Occidente]] è stato omesso da [[papa Benedetto XVI]] nel [[2005]]. Il Papa ha così deciso, sia per tentare un riavvicinamento con le Chiese separate che non riconoscono questo titolo, sia perché ''l'Occidente'' a cui il titolo fa riferimento si è esteso anche all'America e all'Oceania, uscendo così dal significato originario che esso aveva in riferimento alla sola Europa<ref>{{cita web|url=http://212.77.1.245/news_services/bulletin/news/18125.php?index=18125&po_date=22.03.2006&lang=it|titolo=Sulla recente rinuncia al titolo di «patriarca»|accesso=3 maggio 2010|opera=L'Annuario Pontificio|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080308111855/http://212.77.1.245/news_services/bulletin/news/18125.php?index=18125&po_date=22.03.2006&lang=it|dataarchivio=8 marzo 2008}}</ref>.
* Nella Chiesa cattolica, al papa viene assegnato un ruolo universale, non accettato dalle altre Chiese. Poiché [[san Pietro]] fu a capo della Chiesa di Roma, dove fu [[martire|martirizzato]], il papa viene anche detto successore di Pietro, il principe degli apostoli. I cattolici ritengono che il [[Primato di Pietro|primato che san Pietro]] avrebbe esercitato sugli apostoli si sia trasmesso anche ai suoi successori, così come il ministero del sacerdozio. Egli è pertanto il capo del [[collegio episcopale]] ed è una fonte del [[magistero della Chiesa cattolica]] che può esercitare da solo o con i [[vescovo|vescovi]] nel [[Concilio ecumenico]]; in particolare, egli è infallibile quando definisce ''[[ex cathedra]]'' verità essenziali circa la fede e la morale. Nell'esercizio del [[primato papale|suo potere]] il papa è coadiuvato dal collegio dei cardinali e dalla [[Curia romana]].
* Fra gli altri titoli usati dal papa, che in realtà non sono specifici del papato ma comuni a tutti i vescovi, vi è quello di "[[pontefice (storia romana)|pontefice]]" (termine derivato dal [[lingua latina|latino]] che indica il ruolo di sacerdote) e «[[vicario di Cristo]]», che indica il compito di governo della Chiesa proprio di ogni vescovo.
* Secondo il [[Codice di diritto canonico]], il papa, in quanto «capo del Collegio dei Vescovi, Vicario di Cristo e Pastore qui in terra della Chiesa universale», «ha potestà ordinaria suprema, piena, immediata e universale sulla Chiesa, potestà che può sempre esercitare liberamente»<ref>Codice di diritto canonico, [http://www.vatican.va/archive/ITA0276/__P16.HTM canone n. 331].</ref>, e in lui si assommano i poteri legislativo, esecutivo e amministrativo; oggetto della sua giurisdizione sono: la [[fede]], i costumi e la disciplina ecclesiastica; la sua giurisdizione si estende a tutte le singole chiese, a tutta la gerarchia ecclesiastica e a tutti i fedeli. In questa veste viene anche chiamato "sommo pontefice della Chiesa Universale" e "servo dei servi di Dio".
* Il papa riveste anche un ruolo "secolare" in quanto sovrano dello [[Stato della Città del Vaticano]], che è una [[monarchia assoluta]] elettiva, l'ultima in [[Europa]] e una delle poche rimaste nel mondo.
 
==== Riconoscimento nei primi concili ecumenici ====
L'[[Annuario pontificio]] del [[2010]] elenca questi titoli dei Papi e nell'ordine che segue:
Tale primazia è indicata già nei primissimi Concili della Chiesa: al [[Concilio di Nicea I|Primo concilio di Nicea]] (19 giugno 325) venne riconosciuta la preminenza di alcune sedi [[Patriarcato (cristianesimo)|patriarcali]] in modo canonico tra le quali Roma ha un particolare primato:
* [[Diocesi di Roma|Vescovo di Roma]]
{{Citazione|In [[Egitto]], nella [[Libia (regione storica)|Libia]] e nella [[pentapoli cirenaica]] siano mantenute le antiche consuetudini per cui il [[Patriarcato di Alessandria|vescovo di Alessandria]] abbia autorità su tutte queste province; anche al vescovo di Roma infatti è riconosciuta una simile autorità. Ugualmente ad [[Antiochia di Siria|Antiochia]] e nelle altre province siano conservati alle chiese gli antichi privilegi.<ref>Concilio di Nicea I, canone VI.</ref>}}
* [[Vicario di Cristo|Vicario di Gesù Cristo]]
 
* Successore del principe degli apostoli
Durante il [[Concilio di Costantinopoli I|primo concilio di Costantinopoli]], tenutosi dal maggio al luglio del 381, si decise che «Il vescovo di Costantinopoli avrà il primato d'onore dopo il Vescovo di Roma, perché tale città è la nuova Roma».<ref>Concilio di Costantinopoli I, canone III.</ref> Il medesimo canone venne ribadito dal [[Concilio di Calcedonia]],<ref>Canone 28 del concilio di Calcedonia (cfr. {{cita web|url=http://www.documentacatholicaomnia.eu/03d/0451-0451,_Absens,_Concilium_Chalcedonense,_IT.doc|titolo=Canoni conciliari|p=8}}</ref> ma non venne accettato dai papi [[Papa Damaso I|Damaso I]], [[Papa Leone I|Leone I]] e [[Papa Gregorio I|Gregorio I]] in quanto ritennero che l'affermazione del primato papale rispetto al [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|patriarca di Costantinopoli]] fosse troppo debole. I papi cioè ritennero che la supremazia del vescovo di Roma non dovesse essere determinata da cause storiche, ma da motivazioni teologiche e dottrinali, le stesse che poi porteranno allo [[Grande Scisma|Scisma d'Oriente]] del 1054.
* Sommo pontefice della Chiesa universale
 
* Primate d'Italia
==== Il patriarcato d'Occidente ====
* Arcivescovo e metropolita della Provincia Romana
{{Vedi anche|Patriarca d'Occidente}}
* Sovrano dello Stato della [[Città del Vaticano]]
Il titolo di [[Patriarca d'Occidente]], attribuito prima a [[papa Leone I]], detto ''Magno'', nel 450 dall'[[Imperatori bizantini|imperatore d'Oriente]] [[Teodosio II]] e poi adottato formalmente per la prima volta da [[papa Teodoro I]] (642-649), comportò un'ulteriore emancipazione della figura del vescovo di Roma rispetto alle altre sedi patriarcali,<ref name= sec /> tutte ubicate nei territori dell'[[Impero bizantino]].<ref>{{Cita web|url=https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2006/03/22/0142/00426.html|titolo=COMUNICATO DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER L'UNITÀ DEI CRISTIANI CIRCA LA SOPPRESSIONE DEL TITOLO "PATRIARCA D'OCCIDENTE" NE L’ANNUARIO PONTIFICIO|data=22 marzo 2003|sito=press.vatican.va|accesso=2 agosto 2021}}</ref>
* Servo dei servi di Dio.
 
=== Medioevo ===
{{...|Religione|Storia}}
 
=== Età moderna ===
{{...|Religione|Storia}}
 
=== Età contemporanea ===
{{...|Religione|Storia}}
 
== Titoli e ruoli ==
{{F|cattolicesimo|agosto 2023}}
L'[[Annuario pontificio]] del 2020, su volontà di [[papa Francesco]], ha creato una nuova distinzione tra il titolo di [[Vescovo di Roma]] e gli altri titoli storicamente attribuiti alla figura del papa cattolico, che per l'appunto vengono denominati come ''Titoli storici''.<ref>{{Cita web|url=https://cruxnow.com/vatican/2020/04/other-than-bishop-of-rome-yearbook-lists-papal-titles-as-historic/|titolo=Other than 'bishop of Rome', yearbook lists papal titles as 'historic'|sito=Crux|data=3 aprile 2020|lingua=en|accesso=20 agosto 2023}}</ref><ref name=":5">{{Cita web|url=https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/papa-francesco-vescovo-di-roma-ma-non-solo|titolo=Vaticano. Papa Francesco, vescovo di Roma ma non solo|sito=[[avvenire]].it|data=2 aprile 2020|lingua=it|accesso=20 agosto 2023}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ragusanews.com/2020/04/04/attualita/papa-francesco-io-vicario-di-cristo-ma-smettetela/107322|titolo=Papa Francesco: Io Vicario di Cristo? Ma smettetela!|sito=Ragusanews.com|data=4 aprile 2020|accesso=20 agosto 2023}}</ref>
 
Il Papa è infatti anzitutto il Vescovo di Roma, per quanto il governo pastorale della [[diocesi di Roma]] venga delegato al [[Vicario generale per la diocesi di Roma|Cardinale vicario]]. L'autorità stessa del papa, come scrisse [[papa Giovanni Paolo I]], deriva dall'essere «vescovo di Roma, cioè successore di Pietro in questa città».<ref group="Nota">Ricca è la documentazione in materia. Alcuni testi: Discorso di [[papa Paolo VI]] in occasione della presentazione della costituzione apostolica ''Vicariae potestatis'' (AAS 69, 1977, p. 54): «''Promulgando la nuova Costituzione, noi intendiamo attestare la nostra consapevolezza di Vescovo di Roma, che giustifica e sostiene quella Pontificia. È infatti proprio in quanto Successore del Beato Pietro in questa Sede romana che noi ci sappiamo investiti del compito formidabile di Vicario di Cristo in terra e perciò di Supremo Pastore e Capo visibile della Chiesa universale''». Omelia di Giovanni Paolo I del [http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_i/homilies/documents/hf_jp-i_hom_23091978_it.html 23 settembre 1978]: «''È noto a tutti che il Papa acquista autorità su tutta la Chiesa in quanto è vescovo di Roma, successore cioè, in questa città, di Pietro.''» Costituzione dogmatica conciliare ''[[Pastor Aeternus]]'', [http://www.totustuustools.net/magistero/p9pastor.htm capitolo II] (1870): «''Egli (San Pietro), fino al presente e sempre, vive, presiede e giudica nei suoi successori, i vescovi della santa Sede Romana, da lui fondata e consacrata con il suo sangue. Ne consegue che chiunque succede a Pietro in questa Cattedra, in forza dell'istituzione dello stesso Cristo, ottiene il Primato di Pietro su tutta la Chiesa.''» Discorso di Giovanni Paolo II al clero di Roma del [http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1978/documents/hf_jp-ii_spe_19781109_clero-roma_it.html 9 novembre 1978]: «''Desidero adempiere al fondamentale dovere del mio pontificato, cioè prendere possesso di Roma come diocesi, come Chiesa di questa Città, assumere ufficialmente la responsabilità di questa Comunità, di questa tradizione alle origini della quale sta San Pietro Apostolo. Sono profondamente consapevole di essere diventato Papa della Chiesa universale, perché Vescovo di Roma. Il ministero (“munus”) del Vescovo di Roma, quale Successore di Pietro, è la radice della universalità.''» Omelia di Paolo VI in occasione della presa di possesso della cattedra di Roma ([http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/homilies/documents/hf_p-vi_hom_10111963_it.html 10 novembre 1963]): «''Oggi questa basilica accoglie … tutto l'Episcopato del mondo, quasi al completo, e si apre splendida e solenne all'ultimo dei suoi Pontefici, il più piccolo e il più umile fra quanti l'hanno preceduto, che non ha alcun merito per qui incedere maestro e signore, se non quello irrefragabile d'essere stato canonicamente eletto Vescovo di Roma. Vescovo di Roma: perciò successore di San Pietro, perciò Vicario di Cristo, Pastore della Chiesa Universale, Patriarca dell'Occidente e Primate d'Italia.''» Costituzione apostolica [https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2023/01/06/0012/00025.html ''In ecclesiarum communione''] (2023): «''Alla Chiesa di Roma appartengono a proprio titolo i membri del Collegio Cardinalizio ai quali spetta di eleggere, a norma di diritto, il Vescovo di Roma.''» (cfr. la medesima espressione nella [http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/apost_constitutions/documents/hf_p-vi_apc_19770106_vicariae-potestatis_it.html ''Vicariae potestatis''] di Paolo VI del 1977 e nella [http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_constitutions/documents/hf_jp-ii_apc_01011998_ecclesia-in-urbe_it.html ''Ecclesia in Urbe''] di Giovanni Paolo II del 1998). Primo saluto del nuovo papa Giovanni Paolo II al fedeli riuniti in piazza San Pietro ([http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1978/documents/hf_jp-ii_spe_19781016_primo-saluto_it.html 16 ottobre 1978]): «''Ed ecco che gli Eminentissimi Cardinali hanno chiamato un nuovo vescovo di Roma. Lo hanno chiamato da un paese lontano...''» Catechesi di Giovanni Paolo II del [http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/audiences/1993/documents/hf_jp-ii_aud_19930127_it.html 27 gennaio 1993]: «''Il Concilio Vaticano I ha pure definito che “il Romano Pontefice è successore del Beato Pietro nel medesimo primato”. Questa definizione vincola il primato di Pietro e dei suoi successori alla sede romana, che non può essere sostituita da nessun'altra sede.''» Cfr. anche [[Codice di diritto canonico]] nn. 331-332 ([http://www.vatican.va/archive/cod-iuris-canonici/ita/documents/cic_libroII_331-335_it.html#CAPITOLO_I]) e [[Catechismo della Chiesa cattolica]] n. 882 ([http://www.vatican.va/archive/ITA0014/_P28.HTM#VY Catechismo della Chiesa Cattolica - IntraText]).</ref>
 
[[File:San Giovanni in Laterano 2021.jpg|miniatura|La [[basilica di San Giovanni in Laterano]] a Roma, la sede del papa quale vescovo dell'Urbe]]
I titoli definiti storici sono:{{Citazione|[[Vicario di Cristo|Vicario di Gesù Cristo]], Successore del [[San Pietro|Principe degli Apostoli]], [[Sommo Pontefice]] della Chiesa Universale, [[Patriarca d'Occidente]], [[Primate (ecclesiastico)|Primate]] d'Italia, Arcivescovo e Metropolita della [[Provincia ecclesiastica|Provincia]] Romana, Sovrano dello [[Città del Vaticano|Stato della Città del Vaticano]], [[Servus servorum Dei|Servo dei servi di Dio]].}}
* il Papa è [[Vicario di Cristo]], ossia il rappresentante di Gesù sulla terra. Nella Chiesa cattolica è quindi assegnato al Papa un [[Primato papale|ruolo universale]], non accettato dalle altre Chiese;
* il Papa è successore del [[Pietro (apostolo)|principe degli Apostoli]], poiché secondo la tradizione Pietro, il «principe degli apostoli», fu a capo della Chiesa di Roma. Secondo la tradizione cattolica Gesù conferì a Pietro il primato di giurisdizione sull'intera Chiesa di Dio,<ref name=":0" /> da cui consegue che chiunque succeda a Pietro nella sua cattedra erediti il suo primato su tutta la Chiesa, così come definito dalla costituzione dogmatica ''[[Pastor Aeternus]]'' approvata ed emanata durante il [[concilio Vaticano I]] convocato da [[papa Pio IX]].<ref name=":2" /> Egli è pertanto il capo del [[collegio episcopale]] ed è una fonte del [[magistero della Chiesa cattolica]] che può esercitare da solo o con i [[Vescovo|vescovi]] nel [[Concilio ecumenico]]; in particolare, egli è [[Infallibilità papale|infallibile]] quando definisce ''[[ex cathedra]]'' verità essenziali circa la fede e la morale. Nell'esercizio del [[Primato papale|suo potere]] il papa è coadiuvato dal [[Collegio cardinalizio|collegio dei cardinali]] e dalla [[Curia romana]];
* il Papa è Sommo Pontefice (o Romano Pontefice) della Chiesa cattolica, ossia detiene ''"la potestà piena e suprema"'' di guida pastorale della Chiesa, che si fonda nella Scrittura e nella sacra Tradizione. Il termine ''[[Pontefice (storia romana)|pontefice]]'', mutuato dall'ambiente culturale e religioso dell'epoca romana (''[[Pontefice massimo|Pontifex maximus]]''), è l'appellativo per il quale lo si designa come "costruttore di ponti" (''pontem facere'') fra i fedeli e Cristo in virtù della sua funzione vicaria di Pastore. Questo aspetto è stato sottolineato da papa Francesco, nel suo primo discorso al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede (22 marzo 2013): ''«Uno dei titoli del Vescovo di Roma è Pontefice, cioè colui che costruisce ponti, con Dio e tra gli uomini»''.<ref>{{Cita web|url=https://www.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2013/march/documents/papa-francesco_20130322_corpo-diplomatico.html|titolo=Al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede (22 marzo 2013)|autore=Francesco|accesso=20 agosto 2023}}</ref> Nell'uso e nella documentazione pontificia spesso il termine ''Romano pontefice'' viene interscambiato con quello di ''Sommo pontefice'', benché quest'ultima espressione sia spesso accompagnata dall'espressione complementare: della Chiesa universale. L'aggettivo ''Romano'' fa riferimento alla diocesi di Roma, sede propria dei pontefici;
* il Papa è [[Primate (ecclesiastico)|primate]] d'[[Chiesa cattolica in Italia|Italia]] nonché [[arcivescovo]] e [[metropolita]] della [[provincia ecclesiastica]] romana, una delle antiche [[sedi apostoliche]];
* il Papa è (a seguito dei [[Patti Lateranensi]]) Sovrano dello [[Città del Vaticano|Stato della Città del Vaticano]], mantenendo dunque un potere temporale in una [[monarchia assoluta]] [[Monarchia elettiva|elettiva]], l'ultima in [[Europa]] e una delle poche rimaste nel mondo;
* il Papa è [[Servus servorum Dei|servo dei servi di Dio]], titolo adottato da [[papa Gregorio I]] indicante l'umiltà del pontefice rispetto a Dio.
 
Il papa inoltre è anche [[Patriarca (cristianesimo)|patriarca]] della [[Chiesa latina]], la più estesa fra le [[Chiesa particolare|Chiese cattoliche particolari]]. Questo ruolo è riconosciuto anche dalle [[Chiesa ortodossa|Chiese ortodosse]] separate da Roma. {{Senza fonte|Da questo ruolo patriarcale derivano i titoli condivisi con altri patriarchi di «Sua Santità» o «Santo Padre»}}.
 
Nel 2006 [[papa Benedetto XVI]] rinunciò al titolo di [[Patriarca d'Occidente]], sia per tentare un riavvicinamento con le Chiese separate che non riconoscono questo titolo, sia perché ''l'Occidente'' a cui il titolo fa riferimento si è esteso anche all'[[America]] e all'[[Oceania]], uscendo così dal significato originario che esso aveva in riferimento alla sola [[Europa]].<ref name=":3" /><ref name=":5" /> Nel 2024 [[papa Francesco]] ha ripristinato il titolo, inserendolo nuovamente nell'[[annuario pontificio]].<ref>{{Cita web|url=https://www.acistampa.com/story/24814/annuario-pontificio-2024-papa-francesco-torna-ad-essere-il-patriarca-di-occidente|titolo=Annuario Pontificio 2024, Papa Francesco torna ad essere il Patriarca di Occidente|accesso=12 aprile 2024}}</ref>
 
Infine secondo il [[Codice di diritto canonico]] il Papa, in quanto «capo del Collegio dei Vescovi, Vicario di Cristo e Pastore qui in terra della Chiesa universale», «ha potestà ordinaria suprema, piena, immediata e universale sulla Chiesa, potestà che può sempre esercitare liberamente»,<ref>[[Codice di diritto canonico|CIC]], [http://www.vatican.va/archive/ITA0276/__P16.HTM Can. 331].</ref> e in lui si assommano i [[Potere legislativo|poteri legislativo]], [[Potere esecutivo|esecutivo]] e [[Diritto amministrativo|amministrativo]]; oggetto della sua giurisdizione sono: la [[fede]], i costumi e la disciplina ecclesiastica; la sua giurisdizione si estende a tutte le singole chiese, a tutta la gerarchia ecclesiastica e a tutti i fedeli.
 
== Autorità del Papa sulla Chiesa cattolica ==
[[File:Gesupietrochiave.jpg|thumb|Gesù dona a Pietro le chiavi sacre]]
{{Citazione biblica|E io ti dico: «Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli»|Mt|16, 18-19}}
 
== Caratteristiche del papato ==
=== Il primato papale ===
{{vedi anche|Primato papale|Primato di Pietro}}
Il primato papale è l'autorità apostolica del vescovo della [[diocesi di Roma]] su tutte le [[ChieseChiesa cattoliche particolariparticolare|chiese particolari]] della Chiesa cattolica, sia di [[rito latino]] che di riti orientali. Conferisce al Papa ''"la potestà piena e suprema"'' di guida pastorale della Chiesa cattolica.
 
La [[Chiesa ortodossa]] riconosce un primato di onore al Vescovo di Roma, ma non di giurisdizione.
 
Le [[Protestantesimo|Chiese protestanti]] non riconoscono alcuna autorità superiore poiché la ritengono non conforme alle [[Bibbia|Sacre Scritture]]. Al giorno d'oggi molte Chiese protestanti mantengono questa opinione, mentre altre non escludono una forma di ministero papale, in prospettiva ecumenica, {{chiarire|sostanzialmente diversa dal primato papale attuale.}} La [[chiesa anglicana]] ritiene che "Entro il suo più ampio ministero, il vescovo di Roma offre un ministero specifico riguardante il discernimento della verità, come un'espressione del primato universale." Tuttavia "Questo servizio particolare è stato fonte di difficoltà e di fraintendimenti tra le chiese."<ref>{{Cita web|url=http://www.anglicani.it/texts/Ildonoautorit.pdf|titolo=Il Dono dell'Autorità – Dichiarazione dei copresidenti|autore=[[Mark Santer]] e [[Cormac Murphy-O'Connor]]|editore=ARCIC|data=1999|accesso=11 aprile 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100415143450/http://www.anglicani.it/texts/Ildonoautorit.pdf|dataarchivio=15 aprile 2010|urlmorto=sì}}</ref>
 
=== La Curia romana ===
{{vedi anche|Curia romana}}
{{Citazione|Nell'esercizio della sua suprema, piena ed immediata potestà sopra tutta la Chiesa, il romano Pontefice si avvale dei dicasteri della Curia romana, che perciò compiono il loro lavoro nel suo nome e nella sua autorità, a vantaggio delle Chiese e al servizio dei sacri pastori.|''[[Christus Dominus]]'', 9}}La [[Curia romana]] è l'insieme degli organi che competono all'amministrazione e al governo, temporale e spirituale, della [[Chiesa cattolica]], coadiuvando il Papa, nel nome di cui agiscono e a cui sono sottoposti.
 
=== Il Collegio dei vescovi ===
{{vedi anche|Collegio episcopale}}
Il Collegio episcopale, o Collegio dei vescovi, è l'assemblea di tutti i vescovi della Chiesa cattolica, che ha a capo il Papa.
 
=== In materia normativa e dottrinale ===
==== Documenti emanati dal Papa ====
{{vedi anche|Documento pontificio}}
 
==== L'infallibilità papale ====
{{vedi anche|Infallibilità papale}}
Il [[dogma]] dell'infallibilità papale, contenuto nella costituzione dogmatica della Chiesa ''[[Pastor Aeternus]]'' approvato dal [[Concilio Vaticano I]] il 18 luglio [[1870]], nell'imminenza della fine del potere temporale, afferma che il magistero del papa deve essere considerato infallibile quando viene espresso ''ex cathedra'', cioè solo quando il papa esercita il «suo supremo ufficio di Pastore e di Dottore di tutti i cristiani» e «<nowiki>[</nowiki>...<nowiki>]</nowiki> definisce una dottrina circa la fede e i costumi». Pertanto, quanto da lui stabilito «vincola tutta la Chiesa cattolica».
 
Finora il dogma dell'infallibilità è stato utilizzato due volte, da [[papa Pio IX]] per affermare l'[[Immacolata Concezione]] di Maria, e da [[papa Pio XII]] per affermare l'[[Assunzione di Maria|Assunzione della Vergine Maria]].
 
== Elezione ==
{{vedi anche|Conclave}}
[[File:Fumo branco.jpg|miniatura|destra|La fumata bianca, che annuncia ai fedeli l'avvenuta elezione del papa.]]
 
Le modalità di elezione del papa hanno subìto numerose trasformazioni nel corso dei secoli. Inizialmente veniva eletto dal popoloclero e dal cleropopolo romano. Alcuni vennero nominati dall'[[imperatore del Sacro Romano Impero]], chema sivigevano avvalevaanche dialtri questa facoltà attraverso il ''[[Privilegium Othonis]]''metodi, uncome documentoad stipulatoesempio illa designazione febbraioda del [[962]] dall'[[imperatore]] [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]] eparte del quale si avvalsero anche i suoi successori, fino a [[Enrico III il Nero|Enrico III]]predecessore. Nel caso di [[papa Fabiano]], l'elezione avvenne allorché una colomba si posò sul suo capo.: Questoquesto venne considerato come un inequivocabile segno della designazione divina.
 
Nella chiesa delle origini il papa veniva eletto come tutti gli altri vescovi, con il concorso del clero e della comunità locale. ColCon il passare degli anni, tuttavia, la componente laica venne eliminata dall'elettorato attivo. Ciò nonostanteCiononostante, l'influenza del potere temporale non venne meno,: si pensi al fatto che la nomina del vicario di Pietro era ratificata con proprio [[placet]] dall'imperatore; prima dall'[[imperatore romano d'Occidente]], quindi dall'[[imperatore bizantino]]<ref group=Nota>L'[[imperatore bizantino]] delegò questo potere all'[[Esarcato d'Italia|esarca d'Italia]].</ref>. Soloe coninfine ildall'[[imperatore Decretodel Sacro Romano Impero]], che si avvaleva di Niccolòquesta IIfacoltà delgrazie 1059al il''[[Privilegium cleroOthonis]]'', eun documento stipulato il popolo romanofebbraio vengonodel definitivamente962 espulsidall'[[imperatore]] dal[[Ottone processoI di elezioneSassonia|Ottone I]] e del papaquale esi l'elettoratoavvalsero attivoanche vienei riservatosuoi aisuccessori, cardinali-vescovifino a [[Enrico III il Nero|Enrico III]].
 
L'Fu infatti solo con il Decreto di [[papa Niccolò II]] del 1059 che il clero e il popolo romano furono definitivamente esclusi dal processo di elezione del papa e l'elettorato attivo viene decisariservato daiai [[Cardinale|cardinali]], riunitie in [[conclave]]particolare (dirittoai risalentecardinali-vescovi. al [[1059]],Come stabilito con unil sinodo in Laterano del 1059 voluto da [[papa Niccolò II, infatti, l'elezione del papa viene decisa dai cardinali riuniti in [[conclave]]), tramite votazione segreta che richiede la maggioranza dei due terzi. Il conclave si riunisce non prima di quindici giorni e non oltre i venti dall'inizio della [[Sede vacante|sede apostolica vacante]].<ref>[http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_constitutions/documents/hf_jp-ii_apc_22021996_universi-dominici-gregis_it.html Universi Dominici Gregis, nart. 37].</ref>. I cardinali duranteDurante tutta la durata del conclave, i cardinali non possono avere alcun contatto con l'esterno. Per gli scrutini si tengono quattro votazioni al giorno; edal [[conclave del 1914|1914]] a oggi, il loro esito è segnalato ai fedeli all'esterno con una [[Fumata nera e fumata bianca|fumata]],: nera se negativo, bianca se positivo. Qualsiasi [[maschio]] [[battesimo|battezzato]] [[celibe]], secondo il diritto canonico, cioè che non ha contratto un matrimonio cattolico, può essere eletto papa (sebbene l'elezione di un non vescovo sia avvenuta raramente) e se non ha ancora ricevuto gli ordini sacri gli vengono subito conferiti e viene consacrato [[vescovo]]. Le norme in vigore per la [[sede vacante]], per lo svolgimento del conclave e per l'elezione del nuovo papa sono state promulgate nella [[costituzione apostolica]] ''[[Universi Dominici Gregis]]'' da [[papa Giovanni Paolo II]] nel [[1996]].
 
Per consuetudine, qualsiasi [[Uomo (genere)|uomo]] battezzato e [[celibe]] può diventare papa;<ref>{{Cita libro|titolo=Dizionario di politica|url=https://www.google.it/books/edition/Dizionario_di_politica/8B3zAAAAMAAJ?hl=it&gbpv=1|accesso=25 aprile 2025|data=1940|editore=[[Istituto dell'Enciclopedia Italiana]]|p=353|citazione=Eleggibile è qualsiasi fedele di sesso maschile}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilpost.it/2023/05/24/briguglia-come-funziona-un-conclave/|titolo=Puoi diventare papa anche tu|sito=Il Post|data=24 maggio 2023|accesso=24 maggio 2023}}</ref> nei fatti, tuttavia, dal [[Conclave del 1389|1389]] ad oggi il collegio cardinalizio ha sempre eletto il nuovo papa all'interno dei suoi membri. Solo di rado si è avuta l'elezione di un non [[vescovo]]: in tal caso, dato che il papa-eletto non ha ancora ricevuto gli [[ordini sacri]], subito questi gli vengono conferiti ed egli viene consacrato vescovo. L'ultimo papa eletto non vescovo fu [[papa Gregorio XVI]] nel [[1831]], l'ultimo che non era nemmeno [[presbitero]] fu [[papa Leone X]] nel 1513<ref>[[Leone X|Giovanni di Lorenzo de' Medici]], divenuto [[cardinale]] all'età di 13 anni e mezzo, quando fu eletto pontefice (11 marzo 1513) era ancora [[diacono]]. Fu quindi ordinato sacerdote il 15 marzo 1513 e vescovo due giorni dopo. L'[[Incoronazione papale|incoronazione]], volutamente sobria, si svolse il 19 marzo (cfr. {{Treccani|papa-leone-x_(Dizionario-Biografico)|Papa Leone X}})</ref> e l'ultimo che non fu dapprima cardinale fu [[papa Urbano VI]] nel 1378.<ref>{{cita web|url=http://religionnews.com/2013/03/03/everything-you-need-to-know-about-popes-and-conclaves/|titolo=Popes and conclaves: everything you need to know|data=3 marzo 2013|accesso=17 gennaio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170715213743/http://religionnews.com/2013/03/03/everything-you-need-to-know-about-popes-and-conclaves/|urlmorto=}}</ref>
Benedetto XVI con un ''[[motu proprio]]'' del 26 giugno [[2007]] ha stabilito che la maggioranza necessaria all'elezione del papa sarà di due terzi dei votanti per tutti gli scrutini e che a partire dal tredicesimo giorno di conclave si debba procedere al ballottaggio, sempre mantenendo la maggioranza dei due terzi per la validità dell'elezione, tra i due cardinali più votati nell'ultimo scrutinio. Questi ultimi perdono il diritto di voto: è stata così abolita la norma stabilita da Giovanni Paolo II, che prevedeva una riduzione del ''quorum'' alla maggioranza assoluta dei votanti a partire dal trentaquattresimo scrutinio (o trentacinquesimo se si era votato anche il giorno di apertura del Conclave).
 
Le norme in vigore per la [[sede vacante]], per lo svolgimento del conclave e per l'elezione del nuovo papa sono state promulgate nella [[costituzione apostolica]] ''[[Universi Dominici Gregis]]'' da [[papa Giovanni Paolo II]] nel 1996. Con un ''[[motu proprio]]'' del 26 giugno 2007, [[papa Benedetto XVI]] ha stabilito che la maggioranza necessaria all'elezione del papa sia di due terzi dei votanti per tutti gli scrutini e che a partire dal tredicesimo giorno di conclave si debba procedere al ballottaggio, sempre mantenendo la maggioranza dei due terzi per la validità dell'elezione, tra i due cardinali più votati nell'ultimo scrutinio, i quali perdono il diritto di voto. È stata così abolita la norma stabilita da papa Giovanni Paolo II, che prevedeva una riduzione del ''quorum'' alla maggioranza assoluta dei votanti a partire dal trentaquattresimo scrutinio (o trentacinquesimo se si era votato anche il giorno di apertura del conclave).
 
=== Inizio del pontificato e presa di possesso della diocesi ===
[[File:Pope Leo XIV on the loggia (cropped).jpg|sinistra|miniatura|[[Papa Leone XIV]] si affaccia sul balcone della [[Basilica di San Pietro in Vaticano|basilica di San Pietro]] dopo la [[Conclave del 2025|sua elezione]], l'8 maggio 2025]]
Alla presentazione del nuovo pontefice, eseguita attraverso il tradizionale annuncio dell'[[Habemus Papam]], segue, solitamente dopo pochi giorni, la solenne cerimonia di inizio del ministero petrino del vescovo di Roma, nella [[basilica di San Pietro in Vaticano]], caratterizzato, secondo il nuovo ''Ordo rituum pro ministerii petrini initio Romae episcopi'' (in [[Lingua italiana|italiano]]: Rituale per l'inizio del ministero petrino del vescovo di Roma) promulgato da papa Benedetto XVI il 20 aprile 2005,<ref>[http://www.vatican.va/news_services/liturgy/2006/documents/ns_lit_doc_20061221_ministero-petrino_it.html Presentazione] del nuovo ''Ordo''.</ref> dalla imposizione del [[Pallio (cattolicesimo)|pallio]] e la consegna dell'[[anello del pescatore]]. Il nuovo ''Ordo'' non prevede più l'[[incoronazione papale]].
 
Questa celebrazione dà avvio al complesso delle cerimonie di insediamento, che comprendono, nei giorni successivi, le visite alle [[Basilica patriarcale|basiliche patriarcali]] di [[basilica di San Paolo fuori le mura|San Paolo fuori le mura]] e [[basilica di Santa Maria Maggiore|Santa Maria Maggiore]] e che si concludono con la solenne cerimonia di [[presa di possesso]] dell'[[Basilica di San Giovanni in Laterano|Arcibasilica lateranense]], [[cattedrale]] della [[diocesi di Roma]].
Alla presentazione del nuovo pontefice, eseguita attraverso il tradizionale annuncio dell'[[Habemus Papam]], segue, solitamente dopo pochi giorni, la solenne cerimonia di inizio del ministero petrino del vescovo di Roma, nella [[basilica di San Pietro]] in [[Città del Vaticano|Vaticano]], caratterizzato, secondo il nuovo ''Ordo rituum pro ministerii petrini initio Romae episcopi'' (in [[Lingua italiana|italiano]]: Rituale per l'inizio del ministero petrino del vescovo di Roma) promulgato da [[papa Benedetto XVI]] il 20 aprile [[2005]]<ref>[http://www.vatican.va/news_services/liturgy/2006/documents/ns_lit_doc_20061221_ministero-petrino_it.html Presentazione] del nuovo ''Ordo''.</ref>, dalla imposizione del [[Pallio (cattolicesimo)|pallio]] e la consegna dell'[[anello del Pescatore]]. Il nuovo ''Ordo'' non prevede più [[Incoronazione#L'incoronazione papale|l'incoronazione papale]].
 
Questa celebrazione dà avvio al complesso delle cerimonie di insediamento, che comprendono, nei giorni successivi, le visite alle [[basiliche patriarcali]] di [[basilica di San Paolo fuori le mura|San Paolo fuori le mura]] e [[basilica di Santa Maria Maggiore|Santa Maria Maggiore]] e che si concludono con la solenne cerimonia di [[presa di possesso]] dell'[[Basilica di San Giovanni in Laterano|Arcibasilica lateranense]], [[cattedrale]] della [[diocesi di Roma]].
 
=== Rinuncia all'ufficio di Romano Pontefice ===
{{vedi anche|Rinuncia all'ufficio di romano pontefice}}
 
Come stabilito dal [[codice di diritto canonico]], Libro II "Il [[popolo di Dio]]", parte seconda "La suprema autorità della Chiesa", capitolo I "Il Romano Pontefice e il Collegio dei Vescovi" è contemplata la rinuncia all'ufficio di romano pontefice<ref>{{cita web|url=http://www.vatican.va/archive/ITA0276/__P16.HTM|titolo=Codice di Diritto Canonico|editore=vatican.va|accesso=3-5-2010}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.rassegna.it/2002/esperti/carte%20vaticane/baku.htm|titolo=Ancora viaggi ma si parla di dimissioni|editore=rassegna.it|autore=Franck Barretti|accesso=3-5-2010|data=23-5-2002}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.rassegna.it/2005/esperti/cartevaticane/articoli/papa.htm|titolo=Se il Papa non governa più|editore=rassegna.it|autore=Franck Barretti|accesso=3-5-2010|data=11-2-2005}}</ref>:
Come stabilito dal [[codice di diritto canonico]], Libro II "Il [[popolo di Dio]]", parte seconda "La suprema autorità della Chiesa", capitolo I "Il Romano Pontefice e il Collegio dei Vescovi" è contemplata la rinuncia all'ufficio di romano pontefice:<ref>{{cita web|url=http://www.vatican.va/archive/ITA0276/__P16.HTM|titolo=Codice di Diritto Canonico|accesso=3-5-2010}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.rassegna.it/2002/esperti/carte%20vaticane/baku.htm|titolo=Ancora viaggi ma si parla di dimissioni|editore=rassegna.it|autore=Franck Barretti|accesso=3-5-2010|data=23-5-2002|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.rassegna.it/2005/esperti/cartevaticane/articoli/papa.htm|titolo=Se il Papa non governa più|autore=Franck Barretti|accesso=3-5-2010|data=11-2-2005|urlmorto=sì}}</ref>
{{citazione|Can. 332 - §2. Nel caso che il Romano Pontefice rinunci al suo ufficio, si richiede per la validità che la rinuncia sia fatta liberamente e che venga debitamente manifestata, non si richiede invece che qualcuno la accetti.}}
 
I casi storici di rinuncia ci sono stati soprattutto nei tempi più remoti del papato: [[Papa Clemente I|san Clemente]], arrestato ed esiliato per ordine di [[Nerva]] nel lontano [[Chersoneso TauricoTauride|Chersoneso]], abdicò dal sommo pontificato indicando come suo successore [[Papa Evaristo|Evaristo]], affinché i fedeli non restassero senza pastore. Verso la prima metà del [[III secolo]], [[Papa Ponziano|Ponziano]] lo imitò poco prima di essere spedito in esilio in [[Sardegna]]; al suo posto venne eletto [[Papa Antero|Antero]]. [[Papa Silverio|Silverio]], deposto da [[Belisario]], in punto di morte rinunciò in favore di [[Papa Vigilio|Vigilio]], fino ad allora considerato un usurpatore. Vi sono poi molti altri casi, più problematici, in cui si discute se vi sia stata rinuncia o addirittura rinuncia tacita, come nel caso di [[Papa Martino I|Martino I]].<ref>''Che cosa succede quando muore il papa'', di José-Apeles {{cita|Santolaria, edito da PIEMME a Casale Monferrato nel 2001, |Parte I, Capcap. "''Papi che hanno deposto la tiara"'', paggpp. 106-107}}.</ref>. Altro caso più difficilmente inquadrabile è quello di [[papa Benedetto IX]], che prima venne deposto in favore di [[papa Silvestro III]], salvo poi riassumere la carica per poi rivenderla a [[papa Gregorio VI]], il quale, accusato di [[simonia]], fece atto di rinuncia dopo aver ammesso le sue colpe.
 
Il più celebre caso di rinuncia all'ufficio di Romano Pontefice fu quello di [[papa Celestino V]], detto anche ''"il papa del gran rifiuto"'', che portò all'elezione di [[Papapapa Bonifacio VIII|Bonifacio VIII]]; poiché quest'ultimo fu un pontefice non affine a [[Dante Alighieri]], egli nella sua [[Divina Commedia]] pone, probabilmente, [[papa Celestino V]] nell'[[Antinferno]] tra gli [[ignavi]]: non è però certo chi volesse trattare il [[Dante Alighieri|Sommo Poeta]] nel seguente passo, potrebbe trattarsi infatti, secondo alcuni critici di [[Ponzio Pilato]], [[Esaù]], [[Giano dellaDella Bella]] oppure [[Matteo Rubeo Orsini]] che nel [[conclave del 1294]] venne eletto al primo scrutinio ma rinunciò, portando appunto all'elezione di papa Bonifacio VIII:
 
{{citazione|Poscia ch'io v'ebbi alcun riconosciuto,<br />
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che fece per viltade il gran rifiuto.|[[Dante Alighieri]], [[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]] [[Inferno - Canto terzo|III]], [[:s:Divina Commedia/Inferno/Canto III|58-60]]}}
 
Celestino, prima di abdicare, si consultò con il cardinale [[Papa Bonifacio VIII|Benedetto Caetani]], e si fece confermare dal [[concistoro#Cattolicesimo|concistoro]] dei cardinali che un'abdicazione dal soglio pontificio era possibile, quindi, in data 10 dicembre [[1294]], emanò una costituzione sull'abdicazione del papa, confermò la validità delle disposizioni in materia di [[Conclaveconclave]] anche in caso di rinuncia, ed appena tre giorni dopo rese note le sue intenzioni ed abdicò.<ref>''{{cita libro|titolo=Storia della Chiesa'', di |autore1=Hans Wolter ed |autore2=Hans-Georg Beck, Edito da Verlag Herder KG, Friburgo in Brisgovia 1968, Edizione Italiana Editoriale|curatore=[[Hubert Jedin]]|editore=Jaca Book, |città=Milano |anno=1972, Vol|volume=vol. V/1, Cap|posizione=cap. XXXV: ''Celestino V e Bonifacio VIII'', pagp. 388}}</ref>.
 
Nel [[1415]] un altro papa, [[Papa Gregorio XII|Gregorio XII]], eletto all'epoca dello [[Scisma d'Occidente]] a [[Roma]], dopo molti anni di lotte e di contese giuridiche, belliche e diplomatiche, fece atto di sottomissione ai decreti emessi dai padri conciliari, durante il [[Concilio di Costanza]], che era stato convocato dall'[[antipapa]] [[Antipapa Giovanni XXIII|Giovanni XXIII (XXII)]] e presieduto dall'[[Sigismondo di Lussemburgo|Imperatore Sigismondo]] per dirimere ogni questione. Uno di questi decreti intimava a tutti i contendenti di abdicare, nel caso che non si trovasse una soluzione e non si raggiungesse l'accordo fra i tre pretendenti al Soglio. Davanti al rifiuto di dell'[[Antipapaantipapa Benedetto XIII|Benedetto XIII]] (rappresentante dell'obbedienza avignonese) e alla fuga di Giovanni XXIII (poi ricondotto in Concilioconcilio e deposto), alla fine Gregorio XII acconsentì ad abdicare, dopo aver riconvocato con una sua bolla il medesimo Concilio. All'abdicazione però non seguì l'elezione di un nuovo papa, che si verificò passati due anni e solo successivamente alla scomparsa di Gregorio, dopo la quale venne convocata un'assemblea mista di cardinali e di padri conciliari, che elesse [[papa Martino V]].<ref>''{{cita libro|titolo=Storia della Chiesa'', di |autore1=Ludwig Hertling ed|autore2= Angiolino Bulla, edito da |editore=Città Nuova a |città=Milano nel |anno=2001, Cap|posizione=cap. IX: "''L'esilio di Avignone e il Grande Scisma"'', pagp. 273}}</ref><ref>''Che cosa succede quando muore il papa'', di José-Apeles {{Cita|Santolaria, edito da PIEMME a Casale Monferrato nel 2001, |Parte I, Capcap. "''La via cessionis"'', pp. 109-110}}.</ref>.
 
In epoca moderna l'unico papa che ha rinunciato all'ufficio di romano pontefice è stato [[papa Benedetto XVI]] che, l'11 febbraio [[2013]], [[Dimissioni di papa Benedetto XVI|ha annunciato di lasciare vacante la sede di Pietro]] con effetto dalle ore 20:00 del giorno 28 febbraio [[2013]].<ref>[{{cita web|url=http://press.catholica.va/news_services/bulletin/news/30470.php?index=30470&po_date=11.02.2013&lang=it#DECLARATIO%20DEL%20SANTO%20PADRE |titolo=Concistoro ordinario pubblico - declaratio del santo padre Benedetto xvi sulla sua rinuncia al ministero di vescovo di Roma, successore di san Pietro,|data=11 febbraio 11.02.2013] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20130215051359/http://press.catholica.va/news_services/bulletin/news/30470.php?index=30470&po_date=11.02.2013&lang=it |data=15 febbraio 2013 }}</ref>.
 
=== Il nome dei papi ===
{{vedi anche|Nome pontificale}}
È tradizione che il nuovo papa scelga per se un nuovo nome. Il primo a cambiare il suo [[nome proprio|nome]] di battesimo]] fu, nel [[533]], [[papa Giovanni II|Giovanni II]] che in realtà si chiamava [[Mercurio (nome)|Mercurio]] e ritenne perciò inappropriato che il vescovo di Roma avesse il nome di una divinità pagana. Dopo di lui anche altri papi scelsero un nuovo nome, o perché avevano nomi o ritenuti sgradevoli o perché non [[italiaLingua italiana|italiani]]ni (e quindi più difficilmente latinizzabili). Nessuno di nome [[Pietro]], come [[papa Giovanni XIV|Giovanni XIV]] o [[papa Sergio IV|Sergio IV]], volle poi chiamarsi Pietro II in segno di rispetto verso [[Pietro apostolo]]. IlCon il tempo il cambio del nome divenne una regola, la qualeche ebbe tuttavia qualcheun eccezione;paio addi esempio,eccezioni: Adriaan Florenszoon Boeyens scelse il nome di [[papa Adriano VI|Adriano VI]], e Marcello Cervini quello di [[papa Marcello II|Marcello II]]. Peraltro, entrambi questi papi ebbero un pontificato piuttosto breve; dopo Marcello II, nessun papa finora ha mantenuto il suo nome di battesimo come nome pontificale.
 
=== Antipapi ===
== Dati cronologici storici ==
{{Vedivedi anche|Diocesi di Roma#Storia|Stato PontificioAntipapa}}
Molti nella storia sono stati gli uomini che affermarono di essere legittimi pontefici della [[Chiesa cattolica]], in realtà in opposizione a coloro che erano i legittimi papi, eletti secondo il [[diritto canonico]]: questi uomini sono detti [[Antipapa|antipapi]].
 
=== DurataAbiti deie pontificatiinsegne papali ===
L'ufficio di papa si caratterizza anche per l'utilizzo di particolari abiti e [[Insegna (emblema)|insegne]], molti dei quali però progressivamente abbandonati dai pontefici, soprattutto nel corso del XX secolo, e da allora in disuso.
==== I pontificati più lunghi ====
* [[Abito talare]] e [[pellegrina]] bianchi, con [[scarpe pontificie]] (tradizionalmente rosse);
Secondo i dati della [[Chiesa cattolica]] (in ordine decrescente di durata gli undici pontificati più lunghi):
* [[Tabarro (veste ecclesiastica)|tabarro]] rosso;
* [[pantofole papali]] (in disuso dal 1978);
* [[mozzetta]] rossa (bianca nel [[Tempo di Pasqua]]);
* [[Tiara|triregno]] (in disuso da dopo l'incoronazione di Paolo VI);
* [[Mitra (copricapo)|mitra]];
* [[croce pettorale]];
* [[Anello del pescatore|anello piscatorio]];
* [[Pallio (paramento liturgico)|pallio papale]];
* [[Ferula (religione)#Ferula papale|ferula]] (in precedenza con croce a tre braccia);
* [[zucchetto]] bianco;
* [[Greca (soprabito ecclesiastico)|greca]] bianca;
* [[manto papale]] (in disuso);
* [[falda papale]] (in disuso);
* [[camauro]] (in disuso);
* [[sedia gestatoria]] (in disuso da Giovanni Paolo I in poi);
* [[flabello]] (in disuso da Paolo VI in poi);
* [[stola dei quattro evangelisti]].
 
Inoltre, ogni papa indica un proprio [[stemma]], sormontato dalla mitra (o, prima del 2005, dal triregno) ed eventualmente corredato da un [[motto]]; si veda l'apposito articolo sull'[[armoriale dei papi]].
# [[Pietro apostolo]] (dal [[33]] al [[67]]): circa 34 anni (circa {{formatnum:12418}} giorni)
# [[papa Pio IX]] (dal [[1846]] al [[1878]]): 31 anni, 7 mesi e 23 giorni ({{formatnum:11560}} giorni)
# [[papa Giovanni Paolo II]] (dal [[1978]] al [[2005]]): 26 anni, 5 mesi e 17 giorni ({{formatnum:9665}} giorni)
# [[papa Leone XIII]] (dal [[1878]] al [[1903]]): 25 anni, 4 mesi e 29 giorni ({{formatnum:9280}} giorni)
# [[papa Pio VI]] (dal [[1775]] al [[1799]]): 24 anni, 6 mesi e 14 giorni ({{formatnum:8962}} giorni)
# [[papa Adriano I]] (dal [[772]] al [[795]]): 23 anni, 10 mesi e 25 giorni ({{formatnum:8738}} giorni)
# [[papa Pio VII]] (dal [[1800]] al [[1823]]): 23 anni, 5 mesi e 6 giorni ({{formatnum:8559}} giorni)
# [[papa Alessandro III]] (dal [[1159]] al [[1181]]): 21 anni, 11 mesi e 2 giorni ({{formatnum:8029}} giorni)
# [[papa Silvestro I]] (dal [[314]] al [[335]]): 21 anni, 11 mesi e 1 giorno ({{formatnum:8005}} giorni)
# [[papa Leone I]] (dal [[440]] al [[461]]): 21 anni, 1 mese e 13 giorni ({{formatnum:7713}} giorni)
# [[papa Urbano VIII]] (dal [[1623]] al [[1644]]): 20 anni, 11 mesi e 23 giorni ({{formatnum:7663}} giorni)
La Chiesa cattolica definisce [[Pietro apostolo]] il primo papa. Occorre considerare che il papa è il vescovo di Roma, e quindi {{cn|secondo alcuni}} il pontificato di Pietro non dovrebbe avere inizio subito dopo l'ascensione di Gesù al cielo, ma solo da quando Pietro si stabilì a Roma, divenendo il capo (vescovo) dei cristiani di Roma. In tal caso il periodo di papato di Pietro apostolo si riduce a circa venticinque anni (il periodo che si presume sia stato quello della sua permanenza nell'Urbe). Pertanto la classifica dei pontificati più lunghi inizia con Pio IX e prosegue con Giovanni Paolo II al secondo posto. Pietro si porterebbe al quarto posto, dopo papa Leone XIII.
 
=== Il caso di papa Francesco ===
{{vedi anche|Pietro apostolo|Lista dei papi}}
[[File:Abito talare di papa Francesco.svg|thumb|upright=1.5|Abito talare di papa Francesco]]
[[Papa Francesco]], all'inizio del suo pontificato, ha scelto di non adottare alcune tradizioni nelle vesti papali.
 
In particolare:
==== I pontificati più brevi ====
* ha scelto di non usare le classiche [[Scarpe pontificie|scarpe pontificie rosse]], sostituendole con delle scarpe nere;
Secondo i dati della Chiesa cattolica (in ordine crescente di durata gli undici pontificati più brevi):
* ha sostituito la [[croce pettorale]] d'oro con una croce d'argento;
* la sua [[Fascia (cattolicesimo)|fascia]] dell'abito piano non presentò mai lo stemma papale.
 
<gallery>
# [[papa Urbano VII]] (15 settembre - 27 settembre [[1590]]): 13 giorni
File:Hábito piano papal simple.svg|Abito talare del papa
# [[papa Bonifacio VI]] (aprile [[896]]): 16 giorni
File:Hábito piano papal completo.svg|Abito talare completo del papa con [[Tabarro (veste ecclesiastica)|tabarro]] e [[Saturno (copricapo)|saturno]] (in disuso)
# [[papa Celestino IV]] (25 ottobre - 10 novembre [[1241]]): 17 giorni
File:Abito piano papale con greca.svg|Abito talare del papa con [[Greca (soprabito ecclesiastico)|greca]] bianca
# [[papa Sisinnio]] (15 gennaio - 4 febbraio [[708]]): 21 giorni
File:Hábito coral papal estival (con estola pastoral).svg|Abito corale papale con stola
# [[papa Teodoro II]] (dicembre [[897]]): 21 giorni
File:Color Photograph of Pope St. Pius X, NPG, 1907, Series 2 No. 1. NPG (Neue Photographische Gesellschaft) of Steglitz in Berlin, Germany.png|[[Papa Pio X]] con indosso l'abito talare completo
# [[papa Marcello II]] (10 aprile - 1º maggio [[1555]]): 22 giorni
File:BentoXVI-29-10052007.jpg|[[Papa Benedetto XVI]] in abito corale
# [[papa Damaso II]] (17 luglio - 9 agosto [[1048]]): 24 giorni
File:Paus Johannes XXIII , kop, Bestanddeelnr 924-1801 (cropped).jpg|[[Papa Giovanni XXIII|Giovanni XXIII]] con il triregno
# [[papa Pio III]] (22 settembre - 18 ottobre [[1503]]): 27 giorni
File:Benoît XVI synode 2008.jpg|Papa Benedetto XVI con mitra e ferula
# [[papa Leone XI]] (1º aprile - 27 aprile [[1605]]): 27 giorni
File:Férula papal.svg|Ferula con all'estremo una croce a tre braccia
# [[papa Giovanni Paolo I]] (26 agosto - 28 settembre [[1978]]): 33 giorni
File:Agostino Masucci – Portrait of Pope Clement XII, seated.jpg|[[Papa Clemente XII|Clemente XII]] con anello piscatorio, camauro e mozzetta di velluto rosso con bordo di ermellino
# [[papa Benedetto V]] (22 maggio - 23 giugno [[964]]): 33 giorni<ref>Nella cronologia viene dopo Giovanni Paolo I, perché non si sa il giorno dell'elezione papale e quindi dovrebbe essere oltre i 33 giorni.</ref>
File:20191125vatican02.jpg|[[Papa Francesco]], in abito talare bianco, con [[Shinzō Abe]]
File:Coat of arms of Benedictus XVI.svg|Stemma papale di [[Papa Benedetto XVI|Benedetto XVI]], il primo sormontato dalla mitra
</gallery>
 
=== Papa emerito ===
Il primato di pontificato più breve sarebbe in realtà da attribuire a [[Papa Stefano (eletto)|papa Stefano (II)]] e non a [[papa Urbano VII]], poiché la sua durata fu di soli 3 giorni: morto per [[ictus]], Stefano II non fece in tempo ad essere consacrato. Fu escluso dalla [[lista dei papi]] per secoli, reinserito, e di nuovo escluso dal 1961, provocando a volte qualche incongruenza nell'elenco dei papi di nome Stefano che lo hanno seguito.
{{Vedi anche|Papa emerito#Insegne e trattamento}}
 
{{Doppia immagine|centro|Hábito piano papal simple.svg|110|Hábito piano papa emérito.svg|110|Confronto tra l'abito papale (a sinistra) e l'abito del papa emerito (a destra)}}
Tra i pontificati più brevi è da ricordare anche quello di [[papa Celestino V|Celestino V]], che rinunciò al suo ruolo pastorale dopo appena 100 giorni dalla elezione.
 
Si narra pure che il nipote di [[papa Gregorio X]], il cardinale [[Vicedomino Vicedomini]], fosse stato eletto papa il 5 settembre [[1276]], nel terzo conclave susseguente alla morte dello zio (dopo [[papa Innocenzo V|Innocenzo V]] e [[papa Adriano V|Adriano V]] eletti e morti lo stesso anno), ma che non avesse accettato subito il suo ministero, chiedendo un giorno per decidere ma manifestando a priori l'intenzione di voler prendere il nome di Gregorio XI. La notte stessa, però, morì. Giustamente non è annoverato nella storiografia ufficiale dei Pontefici della [[Chiesa cattolica]], non avendo egli ancora accettato l'ufficio apostolico prima di morire, anche se il decesso subito dopo l'elezione è stato fino ad ora un fatto unico nella storia del papato<ref>Se fosse vissuto almeno un giorno in più forse avrebbe accettato, e, in tal caso, il [[1276]] avrebbe visto ben cinque papi in successione. Coloro che ci narrano questa vicenda parlano - forse riferendosi alla stessa fonte - per sentito dire, ma non portano documentazione storica, ed è difficile credere che in due giorni - dal 6 all'8 settembre - si sia potuto eleggere un altro papa, Pedro "Ispano" Iuliani, [[papa Giovanni XXI|Giovanni XXI]] ([[1276]]-[[1277]]). Ciò avvalora la tesi che il Vicedomini sia in effetti morto durante il conclave e che la sua avvenuta elezione sia solo leggenda. La notizia della sua elezione e della sua subitanea morte può essere reperita nel ''Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica'' di G. Moroni ed nelle ''Vitae et res gestae Pontificum Romanorum et S. R. E. Cardinalium'' del Chacon</ref>.
 
[[Papa Adriano V|Adriano V]], papa per 39 giorni nel 1276, morì prima di poter essere ordinato sacerdote.
 
==== Pontificati per secolo ====
Secondo i dati della Chiesa cattolica (in ordine decrescente il numero di papi vissuti per secolo):
 
# [[X secolo]]: 23 papi
# [[IX secolo|IX]] e [[XI secolo]]: 22 papi (''cadauno'')
# [[VII secolo]]: 21 papi
# [[XIII secolo|XIII]] e [[XVI secolo]]: 18 papi (''cadauno'')
# [[XII secolo]]: 17 papi
# [[III secolo]]: 15 papi
# [[VI secolo]]: 14 papi
# [[V secolo|V]] e [[VIII secolo]]: 13 papi (''cadauno'')
# [[XV secolo|XV]] e [[XVII secolo]]: 12 papi (''cadauno'')
# [[II secolo|II]], [[IV secolo|IV]] e [[XIV secolo]]: 11 papi (''cadauno'')
# [[XVIII secolo|XVIII]] e [[XX secolo]]: 9 papi (''cadauno'')
# [[XIX secolo]]: 6 papi
# [[I secolo]]: 5 papi
# [[XXI secolo]]: 3 papi
 
Essendo stato eletto in tre diversi pontificati (tutti svoltisi nell'[[XI secolo]]), portando inoltre il medesimo nome in tutte e tre le occasioni, [[Papa Benedetto IX|Benedetto IX]] è da considerarsi come tre distinti pontefici.
 
==== Papi venerati come santi ====
Nell'attualità, la Chiesa cattolica ricorda 81 papi, su 266, che sono venerati con il titolo di [[santo]]:
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*[[Pietro apostolo]]
*[[Papa Lino|Lino]]
*[[Papa Anacleto I|Anacleto I (o Cleto)]]
*[[Papa Clemente I|Clemente I]]
*[[Papa Evaristo|Evaristo]]
*[[Papa Alessandro I|Alessandro I]]
*[[Papa Sisto I|Sisto I]]
*[[Papa Telesforo|Telesforo]]
*[[Papa Igino|Igino]]
*[[Papa Pio I|Pio I]]
*[[Papa Aniceto|Aniceto]]
*[[Papa Sotero|Sotero]]
*[[Papa Eleuterio|Eleuterio]]
*[[Papa Vittore I|Vittore I]]
*[[Papa Zefirino|Zefirino]]
*[[Papa Callisto I|Callisto]]
*[[Papa Urbano I|Urbano I]]
*[[Papa Ponziano|Ponziano]]
*[[Papa Antero|Antero]]
*[[Papa Fabiano|Fabiano]]
*[[Papa Cornelio|Cornelio]]
*[[Papa Lucio I|Lucio I]]
*[[Papa Stefano I|Stefano I]]
*[[Papa Sisto II|Sisto II]]
*[[Papa Dionisio|Dionisio]]
*[[Papa Felice I|Felice I]]
*[[Papa Eutichiano|Eutichiano]]
*[[Papa Caio|Caio]]
*[[Papa Marcellino|Marcellino]]
*[[Papa Marcello I|Marcello I]]
*[[Papa Eusebio|Eusebio]]
*[[Papa Milziade|Milziade (o Melchiade)]]
*[[Papa Silvestro I|Silvestro I]]
*[[Papa Marco|Marco]]
*[[Papa Giulio I|Giulio I]]
*[[Papa Damaso I|Damaso I]]
*[[Papa Siricio|Siricio]]
*[[Papa Anastasio I|Anastasio I]]
*[[Papa Innocenzo I|Innocenzo I]]
*[[Papa Zosimo|Zosimo]]
*[[Papa Bonifacio I|Bonifacio I]]
*[[Papa Celestino I|Celestino I]]
*[[Papa Sisto III|Sisto III]]
*[[Papa Leone I|Leone I Magno]]
*[[Papa Ilario|Ilario]]
*[[Papa Simplicio|Simplicio]]
*[[Papa Felice III|Felice III (II)]]
*[[Papa Gelasio I|Gelasio I]]
*[[Papa Simmaco|Simmaco]]
*[[Papa Ormisda|Ormisda]]
*[[Papa Giovanni I|Giovanni I]]
*[[Papa Felice IV|Felice IV (III)]]
*[[Papa Agapito I|Agapito I]]
*[[Papa Silverio|Silverio]]
*[[Papa Gregorio I|Gregorio I Magno]]
*[[Papa Bonifacio IV|Bonifacio IV]]
*[[Papa Adeodato I|Adeodato I (o Deusdedit)]]
*[[Papa Martino I|Martino I]]
*[[Papa Eugenio I|Eugenio I]]
*[[Papa Vitaliano|Vitaliano]]
*[[Papa Agatone|Agatone]]
*[[Papa Leone II|Leone II]]
*[[Papa Benedetto II|Benedetto II]]
*[[Papa Sergio I|Sergio I]]
*[[Papa Gregorio II|Gregorio II]]
*[[Papa Gregorio III|Gregorio III]]
*[[Papa Zaccaria|Zaccaria]]
*[[Papa Paolo I|Paolo I]]
*[[Papa Leone III|Leone III]]
*[[Papa Pasquale I|Pasquale I]]
*[[Papa Leone IV|Leone IV]]
*[[Papa Niccolò I|Niccolò I]]
*[[Papa Adriano III|Adriano III]]
*[[Papa Leone IX|Leone IX]]
* [[Papa Gregorio VII|Gregorio VII]] ([[1606]], da [[papa Paolo V]])
* [[Papa Celestino V|Celestino V (Pietro Celestino)]] (5 maggio [[1313]], da [[papa Clemente V]])
* [[Papa Pio V|Pio V]] (22 maggio [[1712]], da [[papa Clemente XI]])
* [[Papa Pio X|Pio X]] (29 maggio [[1954]], da [[papa Pio XII]])
* [[Papa Giovanni XXIII|Giovanni XXIII]] (27 aprile [[2014]], da [[papa Francesco]])
* [[Papa Paolo VI|Paolo VI]] (14 ottobre [[2018]], da [[papa Francesco]])
* [[Papa Giovanni Paolo II|Giovanni Paolo II]] (27 aprile [[2014]], da [[papa Francesco]])
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== Onorificenze pontificie ==
{{Vedi anche|Onorificenze pontificie}}
{{F|cattolicesimo|ottobre 2023}}
 
Il papa concede varie onorificenze, appartenenti a ordini e non.
 
Degli ordini il pontefice è il capo in quanto sovrano, mentre il gran magistero delle singole onorificenze può essere mantenuto direttamente dal pontefice o concesso ad una persona di fiducia, solitamente un [[cardinale]].
 
Per antica tradizione al sommo pontefice non si conferiscono titoli (di alcun genere, né cavallereschi né nobiliari),: ciò perché la sua carica è al di sopra di ogni onore, anzi da lui tutti gli onori discendono (il pontefice, assieme al [[Sacro Romano Imperatore]], era uno dei due [[poteri universali]], ma al primo competeva incoronare il secondo). Come tale il papa non indossa mai le decorazioni di cui pure è sovrano e non è mai insignito di nessun grado.
 
Un cardinale che, avendo ricevuto onorificenze, diventa pontefice, automaticamente decade da tutte le onorificenze ricevute in quanto esse vengono soppiantate dal titolo di sommo pontefice.
 
== Cronotassi dei papi ==
{{Vedi anche|Lista dei papi}}
 
== Note ==
=== Annotazioni ===
<references group="Nota"/>
 
=== Riferimenti ===
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|F. J.|Baumgartner|lingua=en|Behind Locked Doors. A History of the Papal Elections|2003|Palgrave Macmillan||ISBN=0-312-29463-8|cid=Baumgartner}}
* {{cita libro|titolo=Che cosa succede quando muore il papa|autore=José-Apeles Santolaria|editore=Piemme|città=Casale Monferrato|anno=2001|cid=Santolaria}}
 
== Voci correlate ==
{{Div col}}
* [[Anello del pescatore]]
* [[Antipapa]]
* [[Bacio della pantofola]]
* [[Conclave]]
* [[Chiesa cattolica]]
* [[Curia romana]]
* [[Corte pontificia]]
* [[Città del Vaticano]]
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* [[Habemus Papam]]
* [[Infallibilità papale]]
* [[Organizzazione della Chiesa cattolica]]
* [[Papa Re]]
* [[Primato papale]]
* [[Profezia sui papi]]
* [[Papa della Chiesa ortodossa copta]]
* [[Re sacro]]{{Div col end}}
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://w2.vatican.va/content/vatican/it/holy-father.html Elenco dei Papi] dal sito della [[Santa Sede]].
* {{en}} [http://www.catholic-hierarchy.org/bishop/spope0.html Papi] su ''Catholic-Hierarchy''
* {{en}} [http://www.gcatholic.org/hierarchy/pope/index.htm Lista dei papi] su ''GCatholic''.
* {{cita web|url=http://www.santiebeati.it/papi.htm|titolo=Lista dei Papi|sito=santiebeati.it}}
* {{cita web|url=http://www.corriere.it/cronache/speciali/2011/beatificazione-giovanni-paolo/PAPI.swf|titolo=Tutti i Papi della storia|accesso=26 agosto 2016}}
* [http://www.tuttipapi.it ''Tuttipapi.it''] cronologia -cronologia, ritratti, cenni biografici, stemmi dei sommi pontefici, palazzi, tombe, epitaffi, mausolei e curiosità
* [{{cita web|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080929194745/http://www.cristomaestro.it/catechesi/chiesa/credo_1.html |url=http://www.cristomaestro.it/catechesi/chiesa/credo_1.html|sito=Cristomaestro.it] |titolo=L'istituzione del papato e le sue basi scritturali.}}
* {{cita web|url=http://www.cesnur.org/2009/tesi_papi_foto.htm|Margheriti,autore=Antonio Margheriti|titolo=La morte del papa - Riti, cerimonie e tradizioni dal medioevo all'età contemporanea|editore=[[CESNUR]]}}
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