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{{Sito web
|nome = WikiLeaks
|screenshot = <!-- da Wikidata -->
|didascalia = <!-- da Wikidata -->
|url = <!-- da Wikidata -->
|url = [https://www.wikileaks.org/ www.wikileaks.org]<ref>{{Cita web|url=http://www.wikileaks.info/|titolo=Wikileaks Mirrors|sito=wikileaks.info}}</ref>
|commerciale = No
|tipo = Archivio documentale online
|registrazione = privata
|proprietario =
|autore = [[EnricoJulian CapellariAssange]]
|data di lancio = 2006<!-- da Wikidata -->
|stato corrente = attivo
|revenue =
|slogan = Freedom
}}
 
{{citazione|Tre cose non possono essere nascoste a lungo: la Luna, il Sole e la Verità.|[[Gautama Buddha|Siddhartha]], citato nella prima pagina di Wikileaks}}
 
'''WikiLeaks''' (dall'inglese ''leak'' «perdita», «[[fuga di notizie|fuga [di notizie]]]») è un'[[organizzazione internazionale]] [[senza scopo di lucro]] che riceve in modo anonimo, grazie a un contenitore protetto da un potente sistema di [[cifratura]], documenti coperti da segreto ([[Segreto di Stato|di Stato]], [[Segreto militare|militare]], [[Segreto industriale|industriale]], [[Segreto bancario|bancario]]) e poiin seguito li carica sul proprio [[sito web]]. WikiLeaks riceve, in genere, documenti di carattere governativo o aziendale da fonti coperte dall'[[anonimato]] e da ''[[Segnalatore di illeciti|whistleblower]]''.<ref>{{Cita web|url=http://magazine.liquida.it/2010/07/27/wikileaks-la-controinformazione-piu-potente-dei-governi-e-delle-censure/|titolo=Liquida: Notizie, opinioni e curiosità dalla Rete|sito=liquida.it|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110522203631/http://magazine.liquida.it/2010/07/27/wikileaks-la-controinformazione-piu-potente-dei-governi-e-delle-censure/|dataarchivio=22 maggio 2011}}</ref> Il sito è stato fondato, tra gli altri, dall'attivista informatico [[Julian Assange]], che ne è anche stato caporedattore fino al 2018, anno in cui gli è subentrato [[Kristinn Hrafnsson]].
 
Il sito è curato da giornalisti, attivisti, scienziati., ma Comunquecomunque i cittadini di ogni parte del mondo sono invitati ada inviare materiale tenuto nascosto «che porti alla luce comportamenti non [[etica|etici]] di governi e aziende». Gran parte dello ''staff'' del sito rimane anonimo, così come gli stessi fondatori del progetto.
 
L'obiettivo dell'organizzazione è di assicurare che gli informatori non vengano perseguiti per la diffusione di documenti riservati.<ref>[http://www.huliq.com/5711/how-to-leak-a-secret-and-not-get-caught ''How to leak a secret and not get caught''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110726075856/http://www.huliq.com/5711/how-to-leak-a-secret-and-not-get-caught |date=26 luglio 2011 }} Huliq.com</ref> L'organizzazione dichiara di verificare l'autenticità del materiale prima di pubblicarlo e di preservare l'anonimato degli informatori e di tutti coloro che sono implicati nella "fuga di notizie".
 
Nonostante il prefisso nominativo, il progetto non è un [[wiki]] e non ha alcun legame con [[Wikimedia Foundation]], l'organizzazione senza fini di lucro che possiede i ''server'' di [[Wikipedia]]. WikiLeaks, per scelta, non ha alcuna sede ufficiale. Infatti vuole essere «una versione irrintracciabile di Wikipedia che consenta la pubblicazione e l'analisi di massa di documentazione riservata». Lo scopo ultimo è quello della trasparenza da parte dei governi quale garanzia di giustizia, di etica e di una più forte [[democrazia]].
L'organizzazione dichiara di verificare l'autenticità del materiale prima di pubblicarlo e di preservare l'anonimato degli informatori e di tutti coloro che sono implicati nella ''fuga di notizie''.
 
Nonostante il prefisso nominativo, il progetto non è un [[wiki]] e non ha alcun legame con [[Wikimedia Foundation]], l'organizzazione senza fini di lucro che possiede i server di [[Wikipedia]]. WikiLeaks, per scelta, non ha alcuna sede ufficiale. Infatti vuole essere «una versione irrintracciabile di Wikipedia che consenta la pubblicazione e l'analisi di massa di documentazione riservata». Lo scopo ultimo è quello della trasparenza da parte dei governi quale garanzia di giustizia, di etica e di una più forte [[democrazia]].
 
Il sito è stato fondato, tra gli altri, dall'attivista informatico e caporedattore [[Julian Assange]].
 
== Storia ==
 
[[File:Julian Assange 20091117 Copenhagen 2 cropped to shoulders.jpg|thumb|[[Julian Assange]], il principale portavoce di WikiLeaks.]]
 
Il sito fece la sua prima apparizione su internet nel dicembre [[2006]], in occasione della pubblicazione di un documento che provava un [[complotto]] per assassinare i membri del governo [[Somalia|somalo]], firmato dallo [[sceicco]] [[Hassan Dahir Aweys]]<ref>Il ''[[The New Yorker|New Yorker]]'' scrisse: «Julian Assange ede i suoi collaboratori erano incerti sull'autenticità del documento, ma pensarono che i lettori, utilizzando le funzioni del sito simili a quelle di [[Wikipedia]], avrebbero aiutato ad analizzarlo. Lo pubblicarono affiancandogli un lungo commento in cui chiedevano: «È un [[manifesto (programma)|manifesto]] audace scritto da un militante islamico con collegamenti a [[Bin Laden]]? O è una [[velina (giornalismo)|velina]] proveniente dai servizi segreti americani, volta a screditare l'Unione, rompere l'alleanza somala e manipolare la [[Cina]]?». Il giornale concludeva: «l'autenticità del documento non è mai stata accertata».</ref>. La grande fortuna di WikiLeaks è incominciata nel [[2007]], quando entrò a far parte dello ''staff'' di volontari un attivista che utilizzava il softwareprogramma di anonimato [[Tor (software di anonimato)|Tor]]. Attraverso questo softwarestrumento, WikiLeaks intercettò milioni di conversazioni all'insaputa degli interessati. Tra essi vi erano degli ''[[hacker]]'' cinesi che ricercavano su internet informazioni sui governi occidentali. WikiLeaks cominciò a registrare tutto il loro traffico. Una piccola frazione fu pubblicata sul sito dell'organizzazione e fu utilizzata come lancio del progetto.
 
Lo ''staff'', di cui l'australiano [[Julian Assange]] è il membro più noto e influente, affermò di avere in preparazione la pubblicazione di oltre 1.200.000 documenti riservati. Nella seconda metà del [[2007]] è stata pubblicata una cospicua documentazione, anche di grosso impatto per i media;: si va da materiale sull'equipaggiamento militare nella [[InvasioneGuerra statunitensein dell'Afghanistan (2001-2021)|guerra in Afghanistan]] fino a rivelazioni sulla corruzione in [[Kenya]]. La gestione del [[Campo di prigionia di Guantánamo]] è uno dei casi più celebri venuti alla conoscenza del grande pubblico grazie a WikiLeaks.
 
Nel [[2008]] il sito web è stato chiuso per decisione di un tribunale californiano dietro le pressioni della banca svizzera [[Julius Bär]], ritenutasi diffamata da documenti che l'accusavano di supportare l'[[evasione fiscale]] e il [[riciclaggio di denaro sporco]]. Il 29 febbraio [[2008]], lo stesso giudice che lo aveva chiuso autorizzò la riapertura del sito web citando il primo emendamento e questioni riguardo alla giurisdizione<ref>{{Cita web|url=https://www.reuters.com/article/internetNews/idUSN2927431720080229|titolo=Judge reverses ruling in Julius Baer leak case|sito=Reuters}}</ref>. Il 5 marzo [[2008]] la banca rinunciò alla causa<ref>{{Cita web|url=http://www.informationweek.com/management/showArticle.jhtml?articleID=206902154|titolo=Swiss Bank Abandons Lawsuit Against Wikileaks|sito=InformationWeek}}</ref>. Una successiva richiesta della banca di bloccare la pubblicazione del sito web fu negata<ref>{{Cita web|url=http://www.theinquirer.net/inquirer/news/1039527/judge-rethinks-wikileaks|titolo=Judge reverses Wikileaks injunction|sito=theinquirer.net|accesso=6 febbraio 2010|dataarchivio=3 febbraio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100203065021/http://www.theinquirer.net/inquirer/news/1039527/judge-rethinks-wikileaks|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Nel giugno del [[2009]] il sito aveva oltre 1.200 volontari registrati, fra cui un consiglio direttivo composto da Assange, [[Phillip Adams (produttore cinematografico)|Phillip Adams]], [[Wang Dan]], [[C. J. Hinke]], Ben Laurie, Tashi Namgyal Khamsitsang, [[Xiao Qiang]], Chico Whitaker e [[Wang Youcai]].
 
Del 25 luglio [[2010]] è la notizia che WikiLeaks ha svelato ai quotidiani ''[[The New York Times]]'' e ''[[The Guardian]]'' e al settimanale tedesco ''[[Der Spiegel]]'' il contenuto di alcuni documenti riservati dai quali emergono aspetti nascosti della [[Guerra in Afghanistan (2001 - in corso2021)|guerra in Afghanistan]]. Tra le altre cose, le suddette informazioni riguardano: l'uccisione di civili e l'occultamento dei loro cadaveri; l'esistenza di un'unità segreta americana dedita a "fermare o uccidere" [[talebani]], anche senza un regolare processo; il doppio gioco del [[Pakistan]] — ufficialmente paese alleato degli [[Stati Uniti]] — i cui servizi segreti tessevano rapporti di collaborazione con i capi talebani per combattere l'operato militare statunitense e organizzare perfino complotti contro capi afghani<ref>[https://www.nytimes.com/2010/07/26/world/asia/26isi.html?_r=1&hp"Pakistan Aids Insurgency in Afghanistan, Reports Assert". New York Times. July 25, 2010.]</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.guardian.co.uk/world/2010/jul/25/afghanistan-war-logs-military-leaks|titolo=Afghanistan war logs: Massive leak of secret files exposes truth of occupation|autore=Nick Davies|sito=the Guardian}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.spiegel.de/politik/ausland/0,1518,708311,00.html|titolo=Enthüllung brisanter Kriegsdokumente: Die Afghanistan-Protokolle|autore=SPIEGEL ONLINE, Hamburg, Germany|data=25 luglio 2010|sito=SPIEGEL ONLINE}}</ref><ref>{{Cita news|url = http://www.repubblica.it/esteri/2010/07/26/news/wikileaks_svela_la_vera_guerra_in_afganistan_la_casa_bianca_fuga_di_notizie_una_minaccia-5830553/?ref=HRER2-1|titolo = WikiLeaks svela la 'vera' guerra in Afganistan|pubblicazione = La Repubblica|data = 26 luglio 2010}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/esteri/10_luglio_26/afghanistan-documenti-segreti_081f12fe-9876-11df-a51e-00144f02aabe.shtml|titolo=Kabul, diffusi documenti segreti «Il Pakistan aiuta Al Qaeda» - Corriere della Sera|sito=corriere.it}}</ref>.
 
Nel mese di ottobre [[2010]] il numero due dell'organizzazione, il tedesco [[Daniel Domscheit-Berg]], ha rassegnato le dimissioni per dissidi con Assange. Il 7 dicembre [[2010]], dopo essersi costituito alle autorità, vienevenne arrestato nel [[Regno Unito]] il fondatore del sito Julian Assange.
 
Il 2 febbraio [[2011]] alcune fonti riportano che [[Snorre Valen]], parlamentare norvegese<ref>{{Cita web|url=https://abcnews.go.com/Politics/wikileaks-julian-assange-nominated-nobel-peace-prize/story?id=12825383|titolo=Norwegian Nominates Wikileaks' Julian Assange for Nobel Peace Prize|sito=ABC News|lingua=en|accesso=2023-11-27}}</ref> del [[Partito Socialista di Sinistra]], abbia nominato<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.reuters.comarticle/idUSTRE7115QP/|titolo=WikiLeaks among nominees for Nobel Peace Prize|pubblicazione=Reuters|data=2011-02-02|accesso=2023-11-27}}</ref> il sito al [[premio Nobel per la pace]], per quanto questa informazione non può essere nota al pubblico in base al regolamento stesso del [[Comitato Nobel|comitato per l'assegnazione del Nobel]]<ref>{{Cita web|url=https://www.nobelprize.org/nomination/physics/|titolo=Main Website of the Nobel Prize}}</ref>.
Il 2 febbraio [[2011]] un parlamentare norvegese del Partito Socialista ha candidato il sito al [[premio Nobel per la pace]].<ref>[http://daily.wired.it/news/wikileaks-nobel.html A WikiLeaks il premio Nobel per la Pace?] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110305235028/http://daily.wired.it/news/wikileaks-nobel.html |data=5 marzo 2011 }}</ref>
 
== TecnologiaCaratteristiche ==
=== Tecnologia ===
 
Il sito internet utilizzava inizialmente una versione modificata del [[software]] [[MediaWiki]] - lo stesso software in uso anche sui server di [[Wikipedia]] - ma questa soluzione è stata abbandonata a partire dal 22 ottobre [[2010]] a seguito di una ristrutturazione del sito.
 
Dal dicembre 2010, la banca dati di WikiLeaks è ospitata in un centro dati gestito dall'[[Internet service provider]] [[Svezia|svedese]] [[Bahnhof]]. Il centro - noto come [[Pionen White Mountains]] - è situato a [[Södermalm]], un quartiere di [[Stoccolma]], all'interno di un ex-rifugio anti-atomico ristrutturato.<ref>''[https://www.bahnhof.se/colocation.php Pionen White Mountains] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101207095235/http://www.bahnhof.se/colocation.php |data=7 dicembre 2010 }}'', scheda tecnica sul sito del provider svedese.</ref><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/esteri/2010/11/28/foto/svezia_nel_bunker_dei_server_di_wikileaks-9622381/1/|titolo=Svezia, nel bunker dei server di WikiLeaks|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=28 novembre 2010|accesso=29 novembre 2010}}</ref><ref name="Bahnhof">John D. Sutter, ''[https://edition.cnn.com/2010/TECH/innovation/12/02/wikileaks.cave.server/index.html WikiLeaks now storing files in 'James Bond' bunker]'', [[CNN]], 2 dicembre 2010.</ref>
 
La migliore tecnologia della squadra resta comunque quella impiegata nell'accorta gestione dei messaggi diretti che non passano dal ''medium'' [[Internet]], anche nei momenti più difficili della vita del progetto e dei suoi artefici.
 
== Funzionamento ==
 
=== Funzionamento ===
Per inviare un documento a WikiLeaks è necessario per prima cosa procedere alla sua cifratura, in maniera da rendere l'operazione il più anonima possibile. Si utilizza il software a doppia chiave [[Pretty Good Privacy|PGP]], un sistema di cifratura altamente sicuro.
Il personale di WikiLeaks verifica il documento ricevuto e poi provvede alla sua diffusione. Secondo dichiarazioni di Assange rese nel [[2010]], i documenti ricevuti sono controllati da un gruppo di cinque revisori con competenze in campi diversi (lingua, programmazione). La decisione finale circa la valutazione di un documento spetta allo stesso Assange.
 
=== Il file di "assicurazione" ===
 
Il 29 luglio [[2010]] WikiLeaks ha aggiunto un file, denominato ''insurance.aes256''<ref>{{Cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2010/dicembre/06/Assange_denuncia_gli_Usa_vogliono_co_9_101206006.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101217042031/http://archiviostorico.corriere.it/2010/dicembre/06/Assange_denuncia_gli_Usa_vogliono_co_9_101206006.shtml|titolo=Assange «denuncia» gli Usa «Mi vogliono assassinare»|autore=Olimpio Guido|sito=corriere.it|urlmorto=sì|dataarchivio=17 dicembre 2010}}</ref> di 1,4 [[gigabyte]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/08/04/fermate-wikileaks-luomo-di-bush-contro-assange/|titolo="Fermate Wikileaks!", l'uomo di Bush contro Assange - Il Fatto Quotidiano|autore=Federico Mello|sito=Il Fatto Quotidiano}}</ref> alla pagina sulla guerra in Afghanistan. Il file è stato protetto con il sistema di crittazione ''[[Advanced Encryption Standard]]'', con [[Chiave (crittografia)|chiave]] a 256 [[bit]], ed è stato reso pubblicamente disponibile sui circuiti di [[file sharing]]. ''Insurance.aes256'' funge da "assicurazione": lo stesso Assange ha dichiarato che, in caso dovesse succedere qualcosa a lui o agli altri collaboratori di WikiLeaks, le chiavi per decrittare il file verranno automaticamente rese pubbliche in modo che chiunque possa accedere autonomamente alla documentazione<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/esteri/2010/12/03/news/assange_chat_guardian-9802568/|titolo=Assange-chat, fra Pentagono e Ufo "Il mondo sarà un posto migliore" - Repubblica.it|sito=La Repubblica}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.wired.com/threatlevel/2010/07/wikileaks-insurance-file/|titolo=WikiLeaks Posts Mysterious 'Insurance' File|data=30 luglio 2010|sito=WIRED}}</ref>. Non ci sarebbe allora alcun modo per fermare la diffusione di informazioni, che sarebbe istantanea, poiché diverse persone hanno già la copia del file nei loro [[Disco rigido|dischi rigidi]].
 
=== Il "file di "assicurazione" ===
== Afghanistan war logs ==
Il 29 luglio [[2010]] WikiLeaks ha aggiunto un file, denominato ''insurance.aes256''<ref>{{Cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2010/dicembre/06/Assange_denuncia_gli_Usa_vogliono_co_9_101206006.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101217042031/http://archiviostorico.corriere.it/2010/dicembre/06/Assange_denuncia_gli_Usa_vogliono_co_9_101206006.shtml|titolo=Assange «denuncia» gli Usa «Mi vogliono assassinare»|autore=Olimpio Guido|sito=corriere.it|urlmorto=sì|dataarchivio=17 dicembre 2010}}</ref> di 1,4 [[gigabyte]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/08/04/fermate-wikileaks-luomo-di-bush-contro-assange/|titolo="Fermate Wikileaks!", l'uomo di Bush contro Assange - Il Fatto Quotidiano|autore=Federico Mello|sito=Il Fatto Quotidiano}}</ref> alla pagina sulla guerra in Afghanistan. Il file è stato protetto con il sistema di crittazione ''[[Advanced Encryption Standard]]'', con [[Chiave (crittografia)|chiave]] a 256 [[bit]], ed è stato reso pubblicamente disponibile sui circuiti di ''[[file sharing]]''. ''Insurance.aes256'' funge da "assicurazione": lo stesso Assange ha dichiarato che, in caso dovesse succedere qualcosa a lui o agli altri collaboratori di WikiLeaks, le chiavi per decrittare il file verranno automaticamente rese pubbliche in modo che chiunque possa accedere autonomamente alla documentazione<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/esteri/2010/12/03/news/assange_chat_guardian-9802568/|titolo=Assange-chat, fra Pentagono e Ufo "Il mondo sarà un posto migliore" - Repubblica.it|sito=La Repubblica}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.wired.com/threatlevel/2010/07/wikileaks-insurance-file/|titolo=WikiLeaks Posts Mysterious 'Insurance' File|data=30 luglio 2010|sito=WIRED}}</ref>. Non ci sarebbe allora alcun modo per fermare la diffusione di informazioni, che sarebbe istantanea, poiché diverse persone hanno già la copia del file nei loro [[Disco rigido|dischi rigidi]].
Il 25 luglio 2010 WikiLeaks pubblica una raccolta di 91.731 documenti [[esercito statunitense|militari]] relativi alla [[guerra in Afghanistan (2001 - in corso)|guerra in Afghanistan]]. I documenti ricoprono un periodo che va dal gennaio 2004 al dicembre 2009 e vengono rilasciati al [[The Guardian|Guardian]], [[New York Times]] e [[Der Spiegel]], che verificano l'autenticità del materiale.<ref>{{Cita news|url = http://www.spiegel.de/international/world/0,1518,708314,00.html|titolo = Explosive Leaks Provide Image of War from Those Fighting It|pubblicazione = Der Speigel|data = 25 luglio 2010}}</ref>
 
== Pubblicazioni famose ==
La diffusione di tali documenti riservati, considerata una delle più estese nella storia militare degli [[Stati Uniti]], rivela informazioni sull'uccisione di civili da parte di truppe statunitensi e britanniche,<ref>{{Cita news|url =http://www.guardian.co.uk/world/2010/jul/25/british-troops-afghan-civilian-shootings?intcmp=239|titolo = Afghanistan war logs: Civilians caught in firing line of British troops|pubblicazione = The Guardian|data = 25 luglio 2010}}</ref> e l'azione di sostegno di [[Pakistan]] e [[Iran]] ai [[talebani]].<ref>{{Cita news|url = http://www.spiegel.de/international/world/0,1518,708314-5,00.html |titolo = Explosive Leaks Provide Image of War from Those Fighting It: The Secret Enemy in Pakistan |pubblicazione = Der Speigel|data = 25 luglio 2010}}</ref><ref>{{Cita news|url =http://www.guardian.co.uk/world/2010/jul/25/iran-backing-taliban-alqaida-afghanistan |titolo = Afghanistan war logs: Iran's covert operations in Afghanistan|pubblicazione = The Guardian|data = 25 luglio 2010}}</ref>
=== Gli "embassy cable" ===
Gli "embassy cables" o "diplomatic cables" pubblicati da wikileaks sono rapporti ufficiali scritti da funzionari e ambasciatori facenti capo al dipartimento di Stato americano, aventi come oggetto le interazioni tra funzionari americani o tra questi e ambasciatori o funzionari di governi stranieri). Ogni rapporto contiene un riassunto iniziale e poi i dettagli su determinati eventi o incontri. Fanno il giro delle agenzie governative, delle ambasciate e dei ministeri, ciascun documento secondo il suo livello di riservatezza, e servono a informare l'apparato diplomatico americano a Washington e in giro per il mondo sull'evoluzione degli scenari politici globali. Ogni rapporto è contrassegnato da una sigla che indica il grado di riservatezza.
 
=== ''Afghanistan war logs'' ===
Le rivelazioni, che evidenziano una sottovalutazione delle forze talebane, arrivano in uno dei momenti peggiori per l'esercito statunitense dall'inizio dell'[[occupazione]] in quanto a perdite: solo nel giugno 2010 si registra l'uccisione di 100 [[soldati]] americani.<ref>{{Cita news|url =https://www.independent.co.uk/news/world/americas/whistleblowers-leaked-us-files-reveal-state-of-afghan-war-2035547.html|titolo = Whistleblower's leaked US files reveal state of Afghan war
Il 25 luglio 2010 WikiLeaks pubblica una raccolta di 91.731 documenti [[esercito statunitense|militari]] relativi alla [[guerra in Afghanistan (2001-2021)|guerra in Afghanistan]]. I documenti ricoprono un periodo che va dal gennaio 2004 al dicembre 2009 e vengono pubblicati dal ''[[The Guardian|Guardian]]'', dal ''[[New York Times]]'' e da ''[[Der Spiegel]]'', che verificano l'autenticità del materiale.<ref>{{Cita news|url = http://www.spiegel.de/international/world/0,1518,708314,00.html|titolo = Explosive Leaks Provide Image of War from Those Fighting It|pubblicazione = Der Speigel|data = 25 luglio 2010}}</ref> La diffusione di tali documenti riservati, considerata una delle più estese nella storia militare degli [[Stati Uniti d'America]], rivela informazioni sull'uccisione di civili da parte di truppe statunitensi e britanniche,<ref>{{Cita news|url =http://www.guardian.co.uk/world/2010/jul/25/british-troops-afghan-civilian-shootings?intcmp=239|titolo = Afghanistan war logs: Civilians caught in firing line of British troops|pubblicazione = The Guardian|data = 25 luglio 2010}}</ref> e l'azione di sostegno di [[Pakistan]] e [[Iran]] ai [[talebani]].<ref>{{Cita news|url = http://www.spiegel.de/international/world/0,1518,708314-5,00.html |titolo = Explosive Leaks Provide Image of War from Those Fighting It: The Secret Enemy in Pakistan |pubblicazione = Der Speigel|data = 25 luglio 2010}}</ref><ref>{{Cita news|url =http://www.guardian.co.uk/world/2010/jul/25/iran-backing-taliban-alqaida-afghanistan |titolo = Afghanistan war logs: Iran's covert operations in Afghanistan|pubblicazione = The Guardian|data = 25 luglio 2010}}</ref> Le rivelazioni, che evidenziano una sottovalutazione delle forze talebane, arrivano in uno dei momenti peggiori per l'esercito statunitense dall'inizio dell'[[occupazione militare|occupazione]] in quanto a perdite: solo nel giugno 2010 si registra l'uccisione di 100 [[soldati]] americani.<ref>{{Cita news|url =https://www.independent.co.uk/news/world/americas/whistleblowers-leaked-us-files-reveal-state-of-afghan-war-2035547.html|titolo = Whistleblower's leaked US files reveal state of Afghan war
|pubblicazione = The Independent|data = 26 luglio 2010}}</ref>
 
=== ''Iraq War Logs'' ===
Il 5 aprile [[2010]], durante una [[conferenza stampa]] a [[Washington]], WikiLeaks diffonde un video di 17 minuti che mostra l'[[assassinio]] di almeno dodici [[civile (status)|civili]] [[iracheni]], tra cui due giornalisti della [[Reuters]], in un attacco messo in atto da due [[elicotteri]] [[Hughes AH-64 Apache|Apache]] [[statunitensi]], che avevano confuso la videocamera dei giornalisti con un'arma<ref>[https://collateralmurder.com/ Collateral Murder] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150403020701/https://collateralmurder.com/ |date=3 aprile 2015 }}, U.S. Soldier Ethan McCord's Eyewitness Story</ref> il 12 luglio [[2007]].<ref>{{cita news
|url= https://edition.cnn.com/2010/WORLD/meast/04/06/iraq.journalists.killed/
|pubblicazione= [[CNN - Cable News Network|Cnn]]
Riga 79 ⟶ 73:
|lingua= en
|autore= Tom Cohen
|accesso= 9 dicembre 2010}}</ref> L'autenticità del video, chiamato ''[[Attacco aereo del 12 luglio 2007 a Baghdad|Collateral Murder]]'', è stata confermata da un militare americano.<ref>{{cita news
|url= http://www.washingtonmonthly.com/archives/individual/2010_04/023217.php
|pubblicazione= Washington Monthly
Riga 86 ⟶ 80:
|lingua= en
|autore= Steve Benen
|accesso= 9 dicembre 2010
|accesso= 9 dicembre 2010}}</ref> Nel maggio dello stesso anno il soldato dell'[[esercito americano]] [[Chelsea Manning]] viene arrestata con l'accusa di aver divulgato il video e altre centinaia di migliaia di documenti riservati.<ref>{{cita news
|dataarchivio= 9 aprile 2010
|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20100409131445/http://www.washingtonmonthly.com/archives/individual/2010_04/023217.php
|urlmorto= sì
|accesso= 9 dicembre 2010}}</ref> Nel maggio dello stesso anno il[[Chelsea Manning|Manning]], soldato dell'[[esercito americano]] [[Chelsea Manning]], viene arrestataarrestato con l'accusa di aver divulgato il video e altre centinaia di migliaia di documenti riservati.<ref>{{cita news
|url= http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-11-29/accesso-rete-super-segreta-135542.shtml?uuid=AYlAPjnC
|pubblicazione= [[Il Sole 24 Ore]]
Riga 92 ⟶ 90:
|data= 29 novembre 2010
|autore= Luca Dello Iacovo
|accesso= 9 dicembre 2010}}</ref> In un'intervista al ''[[The Guardian|Guardian]]'' del dicembre [[2010]], [[Julian Assange]] l'ha definita un'eroina.<ref>{{cita news
|url= http://www.guardian.co.uk/media/2010/dec/03/julian-assange-live-online-answers
|pubblicazione= [[The Guardian]]
Riga 116 ⟶ 114:
|accesso= 5 dicembre 2010}}</ref>
 
=== Il ''cablegate'' 2010 ===
A partire dal 28 novembre [[2010]] il sito ha pubblicato un'ingente rassegna di documenti riservati che hanno come ''focus'' l'operato del governo e della diplomazia statunitense nel mondo. Si tratta, stando a WikiLeaks stessa, della diffusione non autorizzata di 251.287 documenti contenenti informazioni confidenziali inviate da 274 ambasciate americane in tutto il mondo al [[dipartimento di Stato degli Stati Uniti]] a [[Washington]]. La pubblicazione dei documenti, che coprono il periodo fra il [[1966]] e febbraio [[2010]], è prevista per i mesi successivi al dicembre 2010. Inizialmente il sito ne ha resi pubblici 300. Fra i documenti ne risulterebbero 133.887 "non classificati", 101.748 con la dicitura "''confidential"'' (confidenzialeriservato) e 15.652 a livello superiore "secret" (segreto) ma nessun "''[[top secret]]"''.<ref>{{en}}[https://cablegate.wikileaks.org/ Secret US Embassy Cables] da wikileaks.org.</ref> I documenti sono stati distribuiti da WikiLeaks a quattro quotidiani (''[[El País]]'', ''[[Le Monde]]'', ''[[The Guardian]]'' e ''[[The New York Times]]'') e un settimanale (''[[Der Spiegel]]'') che ne hanno pubblicato una prima serie (220 documenti) il 28 novembre [[2010]]<ref name="ShaneNYTimes">
{{Cita web
|autore= Scott Shane
|coautori= Andrew W. Lehren
|url= https://www.nytimes.com/2010/11/29/world/29cables.html?_r=1
|titolo= Leaked Cables Offer Raw Look at U.S. Diplomacy
|editore= [[The New York Times]]
|data= 28 novembre 2010
|accesso= 29 novembre 2010
|lingua= en}}</ref><ref>{{Cita web
|autore=
{{Cita web
|autore=
|titolo= Wikileaks: Usa, avviate indagini penali
|url= http://www.wwwansa.it/web/notizie/rubriche/speciali/2010/11/25/visualizza_new.html_1677179926.html
Riga 134 ⟶ 131:
|data= 29 novembre 2010
|accesso= 29 novembre 2010
|dataarchivio= 30 dicembre 2011
|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20111230095956/http://www.wwwansa.it/web/notizie/rubriche/speciali/2010/11/25/visualizza_new.html_1677179926.html
|urlmorto= sì
}}</ref><ref>
{{Cita web
Riga 143:
|accesso= 29 novembre 2010
|lingua= fr
}}</ref><ref>{{Cita web
|autore=
{{Cita web
|autore=
|titolo= Mistero sui server che fanno tremare il mondo
|url= http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=147819
Riga 151 ⟶ 150:
|data= 28 novembre 2010
|accesso= 29 novembre 2010
|dataarchivio= 29 novembre 2010
|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20101129161027/http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=147819
|urlmorto= sì
}}</ref><ref name="LeighGuardian">
{{Cita web
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}}</ref>.
 
Nei documenti sono incluse valutazioni sul comportamento pubblico e privato di capi di Stato europei, sui rapporti tra [[Stati Uniti]] ed Estremo Oriente e sulle posizioni dei più importanti Stati alleati inclusa l'[[Arabia Saudita]], principale fiancheggiatore degli Stati Uniti e nel contempo, segretamente, principale finanziatore della rete terroristica di [[Al-Qaida]]. In tali comunicazioni gli ambasciatori riferiscono a Washington informazioni e opinioni su una molteplicità di personaggi di spicco di molti Stati. Tale fuga di notizie ha comportato un certo imbarazzo all'amministrazione americana per via dei contenuti di carattere riservato e non sempre propriamente elogiativi nei confronti dei soggetti sottoposti all'attenzione. Fra tali soggetti vi sono l'ex presidente del consiglio italiano [[Berlusconi]], l'ex presidente francese [[Sarkozy]], quello russo [[Putin]] e quello kazako [[Nazarbaev]].
 
A seguito di tale pubblicazione, il sito ''[https://wikileaks.org/ wikileaks.org]'' ha subito ripetuti e imponenti attacchi informatici di tipo [[Denial of service#DDoS|DDoS]] (''Distribuited Denial of Service'')<ref>{{Cita news|titolo= Wikileaks 'hacked ahead of secret US document release'|url= https://www.bbc.co.uk/news/world-us-canada-11858637|editore= BBC News|data= 28 novembre 2010 |accesso= 28 novembre 2010}}</ref><ref>{{Cita web
|url = http://ansa.it/web/notizie/collection/rubriche_cronaca/11/28/visualizza_new.html_1676203644.html
|titolo = Wikileaks: l'attacco informatico contro il sito
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}}</ref>. Il 1º dicembre [[2010]], [[Barack Obama]] ha creato un organismo speciale denominato ''Interagency Policy Committee for'' WikiLeaks per contrastare eventuali altre fughe di documenti dagli uffici dell'amministrazione americana<ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/esteri/10_dicembre_01/comitato-anti-wikileaks-obama_6819784e-fd88-11df-a940-00144f02aabc.shtml|titolo=Usa: task force contro Wikileaks|sito=corriere.it}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2010/12/01/visualizza_new.html_1674505463.html|titolo=Wikileaks:Obama, task force contro fughe|sito=ansa.it}}</ref>.
 
Il 2 dicembre [[2010]] EveryDNS.net, una società del gruppo [[Dynamic DNS|Dyn Inc]] che era ile fornitore che rilasciava ildel dominio ''wikileaks.org'', ha reso noto di aver interrotto la fornitura per violazione di una clausola contrattuale rendendo impossibile il collegamento a quell'indirizzo.<ref>Punto informatico, ''[http://punto-informatico.it/3050094/PI/News/wikileaks-vacanza-al-confino.aspx WikiLeaks, vacanza al confino]'', 3 dicembre 2010.</ref><ref>Punto Informatico, ''[http://punto-informatico.it/3050176/PI/Commenti/lampi-cassandra-hanno-tutti-paura-wikileaks.aspx Hanno tutti paura di WikiLeaks!]'', 3 dicembre 2010</ref> Successivamente il sito è stato sfrattato dai ''server'' di [[Amazon.com]] dovendo emigrare sui ''server'' mantenuti dal ''provider'' svedese Bahnhof.<ref name="Bahnhof" />
 
Il 3 dicembre [[2010]] il sito WikiLeaks, attraverso la sua pagina su [[Twitter]], ha accusato esplicitamente gli [[Stati Uniti]] di averlo oscurato.<ref>''«WikiLeaks,org ___domain killed by US everydns.net after claimed mass attacks»'', in twitter.com/wikileaks, 3 dicembre ore 6.33 PM</ref> Attualmente il sito è ospitato su molteplici server in linea<ref>''[http://46.59.1.2/mirrors.html Mirrors of our website] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101208060828/http://46.59.1.2/mirrors.html |data=8 dicembre 2010 }}''. La pagina con l'elenco dei ''mirror'' sul sito di WikiLeaks.</ref> (al 10 dicembre [[2010]], 1559 ''[[Mirror (informatica)|mirror]]'' - solo parzialmente attivi - creati in risposta alla campagna di ''mass-mirroring'' lanciata da WikiLeaks il 4 dicembre [[2010]]<ref>''[http://46.59.1.2/mass-mirror.html Mass-mirroring WikiLeaks] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101206141955/http://46.59.1.2/mass-mirror.html |datedata=6 dicembre 2010 }}''. La pagina della campagna di ''mass-mirroring'' sul sito di WikiLeaks.</ref><ref>''[https://slashdot.org/story/10/12/04/229233/WikiLeaks-Starts-Mass-Mirroring-Effort WikiLeaks Starts Mass-Mirroring Effort]'', ''[[slashdot]]'', 4 dicembre 2010.</ref><ref>''[http://savewikileaks.net/another-wikileaks-address/ Automated Wikileaks mirror tracker] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101208060721/http://savewikileaks.net/another-wikileaks-address |data=8 dicembre 2010 }}'', lista dei ''mirror'' su savewikileaks.net, 5 dicembre 2010.</ref>) ed è accessibile attraverso differenti [[Domain Name System|nomi a dominio]] (come ''wikileaks.ch'' registrato dal [[Pirate Parties International]]) resi disponibili da vari provider DNS.<ref>Satter, Raphael G.; Svensson, Peter (3 December 2010) {{collegamento interrotto|1=[http://www.charlotteobserver.com/2010/12/02/1882168/the-noose-tightens-around-wikileaks.html "''WikiLeaks Fights To Stay Online Amid Attacks"''] {{Webarchive|dateurl=novembre 2017 https://web.archive.org/web/20190515174600/https://www.charlotteobserver.com/2010/12/02/1882168/the-noose-tightens-around-wikileaks.html|botdata=InternetArchiveBot15 maggio 2019}}. ''[[Associated Press]]'' (via ''[[The Charlotte Observer]]''), 4 dicembre 2010.</ref><ref>{{Cita news |url=https://www.independent.co.uk/news/world/politics/wikileaks-hit-by-new-online-onslaught-2151570.html |titolo=WikiLeaks hit by new online onslaught |cognome=Randall |nome=David|cognome2=Cooper|nome2=Charlie |data=5 dicembre 2010 |pubblicazione=The Independent |editore=Independent Print Ltd |accesso=4 dicembre 2010}}</ref>
 
Il 4 dicembre [[2010]] sulla piattaforma sociale [[Twitter]], WikiLeaks ha lanciato l'operazione "I'm WikiLeaks". Da quel momento sotto l'hashtag Twitter #imwikileaks centinaia di ''mirror'' hanno incominciato a diffondere a macchia d'olio i contenuti del sito web. L'intento è una decentralizzazione per impedire oscuramenti, in questo modo a WikiLeaks basterà essere in linea anche una sola ora al giorno e i ''[[mirror (informatica)|mirror]]'' duplicheranno i contenuti. La ''hashtag'' su Twitter permette di avere dei ''mirror'' che nascono e muoiono continuamente a indirizzi diversi, eliminando così la possibilità di ''[[Denial of service]]''.<ref>{{Cita news|url= http://www.wikileaksitalia.org/wikileaks-lista-mirror-anche-su-tor-le-truppe-si-mobilitano-e-nasce-imwikileaks/|titolo= WikiLeaks, lista mirror, anche su Tor. Le truppe si mobilitano e nasce #imwikileaks|pubblicazione= WikiLeaks Italia|editore= WikiLeaks Italia|accesso= 5 dicembre 2010|urlmorto= sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20101207100855/http://www.wikileaksitalia.org/wikileaks-lista-mirror-anche-su-tor-le-truppe-si-mobilitano-e-nasce-imwikileaks/|dataarchivio= 7 dicembre 2010}}</ref>
 
Il 14 dicembre 2010 il [[Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti]] ha citato in giudizio Twitter, intimando di fornire informazioni sugli ''account'' iscritti o associati a WikiLeaks.<ref>{{Cita news|url= http://www.salon.com/news/opinion/glenn_greenwald/2011/01/07/twitter/subpoena.pdf|titolo= Twitter Subpoena|editore= Salon.com|accesso= 14 febbraio 2011|dataarchivio= 12 gennaio 2011|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110112061516/http://www.salon.com/news/opinion/glenn_greenwald/2011/01/07/twitter/subpoena.pdf|urlmorto= sì}}</ref> Twitter ha deciso di d'informare i propri utenti.<ref>{{Cita news|url= http://www.guardian.co.uk/media/2011/jan/08/us-twitter-hand-icelandic-wikileaks-messages|titolo= Icelandic MP fights US demand for her Twitter account details|editore= The Guardian|accesso= 14 febbraio 2011}}</ref>
 
Le [[sommosse popolari in Tunisia del 2010-2011|sommosse popolari in Tunisia]] scoppiate nel dicembre [[2010]] sono in parte riconducibili alla rivelazione di alcuni documenti confidenziali del ''cablegate''.<ref>{{Cita news|url= http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2011/jan/13/tunisia-youth-revolution|titolo= Tunisia's youth finally has revolution on its mind|editore= The Guardian|accesso= 14 febbraio 2011}}</ref>
 
==== Contenuto dei documenti ====
Qui di seguito sono pubblicate le informazioni della prima serie di documenti rilasciatipubblicati il 28 novembre [[2010]], i documenti contengono in alcuni casi i punti di vista e le opinioni personali di diplomatici statunitensi e ambasciatori in servizio presso le ambasciate. Inoltre, a volte, vi sarebbero riportati colloqui con rappresentanti di governo non statunitensi che hanno rapporti diplomatici con gli Stati Uniti:
 
===== Analisi diplomatica dei ''leader'' stranieri =====
* [[Silvio Berlusconi]] è stato definito dalla ambasciata americana a Roma un ''leader'' "inefficace" che spende le sue energie in feste notturne, le quali non gli permetterebbero di riposarsi abbastanza. Il diplomatico statunitense, autore del documento, definisce il presidente "incapace, vanitoso e inefficace come moderno leader europeo"<ref>{{Cita web
{{Cita web
|autore=
|titolo= Wikileaks, "Berlusconi è incapace"
|url= http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo496995.shtml
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|data= 29 novembre 2010
|accesso= 29 novembre 2010
|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20101201013348/http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo496995.shtml
|dataarchivio= 1 dicembre 2010
|urlmorto= sì
}}</ref>. L'ambasciatore statunitense David H. Thorne ha riferito che Berlusconi, durante un incontro tenutosi ad Arcore il 30 dicembre 2009, alla presenza di [[Gianni Letta]], avrebbe affermato di poter contare su alleati nell'opposizione tra cui [[Pier Luigi Bersani]] per la riforma sulla giustizia.<ref>
{{Cita web
Riga 207 ⟶ 212:
|titolo= US embassy cables: Lunch with a convalescent Berlusconi
|url= http://www.guardian.co.uk/world/us-embassy-cables-documents/242287
|editore= ''[[The Guardian]]''
|data= 2 dicembre 2010
|accesso= 16 dicembre 2010
Riga 219 ⟶ 224:
}}</ref> In un cablogramma del 3 febbraio 2010 Thorne ha criticato la legge [[Paolo Romani|Romani]] dichiarando che questa favorirebbe il governo Berlusconi e Mediaset, atteggiamento secondo Thorne utilizzato sin dai tempi di [[Craxi]].<ref>{{Cita web
|autore=
|titolo= ''La legge Romani è un rischio per la libertà del web e favorisce Mediaset''
|url= http://racconta.repubblica.it/wikileaks-cablegate/dettaglio.php?id=10ROME125
|editore= [[Repubblica.it]]
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|urlmorto = sì
}}</ref>.
* [[Dmitrij Medvedev]], il presidente russo, è stato descritto come "pallido" e "indeciso", che gioca a fare il "[[Robin]] del [[Batman]] Putin".<ref>{{Cita web|url=http://www.sbs.com.au/news/article/1427437/Medvedev-%27plays-Robin-to-Putin%27s-Batman%27|titolo=Medvedev 'plays Robin to Putin's Batman'|sito=News|accesso=5 dicembre 2010|dataarchivio=20 novembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111120112055/http://www.sbs.com.au/news/article/1427437/Medvedev-%27plays-Robin-to-Putin%27s-Batman%27|urlmorto=sì}}</ref>
* Il presidente francese [[Nicolas Sarkozy]] viene definito "un imperatore nudo" da tenere "sotto stretta sorveglianza".
* Critiche da parte del personale dell'ambasciata degli Stati Uniti ai loro governi ospitanti, Vladimir Putin è definito un "alpha dog" (maschio dominante), [[Hamid Karzai]] come "guidato da paranoia" e [[Angela Merkel]] come una ''leader'' che "evita il rischio e raramente è creativa"<ref>
{{Cita web
|titolo= Wikileaks: file, giudizi su vari leader
Riga 244 ⟶ 249:
|accesso= 29 novembre 2010
}}</ref>.
* Il ''leader'' libico [[Mu'ammarMuʿammar Gheddafi]] viene definito un "ipocondriaco" e "abile politico" in grado di restare al potere per oltre quaranta anni. Inoltre sarebbe "ossessivamente dipendente da un piccolo gruppo di persone altamente fidato". Secondo la diplomazia Usa il ''leader'' libico non effettua viaggi o spostamenti senza una "formosa" infermiera ucraina<ref>
{{Cita web
|autore=
Riga 253 ⟶ 258:
|accesso= 29 novembre 2010
}}</ref>.
* Secondo quanto riportato da WikiLeaks, [[Hillary Clinton]] indagò sulla salute mentale e fisica della presidente dell'[[Argentina]] [[Cristina Kirchner|CristinaFernández Fernandezde Kirchner]] definita "uno strumento di suo marito".<ref>[http://www.repubblica.it/esteri/2010/11/29/dirette/wikileaks_29_novembre-9629352/?ref=HREA-1 Sito web] del quotidiano ''la Repubblica''.</ref>
* [[Robert Mugabe]], presidente dello [[Zimbabwe]], è stato descritto come il diavolo. Nel documento si legge che Mugabe è più intelligente e più spietato di qualsiasi altro politico in Zimbabwe.<ref>{{Cita web|url=https://www.bbc.co.uk/news/world-us-canada-11862304|titolo=Wikileaks: US allies unruffled by embassy cable leaks|sito=BBC News}}</ref>
 
===== Spionaggio contro l'ONU =====
* Una direttiva del segretario di Stato [[Hillary Clinton]] ha ordinato ai diplomatici degli Stati Uniti di raccogliere le informazioni biometriche del [[segretario generale delle Nazioni Unite]], [[Ban Ki-moon]], e di alti funzionari delle Nazioni Unite, incluse le ''password'' e le chiavi di crittografia personale utilizzate nelle reti private e commerciali per le comunicazioni ufficiali.<ref>
{{Cita web
|autore= Robert Booth
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}}</ref>
 
===== Corruzione in Afghanistan =====
* Secondo un documento dell'ambasciata americana a [[Kabul]], [[Ahmad Zia Massoud]], vice presidente dell'[[Afghanistan]], è stato scoperto in possesso di 52 milioni di dollari in contanti che "gli è stato permesso di tenere senza rivelarne l'origine o la destinazione". La scoperta è stata fatta negli [[Emirati Arabi Uniti]] da parte delle autorità locali che lavorano con la [[Drug Enforcement Administration]].<ref name="nytimes.com">[https://www.nytimes.com/2010/11/29/world/29cables.html Leaked Cables Offer Raw Look at U.S. Diplomacy]</ref>
* Da un documento che descrive gli incontri tra funzionari americani e Ahmed Wali Karzai, fratello del presidente dell'Afghanistan, di settembre 2009 e febbraio 2010, si legge quanto segue: "Discutendo con Ahmed Wali Karzai, capo del Consiglio provinciale, è risultato chiaro che fosse un corrotto e un trafficante di stupefacenti ". Prendendo atto di diverse dichiarazioni di Karzai riconosciute false, i documenti spiegavano: "Non sembra capire il livello delle nostre conoscenze sulle sue attività. Controlleremo le sue attività da vicino, e gli consegneremo periodicamente messaggi chiari".<ref>[https://www. name="nytimes.com/2010/11/29/world/29cables.html?_r=1 Leaked Cables Offer Raw Look at U.S." Diplomacy]</ref>
* La Germania ha interrogato gli Stati Uniti sull'uso del denaro versato dalla [[NATO]] come contributo per finanziare i soldati afghani. Secondo i documenti di protesta l'ambasciatore tedesco alla Nato chiede di conoscere la destinazione dei 50 milioni di euro versati lo scorso anno come contributo al fondo fiduciario per l'[[Esercito Nazionale Afghano]]. Il governo tedesco voleva sapere che fine avesse fatto il denaro, perché i progetti avviati non avanzassero e perché i militari americani avessero trattenuto il 15 per cento della somma.<ref>{{Cita web|url=http://www.guardian.co.uk/world/2010/dec/02/germany-us-afghan-funds-wikileaks|titolo=Germany accuses US over 'missing' Afghan funds, WikiLeaks cables show|autore=Ian Traynor|sito=the Guardian}}</ref>
 
===== Questioni europeedi politica europea =====
* L'ambasciatore georgiano a Roma ha detto a diplomatici statunitensi che il governo della [[Georgia]] crede che [[Putin]] abbia promesso a Berlusconi una percentuale sugli utili dei gasdotti sviluppati da [[Gazprom]] in coordinamento con [[ENIEni]].<ref>[http://blog.nottefiorentina.it/category/wikileaks-italiano Wikileaks Italiano – Le relazioni tra Italia e Russia] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121127100127/http://blog.nottefiorentina.it/category/wikileaks-italiano |data=27 novembre 2012 }}</ref>
* Funzionari degli Stati Uniti hanno fortemente avvertito la [[Germania]] nel 2007 di non far rispettare i mandati di cattura per gli ufficiali della CIA coinvolti in un'operazione sbagliata in cui Khalid El-Masri, un innocente cittadino tedesco con lo stesso nome di un sospetto militante, è stato erroneamente rapito e tenuto per mesi in Afghanistan. Un alto diplomatico americano ha detto a un ufficiale tedesco "che la nostra intenzione non era quella di minacciare la Germania, ma piuttosto di sollecitare che il governo tedesco pesi attentamente ogni passo nel cammino sulle implicazioni con le relazioni degli Stati Uniti"<ref>[https://www.nytimes.com/2010/11/29/world/29cables.html?_r=1&pagewanted=2 Leaked Cables Offer Raw Look at U.S. Diplomacy]</ref>
* Funzionari degli Stati Uniti hanno fatto pressione sulla [[Spagna]] per far abbandonare le indagini dei tribunali sulle [[Extraordinary rendition|consegne straordinarie]] della CIA, la tortura a Guantanamo Bay, e nel 2003 sull'uccisione da parte delle truppe americane di José Couso, un giornalista spagnolo, in Iraq.<ref>{{Cita web|url=http://www.guardian.co.uk/world/2010/nov/30/wikileaks-us-spain-guantanamo-rendition|titolo=Wikileaks: US pressured Spain over CIA rendition and Guantánamo torture|autore=Giles Tremlett|sito=the Guardian}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.democracynow.org/2010/12/1/wikileaks_cables_reveal_us_tried_to|titolo=WikiLeaks Cables Reveal U.S. Tried to Thwart Spanish Probes of Gitmo Torture and CIA Rendition|sito=Democracy Now!}}</ref>
* Critiche alle operazioni militari del [[Regno Unito]] in [[Afghanistan]]<ref name="LeighGuardian" />.
 
===== Questioni mediorientali =====
* Un alleato non identificato dell'ex presidente iraniano [[Ali Akbar Hashemi Rafsanjani]] ha dichiarato che la Guida Suprema [[Ali Khamenei]] è malato terminale di [[leucemia]] e dovrebbe morire in pochi mesi.<ref>{{en}}[https://cablegate.wikileaks.org/cable/2009/08/09ISTANBUL336.html Viewing cable 09ISTANBUL336] da WikiLeaks.org.</ref>
* L'[[intelligence]] degli Stati Uniti sostiene che l'Iran abbia ottenuto missili avanzati (derivati da un progetto russo) dalla [[Corea del Nord]].
Riga 325 ⟶ 330:
}}</ref>.
 
===== Questioni asiatiche =====
* L'ambasciatore americano a [[Seul]] descrive in un documento che, nell'ipotesi di un eventuale collasso della [[Corea del Nord]], i funzionari americani e sudcoreani hanno discusso della possibilità di una Corea unificata.
* La diplomazia americana è convinta che "la [[Cina]] è pronta ad abbandonare al suo destino la Corea del Nord".
* Presunti legami tra il governo russo e la criminalità organizzata; la [[Russia]] è stata etichettata come uno "[[stato di mafia|stato mafioso]]".<ref>{{Cita web|url=https://www.bbc.co.uk/news/world-us-canada-11893886|titolo=Wikileaks: Russia branded 'mafia state' in cables|sito=BBC News}}</ref>
* Un contatto cinese ha detto all'ambasciata statunitense a [[Pechino]] che l'[[ufficio politico del Partito Comunista Cinese]] è responsabile di aver istigato l'attacco ''[[hacker]]'' a [[Google]] del gennaio 2010.<ref name="ShaneNYTimes" />
 
===== Questioni sudamericane =====
* L'ambasciata statunitense in [[Honduras]] ha affermato in un documento che il colpo di Stato del 28 giugno 2009 era totalmente illegale, in contraddizione con la politica estera del suo paese che ha riconosciuto le elezioni organizzate nello stesso paese dal governo golpista.<ref>{{cita web |url=http://213.251.145.96/cable/2009/07/09TEGUCIGALPA645.html |titolo=Copia archiviata |accesso=11 dicembre 2010 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101210192101/http://213.251.145.96/cable/2009/07/09TEGUCIGALPA645.html |dataarchivio=10 dicembre 2010 }}</ref>
* Il ministro della Difesa brasiliano Nelson Jobim ha confermato che il Presidente della Bolivia, [[Evo Morales]], è affetto da un grave tumore ai seni paranasali.<ref>[http://media.folha.uol.com.br/mundo/2010/11/29/telegrama-wikileaks.pdf Telegramma sul tumore ai seni paranasali di Evo Morales]</ref>
* Un documento inviato dall'ambasciata degli Stati Uniti a [[Brasilia]] il 13 novembre 2009 ha riferito che il ministro della Difesa brasiliano Nelson Jobim "ha riconosciuto la presenza delle [[FARC]] in [[Venezuela]]".<ref>{{cita web |url=http://wikileaks.dd19.de/cable/2009/11/09BRASILIA1315.html |titolo=Copia archiviata |accesso=5 dicembre 2010 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101222030556/http://wikileaks.dd19.de/cable/2009/11/09BRASILIA1315.html |dataarchivio=22 dicembre 2010 }}</ref>
 
===== Altre questioni =====
* Nel luglio 2009 l'[[ambasciatore]] statunitense Robert Godec scrive in un dispaccio confidenziale che il regime tunisino di [[Zine El-Abidine Ben Ali|Ben Ali]] ha ormai perso contatto col popolo, non tollerando alcunalcuna criticismocritica e ricorrendo alla polizia per preservare il proprio potere. Godec evidenzia inoltre l'alto livello di [[corruzione]] e il crescente discontento popolare.<ref>{{Cita web|url=http://www.guardian.co.uk/world/2010/dec/07/wikileaks-tunisia-first-lady|titolo=WikiLeaks cables: Tunisia blocks site reporting 'hatred' of first lady|autore=Ian Black|sito=the Guardian}}</ref>
* Una spedizione illegale di uranio arricchito ha quasi causato un disastro ambientale nel 2009.<ref>{{Cita web|url=https://www.csmonitor.com/USA/Foreign-Policy/2010/1128/WikiLeaks-Leaked-cables-reveal-the-rough-workings-of-diplomacy|titolo=WikiLeaks: Leaked cables reveal the rough workings of diplomacy|autore=The Christian Science Monitor|sito=The Christian Science Monitor}}</ref>
* Si promettevano soldia governi ed esponenti politici danaro, favori, aiuti da parte del FMI ([[Fondo Monetario Internazionale]]) o la possibilità di avere un incontro riservato col presidente statunitense [[Barack Obama]]. In cambio si chiedeva l'impegno ad accettare nelle proprie carceri uno o più sospetti terroristi, detenuti a [[Prigione di Guantanamo|Guantanamo]]. Un vero e proprio baratto, o "bazar", come lo definisce il ''[[New York Times]]'' pubblicando nuove rivelazioni di WikiLeaks, con cui gli Stati Uniti avrebbero provato a risolvere un problema che li affligge da anni, cercando di convincere i propri alleati a dare loro una mano.<ref>
{{Cita web
|autore= Chalie Savage
|coautori= Andrew W. Lehren
|titolo= Cables Depict U.S. Haggling to Clear Guantánamo
|url= https://www.nytimes.com/2010/11/30/world/americas/30gitmo.html?_r=1
|editore= The New York Times
|data= 29 novembre 2010
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* La multinazionale USA [[Pfizer]] avrebbe assoldato un investigatore privato per trovare atti di corruzione nei confronti del procuratore generale della Nigeria che deve esprimersi nei confronti di un noto [[contenzioso di Kano|caso giudiziario]] risalente a fatti accaduti nel corso di una [[epidemia]] di [[meningite]] nel [[1996]]. Il contenzioso vede la stessa multinazionale accusata di crimini contro l'umanità per aver sperimentato un proprio farmaco ([[trovafloxacina]]) in modo non etico.<ref name="urlWikiLeaks cables: Pfizer used dirty tricks to avoid clinical trial payout| Business|The Guardian">{{Cita web|url= http://www.guardian.co.uk/business/2010/dec/09/wikileaks-cables-pfizer-nigeria|titolo= WikiLeaks cables: Pfizer 'used dirty tricks to avoid clinical trial payout' &#124; Business &#124; The Guardian|autore=|data=|dataarchivio= en|accesso=}}</ref><ref name="urlWikileaks. Pfizer tentò di ricattare le autorità nigeriane">{{Cita web|url= http://www.blitzquotidiano.it/politica-mondiale/wikileaks-pfizer-ministro-nigeria-673050/|titolo= Wikileaks. Pfizer tentò di ricattare le autorità nigeriane|autore=|data=|lingua= en|accesso=10 dicembre 2010}}</ref><ref name="urlus embassy cables,[object Object], ,[object Object],– Pfizer blackmails Nigeria into settling Trovan lawsuit « propaganda press! freedom now Guyana">{{Cita web|url= https://propagandapress.wordpress.com/2010/12/09/us-embassy-cables-pfizer-blackmails-nigeria-into-settling-trovan-lawsuit/|titolo= us embassy cables&nbsp;– Pfizer blackmails Nigeria into settling Trovan lawsuit « propaganda press! freedom now Guyana|autore= |data= |lingua= en|accesso= |urlmorto= sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20130727113032/http://propagandapress.wordpress.com/2010/12/09/us-embassy-cables-pfizer-blackmails-nigeria-into-settling-trovan-lawsuit/|dataarchivio= 27 luglio 2013}}</ref>
* nel 2009 l'ambasciata statunitense ad [[Haiti]] si è schierata con le aziende tessili delle multinazionali statunitensi [[Levi Strauss (azienda)|Levi's]], [[Fruit of the Loom]] e Hanes contro una misura presa dal parlamento haitiano che prevedeva di alzare il [[salario minimo]] a 62 centesimi di dollaro l'ora.<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Dan|cognome=Coughlin|nome2=Kim|cognome2=Ives|url=https://www.thenation.com/article/archive/wikileaks-haiti-let-them-live-3-day/|titolo=WikiLeaks Haiti: Let Them Live on $3 a Day|data=2011-06-01|accesso=2023-05-30}}</ref>
 
===== ReazioniLe reazioni internazionali al caso =====
* {{bandiera|ONU}} In un comunicato delle [[Nazioni Unite]] si legge che l'ONU si basa sul rispetto della propria immunità da parte dei paesi membri. "L'ONU non è in grado di commentare l'autenticità del documento che richiede la raccolta di informazioni su funzionari delle Nazioni Unite e le loro attività", ma "per sua stessa natura" è "un'[[organizzazione]] trasparente che mette a disposizione del pubblico e degli Stati membri una grande quantità di informazioni".<ref>
{{Cita web
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|accesso= 29 novembre 2010
}}</ref>
 
* {{bandiera|SAU}} Il portavoce del ministero degli affari esteri saudita, [[Osama al-Naqli]] ha detto riferendosi alle informazioni che "non ci riguardano" e che l'[[Arabia Saudita]] non ha alcuna prova dell'autenticità dei documenti e "non possiamo fare commenti su di loro."
* {{bandiera|ARG}} Il [[Capo di Gabinetto]] dell'Argentina, [[Horacio Rodríguez Larreta]], ha detto che le notizie sono "una vergogna per la diplomazia americana" e che "gli USA dovranno dare molte spiegazioni, in molte nazioni e a tanta gente".<ref>{{Cita web|url=http://www.clarin.com/politica/PRO-rencores-Embajada-criticas-Macri_0_382761917.html|titolo=Desde el PRO dicen que "no hay rencores" con la Embajada por las críticas a Macri|sito=Clarin.com|lingua=es}}</ref>
* {{bandiera|CAN}} Il ministro degli Esteri canadese, [[Lawrence Cannon]], ha condannato la fuga dicendo: "fughe irresponsabili come queste sono deplorevoli e non servono agli interessi nazionali di nessuno. Gli autori di queste fughe possono minacciare la nostra sicurezza nazionale."<ref>
{{Cita web
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|editore= The Guardian
|accesso= 8 dicembre 2010}}</ref>
* {{bandiera|JPN}} Il ministro degli esteri giapponese [[Seiji Maehara]] riferendosi alla diffusione delle informazioni lo ha definito "mostruoso atto criminale".<ref>{{Cita web|url=https://edition.cnn.com/2010/US/11/30/wikileaks/|titolo=WikiLeaks reports another electronic disruption|sito=cnn.com}}</ref>
 
* {{bandiera|JPNIRN}} Il ministropresidente degli esteri giapponeseiraniano [[SeijiMahmoud MaeharaAhmadinejad]] riferendosiha detto che "Non alcrediamo rilascioche dellequeste informazioni losiano hatrapelate definitoper "mostruosocaso, attopensiamo criminale"che sia stato tutto organizzato per pubblicare regolarmente questi documenti e che il tutto persegue fini politici."<ref>{{Cita web|url=httpshttp://editionwww.cnnguardian.comco.uk/2010world/US2010/11nov/3029/wikileaks/-claims-psychological-warfare-ahmadinejad|titolo=WikiLeaks reportsclaims anotherare electronic'psychological disruptionwarfare' says Ahmadinejad|autore=Ian Black|sito=cnn.comthe Guardian}}</ref>
* {{bandiera|IRN}} Il presidente iraniano [[Mahmoud Ahmadinejad]] ha detto che "Non crediamo che queste informazioni siano trapelate per caso, pensiamo che sia stato tutto organizzato per rilasciare regolarmente questi documenti e che il tutto persegue fini politici."<ref>{{Cita web|url=http://www.guardian.co.uk/world/2010/nov/29/wikileaks-claims-psychological-warfare-ahmadinejad|titolo=WikiLeaks claims are 'psychological warfare' says Ahmadinejad|autore=Ian Black|sito=the Guardian}}</ref>
* {{bandiera|ISR}} Il primo ministro israeliano [[Benjamin Netanyahu]] ha detto che la fuga di informazioni riservate non ha danneggiato Israele. Netanyahu ha dichiarato che i documenti mostrano che "sempre più paesi, governi e leader del Medio Oriente capiscono che il programma nucleare iraniano è una minaccia."<ref>{{Cita web|url=http://www.jpost.com/DiplomacyAndPolitics/Article.aspx?id=197296|titolo=Benjamin Netanyahu: Israel unharmed by WikiLeaks revelations - Diplomacy & Politics - Jerusalem Post|sito=The Jerusalem Post - JPost.com|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101208052256/http://www.jpost.com/DiplomacyAndPolitics/Article.aspx?id=197296|dataarchivio=8 dicembre 2010}}</ref>
* {{bandiera|ITA}} Il Presidente del Consiglio [[Silvio Berlusconi]], quando è stato informato del contenuto dei documenti sul suo conto, ha riso della cosa trovandola del tutto priva di fondamento o riscontro reale.<ref>
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|data= 28 novembre 2010
|accesso= 29 novembre 2010
}}</ref> Del tutto opposta invece è stata la reazione del ministro italiano degli esteri, [[Franco Frattini]], che considerava illa rilasciopubblicazione dei documenti "l'11 settembre della diplomazia internazionale"<ref>{{Cita web
{{Cita web
|titolo= Italy calls Wikileaks release "9/11 of diplomacy"
|url= https://af.reuters.com/article/libyaNews/idAFLDE6AR0D420101128
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|data= 28 novembre 2010
|accesso= 2 dicembre 2010
|dataarchivio= 1 dicembre 2010
|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20101201012109/http://af.reuters.com/article/libyaNews/idAFLDE6AR0D420101128
|urlmorto= sì
}}</ref>.
* {{bandiera|GBR}} Un portavoce del [[Foreign Office]] britannico ha detto che "condanniamo qualsiasi immissione non autorizzata di informazioni riservate, proprio come condanniamo le perdite di materiale classificato nel Regno Unito, che puòpossono danneggiare la sicurezza nazionale e mettere a rischio vite umane"<ref>
 
* {{bandiera|GBR}} Un portavoce del [[Foreign Office]] britannico ha detto che "condanniamo qualsiasi immissione non autorizzata di informazioni riservate, proprio come condanniamo le perdite di materiale classificato nel Regno Unito, che può danneggiare la sicurezza nazionale e mettere a rischio vite umane"<ref>
{{Cita web
|titolo= WikiLeaks US embassy cables: live updates
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|lingua= en
}}</ref>.
* {{bandiera|RUS}} Il primo ministro russo [[Vladimir Putin]] ha avvertito gli Stati Uniti di "Non ficcare il naso nei nostri affari" dopo illa rilasciopubblicazione dei documenti. Inoltre ha definito "calunnioso" soprannominare lui come "alpha dog" e "Batman" e il presidente [[Dmitrij Anatol'evič Medvedev|Medvedev]] come "Robin".<ref>{{Cita web|url=http://en.rian.ru/interview/20101202/161586625.html|titolo=Transcript of Vladimir Putin's interview with CNN's Larry King|autore=Sputnik|data=2 dicembre 2010|sito=rian.ru}}</ref> Il ministro degli esteri russo, [[Sergej Lavrov]], ha definito la fuga di documenti riservati una "divertente lettura", e ha aggiunto che "in politica pratica terremo in considerazione le azioni dei nostri partner".<ref>{{Cita web|url=http://www.thehindu.com/news/national/article922326.ece|titolo=“CordialCordial India-Pakistan relations is in Russia's interest”interest|autore=Sandeep Dikshit|sito=The Hindu}}</ref>
 
* {{bandiera|RUS}} Il primo ministro russo [[Vladimir Putin]] ha avvertito gli Stati Uniti di "Non ficcare il naso nei nostri affari" dopo il rilascio dei documenti. Inoltre ha definito "calunnioso" soprannominare lui come "alpha dog" e "Batman" e il presidente [[Dmitrij Anatol'evič Medvedev|Medvedev]] come "Robin".<ref>{{Cita web|url=http://en.rian.ru/interview/20101202/161586625.html|titolo=Transcript of Vladimir Putin's interview with CNN's Larry King|autore=Sputnik|data=2 dicembre 2010|sito=rian.ru}}</ref> Il ministro degli esteri russo, [[Sergej Lavrov]], ha definito la fuga di documenti riservati una "divertente lettura", e ha aggiunto che "in politica pratica terremo in considerazione le azioni dei nostri partner".<ref>{{Cita web|url=http://www.thehindu.com/news/national/article922326.ece|titolo=“Cordial India-Pakistan relations is in Russia's interest”|autore=Sandeep Dikshit|sito=The Hindu}}</ref>
* {{bandiera|TUR}} Il primo ministro turco, [[Recep Tayyip Erdoğan]], ha dichiarato: "Prima di tutto vediamo che altro c'è sul sito web. Dopodiché vedremo se c'è qualcosa di grave. La sincerità di WikiLeaks è dubbia"<ref>
{{Cita web
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|lingua= tr
}}</ref>.
 
* {{bandiera|VEN}} Il presidente venezuelano, [[Hugo Chávez]], ha dichiarato: "Devo congratularmi con la gente di WikiLeaks per la loro audacia e il loro coraggio. Qualcuno dovrebbe studiare la stabilità mentale della signora [[Hillary Clinton|Clinton]], il minimo che può fare è dimettersi, insieme agli altri delinquenti che lavorano nel [[Dipartimento di Stato degli Stati Uniti]]".
 
=== Vault 7 ===
Il 7 marzo 2017 incomincia a essere pubblicata sul sito una serie di file relativi alla [[Central Intelligence Agency (CIA)]], classificati con il nome in codice Vault 7
 
Il 7 marzo 2017 incomincia a essere pubblicata sul sito una serie di file relativi alla [[Central Intelligence Agency (CIA)]], classificati con il nome in codice Vault 7
<ref>
{{Cita web
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|data= 07 marzo 2017
|accesso= 30 marzo 2017
}}</ref>. La prima parte completa della serie, chiamata "Year Zero", contiene 8.761 documenti riservati e rappresenta il più grande "''leak"'' di informazioni riservate della CIA.<ref>
{{Cita web
|titolo= WikiLeaks Releases Trove of Alleged C.I.A. Hacking Documents
|url= https://www.nytimes.com/2017/03/07/world/europe/wikileaks-cia-hacking.html?_r=0
|editore= New York Times
|data= 07 marzo 2017
|accesso= 30 marzo 2017
}}</ref>
<ref>{{Cita web
{{Cita web
|titolo= WikiLeaks distrugge la CIA
|url= https://f-hack.com/wikileaks-distrugge-la-cia/
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|data= 07 marzo 2017
|accesso= 30 marzo 2017
|dataarchivio= 31 marzo 2017
|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20170331025135/https://f-hack.com/wikileaks-distrugge-la-cia/
|urlmorto= sì
}}</ref>
Si parla di diverse centinaia di milioni di linee di codice, che includono ''[[malware]]'', ''[[Trojan (informatica)|trojan]]'', [[Virus (informatica)|virus]] e altri exploit, utilizzati al fine di spiare dispositivi di vario genere, Smartphone (inclusi [[IOS|Apple iOS]] e [[Android|Google Android]]), Personal Computer, ma anche TV smart, ''browser web'' (inclusi [[Firefox]], [[Google Chrome]], e [[Microsoft Edge]]) e ''software'' di vario genere come messaggistica e sistemi operativi come [[Microsoft Windows]], [[macOS]], e [[Linux]].
<ref>
{{Cita web
|titolo= Vault7, cosa c’èc'è negli 8mila file della Cia pubblicati da WikiLeaks
|url= https://www.wired.it/attualita/tech/2017/03/08/vault7-file-cia-wikileaks/
|editore= Wired.it
|data= 07 marzo 2017
|accesso= 30 marzo 2017
}}</ref> La seconda parte dei file, “Dark''Dark Matter”Matter'', viene caricata sulla piattaforma il 23 marzo 2017 e comprende una dettagliata documentazione dei sistemi di hackeraggio degli iPhone e dei Mac della Apple.<ref>{{Cita web|url=https://wikileaks.org/vault7|titolo=Dark Matter|data=23 marzo 2017}}</ref> Il 31 marzo compare, invece, la terza sezione chiamata “Marble”''Marble'', composta da 676 file di codice sorgente del Marble Framework, utilizzato dalla CIA per ostacolare gli investigatori forensi e le società di anti-virus, impedendo di risalire al creatore di virus e ''malware''.<ref>{{Cita web|url=https://wikileaks.org/vault7|titolo=Marble Framework|data=31 marzo 2017}}</ref> I 27 file sul “Grasshopper''Grasshopper Framework”Framework'' escono invece il 7 aprile e svelano il funzionamento del codice usato per installare ''malware'' sui computer Windows. Sono documenti tecnici che illustrano come il ''software'' CIA permetta di automatizzare l’installazionel'installazione del codice malevolo sul PC da sorvegliare, permettendo di infettare successivamente un gran numero di computer senza essere costretti a un’installazioneun'installazione ''ad- hoc'' ogni volta. Grasshopper, inoltre, riesce a verificare in anticipo la tipologia di antivirus presente nel computer da attaccare, scegliendo così il ''malware'' più adatto.<ref>{{Cita web|url=https://wikileaks.org/vault7|titolo=Grasshopper Framework|data=7 aprile 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=httphttps://www.proversi.it/discussioni/pro-contro/140-wikileaks|titolo=WikiLeaks, opinioni a confronto|data=10 aprile 2017}}</ref>
 
== Note ==
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== Voci correlate ==
* [[Julian Assange]]
* [[Jennifer Robinson]]
* [[Tor (software di anonimato)]]
* [[Flattr]] e [[Microdonazione|Microdonazioni]]
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== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|https://www.wikileaks.org/|Sito ufficiale}}
*[http://racconta.espresso.repubblica.it/espresso-wikileaks-database-italia/index.php L'Italia svelata dai cablogrammi] da [[l'Espresso]]
* {{cita web|http://www.wikileaks.info/|Sito ufficiale mirrors}}
* [http://racconta.espresso.repubblica.it/espresso-dettaglio/wikileaks-databaseil-italiadossier-completo/index.php2140099 L'ItaliaWikiLeaks, svelatail daidossier cablogrammicompleto] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110725001041/http://espresso.repubblica.it/dettaglio/wikileaks-il-dossier-completo/2140099 |date=25 luglio 2011 }} da [[l'Espresso]]
* [http://espressoracconta.repubblica.it/dettaglio/wikileaks-il-dossier-completocablegate/2140099 WikiLeaks,Il ildatabase dossierdei completocablogrammi segreti] da [[l'EspressoLa Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]
* [http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/12/31/wikirebels-il-documentario/ Wikirebels, il documentario] da [[il Fatto Quotidiano]]
* [http://racconta.repubblica.it/wikileaks-cablegate/ Il database dei cablogrammi segreti] da [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]
* [https://web.archive.org/web/20100730034825/http://www.radioradicale.it/wikileaks-presto-un-video-sulla-guerra-in-afganistan-intervista-a-julian-assagne Le rivelazioni di WikiLeaks. Intervista a Julian Assange] su [[Radio Radicale]]
* [http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/12/31/wikirebels-il-documentario/ Wikirebels, il documentario] da [[il Fatto Quotidiano]]
* [http://speciali.espresso.repubblica.it/interattivi/sesso-bugie-e-julian-assange/index.html Sesso, bugie e Julian Assange] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120827032938/http://speciali.espresso.repubblica.it/interattivi/sesso-bugie-e-julian-assange/index.html |date=27 agosto 2012 }}: inchiesta video realizzata dalla TV australiana [[Australian Broadcasting Corporation|Abc]] (titolo originale: ''Sex, Lies and Julian Assange'')
* [http://www.radioradicale.it/wikileaks-presto-un-video-sulla-guerra-in-afganistan-intervista-a-julian-assagne Le rivelazioni di WikiLeaks. Intervista a Julian Assange] su [[Radio Radicale]]
* [http://speciali.espresso.repubblica.it/interattivi/sesso-bugie-e-julian-assange/index.html Sesso, bugie e Julian Assange]: inchiesta video realizzata dalla TV australiana [[Australian Broadcasting Corporation|Abc]] (titolo originale: ''Sex, Lies and Julian Assange'')
 
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