Leon Feldhendler: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Leon Feldhendler
|
|PostCognomeVirgola = nato '''Lejb Feldhendler'''
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita = 1º giugno
|AnnoNascita = 1910
|LuogoMorte = Lublino
|GiornoMeseMorte = 6 aprile
|AnnoMorte = 1945
|Attività = partigiano
|Nazionalità = polacco
|Categorie = no▼
|PostNazionalità = , noto per essere stato uno degli artefici della famosa rivolta dei prigionieri al [[campo di sterminio di Sobibór]] nell'ottobre 1943, assieme ad [[Aleksandr Aronovič Pečerskij|Aleksandr Pečerskij]]
▲|Categorie = no
|Immagine = LeonFeldhendler1933.jpg
|Didascalia = Leon Feldhendler nel 1933
}}
==Biografia==
[[File:Sobibor Survivors.jpg|miniatura|Leon Feldhendler (in alto a destra) assieme ad altri sopravvissuti di Sobibór nel 1944]]
Uno dei sei figli di Symcha Felhendler e di sua moglie Gitla Fersztendik, Leon nacque nel villaggio di Turobin, ma già nel 1911 lui e la sua famiglia si trasferirono a [[Żółkiewka]]. Nel 1924 il padre divenne il rabbino della comunità ebraica, mentre Leon ricoprì la carica di capo del [[Judenrat]]<ref name="Crowe">{{Cita libro|autore=Crowe|nome=David M.|titolo=The Holocaust: Roots, History, And Aftermath|url=https://books.google.ca/books?id=LB_HLHJ_J64C&q=Feldhendler#v=onepage&q=Feldhendler&f=false|anno=2008|editore=Perseus Books Group|città=|pp=245-46|ISBN=978-0-8133-4325-9}}</ref>, ossia del consiglio ebraico locale. Nel 1935 sposò Toba Wajnberg, la figlia di un commerciante di grano, con la quale ebbe due bambini: Chaim Szymon e un altro dal nome sconosciuto, di cui non si sa nulla a causa della totale assenza di atti e documenti di Żółkiewka dopo il 1936.<ref>{{cita libro|autore=Adam Kopciowski|anno=2018|titolo=Leijba (Leon) Felhendler. A biographical sketch|editore=Państwowe Muzeum na Majdanku)|isbn=978-83-62816-50-7|pagine=3–6}}</ref>
Con l'inizio dell'[[operazione Reinhard]], Felhendler cercò di proteggere la sua famiglia dalla deportazione, in virtù dell'importante posizione che ricopriva all'interno della comunità. Tuttavia, il 16 ottobre 1942 tutta la rimanente popolazione ebraica di Żółkiewka fu deportata nel vicino [[ghetto di Izbica]], compresi i Felhendler. Poco dopo il loro arrivo a Izbica, i genitori di Leon e una delle sue sorelle vennero fucilati sulla rampa ferroviaria mentre erano in attesa di essere deportati. Felhendler e i suoi parenti sopravvissuti tentarono di sfuggire alla deportazione per alcune settimane usando un nascondiglio che avevano allestito in anticipo, tuttavia furono scoperti il 2 novembre 1942 e deportati a [[Campo di sterminio di Sobibór|Sobibór]] via [[Trawniki]] su un carro trainato da cavalli.<ref>{{cita libro|autore=Adam Kopciowski|anno=2018|titolo=Leijba (Leon) Felhendler. A biographical sketch|editore=Państwowe Muzeum na Majdanku)|isbn=978-83-62816-50-7|pagine=8-12}}</ref>
Fu deportato a Sobibór all'inizio del 1943. Lavorò nel magazzino e talvolta dovette dare una mano nel ''Bahnhof-kommando''. Nella primavera del 1943, Feldhendler guidò un piccolo gruppo di prigionieri di Sobibor nel formulare un piano di fuga. La loro idea iniziale era stata quella di avvelenare le guardie del campo e impossessarsi delle loro armi, ma le [[Schutzstaffel|SS]] scoprirono il veleno e spararono a cinque ebrei per rappresaglia. Altri piani includevano l'incendio del campo e la fuga durante la confusione provocata, ma l'installazione delle [[Mina terrestre|mine terrestri]] nel perimetro del campo da parte delle SS, avvenuta nell'estate del 1943, rese il piano impraticabile. ▼
All'arrivo al campo Leon fu selezionato per lavorare grazie all'intervento di un cugino, che parlò ai tedeschi delle sue abilità da falegname. Il resto della sua famiglia fu invece assassinato nelle camere a gas. Felhendler fu messo a lavorare nelle baracche di smistamento, dove aveva il compito di disfare i bagagli degli ebrei uccisi nelle camere a gas e raggruppare i loro averi. Nel suo secondo giorno al campo, si imbattette negli effetti personali dei suoi famigliari, inclusa la fede nuziale di suo cognato, che recuperò e tenne con sé fino alla fine della prigionia.<ref>{{cita libro|autore=Adam Kopciowski|anno=2018|titolo=Leijba (Leon) Felhendler. A biographical sketch|editore=Państwowe Muzeum na Majdanku)|isbn=978-83-62816-50-7|pagina=12}}</ref>
Alla fine di settembre del 1943 arrivò un trasporto di ebrei dal [[Ghetto di Minsk]]. Tra loro c'era un ufficiale dei [[Prigioniero di guerra|prigionieri]] di [[Prigioniero di guerra|guerra]] sovietico dell'[[Armata Rossa]], [[Aleksandr Aronovič Pečerskij|Aleksandr Pečerskij]], che sopravvisse alla selezione nelle camere a gas. La sua presenza ha dato nuovo slancio ai piani di fuga. Pečerskij ben presto assunse la guida del gruppo di aspiranti fuggitivi e, con Feldhendler come suo vice, elaborò un piano che prevedeva l'uccisione del personale delle SS del campo e poi la razzia delle munizioni da parte dei prigionieri di guerra sovietici. ▼
La rivolta fu attuata il 14 ottobre 1943.<ref name="Crowe"/> Feldhendler sopravvisse sia alla rivolta che alla guerra, nascondendosi a [[Lublino]] fino alla fine dell'occupazione tedesca. La città fu conquistata dall'Armata Rossa il 24 luglio 1944 e divenne il quartier generale temporaneo del [[Comitato Polacco di Liberazione Nazionale|Comitato]] comunista [[Comitato Polacco di Liberazione Nazionale|polacco di liberazione]], [[Storia della Polonia (1945-1989)|controllato]] dai [[Storia della Polonia (1945-1989)|sovietici]] e istituito da [[Iosif Stalin]]. Tuttavia, il 2 aprile 1945, Feldhendler fu ferito mortalmente da un colpo di pistola sparato attraverso la porta chiusa del suo appartamento. Trasportato all'ospedale di Lublino e operato d'urgenza, morì quattro giorni dopo. Secondo varie fonti, Feldhendler fu ucciso dai [[Nazionalismo|nazionalisti]] polacchi di destra,<ref>{{Cita web|url=http://www.sobibor.info/survivors.html|titolo=Sobibor: The Forgotten Revolt|cognome=[[Thomas Blatt]]|accesso=2009-01-29}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Yitzak Arad|titolo=Jewish Prisoner Uprisings in the Treblinka and Sobibor Extermination Camps|url=http://www.nizkor.org/hweb/orgs/israeli/yad-vashem/yvs-camps-04-03.html|anno=1984|editore=[[Yad Vashem]]|città=Gerusalemme|opera=The Nazi Concentration Camps: Proceedings of the Fourth Yad Vashem International Historical Conference}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Gerald Reitlinger|titolo=The Final Solution: The Attempt to Exterminate the Jews of Europe, 1939-1945|anno=1961|editore=A. S. Barnes|p=6}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Yad Washem Bulletin|anno=1953|editore=Yad Washem-Remembrance Authority for the Disaster and the Heroism|p=144}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Kowalski|nome=Isaac|titolo=Anthology on Armed Jewish Resistance, 1939-1945|anno=1985|editore=Jewish Combatants Publishers House|p=245}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Rashke|nome=Richard|titolo=Escape from Sobibor|anno=1995|editore=University of Illinois Press|p=357|ISBN=0-252-06479-8}}</ref> della ''Narodowe Siły Zbrojne'',<ref>{{Cita libro|autore=Joseph Tenenbaum|titolo=Underground: The Story of a People|anno=1952|editore=Philosophical Library|p=[https://books.google.com/books?id=T5m0AAAAIAAJ&q=feldhendler+nsz&dq=feldhendler+nsz&ei=PieBScCWCpWyyQTgt9z1Cw&pgis=1 264]}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Marion Mushkat & Henryk Ṡwiątkowski|titolo=Polish Charges Against German War Criminals|anno=1948|editore=Polish Main National Office for the Investigation of German War Crimes in Poland|p=[https://books.google.com/books?id=TAGgAAAAMAAJ&q=feldhendler&dq=feldhendler&lr=&ei=RRmBSY6XH52EzgSnj-nFBg&pgis=1 220]}}</ref> un'unità partigiana anticomunista e [[Antisemitismo|antisemita]].<ref>{{Cita libro|autore=Richard C. Lukas|titolo=The Forgotten Holocaust: The Poles Under German Occupation, 1939-1944|anno=1986|editore=University Press of Kentucky|p=[https://books.google.com/books?id=TNGAAAAAIAAJ&q=nsz+%22right-wing%22+%22anti-Semitic%22&pgis=1#search_anchor 81]}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Tadeusz Piotrowski|titolo=Poland's Holocaust|anno=1998|editore=McFarland|p=[https://books.google.com/books?id=hC0-dk7vpM8C&pg=PA77&dq=&source=gbs_toc_r&cad=0_0#PPA94,M1 94]}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=[[Martin Gilbert]]|titolo=Holocaust Journey: Traveling in Search of the Past|anno=1999|editore=Columbia University Press|p=[https://books.google.com/books?id=nhP_driSvFQC&pg=RA1-PA273&dq=&ei=88SBSY2fF4qUkQSYp_z8DA 273]}}</ref> Tuttavia, delle indagini più recenti hanno messo in discussione questa versione degli eventi, a causa soprattutto della scarsa documentazione a suo sostegno e delle ricerche incomplete degli storici precedenti.<ref name="Kopciowski">{{Cita web|url=http://www.zagladazydow.org/index.php?show=423&strona=481|titolo=Anti-Jewish Incidents in the Lublin Region in the Early Years after World War II|cognome=Kopciowski|nome=Adam|sito=Journal of the Polish Center for Holocaust Research|data=gennaio 2008}}</ref> ▼
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L'unico documento concreto trovato dagli studiosi polacchi locali è una registrazione del ricovero di Feldhendler all'ospedale ''Wincentego à Paulo'' di Lublino, dove viene descritto l'infortunio. Il dottor Kopciowski scrisse che Feldhendler fu probabilmente ucciso nel corso di una rapina a mano armata, essendo lui un gioielliere.<ref name="Bielesz" /> Inoltre, come evidenziato da Marcin Wroński, la stampa comunista nella Lublino controllata dai sovietici accusava regolarmente gli ex partigiani di [[Armia Krajowa|AK]] e WIN di crimini comuni come parte della guerra ideologica.<ref name="Bielesz">{{Cita web|url=http://lublin.gazeta.pl/lublin/1,48724,13628717,Lublin_tuz_po_wojnie__Anarchia__bieda__dostepnosc.html|titolo=Lublin tuż po wojnie. Anarchia, bieda, dostępność broni..|cognome=Marcin Wroński|sito=Interview with historian Marcin Wroński by Marcin Bielesz|editore=Gazeta.pl Lublin|data=25 marzo 2013|dataaccesso=23 luglio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130327020719/http://lublin.gazeta.pl/lublin/1%2C48724%2C13628717%2CLublin_tuz_po_wojnie__Anarchia__bieda__dostepnosc.html|urlmorto=sì}}</ref> Feldhendler fu uno dei 118 ebrei assassinati nel distretto di Lublino tra l'estate del 1944 e l'autunno del 1946, nell'ambito di una violenta ondata criminale portata dalla cosiddetta liberazione sovietica.▼
▲Alla fine di settembre del 1943 arrivò un trasporto di ebrei dal [[Ghetto di Minsk]]. Tra di loro c'era un
▲La [[Rivolta di Sobibór|rivolta]] fu attuata il 14 ottobre 1943.<ref name="Crowe"/> Feldhendler sopravvisse sia alla rivolta che alla guerra, nascondendosi a [[Lublino]] fino alla fine dell'occupazione tedesca. La città fu
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== Nella cultura di massa ==
==Note==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Campo di sterminio di Sobibór}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|ebraismo}}
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[[Categoria:Morti nel 1945]]
[[Categoria:Nati nel 1910]]
[[Categoria:Partigiani polacchi]]
[[Categoria:Superstiti del campo di sterminio di Sobibór]]
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