Algeria: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua}}
{{NN|Africa|dicembre 2021|alcune sezioni sono prive di note}}
{{Stato
| nomeCorrente = Algeria
| nomeCompleto = Repubblica Democratica Popolare di Algeria
| nomeUfficiale = {{ar}} {{lang|ar|الجمهورية الجزائرية الديمقراطية الشعبية}}<br />{{ber}} {{lang|ber|ⵟⴰⴳⴷⵓⴷⴰ ⵜⴰⵎⴻⴳⴷⴰⵢⵜ ⵜⴰⵖⴻⵔⴼⴰⵏⵜ ⵜⴰⵣⵣⴰⵢⵔⵉⵜ}}
| linkBandiera = Flag of Algeria.svg
| paginaBandiera = Bandiera dell'Algeria
| linkStemma =
| paginaStemma = Stemma dell'Algeria
| linkLocalizzazione =
| linkMappa = Algeria CIA map.png
| motto = {{ar}} ''{{lang|ar|بالشّعب، وللشّعب}}''<br />{{ber}} ''{{lang|ber|ⵙ ⵡⴳⴷⵓⴷ, ⵉ ⵡⴳⴷⵓⴷ}}''<br />{{it}} Dal popolo, per il popolo
| lingua = [[Lingua araba|arabo]], [[
| altrelingue = [[
| capitale = {{simbolo|Algiers-COA.svg}} [[Algeri]]
| capitaleAbitanti =
| capitaleAbitantiAnno = 2011
| governo = [[Repubblica semipresidenziale]] <br/>''In precedenza:''<br/>[[Stato socialista|Repubblica socialista]] [[Socialismo arabo|araba]] [[Monopartitismo|a partito unico]] (1962-1992)
| elenco capi di stato = [[Presidenti dell'Algeria|Presidente]]
| presidente = [[
| elenco capi di governo = [[Primi ministri dell'Algeria|Primo ministro]]
| primoMinistro = [[Sifi Ghrieb]]
| indipendenza = Dalla [[Francia]], il 5 luglio [[1962]]
| ingressoONU = 8 ottobre
| superficieTotale =
| superficieOrdine = 10
| superficieAcqua = trascurabile
| popolazioneTotale =
| popolazioneAnno = 2019
| popolazioneOrdine = 35
| popolazioneDensita = 16
| popolazioneCrescita = 1,92% (2012)<ref>{{cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/fields/2002.html|titolo=Population growth rate|accesso=28 febbraio 2013|sito=CIA World Factbook|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120504223114/https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/fields/2002.html|urlmorto=sì}}</ref>
| confini = [[Confine tra l'Algeria e la Tunisia|Tunisia]], [[Confine tra l'Algeria e la Libia|Libia]], [[Confine tra l'Algeria e il Niger|Niger]], [[Confine tra l'Algeria e la Mauritania|Mauritania]], [[Confine tra l'Algeria e il Mali|Mali]], [[Confine tra l'Algeria e il Marocco|Marocco]], [[Confine tra l'Algeria e il Sahara Occidentale|Sahara Occidentale]]
| nomeAbitanti =
| continente = [[Africa]]
| orario = [[
| valuta = [[Dinaro algerino]] (DZD)
| PIL = 209329<ref name=IMF>
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| HDI = 0,745 (alto)
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| TFT = 2,2 (2011)<ref>{{cita web|url=http://data.worldbank.org/indicator/SP.DYN.TFRT.IN/countries|titolo=Tasso di fertilità nel 2011|accesso=12 febbraio 2013}}</ref>
| energia = 0,08
| tld = [[.dz]], [[الجزائر.]]
|
| targa =
| inno = ''[[Qassaman]]''
| festa = 1º novembre
| stato precedente = {{Bandiera|FRA}} [[Algeria francese]] }}
L{{'}}'''Algeria''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/alʤeˈria/|it}}<ref>{{Dipi|Algeria}}</ref>; {{arabo|الجزائر|al-Jazāʾir}};
In termini di [[superficie]], è il più grande
== Etimologia del nome ==
Come si comprende facilmente dall'assonanza, questa nazione nordafricana prende il nome dalla sua capitale [[Algeri]], città fondata dai [[Berberi]] sulle rovine di una [[città romane|città romana]], che vede la presenza nelle acque antistanti di alcuni grossi scogli, definiti in [[Lingua araba|arabo]] ''al-Jazāʾir'', "le isole".<ref name=":0">{{Cita|Guazzone|p. 119}}.</ref>
== Storia ==
{{vedi anche|Storia dell'Algeria}}
La storia dell'Algeria è ricca e complessa, partendo dall'antica [[Numidia]] fino ai giorni nostri. La Numidia fu un regno [[berberi|berbero]] situato nell'odierna Algeria e Tunisia, che prosperò dal [[III secolo a.C.]] al [[I secolo d.C.]]. Sotto il regno di [[Massinissa]], la Numidia divenne un potente stato alleato di Roma. Dopo la caduta del regno, la regione fu incorporata nell'[[Impero romano]] come [[Provincia (storia romana)|provincia]].
Con il declino dell'Impero romano, l'Algeria divenne parte del [[Regno dei Vandali]] e del regno di [[Altava]] nel [[V secolo]], e successivamente fu conquistata in parte dall'[[Impero bizantino]] nel [[VI secolo]]. Nel [[VII secolo]], con l'arrivo degli [[arabi]], l'Algeria entrò in un nuovo capitolo della sua storia. La diffusione dell'[[Islam]] portò profondi cambiamenti culturali e sociali.
Vari regni e dinastie berbere come gli [[Ziridi]], gli [[Hammadidi]], gli [[Almohadi]] e gli [[Zayyanidi]] dominarono la regione per diversi secoli. I primi, che governarono dal [[X secolo|X]] al [[XII secolo]], furono noti per aver contribuito alla diffusione e all'evoluzione dell'[[arte islamica]] e della cultura [[Berberi|berbera]]. Sotto il loro regno, la regione vide la costruzione di molte moschee, palazzi e altre strutture architettoniche che incorporavano elementi decorativi come il ''[[Zellige|zellij]]'' (piastrelle a mosaico) e il ''[[muqarnaṣ]]'' (decorazioni a stalattiti).
Gli [[Hammadidi]], che regnarono dal X al XII secolo, fondarono la città di [[Qal'a dei Banu Hammad]], la cui architettura è un esempio eccezionale dello stile islamico nordafricano. La città includeva grandi palazzi e moschee adornate con intricate opere di [[stucco]] e [[ceramica]]. Questi elementi decorativi riflettevano l'abilità e la creatività degli artigiani locali, che svilupparono tecniche uniche per la lavorazione dei materiali.
Gli [[Almohadi]], una dinastia berbera che dominò la regione dal XII al [[XIII secolo]], portarono ulteriori innovazioni culturali e architettoniche. Essi costruirono molte delle strutture monumentali che ancora oggi si possono ammirare in Algeria e nel resto del [[Maghreb]]. Durante il loro regno, l'arte dello stucco raggiunse nuovi livelli di perfezione, con decorazioni intricate che adornavano le moschee, i [[Minareto|minareti]] e altri edifici pubblici.
I [[Zayyanidi]] furono una dinastia berbera che governò il [[Regno di Tlemcen]] nell'odierna Algeria dal XIII al [[XVI secolo]]. Fondato da [[Yaghmurasan ibn Zayyan]] nel 1235, il regno zayyanide fu un importante centro di commercio e cultura nel Maghreb. Sotto il loro dominio, Tlemcen divenne un vivace snodo commerciale e culturale, noto per le sue splendide moschee, scuole e palazzi. Nonostante le frequenti guerre con i Merinidi del Marocco e gli Hafsidi di Tunisi, i Zayyanidi riuscirono a mantenere la loro indipendenza per gran parte della loro storia, contribuendo significativamente all'arricchimento culturale della regione.
Nel XVI secolo, il Paese divenne una reggenza dell'[[Impero ottomano]] con il nome di [[Algeria ottomana]], mantenendo una certa autonomia. Questo periodo fu caratterizzato da una relativa stabilità e prosperità economica grazie al commercio marittimo e alla pratica del [[Corsaro|corsarismo]].<ref>{{Cita|Guazzone|p. 120}}.</ref>
Nel 1830, la Francia iniziò la [[Conquista francese dell'Algeria|conquista dell'Algeria]], che culminò in una lunga e sanguinosa guerra di resistenza da parte dei popoli locali. L'Algeria divenne ufficialmente una [[Impero coloniale francese|colonia francese]], e questo periodo fu segnato da una pesante repressione, espropriazione delle terre e sfruttamento delle risorse locali.
Dopo più di un secolo di dominio coloniale, nel 1954 iniziò la [[Guerra d'Algeria|guerra d'indipendenza algerina]], guidata dal [[Fronte di Liberazione Nazionale (Algeria)|Fronte di Liberazione Nazionale]] (FLN). Questa guerra durò fino al 1962, quando l’Algeria ottenne finalmente l'indipendenza dalla Francia.
Dopo l'indipendenza, l'Algeria affrontò numerose sfide politiche, economiche e sociali. Sotto la guida di [[Ahmed Ben Bella]] e poi di [[Houari Boumédiène]], il Paese adottò politiche socialiste e [[nazionalizzazione|nazionalizzò]] molte industrie. Tuttavia, negli [[anni ottanta]] e [[anni '90|novanta]], l'Algeria fu sconvolta da una grave crisi economica e da una sanguinosa [[Guerra civile algerina|guerra civile]] tra il governo e gruppi [[islamismo|islamisti]] radicali.
Oggi, l'Algeria è una [[repubblica presidenziale]] con una ricca diversità culturale e una popolazione giovane e dinamica. Nonostante le sfide economiche e politiche, il paese continua a svolgere un ruolo importante nella regione del [[Maghreb]] e nel [[mondo arabo]].
== Geografia ==
{{vedi anche|Geografia dell'Algeria}}
=== Morfologia ===
[[File:Hoggar4.jpg|min|Parte del Sahara algerino]]
[[File:IssaouaneErg Algeria ISS010-E-13539.jpg|min|Le dune di [[Issaouane]] fotografate dagli astronauti di una missione spaziale.]]
I confini dell'Algeria includono un'ampia regione, che in epoca ebbe un'amministrazione indipendente. La zona più vitale del paese è certamente il [[Maghreb]], che costituisce un settimo del territorio nazionale.<ref name=":0" /> Nel Maghreb confluiscono due sistemi di rilievi e pieghe, formatisi in due fasi dell'[[orogenesi alpina]]: l'[[Atlante Telliano]] e l'[[Atlante sahariano]].
L'Atlante Sahariano, più antico del Tell ([[Paleozoico]]), ha subito fenomeni erosivi più significativi e raggiunge quindi altitudini inferiori. Le brevi catene di [[Ksour]] ("palazzi" in arabo), [[Djebel Amour|Amour]], Ouled Nayl non oltrepassano i 2000 m di altezza. Fanno eccezione i massicci dell'[[Aurès]] (2328 m) e dell'[[Ahaggar]] (3000 m). All'interno si trova una successione di [[altopiano|altopiani]] che variano in altezza fra i 600 e i 1200 m; più estesi a ovest, a est si uniscono alle catene del Tell per proseguire verso la Tunisia. Geomorfologicamente, l'Atlante Sahariano è caratterizzato da uno zoccolo archeozoico di [[Cristallo|rocce cristalline]] (predominanti [[micascisto|micascisti]] e [[gneiss]]).
A più riprese il mare è penetrato nella zona, per cui le rocce più antiche sono coperte da strati sedimentari calcarei, [[Arenaria|arenarie]] e [[Argilla|argille]]. Lo zoccolo cristallino emerge invece in corrispondenza dell'Ahaggar, che a tratti appare coperto da formazioni laviche [[Basalto|basaltiche]]. L'importante degradazione meteorica subita dalla regione, e la conseguente frammentazione delle rocce superficiali, hanno portato a una morfologia [[Deserto|desertica]] fra le più peculiari del mondo, con superfici rocciose erose dal vento ([[Hamad di Tademait]]) alternate ad aree sabbiose ([[Grande Erg Occidentale]] e [[Grande Erg Orientale|Orientale]]) e ciottolose.
=== Idrografia ===
La rete idrografica algerina, come quella di gran parte dell'[[Africa mediterranea]], è molto povera e limitata alla zona costiera. Gli unici fiumi a corso perenne sono quelli che da sud sfociano nel Mediterraneo ([[Tafna]] e [[Soummam]]). Essi raggiungono però solo modeste lunghezze. Dai rilievi dell'Atlante hanno origine corsi d'acqua a carattere torrentizio, che spesso non raggiungono il mare a causa della forte evaporazione, oppure vanno ad alimentare dei laghi salati chiamati ''shott''<ref>{{Arabo|شط}}, che significa "riva, sponda".</ref> che, trascritti alla francese, diventano ''chott'', e oasi.
La povertà d'acqua è alla base di uno dei gravi problemi che colpiscono la regione: la desertificazione, cioè la progressiva estensione verso nord delle terre desertiche. Però in Algeria è in corso un programma di difesa contro il deserto: si sta ergendo una barriera di cipressi e pini, lunga 1500 km e larga 20 km, per frenare questo fenomeno.
=== Clima ===
Pur appartenendo all'area [[clima mediterraneo|climatica mediterranea]], il Maghreb esibisce le caratteristiche tipiche di questo clima solo sulla costa. Ad [[Algeri]], per esempio, la temperatura media annua si aggira sui 18 °C (media invernale 12 °C, estiva 24 °C) mentre presso l'alto [[Chelif]] si registrano gelate invernali e temperature estive fino a 47 °C. Le precipitazioni sono in gran parte determinate dall'interazione fra le masse d'aria oceaniche, umide, e quelle secche continentali, di provenienza sahariana. Sul versante esterno del Tell, in alcune zone, cadono fino a 1000 millimetri di pioggia annua; negli altopiani interni i valori scendono a 300-400, per risalire solo sui pendii dell'[[Atlante sahariano]]. Nella zona sahariana il clima è estremamente arido, con [[escursione termica|escursioni termiche]] sia stagionali che giornaliere fortissime. Le precipitazioni sono inferiori ai 10 mm annui, con poche eccezioni (per esempio l'Ahaggar, con 200 mm).<ref name="lonelyplanetitalia.it">
==
=== Demografia ===
[[File:Algeria demography.svg|
Gli abitanti di questo paese risultano essere
Di questi il 99% è composto da [[arabi]] e [[berberi]] (in particolare [[Cabilia|cabili]] e [[tuareg]]).<ref name="ReferenceA">
=== Etnie ===
[[File:Algerians in traditional costumes.jpg|
La maggior parte della popolazione algerina è composta da una base etnica [[Berberi|berbera]], arricchita col passare dei secoli da elementi [[fenici]], [[Civiltà romana|romani]], [[Impero romano d'Oriente|bizantini]], [[Turchi (gruppo etnico)|turchi]] e, soprattutto, [[arabi]], infatti molti degli algerini si possono definire berberi [[arabizzazione|arabizzati]]. Inoltre, sono presenti i discendenti dei [[Moriscos (gruppo religioso)|rifugiati musulmani]] cacciati dalla [[Spagna]] agli inizi del [[XVI secolo]]. Una discreta parte degli algerini discende invece dai [[Turchi (gruppo etnico)|turchi]], la cui presenza risale al [[Algeria ottomana|periodo ottomano]] (questa comunità è nota con l'espressione ''[[koulougli]]'').
Oltre alla popolazione berbera e araba, l'Algeria presenta minoranze storicamente rilevanti. Si tratta della comunità [[
=== Lingue ===
[[File:Panneau de signalisation multilingue à Issers (Algérie).jpg|
Le lingue ufficiali del paese sono l'[[Lingua araba|arabo]] e, dopo molti anni di battaglia e di politica di arabizzazione, il [[
=== Religioni ===
{{vedi anche|
[[File:Bologhine Benziri Benmenad.jpg|min|verticale=0.5|[[Buluggin ibn Ziri|Bulughīn ibn Zīrī]], primo della dinastia dei [[Ziridi]], fondatore di [[Algeri]].]]
Il 99% della popolazione è di [[Islam|fede islamica]]. Il restante 1% si divide tra [[Cristianesimo|cristiani]] ed [[Ebraismo|ebrei]].<ref name="ReferenceA"/>
== Ordinamento dello Stato ==
[[File:Hémicycle de l'assemblée populaire nationale (Algérie).jpg|
Secondo la [[Costituzione]] (del 1976, modificata nel 1979 ed emendata nel 1988, 1989, 1996 e 2016), l'Algeria è una [[repubblica presidenziale]] democratica, sebbene di fatto
Il
* dello Stato: firma i decreti presidenziali, nomina le alte cariche della repubblica, ha diritto di grazia e di commutazione della pena, assegna decorazioni;
* del Consiglio dei ministri: lo presiede, nomina e rimuove il primo ministro;
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* ha il diritto di organizzare e indire referendum.
Il [[potere esecutivo]] è ripartito tra
Il [[potere legislativo]] è bicamerale asimmetrico: l'Assemblea popolare nazionale conta 389 eletti a suffragio universale diretto per un mandato di 5 anni, mentre il meno potente Consiglio nazionale conta 144 membri, 2/3
Il [[potere giudiziario]] è costituito da magistrati di nomina presidenziale.
=== Suddivisioni storiche e amministrative ===
[[File:Algeria, administrative divisions 2019 (+northern) - Nmbrs (geosort) - monochrome.svg|min|verticale=1.8|Distribuzione nel territorio nazionale dei codici numerici identificatori delle ''wilayat'']]
L'Algeria è divisa in 58 ''[[wilaya|wilāyāt]]'' ([[province dell'Algeria|province]]), ciascuna delle quali è suddivisa in [[distretti dell'Algeria|dāʾira]], 548 per tutto il paese, a loro volta suddivisi in [[Comuni dell'Algeria|comuni]], 1541, che rappresentano il terzo livello di suddivisione amministrativa del paese.<ref>{{cita testo|url=http://www.interieur.gov.dz/Dynamics/frmItem.aspx?html=3&s=25|titolo=Suddivisione amministrativa sul sito del Ministero degli Interni d'Algeria|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140924043055/http://www.interieur.gov.dz/Dynamics/frmItem.aspx?html=3&s=25 }}</ref>
La provincia prende il nome dalla città che ne è il capoluogo, così come le ''daʾira'' (circoscrizioni) e le ''baladiyyāt'' (comuni) prendono il nome dai loro capoluoghi. I [[Wali (governatore)|governatori]] sono nominati dal
{{Colonne}}
<br />1: [[Provincia di Adrar|Adrar]]
<br />2: [[Provincia di Chlef|Chlef]]
Riga 173 ⟶ 192:
<br />23: [[Provincia di Annaba|Annaba]]
<br />24: [[Provincia di Guelma|Guelma]]
<br />25: [[Provincia di Costantina|Constantina]]
<br />26: [[Provincia di Médéa|Médéa]]
Riga 179 ⟶ 197:
<br />28: [[Provincia di M'Sila|M'Sila]]
<br />29: [[Provincia di Mascara|Mascara]]
{{Colonne spezza}}
<br />30: [[Provincia di Ouargla|Ouargla]]
<br />31: [[Provincia di Orano|Orano]]
Riga 198 ⟶ 217:
<br />47: [[Provincia di Ghardaïa|Ghardaïa]]
<br />48: [[Provincia di Relizane|Relizane]]
<br />49: [[Provincia di El M'Ghair]]
<br />50: [[Provincia di Al-Mani'a]]
<br />51: [[Provincia di Ouled Djellal]]
<br />52: [[Provincia di Bordj Badji Mokhtar]]
<br />53: [[Provincia di Béni Abbès]]
<br />54: [[Provincia di Timimoun]]
<br />55: [[Provincia di Touggourt]]
<br />56: [[Provincia di Djanet]]
<br />57: [[Provincia di In Salah]]
<br />58: [[Provincia di In Guezzam]]
{{Colonne fine}}
=== Città principali ===
{{vedi anche|Città dell'Algeria|Comuni dell'Algeria}}
Le città più popolose dell'Algeria sono la capitale [[Algeri]], che è l'unica con oltre due milioni di abitanti, [[Orano]], che ha circa {{formatnum:800000}} abitanti, [[Costantina (Algeria)|Costantina]], [[Annaba]] e [[Blida]].
=== Istituzioni ===
==== Ordinamento scolastico ====
L'Algeria indipendente ha al suo attivo un'imponente trasformazione delle strutture scolastiche del Paese, che ha rivalutato le sue radici arabo-islamiche pur senza trascurare le necessità dettate dal mondo contemporaneo. L'istruzione (impartita nella lingua ufficiale del Paese, l'arabo) è obbligatoria e gratuita per nove anni, partendo dai sei anni fino ai 15. Le scuole elementari durano sei anni e forniscono una preparazione di base. Anche le scuole secondarie durano complessivamente sei anni, ma si articolano al loro interno in due microcicli triennali, di cui solo il primo è obbligatorio. Il secondo triennio fornisce un'educazione di indirizzo e prepara gli studenti all'educazione superiore, impartita nelle università e nei numerosi istituti superiori (principalmente con indirizzo tecnico, agricolo o professionale) presenti nel Paese. Istituti universitari si trovano ad [[Università di Algeri|Algeri]], Orano e Costantina; molti studenti, però, frequentano università straniere, soprattutto francesi<ref name=Territorio1>{{cita|''Enciclopedia geografica''|p. 82}}.</ref>.
==== Università ====
==== Sistema sanitario ====
{{...|stati}}
==== Forze armate ====
Negli ultimi anni, l'Algeria sta potenziando sempre di più il suo settore militare, spendendo circa il 6% del budget in spese militari; è la seconda potenza militare più significativa dell'intero continente africano, dopo l’Egitto.
L'esercito conta circa
== Politica ==
=== Politica interna ===
[[File:Bouteflika-2009.jpg|
L'Algeria (ufficialmente ''Repubblica Democratica Araba di Algeria'') è stata retta dal 1999 al 2019 dal presidente [[Abdelaziz Bouteflika]].
Uno studio<ref>[graphics.eiu.com/PDF/Democracy_Index_2010_web.pdf Indice di democrazia (pdf)]</ref> del 2010 della [[Freedom House]] di [[Washington]] ha sancito che l'Algeria non è un
Nelle
Nelle ultime [[Elezioni parlamentari in Algeria del 2012|elezioni parlamentari]] svoltesi il 4 maggio 2017 il [[Fronte di Liberazione Nazionale (Algeria)|Fronte di Liberazione Nazionale]] è risultato il partito maggiormente votato (25,67%).
Dal 19 dicembre 2019 l'attuale presidente dell'Algeria è [[Abdelmadjid Tebboune]].
=== Politica estera ===
Fa parte dell'[[Unione Africana]] (
=== Diritti civili ===
{{vedi anche|Condizione della donna in Algeria|Diritti LGBT in Algeria}}
== Economia ==
[[File:Autoroute est ouest ghomri2.JPG|
L'Algeria ha avuto a lungo un'economia ispirata al [[Socialismo|socialismo di stato]]. A partire dagli anni Novanta il governo ha iniziato la transizione verso l'[[economia di mercato]].
=== Agricoltura ===
L'agricoltura, condizionata dalla bassa produttività, non ha un ruolo importante nell'economia algerina: più della metà del fabbisogno alimentare viene infatti soddisfatto dalle importazioni. Le principali coltivazioni sono le seguenti: grano, orzo, avena, patata, olivi, uva, aranci e datteri. L'allevamento riguarda principalmente ovini e caprini, ma anche bovini, cammelli e volatili. La silvicoltura fornisce legna, cortecce per la concia delle pelli e sughero.
Importante la pesca: la flotta algerina cattura tonno, pesce spada, sardine, acciughe e crostacei.
=== Materie prime ===
Il settore energetico, in particolare l'estrazione dei combustibili fossili, costituisce l'ossatura dell'economia algerina, generando circa il 30% del [[prodotto interno lordo]] e oltre il 95% del valore delle esportazioni. Il paese è il diciassettesimo al mondo per riserve petrolifere, stimate in 12,2 miliardi di barili. Altresì abbondanti le riserve di gas: con oltre 4 500 miliardi di metri cubi l'Algeria è al decimo posto al mondo.<ref>
{{cita testo|url=http://www.bp.com/statisticalreview|titolo=BP}}</ref>
Il paese è ricco di altre materie prime, come ad esempio il [[ferro]]. A [[Ghar Jbeilat]], nella [[provincia di Tindouf]], nella zona occidentale del paese, è stata scoperta una delle miniere di ferro più grandi del mondo, per lo sfruttamento della quale è stato stipulato un accordo con il governo cinese.<ref>{{cita testo|url=https://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/energia/2022/07/30/algeria-via-libera-a-sfruttamento-di-maxi-miniera-di-ferro_0fba3996-5f93-42d5-8498-238320487f58.html|titolo=Su ANSA}}</ref><ref>{{cita testo|url=https://www.aps.dz/economie/119898-gisement-de-gara-djebilet-memorandum-d-entente-entre-feraal-et-un-consortium-chinois|titolo=Il memorandum d'intesa tr i due governi}}</ref>
=== Commercio estero ===
La bilancia commerciale dell'Algeria resta fortemente dipendente dal reddito generato dalla vendita di petrolio e gas
Nel 2007, il volume delle esportazioni è stato pari a 63,3 miliardi di dollari contro i 26,1 miliardi di importazioni, con un surplus di 37,
=== Turismo ===
Lo sviluppo del settore è stato ostacolato dalla mancanza di strutture ricettive, ma dal 2004 un'ampia strategia di sviluppo turistico è stata messa in atto, con conseguente innalzamento degli standard qualitativi delle più moderne strutture ricettive.
Il paese conta sette siti dichiarati [[patrimonio dell'umanità]] dall'[[UNESCO]]. Tra questi [[Djémila]], dove sono stati ritrovati i resti dell'antica città romana di ''Cuicul'', e la [[qasba di Algeri]], entrata a far parte del patrimonio dell'umanità nel 1992.
[[Maqam Echahid]] viene spesso considerato monumento nazionale d'Algeria<ref>https://symbolhunt.com/algeria/national-monument/</ref>.
== Ambiente ==
[[File:Jardin d'essai.jpg|min|verticale=1.2|Giardino botanico di Hamma ad [[Algeri]]]]
La flora e la fauna dell'Algeria riflettono la notevole varietà di ambienti che si estendono dal litorale mediterraneo alle montagne dell'Atlante e fino alle immense distese desertiche del Sahara, che occupano oltre l'ottanta per cento del territorio nazionale. Questa diversità di condizioni climatiche e geografiche determina una transizione graduale dalle formazioni vegetali mediterranee ai paesaggi steppici e desertici, configurando il paese come uno dei più ricchi di biodiversità del Nordafrica.
La fascia costiera settentrionale, caratterizzata da un clima mediterraneo con inverni miti e piovosi ed estati calde e secche, ospita una vegetazione sempreverde dominata da lecci (''[[Quercus ilex]]''), sughere (''[[Quercus suber]]''), carrubi (''[[Ceratonia siliqua]]'') e olivastri (''[[Olea europaea]]'' var. ''sylvestris''). Le aree collinari e montuose della Cabilia, dell'Aurès e dell'Atlante telliano presentano foreste miste in cui si alternano conifere come il pino d'Aleppo (''[[Pinus halepensis]]'') e il cedro dell'Atlante (''[[Cedrus atlantica]]''), specie endemica del Maghreb, insieme a sottoboschi di lentisco, corbezzolo e mirto.
Più a sud, la vegetazione si trasforma progressivamente in steppa arida dominata da graminacee xerofile come ''[[Stipa tenacissima]]'' (l'alfa), utilizzata tradizionalmente per la produzione di fibre e carta. Le steppe dell'altopiano sahariano e dell'Atlante sahariano formano un ecosistema fragile ma esteso, fondamentale per il pascolo e per la conservazione del suolo. Oltre tale fascia, la transizione verso il deserto vero e proprio è segnata da formazioni sparse di acacie (''[[Acacia tortilis]]''), tamarischi e arbusti del genere ''[[Calligonum]]'', che sopravvivono in ambienti estremamente aridi. Le oasi del Sahara algerino, come quelle del Mzab, di Ouargla e di El Oued, presentano una vegetazione antropizzata basata sul dattero (''[[Phoenix dactylifera]]''), integrata da orti irrigui e colture di sussistenza.
[[File:Hoggar caravane2.jpg|
La fauna algerina, come la flora, rispecchia questa marcata zonazione ecologica. Nelle regioni settentrionali e montuose vivono ancora, sebbene in numero ridotto, il cinghiale (''[[Sus scrofa]]''), la volpe rossa (''[[Vulpes vulpes]]''), lo sciacallo dorato (''[[Canis aureus]]'') e varie specie di mustelidi. Il macaco di Barberia (''[[Macaca sylvanus]]''), unico primate nordafricano e relicto dell'antica fauna paleomediterranea, sopravvive in colonie isolate nei boschi del massiccio della Grande Cabilia, rappresentando un simbolo della fauna algerina.
Le aree steppiche e predesertiche ospitano l'antilope addax (''[[Addax nasomaculatus]]''), la gazzella dorcade (''[[Gazella dorcas]]''), il fennec (''[[Vulpes zerda]]'') e lo sciacallo del deserto, mentre nelle zone più aride del Sahara si trovano rettili adattati alle alte temperature, tra cui varani, ofidi e gechi. Un tempo comuni, specie come lo struzzo del Nordafrica (''[[Struthio camelus camelus]]''), il leopardo berbero (''[[Panthera pardus panthera]]'') e il leone dell'Atlante (''[[Panthera leo leo]]'') sono oggi estinte in natura nel paese o sopravvivono soltanto in cattività.
L'avifauna è particolarmente ricca e varia, favorita dalla posizione dell'Algeria lungo le principali rotte migratorie tra l'Europa e l'Africa. Nelle zone umide costiere e nei laghi salati interni, come Chott Ech Chergui e Chott el Hodna, sostano grandi colonie di fenicotteri rosa (''[[Phoenicopterus roseus]]''), aironi, cicogne e anatre selvatiche. Nelle montagne dell'Atlante nidificano rapaci come l'aquila reale (''[[Aquila chrysaetos]]''), il nibbio bruno (''[[Milvus migrans]]'') e il grifone (''[[Gyps fulvus]]'').
Il paese ospita numerose aree protette istituite per preservare gli ecosistemi più vulnerabili, tra cui il [[Tassili n'Ajjer|Parco nazionale del Tassili n'Ajjer]], patrimonio mondiale dell'UNESCO per la combinazione unica di biodiversità sahariana e arte rupestre preistorica, e il [[Parco nazionale di El Kala]], situato nella regione costiera orientale e riconosciuto come [[Riserva della Biosfera]]. Nonostante queste misure, la fauna algerina rimane minacciata dalla desertificazione, dal sovrasfruttamento delle risorse idriche e dal degrado degli habitat naturali.
== Cultura ==
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==== Pittura e scultura ====
[[File:Bensari2.jpg|
Pur non essendo algerini, è importante sottolineare come artisti come [[Eugène Delacroix|Delacroix]], [[Pierre-Auguste Renoir|Renoir]], [[Matisse]] e [[Eugène Fromentin|Fromentin]], a seguito della loro visita al Paese a cavallo del [[XIX secolo]] e del [[XX secolo]], crearono un nuovo approccio all'uso della luce.
Nel periodo coloniale nacque [[Mohammed Racim]] che, divenuto famoso in patria, fu molto apprezzato anche in Francia. Un noto pittore astratto fu [[Mohammed Khadda]], allievo di [[Picasso]] a [[Parigi]], divenne famoso con il suo ritorno in patria. Della stessa scuola furono [[M'hamed Issiakhem]] e [[Choukri Mesli]] che si formarono anch'essi a Parigi. I più noti attuali pittori algerini, laureati del premio [[Abd-el-Tif]] d'[[Algeri]], tra i quali [[Maurice Boitel]], hanno contribuito al prestigio artistico dell'Algeria.
==== Patrimoni dell'umanità ====
{{vedi anche|Patrimoni dell'umanità dell'Algeria}}
L'Algeria dispone di un importante patrimonio culturale tanto che === Letteratura ===
[[File:Kateb Yacine Nedjma authograph.jpg|min|sinistra|[[Kateb Yacine]].|220x220px]]
Tra gli scrittori più rilevanti, nel panorama algerino, troviamo [[Mohammed Dib]] (1920-2003), [[romanzo|romanziere]] molto prolifico, con all'attivo più di trenta di romanzi, oltre a favole per bambini, poesie e racconti brevi. Come molti altri suoi contemporanei, Dib scriveva in [[lingua francese|francese]]. Vinse il Grand Prix de la Francophonie de l'Academie Francaise nel 1994 e tra le opere di maggior pregio si ricorda ''La Nuit Sauvage'', una raccolta di tredici racconti che spiega la propria visione del mondo.
Tra gli scrittori di lingua araba tradotti in italiano ricordiamo la poetessa e scrittrice [[Ahlam Mosteghanemi]] (''La memoria del corpo'', trad. it. di Francesco Leggio), Ahmad Rida Huhu, [[Djilali Khellas]] (''La tempesta dell'isola degli uccelli'', trad. it. di Jolanda Guardi), at-Tahar Wattar (''Il terremoto'', trad. it. di Jolanda Guardi), Ahmad al-Hamid Benhaduga (''Domani è un altro giorno'', trad. it. di Jolanda Guardi). Tra gli scrittori algerini contemporanei che scrivono in francese, si ricorda Mohammed Moulessehoul, meglio noto con lo pseudonimo femminile di [[Yasmina Khadra]] (''Cosa sognano i lupi?,'' trad. di Yasmina Mélaouah, ''L'attentato,'' trad. di Marco Bellini'', Le rondini di Kabul,'' trad. di Marco Bellini).
Si possono citare inoltre [[Salim Bachi]], [[Mouloud Feraoun]] e [[Kateb Yacine]], anche poeta, il cui romanzo [[Nedjma]] (1956), è stato tradotto in varie lingue. E ancora [[Moufdi Zakaria]] considerato il poeta nazionale algerino<ref>https://symbolhunt.com/algeria/national-poet/</ref>.
Tra le scrittrici algerine che si sono distinte tra il XX e il [[XXI secolo]] ricordiamo [[Assia Djebar]], esponente del pensiero femminista.
=== Cinema ===
{{vedi anche|Film algerini proposti per l'Oscar al miglior film straniero}}
[[File:La bataille d'Alger film.jpg|min|''[[La battaglia di Algeri]]'', film di [[Gillo Pontecorvo]]; [[Leone d'oro]] alla [[Mostra del Cinema di Venezia]], 1966.]]
Il cinema algerino ha ricevuto significativi apprezzamenti nelle più importanti mostre internazionali. Tra questi il film vincitore della [[Palma d'oro]] al [[Festival di Cannes]], ''[[Cronaca degli anni di brace]]'', del 1975, diretto da [[Mohammed Lakhdar-Hamina]].
Altri film algerini degni di nota sono [[Poussières de vie]], ''[[Indigènes|Days of Glory]]'' (''Indigènes'') del 2006, e ''[[Uomini senza legge]]'', diretti dal regista franco-algerino [[Rachid Bouchareb]] che sono tutti e tre riusciti ad ottenere una nomination all'[[Oscar al miglior film in lingua straniera]], rispettivamente nel 1996, nel 2007 e nel 2011. Primo film algerino a vincere l'Oscar al miglior film straniero fu, nel 1970, ''[[Z - L'orgia del potere]]'', del regista [[Costa-Gavras]].
=== Teatro ===
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=== Musica ===
{{vedi anche|Musica berbera}}
Genere tradizionale musicale dell'Algeria è il [[Raï]].
Sono conosciuti, anche a livello internazionale, i cantanti [[Khaled]], autore di singoli famosi tra cui [[C'est la vie (singolo Khaled)|C'est la vie]] (2012) e, tra gli altri cantanti si ricorda [[Cheb Mami]].
=== Gastronomia ===
{{vedi anche|Cucina algerina}}
La cucina algerina ha goduto delle influenze della [[cucina francese]] e fa parte della cucina araba.
=== Scienza e tecnologia ===
==== L'Algeria nello spazio ====
* 28 novembre 2002: viene lanciato [[AlSat-1]], il primo satellite nazionale algerino<ref>https://space.skyrocket.de/doc_sdat/alsat-1.htm</ref>.
== Sport ==
=== Calcio ===
[[File:Algérie - Arménie - 20140531 - Riyad Mahrez (cropped).jpg|min|Riyadh Mahrez]]
La [[nazionale di calcio dell'Algeria]] è stata campione nella [[Coppa d'Africa]] nel 1990 e nel 2019. Si è classificata al secondo posto nel 1980 e al terzo posto nel 1984 e nel 1988. Si è qualificata ai Mondiali per la prima volta nel 1982, venendo eliminata al primo turno. Il miglior posizionamento ai Mondiali sono gli ottavi di finale del Mondiale 2014.
Tra i grandi giocatori algerini spiccano [[Lakhdar Belloumi]] e [[Rabah Madjer]], inseriti nella lista dei [[Migliori calciatori del XX secolo IFFHS]]. Altri giocatori algerini importanti sono [[Abdelkader Ghezzal]], [[Rafik Djebbour]], [[Hassan Yebda]], [[Sofiane Feghouli]], [[Riyad Mahrez]] e [[Ismaël Bennacer]]
=== Atletica leggera ===
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Sempre nell'atletica leggera spicca il mezzofondista [[Noureddine Morceli]], vincitore di ben tre ori mondiali e ancora oro ai [[Giochi della XXVI Olimpiade|giochi olimpici 1996]] di [[Atlanta]] nei 1500 m.
=== Giochi olimpici ===
{{vedi anche|Algeria ai Giochi olimpici}}
Primo atleta a vincere una medaglia d'oro olimpica per l'Algeria è [[Hassiba Boulmerka]], nei 1500 metri piani, ai [[Giochi della XXV Olimpiade|Giochi olimpici di Barcellona 1992]].
Primo algerino a vincere una medaglia olimpica fu [[Mohamed Zaoui]], nel pugilato, medaglia di bronzo a [[Giochi della XXIII Olimpiade|Los Angeles 1984]].
== Tradizioni ==
=== Folclore e mitologia ===
Tipici sono gli animali mitologici di [[Itherther e Thamuatz]], che si ritrovano in vari racconti e ancora [[Achimi]], un caratteristico dio bufalo africano.
=== Festività ===
Il [[calendario islamico]] è lunare pertanto le festività islamiche non hanno giorni stabiliti per tutti gli anni.
Le principali sono:
* [[ʿīd al-aḍḥā|ʿĪd al-aḍḥa]]
* [[ʻĪd al-fiṭr|ʿĪd al-fitr]]
* [[Ramadan]] (mese celebrativo e dedicato al digiuno)
* [[Mawlid]] (giorno di nascita di [[Maometto]], che ricorre il 12 del mese lunare di [[
Mentre le [[Festa nazionale|feste nazionali]] sono:
{| class="wikitable"
|-
! Data
! Nome
! Significato
|-
|-
|-
|-
|-
|-
|}
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* [[Giampaolo Calchi Novati]], ''Storia dell'Algeria indipendente. Dalla guerra di liberazione al fondamentalismo islamico'', Milano, Bompiani, 1998. ISBN 978-88-452-3909-0.
* Anthony Ham, ''et al.'', ''Algeria'', Torino, EDT/Lonely Planet, 2008. ISBN 978-88-6040-187-8.
* {{cita libro|autore=Istituto Geografico De Agostini|titolo=Enciclopedia geografica|volume=vol. 11|editore=RCS Quotidiani, edizione speciale per il ''[[Corriere della Sera]]''|città=Milano|anno=2005|ISSN=1824-9280|cid=''Enciclopedia geografica''}}
* [[Ferhat Mehenni]], ''Algérie: la question kabyle'', Paris, Michalon, 2004. ISBN 2-84186-226-7.
* {{Cita libro|autore=Laura Guazzone|titolo=Storia contemporanea del mondo arabo. I paesi arabi dall'impero ottomano ad oggi|collana=|annooriginale=2016|editore=[[Mondadori Education]]|città=[[Firenze]]|cid=Guazzone|ISBN=978-88-6184-366-0}}
* [[Souad Sbai]], ''Le ombre di Algeri'', Armando Curcio Editore, 2012.
* Francesco Tamburini, ''L'Algeria di Abdelaziz Bouteflika: un regime e la sua crisi'', in "Africana", 2008, pp. 131–140.
* Francesco Tamburini, ''Algeria: il lungo cammino verso la consacrazione del regime ibrido'', in "Africa", LXV, 2010, pp. 82–103.
== Voci correlate ==
* [[Censura in Algeria]]
* [[Italo-algerini]]
* [[Mezzaluna Rossa algerina]]
* [[Primavera berbera]]
* [[Primavera nera]]
* [[Rotte dei migranti africani nel Mediterraneo]]
* [[
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
* {{lingue|fr|ar}} {{cita testo|url=http://www.premier-ministre.gov.dz/|titolo=Portale del Primo Ministro|accesso=3 marzo 2019|dataarchivio=2 agosto 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150802020104/http://www.premier-ministre.gov.dz/|urlmorto=sì}}
* {{lingue|fr|en|ar}}
* {{Cita testo|lingua=fr|url=http://algerie.el-annabi.com/|titolo=Le città dell'Algeria|accesso=4 settembre 2017|dataarchivio=25 ottobre 2005|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20051025123828/http://algerie.el-annabi.com/|urlmorto=sì}} - sito non ufficiale
* {{cita web|url=http://www.neolithique.eu|titolo=Préhistoire en Algérie et au Maroc (photos)|lingua=fr}}
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[[Categoria:Algeria| ]]
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