Parabola (letteratura): differenze tra le versioni
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La '''parabola''' è un racconto breve il cui scopo è spiegare un concetto difficile con uno più semplice o dare un insegnamento morale. Come anche il termine ''parola'', [[Etimologia|etimologicamente]] deriva dal [[lingua latina|latino]] ''parabola'' (confronto, similitudine), che a sua volta proveniva dal [[lingua greca|greco]] ''παραβολή'' (confronto, allegoria). Il [[sostantivo]] derivava dal verbo parabállein, che significava ''mettere di fianco, confrontare''. Parabállein proviene, a sua volta, da pará (di fianco) e bállein (lanciare). Da bállein, infatti, deriva la parola [[balistica]].
La ''parabola'' è un [[genere letterario]] reso famoso dall'uso che è stato fatto nei [[Vangeli]] con le [[parabole di Gesù]]. In realtà quelle dei Vangeli a volte non sono parabole ma [[allegoria|allegorie]] o un miscuglio dei due generi letterari. Oltre alle parabole [[Cristianesimo|cristiane]] abbiamo, anche, molte altre parabole di altre [[Religione|religioni]]. Ad esempio una famosa parabola è quella de [[I ciechi e l'elefante]], ampiamente diffusa nel [[subcontinente indiano]].
Lo specifico del [[Genere letterario|genere]] parabola è che introduce un esempio che vuole illuminare la realtà specificata, con un unico punto di contatto tra l'immagine e la realtà. In ciò si differenzia dall'allegoria, dove i punti di contatto tra l'immagine e la realtà sono molti o addirittura tutti.
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