Caligola: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua}}
{{Magistrato romano
|nome = Caligola
|titolo = [[Imperatore romano]]
|immagine = Cuirassed bust of Caligula, found in Rome, AD 37-41, Ny Carlsberg Glyptotek, Copenhagen (13192017765).jpg
|legenda = Busto di
|nome completo = ''Gaius Iulius Caesar Germanicus'' (alla nascita)<br />''Gaius
|inizio regno = 18 marzo [[37]]
|fine regno = 24 gennaio [[41]]
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|altrititoli = ''[[Pater Patriae]]'' nel [[37]]<ref name="Scarre36" />
|salutatio imperatoria = 1 sola volta, al momento della assunzione del potere imperiale, nel [[37]].<ref name="Scarre36" />
|data di nascita = 31 agosto
|luogo di nascita = [[Anzio (città antica)|Anzio]]
|data di morte =
|luogo di morte = [[Palatino]], [[Roma (città antica)|Roma]]
|sepoltura = ''incerta'' (''[[Horti Lamiani]]'' o [[Mausoleo di Augusto]])
|predecessore = [[Tiberio]]
|successore = [[Claudio]]
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|coniuge 3 = [[Lollia Paolina]] (38-39)
|coniuge 4 = [[Milonia Cesonia]] (39-41)
|figli = [[Giulia Drusilla (figlia di Caligola)|Giulia Drusilla]] (da Milonia Cesonia)<br />[[Tiberio Gemello]] (adottivo)
|dinastia = [[Dinastia giulio-claudia|Giulio-claudia]]
|Gens = [[Gens Iulia|Iulia]]
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|pontificato massimo = nel [[37]]<ref name="Scarre36" />
}}
{{Bio
|Nome = Gaio
|Cognome =
|ForzaOrdinamento = Caligola
|PreData = {{latino|Gaius Caesar Augustus Germanicus}};<ref>{{IPA|/ˈɡaj.jʊs ˈkɐɛ̯.sar ɐʊ̯ˈɡuːs.tʊs ɡεrˈma.nɪ.kʊs/}} ([[Scrittura e pronuncia del latino#La pronuncia classica o restituta|pronuncia restituta]]), {{IPA|/ˈɡa.jus ˈt͡ʃɛ.zar awˈɡus.tus d͡ʒerˈma.ni.kus/}} ([[Scrittura e pronuncia del latino#La pronuncia ecclesiastica|pronuncia ecclesiastica]]).</ref> nelle [[Epigrafe|epigrafi]]: <small>C·CAESAR·AVG·GERMANICVS·[[Pontefice massimo|PON·M]]·[[Tribunicia potestas|TR·POT]]</small><ref>Testo per esteso dell'epigrafe: ''Gaius Caesar Augustus Germanicus, Pontifex Maximus, Tribunicia Potestas'' ({{AE|1952|112}}).</ref>
|Sesso = M
|LuogoNascita = Anzio
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|AnnoMorte = 41
|NoteMorte = <ref name="SvCa58" />
|Epoca = I
|Attività = imperatore
|Nazionalità = romano
|FineIncipit = ,
}}
Le fonti storiche
D'altra parte ci sono aspetti che
== Le fonti storiografiche ==
{{Vedi anche|Fonti e storiografia su Caligola}}
Le fonti storiografiche contemporanee
Dunque, le superstiti fonti storiografiche di maggiore importanza sono le ''[[Vite dei Cesari]]'' di [[Gaio Svetonio Tranquillo|Svetonio]] e la ''[[Storia romana (Cassio Dione)|Historia romana]]'' di [[Cassio Dione]], che vissero molti anni dopo la morte di Caligola. Entrambi facevano parte della classe dirigente, avversa a questo ''princeps'', tanto che le informazioni contenute nelle loro opere vengono oggi riconsiderate alla luce della loro faziosità.<ref group=N>Nella biografia di Svetonio, solo quattordici capitoli sono dedicati a Caligola "principe", trentanove a Caligola "mostro"; {{cita|Smith 2003|pag. 319}}.</ref>
== Biografia ==
{{Vedi anche|Cronologia degli eventi principali riguardanti la vita di Caligola}}
{{citazione|Che mi odino, purché mi temano||''[[Oderint dum metuant]]''<ref>{{cita|Accio, ''Atreus''}}, in ''Tragicorum Romanorum fragmenta'' a cura di O.Ribbek, Lipsia 1897, p.203; {{cita|Seneca il giovane, ''De clementia''|I, 12, 4; Il, 2, 2}}; {{cita|Seneca il giovane, ''De ira''|I, 20, 4}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXX, 1}}: «''Egli spesso ripeteva il verso del poeta tragico: "Che odino, purché temano"''».</ref>|lingua=la}}
=== Origini familiari ===
{{vedi anche|Dinastia giulio-claudia}}
[[File:Caligae from side.jpg|miniatura|left|upright=1.0|
Caligola ("piccola [[caliga]]", la calzatura dei legionari, affettuoso soprannome datogli in giovane età dai soldati del padre,<ref name="SvCa9">{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', IX}}.</ref> ma che lui non voleva che si usasse<ref name="SenCon.18">{{cita|Seneca il giovane, ''De constantia sapientis''|XVIII}}.</ref>), nato come Gaio Giulio Cesare Germanico, era il terzo figlio di [[Agrippina maggiore]] e di [[Germanico Giulio Cesare]], generale molto amato dal popolo romano.<ref name="SvCa4">{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', IV}}.</ref> La madre era figlia di [[Marco Vipsanio Agrippa]] (amico fraterno di [[Augusto]]) e di [[Giulia maggiore (figlia di Augusto)|Giulia maggiore]] (figlia di primo letto di
Suo padre
I suoi fratelli erano [[Nerone Cesare]], [[Druso Cesare]], [[Agrippina minore]] (la madre del futuro imperatore [[Nerone]]), [[Drusilla]] e [[Giulia Livilla (figlia di Germanico)|Giulia Livilla]]. I primi due, più anziani di lui, vennero mandati a morte da Tiberio,<ref>{{cita|Tacito, ''Annales''|V, 3}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XV}}; {{cita|Tacito, ''Annales''|VI, 23}}.</ref> la sorella
=== L'antica incertezza sul luogo di nascita ===
[[File:Domus rovine 6.JPG|miniatura|upright=1.0|Resti della [[Domus]] [[Nerone|Neroniana]] ad [[Anzio (città antica)|Anzio]], città natale di Gaio Cesare]]
[[Gaio Svetonio Tranquillo|Svetonio]] narra che al suo tempo il luogo di nascita di Gaio Cesare fosse incerto per la discordanza delle fonti.<ref name="SvCa8" /> Infatti secondo [[Gneo Cornelio Lentulo Getulico|Getulico]], i cui scritti sono però andati perduti, Caligola sarebbe nato a [[Tivoli]], mentre secondo [[Plinio il Vecchio]]
=== Giovinezza (12-37) ===
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Nato ad [[Anzio (città antica)|Anzio]]<ref name="Grant1">{{cita|Grant 2012|I, 3, 1}}.</ref> il 31 agosto del [[12]], fu allevato nei primi anni di vita a Roma, tra gli affetti dello stesso [[Augusto]],<ref name="SvCa8" /> della bisnonna [[Livia Drusilla|Livia]], della nonna [[Antonia minore|Antonia]] e della madre [[Agrippina maggiore|Agrippina]].<ref name="Nony22">{{cita|Nony 1988|I, 22}}.</ref> Nell'estate del [[14]], all'età di quasi due anni, Gaio partì insieme ai genitori per il [[limes renano|fronte germanico-gallico]], dove rimase fino a quando il padre non ebbe portato a termine le [[Spedizione germanica di Germanico|spedizioni militari in Germania]] ([[14]] - [[16]]).<ref name="Nony22" /> Durante questi tre anni, rimase insieme alla madre nei pressi del Reno (ad ''[[Colonia Agrippina|Ara Ubiorum]]'', l'attuale [[Colonia (Germania)|Colonia]]), lontani dal teatro di guerra. Qui nacquero le prime due sorelle: [[Drusilla]] e [[Agrippina minore|Agrippina]].<ref>{{cita|Nony 1988|III, 42}}; {{cita|Barrett 2002|pag. XX}}.</ref>
Tornati a Roma nel [[17]], dopo aver assistito al [[trionfo]] paterno, partì nuovamente con la famiglia per l'Oriente.<ref name="SvCa10">{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', X}}.</ref> La difficile situazione orientale aveva reso necessario un nuovo intervento romano, e Tiberio nel [[18]] aveva deciso di inviare il proprio figlio adottivo, [[Germanico Giulio Cesare|Germanico]], a cui fu concesso l{{'}}''[[imperium proconsulare maius]]'' su tutte le province orientali.<ref>{{cita|Spinosa 1991|pp. 100-101}}.</ref> Il ''princeps'', tuttavia, non aveva fiducia in Germanico e decise di affiancargli un uomo di sua provata fiducia:<ref>{{cita|Spinosa 1991|pag. 104}}.</ref> la scelta cadde su [[Gneo Calpurnio Pisone]], che fu nominato governatore della [[Siria (provincia romana)|provincia di Siria]].<ref>{{cita|Tacito, ''Annales''|II, 43.2-6}}.</ref> Il 10 ottobre del 19 il padre morì dopo lunghe sofferenze. Prima di spirare, lo stesso Germanico confessò la propria convinzione di essere stato avvelenato da Pisone, e rivolse un'ultima preghiera ad Agrippina affinché vendicasse la sua morte.<ref>{{cita|Tacito, ''Annales''|II, 72}}.</ref>
Subito si manifestò il sospetto che fosse stato Pisone a causarne la morte avvelenandolo; si diffuse anche la diceria di un coinvolgimento dello stesso Tiberio, quasi fosse il mandante del delitto di Germanico, avendo lo stesso scelto personalmente di inviare Pisone in Siria.<ref>{{cita|Tacito, ''Annales''|III, 10; 12}}; {{cita|Scullard 1992|pag. 327}}.</ref> Quest'ultimo fu, pertanto, richiamato a Roma per essere processato e fu accusato anche di aver commesso numerosi altri reati in precedenza. L'imperatore tenne un discorso particolarmente moderato, evitando di schierarsi a favore o contro la condanna del governatore.<ref>{{cita|Tacito, ''Annales''|III, 11}}.</ref> A Pisone non poté comunque essere imputata l'accusa di veneficio, che appariva, anche agli accusatori, impossibile da dimostrare; il governatore, tuttavia, certo di dover essere condannato per gli altri reati, preferì suicidarsi prima che venisse emesso il verdetto.<ref group=N>{{cita|Tacito, ''Annales''|III, 15}}; {{cita|Svetonio|(''Gaio Cesare'', II)}} racconta che, a causa della sospetta implicazione nella morte di Germanico, Pisone fu quasi linciato dalla folla e condannato a morte dal senato; {{cita|Barrett 2002|pag. 33}}.</ref> Le macchie sul corpo del padre, la bava nera che colava dalla bocca, il cuore rimasto indenne alla cremazione, perché, come si credeva, sembra fosse impregnato di veleno, costituirono per il piccolo Caligola i primi segni, orribili e traumatici, della fine di un'infanzia serena, ora che era stato messo di fronte alla morte paterna, agli intrighi e alle congiure di palazzo.<ref>{{cita|Tacito, ''Annales''|II, 72, 73}}.</ref>
[[File:Great Cameo of France CdM Paris Bab264 white background.jpg|upright=1.0|miniatura|Nel registro centrale ci sono i membri della famiglia imperiale ancora vivi nel [[23]] e Caligola è il bambino sulla sinistra. Nel registro inferiore ci sono dei barbari prigionieri e in quello superiore importanti membri della dinastia, come [[Augusto]], [[Druso minore]], [[Germanico Giulio Cesare|Germanico]] e [[Ascanio|Iulo]], mitico fondatore della dinastia ([[Gran Cammeo di Francia]], [[Musée des monnaies, médailles et antiques|Cabinet des Médailles]], [[Parigi]])]]
Quando Gaio e la madre tornarono a Roma, Tiberio non sembrò felice del loro rientro: il ''princeps'' e la nuora si sospettavano vicendevolmente di aver avvelenato Germanico. Frattanto [[Seiano]], il [[prefetto del pretorio]], amico e confidente dell'imperatore, iniziò ad architettare la fine di Agrippina, facendole giungere voci che la si volesse avvelenare.<ref name="Tac4.54">{{cita|Tacito, ''Annales''|IV, 54}}.</ref> Fu così che, quando durante un banchetto Tiberio le offrì del cibo, la stessa, respingendolo in modo plateale, provocò l'ira dell'imperatore<ref name="Tac4.54" /> che di lì a poco
In seguito all'esilio della madre, Gaio andò a vivere sul [[Palatino]] dalla bisavola paterna, [[Livia Drusilla|Livia
Frattanto la corte imperiale andava riducendosi in numero, poiché Tiberio, temendo di essere al centro di
Svetonio racconta che, già in questo periodo, Gaio mostrò i primi
[[File:P1110641 Römisch-Germanisches museum Köln empereur Tibère rwk.JPG|miniatura|left|upright=0.8|Busto di [[Tiberio]], nonno adottivo di Caligola ([[Römisch-Germanisches Museum]], [[Colonia (Germania)|Colonia]])]]
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Nel [[33]] Caligola sposò [[Giunia Claudia]],<ref>{{cita|Garzetti 1974|pag. 73}}.</ref> figlia di [[Marco Giunio Silano (console 15)|Marco Giunio Silano]], un personaggio di spicco dell'aristocrazia romana.<ref>{{cita|Barrett 1998|pag. 32}}; {{cita|Ferrill 1996|pag. 86}}; {{cita|Syme 1989|pag. 195}}.</ref> Sempre in quell'anno [[Druso Cesare]], il secondogenito di Germanico, era morto dopo essere stato condannato al confino nel [[30]] con l'accusa di aver cospirato contro Tiberio.<ref name="Spinosa_213">{{cita|Spinosa 1991|pag. 213}}.</ref> Alla morte del fratello, Gaio lo sostituì prima come [[augure]], poi come [[Pontefice (storia romana)|pontefice]].<ref>{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XII}}; {{cita|Grant 2012|I, 3, 1}}.</ref>
Quando Tiberio, nel [[35]], depositò il
Il 16 marzo del [[37]] le condizioni di salute di Tiberio si aggravarono, tanto che Caligola scese in piazza già acclamato imperatore dal popolo.<ref>{{cita|Tacito, ''Annales''|VI, 50}}; {{cita|Spinosa 1991|III, 216}}.</ref> Tiberio, però, poco dopo si riprese ancora una volta, suscitando scompiglio tra coloro che avevano
=== Ascesa al trono (37) ===
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| hbkg = #abcdef
| image = File:Germanicus Dupondius 19 2010354.jpg
| caption_left = [[Germanico Giulio Cesare|GERMANICVS CAESAR]], Caligola celebra il padre [[Germanico Giulio Cesare|Germanico]] posto su una [[quadriga]] verso destra, con i pannelli decorati con la [[Vittoria (divinità)|Vittoria]]
| caption_right = SIGNIS RECEPT [[Spedizione germanica di Germanico|DEVICTIS GERMAN]], Germanico in piedi verso sinistra, solleva le armi e tiene un'[[Aquila (storia romana)|
| width = 250
| footer = 29 mm, 16,10 g, 8 h, ([[tempio di Giunone Moneta|zecca di Roma antica]]); coniato nel [[37]]/[[41]] da Caligola in ricordo del trionfo del [[Germanico Giulio Cesare|padre]] dopo le sue [[Spedizione germanica di Germanico|imprese militari]] degli anni [[14]]-[[16]]
| position = right
| margin = 0
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{{citazione|[Si avveravano] i voti del popolo romano ed anzi del genere umano, perché era il principe sognato dalla maggior parte dei provinciali, dei soldati, molti dei quali lo avevano conosciuto da bambino, e dalla plebe romana, che era commossa dal ricordo di suo padre Germanico e di tutta la sua famiglia perseguitata|[[Gaio Svetonio Tranquillo|Svetonio]], ''[[Vite dei Cesari]]'', ''Gaio Cesare'', XIII; [[Sesto Aurelio Vittore|Aurelio Vittore]], ''De Caesaribus'', III, 2}}
Caligola tornò a Roma seguendo il corteo funebre di Tiberio e, entrato in città, ne pronunciò l'elogio funebre.<ref>{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XV}}; {{cita|Sampoli 2003|XII, 192}}.</ref> Subito dopo partì per le isole di [[Isola di Ventotene|Ventotene]] e [[Ponza]], per riportare a Roma le ceneri della madre e del fratello Nerone.<ref name="SvCa15">{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XV}}.</ref> Le prese con reverenza e le pose lui stesso nelle urne; poi salpò per [[Ostia (città antica)|Ostia]] e proseguì fino a Roma dove le
Il re dei Parti, [[Artabano
{{citazione|Quando Gaio, dopo la morte di Tiberio Cesare, assunse il potere [...] tutto il mondo, dall'alba al tramonto del sole, tutti i paesi da questa parte ed al di là dell'Oceano, tutte le persone romane e tutta l'Italia e anche tutte le nazioni asiatiche ed europee se ne rallegrarono.|[[Filone di Alessandria]], ''De Legatione ad Gaium''}}
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===== Primi atti (37) =====
Per compiacere il popolo, uno dei suoi primi atti ufficiali fu concedere l'amnistia ai condannati, agli esiliati da Tiberio e a tutti coloro che erano imputati in un processo.<ref name="SvCa15" /> Per tranquillizzare i testimoni nel processo di sua madre e dei suoi fratelli, fece portare nel Foro tutti gli incartamenti processuali e li bruciò.<ref name="SvCa15" /> Dichiarò che i pervertiti sessuali, inventori di accoppiamenti mostruosi, fossero espulsi dall'Urbe e mandati in esilio; permise di ricercare, diffondere e leggere gli scritti,
Organizzò banchetti pubblici e prolungò la festività dei ''[[Saturnali]]a'' di un giorno.<ref>{{cita|Cassio Dione|LIX, 6}}; {{cita|Cassio Dione|LIX, 7}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XVII}}.</ref> Organizzò spesso spettacoli e giochi gratuiti per farsi benvolere dalla popolazione.<ref>{{cita|Cassio Dione|LIX, 7}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XVIII}}.</ref> Escogitò inoltre un nuovo tipo di spettacolo: tra [[Baia (Bacoli)|Baia]] e [[Pozzuoli]] fece costruire un ponte, lungo più di due chilometri e mezzo, composto da due file di navi ancorate e ricoperte di terra, a somiglianza della [[Via Appia]].<ref>{{cita|Aurelio Vittore, ''Epitome''|III, 9}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XIX}}.</ref> A causa dell'enorme quantità di navi utilizzate, per alcuni giorni il cibo scarseggiò in tutta Roma, poiché insufficienti erano i mezzi addetti al rifornimento della città, che lungo il Tevere conducevano le derrate alimentari dalle province al porto di Ostia e da qui all'Urbe.<ref name="SenBre.18.5">{{cita|Seneca il giovane, ''De brevitate vitae''|XVIII, 5}}.</ref> Non solo nell'Urbe organizzò questo genere di manifestazioni, ma anche in Sicilia (in particolare a [[Storia di Siracusa in epoca romana|Siracusa]])
Portò a termine alcune opere pubbliche, iniziate dal suo predecessore, come il [[
===== Amministrazione provinciale =====
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Nel [[38]] Caligola inviò un suo amico, [[Erode Agrippa I|Erode Agrippa]], contro il [[prefetto d'Egitto]], [[Aulo Avilio Flacco]],<ref>{{cita|Filone, ''Flaccus''|V, 26-28}}.</ref> un presunto cospiratore alla porpora imperiale che aveva legami con i separatisti egizi.<ref>{{cita|Filone, ''Flaccus''|III, 8}}; {{cita|Filone, ''Flaccus''|IV, 21}}.</ref> La popolazione greca di [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]] non vide di buon occhio Agrippa, poiché era un re [[Giudaismo|giudeo]].<ref>{{cita|Filone, ''Flaccus''|V, 29}}.</ref> Flacco allora provò a placare sia l'imperatore sia i Greci, facendo erigere sue statue nelle [[Sinagoga|sinagoghe]].<ref>{{cita|Filone, ''Flaccus''|VI, 43}}.</ref> Fu tutto inutile, poiché la rivolta scoppiò ugualmente in città;<ref>{{cita|Filone, ''Flaccus''|VII, 45}}; {{cita|Barrett 2002|pag. 67}}; {{cita|Winterling 2011|157}}.</ref> Flacco venne pertanto rimosso dal suo incarico e poco dopo fu giustiziato.<ref>{{cita|Filone, ''Flaccus''|XXI, 185}}.</ref>
Nel [[40]] scoppiò una nuova rivolta ad Alessandria d'Egitto, tra Greci ed Ebrei:<ref>{{cita|Flavio Giuseppe, Antichità giudaiche|XVIII, 8.1}}.</ref> questi ultimi erano accusati di empietà contro l'imperatore, poiché avevano distrutto le sue statue nei luoghi di culto.<ref>{{cita|Filone, ''De Legatione ad Gaium''|XXX, 201}}; {{cita|Flavio Giuseppe, Antichità giudaiche|XVIII, 8.1}}.</ref> La reazione di Caligola fu la decisione presa di far erigere una sua statua colossale all'interno dello stesso [[tempio di Gerusalemme]],<ref name="FilLeg30.203" /> cosa che si scontrava
===== Amministrazione economica e finanziaria =====
Riga 169 ⟶ 171:
| hbkg = #abcdef
| image = File:Germanicus restitution Denarius 2120277.jpg
| caption_left = [[Germanico Giulio Cesare|GERMANICVS CAES]] P C CAES AVG GERM (Germanico Cesare Padre di Gaio Cesare Augusto Germanico), testa di [[Germanico Giulio Cesare|Germanico]] padre dell'Imperatore Caligola
| caption_right = C CAESAR GERM [[Pontefice massimo
| width = 250
| footer = 18 mm, 3,58 g, 11 h, ([[seconda zecca imperiale|zecca di Lugdunum]]); coniato nel [[37]]/[[38]] da Caligola in ricordo del [[Germanico Giulio Cesare|padre]]
| position = right
| margin = 0
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}}
Alla morte di [[Tiberio]] nelle casse del ''[[Fiscus Caesaris|fiscus]]'' romano
Svetonio aggiunge che fece costruire bagni costosissimi, formati da
In questo primo periodo
Terminati i fondi statali iniziò ad accumulare denaro con truffe
===== Amministrazione giudiziaria e degli ordini =====
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===== Occidente =====
Il fatto che Caligola appartenesse
Lasciata Roma all'inizio di settembre del [[39]],<ref>{{cita|Barrett 2002|pag. 69}}.</ref> condusse il suo esercito lungo il Reno, ammassandovi numerose legioni, insieme ai relativi [[Truppe ausiliarie dell'esercito romano|reparti ausiliari]] e un ingente quantitativo di vettovagliamenti.<ref name="SvCa43">{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XLIII}}.</ref>
La sua impresa risultò quasi del tutto inutile,<ref>{{cita|Tacito, ''De vita et moribus Iulii Agricolae''|XIII}}; {{cita|Grant 2012|I, 3, 2}}; {{cita|Sampoli 2003|XII, 193}}.</ref> se non per il fatto che [[Adminio]], figlio di [[Cunobelino]] re dei [[Britanni]], scacciato dal padre, giunse nell'accampamento dell'imperatore e fece atto di sottomissione.<ref>{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XLIV}}; {{cita|Nony 1988|XVI, 296}}.</ref> Caligola rimase sul Reno senza però portare a termine alcuna operazione militare e rimproverò ai senatori di vivere tra i lussi mentre lui rischiava la vita in battaglia.<ref name="SvCa45">{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XLV}}.</ref> Decise quindi di muovere le truppe verso l'Oceano, portando con sé numerose [[Armi d'assedio (storia romana)|macchine da guerra]].<ref name="SvCa46">{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XLVI}}.</ref> Ordinò ai suoi uomini di togliersi l'elmo e raccogliere le conchiglie sulla spiaggia,<ref>{{cita|Aurelio Vittore, ''De Caesaribus''|III, 11}}.</ref> quasi fosse il [[Bottino di guerra (storia romana)|bottino di una battaglia]] vinta contro il mare.<ref name="SvCa45" /> Fece, infine, costruire in quel luogo una grande torre in memoria delle sue imprese vittoriose ed elargì ricompense ai suoi soldati.<ref name="SvCa45" />
Riga 206 ⟶ 208:
===== Oriente =====
[[File:Agrippa I-Herod agrippa.jpg|miniatura|left|upright=0.8|Ritratto di [[Erode Agrippa I]], amico
In oriente, Caligola insediò come [[regno cliente (storia romana)|re clienti]] i tre giovani principi [[Tracia|traci]] che aveva avuto modo di frequentare in gioventù, a casa della nonna Antonia: a [[Polemone II del Ponto|Polemone II]] il [[regno del Ponto]] e del [[Regno del Bosforo Cimmerio|Bosforo]] (nel [[38]]), a [[Remetalce III]] metà dell'antico regno di [[Tracia]] e a [[Cotys IX]] l'[[Armenia Minore]].<ref name="Dio59.12">{{cita|Cassio Dione|LIX, 12}}.</ref> L'imperatore non seguì un'identica linea politica con i regni alleati orientali: si basò molto sulla simpatia e sulla fiducia personale che ogni singolo sovrano fu in grado di trasmettergli. Depose ed esiliò [[Mitridate di Armenia|Mitridate]], re d'Armenia; nominò [[Antioco IV di Commagene|Antioco]] [[re di Commagene]], regione ridotta a provincia nel [[17]], al quale regalò 100 milioni di sesterzi;<ref>{{cita|Cassio Dione|LIX, 8}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XVI}}.</ref> elesse governatore dei territori di [[Batanea]] e [[Traconitide]] l'amico di infanzia, Erode Agrippa,<ref>{{cita|Filone, ''Flaccus''|V, 25}}; {{cita|Flavio Giuseppe, Antichità giudaiche|XVIII, 6.10}}; {{cita|Adams 2007|pag. 259}}.</ref> donandogli in seguito anche il [[Regno di
===== Fronte africano =====
[[File:Ptolemy of Mauretania Louvre Ma1887.jpg|miniatura|upright=0.8|Busto di [[Tolomeo di Mauretania]], cugino di Caligola e da lui fatto uccidere ([[Museo del Louvre]], [[Parigi]])]]
La [[Mauretania]] era ormai da lungo tempo un regno cliente fedele a Roma, governato da [[Tolomeo di Mauretania]], discendente di [[Marco Antonio|Antonio]] e [[Cleopatra]] e cugino di secondo grado del principe.<ref>{{cita|Adams 2007|pag. 255}}.</ref> Nel [[40]] Caligola invitò Tolomeo a Roma, e «quando venne a sapere che era ricco», lo mandò a morte.<ref>{{cita|Cassio Dione|LIX, 25}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXXV}}; {{cita|Nony 1988|XII, 300}}.</ref> Dopo l'uccisione del re di Mauritania scoppiò una rivolta guidata da un suo liberto, [[Edemone]], che amministrava gli affari reali già dal [[37]], e che ebbe termine grazie all'intervento militare romano di [[Marco Licinio Crasso Frugi]] ([[41]]).<ref>{{cita|Nony 1988|XII, 301}}.</ref> La Mauretania fu quindi annessa e successivamente divisa in due province, [[
I dettagli della conquista della Mauritania non sono chiari sebbene Cassio Dione vi avesse dedicato un intero capitolo, purtroppo andato perduto.<ref>{{cita|Cassio Dione|LIX, 25}}.</ref> L'annessione operata da Caligola sembra avesse un movente strettamente personale, vale a dire il timore e la gelosia del cugino del ''princeps'', Tolomeo. L'espansione non sarebbe stata quindi determinata, almeno inizialmente, da esigenze economiche o strategico-militari.<ref>{{cita|Sigman 1977|pag. 415–439}}.</ref> Tuttavia la ribellione di [[Tacfarinas]] aveva mostrato quanto l'[[Africa (provincia romana)|Africa proconsolare]] fosse debole lungo i suoi confini occidentali e di come i re clienti di Mauretania fossero importanti nel fornire la loro protezione alla provincia, ed è quindi possibile che l'annessione operata da Caligola rappresentasse una risposta strategica alle potenziali minacce future.<ref name="Barrett118" />
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==== La malattia (ottobre del 37) ====
[[File:Gaius Caligula Head.jpg|miniatura|left|upright=0.8|Busto di Caligola ([[Getty Villa]], [[Pacific Palisades]], [[California]])]]
Fin da giovane Caligola era soggetto a [[Lipotimia|svenimenti]] improvvisi: {{quote|Divenuto adolescente, era abbastanza resistente alle fatiche, ma qualche volta, colto da un'improvvisa debolezza, poteva a mala pena camminare, stare in piedi, e a stento poteva ritornare in sé e reggersi. Lui stesso si era accorto del suo disordine mentale e più di una volta tanto che pensò spesso di ritirarsi e curare il proprio cervello.|{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', 50}}}}
Nell'ottobre del [[37]] l'imperatore fu colpito da una grave malattia,<ref>{{cita|Barrett 2002|pag. 63}}.</ref> notizia che turbò profondamente il popolo romano che fece voti per la salvezza del proprio ''princeps'';<ref name="SvCa14" /> Svetonio e Cassio Dione riportano il caso di un [[Ordine equestre|cavaliere]], Atanio Secondo, che promise di combattere nell'arena come [[gladiatore]] in caso di sua guarigione: egli mantenne la promessa, combattendo, vincendo lo scontro e salvandosi la vita.<ref>{{cita|Cassio Dione|LIX, 8}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XIV}}.</ref> Al contrario, un plebeo che fece un'identica promessa, in seguito alla guarigione di Gaio, pretese di sciogliere il voto, ma venne arrestato e morì dopo essere stato gettato dalle [[mura serviane]].<ref name="Dio59.8">{{cita|Cassio Dione|LIX, 8}}.</ref>
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Per Filone, Dio si servì di Caligola, trasformandolo dopo la malattia da ottimo principe e fortunato erede di Tiberio in un pazzo carnefice destinato a compiere la vendetta divina contro i giudei e i romani, quella stessa che avrebbe poi punito il suo persecutore, liberando alla fine gli stessi israeliti.<ref>{{cita|Filone, ''De Legatione ad Gaium''|14, 22, 42, 59, 63, 66-73}}.</ref>
La malattia fu attribuita agli eccessi compiuti all'inizio del principato;<ref>{{cita|Filone, ''De Legatione ad Gaium''|II, 14}}.</ref> in particolare [[Decimo Giunio Giovenale|Giovenale]] e Svetonio indicano come causa della pazzia di Caligola l'aver usato un afrodisiaco (''poculum amatorium'') a lui offerto dalla moglie Milonia Cesonia.<ref>{{cita|Giovenale, ''Satire''|VI, 615-617}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', L}}.</ref> Sono state ipotizzate dagli studiosi moderni, come cause degli sbalzi d'[[disturbi dell'umore|umore]], delle [[allucinazione|allucinazioni]], dell'[[insonnia]] e delle [[paranoia|paranoie]] di cui soffriva l'imperatore,
==== Declino (38-41) ====
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Fu in questo periodo che Gaio comprese quali fossero i rischi a cui andava incontro, poiché la carica di imperatore era ambita da molti.<ref name="Dunstan285" /> Anche se si ristabilì completamente dalla malattia, il suo modo di governare mutò profondamente.<ref>{{cita|Filone, ''De Legatione ad Gaium''|IV, 22}}; {{cita|Flavio Giuseppe, Antichità giudaiche|XVIII, 7.2}}.</ref> Le fonti antiche lo definirono «pazzo» dotato di una «follia sanguinaria».<ref>{{cita|Aurelio Vittore, ''De Caesaribus''|III, 9}}; {{cita|Montanelli 2011|''Tiberio e Caligola'', 256-257}}; {{cita|Nony 1988|VI, 218}}.</ref>
Il suo breve [[principato (storia romana)|principato]] fu caratterizzato, infatti,
Caligola
Se gli imperatori prima di lui avevano scelto, almeno nella parte occidentale dell'impero, di mantenere i legami con le tradizioni repubblicane, egli virò sensibilmente verso Oriente: non solo aveva in mente di trasferire la capitale imperiale ad Alessandria d'Egitto<ref>{{cita|Adams 2007|pag. 290}}.</ref> (come voleva il suo bisnonno [[Marco Antonio]]),<ref>{{cita|Cambiaggio 1969|pag. 292}}.</ref> ma anche di instaurare una forma di [[Assolutismo monarchico|monarchia assoluta]], a quel tempo ancora sconosciuta in [[Italia romana|Italia]]<ref name="Grant3">{{cita|Grant 2012|I, 3, 3}}.</ref> ma che di fatto fu posta in atto da [[Domiziano]], [[Commodo]] e da tutti gli imperatori romani dal [[III secolo]] in poi. Adottò, pertanto, una politica volta a diventare un sovrano a cui si rendevano onori divini sul modello delle monarchie orientali, esasperando il noto processo di divinizzazione degli imperatori defunti.<ref>{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXII}}; {{cita|Nony 1988|VI, 218}}.</ref>
La sua inclinazione
==== Caligola principe e divinità ====
Quando alcuni sovrani stranieri andarono a [[Roma (città antica)|Roma]] per rendere omaggio all'imperatore e per discutere delle loro nobili origini familiari, Caligola gridò: «Ci sia un solo capo, un solo re» e fu sul punto di restaurare seduta stante la monarchia.<ref name="SvCa22" /> Nel [[40]] Caligola iniziò una politica molto controversa di affiancamento del titolo di principe al ruolo di divinità: iniziò infatti ad apparire in pubblico vestito come [[Dio|dei]] e [[Semidio|semidei]] del [[Religione romana|pantheon romano]], quali [[Ercole]], [[Venere (divinità)|Venere]] e [[Apollo]].<ref>{{cita|Filone, ''De Legatione ad Gaium''|XI-XV}}.</ref> Iniziò a riferirsi a sé stesso come dio, facendosi chiamare ''[[Giove (divinità)|Giove]]'' nelle cerimonie pubbliche.<ref>{{cita|Cassio Dione|LIX, 26-28}}.</ref>
[[File:RomaForoRomanoTempioCastori.jpg|miniatura|left|upright=0.8|Rovine del [[Tempio dei Dioscuri|tempio di Castore e Polluce]], nel [[Foro Romano]]
Ossessionato dall'idea di regalità, la vedeva impersonata in Giove, il re di tutti gli dei, del quale Caligola riprese gli epiteti nei ''cognomina'': ''Optimus Maximus Caesar''.<ref name="SvCa22" /> Con Giove Capitolino l'imperatore manteneva un rapporto confidenziale, quasi di fratellanza e complicità.<ref>{{cita|Flavio Giuseppe, Antichità giudaiche|XIX, 1, 4}}.</ref> Riferisce Svetonio:
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{{citazione|[Caligola] Aveva anche escogitato un'invenzione con cui rispondeva con tuoni ai tuoni e mandava lampi in risposta ai lampi: e quando cadeva un fulmine lanciava a sua volta un sasso come se fosse un dardo ripetendo ogni volta il verso d'Omero, ''o tu elimini me o io te''|[[Cassio Dione]], LIX, 28,6}}
Fu inaugurato un luogo sacro predisposto all'adorazione dell'imperatore a [[Mileto (Asia Minore)|Mileto]], nella [[Provincia (storia romana)|provincia]] d'[[Asia (provincia romana)|Asia]],
La politica religiosa di Caligola fu molto diversa da quella degli altri imperatori romani
==== Vita privata ====
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[[File:Eustache Le Sueur - Caligula Depositing the Ashes of his Mother and Brother in the Tomb of his Ancestors - WGA12607.jpg|miniatura|upright=0.8|''Caligola che deposita le ceneri della madre e del fratello nella tomba degli antenati'', [[Eustache Le Sueur]], [[1647]] ([[Royal Collection]], [[Castello di Windsor]])]]
In onore della madre Agrippina fece istituire dei nuovi giochi circensi, durante i quali una statua della donna veniva portata in processione al pari degli dèi.<ref name="Dio59.3_SvCa15">{{cita|Cassio Dione|LIX, 3}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XV}}.</ref> In memoria del padre cambiò il nome del mese di settembre in ''Germanico'',<ref name="SvCa15" /> proclamò un giorno di sacrifici annuale in onore dei fratelli.<ref name="SvCa15" /> e per [[senatoconsulto]] fece attribuire a sua nonna [[Antonia minore|Antonia]] tutti gli onori di cui aveva goduto in passato [[Livia Drusilla|Livia Augusta]].<ref name="Dio59.3_SvCa15" /> Prese suo zio [[Claudio]] come collega durante il suo primo consolato,<ref>{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XV}}; {{cita|Sampoli 2003|XIII, 213}}; {{AE|1987|163}}.</ref> adottò Tiberio Gemello il giorno che raggiunse l'età adulta e lo nominò ''Princeps
===== Rapporti con i familiari =====
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| hbkg = #abcdef
| image = File:Caligula sestertius RIC 33 680999.jpg
| caption_left =C CAESAR AVG GERMANICVS [[Pontefice massimo
| caption_right = [[Agrippina minore|AGRIPPINA]], [[Drusilla|DRVSILLA]], [[Giulia Livilla (figlia di Germanico)|IVLIA]] [[Senatoconsulto|S C]], le tre sorelle di Caligola, Agrippina, Drusilla e Giulia Livilla, rappresentate come le tre dee della ''[[Securitas]]'', della [[Concordia (divinità)|Concordia]] e della [[Fortuna (divinità)|Fortuna]]
| width = 250
| footer = 27,92 g, 7 h, ([[tempio di Giunone Moneta|zecca di Roma antica]]); coniato nel [[37]]/[[38]] da Caligola in onore delle tre sorelle
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}}
Se Caligola all'
[[File:Portrait of Caligula (with traces of polychromy), AD 37-41, Ny Carlsberg Glyptotek, Copenhagen (13192024785).jpg|miniatura|upright=0.8|Busto di Caligola, con tracce di policromia ([[Ny Carlsberg Glyptotek]], [[Copenaghen]])]]
Preferì ricevere la nonna Antonia non in privato ma alla presenza del prefetto del pretorio Macrone; successivamente secondo alcune fonti, la fece uccidere avvelenandola.<ref name="Dio59.3_SvCa23">{{cita|Cassio Dione|LIX, 3}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXIII}}.</ref> Svetonio riporta che Antonia morì per una malattia causata dal trattamento ostile da parte di Caligola, anche se aggiunge che vi furono voci che sostennero che fosse fatta avvelenare dal nipote, mentre secondo Dione Cassio Caligola la fece suicidare perché lo rimproverava. Fece uccidere anche il cugino Tiberio Gemello accusandolo falsamente di aver attentato alla sua vita e liberandosi così di questo scomodo rivale.<ref name="Dio59.3_SvCa23" /> Obbligò anche il suocero [[Marco Giunio Silano (console 15)|Marco Giunio Silano]] a suicidarsi, accusandolo anch'egli di aver attentato alla sua vita.<ref>{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXIII}}; {{cita|Barrett 1998|pag. 76}}.</ref> In quest'ultimo caso sembra che furono "comprate" alcune testimonianze, tra cui quella del senatore Giulio Grecino, il quale però alla fine si rifiutò di confessare il falso e per questo fu messo a morte.<ref>{{cita|Tacito, ''De vita et moribus Iulii Agricolae''|IV}}.</ref> Quanto allo zio [[Claudio]], lo tenne in vita solo per farne un suo zimbello e oggetto di spasso.<ref name="SvCa23" />
Con le tre sorelle ebbe un rapporto molto intimo, seppure complicato, in particolar modo con [[Drusilla]].<ref>{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXIV}}; {{cita|Sampoli 2003|XII, 193}}; {{cita|Syme 1989|pag. 179}}.</ref> Egli fu infatti geloso di suo marito, [[Lucio Cassio Longino]], costringendoli a divorziare; la trattò come se fosse sua moglie e quando si ammalò la nominò erede al trono imperiale.<ref>{{cita|Cassio Dione|LIX, 11}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXIV}}; {{cita|Barrett 2002|pag. 66}}.</ref> Intratteneva rapporti incestuosi con tutte e tre e non lo nascondeva pubblicamente.<ref>{{cita|Eutropio, ''Breviarium ab Urbe Condita''|VII, 12}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXIV}}.</ref>
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===== Matrimoni =====
[[File:Milonia Caesonia.jpg|miniatura|upright=0.8|Ritratto di [[Milonia Cesonia]], quarta
{{citazione|Quanto ai matrimoni non è facile stabilire se sia stato più turpe nel contrarli oppure nello scioglierli o nel farli durare.|{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', 25}}.}}
Dopo la morte della prima moglie, avvenuta intorno al [[36]], Caligola iniziò una relazione intima con [[Ennia Trasilla]], moglie del fedele [[Prefetto del pretorio|prefetto del Pretorio]] [[Quinto Nevio Cordo Sutorio Macrone|Quinto Nevio Sutorio Macrone]].<ref>{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XII}}; {{cita|Tacito, ''Annales''|VI, 45}}.</ref> Verso la fine del [[37]], durante la festa di matrimonio di [[Gaio Calpurnio Pisone (console 41)|Gaio Calpurnio Pisone]] e [[Livia Orestilla]],<ref name="SvCa25">{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXV}}.</ref> ordinò al marito di ripudiare la sposa per poterla risposare il giorno stesso.<ref>{{cita|Cassio Dione|LIX, 8}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXV}}; {{cita|Ghini 2013|pag. 23}}.</ref> Accadde però che dopo pochi giorni la ripudiò a sua volta, mandandola in esilio due mesi più tardi per non permetterle di risposarsi con Pisone.<ref>{{cita|Cassio Dione|LIX, 8}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXV}}.</ref>
L'anno seguente (nel [[38]]), si maritò con [[Lollia Paolina]],<ref>{{cita|Cassio Dione|LIX, 12}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXV}}; {{cita|Syme 1989|pag. 177-178}}.</ref> moglie del consolare e governatore provinciale [[Publio Memmio Regolo]]. Caligola, che aveva sentito dire che sua nonna Aurelia era stata in gioventù una donna bellissima, fece chiamare Paolina dalla provincia, la fece divorziare dal marito e la risposò.<ref>{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXV}}; {{cita|Syme 1989|pag. 178}}; {{cita|Cassio Dione|LIX, 12}}.</ref> Divorziò presto anche da lei dichiarando che fosse sterile<ref name="Dio59.23">{{cita|Cassio Dione|LIX, 23}}.</ref> e la rimandò indietro, ordinandole però di non avere rapporti carnali con nessun altro.<ref>{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXV}}; {{cita|Syme 1989|pag. 177}}.</ref>
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Sempre nel 38, quando Macrone fu nominato [[Prefetto d'Egitto]],<ref>{{cita|Adams 2007|pag. 155}}; {{cita|Lightman 2007|pag. 113}}.</ref> anche Ennia fu costretta a partire insieme al marito e ai figli. Poco prima di salpare per la nuova destinazione, Caligola, evidentemente addolorato per essersi sentito abbandonato dall'amante,<ref>{{cita|Bunson1995|pag. 196}}.</ref> ordinò a lei, al marito e ai loro figli di suicidarsi.<ref>{{cita|Barrett 1998|pag. 242}}; {{cita|Bunson1995|pag. 196}}.</ref>
Nel [[39]], infine, iniziò una relazione con [[Milonia Cesonia]], che divenne sua concubina;<ref name="Dio59.23" /> dopo aver divorziato da Paolina, la sposò poiché era incinta.<ref>{{cita|Cassio Dione|LIX, 23}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXV}}; {{cita|Syme 1989|pag. 175}}.</ref> Milonia Cesonia non era né giovane né bella, ma Caligola provò per lei una vera passione.<ref>{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXV}}; {{cita|Montanelli 2011|''Tiberio e Caligola'', 256}}.</ref> Dopo un mese di matrimonio nacque una bambina, alla quale venne dato il nome di [[Giulia Drusilla (figlia di Caligola)|Giulia Drusilla]], in ricordo della sorella scomparsa e divinizzata alla sua morte.<ref>{{cita|Cassio Dione|LIX, 28}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXV}}.</ref>
=== Morte e successione (41) ===
{{Coin image box 1 double
| header = Gaio Cesare: [[aureo]]<ref>{{cita|RIC|''Gaio Cesare'', I 25}}; {{cita|Cohen|
| hbkg = #abcdef
| image = File:Caligula&Germanicus Aureus.jpg
| caption_left =C CAESAR AUG [[Pontefice massimo
| caption_right = [[Germanico Giulio Cesare|GERMANICVS CAESAR]] P CAES AUG GERM (Germanico Cesare Padre di Cesare Augusto Germanico), testa di [[Germanico Giulio Cesare|Germanico]] padre dell'Imperatore Caligola
| width = 250
| footer = 7,72 g, ([[tempio di Giunone Moneta|zecca di Roma antica]]); coniato nel [[40]] da Caligola in onore del [[Germanico Giulio Cesare|padre]]
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[[File:Claudius MAN Napoli Inv6060.jpg|miniatura|upright=0.8|Busto di [[Claudio]], zio e successore di Caligola ([[Museo archeologico nazionale di Napoli|Museo archeologico nazionale]], [[Napoli]])]]
L'assassinio dell'imperatore fu organizzato principalmente da tre persone, tra cui il tribuno [[Cassio Cherea]],
Il 24 gennaio del [[41]], durante l'annuale celebrazione dei [[Ludi|ludi palatini]],<ref group="N">Le tre principali fonti (Giuseppe, Svetonio, Dione) riferiscono
Al momento della diffusione della notizia che Caligola era morto nessuno osò festeggiare, poiché i più credevano che l'imperatore avesse messo in giro la voce per capire di chi potesse fidarsi.<ref>{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', LX}}; {{cita|Montanelli 2011|''Tiberio e Caligola'', 257}}.</ref> Quando questa comunicazione fu però confermata, non avendo i congiurati nominato alcun altro imperatore, il Senato si riunì e dichiarò di voler ripristinare la [[Repubblica romana|Repubblica]], cancellando di fatto il governo dei precedenti ''principes'' a partire da Augusto.<ref>{{cita|Flavio Giuseppe, Antichità giudaiche|XIX, 2}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', LX}}; {{cita|Pani 1992|pag. 12}}; {{cita|Syme 1989|pag. 278}}.</ref> Cherea provò a convincere l'esercito ad appoggiare i padri coscritti, ma senza successo.<ref>{{cita|Flavio Giuseppe, Antichità giudaiche|XIX, 4.4}}.</ref> Alla fine i senatori si resero conto di dover nominare un nuovo successore, che [[Lucio Annio Viniciano]], importante senatore e cospiratore, indicò in [[Marco Vinicio (console 30)|Marco Vinicio]], suo parente e marito di [[Giulia Livilla (figlia di Germanico)|Giulia Livilla]].<ref name="Syme181" />
[[File:Mausoleo Augusto 1851.jpg|miniatura|left|upright=1.0|Simulazione grafica dell'architettura originaria dell'[[Mausoleo di Augusto|Augusteo]], luogo in cui
Alla morte di Caligola, i membri della famiglia imperiale rimasti ancora in vita erano pochi. Tra questi vi era il cinquantenne [[Claudio]]<ref name="Syme138">{{cita|Syme 1989|pag. 138}}.</ref> che, appena saputo della morte del nipote Gaio, corse a nascondersi nelle sue stanze; rintracciato da un pretoriano mentre era nascosto dietro una tenda,<ref name="SvCl10">{{cita|Svetonio|''Claudio'', X}}.</ref> fu condotto nel [[Castra Praetoria|loro accampamento]] per essere acclamato imperatore<ref>{{cita|Flavio Giuseppe, Antichità giudaiche|XIX, 2.1}}.</ref> mentre il Senato era occupato tra Foro e Campidoglio.<ref name="SvCl10" /> Claudio venne invitato a presentarsi davanti al popolo, ma prima decise di comprarsi la fedeltà della guardia pretoriana promettendo la somma di quindicimila sesterzi per ciascun pretoriano.<ref name="SvCl10" />
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=== Luogo di sepoltura ===
== Monetazione imperiale del periodo ==
Riga 343 ⟶ 345:
== Ascendenza ==
<div align="center">
{{Ascendenza
| 1 = Imperatore Caligola
| 2 = [[Germanico Giulio Cesare]]
| 4 = [[Druso maggiore]]
| 8 = [[Tiberio Claudio Nerone (pretore 42 a.C.)|Tiberio Claudio Nerone]]
|16 = Druso Claudio Nerone
|17 = Claudia
| 9 = [[Livia Drusilla]]
|18 = [[Marco Livio Druso Claudiano]]
|19 = [[Alfidia]]
| 5 = [[Antonia minore]]
|10 = [[Marco Antonio]]
|20 = [[Marco Antonio Cretico]]
|21 = [[Giulia (madre di Marco Antonio)|Giulia Antonia]]
|11 = [[Ottavia minore]]
|22 = [[Gaio Ottavio]]
|23 = [[Azia maggiore]]
| 3 = [[Agrippina maggiore]]
| 6 = [[Marco Vipsanio Agrippa]]
|12 = Lucio Vipsanio Agrippa
|
|14 = [[Ottaviano Augusto]]
|28 = [[Gaio Ottavio]]
|29 = [[Azia maggiore]]
|15 = [[Scribonia]]
|30 = [[Lucio Scribonio Libone (pretore 80 a.C.)|Lucio Scribonio Libone]]
|31 = Sentia
}}
</div>
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* {{Cita libro|autore=[[Filone di Alessandria|Filone]]|titolo=Flaccus|url=https://el.wikisource.org/wiki/Εις_Φλάκκον|cid=Filone, ''Flaccus''|lingua=grc}} {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}} ({{en}} [https://en.wikisource.org/wiki/Flaccus Flaccus] {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}} — traduzione in inglese di Charles D. Yonge).
* {{Cita libro|autore=[[Flavio Giuseppe]]|titolo=[[Antichità giudaiche]]|volume=libri XIII-XVIII-XIX|cid=Flavio Giuseppe, Antichità giudaiche|lingua=grc}} ({{en}} [https://en.wikisource.org/wiki/The_Antiquities_of_the_Jews The Antiquities of the Jews] {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}} — traduzione in inglese di William Whiston).
* {{Cita libro|autore=[[Decimo Giunio Giovenale|Giovenale]]|titolo=Saturae|url=https://la.wikisource.org/wiki/Saturae_(Iuvenalis)|volume=
** {{it}} [https://it.wikisource.org/wiki/Satire_(Giovenale) Satire] {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}} — traduzione in italiano di Raffaello Vescovi;
** {{en}} [https://en.wikisource.org/wiki/The_Satires_of_Juvenal Satires] {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}} — traduzione in inglese della squadra di editori di G. G. Ramsay e John Dryden.
Riga 436 ⟶ 416:
;Usate nella pagina:
;in italiano
* {{Cita libro|autore=[[Alberto Angela]]|titolo=Impero. Viaggio nell'Impero di Roma seguendo una moneta|editore=
* {{Cita libro|autore=Anthony A. Barrett|titolo=Caligola. L'ambiguità di un tiranno|collana=Oscar Storia|editore=
* {{Cita libro|autore=Giuditta Cambiaggio|titolo=Caligola. Il sadico onnipotente|editore=De Vecchi Editore|città=
* {{Cita libro|autore=Arther Ferrill|titolo=Caligola. Imperatore di Roma|città=
* {{Cita libro|autore=Angelo Filipponi|titolo=Caligola il sublime: una biografia|città=
* {{Cita libro|autore=Giuseppina Ghini|titolo=Caligola. La trasgressione al potere|editore=Gangemi|anno=2013|isbn=978-88-492-2683-6|cid=Ghini 2013}}
* {{Cita libro|autore=[[Michael Grant]]|titolo=Gli imperatori romani|editore=Newton Compton Editori|anno=2012|isbn=978-88-541-4697-6|cid=Grant 2012}}
* {{Cita libro|autore=[[Indro Montanelli]]|titolo=Storia di Roma|collana=[[Biblioteca Universale Rizzoli]]|editore=
* {{Cita libro|autore=Daniel Nony|traduttore=C. De Nonno|titolo=Caligola|edizione=Collana Profili|editore=Salerno Editrice|città=
* {{Cita libro|autore=Mario Pani|titolo=Potere e valori a Roma fra Augusto e Traiano|editore=Edipuglia srl|anno=1992|isbn=978-88-7228-093-5|cid=Pani 1992}}
* {{Cita libro|autore=Furio Sampoli|titolo=Le Grandi Donne di Roma Antica|città=
* {{Cita libro|autore=H.H.Scullard|titolo=Storia del mondo romano|città=Milano|anno=1992|editore=BUR Rizzoli|isbn=978-88-17-11903-0|cid=Scullard 1992}}
* {{Cita libro|autore=[[Antonio Spinosa]]|titolo=Tiberio, l'imperatore che non amava Roma|città=
;in inglese
* {{Cita libro|autore=Geoff W. Adams|titolo=The Roman Emperor Gaius "Caligula" and His Hellenistic Aspirations|editore=Universal-Publishers|anno=2007|isbn=978-1-59942-423-1|cid=Adams 2007}}
* {{Cita libro|autore=Anthony A. Barrett|titolo=Caligula: The Corruption of Power|editore=Yale University Press|anno=1998|isbn=978-0-300-07429-1|cid=Barrett 1998}}
* {{Cita libro|autore=Anthony A. Barrett|titolo=Agrippina: Mother of Nero|edizione=Roman Imperial Biographies|editore=Routledge|anno=2002|isbn=978-1-134-61863-7|cid=Barrett 2002}}
* {{Cita libro|autore=Anthony A. Barrett|titolo=Caligula: The Abuse of Power|editore=Taylor & Francis|anno=2015|isbn=978-1-317-53392-4|cid=Barrett 2015}}
* {{Cita pubblicazione|autore=P. Bicknell|titolo=Le attività militari dell'Imperatore Gaio nel 40|rivista=Historia|numero=17|anno=1968|cid=Bicknell 1968}}
* {{Cita libro|autore=Matthew Bunson|titolo=A Dictionary of the Roman Empire|url=https://archive.org/details/dictionaryofroma0000buns|editore=Oxford University Press|anno=1995|isbn=978-0-19-510233-8|cid=Bunson1995}}
* {{Cita libro|autore=Jasper Burns|titolo=Great Women of Imperial Rome: Mothers and Wives of the Caesars|url=https://archive.org/details/greatwomenofimpe0000burn|editore=Routledge|anno=2006|isbn=978-1-134-13185-3|cid=Burns 2006}}
* {{Cita libro|autore=Nicolò Castellino, Nicola Sannolo e Pietro Castellino|titolo=Inorganic Lead Exposure and Intoxications|editore=CRC Press|anno=1994|isbn=978-0-87371-997-1|cid=Castellino, Sannolo 1994}} ({{en}} [http://books.google.it/books?id=059oObc8X48C&pg=PA5&lpg=PA5&dq=saturnism+rome+caligula&source=bl&ots=tOBvl5AHIu&sig=nYQGSeTq2jYPSSIiycEGXTCR13A&hl=it&sa=X&ei=40_AUr987_3IA6XzgaAC&ved=0CFgQ6AEwBA#v=onepage&q=saturnism%20rome%20caligula&f=false Google books])
* {{Cita pubblicazione|autore=R.W. Davies|titolo=L'invasione fallita della Britannia di Gaio|rivista=Historia|numero=15|anno=1966|cid=Davies 1966}}
* {{Cita libro|autore=Glanville Downey|titolo=Ancient Antioch|editore=Princeton University Press|anno=2015|città=Princeton|isbn=978-1-4008-7671-6|cid=Downey 2015}}
* {{Cita libro|autore=William E. Dunstan|titolo=Ancient Rome|editore=Rowman & Littlefield Publishers|anno=2010|isbn=978-0-7425-6833-4|cid=Dunstan 2010}}
* {{Cita libro|autore=Michael Farquhar|titolo=A Treasure of Royal Scandals|editore=Penguin Books|anno=2001|città=
* {{Cita pubblicazione|autore=Carlos Henrique Ferreira Camargo, Hélio Afonso Ghizoni Teive|titolo=Searching for neurological diseases in the Julio-Claudian dynasty of the Roman Empire (À procura de doenças neurológicas na dinastia Júlio-Claudiana do Império Romano)|url=https://www.scielo.br/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S0004-282X2018000100053|rivista=Arquivos de Neuro-Psiquiatria|issn=1678-4227|volume=76|numero=1|città=São Paulo|anno=2018|cid=Ferreira Camargo, Ghizoni Teive 2018}}
* {{Cita libro|autore=
* {{Cita libro|autore=L. Keppie|titolo=The making of the roman army|url=https://archive.org/details/makingofromanarm0000kepp_a7q6|anno=1998|città=Oklahoma|isbn=0-8061-3014-8|cid=Keppie 1998}}
* {{Cita libro|autore=Marjorie Lightman|titolo=A to Z of Ancient Greek and Roman Women|editore=Facts on File|anno=2007|isbn=978-0-8160-6710-7|cid=Lightman 2007}}
* {{Cita pubblicazione|autore=S.J.V. Malloch|titolo=Gaio sulla costa della Manica|rivista=Classical Quarterly|numero=51|anno=2001|cid=Malloch 2001}}
* {{Cita libro|autore=Lindsay Powell|titolo=Germanicus: The Magnificent Life and Mysterious Death of Rome's Most Popular General|editore=Pen and Sword|anno=2013|isbn=978-1-4738-2692-2|cid=Powell 2013}}
* {{Cita libro|autore=Lindsay Powell|titolo=Marcus Agrippa: Right-hand Man of Caesar Augustus|editore=Pen and Sword|anno=2015|isbn=978-1-4738-5401-7|cid=Powell 2015}}
* {{Cita libro|autore=Chris Scarre|titolo=Chronicle of the Roman Emperors|url=https://archive.org/details/chronicleofroman00scar|città=Londra|editore=Thames & Hudson|anno=1995|isbn=0-500-05077-5|cid=Scarre 1995}}
* {{Cita pubblicazione|autore=Marlene Sigman|titolo=The Romans and the Indigenous Tribes of Mauritania Tingitana|rivista=Historia|anno=1977|cid=Sigman 1977}}
* {{Cita pubblicazione|autore=Philip Milnes-Smith|titolo=From Caligula to Constantine. Tyranny and Transformation in Roman Portraiture|rivista=Journal of roman studies|numero=93|anno=2003|issn=0075-4358|cid=Smith 2003}}
* {{Cita libro|autore=[[Ronald Syme]]|titolo=Augustan Aristocracy|editore=Clarendon Press|anno=1989|isbn=978-0-19-814731-2|cid=Syme 1989}}
* {{Cita libro|autore=Allen Ward, Cedric Yeo, Fritz Heichelheim|titolo=A History of the Roman People: Third Edition|url=https://archive.org/details/historyofromanpe0000ward|editore=Prentice-Hall, Inc.|anno=1999|isbn=978-0-13-896598-3|cid=Ward, Yeo, Heichelheim 1999}}
* {{Cita libro|autore=Aloys Winterling|titolo=Caligula: A Biography|url=https://archive.org/details/caligulabiograph0000wint|traduttore=Deborah L. Schneider, Glenn W. Most e Paul Psoinos|editore=University of California Press|città=
* {{Cita pubblicazione|autore=David Woods|titolo=Le conchiglie di Caligola|rivista=Greece and Rome|anno=2000|cid=Woods 2000}}
;in francese
* {{Cita libro|autore=D. Wardle|titolo=Suetonius' Life of Caligula|città=
;in tedesco
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;in latino
* {{Cita libro|autore=Otto Lenel|titolo=Palingenesia iuris civilis|url=https://archive.org/details/BRes1401031|editore=Bernhardi Tauchnitz|città=
;raccolte numismatiche
* {{Cita libro|autore=[[Harold Mattingly]]|titolo=Coins of the Roman Empire in the British Museum (BMCRE)|volume=vol. I (''Augustus to Vitellius'')|città=
* {{Cita libro|autore=[[Henry Cohen]]|titolo=Description historique des Monnaies frappées sous l'Empire romain, communément appelées Médailles impériales|città=
* {{Cita libro|autore=[[Harold Mattingly]] & [[Edward Allen Sydenham]]|titolo=[[Roman Imperial Coinage]] (RIC)|città=
* {{Cita libro|autore=H.A. Seaby, D.R.Sear|titolo=Roman Silver Coins (RSC)|volume=vol. II|città=
;Suggerite:
;in italiano
* {{Cita libro|autore=Giuseppe Antonelli|titolo=Caligola: imperatore folle o principe inadeguato al ruolo assegnatogli dalla sorte?|città=
* {{Cita libro|autore=Roland Auguet|traduttore=Clara Sereni|titolo=Caligola o il potere a vent'anni|edizione=Collana Biografie|editore=Editori Riuniti|città=
* {{Cita libro|autore=[[Albert Camus]]|traduttore=e introduzione di [[Franco Cuomo]]|titolo=Caligola (un testo inedito scritto nel 1941)|città=
* {{Cita libro|autore=Ernst Köberlein|titolo=Caligola e i culti egizi|edizione=Collana Antichità classica e cristiana n.27|città=
* {{Cita libro|autore=[[Santo Mazzarino]]|titolo=L'Impero romano|città=
* {{Cita libro|autore=Guglielmo Natalini|titolo=Caligola. L'imperatore in rivolta che voleva la luna|città=
* {{Cita libro|autore=Mario Pani|titolo=Lotte per il potere e vicende dinastiche. Il principato fra Tiberio e Nerone|città=
* {{Cita libro|autore=[[Maria Grazia Siliato]]|titolo=Caligola: il mistero di due navi sepolte in un lago|città=
{{div col end}}
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|carica = [[Consoli alto imperiali romani|<span style="color:#FFA257;">Console romano</span>]]
|immagine = Consul et lictores.png
|periodo = [[37]]<br />
|precedente = [[
|successivo = [[
|periodo2 = [[39]]<ref name="suff 39">Suffetti: [[Quinto Sanquinio Massimo]] II, [[Gneo Domizio Corbulone]], [[Gneo Domizio Afro]].</ref><br />con [[Lucio Apronio Cesiano]]<ref name="
|precedente2 = [[Marco Aquila Giuliano]],<ref name="Aquila Giuliano" /><br />[[Publio Nonio Asprenate]]<ref name="Nonio Asprenate" />
|successivo2 = Gaio Giulio Cesare Augusto Germanico III<ref name="suff 40">Suffetti: [[Gaio Lecanio Basso]], [[Quinto Terenzio Culleone]], [[Lucio Annio Viniciano]], [[Gaio Ummidio Durmio Quadrato]].</ref>
|periodo3 = [[40]]<br />''senza collega''<ref name="
|precedente3 =
|successivo3 = Gaio Giulio Cesare Augusto Germanico IV,<ref name="suff 41">Suffetti: [[Gneo Senzio Saturnino (console 41)|Gneo Senzio Saturnino]], [[Quinto Fuzio Lusio Saturnino]], [[Marco Lurio Varo]], [[Publio Suillio Rufo]].</ref><br />[[Gneo Senzio Saturnino (console 41)|Gneo Senzio Saturnino]]<ref name="Senzio Saturnino">Suffetti: [[Publio Pomponio Secondo]], [[Marco Seio Varano]], [[Publio Anteio Rufo]], [[Quinto Ostorio Scapula]].</ref>
|periodo4 = [[41]]<ref name="suff 41" /><br />con [[Gneo Senzio Saturnino (console 41)|Gneo Senzio Saturnino]]<ref name="Senzio Saturnino" />
|precedente4 = Gaio Giulio Cesare Augusto Germanico III<ref name="suff 40" />
|successivo4 = [[
|note =
}}
{{Caligola}}
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[[Categoria:Imperatori romani]]
[[Categoria:Dinastia giulio-claudia|Giulio Cesare Augusto Germanico, Gaio]]
[[Categoria:Iulii|Cesare Augusto Germanico, Gaio]]
|