Bagno (L'Aquila): differenze tra le versioni

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{{F|centri abitati dell'Abruzzo|aprile 2008}}
{{Torna a|L'Aquila}}
{{Divisione amministrativa
|Nome=Bagno
|Nome ufficiale=
|Panorama=L'Aquila-PortaDiBagno.jpg
|Didascalia=Porta dida Bagno, tratto di mura medievali alaquilane, confinein convia L'Aquiladon Sturzo
|Stemma=
|Stato=ITA
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|Prefisso=[[0862]]
|Nome abitanti=bagnesi
|Patrono= San[[Raniero di Forcona|san Raniero]]
|Festivo=10 giugno
}}
[[File:STEMMA DEL COMUNE DI BAGNO.jpg|miniatura|121x121px|Stemma del decaduto Comune di Bagno (AQ) soppresso nel 1927; lo stemma non segue le regole araldiche "no metallo su metallo", esso sembrerebbe essere stato creato erroneamente di proposito, modificando il precedente il cui fondo era rosso.]]
 
'''Bagno''' è una località[[frazione abruzzese(geografia)|frazione]] della [[L'Aquila|città dell'Aquila]], situata a sud-ovest del [[Gran Sasso]] nella [[valle dell'Aterno]]., Fudistante circa 7Km dal capoluogo, [[comune autonomo]] fino al 29 luglio del [[1927]], oggi è una [[frazione (geografia)|frazione]] della [[L'Aquila|città dell'Aquila]], dal cui capoluogo dista circa 7 km.
 
== Geografia fisica ==
Bagno è situato alle pendici dei ''Monti di Bagno'' (2077 m), compreso nel [[gruppo montuoso di Monte Ocre-Monte Cagno]] (2204 m), a sud-est della [[Conca aquilana]].
 
AlIl gruppo montuoso dei ''Monti di Bagno'' (arriva a 2077 m con il "''monteMonte Coppone''"; eè icaratterizzato da tre canalini difficili da scalare). siDalle aggiungonocartine (partendoil dalconfine delle montagne bagnesi parte da Monte Ocre, seguendo il vecchio confine comunale con ''Casamaina'' di [[Lucoli]] e il Comune soppresso di [[Roio]] posto in località "''Iaccio delle rose''" in corrispondenza di una rientranza del Comune di Lucoli) il ''monte Le Quàrtora'' (1783 m) e il ''Colle Cerasitto'' (1760 m), nelle cui vicinanze vi è una delle due ''Pinete di Bagno'' (La Macchia) e i ruderi dell'antico ''Castello di Bagno'', cime secondarie come ''Pesco Croce'' (1474 m) con la sua ''Pineta'', tre cime bagnesi adiacenti iai ''Monti di Bagno'' (2077 m) dette "''I tre Bauzi''" (2140 m; 2146 m; 2151 m), il versante bagnese del ''Monte Ocre'' (2204 m) e del ''Monte Cefalone'' (2145 m) ed infine linea di confine con [[Ocre]], [[Rocca di Cambio]], Lucoli.
 
Sul monte ''Le Quàrtora'' (1783 m) in prossimità della vetta vi è piantato un grande tabellone-ripetitore pieno di firme (''ju tabellò'') e vi si trova una "Cisterna"cisterna per la raccolta delle acque ristrutturata e donata alla Comunità Montana di Bagno, in quanto essa faceva e fa parte dei terreni demaniali del Comune di Bagno (cfr. documenti storici originali d'epoca). Nel 1985/1990 quando furono istituite le circoscrizioni nel Comune dell'Aquila si riscontra il passaggio della cimetta di ''Le Quàrtora'' da Bagno a Roio. Tutte queste montagne appartenenti storicamente a Bagno entreranno a far parte del Nuovo Parco Nazionale del Velino-Sirente, ora [[Parco naturale regionale Sirente-Velino]].
 
Sulle pendici di tali monti verso l'area aquilana sono poste la ''[[Pineta]] dello Stivale d'Italia al di sotto del Monte Pesco Croce'' e quella del ''Colle Cerasitto''.
 
==Geografia antropica==
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[[File:Georg Heinrich Busse Forcona.jpg|thumb|left|upright=1.4|Incisione di G. Heinrich Busse della vecchia cattedrale di San Massimo di Forcona]]
 
Bagno fu contea della città dell'Aquila, poi [[feudo]], comune autonomo, infine annesso al Comune dell'Aquila con il [[Regio decreto legge]] del 29 luglio [[1927]] (anno V era fascista) numero 1564 per la creazione della [[Grande Aquila]] e l'annessione degli otto Comuni confinanti: [[Arischia]], Bagno, [[Camarda]], [[Lucoli]], [[Paganica]], [[Preturo]], [[Roio]], [[Sassa]], nonché la frazione di [[San Vittorino (L'Aquila)|San Vittorino]] di [[Pizzoli]]. Nel 1947 Lucoli dopo essere stato per 20 anni una frazione dell'Aquila fu il solo a riuscire a ritornare comune autonomo a differenza degli altri sette comuni soppressi.
 
L'ultimo sindaco di Bagno fu nel 1927 il podestà Pietramico Giovan Battista.
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Sicuramente la [[Villa (geografia)|villa]] più importante dal punto di vista storico è Civita di Bagno, l'antico centro cittadino che si colloca proprio sui ruderi della città [[vestini|vestina]]-[[impero romano|romana]] di ''Forcona'', vescovato dal [[680]] al [[1257]], ma anche importante [[Guastaldato]], con numerosi castelli. Il vecchio centro di Forcona inoltre comunicava con la vicina [[Amiternum]] della frazione di [[San Vittorino (L'Aquila)|San Vittorino]].
 
Le altre [[Villa (geografia)|Ville]] di Bagno (all'epoca dell'impero romano detto ''Balneum cum Villis'' ) sono adagiate tra i poggi e i boschi a formare un ANELLOanello (oggi ben visibile dall'alto questo anello che parte da Ripa di Bagno, poi a seguire Bagno Grande, Bagno Piccolo, contrada Cominio Di Bagno (Lilletta), Civita di Bagno, San Benedetto di Bagno, Sant'Angelo di Bagno, Vallesindola di Bagno e poi di nuovo Ripa.
 
=== Età romana ===
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I Vestini ed i [[Sabini]] ebbero continui scontri con la [[Roma repubblicana]] ed infine furono sconfitti nel 293 a.C., da lì [[Amiternum]] e Furcunium si legano sempre di più al destino di Roma; Forcona (Civita di Bagno) rinasce forte con la sua Acropoli, templi, terme e ville di cui oggi ne vediamo i resti delle mura in pietra.
[[File:Civita di Bagno (AQ) - Forcona 2405.jpg|thumb|leftminiatura|Area archeologica monumentale di Forcona, Civita di Bagno]]
 
Nel 250 d.C. circa Forcona accolse il corpo di San Massimo martire, da quel momento in poi fu detta anche Città di San Massimo; fu prestigioso vescovato, ma anche importante [[Gastaldato]], con numerosi castelli, fino alla costruzione dell'Aquila.
 
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=== Età medievale: il Duecento e la fondazione dell'Aquila ===
{{vedi anche|Grande Aquila}}
Già prima del 1204, Bagno figurava come uno dei Feudifeudi del Guastaldato Forconese e uno dei Castellicastelli Diocesanidiocesani della curia ''Sancti Maximi''. Nei regesti di [[Papa Innocenzo III]] vengono delimitati i confini del territorio forconese: esso include molti castelli tra cui San Massimo con la Villa di Civita, Bagno con Ville, chiese ed attinenze (unico castello con questa dicitura).
 
Negli anni seguenti il Re [[Guglielmo il Buono]] fa compilare un elenco dei baroni (''[[Catalogus baronum]]''), da cui si ricava che Todino [[Collimento|di Collimento]] è feudatario anche del territorio bagnese. Nell'anno 1158 Gualtiero de Tuli e Mulippo Giovanni di Castiglione di Bagno erano feudatari dei territori di Bagno.
 
Le Ville di Bagno furono uno dei 99 castelli che parteciparono all'edificazione della città di L'Aquila; all'interno delle mura il Castello di Bagno è stato inserito nel [[Quarti dell'Aquila|Quarto San Giorgio]].
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Lo stemma comunale era ed è oggi della Delegazione Municipale di Bagno (sede Civita di Bagno) questo: una fascia d'argento obliqua in campo d'oro rosso fra due corone d'oro giallo oppure due anfore.
 
ConNel decreto del duce [[Benito Mussolini]]1927 il comune divenne frazione dell'Aquila.
 
Il territorio dell'ex Comune costituisce oggi l'undicesima circoscrizione del Comune dell'Aquila (Bagno-Monticchio), tolta però una piccola porzione dove sorge Pianola (inserita nella dodicesima circoscrizione con Gignano, Sant'Elia, Torretta). Pianola però nell'ambito dell'Amministrazione Separata dei Beni di Uso Civico sta giustamente con Bagno e Monticchio.
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=== Il sisma del 2009 ===
{{vedi anche|Terremoto dell'Aquila del 2009}}
Alle ore 3:32 del 6 aprile [[2009]] L'Aquila venne colpita da una scossa di terremoto distruttiva di [[scala di magnitudo del momento sismico|magnitudo]] 6.3. La stima iniziale dell'[[INGV]] fu dell'8º-9º grado della [[Scalascala Mercalli]]. Il sisma ha causato 308 morti (tra cui 4 bagnesi), 1.500 feriti e 65.000 sfollati, il crollo totale o parziale di numerosi edifici, ed il danneggiamento di gran parte del centro storico.
 
Bagno ha subito molti danni: il piccolo centro storico è quasi del tutto irrecuperabile, le chiesette sono lesionate, ed alcune distrutte, come la chiesa della Madonna delle Grazie a Bagno Grande (detta la Culla della Madonna del Buon Consiglio).
 
Nei centri storici sono avvenuti numerosi crolli: è stata danneggiata la parrocchiale Santa Maria di Bagno del [[1961]], nella quale è caduta la statua dell'Immacolata, ed è crollata la facciata della chiesetta di Santa Giusta a Vallesindola. Risultano lesionate: la parrocchiale santuario di [[Raniero di Forcona|San Raniero]] vescovo di Forcona (patrono di Bagno a Civita), la chiesa dell'[[Assunzione di Maria|Assunta]] a Bagno Piccolo, San Benedetto, San Michele Arcangelo, Madonna di Fontevivoli, la chiesa campestre Madonna Regina degli Angeli sulla via Mausonia, la torre medievale dell'antica cattedrale di San Massimo (patrono dell'Aquila), e la [[palombaia]] in parte crollata. Intatta dalla caduta di grandi massi è la chiesetta della Madonna delle Canali, a 960 metri s.l.d.m. I terremotati sono stati ospitati in 6 campi (Bagno Chiesa, Bagno Cimitero, Civita di Bagno, Lilletta, San Benedetto, Vallesindola).
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
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|LarghezzaImmagine = 200px
|Didascalia =
|Civiltà = Vestini - Aquilani
|Utilizzo = città e luogo sacro
|Stile = romano, opus spicatum, opus mixtum
|Epoca = III se secolo a.C - VIII secolo d.C
<!-- Localizzazione -->|Stato = ITA
|Suddivisione1 = {{IT-ABR}}
|Stato = ITA
|Suddivisione1Suddivisione2 = {{IT-ABRAQ}}
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|Suddivisione2 ={{IT-AQ}}
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|Suddivisione3 =[[L'Aquila]] (Civita di Bagno)
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<!-- Dimensioni -->
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<!-- Scavi -->
|Data_scoperta =
|Date_scavi =
|Organizzazione_scavi = Università degli Studi di L'Aquila
|Archeologo =
<!-- Amministrazione -->
|Parte di =
|Ente = Soprintendenza dei Beni culturali d'Abruzzo
|Responsabile = comune di L'Aquila
|Visitabile = sì (prenotazione sul sito)
|Sito_web =
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=== Architetture religiose principali ===
;Chiesa Madre inSanta Maria di Bagno: costruitasorge neglifuori [[annidal 60]]borgo di Bagno Grande, lungo la strada provinciale (via della Fonte), fu costruita nel 1963 su progetto dell'architetto Cortelli in sostituzione della preesistente chiesa [[Sancta Mariae de Balneo in stile barocco|barocca]], lesionata gravemente nel 1943-1944 quando fu bombardato l'aeroporto militare di Bagno (oggi rimangono solo i resti della caserma nelle vicinanze della chiesa campestre della [[Madonna degli Angeli]] all'ingresso di Civita di Bagno). L'aeroporto militare occupava nel 1940 una buona parte della Piana di Bagno. La chiesa antica, posta fuori dell'abitato sin dalle origini nel XIII secolo, aveva la sua parrocchia doppione nel [[Quarto di Santa Giusta]] a L'Aquila, quando i castellani bagnesi fondarono il locale a L'Aquila nel 1254. <br/>La parrocchia di Santa Maria di Bagno intra moenia (dentro le mura della citta') a L'Aquila fu danneggiata dal terremoto del 1703 e non più ricostruita. Doveva stare tra piazza della Repubblica e via San Francesco di Paola.Furono salvati il portale e i finestroni che possiamo ammirare sul lato sinistro della chiesa di San Marco sempre costruita dalle ville bagnesi.<br/>Danneggiata anche la chiesa di Bagno (extra moenia, fuori le mura), fu ristrutturata in stile barocco, con finestrone centrale e portale architravato. La chiesa attuale mostra un impianto rettangolare irregolare a capanna, con un blocco posto all'ingresso, realizzato in pietre e mattoni squadrati, con un monumentale altorilievo della Assunzione della Madonna;la vela campanaria svetta creando un effetto balcone con tre logge campanarie. L'interno è a capanna a doppia navata, con soffitto a capriate. Di interesse all interno vi è un ciclo pittorico su tela riguardante la Madonna col Bambino di bellissima fattura.
[[File:L'Aquila - Chiesa di Santa Maria del Ponte di Bagno 03.jpg|thumb|Chiesa di Santa Maria del Ponte, presso il Ponte Ranaiolo, strada tra Bagno e contrada Malepasso: danni del sisma del 2009]]
;Chiesa della [[Madonna delle Canale]]: edificata nel 1841 a 980 m s.l.m. nell'omonimo canalone montano, luogo in cui la Madonna apparve ad un pastore. La chiesa è in stile tardo romanico rurale, con impianto rettangolare, facciata ornata da oculo e portale a tutto sesto, dentro vi si trova la statua venerata della Madonna. Il santuario è meta di pellegrinaggi dei bagnesi e del circondario.
 
;Chiesa della [[Madonna delledi CanaleFontevivoli]]: edificatadel nel[[XVIII 1841secolo]], sita a 980Bagno m s.l.mGrande. nell'omonimoSi canalonetrova montanoin campagna, luogo inè cuiuna lapiccola Madonnacappella apparvedallo adstile unpseudoromanico pastoreaquilano.
 
;Chiesa della [[Madonna didelle FontevivoliGrazie]]: del [[XVIII secolo]], sita a Bagno Grande. Situata tra via Capo la Costa e via Castello, risale al XVIII secolo.
 
;Chiesa della [[Madonna dell'Assunta]]: sita a Bagno Piccolo. La chiesa è in via Fontana, è annessa al gruppo di abitazioni a serpentone. Risale al XVIII secolo, ha facciata quadrata semplice, con finestrone, campanile laterale a vela e portale tardo rinsascimentale architeavato. L'interno è a navata unica, in stile neoclassico, ospita la statua della Madonna.
;Chiesa della [[Madonna delle Grazie]]: sita a Bagno Grande
 
;Chiesa di [[San Raniero]] e resti Cattedrale di San Massimo di Forcona: sita a Civita di Bagno. Trattasi di importantissimo complesso religioso archeologico, situato lungo la via Marsicana, o strada statale 17bis, che attraversa la parte bassa di Cominio e Civita, e attraversa anche l'area archeologica di Forcona. La chiesa di San Raniero e San Massimo Martire era la prima sede della diocesi Aquilana, che condivideva la sede nell'XI secolo, intorno al 1077, quando era vescovo San Raniero da Forcona, con la chiesa di San Michele di Amiterno, nell'attuale contrada aquilana di San Vittorino. La chiesa fu dedicata al martire San Massimo di Aveia (Fossa, AQ), santo patrono dell'Aquila. Le reliquie dopo essere passate da Cartellone a Casauria e a Penne, causa attacchi longobardi e franchi, presso il Duomo, furono collocate di nuovo nella cattedrale di Forcona. Nel 1256 quando fu fondata [[L'Aquila]], le reliquie furono traslate con la diocesi di Amiterno nella città nuova, presso la chiesa di San Giorgio che doveva sorgere in piazza Duomo, presso l'attuale cattedrale dell'Aquila.<br/>Nonostante la parentesi della distruzione di [[Manfredi di Sicilia]] nel 1259, la sede diocesana fu definitivamente traslata a L'Aquila. L'ex cattedrale iniziò così il periodo di declino, gravato dai terremoti, da quello catastrofico del 1703, e cadde in abbandono.<br/> Nell'800 era ancora in piedi, ma era usata come deposito, sicché essendo inservibile e necessitando una parrocchia ai paesani di Civita, negli anni '30 fu costruita accanto all'ex cattedrale la chiesa di San Raniero vescovo, in stile eclettico, con la facciata a salienti falso-romanica, con oculo e portale a tutto sesto. Negli anni '60 Mario Moretti, soprintendente alle Belli Arti dell'Abruzzo e addetto ai cantieri di restauro di alcune chiese romaniche aquilane, fece dei restauri all'ex cattedrale, di cui però si era persa totalmente la facciata, che doveva essere impostata alka maniera aquilana, coronamento orizzontale, o forse a salienti, con rosone e portale monumentali, sostituito da un semplice arco, cui è affiancata la torre campanaria a pianta quadrata, danneggiata nel 1703 e nel 2009.<br/> Dalla strada si vedono anche le 3 absidi dell'ex cattedrale, in stile romanico, che hanno somiglianze con altre absidi di chiese molto antiche dell'Aquila, come quella di San Pietro dei Coppitesi, Santa Giusta e San Pietro in contrada Coppito. L'impianto interno ha perso la copertura e le colonne scanalate di spoglio, prelevate certamente da qualche tempio di Forcona, disposte a suddividere l'interno in 3 navate. Delle colonne rimangono le basi. La cattedrale e la vicina chiesa posticcia di San Raniero sono state danneggiate dal terremoto del 2009, e necessitano di maggiore valorizzazione archeologica, dato che in loco ha origine il culto del santo patrono del capoluogo abruzzese.
;Chiesa della [[Madonna dell'Assunta]]: sita a Bagno Piccolo.
 
;Chiesa di [[San Raniero]] e resti Cattedrale di San Massimo di Forcona: sita a Civita di Bagno
 
=== Architetture religiose secondarie ===
* La chiesa di [[San Michele Arcangelo]], sita a Sant'Angelo di Bagno. In piazzetta san Michele, risale al XIII secolo, forse di origini longobarde, oggi si presenta in stile misto, con una facciata quadrata tipica delle chiese romaniche aquilane, rifatta però negli anni '30 in modo pseudoromanico con oculo e portale a tutto sesto, con mosaico di san Michele che uccide il drago. L'interno è in stile eclettico.
* La chiesa di [[San Michele Arcangelo]], sita a Sant'Angelo di Bagno;
* La chiesa della [[Madonna delle Grazie]], sita a San Benedetto di Bagno; posta in via Capo la Costa Nuova, è in stile tardo barocco, unita alle abitazioni.
* La chiesa di {{chiarire|[[Santa Giusta]]}} di Bazzano, sita a Vallesindola di Bagno; è in stile tardo barocco, benché risalga al XIII secolo.
* La chiesa campestre della [[Madonna degli Angeli]], sita a Civita di Bagno, la sua gemella sita nella contrada Cominio (detta Lilletta) di Bagno. Si tratta di due chiese di origine tardo romnica, con le tipiche facciate quadrate all'aquilana, rifatte però nel '900.
 
=== Sito archeologico di Forcona e Cattedrale vecchia di San Massimo ===
[[File:Civita di Bagno (AQ) - Forcona 24.jpg|thumb|left|Forcona]]
{{vedi anche|Diocesi dell'Aquila|Cattedrale dei Santi Massimo e Giorgio}}
[[File:Civita di Bagno (AQ) - Forcona 24.jpg|thumb|left|Forcona]]
Nel [[680]] la diocesi aquilana aveva sede a Forcona e Civita di Bagno. La chiesa madre era la '''cattedrale di San Massimo''', che andò in fase di decadenza nel [[1257]] con la soppressione della diocesi che fu trasferita nella nuova cattedrale in centro dell'Aquila.
Il complesso si trova lungo la strada statale "Marsicana", che attraversa i borghi di Cominio, San Raniero e Civita.
 
Nel [[680]] la diocesi aquilana aveva sede a Forcona e Civita di Bagno. La chiesa madre era la '''cattedrale di San Massimo''', che andòentrò in una fase di decadenza nel [[1257]] con la soppressione della diocesi, che fu trasferita nella nuova cattedrale innel centro dell'Aquila.
 
Del borgo medievale di Civita di Bagno rimangono la chiesa di [[San Raniero]], sita a Civita di Bagno lungo la strada Marsicana, resta quindi, come l'ex concattedrale di San Michele di Amiterno, fuori le mura, con annessi i resti della dell'ormai distrutta cattedrale medioevale di San Massimo (ex sede vescovile) con torre campanaria affrescata in cui sono custodite le reliquie di [[San Raniero]] Vescovo; i resti romani dell'antica ''Forcona'', siti a Civita di Bagno.
 
Della cattedrale rimangono l'interno con [[colonna|colonne]], l'[[abside]] e la [[torre campanaria]].
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=== Ville rinascimentali ===
 
Interessanti sono: ''Villa Oliva'' a Civita di Bagno (sede del Comune di Bagno fino alla soppressione del 29 luglio 1927), con interni [[affresco|affrescati]], e tracce di cisterne romane sottertanee; ''Villa Palombaia'', con interni affrescati; gli sdruccioli e le viuzze, gli archi e le scalette, le fontane e i fontanili, i decorati portoni in pietra (alcuni con lo stemma bernardiniano [[IHS]]); particolari sono alcune delle chiesette, incastonate quasi a confondersi con le case come gioielli storici, a testimonianza della grande fede cristiana del luogo;
 
=== Altro ===
{{vedi anche|Laghi di Bagno}}
 
InteressantiSono sono anchepresenti il ''lago di San Raniero'' a ''Civita di Bagno'' e il ''lago di San Giovanni'' di forma circolare (rispettivamente 200m e 160m di diametro) posto al confine con il Comune di Ocre. Rilevanti dal punto di vista naturalistico sono anchee la ''[[Pineta]] di Pesco Croce'' e quella del ''Colle Cerasitto'' (le due Pinete di Bagno).
 
== I patroni ==
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=== Eventi ===
Ogni frazione ha la chiesa dedicata a un Santo con la relativa festa patronale. Spicca per la particolarità dei festeggiamenti (la domenica dopo [[ferragosto]]) la festa della Madonna delle Canale, con la tradizionale processione che sale nel canalone per raggiungere la chiesetta a 980 metri sopra il livello di mare.
 
==== Festival Beer ====
Il ''Festival Beer'' a metà luglio e la ''sagra delle Pennette'' e degli [[arrosticini]] ad agosto, organizzate dalla [[Pro Loco]] Santa Maria di Bagno.
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{CulturaItaliaCollegamenti esterni}}
 
{{Portale|L'Aquila}}