Homo sapiens: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullate le modifiche di 62.19.174.25 (discussione), riportata alla versione precedente di FrescoBot
Etichetta: Rollback
m fix link
 
(596 versioni intermedie di oltre 100 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Notanota disambigua||Homo|titolo2=Uomo Sapiens(disambigua)|titolo3=Uomini (disambigua)|Homotitolo4=Essere umano (disambigua)|Uomo|redirect2=Uomini|redirect3=Essere Sapiensumano}}
{{Nota disambigua||Uomo (disambigua)|Uomo}}
{{Nota disambigua||Uomini (disambigua)|Uomini}}
{{Nota disambigua|il singolo di Emis Killa|Essere umano (singolo)|Essere umano}}
{{Tassobox
|nome = UomoEssere umano
|statocons = LC
|statocons_versione = iucn3.1
|statocons_ref = <ref>{{IUCN|summ=136584|autore=Global Mammal Assessment Team 20082007|accesso=1119 dicembremarzo 20182020}}</ref>
|intervallo = {{Intervallo geologico|0.126|0|Pleistocene - oggi}}
|immagine = Bundesarchiv Bild 183-1983-0815-302, FKK-Strände des Senftenberger Erholungsgebietes.jpg
|didascalia = Da sinistra a destra, femmina adulta, [[infanzia|infante]] e maschio adulto di ''essereH. umanosapiens''.
<!-- CLASSIFICAZIONE -->
|dominio = [[Eukaryota]]
|regno = [[Animalia]]
|sottoregno = [[Eumetazoa]]
|ramo = [[Bilateria]]
|superphylum = [[Deuterostomia]]
|phylum = [[Chordata]]
|subphylum = [[Vertebrata]]
|infraphylum = [[Gnathostomata]]
|superclasse = [[Tetrapoda]]{{Tassobox gruppo generico|titolo=([[clado]])|nome=[[Amniota]]}}
|classe = [[Mammalia]]
|sottoclasse = [[Theria]]
|infraclasse = [[Eutheria]]{{Tassobox gruppo generico|titolo=([[clado]])|nome=[[Boreoeutheria]]}}
|superordine = [[Euarchontoglires]]{{Tassobox gruppo generico|titolo=<small>([[cladeclado]])</small>|nome=[[Euarchonta]]}}
|ordine = [[Primates]]
|sottordine = [[Haplorrhini]]
Riga 35 ⟶ 33:
|sottogenere =
|specie = '''H. sapiens'''
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: -->|biautore = [[Linneo|Linnaeus]]
|sottospecie =
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: -->
|biautore = [[Linneo|Linnaeus]]
|binome = Homo sapiens
|bidata = [[1758]]
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: -->|triautore =
|triautore =
|trinome =
|tridata = <!-- ALTRO -->
<!-- ALTRO -->
|sinonimi =
|nomicomuni = Uomo, essere umano
|suddivisione = [[Sottospecie]]
|suddivisione_testo =
* ''Homo sapiens sapiens''
* ''[[Homo sapiens idaltu]]''
:: [[Homo sapiens#Sottospecie|vedi testo]]
}}
 
'''''Homo sapiens''''' ({{zoo|[[Linneo|Linnaeus]]|Systema naturae, 1758}}; in [[Lingua latina|latino]], «uomo sapiente») è la definizione [[tassonomia|tassonomica]] dell{{'}}'''essere umano moderno'''. Appartiene al [[Genere (tassonomia)|genere]] ''[[Homo]]'', di cui è l'unica [[specie]] vivente<ref>Studi preliminari sul [[DNA]] del bonobo (''[[Pan paniscus]]'') suggerivano che fosse almeno al 95% uguale a quello di ''Homo sapiens'', tanto che secondo alcuni scienziati dovrebbe essere riclassificato, insieme allo scimpanzé comune (''[[Pan troglodytes]]''), come membro del genere ''[[Homo]]'': ''Homo paniscus'', ''Homo sylvestris'' o ''Homo arboreus''. Secondo altri è il termine ''Homo sapiens'' ad essere inadeguato e l'umanità andrebbe riclassificata sotto il genere ''[[Pan (zoologia)|Pan]]'': {{Cita pubblicazione|titolo=Chimps are human, gene study implies|cognome=Hecht|nome=Jeff|rivista=[[New Scientist]]|url=https://www.newscientist.com/article/dn3744-chimps-are-human-gene-study-implies.html|mese=maggio|anno=2003}}; ugualmente, lo [[Pan troglodytes|scimpanzé]] diverrebbe ''Homo troglodytes''.</ref>, alla [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] degli [[Hominidae|ominidi]] e all'[[ordine (tassonomia)|ordine]] dei [[Primates|primati]].
'''''Homo sapiens''''' (<span style="font-variant: small-caps">[[Linneo|Linnaeus]]</span>, [[1758]]; dal [[Lingua latina|latino]] «uomo sapiente») è la definizione [[tassonomia|tassonomica]] dell'essere umano moderno.
Appartiene al [[Genere (tassonomia)|genere]] ''[[Homo]]'', di cui è l'unica [[specie]] vivente<ref>Studi preliminari sul [[DNA]] del bonobo (''[[Pan paniscus]]'') suggerivano che fosse almeno al 95% uguale a quello di ''Homo sapiens'', tanto che secondo alcuni scienziati dovrebbe essere riclassificato, insieme allo scimpanzé comune (''[[Pan troglodytes]]''), come membro del genere ''[[Homo]]'': ''Homo paniscus'', ''Homo sylvestris'' o ''Homo arboreus''. Secondo altri è il termine ''Homo sapiens'' ad essere inadeguato e l'umanità andrebbe riclassificata sotto il genere ''[[Pan (zoologia)|Pan]]'': {{Cita pubblicazione|titolo=Chimps are human, gene study implies|cognome=Hecht|nome=Jeff|rivista=[[New Scientist]]|url=https://www.newscientist.com/article/dn3744-chimps-are-human-gene-study-implies.html|mese=maggio|anno=2003}}; ugualmente, lo [[Pan troglodytes|scimpanzé]] diverrebbe ''Homo troglodytes''.</ref>, alla [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] degli [[Hominidae|ominidi]] e all'[[ordine (tassonomia)|ordine]] dei [[Primates|primati]].
 
IlL'epoca periodo che va daldel [[periodo interglaciale]] medio, circa 300&nbsp;000{{formatnum:300000}} anni fa, all'epoca odierna, vedevide la comparsa in [[Africa orientale]] e la diversificazione della specie ''Homo sapiens''. Secondo le teorie prevalenti, dal [[Africa|continente africano]], circa 65-75&nbsp;000{{formatnum:75000}} anni fa (o, secondo altre evidenze, alcune decine di migliaia di anni prima), in stretta coincidenza con un [[Teoria della catastrofe di Toba|evento]] diuna fortissima riduzione della popolazione globale,<ref>un'ipotesi tuttoraal inriguardo faseè quella della [[Teoria della catastrofe di definizione,Toba]]</ref> parte della specie iniziò un percorso migratorio che, attraverso un corridoio [[Medio Oriente|medio orientalemediorientale]], la portò a colonizzarediffondersi le diversificarsi sull'intero pianeta fino all'epoca odierna, con importanti impatti fisici e biologici sull'[[Ambiente (biologia)|ambiente]] e sul [[Cambiamenti climatici|clima]].
 
La precisa datazione dei primi esemplari definibili ''sapiens'', tradizionalmente posta a circa 130&nbsp;000{{formatnum:130000}} anni fa, è stata spostata dalle scienze [[Paleontologia|paleontologiche]] più indietro nel tempo, grazie a ritrovamenti nei [[Tufo|tufi]] vulcanici della valle del fiume [[Omo]] in [[Etiopia]]. Per mezzo di tecniche basate sui rapporti fra gli [[Isotopo|isotopi]] dell'[[argon]], alcuni reperti anatomicamente simili all'uomoessere umano moderno sono stati datati a 195&nbsp;000{{formatnum:195000}} anni fa, con un'incertezza di ± 5&nbsp;000{{formatnum:5000}} anni.<ref name="McDougall">{{Cita pubblicazione |cognome=McDougall |nome=I. |cognome2=Brown |nome2=F. H. |cognome3=Fleagle |nome3=J. G. |anno=2005 |titolo=Stratigraphic placement and age of modern humans from Kibish, Ethiopia |rivista=Nature |volume=433 |numero=7027 |pp=733–736733-736 |doi=10.1038/nature03258 |pmid=15716951 | issn = 0028-0836}}</ref>. NuoviNuove ritrovamentidatazioni del 2017 su reperti rinvenuti nel 20171961 nel sito archeologico di [[Jebel Irhoud]], in [[Marocco]], sposterebbero l'origine dell{{'}}''Homo sapiens'' a circa 300&nbsp;000{{formatnum:300000}} anni fa.<ref>Le Scienze, [http://www.lescienze.it/news/2017/06/07/news/origine_antica_homo_sapiens-3558253/ Un'origine più antica per Homo sapiens], 7 giugno 2017</ref><ref>{{cita news|autore=Ewan Callaway|titolo=Oldest ''Homo sapiens'' fossil claim rewrites our species' history|url=https://www.nature.com/news/oldest-homo-sapiens-fossil-claim-rewrites-our-species-history-1.22114|data=7 giugno 2017|pubblicazione=[[Nature]]|doi=10.1038/nature.2017.22114|accesso=4 settembre 2017|lingua=en}}</ref>.
 
== Sintesi preliminare delle caratteristiche generali ==
 
{{dx|[[File:Da Vinci Vitruve Luc Viatour.jpg|thumbmin|leftsinistra|L'[[uomo vitruviano]] di [[Leonardo da Vinci]], considerato una rappresentazione artistica delle perfette proporzioni di un dell'essere umano]]}}
 
Data l'estensione dell'argomento, le diverse caratteristiche vengono trattate più estesamente nei differenti e successivi paragrafi della voce, sintetizzando in questo le sole sezioni salienti.
 
Le caratteristiche anatomiche che differenziano maggiormente ''Homo sapiens'' dalle specie ada esso affini e le conseguenze sulla sua biologia e comportamento si concentrano principalmente sul grado di sviluppo del [[Sistema nervoso umano|sistema nervoso]], inteso come massa e complessità, e sulla sua organizzazione neurale.
 
=== Sistema neuro sensorialeneurosensoriale e adattamento ===
Gli umani hanno un [[cervello]] molto strutturato e sviluppato, molto grande in proporzione alle dimensioni dell'individuo (quoziente di encefalizzazione), con notevoli doti di [[neuroplasticità]], capace di un [[pensiero]] sviluppato sotto forma di [[creatività]], [[Ragione|ragionamento]] astratto, [[linguaggio]] e [[introspezione]]. Questa capacità mentale li distingue dagli altri esseri viventi. Altre caratteristiche peculiari sono:
 
* la [[postura]] eretta, non molto comune nei mammiferi e presente solo nei [[Macropodidae|canguri]];
Gli umani hanno un [[cervello]] molto strutturato e sviluppato, molto grande in proporzione alle dimensioni dell'individuo (quoziente di encefalizzazione), con notevoli doti di [[neuroplasticità]], capace di un [[pensiero]] sviluppato sotto forma di [[creatività]], [[ragione|ragionamento]] astratto, [[linguaggio]] e [[introspezione]]. Questa capacità mentale li distingue dagli altri esseri viventi. Altre caratteristiche peculiari sono:
* gli [[Arto|arti]] superiori liberi e con notevoli doti di precisione, sensibilità e prensili per l'origine [[Arboricolo|arboricola]], peraltro caratteristica comune a tutto l'ordine tassonomico;
 
* la [[visione binoculare]] necessaria alla percezione della profondità (''stereopsi'');
* La [[postura]] eretta, rara nei mammiferi e presente solo nei [[Macropodidae|canguri]].
* la conseguente precisione nella manipolazione degli oggetti.
* Gli [[Arto|arti]] superiori liberi e con notevoli doti di precisione, sensibilità e prensili per l'origine [[arboricolo|arboricola]] (caratteristica comune a tutto l'ordine [[tassonomia|tassonomico]]).
* La [[visione binoculare]] necessaria alla percezione della profondità (''stereopsi'').
* La conseguente precisione nella manipolazione degli oggetti.
 
Tali caratteristiche hanno permesso agli esseri umani di creare una grande varietà di manufatti e [[Utensile|utensili]] atti a migliorare il proprio adattamento all'ambiente, la sopravvivenza e l'espressione creativa.
 
=== Origine e diffusione ===
Una pubblicazione del luglio [[2019]]<ref>{{cita web|titolo=Apidima Cave fossils provide earliest evidence of Homo sapiens in Eurasia|url=https://www.nature.com/articles/s41586-019-1376-z|accesso=3 febbraio 2023|lingua=en}}</ref>, riportava che il più antico esemplare in Europa, allora noto di ''Homo sapiens'', era stato scoperto in una [[grotta]], denominata [[Apidima]], nelle vicinanze di [[Kalamata]] e [[Sparta]] nel [[Peloponneso]] in [[Grecia]], scoperta nel [[1978]] da un team di ricercatori del [[Museo Archeologico di Grecia]] in collaborazione con il Laboratorio di Geologia Storica Paleontologica dell'[[Università di Atene]], e dell'[[Università Aristotele di Salonicco]], condotto da [[Theodoris Spitzios]].
 
I ricercatori scoprirono circa {{formatnum:20000}} reperti ([[ossa]], [[denti]], [[Attrezzo|strumenti]] litici e altro, tra cui due [[Cranio|crani]], denominati Apidima 1 e Apidima 2); il cranio "Apidima 1" è la più antica testimonianza a oggi ritrovata di ''Homo sapiens'', datato a oltre circa {{formatnum:210000}} anni fa. Apidima 1 è stato datato col metodo scientifico attualmente più evoluto basato sull'[[Uranio-Torio-230]] (stabilizzazione del [[carbonato di calcio]]) ed è risultato più antico di decine di migliaia di anni rispetto agli antecedenti [[reperti]] di ''Homo sapiens'' con datazione certa ritrovati in Africa o [[Europa]], precedentemente considerati i più vecchi, con un salto cronologico impressionante che ridiscute tutta la teoria del ''sapiens''. La ricercatrice a capo del [[progetto]] [[Katerina Harvati]] spiega che almeno due [[popolazioni]] vivevano in Grecia [[Sud|meridionale]] nel [[Pleistocene medio]]: una primigenia popolazione di ''Homo sapiens'', seguita dalle evidenze dei ritrovamenti dopo circa {{formatnum:40000}} anni da una popolazione di [[Homo neanderthalensis|neandertaliani]]. Al 2021 sono in corso le estrazioni del [[DNA]] dagli antichissimi ritrovamenti, anche se, secondo lo stesso team, l'operazione potrebbe essere difficilissima.
[[File:Andean Man.jpg|thumb|Uomo [[Ande|andino]]. L'[[abbigliamento]] varia notevolmente e caratterizza l'aspetto esteriore umano per epoche, clima, etnie, età, status sociale e cultura.]]
 
Dall'origine africana della specie<ref name="McDougall" />, nei ritrovamenti [[Etiopia|etiopici]] in tufi vulcanici della valle del fiume [[Omo]], circa 200&nbsp;000 anni fa (si possono datare con tecniche basate sui rapporti isotopici dell'[[argon]], a 195&nbsp;000 anni con un'incertezza di ± 5&nbsp;000 anni) da ''[[Homo erectus|H. erectus]]'', a oggi, ''H. sapiens'' si è diffuso su tutta la superficie delle terre emerse (attualmente anche in [[Antartide]], a scopi scientifici, e nonostante il clima inospitale) con una [[Popolazione|popolazione totale]] che ha superato, nel marzo [[2017]], i 7,4 miliardi di individui.<ref>''[https://www.census.gov/ipc/www/popclockworld.html World POPClock Projection] {{Webarchive|url=https://www.webcitation.org/5VGxaVo5k?url=http://www.census.gov/ipc/www/popclockworld.html |date=1 febbraio 2008 }}'', [[United States Census Bureau]], 2017.</ref> Secondo nuovi ritrovamenti avvenuti in Marocco nel 2017, l'''Homo sapiens'' avrebbe cominciato a diffondersi nell'intero continente africano già 315.000 anni fa.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Ewen|cognome=Callaway|titolo=Oldest Homo sapiens fossil claim rewrites our species' history|rivista=Nature|lingua=en|accesso=21 dicembre 2017|doi=10.1038/nature.2017.22114|url=https://www.nature.com/news/oldest-homo-sapiens-fossil-claim-rewrites-our-species-history-1.22114}}</ref>
Queste conclusioni dovranno ora essere correlate con i ritrovamenti degli scavi condotti tra il 2016 e il 2022, nel [[sito archeologico]] di [[Ilsenhöhle]], una grotta la cui entrata si trova sotto il ''castello di Ranis'' nell'[[Ranis|omonima]] cittadina della [[Turingia]] in [[Germania]], che hanno portato alla luce resti di ''homo sapiens'' datati a 45.000 anni fa.<ref name=lescienze>{{cita web|titolo=Homo sapiens sfidò il freddo glaciale dell'Europa nord-occidentale oltre 45.000 anni fa|url=https://www.lescienze.it/news/2024/02/02/foto/homo_sapiens_arrivo_europa_nord-occidentale_oltre_45000_anni_sfida_freddo_glaciale-14967378/1/|accesso=2 febbraio 2024}}</ref>
 
[[File:Andean Man.jpg|min|Uomo [[Ande|andino]]. L'[[abbigliamento]] varia notevolmente e caratterizza l'aspetto esteriore umano per epoche, clima, etnie, età, status sociale e cultura.]]
Dall'origine ipotizzata di provenienza africana della specie<ref name="McDougall" /> ("Out of Africa Hypothesis", ipotesi nella quale l'essere umano sarebbe nato in Africa e successivamente in espansione nel resto del mondo<ref>[https://www.encyclopedia.com/social-sciences/encyclopedias-almanacs-transcripts-and-maps/out-africa-hypothesis “Out Of Africa” Hypothesis]</ref>), nei ritrovamenti etiopici in tufi vulcanici della valle del fiume Omo, si possono datare con tecniche basate sui rapporti isotopici dell'argon, a {{formatnum:195000}} anni (con un'incertezza di ±{{formatnum:5000}} anni) due esemplari (Omo II e Omo I), rispettivamente di ''[[Homo erectus|H. erectus]]'' moderno e ''H. sapiens'' arcaico (da cui secondo quest'ipotesi si sarebbero evoluti gli uomini ''attuali''); a oggi, ''H. sapiens'' si è diffuso su tutta la superficie delle terre emerse (attualmente anche in [[Antartide]], a scopi scientifici, e nonostante il clima inospitale) con una [[Popolazione|popolazione totale]] che ha superato, il 15 novembre [[2022]], gli 8 miliardi di individui.<ref>{{cita web|url=https://unric.org/it/onu-la-popolazione-mondiale-supera-oggi-gli-8-miliardi-di-persone-leditoriale-del-segretario-generale-sul-corriere-della-sera/ |data=15 novembre 2022|titolo=ONU – La popolazione mondiale supera oggi gli 8 miliardi di persone: l’Editoriale del Segretario-Generale sul Corriere della Sera|editore=Centro regionale di informazione della Nazioni Unite }}</ref> Secondo ritrovamenti avvenuti in Marocco nel 2017, l{{'}}''Homo sapiens'' avrebbe cominciato a diffondersi secondo lo studio di Daniel Richter e Shannon McPherron del [[Max Planck Institute]], nell'intero continente africano già {{formatnum:315000}} anni fa, stimando la datazione del sito dei ritrovamenti.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Ewen|cognome=Callaway|titolo=Oldest Homo sapiens fossil claim rewrites our species' history|rivista=Nature|lingua=en|accesso=21 dicembre 2017|doi=10.1038/nature.2017.22114|url=https://www.nature.com/news/oldest-homo-sapiens-fossil-claim-rewrites-our-species-history-1.22114}}</ref>
 
=== Organizzazione sociale ===
Similmente alla maggior parte dei primati, ''H. sapiens'' è un animale sociale. È inoltre particolarmente abile nell'utilizzo di sistemi di [[comunicazione]] per l'espressione, lo scambio di [[Idea|idee]] e l'[[organizzazione]]; crea complesse [[società (sociologia)|strutture sociali]] composte da gruppi in [[cooperazione]] e [[competizione]], che variano dalle piccole [[Famiglia|famiglie]] e associazioni fino alle grandi unioni [[Politica|politiche]], [[Scienza|scientifiche]], [[Economia|economiche]]. L'[[interazione sociale]] ha introdotto una larghissima varietà di [[Tradizione|tradizioni]], [[Rituale|rituali]], [[Etica|regole comportamentali e morali]], [[Norma (scienze sociali)|norme sociali]] e [[Legge|leggi]] che formano la base della società umana.
 
Similmente alla maggior parte dei primati, ''H. sapiens'' è un animale sociale. È inoltre particolarmente abile nell'utilizzo di sistemi di [[comunicazione]] per l'espressione, lo scambio di [[idea|idee]] e l'[[organizzazione]]; crea complesse [[società (sociologia)|strutture sociali]] composte da gruppi in [[cooperazione]] e [[competizione]], che variano dalle piccole [[Famiglia|famiglie]] e associazioni fino alle grandi unioni [[politica|politiche]], [[scienza|scientifiche]], [[economia|economiche]]. L'[[interazione sociale]] ha introdotto una larghissima varietà di [[tradizione|tradizioni]], [[rituale|rituali]], [[Etica|regole comportamentali e morali]], [[Norma (scienze sociali)|norme sociali]] e [[legge|leggi]] che formano la base della società umana.
 
=== Cultura ===
La specie umana manifesta il desiderio di capire e influenzare il mondo circostante, cercando di comprendere, spiegare e manipolare i fenomeni naturali attraverso la scienza, la [[filosofia]], la [[mitologia]] e la [[religione]]. Questa curiosità naturale ha portato allo sviluppo di strumenti tecnologici e abilità avanzate; ''H. sapiens'' è l'unica specie ancora vivente che comunica attraverso la [[scrittura]] simbolica, utilizza il [[fuoco]], [[Cottura|cuoce]] i propri [[Cibo|cibi]], si veste e usa numerose [[Tecnologia|tecnologie]].
 
Gli esseri umani possiedono anche un marcato apprezzamento per la [[bellezza]] e l'[[estetica]] che, combinato col desiderio di auto-espressione, ha condotto a creative innovazioni [[cultura]]li quali le [[Arte|arti]], comprensive di tutte le [[Arte#Discipline artistiche|discipline]] [[musica]]li, [[Arti figurative|figurative]] e [[Letteratura|letterarie]].
La specie umana manifesta il desiderio di capire e influenzare il mondo circostante, cercando di comprendere, spiegare e manipolare i fenomeni naturali attraverso la [[scienza]], la [[filosofia]], la [[mitologia]] e la [[religione]]. Questa curiosità naturale ha portato allo sviluppo di strumenti tecnologici e abilità avanzate; ''H. sapiens'' è l'unica specie ancora vivente che utilizza il [[fuoco]], [[Cottura|cuoce]] i propri [[cibo|cibi]], si [[Abbigliamento|veste]], ed usa numerose [[Tecnologia|tecnologie]].
 
Gli esseri umani possiedono anche un marcato apprezzamento per la [[bellezza]] e l'[[estetica]] che, combinato col desiderio di auto-espressione, ha condotto a creative innovazioni [[cultura]]li quali le [[Arte|arti]], comprensive di tutte le [[Arte#Discipline artistiche|discipline]] [[musica]]li, [[arti figurative|figurative]] e [[letteratura|letterarie]].
 
== Evoluzione e diffusione della specie ==
Riga 100 ⟶ 94:
La teoria attualmente più riconosciuta stima che:
 
* la sottotribù [[Hominina]] si sia evoluta nel [[Rift Valley|Rift africano]] da una popolazione di [[Hominidae|Ominidi]], progenitori comuni agli [[Pan (zoologia)|scimpanzé]], circa 5-6 milioni di anni fa
* il genere ''[[Homo]]'' si sia differenziato 2,3-2,4 milioni di anni fa dall<nowiki>{{'</nowiki>}}''[[Australopithecus]]'' e diffuso sul globo come ''[[Homo erectus]]'' ([[Out of Africa I]])
* la specie ''H. sapiens'' si sia sviluppata anch'essa in [[Africa]] circa 200&nbsp;000{{Formatnum:300000}} anni fa e successivamente (100&nbsp;000 {{formatnum:100000}}- 65&nbsp;000{{formatnum:65000}} anni fa) sia ugualmente migrata tra i continenti ([[Out of Africa II]]) con possibili ibridazioni successive con specie affini ([[''Homo neanderthalensis]]'', [[Homo di Denisova]])
 
=== Evoluzione biologica ===
[[File:Rekonstruktionsversuch eines Neandertalers.jpg|thumbmin|leftsinistra|L'[[uomo di Neanderthal]], ultimo congenere noto del ''sapiens'' è convissuto almeno per alcune decine di migliaia di anni con la nostra specie. L'immagine mostra una ricostruzione fatta dal ''Landesmuseum für Vorgeschichte Sachsen-Anhalt'' ad [[Halle (Saale)|Halle]], Germania: la tesi principale, esposta nel 2006, confermata nel 2007<ref>[https://www.sciencemag.org/cgi/content/abstract/1147417 A Melanocortin 1 Receptor Allele Suggests Varying Pigmentation Among Neanderthals. Carles Lalueza-Fox et al, Published Online October 25, 2007 Abstract]</ref> e basata su tecniche avanzate di biologia molecolare, ipotizza che la specie, in Europa, abbia sviluppato individui di carnagione bianca con capelli rossi; il tipo di [[Melanina#Classi di melanine naturali|pigmentazione]] è in accordo con la scarsa irradiazione [[Radiazione ultravioletta|ultravioletta]] del territorio colonizzato.]]
[[File:Not So Different commons-licensed.jpg|thumbmin|uprightverticale=1.4|Mano di [[Pan troglodytes|scimpanzé]], dove si nota la differente struttura del pollice. Sviluppo cerebrale e locomozione bipede hanno permesso di utilizzare, fin dai primi antenati dell'uomoessere umano attuale, le [[mano|mani]] come mezzo per costruire ede utilizzare strumenti e fare evolvere all'atto pratico molte delle variegate attività umane liberandole dal compito locomotorio. Le mani e la loro anatomia ed evoluzione permettono di ricostruire il percorso evolutivo che ha poi portato all'acquisizione di progressive abilità pratiche, fino alla capacità tecniche rappresentate nella cultura [[acheuleana]]. L'elongazione delle dita, che ha riguardato in parallelo oltre agli ominini anche i [[Panina|panini]] (che differiscono dai primi per un pollice più breve), è uno degli elementi chiave riguardo a questo aspetto e viene completato dalla presa di precisione tra il pollice e le falangi distali delle dita reso possibile dai pollici opponibili. Nonostante la mano umana abbia uniche caratteristiche anatomiche, tra cui un pollice più lungo e le dita che possono essere controllate individualmente a un livello superiore, la sua destrezza non può essere spiegata esclusivamente da fattori anatomici, ma da aspetti neurali. Le sue proporzioni sono sufficientemente plesiomorfiche con quelle dei progenitori delle scimmie antropomorfe attuali, ma scimpanzé e gorilla, in modo indipendente, hanno acquisito metacarpi allungati come parte dell'adattamento alle loro modalità di locomozione.]]
 
Lo studio scientifico dell'evoluzione umana comprende lo sviluppo del genere ''Homo'' e lo studio degli altri [[ominidi]], quali ad esempio ''Australopithecus'', a esso strettamente correlati. Gli umani moderni appartengono alla specie ''Homo sapiens'', per alcuni autori suddivisibile in due sottospecie: ''Homo sapiens sapiens'' e ''[[Homo sapiens idaltu]]'' (tradotto approssimativamente come "essere umano saggio maggiore"), estinto.
Nonostante la mano umana abbia uniche caratteristiche anatomiche, tra cui un pollice più lungo e le dita che possono essere controllate individualmente a un livello superiore, la destrezza della mano umana non può essere spiegata esclusivamente da fattori anatomici ma da aspetti neurali.
Le proporzioni della mano umana sono sufficientemente plesiomorfiche con i progenitori delle scimmie antropomorfe attuali ma scimpanzé e gorilla, in modo indipendente, hanno acquisito metacarpi allungati come parte del loro adattamento alle loro modalità di locomozione.]]
Lo studio scientifico dell'evoluzione umana comprende lo sviluppo del genere ''[[Homo]]'' e lo studio degli altri [[ominidi]] quali, ad esempio ''[[Australopithecus]]'' strettamente correlati con esso. Gli uomini moderni appartengono alla specie ''Homo sapiens'', per alcuni autori suddivisibile in due sottospecie: ''Homo sapiens sapiens'' e ''[[Homo sapiens idaltu]]'' (tradotto approssimativamente come "uomo saggio maggiore"), estinto.
 
Dal punto di vista anatomico, gli uominiumani moderni appaiono in testimonianze fossilidi reperti della grotta di Apidima in Grecia (Europa) risalenti a 130&nbsp;000{{formatnum:210000}} anni fa<ref>[https://www.nature.com/articles/s41586-019-1376-z/ Apidima Cave fossils provide earliest evidence of Homo sapiens in [[Africa]Eurasia]</ref> e successivamente {{formatnum:80000}} anni più tardi in altri reperti risalenti {{formatnum:130000}} anni fa in Africa<ref>[http://www.mnh.si.edu/anthro/humanorigins/ha/sap.htm Human Ancestors Hall: ''Homo Sapiens''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071015030431/http://www.mnh.si.edu/anthro/humanorigins/ha/sap.htm |data=15 ottobre 2007 }} - URL retrieved 13 ottobre, 2006</ref><ref>{{Cita pubblicazione |autore=Alemseged Z, Coppens Y, Geraads D |titolo=Hominid cranium from Omo: Description and taxonomy of Omo-323-1976-896 |url=https://archive.org/details/sim_american-journal-of-physical-anthropology_2002-02_117_2/page/103 |rivista=Am J Phys Anthropol |volume=117 |numero=2 |pp=103-12 |anno=2002 |pmid=11815945 }}</ref>. Inoltre, sono stati rinvenuti in tufi vulcanici della valle del fiume [[Omo]] in [[Etiopia]] resti risalenti a 195&nbsp;000{{formatnum:195000}} anni fa, datati con tecniche basate sui rapporti isotopici dell'[[argon]], con un'incertezza di ± 5&nbsp;000{{formatnum:5000}} anni<ref name="McDougall" />.
 
I parenti più stretti ancora viventi di ''Homo sapiens'' sono le due specie appartenenti al genere ''Pan'', comunemente noti come [[Pan (zoologia)|scimpanzé]]: il [[Pan paniscus|bonobo]] (''Pan paniscus'') e lo [[Pan troglodytes|scimpanzé comune]] (''Pan troglodytes''). Le due specie sono ugualmente vicine, ovvero condividono lo stesso antenato comune; la differenza principale tra essi è l'organizzazione sociale: [[Matriarcato|matriarcale]] per il bonobo e [[Patriarcato (antropologia)|patriarcale]] per lo scimpanzé comune<ref name="FransDeWaal96" />. Il sequenziamento completo del [[genoma]] ha portato alla conclusione che "dopo 6,5 milioni di anni di evoluzione separata, le differenze tra bonobo/scimpanzé ede umani sono soltanto dieci volte maggiori di quelle esistenti tra due persone qualsiasi e dieci volte minori di quelle esistenti tra [[Ratto|ratti]] e [[Topo|topi]]".
 
Infatti, il 98,6% della [[sequenza di DNA]] è identica tra le due specie di scimpanzé e gli esseri umani.<ref name="FransDeWaal96">[[Frans de Waal]], ''[http://www.2think.org/bonobo.shtml Bonobo]''. Berkeley: University of California Press, 1997. ISBN 0-520-20535-9</ref><ref name="Britten">{{Cita pubblicazione | autore=Britten RJ | titolo=Divergence between samples of chimpanzee and human DNA sequences is 5%, counting indels | url=http://www.pnas.org/cgi/content/full/99/21/13633 | rivista=Proc Natl Acad Sci U S A | anno=2002 | pp=13633-5 | volume=99 | numero=21 | pmid=12368483 | accesso=18 settembre 2011 | dataarchivio=4 maggio 2008 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080504094001/http://www.pnas.org/cgi/content/full/99/21/13633 | urlmorto=sì }}</ref><ref>{{Cita pubblicazione | autore = Wildman D, Uddin M, Liu G, Grossman L, Goodman M | titolo = Implications of natural selection in shaping 99.4% nonsynonymous DNA identity between humans and chimpanzees: enlarging genus Homo. | url = http://www.pnas.org/cgi/content/full/100/12/7181 | rivista = Proc Natl Acad Sci U S A | volume = 100 | numero = 12 | pp = 7181-8 | anno = 2003 | pmid = 12766228 | accesso = 18 settembre 2011 | dataarchivio = 15 maggio 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080515215618/http://www.pnas.org/cgi/content/full/100/12/7181 | urlmorto = sì }}</ref><ref>{{Cita pubblicazione | autore = Ruvolo M | titolo = Molecular phylogeny of the hominoids: inferences from multiple independent DNA sequence data sets. | url=https://mbe.oxfordjournals.org/cgi/reprint/14/3/248 | rivista = Mol Biol Evol | volume = 14 | numero = 3 | pp = 248-65 | anno = 1997 | pmid = 9066793 }}</ref> È stato stimato che la linea umana si sia distaccata da quella deglidei scimpanzé[[gorilla]] circa cinqueotto milioni di anni fa e da quella deidegli [[gorilla]]scimpanzé circa ottocinque milioni di anni fa. Tuttavia, un cranio ominide rinvenuto in [[Ciad]] nel 2001, classificato come [[Sahelanthropus tchadensis]], risale approssimativamente a sette milioni di anni fa, la qual cosa potrebbe indicare una divergenza precedente<ref>{{Cita pubblicazione | autore = Brunet M, Guy F, Pilbeam D, Mackaye H, Likius A, Ahounta D, Beauvilain A, Blondel C, Bocherens H, Boisserie J, De Bonis L, Coppens Y, Dejax J, Denys C, Duringer P, Eisenmann V, Fanone G, Fronty P, Geraads D, Lehmann T, Lihoreau F, Louchart A, Mahamat A, Merceron G, Mouchelin G, Otero O, Pelaez Campomanes P, Ponce De Leon M, Rage J, Sapanet M, Schuster M, Sudre J, Tassy P, Valentin X, Vignaud P, Viriot L, Zazzo A, Zollikofer C | titolo = A new hominid from the Upper Miocene of Chad, Central Africa. | url=https://www.nature.com/nature/journal/v418/n6894/full/nature00879.html | rivista = Nature | volume = 418 | numero = 6894 | pp = 145-51 | anno = 2002 | pmid = 12110880 }}</ref>; anche studi del 2009 su [[Ardipithecus ramidus]] portano a 5,4-7,4 milioni di anni la probabile divergenza. Queste minime differenze genetiche hanno portato alcuni scienziati, il più noto dei quali al vasto pubblico è [[Jared Diamond]], ada ipotizzare una riunificazione di uomini e scimpanzé sotto lo stesso genere ''Homo'', come nell'originale schema di [[Linneo]] del ''[[Systema Naturae]]'', edizione 1758. Ciò implicherebbe ovviamente una revisione totale almeno dei generi ''Pan'', ''Ardipithecus'', ''Kenyanthropus'', ''Australopithecus'' e ''Homo''.
 
L'attuale variabilità genetica della specie umana è estremamente bassa, comparativamente a quanto succede in altri raggruppamenti tassonomici animali.
L'attuale variabilità genetica della specie umana è estremamente bassa, comparativamente a quanto succede in altri raggruppamenti tassonomici animali.<br />I genetisti Lynn Jorde e [[Henry Harpending]] dell'università dello [[Utah]] hanno suggerito che la variazione del [[DNA]] umano è piccolissima se comparata con quella di altre specie e che durante il Tardo [[Pleistocene]], la popolazione umana fosse ridotta a un piccolo numero di coppie genitoriali - non superiori alle 10&nbsp;000 e forse intorno alle 1&nbsp;000 - con la conseguenza di un [[pool genico]] residuo molto ristretto, la fortissima riduzione della popolazione globale accennata nell'introduzione della voce. Sono state formulate varie spiegazioni per questo ipotetico collo di bottiglia, tra cui la più famosa ''[[Teoria della catastrofe di Toba]]''.
 
I genetisti Lynn Jorde e [[Henry Harpending]] dell'università dello [[Utah]] hanno suggerito che la variazione del DNA umano è piccolissima se comparata con quella di altre specie e che durante il Tardo [[Pleistocene]], la popolazione umana fosse ridotta a un piccolo numero di coppie genitoriali - non superiori alle {{formatnum:10000}} e forse intorno alle {{formatnum:1000}} - con la conseguenza di un [[pool genico]] residuo molto ristretto, la fortissima riduzione della popolazione globale accennata nell'introduzione della voce. Sono state formulate varie spiegazioni per questo ipotetico collo di bottiglia, tra cui la più famosa ''[[Teoria della catastrofe di Toba]]''.
L'evoluzione umana è caratterizzata da un certo numero di importanti tendenze fisiologiche, incluse l'[[Encefalizzazione|espansione]] della [[Scatola cranica|cavità cerebrale]] e del cervello stesso, che arriva, con una distribuzione variabile per ogni singolo individuo, ad un volume tipico di 1&nbsp;260&nbsp;cm³<ref>J. Allen, H. Damasio, T. Grabowski, ''Normal neuroanatomical variation in the human brain: An MRI-volumetric study'', Am J Phys Anthropol, 118 (2002), pp. 341–358</ref><ref>Cosgrove, KP; Mazure CM, Staley JK (2007). ''Evolving knowledge of sex differences in brain structure, function, and chemistry.''. Biol Psychiat 62 (8): 847–55. doi:10.1016/j.biopsych.2007.03.001. PMC 2711771. PMID 17544382</ref>, oltre il doppio di quello di uno scimpanzé o gorilla. Il ritmo di crescita postnatale del cervello umano differisce da quello delle altre scimmie antropomorfe (''eterocronia''), permettendo un lungo periodo di apprendimento sociale e l'acquisizione del [[linguaggio]] nei giovani umani. Gli [[Antropologia fisica|antropologi fisici]] sostengono che la riorganizzazione della struttura del cervello sia più importante della stessa espansione cerebrale. Altri significativi cambiamenti evolutivi includono una riduzione dei [[Canino (anatomia)|denti canini]], lo sviluppo della locomozione bipede e la discesa della [[laringe]] e dell'[[osso ioide]] che permise il [[linguaggio]]. Come siano collegate queste tendenze e quale sia il loro ruolo nell'evoluzione di una complessa organizzazione sociale e della cultura rimangono questioni ancora dibattute<ref>Boyd, Robert & Silk, Joan B. (2003). ''How Humans Evolved''. New York: Norton & Company. ISBN 0-393-97854-0.</ref><ref>Dobzhansky, Theodosius (1963). ''Anthropology and the natural sciences-The problem of human evolution'', ''Current Anthropology'' '''4''' (2): 138-148.</ref>.
 
L'evoluzione umana è caratterizzata da un certo numero di importanti tendenze fisiologiche, incluse l'[[Encefalizzazione|espansione]] della [[Scatola cranica|cavità cerebrale]] e del cervello stesso, che arriva, con una distribuzione variabile per ogni singolo individuo, a un volume tipico di {{M|1260|u=cm³}}<ref>J. Allen, H. Damasio, T. Grabowski, ''Normal neuroanatomical variation in the human brain: An MRI-volumetric study'', Am J Phys Anthropol, 118 (2002), pp. 341–358</ref><ref>Cosgrove, KP; Mazure CM, Staley JK (2007). ''Evolving knowledge of sex differences in brain structure, function, and chemistry.''. Biol Psychiat 62 (8): 847–55. doi:10.1016/j.biopsych.2007.03.001. PMC 2711771. PMID 17544382</ref>, oltre il doppio di quello di uno scimpanzé o gorilla. Il ritmo di crescita postnatale del cervello umano differisce da quello delle altre scimmie antropomorfe (''eterocronia''), permettendo un lungo periodo di apprendimento sociale e l'acquisizione del linguaggio nei giovani umani. Gli [[Antropologia fisica|antropologi fisici]] sostengono che la riorganizzazione della struttura del cervello sia più importante della stessa espansione cerebrale. Altri significativi cambiamenti evolutivi includono una riduzione dei [[Canino (anatomia)|denti canini]], lo sviluppo della locomozione bipede e la discesa della [[laringe]] e dell'[[osso ioide]] che permise il linguaggio. Come siano collegate queste tendenze e quale sia il loro ruolo nell'evoluzione di una complessa organizzazione sociale e della cultura rimangono questioni ancora dibattute<ref>Boyd, Robert & Silk, Joan B. (2003). ''How Humans Evolved''. New York: Norton & Company. ISBN 0-393-97854-0.</ref><ref>Dobzhansky, Theodosius (1963). ''Anthropology and the natural sciences-The problem of human evolution'', ''Current Anthropology'' '''4''' (2): 138-148.</ref>.
==== Sottospecie ====
 
==== Tipologia ====
L<nowiki>'</nowiki>'''''Homo sapiens''''' è una specie [[Monotipo|monotipica]].<br />Alcuni antropologi invece la considerano costituita da due diverse [[sottospecie]]:<ref>[http://www.anth.ucsb.edu/projects/human/# Human evolution: the fossil evidence in 3D], by Philip L. Walker and Edward H. Hagen, Dept of Anthropology, University of California, Santa Barbara, retrieved 5 aprile, [[2005]]</ref>
L{{'}}'''''Homo sapiens''''' è una specie [[Monotipo (tassonomia)|monotipica]].
Nel tempo sono state proposte specie, sottospecie e paleosottospecie di ''Homo sapiens'', anche se sono in corso tutt'oggi dibattiti sull'argomento, dato che specie e sottospecie sono definizioni convenzionali e non differenziazioni oggettive calcolabili o rilevabili.
 
Alcuni antropologi considerano la specie costituita da due diverse paleo[[sottospecie]]<ref>[http://www.anth.ucsb.edu/projects/human/# Human evolution: the fossil evidence in 3D], by Philip L. Walker and Edward H. Hagen, Dept of Anthropology, University of California, Santa Barbara, retrieved 5 aprile, [[2005]]</ref>: Sapiens e Idaltu. Molti considerano i Neandertal una specie e altri una sottospecie. Infine alcuni considerano H. heidelberg un progenitore, altri una specie e altri ancora una paleosottospecie.
* ''Homo sapiens sapiens'', l'uomo moderno
* ''[[Homo sapiens idaltu]]'', paleosottospecie estinta
 
Nel corso del tempo sono state proposte come paleosottospecie di ''Homo sapiens'':
 
* ''Homo sapiens sapiens'', l'essere umano moderno
* ''Homo sapiens idaltu'', paleosottospecie estinta
* ''[[Homo heidelbergensis|Homo sapiens heidelbergensis]]'' (uomo di Heidelberg)
* ''[[Homo neanderthalensis|Homo sapiens neanderthalensis]]'' (uomo di NeandertalNeanderthal)
 
Con l'utilizzo di tecniche di [[biologia molecolare]] per la verifica di eventuali riapparentamenti genetici, al 2011 gli studi basati sull'analisi matrilineare del [[DNA mitocondriale]], mostravano una scarsa possibilità di passata ibridazione, mentre le analisi del genoma nucleare, anche stimolate dal progetto ''[[Neanderthal genome project]]'' del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology tedesco e del [[454 Life Sciences]] statunitense di sequenziamento del genoma neandertaliano indicano una vasta ibridazione;
la ricerca Archeogenetiche di [[Svante Pääbo]] (Max Planck Institute) ha dimostrato che circa il 70-80% del genoma Neandertaliano è ancora presente attualmente nell'umanità, sparso in quantità fino al 5% circa nel DNA di ogni euroasiatico.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Green RE, Krause J, Briggs AW, ''et al.'' |titolo=A draft sequence of the Neandertal genome |rivista=Science |volume=328 |numero=5979 |pp=710-22 |anno=2010 |mese=maggio|pmid=20448178 |doi=10.1126/science.1188021 |url=http://www.eva.mpg.de/neandertal/press/presskit-neandertal/pdf/Science_Green.pdf}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.eva.mpg.de/neandertal/press/presskit-neandertal/pdf/PR_MPI_Neandertal_EN.pdf|titolo=The Neanderthal in Us}}</ref>
 
* ''Uomo di Denisova'' è la definizione provvisoria di una popolazione di Homo, le cui relazioni genetiche con le altre specie sono in fase di definizione attraverso analisi del DNA cellulare e mitocondriale.<ref>{{Cita web |url=http://www.nationalgeographic.it/scienza/2010/12/23/news/nuovo_fossile_umano_denisovan-157070/ |titolo=L'Uomo di Denisova, una svolta nell'evoluzione umana - National Geographic<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=8 giugno 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110704190954/http://www.nationalgeographic.it/scienza/2010/12/23/news/nuovo_fossile_umano_denisovan-157070/ |dataarchivio=4 luglio 2011 |urlmorto=sì }}</ref>
Per ora entrambe vengono definite come specie, anche se sono in corso indagini con l'utilizzo di tecniche di [[biologia molecolare]] per la verifica di eventuali riapparentamenti genetici. Al 2011, gli studi basati sull'analisi matrilineare del [[DNA mitocondriale]], mostravano una scarsa possibilità di passata ibridazione, mentre le analisi del genoma nucleare, anche stimolate dal progetto ''[[Neanderthal genome project]]'' del [[Max Planck Institute|Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology]] tedesco e del [[454 Life Sciences]] statunitense di sequenziamento del genoma neandertaliano indicano una certa ibridazione per alcune popolazioni euroasiatiche.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Green RE, Krause J, Briggs AW, ''et al.'' |titolo=A draft sequence of the Neandertal genome |rivista=Science |volume=328 |numero=5979 |pp=710–22 |anno=2010 |mese=maggio|pmid=20448178 |doi=10.1126/science.1188021 |url=http://www.eva.mpg.de/neandertal/press/presskit-neandertal/pdf/Science_Green.pdf}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.eva.mpg.de/neandertal/press/presskit-neandertal/pdf/PR_MPI_Neandertal_EN.pdf|titolo=The Neanderthal in Us}}</ref>.
 
Questi tre tipi di Homo (''Sapiens'', ''Neanderthalensis'' e di Denisova) più uno ulteriore non ancora individuato, come evidenziato dal team di Svante Pääbo al Max Planck Institute, si sono più volte incrociati creando un flusso genetico che ha ibridato in misure diverse ed epoche diverse tutte le popolazioni di Homo, fino ad arrivare nel nostro attuale DNA che con tecniche Archeogenetiche, che si avvalgono di supercomputers, si è potuto calcolare con sufficiente precisione la sequenza temporale e la quantità delle varie ibridazioni, fino al punto di rendersi conto che esiste un ulteriore flusso e ibridazione proveniente da un tipo di Homo che in effetti fiora non è mai stato ritrovato e neanche ipotizzato prima dell'avvento dell'archeogenetica di Pääbo.
* ''[[Homo di Denisova|Uomo di Denisova]]'' è la definizione provvisoria di una popolazione di [[Homo]], le cui relazioni genetiche con le altre specie sono in fase di definizione attraverso analisi del [[DNA]] cellulare e mitocondriale.<ref>[http://www.nationalgeographic.it/scienza/2010/12/23/news/nuovo_fossile_umano_denisovan-157070/ L'Uomo di Denisova, una svolta nell'evoluzione umana - National Geographic<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
ComponentiIn geneticheparticolare provenientisi daritrovano [[Homoevidenze di Denisova|denisoviani]]componenti egenetiche di ''H. denisova'' nelle popolazioni [[Homo neanderthalensis|Neandertalmelanesia]]ne sonoe stateasiatiche rintracciatein nelmisura DNAminore, umano modernoe aforti seguitocomponenti di sequenziamenti''H. completi;neandertal'' innelle particolarepopolazioni siasiatiche ritrovanoe evidenzein delmisura primominore nelle popolazioni [[melanesia]]neeuropee. Si ipotizzano importanti coinvolgimenti di queste sequenze nel miglioramento del nostrometabolismo, adattabilità e sistema immunitario<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Ewen Callaway |titolo=Ancient DNA reveals secrets of human history. Modern humans may have picked up key genes from extinct relatives|rivista=Nature |volume=476 |pp=136-37|anno=2011 |mese=agosto|id=PMID |doi=10.1038/476136a |url=https://www.nature.com/news/2011/110809/full/476136a.html}}</ref>, in particolare dei geni HLA di classe I, il [[complesso maggiore di istocompatibilità]] umano.
 
=== Evoluzione culturale ===
{{vedi anche|Preistoria}}
[[File:E1b1b phylogeny.png|thumbmin|leftsinistra|uprightverticale=2.3|Si sono osservate nelle popolazioni umane in [[età contemporanea]], in alcuni casi tendenze ''microevolutive'' superiori a quelle attese sotto l'esclusivo effetto della sola [[deriva genetica]] casuale, se presenti fattori favorenti la [[selezione naturale]]<ref>{{cita web|url=http://www.pnas.org/content/early/2011/09/28/1104210108|titolo=Evidence for evolution in response to natural selection in a contemporary human population}}</ref>. Nell'esempio specifico un anticipo dell'età di riproduzione (età media al primo figlio scesa da 26 a 22 anni) dall'inizio del [[XIX secolo]] al 1940, in un'isola canadese a un centinaio di chilometri da Québec, in [[Canada]]. Pur con le tolleranze dovute ai fattori socioeconomici confondenti, il dato risulterebbe significativo.]]
L'irrilevanza, su scala temporale [[Storia|storica]], del processo di evoluzione biologica non segna una stasi nel progresso della specie.
 
Riga 153 ⟶ 149:
Rarefatte esplosioni evolutive su scale a lungo termine (centinaia di migliaia/milioni di anni), d'altronde, sembrerebbero riflettere cambiamenti permanenti, come appunto la genesi di nuove specie, mentre fluttuazioni a breve termine rappresenterebbero le variazioni di nicchia locali, ottimali, selezionate da limitate variazioni ambientali all'interno di una zona, e utili a creare popolazioni all'interno della specie, adattate alle nuove condizioni.
 
L'apprendimento sociale diventa quindi essenziale e primario per l'adattamento umano<ref>{{collegamento interrotto|1=[httphttps://www.pnas.org/content/108/suppl.2Supplement_2/10918.abstract?sid=5cd1dd75-2014-4996-93d7-e91388a97f2c The cultural niche: Why social learning is essential for human adaptation] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> all'ambiente, e principale motore del presente, osservabile, processo evolutivo.
 
=== Popolamento del pianeta ===
{{Vedi anche|Migrazioni umane preistoriche}}
[[File:Map-of-human-migrations.jpg|thumbmin|uprightverticale=1.6|Mappa delle migrazioni secondo gli [[aplogruppi mitocondriali umani]].]]
Esistono teorie più o meno condivise sulle origini dell'uomoessere umano contemporaneo. Esse riguardano il rapporto tra gli uominiesseri umani moderni e gli altri ominidi.
* L{{'}}''[[origine africana dell'Homo sapiens]]'' è il modello paleoantropologico dominante tra le teorie che tendono a descrivere l'origine e le prime migrazioni umane dell'anatomicamente moderno. È conosciuta anche come: ipotesi dell'origine unica, fuori dall'Africa, ipotesi africana, teoria della migrazione dall'Africa (dall'inglese Out of Africa o Out of Africa 2), origine africana recente, ipotesi di un'origine unica e recente (RSOH dall'inglese recent single-origin hypothesis), teoria del rimpiazzo (dall'inglese Replacement Hypothesis).<br />

L<nowiki>{{'</nowiki>}}''ipotesi dell<nowiki>{{'</nowiki>}}origine unica'', propone che gli uominiesseri umani moderni si siano evoluti in Africa<ref name="McDougall" /> e che siano poi migrati all'esterno sostituendo quegli ominidi che erano in altre parti del mondo.<br />Su di essa sussistono vastissime evidenze paleoantropologiche, date da diverse migliaia di ritrovamenti fossili, archeologiche<ref>Calvin William H. 2004, [http://williamcalvin.com/BHM/ch9.htm A Brief History of the Mind.] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20180626074729/http://www.williamcalvin.com/BHM/ch9.htm |data=26 giugno 2018 }} Cap. 9 From Africa to Everywhere.</ref>, linguistiche<ref>Atkinson, Quentin D. 2010-2011, [https://www.sciencemag.org/content/332/6027/346.abstract Phonemic Diversity Supports a Serial Founder Effect Model of Language Expansion from Africa]</ref>, climatologiche (modificazioni climatiche e conseguenti selezioni della popolazione), genetiche ([[mtDNA]] e nucleare, in particolare [[Aplogruppi del cromosoma Y|Aplogruppi del&nbsp;cromosoma&nbsp;Y]])<ref>«''I sub-clades L3b d, L3e e L3f, per esempio, sono chiaramente di origine africana, mentre l'aplogruppo N è apparentemente di origine euroasiatica''» [http://www.springerlink.com/content/g14508u363247212/ "A Model for the Dispersal of Modern Humans out of Africa"]</ref><ref>«''La presenza degli aplogruppi N1 e J in Tanzania suggerisce una introgressione dal Medio Oriente o l'Eurasia in Africa orientale, dedotta da precedenti studi su altre popolazioni in Africa orientale''» [https://mbe.oxfordjournals.org/content/24/3/757 "Whole-mtDNA Genome Sequence Analysis of Ancient African Lineages"]</ref><ref>«''Lo scenario di un'introgressione in Africa è sostenuto da un'altra caratteristica della filogenesi del DNA mitocondriale. Il parente Euroasiatico dell'aplogruppo M (l'aplogruppo N) che ha una età molto simile a M e nessuna indicazione di origine africana''» [https://www.sciencemag.org/content/314/5806/1767 "The mtDNA Legacy of the Levantine Early Upper Palaeolithic in Africa"]</ref><ref name="YAP">[http://www.ias.ac.in/currsci/jun252005/1977.pdf "YAP insertion signature in South Asia"]</ref><ref>[https://www.biomedcentral.com/1471-2148/8/45 "Mitochondrial DNA structure in the Arabian Peninsula"]</ref><ref>«''I due macroaplogruppi M ed N, che hanno colonizzato l'Eurasia, non è del tutto certo fossero già presenti in Africa prima della loro uscita da quel continente.''» [https://www.biomedcentral.com/1471-2164/8/223 "Mitochondrial lineage M1 traces an early human backflow to Africa"]</ref><ref>[https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0168952506001181 "Harvesting the fruit of the human mtDNA tree"]</ref><ref name="New binary">[http://genome.cshlp.org/content/early/2008/04/02/gr.7172008.full.pdf+html{{Cita "pubblicazione|autore=Tatiana M Karafet|autore2=Fernando L Mendez|autore3=Monica B Meilerman|autore4=Peter A Underhill |autore5=Stephen L Zegura|autore6=Michael F Hammer|anno=2008|titolo=New binary polymorphisms reshape and increase resolution of the human Y chromosomal haplogroup tree"]|rivista=Genome Research|volume=18|numero=5|pp=830–838|lingua=en|accesso=15 maggio 2025|doi=10.1101/gr.7172008|url=https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC2336805/}}</ref>
.
** I dati molecolari condotti mediante marcatori non ricombinanti, come il DNA mitocondriale, sostengono questa ipotesi. L'analisi filo-geografica ha infatti mostrato che il popolamento da parte dell'uomoessere umano moderno dei continenti è proceduto ada ondate successive a partire dal continente [[africa]]noafricano.
** I dati paleo-antropologici testimoniano che in principio sarebbe emersa una popolazione del sud dell'Africa, isolatasi dal resto della popolazione, in un'epoca compresa tra i200 100000 ede i100 200&nbsp;000 anni fa, costituita da individui piuttosto gracili rispetto ai tipi prevalenti di [[Homo heidelbergensis]] ede [[Homo neanderthalensis]]. Gli individui originari della umanità odierna furono costituiti da una popolazione Khoisan ancestrale da cui derivò l'attuale tipo etnico [[Khoisan]]<ref>[https://news.nationalgeographic.com/news/2002/12/1212_021213_journeyofman.html Mayell, Hillary. Documentary Redraws Humans' Family Tree. ]</ref><ref name="GPL 157">Luigi Luca Cavalli Sforza, ''[[Geni, popoli e lingue]]'', Adelphi, 1994, pg 157.</ref>. Erano individui piccoli e snelli, con una scatola cranica grande, un apparato masticatorio meno massiccio di altre specie, e presumibilmente la pelle scoperta da peli e un linguaggio evoluto. Probabilmente in origine adattati per vivere presso ambienti acquatici e di foresta in zone tropicali.<br />

Da questo nucleo originario sarebbero derivate tre ramificazioni che dettero origine una al tipo khoisan l'altra al tipo dei [[pigmei]] africano e il terzo tipo da cui derivarono tutti gli altri tipi etnici umani<ref name="GPL 157" />. Dal terzo tipo derivò inizialmente la popolazione [[Australiani aborigeni australiani|australoide]] che si diffuse partendo dall'Africa orientale circa 60&nbsp;000{{formatnum:60000}} anni fa, e forse più, colonizzando<ref name="uow2004">[https://media.uow.edu.au/news/2004/0917a/index.html "When did Australia's earliest inhabitants arrive?"], ''University of Wollongong'', 2004. Retrieved 6 June 2008.</ref> tutta la zona tropicale fino al continente [[australia]]no, una popolazione dalla pelle scura che non utilizzava abbigliamento per difendersi dal freddo e che si diffuse seguendo le coste dei mari in cerca di molluschi. Recenti aggiornamenti basati su repertazioni<ref>[https://www.sciencemag.org/content/331/6016/453.abstract?sid=51eddf7e-f074-4d2f-890c-28b4febce0cb#ref-1, The Southern Route “Out of Africa”: Evidence for an Early Expansion of Modern Humans into Arabia, Science, 28 January 2011, Vol. 331 no. 6016 pp. 453-456, DOI: 10.1126/science.1199113]</ref> in territorio arabico anticipano di alcune migliaia di anni questa fase migratoria, ipotizzando un corridoio passante per la parte meridionale del Mar Rosso, e sollevando dei dubbi sul posizionamento precedente o seguente il grande evento di riduzione della popolazione umana concomitante ([[Teoria della catastrofe di Toba]]).<br />

Nel 2015 la rivista [[Nature]] ha pubblicato la notizia che alcuni denti fossili ritrovati in Cina risalirebbero a circa 120.000{{formatnum:120000}} anni; tale datazione sposterebbe indietro la data delle prime ondate migratorie dall'Africa, consentendo inoltre di ipotizzare che la prima colonizzazione sia avvenuta verso l'Asia.<ref>[{{Cita web |url=https://www.yahoo.com/news/modern-humans-africa-sooner-thought-220920014.html |titolo=Articolo su Nature, 14 ottobre 2015] |accesso=1 febbraio 2016 |dataarchivio=26 luglio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170726072637/https://www.yahoo.com/news/modern-humans-africa-sooner-thought-220920014.html |urlmorto=sì }}</ref><br>

La seconda ondata è quella del tipo dell'[[uomo di Cromagnon]], partita dal medio-oriente circa 40&nbsp;000{{formatnum:40000}} anni fa, che colonizzò il continente Europa. Questa popolazione era di alta statura, aveva la carnagione più chiara, era dedita alla caccia di grande selvaggina, utilizzava una sofisticata tecnologia della pietra e usava pellicce per coprirsi. I resti più antichi di [[Homo Sapiens]]sapiens in Europa sono datati a 44.000{{formatnum:44000}} anni fa e si riferiscono a dentature rinvenute nella ''Grotta del Cavallo'' nella ''Baia di Uluzzo'' nel Comune di [[Nardò]]. I reperti, ritrovati durante scavi condotti dal prof. Palma Di Cesnola dell'Università di Siena nel 1964, finora ritenuti appartenenti all'uomo di Neandertal, sono stati oggettioggetto di nuovo studio nel 2011: i fossili degli strati coevi alle dentature (conchiglie) esaminati al radiocarbonio nei laboratori dell'Università di Oxford per conto del Dipartimento di Antropologia dell'Università di Vienna e lo studio morfologico dello smalto delle dentature, ne hanno confermato l'appartenenza all'Homo Sapienssapiens, spostando di almeno 4.000{{formatnum:4000}} anni la datazione sulla presenza dell'uomo moderno in Europa e confermando, altresì, la coabitazione almeno nell'ambito del sito del ritrovamento dell'uomo di Neandertal con l'uomo moderno.<ref>[http://medienportal.univie.ac.at/presse/aktuelle-pressemeldungen/detailansicht/artikel/homo-sapiens-arrived-earlier-in-europe-than-previously-known/#.TrOdfePcQY5.facebook Homo sapiens arrived earlier in Europe than previously known<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><br />La terza ondata (circa 25&nbsp;000{{formatnum:25000}} anni fa) partì sempre dal [[Medio Oriente|medio oriente]] e si spinse attraverso l'[[Asia centrale]] fino in [[America settentrionale]]; di essa resta la popolazione [[Ainu]] del [[Giappone]] come esempio puro e da questa popolazione più diffusa derivarono tutti i tipi etnici successivi. La comparsa degli uominiesseri umani grandi cacciatori determinò l'estinzione di molte specie animali alla fine del [[pleistocene]], tra cui anche la scomparsa di tutte le altre specie del genere Homo.<br />

Circa a 12&nbsp;000{{formatnum:12000}} anni fa risale la comparsa del tipo [[amerindi|paleomongolico]] che si diffuse dall'Asia centrale fino a colonizzare tutto il continente America. Circa a 7&nbsp;000{{formatnum:7000}} anni fa risalgono le diffusioni dei tipi etnici mediterranei che dal medio oriente si diffusero in Europa e India, ede il tipo [[mongoloide|neomongolico]] che si diffuse in Asia orientale; questi ultimi tipi umani sono dediti alle attività economiche dell'agricoltura e allevamento. Infine vi sono le grandi diffusioni umane dei periodi storici che specie negli ultimi secoli ha portato alla grande diffusione del tipo [[europoide]], come tipo ibrido tra i tipi Cro Magnon e mediterraneo e neo-mongolide, che attraverso la colonizzazione ha dato origine ad altre popolazioni ibride in tutti i continenti, un processo che continua oggigiorno e tende a una completa ibridazione di tutti i tipi umani.
* L<nowiki>{{'</nowiki>}}''[[ipotesi multiregionale]]'', o della continuità regionale invece, propone che gli uominiesseri umani moderni si siano evoluti, almeno in parte, da popolazioni di ominidi indipendenti.<ref>Eswaran, Vinayak, Harpending, Henry & Rogers, Alan R. ''[https://www.sciencedirect.com/science/article/B6WJS-4G3SC6X-1/2/aae7c2810f0d87628e228363c0e1bd66 Genomics refutes an exclusively African origin of humans] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20091028030524/http://www.sciencedirect.com/science/article/B6WJS-4G3SC6X-1/2/aae7c2810f0d87628e228363c0e1bd66 |data=28 ottobre 2009 }}'', Journal of Human Evolution, In Press, Corrected Proof, retrieved 6 maggio, 2005.</ref>
* L{{'}}''[[ipotesi dell'origine euroasiatica]]'' o "Out of Eurasia" è una terza ipotesi alternativa, variante della multiregionale. Rivedendo in qualche modo l'ipotesi multiregionale sulla base di ritrovamenti archeologici euroasiatici, dallo studio del DNA ([[aplogruppo]] M-N-R dell'[[mtDNA]] e gli aplogruppi D-E-C-F del [[cromosoma Y]]) ipotizza un'origine euroasiatica dell'Homo sapiens.
 
=== Evoluzione tecnologica e sociale ===
{{vedi anche|Storia dell'uomo}}
[[File:Farmer plowing.jpg|thumbmin|L'[[agricoltura]] è stata una tappa delle diverse strade percorse nella civilizzazione umana.]]
[[File:Studio d'Uomo Nudo - Michelangelo Buonarroti.png|sinistra|min|"Studio d'Uomo Nudo", disegno dell'artista [[Michelangelo Buonarroti]], famoso per i suoi nudi maschili]]
L'uomo moderno è caratterizzato dal suo modello culturale connesso strettamente alla [[società (sociologia)|società]] a cui appartiene. Questa prospettiva, non si pone come unicità del regno animale. Viene considerato fatto acquisito dalle ricerche in ambito neurobiologico e neurocognitivista che l'espressione culturale non abbia assolutamente un valore extra-naturale. Inoltre altri animali ([[Delfino|delfini]], [[primates|primati]], [[elefanti]], ecc) presentano un passaggio di conoscenza in senso orizzontale, presentano quindi cultura. È evidente però che nell'essere umano questa attitudine è ipertrofica, se paragonata ad altri animali.
L'essere umano moderno è caratterizzato dal suo modello culturale connesso strettamente alla società a cui appartiene. Questa prospettiva, non si pone come unicità del regno animale. Viene considerato fatto acquisito dalle ricerche in ambito neurobiologico e neurocognitivista che l'espressione culturale non abbia assolutamente un valore extra-naturale. Inoltre altri animali ([[Delfino|delfini]], primati, [[elefanti]], ecc) presentano un passaggio di conoscenza in senso orizzontale, presentano quindi cultura. È evidente però che nell'essere umano questa attitudine è ipertrofica, se paragonata ad altri animali.
 
Dalla sua comparsa sulla terra fino ada oggi, culture e società umane hanno continuamente subito mutamenti, in un lento e progressivo sviluppo che ha portato ada un{{'}}''evoluzione culturale'' dell'essere umano, chiamata sinteticamente [[progresso (filosofia)|progresso]].
 
Nel corso della storia le varie società si sono sviluppate, portando avanti una complessità sempre crescente, con l'aumentare delle conoscenze, delle varie culture e delle popolazioni. Crisi alimentari, scoperte e rivoluzioni [[rivoluzione scientifica|scientifiche]] e sociali hanno spesso segnato i passaggi di questa evoluzione.
 
Il progresso della [[civiltà]] umana ha portato al prolungamento della [[speranza di vita]] e al miglioramento delle condizioni igienico [[sistema sanitario|sanitarie]], al riconoscimento di [[diritti dell'uomo|diritti dell'essere umano]], alla maggior conoscenza delle risorse naturali e al miglioramento della qualità di vita generale, anche se a tutt'oggi in molte parti del mondo queste evoluzioni sono avvenute solo in parte o non sono ancora potute avvenire.
 
Caratteristica di questa parte evolutiva è la sempre maggiore velocità nel trasferimento orizzontale di elementi culturali, reso sempre più efficiente dai mezzi tecnologici che, a partire dalla scrittura, hanno reso possibile il fenomeno. La trasmissione veloce, a distanza, delle informazioni a partire dal [[XIX secolo]], ha velocizzato il fenomeno, cresciuto esponenzialmente nel XX e XXI con le tecnologie digitali.
 
=== Esplorazione dello spazio esterno al pianeta ===
{{Vedi anche|Esplorazione spaziale}}
I primi oggetti lanciati dall'uomoessere umano all'esterno dell'[[atmosfera]] sono stati i vettori [[V2 (Aggregat 4)|V2]] di [[Wernher von Braun]] nel [[1942]], progettati per scopi [[guerra|bellici]] e non [[esplorazione|esplorativi]] ma che nel [[1944]] effettuarono voli di test per scopi scientifici, entrando nella [[termosfera]]. Il primo oggetto ada essere messo in [[orbita]] intorno al [[pianeta [[Terra]] è stato lo [[Sputnik 1]], lanciato dal [[Programma spaziale sovietico]] nel [[1957]]. Sempre nell'ambito del programma sovietico il 12 aprile [[1961]] [[Jurij Gagarin]] fu il primo essere umano a volare nello [[spazio esterno]], mentre nell'ambito del [[programma Apollo]] gli [[astronauta|astronauti]] [[Neil Armstrong]] e [[Buzz Aldrin]] furono i primi ad atterrare sulla [[luna]] e camminare sulla sua superficie.
 
Nel [[1971]] la [[stazione spaziale]] [[Saljut 1]] fu il primo presidio permanente al di fuori dell'atmosfera, sostituita successivamente da altre stazioni fra cui la [[Mir (stazione spaziale)|Mir]] e la [[Stazione Spazialespaziale Internazionaleinternazionale]].
 
== Biologia ==
Riga 186 ⟶ 196:
=== Anatomia e genetica ===
{{Vedi anche|Anatomia umana|Genetica umana|Corpo umano}}
[[File:Skeleton diagram.svg|thumbmin|Schema di scheletro umano.]]
 
; Dimensioni
 
Il corpo umano presenta diverse [[Statura|caratteristiche antropometriche esteriori]] che variano in maniera pressoché continua da individuo a individuo e per differente [[Genere (sesso)|genere]]. Le dimensioni corporee, ad esempio, sono in gran parte determinate geneticamente, ma sono influenzate in maniera altamente significativa da fattori ambientali come per esempio la [[dieta]] e l'esercizio fisico. L'[[statura|altezza]] media di un essere umano adulto varia, per etnie e sesso, seguendo approssimativamente una [[distribuzione normale]] e cambiando significativamente da luogo a luogo. In Italia, ad esempio, la popolazione compresa tra il 3° edd il 97° [[percentile]] nella misura della statura mostra un'altezza di {{M|163&nbsp;cm |- |186&nbsp;|u=cm}} per i maschi e {{M|151&nbsp;cm |- |174&nbsp;|u=cm}} per le femmine, ma nel mondo sono state rilevate stature estreme, per quanto noto, comprese tra 55,88 e {{M|272&nbsp;|u=cm}}<ref name="Guinness">{{Cita web|url=http://www.guinnessworldrecords.com/records/human_body/extreme_bodies/tallest_man.aspx|titolo=Tallest Man|editore=''[[Guinness World Records]]''|accesso=29 marzo 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100319004913/http://www.guinnessworldrecords.com/records/human_body/extreme_bodies/tallest_man.aspx|dataarchivio=19 marzo 2010}}</ref><ref>{{Cita libro |titolo=Guinness World Records 2003 |cognome=Folkard |nome=Claire |anno=2003 |editore=Bantam Books |isbn=0-553-58636-X |url=http://books.google.co.uk/books?id=BEh41-4t6rYC&client=firefox-a |pagine=544}}</ref>. I fattori socioeconomici sono fondamentali nella variazione dei parametri antropometrici in una popolazione, che può avere incrementi anche molto elevati, in seguito ada un miglioramento degli stessi<ref>{{Cita pubblicazione | autore = de Beer H | titolo = Observations on the history of Dutch physical stature from the late-Middle Ages to the present. | rivista = Econ Hum Biol | volume = 2 | numero = 1 | pp = 45-55 | anno = 2004 | pmid = 15463992 }}</ref><ref>"Pygmy." Britannica Concise Encyclopedia. Encyclopædia Britannica, Inc., 2006</ref>.
 
; Locomozione, postura prensilità
Riga 198 ⟶ 208:
; Pelo
 
Gli esseri umani, fatta eccezione per testa, arti e zona pubica, appaiono relativamente privi di [[pelo]] se comparati ad altri primati. In realtà, un uomo medio possiede un numero maggiore di peli rispetto ada un normale scimpanzé. La maggiore differenza è che i peli degli uomini sono più corti, più sottili e più chiari di quelli di un generico scimpanzé e ciò li rende meno appariscenti.<ref>[http://www.freerepublic.com/focus/f-news/966532/posts ''Why Humans and Their Fur Parted Way''] by Nicholas Wade, ''New York Times'', 19 agosto 2003, retrieved 17 marzo, 2006.</ref>
 
; Dentatura
; Dentatura[[File:Nackter mann.jpg|miniatura|Un uomo nudo|75x75px]]
 
{{Formula dentaria
Riga 218 ⟶ 228:
| legenda= sì
}}
La formula [[Dentatura|dentaria]] si è conservata nel corso dell'ominazione, mantenendo quella di tutte le altre scimmie catarrine, evolvendo però le caratteristiche dei denti orientati verso una dieta mista, di tipo [[onnivoro]]. Dall'antenato comune alle altre antropomorfe, a grandi linee si osserva una generale riduzione delle dimensioni dei [[Canino (anatomia)|denti canini]], e in generale delle dimensioni di tutti i denti, delle ossa mascellari e della robustezza delle inserzioni dei muscoli interessanti la masticazione nonché, caratteristica ominide, la formazione di primi premolari inferiori bicuspidati. Il [[dente del giudizio]] spesso è vittima della riduzione evolutiva generale delle dimensioni mascellari, e presenta a volte anomalie e imperfezioni nell'eruzione e nella crescita.
 
; Colore cutaneo
 
La [[Colore della pelle umana|tonalità dei peli e della pelle umane]] è determinata dalla presenza di pigmenti chiamati [[melanina|melanine]]. Le tonalità possono variare da un marrone molto scuro a un rosa molto chiaro, mentre il colore dei capelli varia dal biondo al castano, al rosso, fino al nero, che è il più diffuso.<ref>{{Cita pubblicazione | autore=Rogers, Alan R., Iltis, David & Wooding, Stephen | anno=2004 | titolo=Genetic variation at the MC1R locus and the time since loss of human body hair | url=https://archive.org/details/sim_current-anthropology_2004-02_45_1/page/105 | rivista=Current Anthropology | volume=45 | numero=1 | pp=105-108 }}</ref> Il colore scuro della pelle è un adattamento evolutosi come protezione dai [[Raggi UV|raggi ultravioletti]] del [[sole]], essendone la melanina un efficace bloccante;<ref>Jablonski, N.G. & Chaplin, G. (2000). ''[http://www.bgsu.edu/departments/chem/faculty/leontis/chem447/PDF_files/Jablonski_skin_color_2000.pdf The evolution of human skin coloration] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150105164235/http://www.bgsu.edu/departments/chem/faculty/leontis/chem447/PDF_files/Jablonski_skin_color_2000.pdf |data=5 gennaio 2015 }}'' (pdf), 'Journal of Human Evolution 39: 57-106,</ref> il colore chiaro predomina negli ambiti geografici dove la selezione ha favorito invece il maggior grado di trasmissione delle frequenze luminose necessarie alla sintesi di [[colecalciferolo]], [[vitamina]] del gruppo D prodotta principalmente, nell'uomo, a livello cutaneo. La colorazione della pelle degli uomini contemporanei è ancora parzialmente distribuita geograficamente, generalmente quindi correlata con il livello di radiazione ultravioletta, che aumenta avvicinandosi all'[[equatore]]. La pelle umana ha anche la capacità di [[abbronzatura|abbronzarsi]], ossia prima di scurire la melanina presente, poi di aumentare la quantità di melanina, diventando più scura e maggiormente protetta dagli effetti dannosi dei raggi UV.<ref>Harding, Rosalind M., Eugene Healy, Amanda J. Ray, Nichola S. Ellis, Niamh Flanagan, Carol Todd, Craig Dixon, Antti Sajantila, Ian J. Jackson, Mark A. Birch-Machin, and Jonathan L. Rees (2000). ''Evidence for variable selective pressures at MC1R''. [[American Journal of Human Genetics]] 66: 1351 – 1361&nbsp;–1361.</ref><ref>Robin, Ashley (1991). ''Biological Perspectives on Human Pigmentation''. Cambridge: Cambridge University Press.</ref>
 
; Sistema nervoso centrale
 
Il cervello umano è il [[Sistema nervoso centrale|centro del sistema nervoso umano]] e caratterizza meglio di qualsiasi altra caratteristica anatomica le particolarità della specie. Pur non essendo volumetricamente il maggiore nel mondo animale e neppure nella linea evolutiva ominide, e non possedendo il migliore rapporto volume/massa corporea, esso ha la stessa struttura generale di altri mammiferi ma è in generale maggiore del previsto sulla base della dimensione del corpo degli altri primati. Stime per il numero di neuroni del cervello umano ne ipotizzano un numero di 80-120&nbsp;000&nbsp;000&nbsp;000{{formatnum:120000000000}}. La maggior parte dell'espansione proviene dalla [[corteccia cerebrale]], in particolare i [[lobi frontali]], che sono associati alle funzioni esecutive come l'auto-controllo, pianificazione, ragionamento e pensiero astratto. La porzione della corteccia cerebrale dedicata alla visione è inoltre notevolmente ampliata, e diverse aree corticali svolgono ruoli specifici nel linguaggio, una competenza, a questo livello di complessità, unica.
 
Il cervello umano adulto pesa in media circa {{M|1,.5&nbsp;|u=kg}} in circa {{formatnum:1130 }}- {{formatnum:1260}} centimetri cubi con notevole variabilità individuale.
 
; Ciclo circadiano
Riga 236 ⟶ 246:
; Cariotipo
 
In [[Cariotipo|quanto]] [[animale]], quella umana è una specie [[eucariota]]. Ogni [[cellula]] [[diploide]] contiene 23 coppie di [[cromosoma|cromosomi]], ricevuti da entrambi i genitori. Di questi, 22 paia sono [[autosoma|autosomi]] e un paio sono [[cromosomi sessuali]]. Secondo le stime gli umani hanno circa 20 o 25&nbsp;000{{formatnum:25000}} geni. Così come per gli altri mammiferi, le femmine hanno i cromosomi sessuali uguali (XX) e i maschi hanno cromosomi sessuali differenti (XY). Il cromosoma X è più largo e porta più geni del cromosoma Y: ciò significa che eventuali malattie del cromosoma X si manifestano più facilmente negli uomini, poiché eventuali errori presenti in geni del cromosoma X non presenti contemporaneamente anche nell'Y arrecherebbero danno al fenotipo umano; tuttavia, poiché nel cromosoma Y vi sono numerosi geni non presenti anche nell'X, tra cui primeggia l'[[Cromosoma Y (umano)|SRY]] che è presente anche in molti altri animali, il patrimonio genetico maschile è complessivamente maggiore di quello femminile e consente la formazione di ulteriori tessuti nei maschi, il che comporta un forte contribuito al [[dimorfismo sessuale]].
 
; Voce e linguaggio
 
L'anatomia umana permette l'emissione di un notevole spettro di sonorità, articolabili in suoni definiti. La [[voce]] umana si presta quindi a fare da tramite ada un complesso [[linguaggio]], reso possibile per lo sviluppo cerebrale complessivo e delle specifiche aree deputate alla [[comunicazione]]. La natura fortemente sociale della specie permette l'utilizzo del mezzo per un amplissimo e variegato uso.
 
=== Ciclo di vita ===
{{Vedi anche|Sviluppo umanodel (biologia)corpo umano}}
[[File:Fetus and placenta - journal.pbio.0060312.g001.jpg|thumbmin|[[Feto]] umano impiantato nella [[mucosa]] uterina, con la [[placenta umana|placenta]].]]
 
Il ciclo di vita umano è simile a quello degli altri [[mammiferi]] placentati. <!-- New humans develop [[vivipary|viviparously]] from [[fertilization|conception]]. --> Una cellula uovo è fecondata all'interno del corpo della femmina da uno [[spermatozoo]] attraverso l'[[atto sessuale]]. Recentemente i progressi in campo medico permettono anche la [[fecondazione in vitro]], utilizzata in alcuni casi. La cellula uovo fecondata, chiamata [[zigote]], inizia a moltiplicarsi prima nella tuba uterina e poi, in seguito all'impianto, all'interno dell'[[utero]], diventando un [[embrione]], ede in seguito un [[feto]]. Dopo circa 9 mesi il feto, completamente sviluppato, viene partorito e può cominciare la sua vita indipendente.
 
Rispetto alle altre specie, il [[parto]] umano è un evento più delicato e può costituire una potenziale fonte di pericolo per madre e nascituro. Travagli dolorosi che possono durare più di ventiquattr'ore non sono rari e possono risultare dannosi, o addirittura mortali, per i soggetti coinvolti.
 
Tale anomalia è dovuta alla relativamente ampia circonferenza della testa del feto che ospita un generoso encefalo, e per la relativamente stretta cavità pelvica, entrambe evolutivamente recenti, la seconda dettata dall'acquisizione della stazione eretta ede andatura bipede dell'uomo.<ref name="LaVelle_1995">{{Cita pubblicazione | autore = LaVelle M | titolo = Natural selection and developmental sexual variation in the human pelvis | rivista = Am J Phys Anthropol | volume = 98 | numero = 1 | pp = 59-72 | anno = 1995 | pmid = 8579191 }}</ref><ref name="Correia_2005">{{Cita pubblicazione | autore = Correia H, Balseiro S, De Areia M | titolo = Sexual dimorphism in the human pelvis: testing a new hypothesis | rivista = Homo | volume = 56 | numero = 2 | pp = 153-60 | anno = 2005 | pmid = 16130838 }}</ref> L'aumento dei parti di successo è dovuto allo sviluppo delle tecniche mediche.
 
[[File:Sabaa Nissan Militiaman.jpg|thumbmin|leftsinistra|uprightverticale|Un uomo [[Senilità|anziano]].]]
 
Nei paesi industrializzati i neonati pesano circa fra i 3 e i {{M|4&nbsp;|u=kg}} e sono lunghi circa 50 o 60 centimetri.<ref>{{cita web|url=http://childinfo.org/areas/birthweight/|titolo=Low Birthweight|accesso=18 settembre 2011|dataarchivio=18 maggio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080518104014/http://www.childinfo.org/areas/birthweight/|urlmorto=sì}}</ref> Un peso eccessivamente basso alla nascita, in regioni in via di sviluppo, non è un evento raro e contribuisce ad alzare il livello di [[mortalità infantile]] in queste regioni.<ref>{{Cita pubblicazione | autore = Khor G | titolo = Update on the prevalence of malnutrition among children in Asia. | rivista = Nepal Med Coll J | volume = 5 | numero = 2 | pp = 113-22 | anno = 2003 | pmid = 15024783 }}</ref>
A partire dal momento della nascita, gli esseri umani iniziano a crescere, come qualsiasi altro cucciolo di mammifero. Il periodo del passaggio all'età adulta, la pubertà, avviene solitamente prima per le femmine e successivamente per i maschi. Solitamente poi le femmine arrivano prima alla loro statura definitiva, attorno ai 18 anni, mentre i maschi fermano la loro crescita attorno ai 21 anni.
Esistono enormi differenze nell'[[Speranza di vita|aspettativa di vita]] da un paese all'altro. La parte del mondo sviluppata sta velocemente diventando più anziana, con un'età media di 40 anni ([[Principato di Monaco|Monaco]] addirittura 45,1), mentre nel [[terzo mondo]] l'età media si aggira intorno ai {{M|15 |- |20}} anni (in [[Uganda]] 14,8). L'aspettativa di vita in [[Hong Kong]] è di 84,8 anni per le femmine e 78,9 per i maschi, mentre in [[Swaziland|Eswatini]], soprattutto per l'[[AIDS]], è di 31,3 anni per entrambi i sessi.<ref>[http://hdr.undp.org/hdr2006/ "Human Development Report 2006,"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071011205535/http://hdr.undp.org/hdr2006/ |data=11 ottobre 2007 }} [[United Nations Development Programme]], pp. 363-366, 9 novembre [[2006]]</ref> Mentre un [[Europa|europeo]] su cinque ha almeno 60 anni di età, solo un [[africa]]noafricano su venti ha più di 60 anni.<ref>[https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/ ''The World Factbook''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20190107021832/https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/%20 |data=7 gennaio 2019 }}, U.S. Central Intelligence Agency, retrieved 2 aprile, 2005.</ref>
 
Il numero degli ultracentenari nel mondo è stimato a 210&nbsp;000{{formatnum:210000}} nel [[2002]].<ref>[http://www.un.org/ageing/note5713.doc.htm U.N. Statistics on Population Ageing], United Nations press release, February 28, 2002, retrieved April 2, 2005</ref> Almeno una persona, [[Jeanne Louise Calment|Jeanne Calment]], è nota per aver raggiunto i 122 anni di età; persone più longeve, tuttavia, sono state segnalate, ma non sono state mai documentate. Nel mondo in media ci sono 81 uomini di almeno sessant'anni ogni 100 donne della stessa fascia d'età, e, per i più anziani, il rapporto diventa di 53 a 100.
 
Le questioni [[Filosofia|filosofiche]] riguardo alla [[Oltretomba|vita dopo la morte]] sono oggetto di numerosi dibattiti. Le [[Funerale|cerimonie funebri]] sono caratteristiche delle società umane, spesso ispirate dalla speranza di una vita dopo la morte o dell'[[immortalità]].
 
=== Dieta e nutrizione ===
{{Vedi anche|Dieta|Nutrizione|Cucina (attività)}}
La specie umana è [[Onnivoro|onnivora]], in grado di consumare una grande varietà di materiali vegetali e animali.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Haenel H |titolo=Phylogenesis and nutrition |rivista=Nahrung |volume=33 |numero=9 |pp=867–87867-87 |anno=1989 |pmid=2697806 }}</ref><ref>{{Cita libro|curatore=Peter S. Ungar|anno=2007|autore=Cordain, Loren|titolo=Evolution of the human diet: the known, the unknown and the unknowable|url=https://archive.org/details/evolutionofhuman0000unse_y2i4|capitolo=Implications of Plio-pleistocene diets for modern humans|citazione="Since the evolutionary split between hominins and pongids approximately 7 million years ago, the available evidence shows that all species of hominins ate an omnivorous diet composed of minimally processed, wild-plant, and animal foods.|pagine=264–5}}</ref>
Durante il paleolitico l'Homo sapiens impiegava [[caccia]], pesca e raccolta quali fonti primarie di cibo<ref>{{Cita pubblicazione| cognome = Marlowe | nome = F. W.| titolo = Hunter-gatherers and human evolution
| rivista = Evolutionary Anthropology: Issues, News, and Reviews| volume = 14| numero = 2| pp = 54-67| anno = 2005| doi = 10.1002/evan.20046}}</ref>, alternando ai vegetali spontanei ([[frutta|frutti]], [[seme|semi]], [[radice (botanica)|radici]], [[tubero|tuberi]], [[fungi|funghi]], [[Erba|piante erbacee]]) le proteine animali ([[carne]], [[uovo (alimento)|uova]], [[pesce]], [[insetti]], [[molluschi]], [[crostacei]]). Si è provato che gli umani abbiano usato il fuoco sin dal tempo<ref>Francesco Berna, Paul Goldberg, Liora Kolska Horwitz, James Brink, Sharon Holt, Marion Bamford,and Michael Chazan; PNAS Plus: ''Microstratigraphic evidence of in situ fire in the Acheulean strata of Wonderwerk Cave, Northern Cape province, South Africa'' PNAS 2012&nbsp;109 (20) E1215–E1220; published ahead of print April 2, 2012, doi:10.1073/pnas.1117620109</ref> della predominanza della specie ''Homo erectus'', che del fuoco faceva documentato uso, probabilmente anche per preparare e cucinare cibo prima di consumarlo.
| cognome = Marlowe | nome = F. W.
| titolo = Hunter-gatherers and human evolution
| rivista = Evolutionary Anthropology: Issues, News, and Reviews
| volume = 14
| numero = 2
| pp = 54–67
| anno = 2005
| doi = 10.1002/evan.20046
}}</ref>, alternando ai vegetali spontanei ([[frutta|frutti]], [[seme|semi]], [[radice (botanica)|radici]], [[tubero|tuberi]], [[fungi|funghi]], [[Erba|piante erbacee]]) le proteine animali ([[carne]], [[uovo (alimento)|uova]], [[pesce]], [[insetti]], [[molluschi]], [[crostacei]]). Si è provato che gli umani abbiano usato il [[fuoco]] sin dal tempo<ref>Francesco Berna, Paul Goldberg, Liora Kolska Horwitz, James Brink, Sharon Holt, Marion Bamford,and Michael Chazan; PNAS Plus: ''Microstratigraphic evidence of in situ fire in the Acheulean strata of Wonderwerk Cave, Northern Cape province, South Africa'' PNAS 2012 109 (20) E1215–E1220; published ahead of print April 2, 2012, doi:10.1073/pnas.1117620109</ref> della predominanza della specie ''Homo erectus'', che del fuoco faceva documentato uso, probabilmente anche per preparare e cucinare cibo prima di consumarlo.
 
L'uso del fuoco è diventato comunque documentatamente regolare nelle specie ''H.sapiens ''e'' H.neanderthalensis''. Si ipotizza, su basi scientifiche, che un motore evolutivo per ''H.erectus'' (il primo ominide in grado di cuocere i cibi) sia stato costituito dal ricavare, con la cottura, più calorie dalla dieta, diminuire le ore dedicate all'alimentazione superando le limitazioni metaboliche che negli altri primati non hanno permesso un'encefalizzazione e uno sviluppo neuronale legato alle dimensioni del cervello in proporzione alle dimensioni corporee<ref>Karina Fonseca-Azevedo, Suzana Herculano-Houzel, ''Metabolic constraint imposes tradeoff between body size and number of brain neurons in human evolution'', PNAS 2012 &nbsp;109 (45) 18571-18576; published ahead of print October 22, 2012, doi:10.1073/pnas.1206390109</ref>. Questo, unito ada un crescente consumo di proteine animali, documentatamente ascritto alla separazione ''Homo-Australopithecus'', o'' H.habilis-H.erectus''<ref>Ungar, Peter S. ''Dental topography and diets of Australopithecus afarensis and early Homo''. Journal of Human Evolution, 46: 605-622, 2004.</ref><ref>[https://www.newscientist.com/article/dn4122-meat-eating-is-an-old-human-habit.html David Holzman, ''Meat eating is an old human habit'', newscientist, September 2003]</ref> avrebbe costituito un potente impulso evolutivo.
 
Un certo numero di persone consuma comunque cibi non cotti, altri si astengono dal consumo di carne in toto, o di alcuni tipi solamente, altri ancora non consumano prodotti derivanti da animali, e ciò per diversi motivi, quali la [[religione]], l'[[etica]] o per motivi di salute.
 
La dieta umana dipende molto dalla cultura e dall'ambiente di ogni popolazione, contemplando popoli come gli [[Inuit]], praticamente carnivori, e vasti strati di popolazioni tropicali pressoché vegetariane.
Riga 284 ⟶ 286:
Lo studio della dieta ha prodotto lo sviluppo di una vera e propria [[Scienza della nutrizione|scienza alimentare]]. In genere, gli uomini possono sopravvivere da due a otto settimane senza cibo, a seconda del grasso depositato nel corpo. La sopravvivenza senz'acqua è invece limitata a tre o quattro giorni.
 
La carenzanon diequa cibodistribuzione restadelle tuttaviarisorse unalimentari, seriocausa problema,ancora conoggi circaseri 300problemi a determinati gruppi di persone.000 Ogni anno muoiono {{formatnum:300000}} [[Morte per fame|morti per fame]] ognipersone anno.a causa di carestie sia naturali che artificiali<ref>[http://www.who.int/healthinfo/bod/en/index.html Death and DALY estimates for 2002 by cause for WHO Member States] World Health Organisation. Accessed 29 Oct 2006</ref> Ine realtànei esistepaesi ancheindustrializzati ilsi problemasta contrario alla fame,diffondendo l'[[obesità]], che nei paesi industrializzati cresce in maniera quasi epidemica, portandocon conseguente aumento di problemi di salute e aumentando la mortalità.
 
Circa diecimila anni fa, l'uomo ha sviluppato l'[[agricoltura]] e l'[[allevamento]] all'inizio del Neolitico,<ref>[http://www.archaeology.org/9707/newsbriefs/squash.html Earliest agriculture in the Americas]
[http://sciencenow.sciencemag.org/cgi/content/full/2007/213/2 Earliest cultivation of barley] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070216093200/http://sciencenow.sciencemag.org/cgi/content/full/2007/213/2 |data=16 febbraio 2007 }}
[http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/5038116.stm Earliest cultivation of figs] - URLs retrieved 19 febbraio, [[2007]]</ref> che ha sostanzialmente rivoluzionato il tipo di cibo che l'uomo assume, passando velocemente a una dieta base ricca di carboidrati [[Amido|amilacei]] da cereali, proteine vegetali da [[legumi]] e proteine animali, probabilmente in minore quantità, da latte, uova, e carne di specie allevate, lipidi da semi. Si trattava di calorie a reperibilità facilitata rispetto all'ottenimento degli stessi nutrienti dalle attività di caccia e raccolta.
 
Riga 293 ⟶ 295:
 
=== Riproduzione, amore e sessualità ===
{{vedi anche|Ruolo di genere|Sessualità}}Come tutti i mammiferi, l'essere umano ha due [[sesso (biologia)|sessi]], quello [[maschio|maschile]] ('''[[Uomo (genere)|uomo]]''') e quello [[femmina|femminile]] ('''[[donna]]'''). Le differenze fisiche tra i due sessi sono dettate da fattori di tipo genotipico.
{{vedi anche|Ruolo di genere|Sessualità}}
[[File:El beso jun 12.JPG|thumb|left|upright=0.8|Attraverso il [[bacio]] si esprime l'[[attrazione sessuale]] e l'[[affetto]] verso un'altra persona.]]
 
Come tutti i mammiferi, l'essere umano ha due [[sesso (biologia)|sessi]], quello [[maschio|maschile]] ('''[[uomo (genere)|uomo]]''') e quello [[femmina|femminile]] ('''[[donna]]'''). Le differenze fisiche tra i due sessi sono dettate da fattori di tipo genotipico.
 
Il corpo dell'uomo e della donna sono caratterizzati da due diverse manifestazioni fenotipiche del rispettivo patrimonio genetico, caratterizzanti gli [[apparato genitale|apparati genitali]] e i [[carattere sessuale|caratteri sessuali secondari]], come la [[barba]] e una maggiore massa muscolare nell'uomo e la forma delle [[mammella|mammelle]] e della distribuzione adiposa nella donna.
Riga 304 ⟶ 303:
L'[[attrazione sessuale|attrazione]] tra due individui coinvolge sia il piano fisico che quello [[emozioni|emotivo]] nell'[[innamoramento]], con il quale due persone creano tra loro un legame di [[amore]].
 
La [[sessualità]] ha il suo apice nell'[[atto sessuale]], espressione della [[pulsione]] sessuale, come manifestazione di [[sentimenti]] di [[affetto]] e [[amore]] verso il/la partner, ma anche volta alla ricerca del [[piacere sessuale|piacere]] e dell'[[intimità]] fisica (cfr. [[erotismo]]).
 
Le differenze dal punto di vista sociale sono principalmente la conseguenza dei diversi ruoli spesso assegnati ai due sessi, differenti in differenti culture. Si spazia dalle società matriarcali a quelle patriarcali su di un'ampia varietà di organizzazioni societarie di base, dalla [[famiglia nucleare]] a quella multipla.
 
Nel corso della storia di fronte ada un denunciato [[sessismo]] vi sono stati movimenti e manifestazioni che si sono dichiarati per la parità tra i sessi in termini di diritti e rilevanza sociale o per favorire uno dei due (come nel [[femminismo]]).
 
Nell'essere umano la sessualità coinvolge anche i modelli culturali e ha implicazioni sociali che vanno oltre l'aspetto puramente genetico. Si parla di [[orientamento sessuale]] in relazione all'attrazione di un individuo verso un genere, oppure entrambi; e di [[identità di genere]] in relazione al genere a cui l'individuo sente di appartenere, in certi casi diverso da quello fisico. In questo caso la sessualità diventa un fatto a sé stante e completamente slegato dalla naturale pulsione programmata in natura per la riproduzione attraverso l'incontro di maschio e femmina, e viene quindi ad essere un'azione totalmente sterile.
 
=== Le popolazioni umane ===
{{Vedi anche|Etnia}}
[[File:Inuit womenWoman 1907 Crisco edit.jpg|thumbmin|leftsinistra|Una donna [[inuit]].]]
Gli umani sono stati in passato suddivisi in razze sulla base sia dei [[genotipo|caratteri ereditari]] chesia del [[fenotipo]], con particolare riferimento al [[colore della pelle umana|colore della pelle]] ede ai [[tratto somatico|tratti somatici]].
Queste categorizzazioni, al di là delle utilizzazioni per fini [[razzismo|razzisti]], sono utilizzate ad esempio per l'individuazione sommaria di particolari patologie riscontrabili con maggior incidenza in alcune popolazioni come, ad esempio, l'[[anemia drepanocitica|anemia falciforme]]<ref>{{Cita pubblicazione | autore = Risch, N., Burchard, E., Ziv, E. and Tang, H. | anno = 2002 | titolo = Categorization of humans in biomedical research: genes, race and disease | rivista = Genome Biology | volume = 3 | numero = 7 | pp = comment2007.2001 - comment2007.2012 | pmid = 12184798 | url = http://genomebiology.com/2002/3/7/comment/2007 | accesso = 18 settembre 2011 | dataarchivio = 24 giugno 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20060624000018/http://genomebiology.com/2002/3/7/comment/2007 | urlmorto = sì }}</ref>.
 
Oggi la comunità scientifica ha eliminato le [[razza (zootecnia)|razze]] dalla zoologia, al punto di non considerarle nella classificazione [[Tassonomia|tassonomica]] degli organismi viventi, scelta che si poggia anche su una certa omogeneità genetica, nel caso umano<ref>{{Cita pubblicazione | autore = Royal C, Dunston G | titolo = Changing the paradigm from 'race' to human genome variation. | url=https://www.nature.com/ng/journal/v36/n11s/full/ng1454.html | rivista = Nat Genet | volume = 36 | numero = 11 Suppl | pp = S5-7 | anno = 2004 | pmid = 15508004 }}</ref>, preferendo una suddivisione in [[popolazione|popolazioni]] oppure etnie o popoli, unificati dalla condivisione di specificità culturali con la condivisione di alcuni caratteri biologici. A tal proposito si parla di suddivisione umana per categorie ''ancestrali'' dal punto di vista scientifico. Si ricorda inoltre la diversa valenza del termine [[razza (categorizzazione umana)|razza]] nella traduzione da lingue differenti dall'italiano.
 
L'antropologia contemporaneadel riconosceXIX secolo riconosceva tre classificazioni dell'Homo Sapienssapiens: [[Europoide]], [[Mongoloide]] e [[Negroide]], ognuna con distinte caratteristiche morfologiche.
 
Gli studi genetici hanno dimostrato che nel [[Africa|continente africano]] si ha la maggiore diversificazione genetica degli esseri umani.<ref>{{Cita pubblicazione | autore = Jorde L, Watkins W, Bamshad M, Dixon M, Ricker C, Seielstad M, Batzer M | titolo = The distribution of human genetic diversity: a comparison of mitochondrial, autosomal, and Y-chromosome data. | url=http://www.pubmedcentral.nih.gov/articlerender.fcgi?tool=pubmed&pubmedid=10712212 | rivista = Am J Hum Genet | volume = 66 | numero = 3 | pp = 979-88 | anno = 2000 | pmid = 10712212 }}</ref>
Comunque, rispetto ad altri animali, le sequenze genetiche umane sono molto omogenee. È stato scoperto che la maggior parte delle variazioni genetiche fra tre grandi popolazioni umane prese nel loro complesso (europei, asiatici e africani) sono solo tra il 5 e il 15% della variazione totale all'interno di ogni gruppo<ref>{{Cita pubblicazione | autore = | titolo = The use of racial, ethnic, and ancestral categories in human genetics research. | url=http://www.pubmedcentral.nih.gov/articlerender.fcgi?tool=pubmed&pubmedid=16175499 | rivista = Am J Hum Genet | volume = 77 | numero = 4 | pp = 519-32 | anno = 2005 | pmid = 16175499 }}</ref>.
Tuttavia, il dibattito periodicamente si riaccende<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Edwards A |titolo=Human genetic diversity: Lewontin's fallacy |rivista=Bioessays |volume=25 |numero=8 |pp=798-801 |anno=2003 |pmid=12879450 }}</ref><ref>Keita, S. O. Y., Kittles, R. A., Royal, C. D. M., Bonney, G. E., Furbert-Harris, P., Dunston, D. M., and Rotimi, C. M. (2004). ''Conceptualizing human variation'': ''Nature Genetics'' 36, S17 - S20 (2004) {{doi|10.1038/ng1455}}</ref> in quanto vengono poste alcune critiche metodologiche sull'analisi che diede origine al dato (multi locus cluster analisi). Il trascorrere degli anni, ha comunque cumulato un'elevatissima quantità di lavori, sia tradizionali che molecolari a sostegno dell'omogeneità umana, data da una [[Variazione clinale|distribuzione di tipo clinale]] della popolazione stessa presa nel suo complesso.
Riga 328 ⟶ 327:
=== Habitat e popolazione ===
 
[[File:Midtownsouthnyc.jpg|leftsinistra|thumbmin|uprightverticale=1.6|[[New York]]: un vasto insediamento [[città|urbano]] ]]
[[File:Hut Eastern Arrernte Basedow.jpg|thumbmin|uprightverticale=1.6|Una costruzione aborigena australiana nei Territori del Nord, assimilabile ad abitazioni [[preistoria|preistoriche]] del [[Paleolitico|periodo paleolitico superiore]]]]
Anticamente le comunità umane erano necessariamente vicine a fonti di [[acqua]] dolce e, in base alle abitudini, ad altre risorse naturali, come territori ricchi di selvaggina, abbondanza di vegetali eduli, in seguito al processo di ''neolitizzazione'', poi terre fertili e pascoli per l'allevamento. Gli umani hanno e hanno avuto una grande capacità di modificare il loro habitat in vario modo, in tempi pre e protostorici con gli incendi massivi, e con tecniche di caccia particolarmente efficienti, poi con l'[[irrigazione]], le [[edificio|costruzioni]], in epoca storica con i trasporti, i beni manifatturieri e, con lo sviluppo dei trasporti in larga scala, la vicinanza a queste risorse non è più necessaria, tanto che l'assenza di queste non è più causa di [[carestia]].
 
La tecnologia ha permesso agli uomini di colonizzare tutti i continenti e di adattarsi ada ogni tipo di [[clima]]. Negli ultimi decenni, l'uomo ha anche esplorato l'[[Antartide]], parte dei fondali oceanici e lo spazio, anche se l'adattamento a lungo termine a questi ambienti non è ancora possibile. Con una [[popolazione]] di setteotto miliardi di individui, gli umani sono una specie notevolmente numerosa, contendendo ai [[Rattus|ratti]], diversamente conteggiati a seconda delle fonti e delle stime, il primato di mammifero più numeroso del pianeta. La maggior parte degli uomini (61%) vive in Asia. La restante parte vive maggiormente in America (14%), Africa (13%) e in Europa (12%), con lo 0.,5% in Oceania.
 
L'abitazione in sistemi ecologici chiusi in ambienti poco vivibili, come l'Antartide o lo spazio, è costoso, spesso limitato nel tempo e ristretto solo ada operazioni scientifiche, militari o industriali.
Dal 1800 al 2011 la popolazione umana è cresciuta da uno a sette miliardi di individui. Nel [[2004]] circa 2,5 miliardi su 6,3 miliardi di persone (39,7%) vivevano in aree urbane e ci si aspetta che questa percentuale aumenterà nel corso del [[XXI secolo]]. I problemi legati alla vita in città includono varie forme di inquinamento e [[crimine]],<ref>[https://www.ojp.usdoj.gov/bjs/abstract/usrv98.htm Urban, Suburban, and Rural Victimization, 1993-98] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090825142912/http://www.ojp.usdoj.gov/bjs/abstract/usrv98.htm |data=25 agosto 2009 }} U.S. Department of Justice, Bureau of Justice Statistics,. Accessed 29 Oct 2006</ref> specialmente nei quartieri più poveri e degradati. I benefici legati alla vita urbana includono l'aumento dell'[[alfabetizzazione]] e della conoscenza.
 
Gli uomini, tuttavia, hanno compromesso negativamente l'[[ambiente naturale]]. Si è ipotizzato che nel passato la caccia senza limiti da parte dell'uomo abbia contribuito all'[[estinzione]] di alcune specie; poiché gli uomini non sono generalmente prede, essi sono stati collocati al vertice della [[catena alimentare]].<ref>''[[Scientific American]]'' (1998). [https://www.csulb.edu/~kmacd/346IQ.html Evolution and General Intelligence: Three hypotheses on the evolution of general intelligence] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060913155148/http://www.csulb.edu/~kmacd/346IQ.html |data=13 settembre 2006 }}.</ref> Recentemente, con lo sviluppo dell'inquinamento, gli uomini sono considerati i maggiori responsabili del cambiamento globale del clima.<ref>[{{Cita web |url=http://www.grida.no/climate/ipcc_tar/wg1/007.htm |titolo=Climate Change 2001: The Scientific Basis<!-- Titolo generato automaticamente -->] |accesso=18 settembre 2011 |dataarchivio=17 giugno 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160617020742/http://www.grida.no/climate/ipcc_tar/wg1/007.htm |urlmorto=sì }}</ref> Si pensa che di questo passo l'uomo causerà l'estinzione di metà delle specie viventi entro il secolo.<ref>[[American Association for the Advancement of Science]]. [http://atlas.aaas.org/index.php?sub=foreword Foreword] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080304110611/http://atlas.aaas.org/index.php?sub=foreword |data=4 marzo 2008 }}. ''AAAS Atlas of Population & Environment''.</ref><ref>[[E. O. Wilson|Wilson, E.O.]] (2002). ''in The Future of Life''.</ref>
 
== Cervello, mente e psicologia ==
{{Vedi anche|Cervello umano(anatomia umana)|Psicologia}}
[[File:Human brain NIH.png|thumbmin|Il [[cervello]] umano, la struttura anatomica da cui discendono i [[Psicologia#I processi mentali|processi mentali]].]]
 
Il [[Cervello (anatomia umana)|cervello umano]] è parte del [[sistema nervoso centrale]] dell'uomo. Il cervello controlla le attività "inferiori" autonome, o involontarie, quali la [[Respirazione (fisiologia umana)|respirazione]] e la [[digestione]]. Il cervello controlla anche quelle attività coscienti e "superiori", quali il [[pensiero]], il [[Ragione|ragionamento]] e l'[[astrazione (filosofia)|astrazione]].<ref>[http://www.pbs.org/wnet/brain/3d/index.html 3-D Brain Anatomy], ''The Secret Life of the Brain'', Public Broadcasting Service, retrieved 3 aprile 2005.</ref> L'espressione dei processi cognitivi, nell'interazione psicofisica con l'ambiente, come [[comportamento emergente]], costituisce la [[mente]] e, assieme alle loro [[Comportamento|conseguenze comportamentali]], sono oggetto di studio della [[psicologia]], delle neuroscienze, e di tutte le materie ada esse afferenti.
 
Il cervello umano è generalmente considerato più abile in queste attività e quindi, adottando una prospettiva antropocentrica, ne consegue che l'uomo è più [[Intelligenza|intelligente]] di ogni altra specie terrestre a noi nota. Mentre gli altri animali sono capaci di creare strutture e di usare semplici strumenti - principalmente come risultato dell'[[istinto]] e dell'[[apprendimento]] attraverso l'imitazione - la tecnologia umana è estremamente più complessa, in costante evoluzione e miglioramento col passare del tempo. I più antichi strumenti e strutture umani, compresi quelli ascrivibili a generi e specie estinte, sono molto più avanzati di quelli creati da ogni altro animale.<ref>[[Carl Sagan|Sagan, Carl]] (1978). ''The Dragons of Eden''. A Ballantine Book. ISBN 0-345-34629-7.</ref>
 
Uscendo dalla prospettiva antropocentrica che autoproclama l'uomo come misura di tutte le cose, le varie forme di intelligenza presenti nelle diverse specie animali possono essere viste come altrettanti adattamenti ad ambienti naturali e sociali; da ciò ne risulterebbe l'impossibilità di decretare la superiorità di una forma di intelligenza su un'altra, dunque di una struttura cerebrale su una diversa, esattamente come sarebbe fuorviante ritenere la mano una struttura superiore all'ala o alla pinna e, di conseguenza, l'"afferrare" una funzione superiore al "volare".
In ogni caso il cervello umano ha la struttura generale di quello dei mammiferi, ma è più grande rispetto a qualsiasi altro animale in relazione alle dimensioni del corpo. I grandi animali hanno cervelli maggiori in termini assoluti, ma misurando il quoziente di encefalizzazione che compensa le dimensioni del corpo, il cervello umano è quasi due volte più grande del cervello del delfino, e tre volte più grande del cervello di uno scimpanzé. Gran parte dell'espansione proviene dalla [[corteccia cerebrale]], in particolare i lobi frontali, che sono associati a funzioni esecutive come l'auto-controllo, la pianificazione, il ragionamento e il pensiero astratto. La porzione della corteccia cerebrale dedicata alla visione è ugualmente molto ampliata, e il livello di [[complessità]] delle interconnessioni cerebrali rende il cervello umano una struttura il cui [[comportamento emergente]] è considerato imparagonabile a quello di qualsiasi altra [[rete logica]], biologica o artificiale, argomento, questo, di pertinenza, tra i tanti, delle [[neuroscienze]].
 
=== Coscienza e pensiero ===
{{Vedi anche|Coscienza (psicologia)}}
L'abilità umana di pensare in maniera astratta è unica nel regno animale. Gli umani sono una delle sei specie (oltre a [[scimpanzé]], [[pongo (zoologia)|oranghi]], [[Delfino|delfini]], [[Columbidae|colombe]] e [[elefanti]]<ref>{{Cita pubblicazione | autore = | titolo = Self-recognition in an Asian elephant. | rivista = Proc Natl Acad Sci U S A | pmid = 17075063}}</ref>) che hanno superato il "''[[test dello specchio]]''", che prova se una specie animale riconosce il suo riflesso come immagine di sé stesso. Il test viene fallito dall'uomo se provato su individui al di sotto dei due anni.<ref>[http://www.ulm.edu/~palmer/ConsciousnessandtheSymbolicUniverse.htm Consciousness and the Symbolic Universe], by Dr. Jack Palmer, retrieved 17 marzo, [[2006]].</ref>
 
Gli esseri umani possiedono coscienza di sé, degli altri e del proprio ambiente. La capacità della mente di creare e immaginare al di là di ogni esperienza è ancora materia di dibattito. Il filosofo [[Daniel Dennett]], per esempio, sostienesosteneva che la mente non è altro che un insieme di dati, come se fosse un [[computer]] con diversi "[[Programma (informatica)|programmi]]" che lavorano in parallelo.<ref>Dennett, Daniel (1991). ''Consciousness Explained''. Little Brown & Co, 1991, ISBN 0-316-18065-3.</ref>
 
La natura del pensiero è al centro delle ricerche della psicologia. La [[psicologia cognitiva]] (o Cognitivismo) studia appunto la [[cognizione]], ossia i processi mentali che sottendono la conoscenza, evidenziando il comportamento per comprendere il funzionamento del cervello umano. La percezione, l'apprendimento, la risoluzione dei problemi, la memoria, l'attenzione, il linguaggio e le emozioni hanno aree di ricerca ben definite.
 
Il Cognitivismo comparava, nelle sue prime teorizzazioni, il funzionamento del cervello umano a quello di un elaboratore, in cui i processi del pensiero sono conseguenti ada input esterni, dettati dall'esperienza: il metodo di ricerca adottato per questa disciplina è quello della [[psicologia sperimentale]] e si basa su un metodo scientifico di derivazione [[Positivismo (filosofia)|positivista]]. Tecniche e modelli della psicologia conoscitiva sono applicati estesamente e formano il puntello di teorie psicologiche in molte aree sia di ricerca che di psicologia applicata.
 
Il concetto di pensiero e quindi, indirettamente, di "mente", ha visto numerosi apporti da parte di studiosi, quali Russel, Bateson e Watzlawick, i quali hanno proposto una sua visione in termini di "sistema" all'interno di un "contesto di relazioni". La mente, secondo questo punto di vista, non potrebbe esistere se non come risultato delle interazioni degli elementi di un sistema appartenente a una specifica categoria logica a sua volta facente parte di altri insiemi logico - relazionali. È dalle interazioni dei diversi elementi del sistema - e dei sistemi tra loro - che nasce, secondo specifici processi, il pensiero.
 
Ampiamente concentrata sullo sviluppo della mente umana nel corso della vita dell'uomo, la [[psicologia dello sviluppo]] cerca di capire come le persone arrivino a percepire, capire ede agire nel mondo e come questi processi cambino con l'avanzare dell'età. Il cambiamento può concentrarsi su uno sviluppo intellettuale, conoscitivo, neurale, sociale o morale dell'individuo.
 
Alcuni filosofi dividono la coscienza in "fenomeni della coscienza", che costituiscono un'esperienza in sé, ede "accesso alla coscienza", che è la funzione con la quale i processi mentali si applicano al mondo sensibile, o meglio: di come i dati di quella realtà impattino sulla condizione mentale umana.<ref name="Bl">Ned Block: ''On a Confusion about a Function of Consciousness'' in: ''The Behavioral and Brain Sciences'', 1995.</ref> Se, infatti, i fenomeni di coscienza rappresentano lo stato di coscienza dell'individuo, l'accesso alla coscienza è il procedimento con il quale si diventa coscienti di qualcosa che è in relazione con concetti astratti. Varie forme di accesso alla coscienza includono la [[consapevolezza]], la coscienza di sé, il [[flusso di coscienza]], la [[fenomenologia]] e l'[[intenzionalità]]. Il concetto di fenomeno della coscienza, nella storia moderna e secondo taluni, è strettamente correlato a quello di [[qualia]].
 
La [[psicologia sociale]] rappresenta un punto di contatto e collaborazione tra la [[sociologia]] e la psicologia, in quanto entrambe le discipline studiano natura e cause dell'interazione tra gli uomini: uno dei punti focali della disciplina è l'attenzione su come l'individuo consideri l'altro da sé e di come si relazioni con e ada esso. Il comportamento e processi mentali, umani e non-umani, possono essere descritti sia attraverso il [[cognitivismo animale]] che l'[[etologia]], la psicologia evolutiva (o [[psicologia dello sviluppo|dello sviluppo]]) e la [[psicologia comparata]].
 
L'[[ecologia umana]] è una disciplina anche accademica, branca dell'[[ecologia]], che studia come l'uomo e la società interagiscano sia con l'ambiente naturale che con quello sociale.
Riga 372 ⟶ 371:
=== Motivazione ed emozione ===
{{Vedi anche|Motivazione (psicologia)|Emozione}}
[[File:Asian girl with dimples.jpg|thumbmin|Una ragazzinabambina orientale [[sorriso|sorridente]].]]
La [[motivazione (psicologia)|motivazione]] è la forza trainante del [[desiderio (filosofia)|desiderio]] che si trova dietro ogni azione intenzionale dell'essere umano. La motivazione è basata sull'[[emozione]]; specificamente, sulla ricerca della [[soddisfazione]] (esperienze emotive positive) e l'evitare il conflitto; positivo e negativo sono definiti dallo stato individuale del [[cervello]], non da norme sociali, sebbene lo stato psicologico ne viene a sua volta influenzato: una persona può essere guidata ad [[autolesionismo]] o da violenza perché il suo cervello è condizionato per creare una risposta positiva a queste azioni. La motivazione è importante perché è coinvolta nelle performance di tutte le reazioni umane conosciute.
 
In psicologia l'evitare il conflitto e la [[libido]] sono considerate motivazioni primarie. Le motivazioni economiche sono spesso viste come basate su incentivi economici, morali o coercitivi. La [[religione]] generalmente imputa la motivazione del singolo alle influenze divine o demoniache.
 
La [[felicità]] è una condizione emotiva umana. La definizione di felicità è un argomento comune in filosofia: alcune persone possono definirla come la migliore condizione che un essere umano può vivere, in termini di situazione "ottimale" mentale e fisica. Per altri può consistere nella [[libertà]] dal dovere e dall'ansia; nella coscienza dell'ordine ottimale delle cose; la sicurezza di ricoprire un posto nell'[[universo]] o nella [[società (sociologia)|società]], la pace interiore e così via.
 
== Cultura ==
Riga 387 ⟶ 386:
=== Linguaggio, lingue e comunicazione ===
{{Vedi anche|Lingua (linguistica)}}
La capacità che gli umani hanno di trasferire concetti, idee e nozioni attraverso la parola o la [[scrittura]] non si trova in alcun'altra specie. La facoltà di parlare è una caratteristica chiave dell'umanità: in particolare, comune a tutte le lingue umane è il sistema della [[Lingua (linguistica)#La doppia articolazione|doppia articolazione]], descritto da [[André Martinet]] negli [[anni 1960|anni sessanta]], ossia una strategia universale che usa singole unità di significato, dette ''morfemi'' o ''monemi'', e le abbina in più parole (prima articolazione), ma anche unità sprovviste di significato, da cui deriva il combinarsi dei fonemi (per lo scritto dei grafemi) all'interno delle parole (seconda articolazione); in altri termini, in ogni parola troviamo una doppia articolazione: una porta il significato [[lessico|lessicale]], l'altra aggiunge il significato [[grammatica]]le.<ref>Il sistema della doppia articolazione è illustrato soprattutto da André Martinet nel 1960. Cfr. [http://venus.unive.it/italslab/nozion/nozk-l.htm Lingua vs linguaggio] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110914084429/http://venus.unive.it/italslab/nozion/nozk-l.htm |data=14 settembre 2011 }}</ref>. Il linguaggio è il fulcro della [[comunicazione]] tra esseri umani, tanto da essere fondamentale per l'identità di nazioni, culture e gruppi etnici.
 
L'invenzione della scrittura intorno al [[IV millennio a.C.|quarto millennio a.C.]] ha permesso la conservazione del linguaggio su oggetti materiali, ede ha segnato una tappa fondamentale della evoluzione culturale (vedi [[Preistoria]]).
La scienza della [[linguistica]] descrive la struttura del linguaggio e le relazioni fra le varie lingue. Ci sono circa seimila differenti lingue e dialetti correntemente in uso e molte altre migliaia sono considerate estinte.
 
=== Arte, musica e letteratura ===
{{Vedi anche|Arte}}
[[File:Lorenzo Lippi 001.jpg|thumbmin|''Allegoria della musica'' (ca. 1642), dipinto di [[Lorenzo Lippi]].]]
 
Si può dire che l'arte abbia circa la stessa età dell'uomo, da quella preistorica a quella contemporanea. L'arte è solo uno dei diversi aspetti del comportamento umano e una differenza importante che distingue la specie umana dalle altre.
 
Nel suo significato moderno, la parola arte è comunemente usata come il processo o il risultato di lavori materiali che, dal concetto alla creazione, aderisce all'impulso [[creatività|creativo]]. L'arte si distingue dagli altri lavori per essere in gran parte distaccata dalla necessità o da ogni indeterminata volontà creativa.
 
La musica è un fenomeno intuitivo basato su tre principi: il [[ritmo]], l'[[armonia]] e la [[melodia]]. Ascoltare musica è forse la più comune e universale delle attività d'intrattenimento degli umani. Ci sono numerose varietà di [[generi musicali]] e [[musica etnica]].
Riga 406 ⟶ 405:
=== Spiritualità e religione ===
{{Vedi anche|Spiritualità|Religione}}
[[File:Belvedere Apollo Pio-Clementinoof Inv1015the Belvedere.jpg|thumbmin|leftsinistra|Copia[[Apollo del Belvedere]], copia romana di una statua [[Ellenismo|ellenistica]] del dio [[Apollo]], venerato prima nella [[religione greca]] e poi in quella [[Religione romana|romana]].]]
[[File:Luxor temple 15.jpg|thumbmin|[[Bassorilievo]] del dio egizio [[Toth]] al [[tempio di Luxor]] nell'antica [[Tebe (sito archeologico)|Tebe]].]]
Fin dalla sua comparsa, l'uomo si è posto delle domande per rispondere a questioni fondamentali sul ruolo dell'umanità nell'universo o il significato della vita; questo bisogno ha portato l'uomo a sviluppare credenze che ammettono l'esistenza di un piano trascendente e sovrannaturale.
 
Questo comportamento, indicato con il termine generico di [[spiritualità]], è una delle caratteristiche che distingue in maniera netta l'uomo dagli animali.
 
La spiritualità, spesso con argomenti supportati dalla [[filosofia]], introduce concetti come [[Dio]] o il [[karma]], ai quali l'uomo arriva non con ragionamenti ed esperienze di tipo scientifico, ma attraverso la [[fede]], cioè il credere a qualcosa indipendentemente da prove materiali.
 
Una possibile manifestazione della spiritualità in forma organizzata e comunitaria è la [[religione]]. Partendo dalla ricerca spirituale, il credo religioso introduce [[culto|culti]], norme [[morale|morali]], [[istituzione|istituzioni]], oggetti e testi [[sacro|sacri]] che danno forma ed espressione all'esperienza spirituale.
 
La religione prevede la [[venerazione]] di una o più [[divinità]], spesso conosciute tramite la [[rivelazione]] delle stesse. Il rapporto personale con le divinità prevede pratiche come ad esempio la [[preghiera]] o la [[meditazione]]; ci sono poi espressioni di tipo comunitario come [[rito|riti]] o celebrazioni. In alcune religioni, il ruolo attivo spetta ada un [[clero]], costituito da un gruppo di persone che si occupa dei culti e guida il gruppo di fedeli.
 
Nel corso della [[storia]] la [[religione]] è stata spesso contrapposta alla [[scienza]] e in generale alla [[razionalità]]. Degenerazioni della religione e credenze popolari portano alle [[superstizione|superstizioni]], forme di credenza in netto contrasto con la ragione, mentre esistono posizioni come [[ateismo]] e [[agnosticismo]] che si pongono contro o si distaccano dalla proposta religiosa.
 
Secondo stime dell'[[Enciclopedia Britannica]] nel mondo ci sono 1 miliardo e 154 milioni di atei ede agnostici., Unmentre totaleil ben[[Cristianesimo]], piùha altooltre messo2 amiliardi confrontoe con100 milioni di fedeli e l'[[Islam]], la seconda religione con maggior numero di fedeli, oltrene 900ha milioni,oltre dopo il [[Cristianesimo]]1, con oltre 28 miliardi e 100 milioni di fedeli.
 
=== Filosofia ===
{{Vedi anche|Filosofia}}
[[File:Sanzio 01 Plato Aristotle.jpg|thumbmin|[[Platone]] e [[Aristotele]] in un dettaglio della ''[[Scuola di Atene]]'' di [[Raffaello]].]]
[[File:Konfuzius.jpg|thumbmin|leftsinistra|[[Confucio]]. Nei [[Dialoghi (Confucio)|dialoghi]] viene sintetizzata una porzione fondamentale alla base di molte filosofie diffuse in oriente]]
 
La filosofia è una disciplina di studio che coinvolge l'investigazione, l'analisi e lo sviluppo di idee in generale, astratte o fondamentali. È una disciplina che cerca spiegazioni su valori, sulla realtà da importanti speculazioni.
 
Le discipline filosofiche più importanti sono la [[logica]], l'[[ontologia]], la [[metafisica]], l'[[epistemologia]] e include rami di [[etica]] ed [[estetica]]. La filosofia copre una grande vastità di argomenti, ed è usata anche per riferire la visione del mondo di particolari filosofi o di scuole filosofiche.
 
La metafisica è la branca della filosofia che studia il principio primo, l'essere e l'esistenza (ontologia). Tra le dottrine di religione e scienza, sta la prospettiva filosofica della cosmologia metafisica. Questa antica disciplina di studio si occupa di giungere a logiche conclusioni sulla natura dell'universo, sull'umanità, su dio e su altre connessioni basate su estensioni di queste ricerche derivate dalla religione o dalla semplice osservazione.
Riga 435 ⟶ 434:
Gli uomini spesso considerano sé stessi come la specie dominante sulla Terra e l'intelligenza più avanzata capace di modificare il proprio ambiente. Questa credenza è molto forte soprattutto nella moderna cultura [[occidente (civiltà)|occidentale]]. Tuttavia esiste anche una visione pessimistica dell'uomo che considera la brevità della sua vita.
 
L'[[umanesimo]] è una filosofia che sviluppa una dottrina socio-politicasociopolitica che non è collegata con le culture locali, ma che include tutta l'umanità per i caratteri comuni. Poiché le credenze spirituali spesso si manifestano come dottrine religiose, l'umanesimo laico cerca una risposta alla necessità di una filosofia comune che va oltre le caratteristiche culturali di religioni e codici morali locali. Molti umanisti sono religiosi e vedono l'umanesimo come una matura espressione della verità comune presente in molte religioni. Gli umanisti affermano la possibilità di una verità oggettiva e accettano che la percezione umana della verità sia imperfetta. Le dottrine basilari dell'umanesimo sono che gli umani sono importanti e che possono risolvere diversi problemi legati all'uomo e che la scienza, la libertà di parola, il pensiero razionale, la democrazie e la libertà nelle arti sono obiettivi di molti popoli. L'umanesimo dipende soprattutto sulla ragione e sulla logica, non tenendo conto del soprannaturale e del trascendente.
 
=== Scienza e tecnologia ===
{{Vedi anche|Scienza}}
[[File:Aldrin Apollo 11.jpg|thumbmin|leftsinistra|Nella seconda metà del [[XX secolo]] gli umani hanno raggiunto un livello di tecnologia sufficiente a lasciarespingersi oltre l'atmosfera dellaorbitando [[Terra]]intorno peralla unTerra, primo momento,fino ad esplorareapprodare lo spazio e a passeggiarepoi sulla [[Luna]].]]
 
La scienza è il metodo di indagine dei fenomeni basato sull'[[esperimento]] e sulla misurazione dei risultati ottenuti dall'esperimento attraverso [[modelli matematici]] allo scopo di dimostrare un'ipotesi o di verificare una teoria. La [[tecnologia]] è l'insieme degli strumenti attraverso il cui utilizzo l'uomo raggiunge i suoi obiettivi.
 
Le culture umane sono caratterizzate e differenziate dagli oggetti che essi fanno ede utilizzano. L'[[archeologia]] cerca di ricostruire la storia del passato e di civiltà perdute in parte attraverso l'esame di manufatti che esse hanno prodotto. Gli antichi uomini hanno lasciato oggetti di pietra, pentolame e gioielli che sono caratteristici per ogni luogo e periodo.
 
Gli sviluppi tecnologici sono passati da una cultura ada un'altra. Per esempio le tecniche agricole o gli sviluppi in materia di armi, architettura e [[metallurgia]].
 
Alcune tecniche possono essere trasmesse attraverso la tradizione orale. Lo sviluppo della scrittura ha reso possibile la trasmissione di informazioni da generazione a generazione, da un luogo all'altro con grande precisione.
Riga 455 ⟶ 454:
== Società ==
{{Vedi anche|Società umana}}
[[File:Modern Pentathlon 2004 Olympics.jpg|thumbmin|Una gara [[sport]]iva alle [[Giochi olimpici|Olimpiadi]].]]
L'uomo è un animale [[società (sociologia)|sociale]] e cerca l'[[interazione]] con altri individui. La [[società umana]] prevede diversi tipi di raggruppamenti, di carattere [[collaborazione|collaborativo]], [[istituzione|istituzionale]] o [[affetto|affettivo]].
 
La più semplice e diffusa delle società umane è la [[famiglia]], composta da individui legati da relazioni affettive e di [[parentela]] che vivono insieme nella stessa [[casa|abitazione]]. L'esempio più comune di famiglia è costituito dalla coppia di [[genitore|genitori]] con i [[figlio|figli]].
 
La società in senso ampio del termine è la [[Nazione]] ovvero un vasto raggruppamento di persone accomunate da lingua, cultura, storia ed etnia.
Riga 464 ⟶ 463:
La [[socializzazione (sociologia)|socializzazione]] degli esseri umani prevede l'intreccio di [[relazione interpersonale|relazioni]] di varia natura; possono essere basate su un rapporto di [[amicizia]], formate per vicinanza geografica (come in un [[villaggio]]), per affinità o per comuni intenti (come per le [[associazione (diritto)|associazioni]]), o per intenti collaborativi (come nel mondo del [[lavoro]]).
 
La società umana nel corso della storia ha maturato una differenziazione in [[classi sociali]], determinate da fattori [[economia|economici]], [[etnia|etnici]] o di altro genere.
 
Un'attività che nasce in una società è lo [[sport]], che ha il fine pratico di attività fisica, ma ha anche un ruolo culturale importante come disciplina agonistica, mezzo di socializzazione oltre che come forma di intrattenimento e svago.
 
=== Governi e politica ===
{{Vedi anche|Stato|Politica}}
[[File:European Union as a single entity.svg|thumbmin|leftsinistra|L'[[Unione europea]] è un esempio di organizzazione moderna tra Stati.]]
 
Uno [[stato]] è una comunità politicamente organizzata che occupa un definito territorio, che ha un governo organizzato e che possiede sovranità interna ed esterna. Il riconoscimento dell'indipendenza di uno Stato dagli altri, conformandolo agli accordi internazionali, è spesso importante per lo stabilimento della sua posizione di stato. Per [[Max Weber]] per Stato si deve intendere «un'impresa istituzionale di carattere politico in cui l'apparato amministrativo avanza con successo una pretesa di monopolio della coercizione della forza legittima in vista dell'attuazione degli ordinamenti».
Riga 479 ⟶ 478:
Nel caso più comune, volendo tentare una definizione potremmo dire che la politica è quell'attività umana, che si esplica in una collettività, il cui fine ultimo è incidere sulla distribuzione delle risorse materiali e immateriali.
 
Al giorno d'oggi, nessuna nazione dichiara apertamente di voler realizzare un [[governo mondiale]], anche se alcuni considerano alcuni istituti internazionali come la [[Corte penale internazionale]], le [[Nazioni Unite]], il [[Fondo monetario internazionale]] e alcune unioni sovranazionali (come l'[[Unione europea]]) come l'inizio di una politica fortemente comunitaria che porterebbe in un prossimo futuro verso un regime di governo a livello mondiale.
 
==== Guerra ====
{{Vedi anche|Storia militare}}
[[File:Nagasakibomb.jpg|thumbmin|La [[bomba atomica]] di [[Nagasaki]] ha ucciso istantaneamente 40.000 persone.]]
 
La guerra è una situazione di [[conflitto (sociologia)|conflitto]] tra Stati, organizzazioni o gruppi di persone relativamente grandi, caratterizzato dall'uso di violenza letale tra i belligeranti. Si è stimato che durante il [[XX secolo]] tra 167 e 188 milioni di esseri umani siano morti a causa della guerra.<ref>Ferguson, Niall. "The Next War of the World." Foreign Affairs, Sep/Oct 2006</ref>
 
Una percezione comune della guerra è una serie di campagne militari tra i due nemici che portano avanti una disputa sul potere, sul territorio, sulle risorse naturali, sulla religione o su altro. Una guerra ai fini di liberazione o occupazione di territori e paesi è a volte detta "guerra di liberazione", mentre una guerra tra elementi di uno stesso Stato è detta "guerra civile".
Riga 491 ⟶ 490:
La storia della guerra è stata un continuum di scoperte e innovazioni in campo tecnologico e tattico, come il combattimento corpo a corpo, l'uso di [[armi]] a lungo raggio, la [[propaganda]] e lo sterminio etnico.
 
L'intelligenza militare ha sempre coperto un ruolo importante nel determinare vittorie e sconfitte. Nei conflitti moderni i soldati e i veicoli bellici sono usati per la terra, [[Nave da battaglia|navi da guerra]] sono utilizzate per il mare e le potenze aeree per il cielo. Lo spazio è recentemente diventato un importante fattore nei conflitti, nonostante le guerre moderne non coinvolgano ancora lo spazio fuori dell'[[atmosfera]]. La guerra porta violentemente sviluppi in [[politica]], [[storia]] e [[tecnologia]]. Importanti invenzioni in [[medicina]], [[navigazione]], [[metallurgia]], [[produzione]], [[energia nucleare]] e [[informatica]] sono state pensate inizialmente per scopi bellici.
 
=== Commercio ed economia ===
{{Vedi anche|Economia}}
Il [[commercio]] è lo scambio volontario di [[Bene (economia)|beni]] e [[servizio|servizi]] ed è oltretutto una forma di [[economia]]. Il meccanismo che favorisce lo scambio commerciale è chiamato [[mercato]]. L'origine del commercio è stato il [[baratto]]{{Senza fonte}}, ossia lo scambio diretto di beni e servizi. I commercianti moderni generalmente negoziano attraverso un mezzo di scambio, come la [[moneta]]. Come risultato, l'acquisto è separato dalla vendita. L'invenzione della moneta (e successivamente del [[credito]], della [[banconota]] e del pagamento virtuale) ha semplificato e promosso notevolmente il commercio.
 
Il commercio esiste per diverse ragioni. A causa della specializzazione e della divisione del lavoro, molte persone si concentrano su un piccolo aspetto della [[manifattura]] o dei servizi, vendendo il loro lavoro come un prodotto. Il commercio tra più aree geografiche (nazioni, regioni o città) si crea perché ogni regione può avere un certo tipo di vantaggio nella produzione di alcuni beni, ad esempio per la maggiore [[manodopera]] che permette di abbassare i costi di produzione, o per i costi limitati di una certa risorsa. Il commercio tra diverse regioni rende dunque vantaggi ada entrambe le parti.
 
L'economia è una scienza sociale che studia la produzione, la distribuzione e il commercio di beni e servizi.
 
L'economia viene generalmente distinta in [[macroeconomia]], che studia le variabili aggregate ([[consumo]], [[investimento]], [[risparmio]]) e [[microeconomia]], che studia le regole di comportamento economico dei singoli soggetti. Gli aspetti più importanti della economia sono la [[produzione]], la [[Distribuzione commerciale|distribuzione]], il [[commercio]] e la [[concorrenza (diritto commerciale)|concorrenza]]. L'economia cerca di prevedere soprattutto come i prezzi cambiano in funzione della [[domanda (economia)|domanda]] e dell'[[offerta (economia)|offerta]].
 
== Note ==
Riga 507 ⟶ 506:
 
== Bibliografia ==
* [[Rutger Bregman]], ''Una nuova storia (non cinica) dell’umanità'', Milano, Feltrinelli, 2020.
 
* {{MSW3 Groves|pagine=}}*
* Robert Boyd, Joan B. Silk, ''How Humans Evolved''. New York, Norton & Company 2003.
* Silvana Condemi, François Savatier, ''Noi siamo Sapiens. Alla ricerca delle nostre origini''. Bollati Boringhieri, 2019.
* Carl Sagan, ''The Dragons of Eden''. New York, Ballantine Publishing Books (Random House) 1978.
* Daniel Dennett, ''Consciousness Explained''. Little Brown & Co, 1991.
* Frans de Waal, ''Bonobo''. Berkeley, University of California Press, 1997.
* [[Jared Diamond]], ''Il terzo scimpanzé. Ascesa e caduta del primate Homo sapiens.'' Bollati Boringhieri, 2006.
*Jared Diamond, ''Armi, acciaio e malattie. Breve storia degli ultimi tredicimila anni.'' Torino'','' Einaudi, 2014.
* {{MSW3 Groves|pagine=}}
* [[Yuval Noah Harari]], ''Sapiens. Da animali a dèi. Breve storia dell'umanità''.&nbsp;Bompiani, 2014.&nbsp;
* Giorgio Manzi, ''Homo sapiens. Breve storia naturale della nostra specie''. Bologna, Il Mulino 1991.
* [[Francesco Remotti]], ''Fare umanità. I drammi dell'antropo-poiesi.'' Roma-Bari, Laterza, 2013.
* Carl Sagan, ''The Dragons of Eden''. New York, Ballantine Publishing Books (Random House) 1978.
 
== Voci correlate ==
 
* [[Cro-Magnon]]
* [[Classificazione dei Primati]]
Riga 525 ⟶ 528:
* [[Storia dell'uomo]]
* [[Umanesimo]]
* [[Uomo (generemaschio)]]
 
== Altri progetti ==
Riga 531 ⟶ 534:
 
== Collegamenti esterni ==
 
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://homepage.uibk.ac.at/~c720126/humanethologie/ws/medicus/block1/inhalt.html|Theory of Human Sciences (Document No. 9 in Italian, 10 and 11 in English)}}
Riga 540 ⟶ 542:
{{Essere umano}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|antropologia|mammiferi|biologia|animali}}
 
[[Categoria:OminidiHomo sapiens]]
[[Categoria:Taxa classificati da Linneo]]