Palazzo Modena: differenze tra le versioni
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{{Edificio civile
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|cittàlink = <!-- valorizzare tale campo se la città è ambigua -->
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|periodo costruzione = [[XVI secolo]]
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Il '''Palazzo Modena''' (in tedesco ''Palais Modena'') si trova nel centro della capitale austriaca, ovvero [[Vienna]], e fu prima la residenza dei [[Dietrichstein|principi von Dietrichstein]], per poi essere acquistato da [[Maria Beatrice d'Este (duchessa)|Maria Beatrice d'Este]] (l'edificio era conosciuto anche '''Palazzo Beatrice''' <ref name=":1">{{cita|Claudio Maria Goldoni: ''Atlante estense''|p. 203}}.</ref>), divenendo poi proprietà del duca [[Francesco IV d'Austria-Este|Francesco IV]], [[Ducato di Modena e Reggio|duca di Modena]], da cui l'edificio prende il nome. Gli [[Austria-Este]], [[Duchi di Modena e Reggio|sovrani di Modena]], ebbero la proprietà sul palazzo fino al [[1842]] quando vendettero l'edificio allo Stato, che vi trasferì prima l'Ufficio supremo di polizia e di censura e poi la presidenza dei ministri. Parte del palazzo fu però abitato dall'ultimo duca di Modena, [[Francesco V d'Austria-Este|Francesco V]], che a seguito dell'[[Proclamazione del Regno d'Italia|Unità d'Italia]], andò in esilio nell'[[Impero austriaco]].<ref name=":2">Riccardo Pasqualin, ''La stampa legittimista e carlista a Venezia e nel Veneto'', in Luis de Mon y Velasco, ''Il dititto di Carlo VII al Trono di Spagna'', Collana di Studi Carlisti, Vol. 13, Chieti, Solfanelli, 2017, p. 26.</ref><ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/francesco-v-d-austria-este-duca-di-modena-reggio-e-guastalla_(Dizionario-Biografico)/|titolo=Francesco V di Modena e Reggio}}</ref> Con la fine della monarchia austriaca, il palazzo divenne sede del [[Ministero federale dell'interno|Ministero degli Interni]], funzione che detiene ancora oggi.<ref name=":1" />
== Storia ==
Il Palazzo di Modena viene menzionato per la prima volta nei documenti del [[catasto]] comunale nel [[1453]]; i primi lavori di costruzione e arredamento dell'edificio furono eseguiti sotto il [[Franz Joseph von Dietrichstein]], nel [[XVI secolo]]. Nel [[1811]] [[Maria Beatrice d'Este (duchessa)|Maria Beatrice d'Este]], figlia di [[Ercole III d'Este|Ercole III]], ultimo [[Ducato di Modena e Reggio|duca di Modena]] espulsa da [[Milano]] nel [[1796]], acquistò il palazzo dal principe von Dietrichstein e, entro il [[1814]], lo fece ristrutturare in stile neoclassico, su progetto di Alois Pichl, con un ulteriore intervento di [[Giacomo Quarenghi]]. Poiché sua figlia [[Maria Ludovica d'Austria-Este|Maria Ludovica]] aveva sposato nel [[1808]] l'imperatore [[Francesco II d'Asburgo-Lorena|Francesco I]], l'alta posizione della famiglia [[Austria-Este|Modena-Este]] doveva trovare espressione nel palazzo nella [[Herrengasse (metropolitana di Vienna)|Herrengasse]]. Ciò fu garantito, tra le altre cose, anche da Giacomo Quarenghi, l'architetto della zarina [[Caterina II di Russia|Caterina di Russia]], le cui idee furono incorporate nei progetti di Pichl, infatti a quanto pare, il teatro dell'[[Ermitage|Hermitage]] di [[San Pietroburgo]] gli servì da modello. Probabilmente era responsabile anche dei lavori strutturali interni. Nel [[1819]], [[Francesco IV d'Austria-Este|Francesco]] [[Francesco IV d'Austria-Este|IV, duca di Modena]], ereditò il palazzo, ma la maggior parte di questo venne affittata: il principe [[Gustavo di Vasa|Gustavo Vasa]] e la principessa [[Amalia Carlotta di Svezia|Amalia di Svezia]] vissero qui fino al [[1842]]. Successivamente, l'edificio fu venduto dal sovrano modenese allo Stato, che nel [[1848]] vi istituì prima l'Ufficio supremo di polizia e di censura e, poco dopo, la presidenza dei ministri. Fino alla fine della monarchia, qui prestarono servizio 29 primi ministri austriaci.<ref name="burgen-austria.com">{{Cita web|lingua=de|url=https://www.burgen-austria.com/palais.php?id=60|titolo=Palais Modena|sito=burgen-austria.com|data=27 agosto 2002|accesso=4 luglio 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20250317043217/https://www.burgen-austria.com/palais.php?id=60|dataarchivio=17 marzo 2025|urlmorto=no}}</ref> Parte del palazzo fu però abitato dall'ultimo duca di Modena, [[Francesco V d'Austria-Este|Francesco V]], che a seguito dell'[[Proclamazione del Regno d'Italia|Unità d'Italia]], andò in esilio nell'[[Impero austriaco]].<ref name=":2" /><ref name=":0" />
Quando nel [[1923]] il cancelliere [[Ignaz Seipel|Seipel]] si trasferì a Ballhausplatz, il palazzo fu completamente sgomberato per far posto al Ministero degli Interni e dell'Istruzione. Dal [[1938]] al [[1945]] il palazzo servì da quartier generale dell'amministrazione della polizia del [[Germania nazista|Reich]] e nel [[1944]] fu gravemente danneggiato dai bombardamenti, ma fu ricostruito entro il 1950. Da allora è parte del [[Ministero federale dell'interno|Ministero degli Interni austriaco]]; nel [[1955]] e nel [[1973]] la superficie utile venne ampliata aggiungendo piani supplementari e trasformando la soffitta. L'ultimo restauro ha avuto luogo nel [[2004]], quando la cappella venne restaurata e l'antica "Sala Terrena" è stata riportata alla luce.<ref name="burgen-austria.com"/><ref>{{Cita web|lingua=de|url=https://www.burghauptmannschaft.at/Liegenschaften/Liegenschaften/Wien/Innere-Stadt0/Bundesministerium-f%C3%BCr-Inneres.html|titolo=Bundesministerium für Inneres|sito=www.burghauptmannschaft.at|accesso=3 maggio 2025|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20250123004552/https://www.burghauptmannschaft.at/Liegenschaften/Liegenschaften/Wien/Innere-Stadt0/Bundesministerium-f%C3%BCr-Inneres.html|dataarchivio=23 gennaio 2025}}</ref>
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Claudio Maria Goldoni|titolo=Atlante estense - Mille anni nella storia d'Europa - Gli Estensi a Ferrara, Modena, Reggio, Garfagnana e Massa Carrara|città=Modena|editore=Edizioni Artestampa|anno=2011|cid=Claudio Maria Goldoni: ''Atlante estense''|isbn=978-88-6462-005-3}}
* {{de}} Georg Clam Martinic: ''Österreichisches Burgenlexikon. Burgen und Ruinen, Ansitze, Schlösser und Palais''. 2. Auflage. Landesverlag, Linz 1992, ISBN 3-85214-559-7.
* {{de}} [[Rupert Feuchtmüller]]: ''Die Herrengasse''. Zsolnay, Wien u. a. 1982, ISBN 3-552-03422-6, (''Wiener Geschichtsbücher'' 28).
* {{de}} [[Richard Groner]]: ''Wien wie es war. Ein Nachschlagewerk für Freunde des alten und neuen Wien''. 5. Auflage. Vollständig neu bearbeitet und erweitert von [[Felix Czeike]]. Molden, Wien u. a. 1965.
*
* {{de}} Manfred Matzka: ''Vieler Herren Häuser. 20 Wiener Palais''. Brandstätter, Wien 2005, ISBN 978-3-85498-444-3.
* {{de}} Nina Nemetschke, Georg Kugler: ''Lexikon der Wiener Kunst und Kultur''. Ueberreuter, Wien u. a. 1990, ISBN 3-8000-3345-3.
* {{de}} Richard Perger. ''Das Palais Modena in der Herrengasse zu Wien''. Franz Deuticke, Wien 1997, ISBN 3-7005-4656-4, (''Forschungen und Beiträge zur Wiener Stadtgeschichte'' 31).
== Altri progetti ==
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{{Palazzi e residenze imperiali in Austria}}
{{Este}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|architettura|Austria}}
[[Categoria:Palazzi di Vienna|Modena]]
[[Categoria:Residenze imperiali degli Asburgo|Palais Modena]]
[[Categoria:Residenze degli Este]]
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