Operazione C3: differenze tra le versioni
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|Tipo=Operazione militare
|Nome del conflitto=Operazione C3<br/>Operazione Herkules
|Parte_di= della [[campagna del Nordafrica]] della [[seconda guerra mondiale]]
|Immagine=
|Didascalia=
|Data=Progettata per
|Luogo=[[Colonia di Malta|Malta]]
|Esito= Annullata nel novembre 1942
|Schieramento2= {{GBR}}
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{{campagnabox Mediterraneo 1940-1942}}
{{campagnabox Campagna del Nord Africa}}
[[File:Map of Maltese Islands and Valetta (1888).jpg|miniatura|Mappa storica delle [[isole maltesi]].]]
L''''operazione C3''' (detta '''operazione Herkules''' dai [[Germania|tedeschi]], conosciuta anche come '''operazione Ercole''') era il nome in codice di
L'operazione, progettata nel 1942, non venne però mai attuata a causa dell'evolversi degli eventi durante la [[campagna del Nordafrica]], e in particolare dopo l'[[assedio di Tobruk]], che costò alle forze dell'Asse la perdita della cittadina libica.
== Storia ==
{{vedi anche|Assedio di
Già con l'entrata in guerra dell'Italia nel giugno 1940, l'Asse decise di costringere Malta alla resa con il [[Assedio di Malta (1940-1942)|suo assedio]], bombardandola o prendendola per fame, attaccando i suoi porti, le città, il capoluogo e le navi alleate che rifornivano l'isola. Per gli italiani in particolare, era centrale nella campagna militare nel teatro del Mediterraneo. L'isola era oggetto di rivendicazioni nazionali italiane e Mussolini sperava di poterla trasformare in una provincia del regno. Con il successo tedesco nella battaglia di Francia, un piano per l'invasione dell'isola, fu previsto con una forza d'invasione di {{M|20000}} uomini, sbarcate con motozattere al centro dell'isola e a Gozo, con l'aggiunta di carri armati, ma Mussolini, sovrastimando le difese inglesi a Malta, al momento pensò che un'invasione sarebbe stata inutile.
L'estate del [[1942]] segnò una svolta decisiva per le sorti della [[seconda guerra mondiale]]. Gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]], infatti, durante la "prima conferenza di Washington" (12 dicembre [[1941]] - 14 gennaio [[1942]]) avevano concertato l'attacco alle forze dell'Asse partendo dall'[[Europa Occidentale]] ([[operazione Sledgehammer]]) e dall'[[Italia]].
Difficoltà logistiche nei mesi successivi indussero il cambiamento delle priorità stabilite, mettendo in cima alla lista il [[Nord Africa]] (operazioni [[Operazione Gymnast|Gymnast]] e [[Operazione Torch|Torch]]). In entrambi gli scenari determinante era [[Malta]], l'isola fortificata da dove decollavano gli aerei per attaccare i convogli dell'Asse che facevano la spola tra Italia e [[Libia]].
Il [[Comando Supremo italiano]] entrò nella fase operativa del piano nel marzo 1942, e vi furono assegnati ufficiali tedeschi come [[Hermann-Bernhard Ramcke]]. In aprile furono costituite per l'operazione alcune unità di paracadutisti della Luftwaffe. Proprio le sorti dell'isola furono oggetto dell'incontro al vertice tra [[Adolf Hitler|Hitler]] e [[Benito Mussolini|Mussolini]] svoltosi a Klesseheim il 29 e 30 aprile [[1942]] dove si approvò l'avvio dell'operazione e si stabilì, tra l'altro, che la programmata offensiva in Nord Africa dell'ACIT ([[Armata corazzata italo-tedesca]]) del successivo 26 maggio avrebbe dovuto conquistare [[Tobruk]] e attestarsi sulla linea [[Sollum]]-[[Halfaya]]. Le forze aeree così liberate dovevano essere trasferite in [[Sicilia]] per supportare l'aviosbarco su [[Malta]]. Era già stata costituita in Italia una Forza Navale Speciale, creata nell'ottobre 1940 per un previsto sbarco in Corsica, e ad essa venne affidata la preparazione.
Tuttavia dopo i successi colti con la rapida avanzata di Rommel nel giugno 1942, questi chiese e ottenne da Hitler l'autorizzazione a proseguire la sua azione, rinunciando a ulteriori rinforzi e mantenendo le forze aeree già a sua disposizione. Il piano di invasione di Malta fu quindi rimandato a settembre. Ma l'avanzata di Rommel fu bloccata dagli Alleati e i tedeschi si videro costretti a far affluire in Nord Africa anche le truppe che si erano già addestrate per l'invasione di Malta. L'operazione fu definitivamente cancellata dopo la definitiva perdita di [[Tobruk]] l'11 novembre [[1942]].▼
▲Tuttavia dopo i successi colti con la rapida avanzata di Rommel nel giugno 1942, questi chiese e ottenne da Hitler l'autorizzazione a proseguire la sua azione, rinunciando a ulteriori rinforzi e mantenendo le forze aeree già a sua disposizione. Il piano di invasione di Malta, nonostante la contrarietà di Kesselring, fu quindi rimandato
{{Citazione|Il corpo di sbarco a Malta prevedeva truppe da sbarco: reggimento “San Marco”, battaglioni [[camicie nere]] da sbarco, arditi, Divisione paracadutisti Folgore, Divisione aerotrasportabile La Spezia, Divisioni di Fanteria Livorno, Superga, Friuli, Napoli e Assietta ecc. con 270 mezzi da sbarco e una cinquantina di altri natanti, scortati da una trentina di siluranti, mentre il resto della flotta italiana sarebbe stata pronta ad intervenire dai porti di Messina, Reggio, Augusta, Napoli e Cagliari. Era previsto l'impiego di 9 battaglioni paracadutisti tedeschi e 51 italiani: di cui 35 esercito, 10 MVSN, (milizia), 4 marina, 2 aeronautica, in tutto 62 mila uomini, {{formatnum:1600}} veicoli e 700 bocche da fuoco, trasportati su 33 grosse navi con adeguate scorte, e centinaia di alianti tedeschi, con l'appoggio di {{formatnum:1500}} aerei, di cui 600 tedeschi.<ref>[http://www.isses.it/borg.htm Carmelo Borg Pisani e lo sbarco a Malta]</ref>}}▼
[[File:Bundesarchiv Bild 101II-M2KBK-218-12, Frankreich, Landungsboot im Hafen.jpg|thumb|Un mezzo da sbarco tedesco.]]▼
L'esecuzione del piano (concepito da un team italiano interforze genera RE. Vecchiarelli, ammiraglio Girosi e generale RA. Cappa) venne affidata all'[[ammiraglio]] [[Vittorio Tur]]. Tutta l'operazione doveva essere condotta sotto l'"ombrello" della [[Regia Marina]] a cui era affidato anche il compito di organizzare una flotta per proteggere lo sbarco delle truppe. L'attacco avrebbe dovuto svolgersi a mezzo delle autoscale dei vigili del fuoco, montate su posamine che avrebbero dovuto raggiungere e circondare l'isola e poi, sviluppate le volate delle scale, far salire i soldati che avrebbero così invaso il territorio. ▼
L'operazione fu definitivamente cancellata dopo la definitiva perdita di [[Tobruk]] l'11 novembre [[1942]].
In vista dell'invasione l'Italia addestrò, inoltre, in qualità di guide da sbarco alcune decine di [[irredentismo maltese|irredentisti maltesi]] che erano emigrati volontariamente in Italia o vi erano stati espulsi dal governo britannico, costituendo il [[centro militare G]]. Uno di questi, [[Carmelo Borg Pisani]], fu inviato segretamente sull'isola nella notte tra il 17 e il 18 maggio [[1942]] ma fu presto scoperto e condannato a morte per impiccagione.▼
L'esecuzione del piano (concepito da una squadra italiana interforze, generale R.E. Vecchiarelli, ammiraglio Girosi e generale R.A. Cappa) venne affidata all'[[ammiraglio]] [[Vittorio Tur]], comandante della Forza Navale Speciale.
▲{{Citazione|Il corpo di sbarco a Malta prevedeva truppe da sbarco: reggimento “San Marco”, battaglioni [[camicie nere]] da sbarco, arditi, Divisione paracadutisti Folgore, Divisione aerotrasportabile La Spezia, Divisioni di Fanteria Livorno, Superga, Friuli, Napoli e Assietta ecc. con 270 mezzi da sbarco e una cinquantina di altri natanti, scortati da una trentina di siluranti, mentre il resto della flotta italiana sarebbe stata pronta ad intervenire dai porti di Messina, Reggio, Augusta, Napoli e Cagliari. Era previsto l'impiego di 9 battaglioni paracadutisti tedeschi e 51 italiani: di cui 35 esercito, 10 MVSN, (milizia), 4 marina, 2 aeronautica, in tutto 62 mila uomini, {{formatnum:1600}} veicoli e 700 bocche da fuoco, trasportati su 33 grosse navi con adeguate scorte, e centinaia di alianti tedeschi, con l'appoggio di {{formatnum:1500}} aerei, di cui 600 tedeschi.<ref>[http://www.isses.it/borg.htm Carmelo Borg Pisani e lo sbarco a Malta]</ref>}}
[[File:Italian bombing of the Grand Harbor, Malta.jpg|thumb|Bombardamento aereo italiano del Grand Harbour di Malta]]
Il piano di invasione era previsto in due tempi:
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* nella seconda era previsto l'appoggio dei paracadutisti tedeschi comandati da [[Kurt Student]] allo sbarco di {{formatnum:7000}} militari italiani in due diversi punti dell'isola per costituire due teste di ponte necessarie a far affluire ulteriori rinforzi; nel frattempo operazioni condotte dai commando dovevano distruggere obiettivi chiave della difesa britannica.
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=== Le forze previste ===▼
La Forza Navale Speciale secondo i piani, con 19 navi da trasporto, 270 [[mezzo da sbarco|mezzi da sbarco]] ed una cinquantina di altri natanti, scortati da una trentina di siluranti, avrebbe dovuto sbarcare un totale di {{M|62000}} uomini (nonché 1600 veicoli e 700 pezzi d’artiglieria) sulle coste dell'isola.<ref name="treinvasioni">{{Cita web |url=http://www.avia-it.com/act/cera_una_volta/echi/CUV_Echi_2014/Segnalazione_articoli_lug/Le_tre_previste_invasioni_di_Malta.pdf |titolo=Le tre previste invasioni di Malta |accesso=8 gennaio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160816215937/http://www.avia-it.com/act/cera_una_volta/echi/CUV_Echi_2014/Segnalazione_articoli_lug/Le_tre_previste_invasioni_di_Malta.pdf |urlmorto=sì }}</ref>
====Italiane====▼
* [[185ª Divisione paracadutisti "Folgore"|185 Divisione paracadutisti "Folgore"]] (generale di divisione [[Enrico Frattini]], comandante la fanteria divisionale generale di brigata [[Riccardo Bignami]], composta dai 185°, 186° e 187° reggimenti di fanteria paracadutista e 185º reggimento artiglieria);▼
▲In vista dell'invasione l'Italia addestrò, inoltre, in qualità di guide da sbarco alcune decine di [[irredentismo maltese|irredentisti maltesi]] che erano emigrati volontariamente in Italia o vi erano stati espulsi dal governo britannico, costituendo il [[centro militare G]]. Uno di questi, [[Carmelo Borg Pisani]], fu inviato segretamente sull'isola nella notte tra il 17 e il 18 maggio [[1942]] ma fu presto scoperto e condannato a morte per [[impiccagione]].
**[[20ª Divisione fanteria "Friuli"|20ª "Friuli"]] (generale di divisione [[Giacomo Carboni]], comandante la fanteria divisionale generale di brigata [[Carlo Fantoni]], composta dai 87° e 88° reggimenti di fanteria Friuli e 35º reggimento artiglieria) del XXX corpo d'armata (generale di corpo d'armata[[Vittorio Sogno]], comandanti artiglieria generale di brigata [[Benvenuto Speranzini]] e genio generale di brigata [[Gino Granata)]];▼
** [[4ª Divisione fanteria "Livorno"|4ª "Livorno"]] (generale di divisione [[Domenico Chirieleison]], comandante la fanteria divisionale, generale di brigata [[Gino Ficalbi]], composta dai 33° e 34° reggimenti di fanteria Livorno e 28º reggimento artiglieria Monviso) del XXX corpo d'armata;▼
*
▲
* [[Reggimento "San Marco"]] della [[Regia Marina]]▼
▲*
* Un raggruppamento speciale "da sbarco" di [[camicie nere]] comandato dal console generale MVSN [[Santi Quasimodo]] su▼
▲* [[
** XLII battaglione camicie nere da sbarco "Vicenza"▼
▲[[File:Bundesarchiv Bild 101II-M2KBK-218-12, Frankreich, Landungsboot im Hafen.jpg|
; Forze da sbarco
*[[Regia Marina]]
** Battaglione nuotatori paracadutisti
▲*
▲** XLII battaglione [[camicie nere]] da sbarco "Vicenza"
** XLIII battaglione camicie nere da sbarco "Belluno"
** L battaglione camicie nere da sbarco "Treviso"
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** 1 compagnia [[mortaio da 81 Mod. 35|mortai da 81 Mod. 35]]
** 1 compagnia guastatori camicie nere
*[[1º Reggimento d'assalto "Amedeo d'Aosta"|Battaglione Riattatori "Loreto"]] della [[Regia Aeronautica]]
* [[battaglione "Santa Barbara"]] di volontari del [[Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco]] (poi diviso in centurie mandate in rinforzo alle città più bombardate)
; Truppe aviotrasportate
* [[185ª Divisione paracadutisti "Folgore"]] (generale di divisione [[Enrico Frattini]], comandante la fanteria divisionale generale di brigata Riccardo Bignami);
**185º reggimento di fanteria paracadutista
**186º reggimento di fanteria paracadutista
**187º reggimento di fanteria paracadutista
**185º reggimento artiglieria
; Mezzi navali
*Forza Navale Speciale
**incrociatori leggeri ''Bari'' e [[SMS Strassburg|''Taranto'']],
** cacciatorpediniere [[Carlo Mirabello (esploratore)|''Carlo Mirabello'']] ed [[Augusto Riboty (esploratore)|''Augusto Riboty'']]
** torpediniere [[Antares (torpediniera)|''Antares'']], [[Aretusa (torpediniera)|''Aretusa'']], [[Angelo Bassini (cacciatorpediniere)|''Angelo Bassini'']], [[Nicola Fabrizi (cacciatorpediniere)|''Nicola Fabrizi'']] e [[Giacomo Medici (cacciatorpediniere)|''Giacomo Medici'']]
** navi da sbarco ''Sesia'', ''Tirso'' e ''Garigliano''
** Mezzi da sbarco ([[motozattera|motozattere]], motolance [[Classe ML]] e imbarcazioni civili convertite)
===
;Truppe aviotrasportate
* [[XI. Fliegerkorps]] ([[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]])
** [[7. Flieger-Division]]
* 2. Kompanie/Panzerabteilung z.b.V.66▼
** [[Fallschirmjäger-Brigade Ramcke]]
*** Fallschirmjäger-Regiment 2
*** Fallschirmjäger-Regiment 5
** Kommando der Schulen und Ergänzungseinheiten
▲** 2. Kompanie/Panzerabteilung z.b.V. 66
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Mariano Gabriele, ''Operazione C3: Malta'', Roma, Ufficio storico marina militare, 1965
* Alessandro Mella, ''I Vigili del Fuoco e l'invasione di Malta. Breve storia del Battaglione speciale "Santa Barbara"'', Marvia, 2009. ISBN 978-88-89089-30-9
== Voci correlate ==
* [[Assedio di Malta (1940-1942)]]
* [[Assedio di Tobruk]]
* [[Battaglia di mezzo giugno]]
* [[Campagna del Nordafrica]]
* [[Carmelo Borg Pisani]]
* [[Potenze dell'asse]]
{{portale|fascismo|
[[Categoria:Battaglia del Mediterraneo|C3]]
[[Categoria:Campagna del Nordafrica]]
[[Categoria:Operazioni della seconda guerra mondiale mai attuate|C3]]
[[Categoria:Storia di Malta]]
[[Categoria:Italia nella seconda guerra mondiale]]
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