Anno liturgico nella Chiesa latina: differenze tra le versioni
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Pertanto si può affermare che:
* esistono almeno tanti anni liturgici latini quanti sono i riti latini;
*
* ogni anno liturgico è l'espressione temporale del relativo [[rito liturgico]].<ref>Sono invalse nel linguaggio comune le seguenti espressioni: ''[[anno liturgico]] della [[Chiesa latina]]'' e ''[[Anno liturgico]] del [[rito latino]] della [[Chiesa cattolica]]''. Tutte e due si riferiscono esplicitamente alla [[Chiesa latina]]: la seconda usa il termine rito latino" o come sinonimo di "Chiesa latina" o in relazione ai riti liturgici in uso nella medesima Chiesa latina, fra i quali, per esempio, l'inizio dell'anno liturgico può essere diverso. Così nel rito ambrosiano l'Avvento comincia due settimane prima della data di inizio nel rito romano, e la Quaresima comincia non con quello che il rito romano chiama Mercoledì delle Ceneri ma nella domenica successiva.</ref>
Tra gli anni liturgici latini permangono moltissimi elementi comuni dato che fanno riferimento all'unica Chiesa latina, di gran lunga la più numerosa fra le singole [[Chiese sui iuris]] cattoliche.
== Panoramica sugli anni liturgici latini ==
Gli anni liturgici latini, denominati anche occidentali, sono rispettivamente collegati ai diversi riti che compongono la famiglia rituale latina. Fra tali anni liturgici nel corso della storia si annoverano: il romano, l'ambrosiano, il mozarabico, il bracarense, il patriarchino, il celtico, il gallicano, il beneventano, quello di Sarum e quelli di alcuni ordini religiosi quali il certosino.
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== Anno liturgico romano ==
L'anno liturgico romano, espressione temporale del [[rito romano]], è uno degli anni liturgici della [[Chiesa latina]] e quindi della [[Chiesa cattolica]]
In attuazione della [[riforma liturgica del rito romano]] il [[Consilium ad exsequendam Constitutionem de Sacra Liturgia]] cominciò già nel 1964 i lavori e il 17 aprile 1967 consegnò il testo della sua proposta a [[papa Paolo VI]],<ref>''Calendarium Romanum'', p. 53</ref> che con il motu proprio ''Mysterii Paschalis'' del 14 febbraio 1969, promulgò le norme universali dell'anno liturgico del [[rito romano]] e il [[Calendario romano generale]], perché "nella restaurazione dell'Anno liturgico, per il quale [[Concilio Vaticano II|il Concilio]] ha formulato le norme, è necessario che il mistero pasquale di Cristo sia posto in una luce più viva".<ref>Messale Romano, terza edizione italiana, p. LV</ref><ref>"ut idem paschale Christi mysterium in instauratione anni liturgici, cuius normae ab ipso Sancta Synodo traditae sunt, in clariore luce ponatur" ([https://archive.org/details/CalendariumRomanum1969/page/n5/mode/2up ''Calendarium Romanum''], Typis Polyglottis Vaticanis 1969, pp. 7–10).</ref>
L'anno liturgico
=== Schema dell'anno liturgico
{| class=wikitable
|+'''ANNO LITURGICO NEL RITO ROMANO
!Tempi!! Suddivisione
![[Colore
!Ricorrenze principali fra cui le solennità, le domeniche e le feste del Signore.
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2) di tipo escatologico, in quanto costituisce una preparazione alla seconda venuta, il ritorno glorioso, del Signore Gesù Cristo tramite il ricordo della sua prima venuta.
L
Il tempo d'[[Avvento]] termina dopo l'Ora Nona del 24 dicembre, qualunque sia il grado del giorno liturgico d'Avvento che in tale data venga celebrato come giorno proprio.
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| Prima domenica d'Avvento (''Ad Te levavi''). Cade tra il 27 novembre e il 3 dicembre; è la prima domenica dell'anno liturgico e la quarta domenica antecedente il [[Natale]].
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| Seconda domenica d'Avvento (''Populus Sion''). Cade tra il 4 e il 10 dicembre.
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| bgcolor="#FFFFFF" align="center" | bianco
| Solennità dell
Essa si celebra normalmente dal tardo pomeriggio del 7 dicembre a tutto l'8 dicembre, salvo che l'8 dicembre non cada di domenica: in tal caso la Solennità viene trasferita al 9 dicembre e dura quanto il giorno naturale. Tuttavia, in ossequio alla particolare devozione mariana, le conferenze episcopali dei paesi in cui la Solennità è [[festa di precetto|giorno di precetto]] possono adottare una deroga alla norma ordinaria sulle precedenze.
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| bgcolor="#CC33AA" align="center" | viola (o rosa<ref name="rosa">facoltativamente dove è tradizione ([https://www.vatican.va/roman_curia/congregations/ccdds/documents/rc_con_ccdds_doc_20030317_ordinamento-messale_it.html Ordinamento generale del Messale Romano, 346 f])</ref>)
| bgcolor="#FF99CC" align="center" | rosa o viola▼
| Terza domenica d'Avvento (''[[Domenica Gaudete|Gaudete]]''). Cade tra l'11 e il 17 dicembre. Dà inizio alla terza settimana d'Avvento, con formulari propri per ogni giorno eccetto il sabato che è tra le ferie privilegiate d'Avvento. In base alla data in cui cade la terza domenica d'avvento e tenuto conto dell'inizio delle ferie privilegiate, i formulari propri dei giorni feriali della terza settimana possono essere omessi in tutto o in parte.
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| bgcolor="#CC33AA" align="center" | viola
| [[Quattro tempora|Tempora]] d'Inverno o d'[[Avvento]]. Sono celebrate presso alcuni calendari particolari, quale ad
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| rowspan="2" bgcolor="#FFCCEE" | Periodo di Preparazione immediata al Natale.
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Questo periodo termina contestualmente alla fine dell'Avvento.
| rowspan="2" bgcolor="#CC33AA" align="center" | viola
| Ferie privilegiate d'Avvento.<ref>In alcuni luoghi i calendari liturgici particolari denominano le ferie privilegiate d'avvento quali ''Ferie verso Natale''. Tale ulteriore denominazione è interessante perché recepisce il concetto sottinteso al periodo delle ferie privilegiate, ossia la preparazione immediata al Natale. Va però chiarito che tale nuova denominazione allo stato non è
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| Quarta domenica d'Avvento (''Rorate''). Cade tra il 18 e il 24 dicembre. Dà inizio alla quarta settimana d'Avvento, che è incompleta se la domenica cade tra il 19 e il 24.
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Questo tempo si presenta come tempo di gaudio e possiede un unico carattere di tipo attuale in quanto costituisce un rivivere la manifestazione del Signore Gesù Cristo.
La detta manifestazione, pur se unica, viene dalla liturgia contemplata in tre momenti: il Natale, l'Epifania e il Battesimo del Signore. Per tali ragioni, questo tempo non ha articolazioni interne<ref>
Il Tempo di Natale è un tempo forte
Il tempo di Natale inizia infatti il 24 dicembre e, precisamente, con i Primi Vespri della Solennità del Natale del Signore, oppure con la Messa Vespertina nella Vigilia della Solennità del Natale se tale Messa precede i Primi Vespri.
Il tempo di Natale termina con la
| rowspan="5" bgcolor="#FFFFFF" | Ottava di Natale.
Con questa espressione si intendono gli otto giorni che seguono la festa di Natale fino al 1º gennaio compreso o, in un secondo significato, l'ottavo giorno dopo la festa cioè il giorno 1º gennaio. Gli altri giorni vengono chiamati ''giorni fra l'ottava''.
L'[[Ottava (liturgia)|Ottava]], intesa in base alla prima accezione, prolunga il gaudio del Natale ed è
| rowspan="5" bgcolor="#FFFFFF" align="center" | bianco <br />
| Solennità del ''[[Natale|Natale del Signore]]''.
Si celebra dal tardo pomeriggio del 24 dicembre a tutto il 25 dicembre. È uno dei massimi giorni liturgici elencati in secondo luogo nella [[Tabella dei giorni liturgici|Tabella dei giorni liturgici disposti secondo l'ordine di precedenza]] (nella quale il [[Triduo pasquale]] tiene il primo posto). Gli altri giorni dello stesso livello di precedenza sono l'Epifania, l'Ascensione, Pentecoste, le Domeniche di Avvento, Quaresima e Pasqua, Mercoledì delle Ceneri, le ferie della Settimana Santa da lunedì a giovedì e i giorni dell'Ottava di Pasqua.<ref>"Norme generali per l'ordinamento dell'Anno liturgico e del calendario" in, per esempio, [https://liturgico.chiesacattolica.it/messale-romanoterza-edizione-italiana/ Messale Romano, terza edizione italiana], p. LXI</ref>
|-
| Festa di Santo [[Stefano protomartire]] nel 2º giorno fra l'
Festa di San [[Giovanni
Festa dei Santissimi
Le singole dette
1) se una delle dette date cade di sabato la relativa
2) se una delle dette date cade di domenica la relativa
Le singole celebrazioni liturgiche di queste feste alternano elementi propri con elementi natalizi: fanno eccezione i
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| 5º
6º
7º
I detti singoli giorni rispettivamente cadono il 29, 30 e 31 dicembre. Se in uno di essi cada la domenica o in data 30 dicembre cada il venerdì, il rapporto tra le varie ricorrenze è disciplinato nel seguente modo:
1) se il 29 o il 30 dicembre cade di sabato il relativo
2) se una delle dette date cade di domenica o se il 30 dicembre cade di venerdì, il relativo
3) il 7º
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| Festa della [[Sacra famiglia|Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe]]
Si celebra:
* nella domenica fra l'
* nel 6º giorno fra l'
Questa
1) se cade il 26 dicembre oppure cade il venerdì 30 dicembre, essa dura quanto il giorno naturale, e
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Tempo di Natale dopo l'Ottava
Dopo l'
| rowspan="3" bgcolor="#FFFFFF" align="center" | bianco <br />
| [[Domenica II dopo Natale]] (''Dum Medium''). Cade tra il 2 e il 5 gennaio. Si celebra solo se l'Epifania è [[festa di precetto|precetto]] in quella regione.
|-
| Solennità dell
Dove è [[festa di precetto]] si celebra dal tardo pomeriggio del 5 gennaio a tutto il 6 gennaio, altrimenti si celebra nella prima domenica successiva al 1º gennaio.
|-
| Festa del [[Battesimo di Gesù|Battesimo del Signore]].
Dove l'Epifania si celebra non oltre il 6 gennaio, questa festa si celebra sempre nella domenica seguente l'Epifania. Dove l'Epifania, non essendo [[festa di precetto]], si celebra nella domenica che cade il 7 o l'8 gennaio, questa festa si celebra il lunedì seguente ossia rispettivamente l'8 o il 9 gennaio.<ref>Le norme generali sull'anno liturgico e sul calendario originariamente prescrivevano che la festa del Battesimo del Signore fosse tralasciata nelle regioni dove l'Epifania fosse celebrata nella domenica che cade il 7 o l'8 gennaio.</ref>
|-
| rowspan="
| rowspan="
| Non esiste una "Prima Domenica
|-
| Ogni domenica del tempo ordinario viene indicata con un numero ordinale, a partire da "''Seconda''".
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| Festa della ''conversione di [[San Paolo di Tarso|San Paolo apostolo]]'' il [[25 gennaio]].▼
|-▼
|-▼
|-▼
▲| Festa della conversione di [[San Paolo di Tarso|San Paolo apostolo]] il [[25 gennaio]].
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| bgcolor="#FFFFFF" align="center" | bianco
| Festa della ''[[Candelora|Presentazione del Signore]]'', il [[2 febbraio]], detta comunemente anche ''Candelora''.
|-
| rowspan="
| rowspan="5" bgcolor="#CC33AA" align="center" | viola
| ''[[Mercoledì delle Ceneri]]'', che cade 46 giorni prima della [[Domenica di Pasqua]]. La sua durata corrisponde al giorno naturale, ma ha la precedenza sulle altre ricorrenze che cadessero nello stesso giorno e che sono comprese nei nn. 3-13 della [[Tabella dei giorni liturgici]]. Questo mercoledì è giorno di [[Digiuno ecclesiastico|digiuno]] e di [[astinenza dalle carni|astinenza]].
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| Prima domenica di [[Quaresima]] (''Invocabit'').
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| [[Quattro tempora|Tempora]] di Primavera o di [[Quaresima]]. Sono celebrate presso alcuni calendari particolari, quale ad
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| Seconda domenica di Quaresima (''Reminiscere'').
|-
| Terza domenica di Quaresima (''Oculi'').
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| bgcolor="#FFFFFF" align="center" | bianco
| Solennità di ''[[San Giuseppe]], sposo della beata Vergine Maria'', il 19 marzo oppure il 20 marzo, se nel 19 cade una domenica di Quaresima prima della Domenica delle Palme. Se il 19 coincide con la Domenica delle Palme, la solennità è trasferita al 18 marzo in quelle nazioni dove è [[festa di precetto]]; nelle altre nazioni la Conferenza episcopale può trasferirla ad una data fuori dalla Quaresima.<ref>[http://www.clerus.org/bibliaclerusonline/es/id1.htm ''Normae universales de anno liturgico et de calendario'', 56f]: ''Sollemnitas S. Ioseph, ubi est de præcepto servanda, si cum Dominica in palmis de Passione Domini occurrit, anticipatur sabbato præcedenti, die 18 martii. Ubi vero non est de præcepto servanda, a Conferentia Episcoporum ad alium diem extra Quadragesimam transferri potest'' ([https://media.musicasacra.com/books/latin_missal2002.pdf ''Missale Romanum'', p. 70/828]).</ref>
|-
| bgcolor="#FFFFFF" align="center" | bianco
| Solennità dell
|-
| bgcolor="#
| Quarta domenica di Quaresima (''[[Domenica Laetare|Laetare]]'').
|-
| rowspan="4" bgcolor="#FFCCEE" | La Settimana Santa è diretta al ricordo della Passione del Cristo a partire dal momento del suo ingresso in Gerusalemme<ref name=":0">''Normae universales de anno liturgico et de calendario'', 31</ref>▼
| bgcolor="#CC33AA" align="center" | viola
| Quinta domenica di Quaresima (''Iudica'').
▲|-
▲| rowspan="4" colspan="2" bgcolor="#FFCCEE" | La Settimana Santa è diretta al ricordo della Passione del Cristo a partire dal momento del suo ingresso in Gerusalemme<ref name=":0">''Normae universales de anno liturgico et de calendario'', 31</ref>.
|-
| bgcolor="#FF0000" align="center" | rosso
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|-
| bgcolor="#CC33AA" align="center" | viola
| Lunedì,
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| bgcolor="#FFFFFF" align="center" | bianco
| [[Giovedì
|-
| rowspan="4" colspan="2" bgcolor="#FFEECC" | Sacro Triduo Pasquale chiamato anche triduo della Passione, Morte e Risurrezione del Signore, è il centro dell'[[Anno liturgico]] essendo storicamente la prima celebrazione annuale. In tal modo si porta a compimento la [[Pasqua ebraica]], figura di quella del [[Gesù|Cristo]]. Il Triduo è un tempo forte{{Citazione necessaria}} anzi, in ordine cronologico, è il quarto dei tempi forti e, in ordine di dignità, il più importante tra i tempi forti.
| bgcolor="#FFFFFF" align="center" | bianco <br />
| [[Giovedì
|-
| bgcolor="#FF0000" align="center" | rosso
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| Solennità della [[Pasqua]] di [[Risurrezione]] di Nostro Signore [[Gesù Cristo]]: contestualmente all'inizio di questa solennità si inizia il tempo pasquale che sino ai vespri compresi si interseca con il Triduo Pasquale.
|-
| [[Ottava di Pasqua]], si inizia con la Solennità di Pasqua e si conclude con la II domenica di Pasqua, comprese. La II domenica di Pasqua è anche detta Domenica della Divina Misericordia e
|-
| III domenica di Pasqua.
|-
| IV domenica di Pasqua o Domenica del Buon Pastore.
|-
| V domenica di Pasqua.
|-
| VI domenica di Pasqua.
|-
| Solennità dell
|-
| VII domenica di Pasqua
|-
| rowspan="3" bgcolor="#FF0000" align="center" | rosso
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| Con la Pentecoste si conclude il tempo pasquale.
|-
| [[Quattro tempora|Tempora]] d'Estate, presso alcuni calendari particolari, quale ad
|-
| rowspan="
La prima data possibile per la Pentecoste è il [[10 maggio]], nel qual caso la prima domenica
L'ultima data possibile per la Pentecoste è il [[13 giugno]], nel qual caso la prima domenica del secondo periodo del tempo ordinario è il [[27 giugno]] o, dove la solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo è celebrata in domenica, il [[4 luglio]].
| bgcolor="#FFFFFF" align="center" | bianco
| [[
|-
| bgcolor="#FFFFFF" align="center" | bianco
| Solennità del ''[[Corpus Domini|
|-
| bgcolor="#FFFFFF" align="center" | bianco
| Solennità del ''[[Sacro Cuore di Gesù]]'', nel venerdì immediatamente seguente la II domenica dopo Pentecoste.
|-
| rowspan="
|
|-
|
|-
|
|-
|
▲|-
| Dodicesima domenica del tempo ordinario, se dopo la solennità della Trinità
▲|-
| Tredicesima domenica del tempo ordinario, se dopo la solennità della Trinità.
|-
| Quattordicesima domenica del tempo ordinario.
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| Diciannovesima domenica del tempo ordinario.
|-
| Ventesima domenica del tempo ordinario.
|-
| Ventunesima domenica del tempo ordinario.
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| Trentaduesima domenica del tempo ordinario.
|-
| Trentatreesima domenica del tempo ordinario.
|-
| Trentaquattresima (ultima) settimana del tempo ordinario.
|-
| bgcolor="#FFFFFF" align="center" | bianco
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|-
| bgcolor="#FFFFFF" align="center" | bianco
| Solennità dell
|-
| bgcolor="#FF0000" align="center" | rosso
| Festa dell
|-
| bgcolor="#339900" align="center" | verde
| [[Quattro tempora|Tempora]] d'Autunno, presso alcuni calendari particolari, quale ad
|-
| bgcolor="#FFFFFF" align="center" | bianco
| Solennità di ''[[Tutti i Santi]]'', il 1º novembre.
|-
| bgcolor="#CC3399" align="center" | viola (o nero<ref>facoltativamente dove è prassi consueta ([https://www.vatican.va/roman_curia/congregations/ccdds/documents/rc_con_ccdds_doc_20030317_ordinamento-messale_it.html Ordinamento generale del Messale Romano, 346 e])</ref>)
| ''[[Commemorazione dei defunti|Commemorazione di tutti i fedeli defunti]]'', il 2 novembre.
|-
| bgcolor="#FFFFFF" align="center" | bianco
| Festa della ''[[Basilica di San Giovanni in Laterano|Dedicazione della Basilica Lateranense]]'', il 9 novembre.
|-
| bgcolor="#FFFFFF" align="center" | bianco
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|}
=== Schema dell'anno liturgico
<ref>''Rubricæ generales - Missale Romanum, Typis poliglottis Vaticanis 1962'' Cap. VIII</ref> {{vedi anche|Anno liturgico
* Il Tempo d'Avvento decorre dai I Vespri della I domenica d'Avvento fino a Nona compresa della vigilia della Natività: in alcuni commentari è descritto come il tempo che rappresenta simbolicamente i tempi dell'[[Antico Testamento]].▼
* Il tempo Natalizio decorre dai I Vespri della Natività fino al 13 gennaio compreso. Quest'arco di tempo comprende:▼
Il ''Breviarium Romanum'' del 1960 e il ''Missale Romanum'' del 1962 adottano lo stesso calendario, che introduce importanti variazioni rispetto al calendario previgente, ma mantiene inalterata la struttura dell'anno liturgico.
a) il tempo della Natività, che decorre dai I Vespri della Natività del Signore fino a Nona compresa del 5 gennaio;▼
▲* Il
b) il tempo dell'Epifania, che decorre dai I vespri dell'Epifania del Signore fino al 13 gennaio compreso.▼
▲* Il tempo
▲a) il tempo della Natività, che decorre dai
* Il [[Tempo di Settuagesima]] è un tempo liturgico penitenziale di preparazione alla Quaresima. Esso decorre dai I Vespri della domenica di Settuagesima fino a dopo Compieta del martedì della settimana di Quinquagesima. Al suo interno vi sono tre domeniche che sono rispettivamente denominate di [[domenica di Settuagesima|Settuagesima]], [[domenica di Sessagesima|Sessagesima]], e [[domenica di Quinquagesima|Quinquagesima]] poiché traggono il loro nome dal numero approssimato di giorni di distanza dalla Pasqua. Esse sono nell'ordine la terza, la seconda e la prima domenica prima della [[Quaresima]]. Anticamente in questo tempo si iniziava l'astinenza dalle carni, per cui era chiamato anche Tempo di Carnevale.▼
▲b) il tempo dell'Epifania, che decorre dai
▲* Il [[Tempo di Settuagesima]] è un tempo liturgico penitenziale di preparazione alla Quaresima. Esso decorre dai
* Il tempo quaresimale decorre dal Mattutino del mercoledì delle ceneri fino alla Messa della Vigilia pasquale esclusa. Quest'arco di tempo comprende:
a) il tempo di Quaresima, che decorre dal Mattutino del mercoledì delle ceneri fino a Nona compresa del sabato che precede la I domenica di Passione;
b) il [[tempo di Passione]], più austero del precedente, che decorre dai
* Il tempo pasquale decorre dall'inizio della Messa della Vigilia pasquale fino a nona compresa del sabato nell'ottava di Pentecoste. Quest'arco di tempo comprende:
* Non esiste il "tempo ordinario".
Le domeniche dopo l'Epifania sono celebrate dal 14 gennaio fino alla domenica che precede la domenica di Settuagesima. Sono un minimo di una fino ad un massimo di sei domeniche.
Le domeniche dopo Pentecoste, decorrono dalla I domenica dopo Pentecoste fino alla domenica che precede la I domenica d'Avvento. In questo lungo periodo possono cadere da 23 a 28 domeniche. Il Messale presenta ventiquattro domeniche, delle quali l'ultima è chiamata ''Dominica XXIV et ultima post Pentecosten''. Se le domeniche fossero solo ventitré, evenienza che capita quando la Pasqua cade il 24 o il 25 aprile, viene omessa la domenica XXIII.<ref>{{Cita web |url=http://media.musicasacra.com/pdf/missale62.pdf |titolo=Missale Romanum 1962, p. 416 |accesso=17 settembre 2020 |dataarchivio=4 marzo 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304134246/http://media.musicasacra.com/pdf/missale62.pdf |urlmorto=sì }}</ref><ref>Le edizioni del Messale tridentino prima dell'ultima (1962) indicano che in tale circostanza la messa della domenica XXIII si anticipa al sabato precedente.</ref> Se le domeniche sono più di ventiquattro, prima della domenica XXIV, che è sempre l'ultima dell'anno liturgico, si celebrano le domeniche tralasciate dopo l'Epifania, inserendole a ritroso partendo dalla VI dopo l'Epifania come penultima dell'anno liturgico fino eventualmente alla III dopo l'Epifania come quintultima dell'anno liturgico. Se ad esempio nel periodo dopo la Pentecoste cadono 26 domeniche, dopo la XXIII domenica dopo Pentecoste si celebra la V dopo l'Epifania, poi la VI dopo l'Epifania e quindi la XXIV domenica dopo Pentecoste.<ref>In realtà nelle domeniche fra la XXIII e la XXIV dopo Pentecoste, introito, graduale, alleluia, offertorio e comunione sono sempre quelle della domenica XXIII. Dalle messe delle domeniche dopo l'Epifania si prendono [[colletta (liturgia)|colletta]], epistola, Vangelo, [[secreta]] e [[postcommunio]]. Si noti anche che non tutte le domeniche omesse dopo l'Epifania trovano sempre posto in una domenica fra la XXIII e la XXIV e in particolare che la II domenica dell'Epifania non può mai essere trasferita, ma l'accorgimento di inserire le domeniche a ritroso fa sì che, se si omette una domenica, non sia sempre la stessa.</ref> Se le domeniche cadono nella data di una festa prevalente, se ne fa la commemorazione, ossia si dice la messa della festa, aggiungendo le orazioni (colletta, secreta e postcommunio) della domenica. In alcuni commentari le domeniche dopo Pentecoste sono descritte come un periodo che rappresenta simbolicamente i tempi della presenza della Chiesa sulla terra.
==== Alcune differenze tra
* Diversità della data della fine del Tempo di Natale; uso della denominazione "tempo ordinario" o ''tempus per annum''. Per altri esempi delle differenze vedi [[Tabella dei giorni liturgici]].
* Il [[1º gennaio]] si celebra in
* Nella domenica eventualmente cadente tra il 2 e il 5 gennaio compresi si celebra nel calendario del 1969 la Domenica II dopo [[Natale]] (che nel calendario precedente non esiste) oppure, nelle regioni in cui l'[[Epifania]] non è di [[festa di precetto|precetto]], la stessa solennità dell'Epifania. Nel calendario del Messale del 1962 si celebra invece la festa di seconda classe del [[Santissimo Nome di Gesù]] (che in assenza di tale domenica si celebra il 2 gennaio).<ref>Nelle versioni della messa tridentina prima della riforma di Pio X non si celebrava alcuna domenica tra il 2 e il 5 gennaio, ma invece l'ottava di una delle feste tra il 26 e il 29 dicembre.</ref> Nel calendario del 1969, la memoria del Santissimo Nome di Gesù si celebra facoltativamente il 3 gennaio.
* La festa della Sacra Famiglia si celebra
* Il [[Tempo di Settuagesima]] del calendario del Messale del 1962 non è conservato nel calendario del 1969, in cui le tre domeniche che precedono la Quaresima sono domeniche del tempo ordinario.
* [[1º luglio]] si celebra la festa del [[Preziosissimo Sangue di Gesù]].▼
* Fatte salve le differenze circa la durata temporale, il tempo ''quaresimale'' (che secondo il ''[[Codice delle Rubriche del Breviario e del Messale Romano]]'' si distingue dal Tempo ''di Quaresima'')<ref>[https://www.ceremoniaire.net/print/pastorale1950/Rubriques-1960.pdf Codice delle Rubriche, 74]</ref> del calendario della messa tridentina corrisponde al tempo di Quaresima del calendario del 1969, e il tempo di passione corrisponde alle due ultime settimane quaresimali del calendario del 1969.
* Ultima domenica di [[ottobre]] si celebra la [[Solennità di Cristo Re|festa di Cristo Re dell'Universo]].▼
▲* Il [[1º luglio]] si celebra la festa del [[Preziosissimo Sangue di Gesù]], introdotta nel [[1849]].
▲*
* Se il [[2 novembre]] cade di domenica, la [[Commemorazione dei defunti]] viene spostata al [[3 novembre]].
* Tra le modifiche introdotte dal calendario del Messale del 1962 rispetto a quello tridentino precedente si possono menzionare l'abolizione delle vigilie, tranne quelle di Pasqua, Natale, Ascensione, Pentecoste, Santi Pietro e Paolo, San Giovanni Battista, San Lorenzo e l'Assunzione di Maria; delle ottave, tranne quelle di Pasqua, Natale e Pentecoste, e di diverse feste, quali la Solennità di San Giuseppe Sposo della Beata Vergine Maria (mercoledì dopo la seconda domenica dopo Pasqua), la Cattedra di San Pietro a Roma (18 gennaio), l'Invenzione della Santa Croce (3 maggio), San Giovanni davanti alla Porta Latina (6 maggio), l'Apparizione di San Michele (8 maggio), San Pietro in Vincoli (1º agosto) e l'Invenzione delle Reliquie di Santo Stefano (3 agosto).
== Rito ambrosiano ==
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Inoltre, alcune ricorrenze ambrosiane cadono in date differenti da quelle romane: la festa della Santa Famiglia si celebra, ad esempio, l'ultima domenica di gennaio<ref>La quarta domenica di gennaio dalla riforma liturgica fino al 2008</ref> (e non nella cosiddetta "Domenica tra l'Ottava di Natale"); e il primo gennaio non si commemora Maria Madre di Dio (lo si fa, invece, nella sesta domenica di Avvento), ma si celebra piuttosto l'Ottavo giorno del Natale nella circoncisione di Cristo.
Tuttavia, non è presente nel rito ambrosiano la distinzione di tempi forti e tempo ordinario, essendo visto tutto l'anno liturgico come un unico percorso, che dal mistero dell'Incarnazione (Avvento, Tempo Natalizio-Epifanico, Epifania e tempo successivo), attraverso il fondamentale mistero della Pasqua del Signore (Quaresima, Settimana Autentica, Triduo di Pasqua, Tempo Pasquale) approda al mistero della Pentecoste (Pentecoste e tempo successivo, Martirio di
Un'altra importante differenza tra i due calendari è data dalla preminenza pressoché totale dalla celebrazione della domenica su ogni altra ricorrenza; una caratteristica dovuta all'impronta fortemente cristocentrica del rito ambrosiano che risente della lotta condotta contro l'eresia ariana da
=== Struttura generale dell'anno liturgico secondo il rito ambrosiano ===
* La prima domenica successiva alla memoria liturgica di
** Negli anni in cui l'Avvento inizia il 12 novembre, al computo delle domeniche prima di Natale se ne aggiunge una settima, detta Domenica Prenatalizia, che cade il 24 dicembre.
** Dal 17 dicembre, o dal 18 se il 17 cade in domenica, si interrompe la serie delle ferie d'Avvento e si inizia la serie delle Ferie Prenatalizie, dette «''de Exceptato''»: sette ferie numerate secondo l'ordine progressivo che vengono celebrate in sequenza, dal 17 al 24 dicembre, interrompendosi per la domenica e riprendendo il lunedì successivo.
* Dalla Messa
* Dal lunedì successivo la festa del Battesimo di Gesù inizia il tempo dopo l'Epifania, che può durare dalle quattro alle nove settimane a seconda della data della Pasqua e del conseguente inizio della Quaresima. Il colore liturgico proprio del tempo è il verde.
** All'interno del tempo dopo l'Epifania si collocano la festa della Santa Famiglia, l'ultima domenica di gennaio, la festa della Presentazione del Signore il 2 febbraio (che essendo una festa del Signore è una delle poche celebrazioni che, quando cade in domenica, prevale sulla domenica stessa) e le due domeniche della Divina Clemenza e del Perdono, rispettivamente la penultima e l'ultima domenica prima della Quaresima.
* La Quaresima inizia la sesta domenica antecedente la Pasqua; la domenica che, nel rito romano, segue il mercoledì delle ceneri. Il colore liturgico proprio del tempo è il morello ma nelle ferie dal lunedì al venerdì si possono facoltativamente usare i paramenti neri. Durante la Quaresima è sospesa ogni altra celebrazione, ad eccezione delle solennità di
** Le domeniche di Quaresima prendono il nome dal brano evangelico che viene proclamato. A partire dalla seconda domenica abbiamo quindi la Domenica della Samaritana, la Domenica di Abramo, la Domenica del Cieco e infine la Domenica di Lazzaro.
** Il giorno proprio per l'imposizione delle ceneri nel rito ambrosiano è il lunedì successivo alla domenica di inizio Quaresima, in rispetto dell'usanza che prevede che le domeniche, anche se di Quaresima, non debbano essere giorni penitenziali. Tuttavia, per favorire una maggiore partecipazione di fedeli, è ormai invalso l'uso di imporre le ceneri anche la domenica, al termine delle Messe festive oppure in un rito apposito durante la giornata.
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* Il tempo di Pasqua computa cinquanta giorni, perfettamente sovrapponibili al rito romano. Il colore proprio del tempo è il bianco. In seguito alla riforma del lezionario e del calendario del 2008 la solennità dell'Ascensione è stata riportata al giorno proprio del 40º giorno dopo Pasqua e cade perciò il giovedì successivo alla sesta domenica di Pasqua. Il tempo di Pasqua si conclude con la domenica di Pentecoste.
* Dal lunedì successivo la domenica di Pentecoste inizia il tempo dopo Pentecoste, che si divide in tre sezioni:
** Le settimane dopo Pentecoste, che vanno dal lunedì dopo Pentecoste alla settimana che comprende la festa liturgica del Martirio di
** Le settimane dopo il Martirio di
** La terza domenica di ottobre si celebra la solennità della Dedicazione del Duomo di Milano. Da questa domenica inizia l'ultima sezione del Tempo dopo Pentecoste costituito dalle Settimane dopo la Dedicazione del Duomo, che sono sempre quattro e vanno dalla terza domenica di ottobre al sabato precedente la prima Domenica di Avvento, inizio del nuovo anno liturgico. Il colore proprio delle settimane dopo la Dedicazione è il verde. Nell'ultima domenica dell'anno liturgico, come nel rito romano, si celebra la solennità di Cristo Re dell'Universo (anche se, a motivo della diversa durata dell'Avvento, cade due domeniche prima rispetto al calendario romano).
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!Ricorrenze principali fra cui le solennità, le domeniche e le feste del Signore.
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| rowspan="9" bgcolor="#E0E0FF" | Tempo di Avvento.
Il tempo di Avvento inizia con i
Nella liturgia del tempo di Avvento si omette il Gloria alle celebrazioni domenicali (ma non nelle celebrazioni delle feste e delle solennità che cadono nel tempo di Avvento).
| rowspan="6" bgcolor="#E0E0FF" | Periodo di Preparazione remota al Natale.
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Con la riforma del lezionario del 2008, ciascuna delle cinque domeniche si concentra su un tema particolare, sottolineato dall'ordinamento previsto per le letture.
| rowspan="4" bgcolor="#200042" align="center" | {{colore|#FFFFFF|morello}}
| Prima domenica d'Avvento: cade nella prima domenica immediatamente successiva all'11 novembre, e perciò nella domenica che occorre tra il 12 e il 18 novembre. Il tema della prima domenica è "La venuta del Signore".
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|Il tema della seconda domenica di Avvento è "I figli del Regno". Cade nella domenica compresa tra il 19 e il 25 novembre.
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|Terza domenica di Avvento dal tema "Le profezie adempiute". Cade nella domenica compresa tra il 26 novembre e il 2 dicembre.
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|-
| bgcolor="#FFFFFF" align="center" | bianco
| Solennità di
Il 7 dicembre cade la solennità dell'Ordinazione di
A motivo dell'impronta fortemente cristocentrica del rito ambrosiano (che considera la celebrazione della domenica, in quanto Pasqua settimanale, preminente rispetto ad ogni altra celebrazione)
Negli anni in cui la quarta domenica di Avvento cade il 7 dicembre, la solennità di
|-
| bgcolor="#200042" align="center" | {{colore|#FFFFFF|morello}}
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|-
| align="center" bgcolor="#FFFFFF"|bianco
|Nella sesta e - di norma - ultima domenica di Avvento, che cade nella domenica compresa tra il 17 e il 23 dicembre, la Chiesa Ambrosiana celebra la Divina Maternità di Maria (mistero che nel calendario romano è invece posticipato a dopo il Natale e celebrato il 1º gennaio).
|-
| align="center" bgcolor="#200042"| {{colore|#FFFFFF|morello}}
|Solo negli anni in cui il 24 dicembre cade in domenica, alle sei domeniche canoniche si aggiunge una Domenica Prenatalizia.
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| rowspan="10" bgcolor="#FFFFFF" | Tempo di Natale.
Il tempo di Natale racchiude la celebrazione dei misteri dell'Incarnazione di Cristo e delle sue prime manifestazioni nell'arco di giorni che va dai
| rowspan="6" bgcolor="#FFFFFF" | Ottava di Natale.
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L'ordinamento dell'Ottava del Natale prevede la celebrazione di diversi santi e misteri il cui significato è strettamente connesso alla nascita di Gesù.
| bgcolor="#FFFFFF" align="center" | bianco <br />
| 25 dicembre: Natale del Signore. La celebrazione del Natale inizia dalla grande liturgia vigiliare che ha luogo nelle ore serali del 24 dicembre e che, secondo la peculiarità tipica del rito ambrosiano, viene celebrata all'interno dei
Nelle tre Messe previste per la solennità del Natale la scelta dei brani evangelici segue quasi temporalmente lo svolgersi degli eventi: nella Messa celebrata nella notte si proclama la catechesi teologica del prologo di Giovanni sul Verbo incarnato, luce che splende nelle tenebre; nella Messa «all'aurora», da celebrarsi alle prime luci dell'alba del mattino di Natale, l'annuncio dell'angelo ai pastori e, finalmente, nella Messa del giorno, il racconto della nascita di Gesù a Betlemme nel brano di Luca.
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| bgcolor="#FF0000" align="center" | rosso
|26 dicembre:
|-
| bgcolor="#FFFFFF" align="center" |bianco
|27 dicembre:
|-
| bgcolor="#FF0000" align="center" |rosso
|28 dicembre:
|-
| bgcolor="#FFFFFF" align="center" |bianco
|Il 5
La Domenica fra l'
Altra peculiarità ambrosiana è che nella Domenica fra l'
|-
| bgcolor="#FF0000" align="center" |rosso
|1º gennaio: Circoncisione del Signore. A conclusione dell'
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| rowspan="4" bgcolor="#FFFFFF" |
Giorni prima e dopo l'Epifania.
La seconda parte del tempo di Natale, dal 2 gennaio alla domenica che segue il 6 gennaio, si concentra sulle prime manifestazioni messianiche.
| rowspan="4" bgcolor="#FFFFFF" align="center" | bianco <br />
|Nei giorni dal 2 al 5 gennaio si celebrano le ferie prima dell'Epifania. Se uno di questi giorni cade in domenica si celebra la Domenica dopo l'
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|6 gennaio: Epifania del Signore. In modo analogo alla celebrazione del Natale, anche la celebrazione dell'Epifania si apre nelle ore vespertine del 5 gennaio con la liturgia vigiliare inserita nella preghiera del Vespro.
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|Dal 7 gennaio (a meno che il 6 gennaio non cada in sabato) e fino alla prima domenica si celebrano le ferie dopo l'Epifania, secondo l'ordine numerico progressivo ma che si concludono sempre con la celebrazione del sabato dopo l'Epifania.
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|Nella domenica che cade tra il 7 e il 13 gennaio, dopo l'Epifania, si celebra la festa del Battesimo di Gesù, che chiude il tempo di Natale.
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| colspan="2" rowspan="5" bgcolor="#DDFFCC" |Tempo dopo l'Epifania.
Nelle settimane che vanno dalla conclusione del tempo di Natale all'inizio della Quaresima si colloca il tempo dopo l'Epifania, la cui durata può variare da quattro a nove settimane a seconda della data della Pasqua e del conseguente inizio della Quaresima.
Il tempo dopo l'Epifania segue la celebrazione della solennità e ne fa da "eco", ripercorrendo nel ciclo delle letture i segni compiuti da Cristo quali manifestazioni della sua divinità.
Nel rito ambrosiano non esiste un mercoledì delle ceneri perciò il Tempo dopo l'Epifania si conclude con l'Ora Nona del sabato che precede l'inizio della Quaresima.
| rowspan="2" bgcolor="#339900" align="center" | verde
|Il tempo dopo l'Epifania inizia con il lunedì dopo la festa del Battesimo di Gesù. Non esiste, liturgicamente, una "I Domenica dopo l'Epifania" poiché tale domenica coincide con la domenica del Battesimo di Gesù.
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La III Domenica dopo l'Epifania è dedicata al segno della moltiplicazione dei pani e dei pesci.
La IV ricorda la manifestazione della sovranità di Dio sulla natura, attraverso le pericopi evangeliche della tempesta sedata o della camminata sulle acque.
La V celebra la signoria di Dio sulla vita: il ciclo triennale delle letture propone l'episodio della guarigione del figlio del funzionario di Cafarnao, della figlia della Cananea e del servo del Centurione.
La VI è dedicata alla manifestazione della potenza taumaturgica di Cristo: l'uomo dalla mano inaridita alla Sinagoga, la guarigione dell'emorroissa e
Infine, la VII è ancora dedicata alle manifestazioni della divinità di Cristo attraverso pericopi di guarigioni e liberazione dai demoni.
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|-
| align="center" bgcolor="#339900" |verde
|Indipendentemente dal computo ordinale, nelle ultime due domeniche che precedono la Quaresima si celebrano la
Solo nel caso in cui la
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| bgcolor="#FFFFFF" align="center" | bianco
|Il 2 febbraio ricorre la festa della Presentazione di Gesù al tempio, il quarantesimo giorno dopo il Natale. Essendo una festa del Signore, essa prevale sull'eventuale Domenica del tempo dopo l'Epifania. Come nel caso della festa della Santa Famiglia, la domenica corrispondente al 2 febbraio non viene celebrata e il computo riprende la domenica seguente dall'ordinale successivo (oppure dalla Penultima domenica dopo l'Epifania, secondo i casi).
|-
| rowspan="8" bgcolor="#E0E0FF" |Tempo di Quaresima.
Non essendoci un mercoledì delle ceneri, il tempo di Quaresima nel rito ambrosiano inizia con la I Domenica di Quaresima e si protrae per quaranta giorni effettivi fino all'Ora Nona del giovedì della settimana santa (detta nel rito ambrosiano settimana "autentica"). La tradizione ambrosiana della Quaresima, infatti, considera i quaranta giorni come un tempo di penitenza e di preparazione all'intero mistero della passione, morte e risurrezione di Cristo - più che alla sola domenica di Pasqua -, celebrato nel Triduo Pasquale che ha inizio, appunto, con il Vespro del giovedì santo.
Nella liturgia del tempo di Quaresima si omettono il Gloria e l'Alleluia, così come tutte le celebrazioni dei santi ad eccezione di quelle di
Molto evidente nella liturgia, infine, è il carattere battesimale della Quaresima ambrosiana, che costituisce una sorta di catechesi per i catecumeni che, al termine del cammino quaresimale, riceveranno il Battesimo nella Veglia Pasquale.
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| rowspan="2" bgcolor="#200042" align="center"| {{colore|#FFFFFF|morello}}
|Domenica all'Inizio di Quaresima (I Domenica di Quaresima): cade nella sesta domenica prima della Pasqua. La pericope evangelica ricorda le tentazioni di Gesù nel deserto dopo i 40 giorni di digiuno, rimandando così al significato del tempo liturgico che si apre.
Peculiarità ambrosiana di questa domenica è la presenza, nei
Si tratta di una reminiscenza storica dell'antica Domenica «in Capite Quadragesimae» che, nei secoli passati, veniva considerata a parte rispetto al cammino quaresimale e celebrata in paramenti bianchi e con il canto del Gloria e dell'Alleluia a simboleggiare la volontà di iniziare con gioia un tempo sì penitenziale ma che sarebbe poi sfociato nella solennità della Pasqua. Tale tradizione fu poi abolita da
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|Le successive domeniche di Quaresima prendono il nome dalla pericope evangelica che viene proclamata, che - caratteristica ambrosiana - è sempre la stessa indipendentemente dal ciclo triennale delle letture. Si hanno quindi:
- la Domenica della Samaritana (II di Quaresima), nella quale si proclama l'episodio del dialogo al pozzo tra Gesù e la donna Samaritana.
- la Domenica di Abramo (III di Quaresima), dedicata alla disputa tra Gesù e i Farisei al tempio sulla figura di Abramo.
- la Domenica del Cieco (IV di Quaresima), nella quale si ricorda l'episodio della guarigione del cieco nato.
- la Domenica di Lazzaro (V di Quaresima), dedicata al racconto della risurrezione di Lazzaro.
|-
| bgcolor="#FFFFFF" align="center" | bianco
|19 marzo: solennità di
In modo analogo, se il 19 marzo cade nel sabato "in Traditione Symboli", la solennità di
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| bgcolor="#FFFFFF" align="center" | bianco
|25 marzo: solennità dell'Annunciazione del Signore. In caso di coincidenza con una domenica o con il sabato "in Traditione Symboli" viene posticipato secondo regole analoghe alla solennità di
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| bgcolor="#FF0000" align="center" |rosso
|Il sabato della V settimana di Quaresima, che precede immediatamente la Domenica delle Palme e l'inizio della Settimana Autentica, è detto sabato "in Traditione Symboli". In questo giorno la Chiesa Ambrosiana commemora la tradizione secondo la quale, completata ormai la catechesi quaresimale e prossimi a rivivere i misteri pasquali, veniva consegnato ai catecumeni il testo del Simbolo Apostolico, con il quale avrebbero fatto la loro professione di fede nella notte di Pasqua, prima di ricevere il Battesimo.
|-
| rowspan="7" bgcolor="#FFE1DC" |Settimana Autentica:
| rowspan="2" bgcolor="#FF0000" align="center" | rosso
|Domenica delle Palme: nell'ultima domenica prima della Pasqua si ricorda l'ingresso di Gesù a Gerusalemme per dare inizio alla Passione. Con la Domenica delle Palme si apre la Settimana Autentica.
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|Lunedì, martedì e mercoledì della Settimana Autentica: nelle prime tre ferie della Settimana Autentica la liturgia richiama all'incontro ormai prossimo con il Signore attraverso la lettura dei brani di Giobbe e di Tobia. Nel mercoledì della Settimana Autentica, riprendendo l'antico uso della chiesa di Gerusalemme, si proclama il brano evangelico dell'accordo di Giuda con i sacerdoti del tempio per il tradimento di Gesù, immediato preludio dei misteri del Triduo Pasquale che sta per aprirsi.
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|Giovedì santo - mattina: in Duomo, l'Arcivescovo consacra gli olii santi concelebrando con tutto il clero diocesano.
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| rowspan="4" bgcolor="#FFE1DC" | Triduo Pasquale.
Il Triduo Pasquale della passione, morte e risurrezione di Gesù costituisce il cuore dell'anno liturgico, nel quale la liturgia rivive con scansione pressoché cronologica gli eventi pasquali.
| rowspan="3" bgcolor="#FF0000" align = "center" |rosso
|Giovedì santo - sera: secondo un'antichissima tradizione, in questo giorno sono vietate tutte le Messe senza il popolo. Si celebra un'unica Messa in orario vespertino - la [[Messa nella cena del Signore|''missa in cena Domini'']], che apre il Triduo Pasquale - nella quale si ricorda il primo atto della Passione di Cristo: l'Ultima Cena con l'istituzione dell'[[eucaristia]] e del [[ordine sacro|ministero ordinato]], la preghiera e l'agonia nel Getsemani, l'arresto e il processo notturno fino al rinnegamento di Pietro. A differenza del rito romano, la Lavanda dei Piedi non costituisce elemento fondamentale nella liturgia di questo giorno: secondo il rito ambrosiano, infatti, tale rito può essere svolto in qualsiasi momento del giorno ma non all'interno della Messa "in cena Domini", dalla quale è del tutto scollegato. Secondo l'uso ambrosiano, la Messa "in cena Domini" è celebrata all'interno dei [[Vespri]]. Ulteriore differenza rispetto al rito romano è rappresentato dal fatto che il [[Santissimo Sacramento|pane eucaristico]] avanzato viene conservato all'altare della riposizione (popolarmente ''scurolo''), ma soltanto per il [[viaticum|viatico]] ai morenti e non per la comunione nel giorno successivo. L'altare non viene spogliato della tovaglia e dei suoi ornamenti dopo questa messa, ma dopo l'annuncio della morte di Gesù Cristo nella celebrazione del giorno successivo.
|-
|Venerdì santo: non si celebra la messa. Nel pomeriggio ha luogo la celebrazione della Passione, inserita all'interno dei
|-
|Sabato santo: [[giorno aliturgico]]
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| bgcolor="#FFFFFF" align="center" | bianco
|Veglia Pasquale: la sera del sabato santo si celebra la Veglia Pasquale, che chiude il Triduo Pasquale e costituisce il cuore dell'intero anno liturgico. La Veglia Pasquale deve iniziare dopo il tramonto del sole e deve concludersi prima dell'alba della domenica, in modo che l'intera celebrazione si svolga nella notte. Dopo il canto del preconio ambrosiano, il cui testo presenta delle differenze rispetto a quello romano, e la catechesi veterotestamentaria di sei letture si dà l'annuncio della Risurrezione non con il canto del Gloria, tipico della liturgia romana, ma secondo l'uso ripreso dalle chiese orientali: il sacerdote per tre volte, con tono di voce sempre più alto, al lato destro, al centro e al lato sinistro dell'altare intona il "Christus Dominus Resurrexit" cui i fedeli rispondono con il rendimento di grazie e a cui segue il suono dell'organo e delle campane a distesa. Durante la Veglia Pasquale, dopo l'annuncio della risurrezione, se sono presenti dei catecumeni si amministra loro il Battesimo e, se necessario, la Cresima.
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| rowspan="8" bgcolor="#FFFFFF" |Tempo di Pasqua
Il Tempo di Pasqua si apre con la Domenica di Pasqua (che è l'unica domenica dell'anno liturgico che non ha i
| bgcolor="#FFFFFF" rowspan="3" |Ottava di Pasqua.
In modo analogo al Natale, anche la solennità della Pasqua conserva la peculiarità dell'Ottava.
| rowspan="7" bgcolor="#FFFFFF" align="center" | bianco
|Domenica di Pasqua: apre il tempo Pasquale. Dal punto di vista liturgico è caratterizzata dal ritorno, dopo il silenzio quaresimale, del Gloria (che, a differenza del rito romano, non è stato intonato nella notte durante la Veglia).
|-
|Ferie «in Albis» dell'
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|Domenica dell'
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| bgcolor="#FFFFFF" rowspan="2" |Giorni prima dell'Ascensione:
I primi quaranta giorni dopo la Pasqua si concentrano sulla contemplazione del mistero della Risurrezione
|Domeniche di Pasqua dopo l'Ottava. Le domeniche successive all'Ottava prendono il nome di III, IV, V e VI Domenica di Pasqua. La liturgia di queste domeniche rimanda alla contemplazione dei lineamenti del Risorto (Agnello di Dio, Buon Pastore,
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|Ascensione del Signore: fedele al computo tradizionale dei quaranta giorni, il giovedì della VI settimana di Pasqua la Chiesa ambrosiana celebra la solennità dell'Ascensione.
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| bgcolor="#FFFFFF" rowspan="3" |Giorni dopo l'Ascensione:
Gli ultimi dieci giorni del tempo Pasquale si configurano come preparazione e attesa del dono dello Spirito
|Domenica dopo l'Ascensione: la VII Domenica di Pasqua si colloca tra la solennità dell'Ascensione celebrata il giovedì precedente e quella della Pentecoste la domenica successiva. Benché il giorno proprio resti quello del giovedì, le norme liturgiche consentono che, dove il giovedì dell'Ascensione non è festa civile, in questa domenica possa essere nuovamente celebrata la Messa dell'Ascensione.
|-
|Ferie dopo l'Ascensione: il venerdì e il sabato della VI settimana di Pasqua e le ferie della VII settimana, pur essendo parte integrante del tempo pasquale, presentano una chiara separazione rispetto ai primi quaranta giorni e costituiscono l'attesa del compimento delle promesse di Cristo con il dono dello Spirito nella Pentecoste.
|-
| bgcolor="#FF0000" align="center" | rosso
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In modo analogo alle altre grandi solennità del Natale e dell'Epifania - e sempre sul modello della Pasqua - anche la solennità di Pentecoste si apre con la grande liturgia vigiliare la sera del sabato precedente, inserita nella preghiera del Vespro.
|-
| rowspan="20" bgcolor="#FFE1DC" |Tempo dopo Pentecoste:
L'ultima parte dell'anno liturgico è costituito dal grande tempo dopo Pentecoste, nel quale si celebra il compimento dei misteri raggiunto con il dono dello Spirito alla Chiesa.
Fin dall'antichità, la Chiesa Ambrosiana ha individuato nel tempo dopo Pentecoste due momenti marcanti: la festa del Martirio di
| rowspan="10" bgcolor="#FFE1DC" |Settimane dopo Pentecoste:
Prima parte del Tempo dopo Pentecoste: va dal lunedì dopo Pentecoste al sabato successivo la festa del Martirio di
| align="center" bgcolor="#FFFFFF" |bianco
|Solennità della Santissima Trinità: I Domenica dopo Pentecoste.
|-
| bgcolor="#FF0000" align="center" |rosso
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|-
| bgcolor="#FF0000" align="center" |rosso
|Domeniche dopo Pentecoste: a partire dalla II Domenica dopo Pentecoste secondo il numero ordinale crescente fino a un massimo di
|-
| bgcolor="#FF0000" align="center" |rosso
|Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù: venerdì dopo la II Domenica dopo Pentecoste.
|-
| bgcolor="#FFFFFF" align="center" |bianco
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|-
| bgcolor="#FFFFFF" align="center" |bianco
|24 giugno: solennità della Natività di
|-
| bgcolor="#FF0000" align="center" |rosso
|29 giugno: solennità dei
|-
| bgcolor="#FFFFFF" align="center" |bianco
|6 agosto: festa della Trasfigurazione del Signore. Essendo una festa del Signore, mantiene la precedenza
|-
| bgcolor="#FFFFFF" align="center" |bianco
|15 agosto: solennità dell'Assunzione di Maria. Si trasferisce al lunedì 16 nei casi in cui il 15 cada in domenica.
|-
| bgcolor="#FF0000" align="center" |rosso
|29 agosto: festa del Martirio di
|-
| rowspan="3" bgcolor="#FFE1DC" |Settimane dopo il Martirio di
Seconda parte del Tempo dopo Pentecoste: va dalla I Domenica dopo il Martirio di
| bgcolor="#FF0000" align="center" |rosso
|Domeniche dopo il Martirio di
|-
| bgcolor="#FFFFFF" align="center" |bianco
|8 settembre: festa della Natività di Maria, patrona del Duomo di Milano. Al di fuori della
|-
| bgcolor="#FF0000" align="center" |rosso
|14 settembre: festa
|-
| rowspan="7" bgcolor="#DDFFCC" |Settimane dopo la Dedicazione del Duomo:
ultima parte del tempo dopo Pentecoste, che va dalla terza domenica di ottobre al sabato che precede la prima domenica di Avvento, per un totale di quattro settimane.
| align="center" bgcolor="#FFFFFF"
|Terza domenica di ottobre: anniversario della Dedicazione del Duomo di Milano, che ha grado di solennità.
|-
| bgcolor="#339900" align="center" |verde
|Domeniche dopo la Dedicazione: due domeniche (dette rispettivamente I e II Domenica dopo la Dedicazione) aventi per tema, rispettivamente, "Il mandato missionario" e "La partecipazione delle genti alla salvezza".
|-
| bgcolor="#FFFFFF" align="center" |bianco
|1º novembre: solennità di Tutti i Santi. Si anticipa al sabato 31 ottobre nei casi in cui il 1º novembre cade in domenica.
|-
| align="center" bgcolor="#000000" | {{color|#FFFFFF|nero o morello}}
|2 novembre:
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| bgcolor="#FFFFFF" align="center" |bianco
|4 novembre: solennità di
|-
| bgcolor="#FFFFFF" align="center" |bianco
|9 novembre: festa della Dedicazione della Basilica
|-
| bgcolor="#FFFFFF" align="center" |bianco
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|}
== Note ==
<references/>
== Voci correlate ==
* [[Anno liturgico]]
* [[Anno liturgico nella Chiesa cattolica]]
* [[Anno liturgico nella Chiesa ortodossa]]
* [[Anno liturgico della Chiesa luterana]]
* [[Anno liturgico
* [[Calendario liturgico]]
* [[Calendario romano generale]]
* [[Tabella dei giorni liturgici]]
* [[Festa di precetto]]
* [[Temporale (liturgia)]]
* [[Santorale]]
* [[Calendario dei santi]]
{{Anno liturgico della Chiesa cattolica}}
{{Portale|Cattolicesimo}}
|