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{{Azienda
|nome = Cagiva Motor S.p.A.
|logo = Cagiva_Logo_2000.png
|tipoforma societaria = Società per azioni
|logo_dimensione =
|tipo = Società per azioni
|borse =
|data_fondazionedata fondazione = 1950
|luogo_fondazioneluogo fondazione = Varese
|data chiusura = 2008
|fondatori = [[Giovanni Castiglioni]]
|causa chiusura = incorporato in [[MV Agusta]]
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|nazione = ITA
|controllate =
|sede = [[Schiranna]]
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|slogan = La moto italiana
|note = Inizio della produzione motociclistica con nome Cagiva nel 1978
}}
La '''Cagiva Motor S.p.A.''' è stata una [[case motociclistiche|casa motociclistica]] [[italia]]na. Ha la sua sede a [[Varese]].
 
Nata nel 1950 a [[Varese]] da [[Giovanni Castiglioni]], originariamente come azienda produttrice di minuteria metallica,;<ref>[{{cita web|url=http://www.cagiva.com/_vti_g4_or.aspx?rpstry=39_|titolo= Le origini dell'azienda sul Sito ufficiale Cagiva] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20111214063238/http://www.cagiva.com/_vti_g4_or.aspx?rpstry=39_ |datadataarchivio=14 dicembre 2011 }}</ref> è nel mondo delle corse dal 1978, quando i fratelli [[Claudio Castiglioni|Claudio]] e [[Gianfranco Castiglioni]] rilevano la società [[AMF-Harley Davidson]] in liquidazione dandole il nome dell'azienda di famiglia. Il nome deriva dall'acronimo tra il nome del fondatore e la sede degli impianti, significa infatti '''''CA'''stiglioni '''GI'''ovanni '''VA'''rese''. Nel 2011 l'azienda passa al figlio di ClaudioGiovanni, [[Giovanni Castiglioni|Giovanni]]Claudio.
 
==Storia==
===Gli inizi===
[[File:Logo Cagiva.png|thumb|upright|Il primo logo Cagiva, della primavera del 1978: l'elefantino distintivo è posto innanzi al numero uno tricolore, ereditato da Aermacchi-HD.<ref name="logo">{{Cita web |url=http://www.cagiva.it/_vti_g4_logo.aspx?rpstry=39_ |titolo=CopiaLe evoluzioni del logo CAGIVA nel corso archiviatadegli anni|accesso=29 dicembre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141229082615/http://www.cagiva.it/_vti_g4_logo.aspx?rpstry=39_ |dataarchivio=29 dicembre 2014 |urlmorto=sì }}</ref>]]
 
Cagiva entrò nel mercato motociclistico nel [[1978]], dapprima con una scuderia di due moto da corsa affidate a [[Gianfranco Bonera]] e [[Marco Lucchinelli]], subito dopo aver rilevato lo stabilimento di [[Varese|Schiranna]] nel quale venivano prodotte le [[Harley Davidson#Il dopoguerra, la crisi degli anni'70, il rilancio|AMF-Harley Davidson]] (e prima ancora le [[Aermacchi (azienda)|Aermacchi]]).
 
Fino al [[1980]] la produzione, in base agli accordi, venne contrassegnata con il marchio ''HD-Cagiva'' prima di passare al solo con nome della società italiana. In breve venne conosciuta sul mercato internazionale come la ''casa dell'elefantino'', dalla presenza dello stesso nel [[marchio]] di fabbrica, simbolo portafortuna selezionato nel dopoguerra da Giovanni Castiglioni.<ref name="logo" />
 
Per i primi anni di attività la commercializzazione di modelli diversificati tra stradali, enduro e cross fu limitata alle piccole cilindrate, nel 1983 incominciò ad entrare nel settore media-alta cilindrata, con l'adozione di motori [[Ducati]].
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===Le vendite e l'acquisizione===
Alla fine degli [[anni 1990|anni novanta]] la Cagiva vendette prima Ducati (nel 1996) e poi Moto Morini (nel 1999); un decennio dopo (nel 2007) venne venduta anche la [[Husqvarna]], alla [[BMW]].
 
L'11 luglio [[2008]], dopo che il marchio Cagiva era stato incorporato nel ''MV-Agusta Group'', il gruppo è stato acquisito dalla [[Harley-Davidson]] per circa 70 milioni di euro (109 milioni di dollari)<ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/07/harley-davidson-agusta-mv.shtml?uuid=7f4121a4-4f46-11dd-9d8b-8f9714c30f74&DocRulesView=Libero|titolo=Harley Davidson compra Mv Agusta per 70 milioni di euro}}</ref><ref>[{{cita web|lingua=en|url=http://www.harley-davidson.com/wcm/Content/Pages/HD_News/Company/newsarticle.jsp?locale=en_US&articleLink=News/0323_press_release.hdnews&newsYear=2008&history=archive |titolo=Harley-Davidson completes acquisition of MV Agusta] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20100914023847/http://www.harley-davidson.com/wcm/Content/Pages/HD_News/Company/newsarticle.jsp?locale=en_US&articleLink=News%2F0323_press_release.hdnews&newsYear=2008&history=archive |datadataarchivio=14 settembre 2010 }}</ref>. Nell'ottobre 2009, tuttavia, Harley-Davidson ha deciso però di rivendere MV Agusta<ref>[{{cita web|lingua=en|url=http://www.harley-davidson.com/wcm/Content/Pages/HD_News/Company/newsarticle.jsp?locale=en_US&articleLink=News/0608_press_release.hdnews&newsYear=2009&history=archive|titolo= Harley-Davidson, Inc. selects investment banking firm to assist in sale of MV Agusta] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20090723115304/http://www.harley-davidson.com/wcm/Content/Pages/HD_News/Company/newsarticle.jsp?locale=en_US |datadataarchivio=23 luglio 2009 }}</ref>, cedendola nell'agosto [[2010]] proprio a [[Claudio Castiglioni]], fondatore del marchio Cagiva<ref>[{{cita web|url=http://borsaitaliana.it.reuters.com/article/foreignNews/idITLDE6751SI20100806|titolo= Moto, Harley Davidson cede Mv Agusta a Castiglioni] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20130621163217/http://borsaitaliana.it.reuters.com/article/foreignNews/idITLDE6751SI20100806 |datadataarchivio=21 giugno 2013 }}</ref>, il quale è deceduto il 17 agosto 2011, lasciando l'azienda in mano al figlio Giovanni, che già conduceva l'azienda da circa un anno.<ref>[{{cita web|url=http://www.moto.it/news/e-morto-nella-notte-claudio-castiglioni.html|titolo=L'ultimo Èsaluto mortodei nellamotociclisti nottea Claudio Castiglioni]|data=18 agosto 2011|accesso=12 gennaio 2020}}</ref>
 
AttualmenteIn nonseguito ètutti piùi inmodelli catalogoa alcunmarchio modelloCagiva asono marchiousciti Cagivadal catalogo, in quanto tutti gli sforzi produttivi e progettuali sono stati concentrati sul marchio "premium" MV Agusta. Di conseguenza non si sa se e quando ritorneranno moto con il marchio dell'elefantino, la cui storia, allo stato attuale, è da considerarsi conclusa.
 
==Centro Ricerche Cagiva==
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Il settore dove Cagiva ha avuto il maggiore successo è stato nella Dakar e nel Motocross, con molti titoli piloti e costruttori vinti. Nel motomondiale ha avuto un percorso meno costante, riuscendo tuttavia ad aggiudicarsi alcuni gran premi.
 
===Le competizioni: [[Rally Dakar|Dakar (Paris-Dakar)]]===
[[File:CagivaEdi 750Orioli Elefant- Lucky1994 Explorer- DakarCagiva Elefant 944 Marathon.jpg|thumb|left|Una[[Edi Orioli]] nel 1994 con la Elefant permotorizzata [[Ducati]], con cui in quell'anno darà a Cagiva la seconda vittoria alla [[Parigi-Dakar]]]]
 
Cagiva debutta in questo campionato nel [[Rally Dakar 1985|1985]], con il modello Elefant[[Cagiva 650Elefant|Elefant]], equipaggiato da un bicilindrico [[Ducati]] (marchio all'epoca parte del gruppo varesino)<ref name="Dakar">{{cita web|url=https://www.cuoredesmo.com/i-motori-ducati-alla-parigi-dakar/|titolo=I motori Ducati alla Parigi-Dakar|data=22 aprile 2020}}</ref> e guidato da [[Hubert Auriol]], il chequale aveva abbandonato il team [[BMW]], con cui aveva vinto il titolo nel 1983, per sposare il progetto italiano. La moto, inizialmente spinta da un propulsore 650&nbsp;cm³,<ref name="Dakar"/> è curata, progettata e assistita in gara da Roberto Azzalin e il suo staff. Dopo un inizio di alta classifica, una rottura meccanica fa concludere l'annata all'ottava posizione.
 
Gli anni successivi la moto cambia la livrea in [[Lucky Strike|Lucky Explorer]], senza migliorare le prestazioni per via dei ritiri dei piloti, delle squalifiche o per problemi alle coperture.
 
La svolta si ha nel [[Rally Dakar 1990|1990]], anno in cui [[Edi Orioli]] vince la sua seconda Dakar, (la prima per Cagiva). In quest'anno la moto aveva apportatopresentava molte innovazioni, dal motore Ducati portato a 900&nbsp;cm³<ref name="Dakar"/> all'iniezione elettronica. Cagiva vince e porta due piloti italiani sul podio, con Alessandro De Petri terzo classificato (che riesce a conquistare 5cinque tappe) e il settimo posto di Arcarons (vincitore di due speciali).
 
L'anno successivo Cagiva conquista il quinto posto di Arcarons, mentre [[Cyril Neveu]] si ritrova venticinquesimo per via di problemi elettrici. Nel [[Rally Dakar 1992|1992]], Cagiva riesce a piazzarsi seconda, terza e quarta rispettivamente con Laporte, Arcarons e Morales, mentre Orioli si ritrova settimo e Trolli decimo.
 
Nel [[Rally Dakar 1994|1994]], stante un cambio di regolamento che impone mezzi derivati dalla produzione al posto dei precedenti prototipi, la motoElefant di serie viene elaborata da CH Racing:<ref>{{cita web|url=https://www.parisdakar.it/cagiva-elefant-marathon-dakar-1994/|titolo=Cagiva Elefant Marathon Dakar 1994|data=9 febbraio 2017}}</ref> vengono applicati i carburatori Kehin e migliormigliori sospensioni. Con questa moto Cagiva domina il campionato, concludendo con Orioli vincitore della Dakar per la terza volta, dopo una combattuta lotta con Arcarons.
 
L'anno successivo, nel '95[[Rally Dakar 1995|1995]], viene introdotto il [[Global Positioning System|GPS]], la lotta si fa più serrata e la Cagiva conclude seconda e terza, rispettivamente con Arcarons e Orioli. Parteciperà anche alle Dakar successive, ma si piazzerà sempre tra il sesto e il settimo posto, lasciando infine la corsa dopo l'edizione del '97[[Rally Dakar 1997|1997]].
 
===Le competizioni nel [[Motocross]]===
Cagiva è entrata in questo campionato nel 1979, con moto subito performanti. Le vittorie arriveranno nella classe 125, arrivando a sfioraresfiorarle in due occasioni anche nella classe 250.
 
Nel campionato 125 la Cagiva a partire dal [[1984]] con [[Corrado Maddii]] si avvicina al titolo piloti, che viene perso per via di un infortunio all'ultima gara di campionato a Ettelbruck, e così si deve accontentare della seconda posizione, mentre nel [[1985]] con [[Pekka Vehkonen]] e [[1986|nel 1986]] con [[Dave Strijbos]] sono vincitori del titolo i piloti in sella alle Cagiva WMX.
 
Nel [[1987]] arriva seconda perdendo l'ultima gara, mentre la casa ottiene il titolo costruttori nel [[1985]], [[1986]] e [[1987]]- Con queste vittorie la Cagiva interrompe le troppe vittorie consecutive della Suzuki sia nei costruttori che piloti (essendo Cagiva la seconda casa ad aver vinto sia il titolo piloti che costruttori).
 
Nel campionato 250 Cagiva piazza il suo pilota [[Pekka Vehkonen]] al secondo posto del mondiale del [[1987]] e [[1988]], sempre in sella alla WMX 250.
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In queste competizioni Cagiva ottiene 2 titoli Piloti, e 3 titoli costruttori, tutti nella classe 125 (MX2), inoltre ottiene 4 secondi posti nel titolo piloti, di cui due nella classe 125 e due nella classe 250, interrompendo l'egemonia [[Suzuki]] nella classe 125.
 
===Le competizioni nel [[motomondiale]]===
[[File:Claudio Castiglioni ed Eddie Lawson (Varese, 1990-91 circa).jpg|thumb|Da sinistra: [[Claudio Castiglioni]] ed [[Eddie Lawson]] nel reparto corse dellaCagiva casa varesina,nell'inverno 1990-91, circain posa davanti alla [[Cagiva C590|C590]] in versione ''full carbon'' usata nel [[Gran Premio motociclistico di Cecoslovacchia 1990|Gran Premio di Cecoslovacchia 1990]]<ref name="Orgogliosa passione">{{cita web|url=https://www.motociclismo.it/cagiva-500-gp-81-90-1-lunga-avventura-moto-1146|titolo=Storia della Cagiva in GP500}}</ref>]]
 
La Cagiva inizia la sua avventura nel [[Motomondiale]] nel [[1977]] come sponsor del [[Team Life]], l'[[Motomondiale 1978|anno successivo]] invece si ha una partecipazione come team, partecipando alle classi 250, 350, 500 e 750, riprendendo anche i vecchi modelli del reparto corse [[Aermacchi (azienda)|Aermacchi Harley-Davidson]], detentrici di tre titoli nella classe 250 e uno in 350.<ref>{{cita web|url=http://www.motociclismo.it/cagiva-500-gp-81-90-2-77-78-il-debutto|titolo=Storia della Cagiva in GP500|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141229085513/http://www.motociclismo.it/cagiva-500-gp-81-90-2-77-78-il-debutto|dataarchivio=29 dicembre 2014}}</ref>
 
Nel 1979 partecipa come squadra utilizzando una [[Suzuki RG 500]]<ref>[https://www.registrostoricocagiva.it/modelli-cagiva/item/37-suzuki-cagiva-500-gp.html SUZUKI/CAGIVA 500 GP ]</ref>
Nel [[1980]] con la [[classe 500]] ritornata classe regina, si ha la ''[[Cagiva 1C2|1C2]]'' (un ibrido su base [[Yamaha TZ 500]]), nel [[1981]] si produce la ''[[Cagiva 2C2|2C2]]'', che questa volta è interamente costruita dalla Cagiva, mentre a partire dal 1982 con la ''[[Cagiva 3C2|3C2]]'', guidata da [[Jon Ekerold]] (fresco campione mondiale della classe 350 nel 1980 a bordo di una [[Bimota]]), si riesce ad ottenere il primo punto in assoluto per Cagiva, con il 10º posto ad [[Hockenheimring|Hockenheim]] (ultima gara della stagione).<ref>{{cita web|url=http://www.motociclismo.it/cagiva-500-gp-81-90-3-80-82-linizio|titolo=Storia della Cagiva in GP500|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141229085420/http://www.motociclismo.it/cagiva-500-gp-81-90-3-80-82-linizio|dataarchivio=29 dicembre 2014}}</ref>
 
Nel [[Motomondiale 1980]] con la [[classe 500]] ritornata classe regina, si ha la ''[[Cagiva 1C2|1C2]]'' (un ibrido su base [[Yamaha TZ 500]]), nel [[Motomondiale 1981]] si produce la ''[[Cagiva 2C2|2C2]]'', che questa volta è interamente costruita dalla Cagiva, mentre a partire dal [[Motomondiale 1982]] con la ''[[Cagiva 3C2|3C2]]'', guidata da [[Jon Ekerold]] (fresco campione mondiale della classe 350 nel 1980 a bordo di una [[Bimota]]), si riesce ad ottenere il primo punto in assoluto per Cagiva, con il 10º posto ad [[Hockenheimring|Hockenheim]] (ultima gara della stagione).<ref>{{cita web|url=http://www.motociclismo.it/cagiva-500-gp-81-90-3-80-82-linizio|titolo=Storia della Cagiva in GP500|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141229085420/http://www.motociclismo.it/cagiva-500-gp-81-90-3-80-82-linizio|dataarchivio=29 dicembre 2014}}</ref>
Nel [[1983]] con la nuova ''[[Cagiva 4C3|4C3]]'' si sperimenta un telaio particolare che verrà rivisto durante la stagione, dove il motore diventa elemento stressato, che però rende la moto inguidabile e compromette la stagione, nel [[1984]] la moto riesce a sviluppare 132 CV, e conquista il decimo posto al [[Gran Premio motociclistico di Jugoslavia|GP di Jugoslavia]].
 
Nel [[Motomondiale 1983]] con la nuova ''[[Cagiva 4C3|4C3]]'' si sperimenta un telaio particolare che verrà rivisto durante la stagione, dove il motore diventa elemento stressato, che però rende la moto inguidabile e compromette la stagione, nel [[1984]] la moto riesce a sviluppare 132 CV, e conquista il decimo posto al [[Gran Premio motociclistico di Jugoslavia|GP di Jugoslavia]].
Nel [[1985]] la ''[[Cagiva C10|C10]]'' adotta un [[motore a V|motore V4]] di 90° a due alberi motore controrotanti e alimentazione a lamelle (invece dei dischi rotanti delle versioni precedenti), mentre il telaio segue lo schema Deltabox delle [[Yamaha Motor|Yamaha]] ufficiali; con questa moto la Cagiva riesce a prendere punti.<ref>{{cita web|url=http://www.motociclismo.it/cagiva-500-gp-81-90-4-83-85-anni-bui|titolo=Storia della Cagiva in GP500|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141229080919/http://www.motociclismo.it/cagiva-500-gp-81-90-4-83-85-anni-bui|dataarchivio=29 dicembre 2014}}</ref>
 
Nel [[1987Motomondiale 1985]] la nuova moto, la ''C587[[Cagiva C10|C10]]'', oraadotta completamenteun rossa[[motore ea prontaV|motore inV4]] occasionedi della90° quartaa provadue delalberi mondiale,motore ilcontrorotanti GPe dellealimentazione Nazioni,a silamelle dimostra(invece subitodei all'altezzadischi dellarotanti situazione;delle ilversioni nuovo 4 cilindri ha la V da 56°precedenti), sempre con gli alberi motore controrotanti,mentre il telaio hasegue ancoralo una struttura di tiposchema Deltabox ma più piccolo del precedente. Neldelle [[GranYamaha Premio motociclistico del BrasileMotor|GP del BrasileYamaha]], ilufficiali; belgacon [[Didierquesta demoto Radiguès]]la Cagiva concluderiesce ala quartoprendere postopunti.<ref>{{cita web|url=http://www.motociclismo.it/cagiva-500-gp-81-90-54-83-8685-87anni-lillusionebui|titolo=Storia della Cagiva in GP500|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/2016030409120120141229080919/http://www.motociclismo.it/cagiva-500-gp-81-90-54-8683-8785-lillusioneanni-bui|dataarchivio=429 marzodicembre 20162014}}</ref>
 
Nel [[Motomondiale 1987]] la nuova moto, la ''[[Cagiva C587|C587]]'', ora completamente rossa e pronta in occasione della quarta prova del mondiale, il GP delle Nazioni, si dimostra subito all'altezza della situazione; il nuovo 4 cilindri ha la V da 56°, sempre con gli alberi motore controrotanti, il telaio ha ancora una struttura di tipo Deltabox ma più piccolo del precedente. Nel [[Gran Premio motociclistico del Brasile|GP del Brasile]], il belga [[Didier de Radiguès]] conclude al quarto posto.<ref>{{cita web|url=http://www.motociclismo.it/cagiva-500-gp-81-90-5-86-87-lillusione|titolo=Storia della Cagiva in GP500|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304091201/http://www.motociclismo.it/cagiva-500-gp-81-90-5-86-87-lillusione|dataarchivio=4 marzo 2016}}</ref>
Nel [[1988]] la ''C588'', che monta [[pneumatico|pneumatici]] [[Pirelli Tyre|Pirelli]], ha un motore più snello, un telaio rinforzato e al posteriore monta un forcellone curvo per permettere d'avere le espansioni dei cilindri anteriori allo stesso lato. Il pilota [[Randy Mamola]] ottiene solo un settimo posto al GP d'Italia. Successivamente [[Massimo Tamburini]] disegna una [[carenatura (motociclismo)|carenatura]] più filante, di tipo sigillato (novità assoluta) che migliora la competitività della moto, la stagione continua con il terzo posto in [[Belgio]] a [[Circuito di Spa-Francorchamps|Spa]] (primo podio per Cagiva), sotto la pioggia, il quarto in [[Jugoslavia]] e il sesto in [[Francia]] al [[Circuito Paul Ricard|Paul Ricard]].
 
Nel [[Motomondiale 1988]] la ''[[Cagiva C588|C588]]'', che monta [[pneumatico|pneumatici]] [[Pirelli Tyre|Pirelli]], ha un motore più snello, un telaio rinforzato e al posteriore monta un forcellone curvo per permettere d'avere le espansioni dei cilindri anteriori allo stesso lato. Il pilota [[Randy Mamola]] ottiene solo un settimo posto al GP d'Italia. Successivamente [[Massimo Tamburini]] disegna una [[carenatura (motociclismo)|carenatura]] più filante, di tipo sigillato (novità assoluta) che migliora la competitività della moto, la stagione continua con il terzo posto in [[Belgio]] a [[Circuito di Spa-Francorchamps|Spa]] (primo podio per Cagiva), sotto la pioggia, il quarto in [[Jugoslavia]] e il sesto in [[Francia]] al [[Circuito Paul Ricard|Paul Ricard]].
[[File:Cagiva C594 (Varese, 2015).jpg|thumb|left|La C594 per il Mondiale 500]]
 
L'annata '88 vederisulta anche l'esordiounica dellaannata di presenza di Cagiva in [[Classe 125|125]], con una monocilindrica pilotata da [[Pier Paolo Bianchi]] e dal britannico [[Ian McConnachie]]. Il migliore piazzamento della moto sarà un 4º posto al "Nazioni" di [[Autodromo Enzo e Dino Ferrari|Imola]] con Bianchi, diciannovesimo nella classifica finale (McConnachie finirà 28°).<ref>[https://motosprint.corrieredellosport.it/news/mondo-racing/2021/03/16-4023221/cagiva_125_gp_la_piccola_rossa_finita_in_fondo_al_lago/ Cagiva 125 GP: la piccola Rossa finita in fondo al lago]</ref>
 
Nel [[Motomondiale 1989]] è presentata la ''C589'', più leggera e potente, ma la stagione non è positiva. Nel 1990 la ''C590'' (pilotata, oltre che da Mamola, anche da [[Alex Barros]] e [[Ron Haslam]]) cade svariate volte e la stagione non viene risollevata nemmeno dalla novità tecnica, mostrata in occasione del [[Gran Premio motociclistico della Repubblica Ceca|GP di Cecoslovacchia]], di una ''C590'' con telaio e forcellone in fibra di carbonio.<ref>{{cita web|url=httphttps://www.motociclismo.it/cagiva-500-gp-81-90-61-88lunga-90avventura-moto-lawson1146|titolo=Storia della Cagiva in GP500|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141229085654/http://www.motociclismo.it/cagiva-500-gp-81-90-6-88-90-lawson|dataarchivio=29 dicembre 2014no}}</ref>
 
Nel [[Motomondiale 1991]] approda in squadra [[Eddie Lawson]] che fa crescere la moto, conquistando il 6º posto assoluto in classifica generale e nel [[1992]] realizza il sogno della Cagiva, con la prima vittoria nel motomondiale, in [[Gran Premio motociclistico d'Ungheria|Ungheria]], ma il campione si ritira dalle competizioni motociclistiche l'anno stesso.
 
Nel [[Motomondiale 1993]] la Cagiva è sempre protagonista con la ''[[Cagiva V593|V593]]'' e vince il [[Gran Premio motociclistico degli USA|Gran premio statunitense]] a [[Laguna Seca]] con [[John Kocinski]] (ingaggiato a fine stagione).
 
Nel [[Motomondiale 1994]] con la ''[[Cagiva C594|C594]]'' è ancora meglio (risultando la stagione più vincente), con [[John Kocinski]] che sale sette volte sul podio, vince il [[Gran Premio motociclistico d'Australia|Gran Premio d’Australia]] e conquista il terzo posto in classifica generale.
 
La Cagiva si ritirerà a fine 1994, con un'ultima presenza al [[Gran Premio motociclistico d'Italia|Gran premio d'Italia]] [[1995]] (pilota [[Pierfrancesco Chili]])<ref>{{cita web|urlname=http://www.motociclismo.it/edisport/moto/motociclismor2.nsf/gd/Cagiva-500-GP--81--90-1-Lunga-avventura|titolo=Storia della Cagiva"Orgogliosa inpassione" GP500}}</ref>.
 
Nella sua carriera nel motomondiale Cagiva ha conquistato 3 vittorie, 1112 podi, 6 [[pole position]] e 3 giri più veloci in gara.
 
==Modelli Cagiva==
[[File:Cagiva Gran Canyon.jpg|thumb|Una [[Cagiva Gran Canyon]]]]
[[File:Cagiva raptor.JPG|thumb|right|Una [[Cagiva Raptor|Cagiva V-Raptor]]]]
[[File:MotoEI.jpg|thumb|right|Una Cagiva [[Cagiva W|Cagiva W12 350]] in dotazione all'[[Esercito italiano]]]]
*[[File:Cagiva Mito SP525.jpg|thumb|Una [[Cagiva Mito|Cagiva Mito SP525]]]]
 
===Modelli da competizione===
{{Div col|cols=2|small=no}}
*[[Cagiva Mito125 GP]]
*[[Cagiva 1C2]]
*[[Cagiva 2C2]]
Riga 144 ⟶ 145:
*[[Cagiva C593]]
*[[Cagiva C594]]
*[[Cagiva RaptorF4]]
*[[Cagiva WMX]]
*[[Cagiva WRX]]
{{Div col end}}
 
[[File:Cagiva Gran Canyon.jpg|thumb|Una Cagiva Gran Canyon]]
===Modelli storici===
{{Div col|cols=2|small=no}}
[[File:Cagiva raptor.JPG|thumb|right|Una Cagiva V-Raptor]]
*[[Cagiva Ala Blu]] (1983 / 1985)
[[File:MotoEI.jpg|thumb|right|Una Cagiva [[Cagiva W|W12 350]] in dotazione all'[[Esercito italiano]]]]
*[[Cagiva Ala Verde]] (1986 / 1987)
{{Div col|cols=2|small=no}}
*[[Cagiva Alazzurra]] (1984 / 1986)
*[[Cagiva AlaAletta BluOro]] (1985 / 1987)
*[[Cagiva AlaAletta VerdeRossa]] (1983 / 1988)
*[[Cagiva Aletta OroBlues]] (1987 / 1993)
*[[Cagiva Aletta RossaCanyon]] (1995 / 2002)
*[[Cagiva TamanacoCity]] (1991 / 1995)
*[[Cagiva T4Cocis]] (1988 / 1991)
*[[Cagiva N 90Cruiser]] (1987 / 1989)
*[[Cagiva CruiserCucciolo]] (1998 / 1999)
*[[Cagiva KElefant]] (1984 / 1998)
*[[Cagiva WFreccia]] (1987 / 1991)
*[[Cagiva BluesGran Canyon]] (1995 / 2000)
*[[Cagiva FrecciaK]] (1990 / 1993)
*[[Cagiva ElefantMito]] (1990 / 2012)
*[[Cagiva LowMito|Cagiva RiderMito SP525]] (2008 / 2012)
*[[Cagiva CanyonN 1]] (1995 / 1996)
*[[Cagiva GranN Canyon90]] (1990 / 1991)
*[[Cagiva Navigator]] (2000 / 2005)
*[[Cagiva PlanetPassing]] (1994 / 1998)
*[[Cagiva RiverPlanet]] (1997 / 2003)
*[[Cagiva RoadsterPrima]] (1992 / 1999)
*[[Cagiva N 1Raptor]] (2000 / 2012)
*[[Cagiva SSTRiver]] (1995 / 2009)
*[[Cagiva Super CityRoadster]] (1994 / 2001)
*[[Cagiva SXTSST]] (1975 / 1986)
*[[Cagiva CocisSST Low Rider]] (1983 / 1984)
*[[Cagiva CityStella]]
*[[Cagiva PassingSuper City]] (1991 / 2001)
*[[Cagiva CuccioloSXT]] (1975 / 1984)
*[[Cagiva StellaTamanaco]]{{Div col(1988 end}}/ 1991)
*[[Cagiva T4]] (1987 / 1991)
 
*[[File:Cagiva MitoW]] SP525.jpg|thumb|right|La(1991 Mito/ SP525]]2001)
{{Div col end}}
*[[Cagiva Mito]]
*[[Cagiva Mito|Cagiva Mito SP525]]
*[[Cagiva Raptor]]
 
==Albo d'oro==
===Dakar Rally Dakar===
{| class="wikitable"
|-
Riga 199 ⟶ 198:
| [[Rally Dakar 1990|1990]]
| {{Bandiera|ITA}} [[Edi Orioli]]
| [[Cagiva Elefant]]
|-
| [[Rally Dakar 1994|1994]]
| {{Bandiera|ITA}} [[Edi Orioli]]
| [[Cagiva Elefant]]
|-
|}
 
===Campionato Italiano Velocità===
{| class="wikitable"
|-
! Anno
! Categoria
! Vincitore
|-
| [[1990]]
| Open
| {{Bandiera|ITA}} [[Pierfrancesco Chili]]
|-
| [[1991]]
| Open
| {{Bandiera|ITA}} [[Marco Papa]]
|-
| [[1992]]
| Open
| {{Bandiera|ITA}} [[Marco Papa]]
|-
| [[1994]]
| Supermono
| {{Bandiera|ITA}} [[Luca Pasini]]
|}
 
Riga 219 ⟶ 242:
| Cagiva WMX
|-
| [[Campionato mondiale di motocross 1986|1986]]
| {{Bandiera|NLD}} [[David Strijbos]]
| Cagiva WMX
Riga 233 ⟶ 256:
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|preposizione=sulla}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web |1=http://www.cagiva.it |2=Sito ufficiale |accesso=4 giugno 2005 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050604235909/http://www.cagiva.it/ |dataarchivio=4 giugno 2005 |urlmorto=sì }}
*{{cita web|httphttps://www.cagivaracingregistrostoricocagiva.comit/About_CRD.html|StoriaRegistro dellaStorico Cagiva nelle competizioni su www.cagivaracing.com|lingua=en}}
*{{cita web|https://www.motociclismo.it/cagiva-storia-1978-2018-produzione-serie-competizioni-70844|Storia della Cagiva su www.motociclismo.it}}
*{{cita web|1=http://www.cagivaracing.com/About_CRD.html|2=Storia della Cagiva nelle competizioni su www.cagivaracing.com|lingua=en|accesso=13 febbraio 2012|dataarchivio=14 febbraio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130214022954/http://www.cagivaracing.com/About_CRD.html|urlmorto=sì}}
*{{cita web|http://www.italian.sakura.ne.jp/bad_toys/cagiva500/|Storia del motomondiale della Cagiva|lingua=en}}
*{{cita web | 1 = http://www.speedbike.ch/HomeCagiva/Palmares.htm | 2 = Palmares Cagiva | accesso = 28 novembre 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20081227222605/http://www.speedbike.ch/HomeCagiva/Palmares.htm | dataarchivio = 27 dicembre 2008 | urlmorto = sì }}